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Rassegna stampa del 14 marzo 2017

GIORNALE DI SICILIA

I lavori per il «raddoppio». È iniziato ieri mattina lo «smontaggio» del ponte Petrusa che porta a Favara


Hanno iniziato a smontare - non a demolire, ma sezionare - il viadotto «Petrusa». Ossia quel cavalcavia che consente alla statale 122, l'Agrigentina, di sovrappassare il tracciato della nuova, raddoppiata, statale 640, la Agrigento-Caltanissetta. Già ieri i mezzi meccanici erano al lavoro, dando corso ad operazioni più che delicate. Il tracciato sottostante è ormai quasi ultimato. Occorre, dunque, per smontare il viadotto «Petrusa», procedere con delicatezza per non rovinare gli interventi già eseguiti. Ci vorranno dei giorni, forse più di una decina, per «cancellare» l'attuale ponte e per procedere, poi, alla collocazione dei «pezzi» prefabbricati che comporranno il nuovo cavalcavia. Il viadotto «Petrusa» è chiuso da più di quattro mesi. Appena la scorsa settimana, il verdetto dell'Anas: «Le verifiche tecniche sul viadotto «Petrusa» sono finite. Le condizioni strutturali del viadotto - scriveva l'Anas - non ne consentono la riapertura al traffico. È stata effettuata un'analisi costi/benefici per valutare la migliore soluzione possibile e l'esito è quello di procedere a demolizione dell'opera per una successiva ricostruzione». I primi passi per la demolizione/smontaggio sono stati, dunque, già mossi. Percorrere la statale 640, in entrambi i sensi di marcia, è, però, nel frattempo, tornato ad essere più che un calvario. Soprattutto per i lavoratori pendolari che, giornalmente, sono costretti a spostarsi da Canicattì verso il capoluogo o viceversa. Gli operai sono tornati al lavorare anche di notte. Domeniche comprese. E lo stanno facendo, soprattutto, nel tratto di Racalmuto, all'altezza di contrada Noce. La Agrigento-Caltanissetta, pena pagamento di una penale, dovrà essere consegnata entro il 27. Mancano dunque neanche due settimane. L'accelerazione dei lavori ha determinato, dunque, nuove chiusure e deviazioni della circolazione stradale. Da sabato, ad esempio, i mezzi che da Agrigento si dirigono verso Canicattì, giunti all'altezza del bivio per Favara vengono deviati sulla provinciale 3 che li "costringe" a dirigersi proprio verso Favara ed alle porte della città dell'agnello pasquale ad imboccare la provinciale che porta prima verso contrada Pioppo e poi, dopo aver allungato il tragitto di circa 10/15 minuti, a rientrare sulla statale 640, su un'unica carreggiata che, dopo nuove deviazioni, permette di imboccare la complanare realizzata nei pressi di contrada Noce a Racalmuto. Ma il tragitto racalmutese, sulla strada "Degli scrittori", dura poco. Anzi pochissimo. Perché all'altezza del chilometro 25,700 - svincolo per Castrofilippo - e del chilometro 29,000 - svincolo Aquilata - il traffico viene nuovamente deviato sulla complanare che porta proprio davanti al centro commerciale "Le Vigne" di Castrofilippo. Su queste porzioni di strada, le imprese stanno collocando il bitume definitivo. Quello che era stato posato in precedenza non era altro, infatti, che bitume da cantiere. Non va, naturalmente, meglio sul tratto Canicattì-Agrigento dove erano state già ufficialmente annunciate chiusure e deviazioni. Ma è corsa contro il tempo per operai ed imprese. Agli automobilisti, residenti nell'hinterland, non resta altro da fare che accettare tortuosi e lunghi percorsi che seguono la statale 640 o scegliere strade alternative come la "Racalmare" che, di fatto, nelle ultime settimane è tornata a "vivere". (*CR*)


Ticket per la Scala dei Turchi, al via la selezione per 15 operatori

Da dieci a quindici persone saranno impegnate, a regime, con «Mare Amico» per la gestione della Scala dei Turchi, a Realmonte.

Faranno da accompagnatori per i turisti, si occuperanno della pulizia e della guardiania del sito. È prevista un'attività di formazione per il lavoro che dovrà essere svolto e la conoscenza delle lingue dà maggiori possibilità. Chi vuole farsi avanti può già contattare «Mare Amico». «Il nostro obiettivo - dice Claudio Lombardo, a capo di "Mare Amico" - è iniziare l'attività dal primo maggio. Questo numero di operatori ci servirà quando entreremo a regime, ma già per la fase iniziale ci saranno le prime unità che verranno impiegate». Per entrare alla Scala dei Turchi si pagheranno 3 euro, un piccolo contributo che «Mare Amico» vuole destinare in parte al Comune. «Noi cerchiamo un'intesa - dice - e vogliamo che il Comune faccia parte del progetto e da parte nostra c'è la massima disponibilità. Mi auguro che si superi ogni ostacolo e si vada avanti in piena collaborazione». Intanto, «Mare Amico», nel proprio sito internet, ha inserito una nota con gli aspetti salienti del progetto, che avrà una durata decennale, e con le prime indicazioni sull'attività che vuole svolgere a beneficio di questo sito conosciuto in tutto il mondo. «Ora potrà essere protetto dall'azione degli incivili che spesso lo hanno danneggiato, asportato, inciso e vi hanno conficcato pure gli ombrelloni nella marna - annuncia l'associazione ambientalista - e la sorveglianza impedirà anche che i visitatori si spalmino sul corpo i fanghi derivati dalla marna bianca (anche perché questa è un'azione dannosa alla salute). I controlli impediranno pure l'avvicinamento alla scogliera di qualunque tipo di imbarcazione, vieteranno l'accesso nei luoghi ai mezzi a motore, alle biciclette e ai cavalli. Giornalmente verrà effettuata la pulizia dei luoghi e verrà controllato che non vengano lasciati rifiuti e mozziconi di sigarette e si provvederà a segnalare queste violazioni e i trasgressori alle Autorità competenti. Tutte queste attività potranno essere svolte solo grazie al pagamento di un piccolo contributo di fruizione, da parte dei visitatori; ma esclusivamente per quelli con un età superiore a 12 anni e provenienti da fuori il comune di Realmonte e di Porto Empedocle». «Mare Amico» e il suo responsabile, Claudio Lombardo, credono fortemente in questo progetto, che coinvolgerà, in un consorzio, anche altre associazioni. «Questa è una grande conquista per Realmonte e per i suoi cittadini perché vedranno valorizzato il sito che hanno concorso a proteggere negli anni - aggiungono da "Mare Amico" - e ne avranno pure un ritorno finanziario tangibile e visibile, consistente nell'investimento di grosse cifre, provenienti da una parte dei proventi dello sbigliettamento, per il miglioramento infrastrutturale dei luoghi (nuova illuminazione, cartellonistica turistica, gazebi informativi)». Si partirà il primo maggio, ma i giorni che precederanno l'avvio della nuova attività saranno per «Mare Amico» di gran lavoro anche nello stesso sito per effettuare i primi interventi previsti che ne migliorino la fruizione. E la stagione 2017 segnerà l'avvio del progetto che porrà fine a una fruizione con poche regole e molti rischi e introdurrà un nuovo sistema che parte dalla tutela del sito. (*GP*)


livesicilia.it

Dirigenti infedeli alla Regione? 
Crocetta faccia i nomi o smentisca"

Non si placano le polemiche per le dichiarazioni del Presidente della Regione Rosario Crocetta all'Arena, il programma di Rai 1 condotto da Massimo Giletti. A non digerire le parole di Crocetta questa volta sono i dirigenti regionali dell'associazione Dirsi. "I burocrati che tardano il rilascio delle pratiche non perché legittimisti, ma perché chiedono le tangenti", questa la frase pronunciata dal Presidente durante la trasmissione dello scorso 5 marzo e che ha scatenato l'ira dei dirigenti che hanno deciso di scrivere una lunga lettera dai toni accesi. Chiedono chiarezza i burocrati siciliani, e sollecitano Crocetta a spiegare le sue affermazioni, denunciando i dirigenti che operano illegalmente. "La scrivente organizzazione sindacale - si legge nella missiva firmata dalla presidentessa Silvana Balletta - ha infatti necessità di conoscere i nominativi del personale, ove ve ne sia, resosi responsabile dei reati da lei ipotizzati, per tutelare l'immagine della categoria dirigenziale, sicuramente lesa da siffatti comportamenti, valutando anche la costituzione in giudizio in qualità di parte civile". Insomma, Crocetta faccia i nomi di questi burocrati o le conseguenze non tarderebbero ad arrivare: "Qualora invece lei non fornisca alcun nominativo, senza nel contempo procedere a smentire pubblicamente, sia a L'Arena di Massimo Giletti che attraverso la stampa - attacca Balletta - le sue grossolane e improvvide esternazioni, questo sindacato valuterà quali azioni intraprendere, nei suoi confronti, a tutela dell'immagine della categoria dirigenziale, così impropriamente denigrata in trasmissione pubblica". Non hanno parole tenere i dirigenti regionali nei confronti di Rosario Crocetta e non mancano, nella lettera di fuoco, accuse precise: "Purtroppo, egregio Presidente, ciò che appare agli occhi di tutto il suo vituperato apparato burocratico - prosegue la nota - è soltanto una sgradevole demagogia, atteso che i quattro anni di suo governo non sono riusciti a eliminare i veri privilegi, a migliorare l'economia, il lavoro e dunque l'esistenza stessa del popolo siciliano, per cui lei non ha trovato niente di meglio che individuare come facile capro espiatorio, l'apparato burocratico regionale quale principale responsabile del mancato sviluppo territoriale. I Presidenti passano - si legge infine - ma i dipendenti regionali rimangono, e saranno sempre loro a portare sulle spalle il peso di far funzionare la principale azienda dell'isola: la pubblica amministrazione della Regione Siciliana".

Sicilia24h

Stazione Unica Appaltante: aggiudicata gara per conto del Comune di Licata.

L'Ufficio Gare del Libero Consorzio di Agrigento ha aggiudicato stamani la gara d'appalto, per conto del Comune di Licata, relativa all' "Accordo quadro con unico operatore economico per l'esecuzione dei lavori di demolizione e ripristino nel Comune di Licata per 24 mesi"(importo complessivo 400.000, 00 euro). La graduatoria era stata già stilata nei giorni scorsi, ma l'aggiudicazione era stata sospesa per effettuare le verifiche tecniche su due offerte anomale. Dopo il controllo della documentazione giustificativa presentata dalle due imprese, la Commissione di gara ha ritenuto congrue le offerte e ha pertanto aggiudicato provvisoriamente l'appalto all'impresa DONATO ANTONINO TINDARO (AVV) - CONSORZIO STABILE COSTRUENDO (AUS), con sede a Rodi Milici (ME), che ha offerto il ribasso del 34,3637% sull'importo soggetto a ribasso di 368.000,00 euro, per un importo netto di 241,541,58 euro, al quale vanno aggiunti 32.000,00 euro per oneri di sicurezza (importo contrattuale complessivo pari a 273.541,58 euro più Iva). Seconda in graduatoria IMPRESA EDILE STRADALE DI FIORE RITA (ribasso del 29,6990%). Ovviamente sono fatte salve per entrambe le imprese le verifiche dei requisiti. Anche questa gara d'appalto è stata effettuata e aggiudicata dall'Ufficio Gare in qualità di Stazione Unica Appaltante, ai sensi del Decreto Legislativo n. 50/2016 (Nuovo Codice degli Appalti), che obbliga i Comuni non capoluogo alla convenzione con l'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale per l'affidamento di beni e servizi.


Agrigentoweb

Giardino Botanico si dota del suo primo regolamento

Sarà possibile realizzare iniziative per valorizzare il patrimonio naturale. Il Giardino botanico del Libero Consorzio di Agrigento ha, per la prima volta, un proprio regolamento che lo disciplina. Il Commissario dell'Ente Roberto Barberi, con la determina n. 37 del 10 marzo scorso, ha infatti dato il via libera al regolamento che fissa le finalità, le modalità di accesso, le visite, le norme di condotta e le iniziative organizzate da terzi che si potranno svolgere all'interno del Giardino botanico. Il Giardino potrà promuovere proprie iniziative o ospitare iniziative realizzate da terzi, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio naturale, la sensibilità per la natura, i beni culturali, ambientali nonché iniziative a carattere sociale ed educativo ed il verde. Il Giardino Botanico potrà inoltre promuovere la conoscenza scientifica nel campo della botanica, raccogliere, conservare e scambiare esemplari di specie botaniche anche per finalità didattiche e promuovere la conoscenza delle tecniche di coltivazioni specialistiche. Tra le possibilità offerte dal nuovo regolamento, anche quella di svolgere funzioni di supporto all'insegnamento della Botanica e di altre materie ad essa collegate ed operare a fini di educazione e divulgazione naturalistica e favorire lo scambio di informazione e di materiale nel quadro di collaborazioni con Istituti, Enti pubblici o privati o Università. L'intero Giardino o porzioni dello stesso, possono essere concessi in uso a terzi soggetti per la realizzazione di iniziative e/o eventi. L'utilizzo gratuito è concesso soltanto per finalità di natura e rilevanza culturale, ambientale o sociale. Sono possibili visite individuali o di gruppo guidate dal personale del Giardino Botanico o da altri esperti di associazioni riconosciute dal Giardino stesso previa prenotazione telefonica o telematica. Insegnanti, scuole, studiosi, cittadini, visitatori e turisti o gruppi possono rivolgersi, via telefono, e-mail o fax, al servizio informazioni per prenotare visite o per ottenere notizie e/o materiale divulgativo. La fruizione del Giardino Botanico è concessa a gruppi o soggetti singoli, previa identificazione da parte del personale addetto alla portineria da trascrivere in apposito registro visitatori. Infine, per valorizzazione il Giardino Botanico, l'Ente potrà concedere ad associazioni di rilievo nazionale, che per statuto abbiano finalità di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali e/o ambientali, l'uso gratuito della sala - aula didattica per le riunioni e per le iniziative delle stesse.


LA SICILIA
Sciacca.
Elezioni comunali partito ufficialmente il toto-candidati.

Il clima pre elettorale comincia a toccarsi con mano e in queste ore cominciano a venir fuori i nomi dei probabili candidati a sindaco, vero fulcro delta curiosità e delle aspettative dei cittadini. Nella ormai probabile, anche se non ufficialmente annunciata, rinuncia del sindaco attuale Fabrizio Di Paola a ripresentarsi al a, spetto degli elettori, partiti e movimenti si stanno affannando a cercare la persona giusta. Gli occhi sono tutti puntati sul movimento Cinque Stelle, organizzazione politica che a Sciacca non è rappresentata in consiglio comunale ma che può vantare un deputato all'Ars impegnatissimo nella conquista di una terza città dopo l'esito vincente delle amministrative di Porto Empedocle e Favara. Ed è il movimento grillino il più avanti nella predisposizione di programma e liste: il candidato a sindaco sarà frutto di una scelta che avverrà nei prossimi giorni tra la psicologa Ivana Dimino, l'avvocato Giuseppe Livio e il pittore e musicista Alessandro Mucaria. Quest'ultimo sembrerebbe in pole position, ma sarà necessario fare un'ultima valutazione prima del via libera definitivo. Una donna in lizza anche nell'area di centrosinistra: Viviana Rizzuto, imprenditrice e ingegnere, che vive in Svizzera e che solo un anno fa aveva lasciato la città dopo avere avviato un'attività nel settore della gastronomia. Dice di essere pronta a tornare per aiutare la città. Per i gruppi di opposizione quelli che da un paio di mesi vanno alla ricerca di una figura esterna ai partiti tradizionali, potrebbe essere una soluzione appetibile. Nell'area di centrosinistra c'è anche il progetto di un'associazione politico culturale, "Mizzica", che con uno strappo ha deciso di camminare da sola ed ha il sostegno dell'ex sindaco Ignazio Cucchiara e di un gruppo di cui fanno parte l'ex segretario generale del Comune Carmelo Burgio e l'ex vicesindaco Mariolina Bono. Quest'ultima non si tirerebbe indietro per un'eventuale candidatura a sindaco, ma pare si punti Su un giovane che non ha esperienze amministrative. Nel centrodestra, la rinuncia di Di Paola aprirebbe le porte al presidente del consiglio comunale Calogero Bono, alfaniano anch'egli, ma da tenere nella giusta attenzione le aspettative di Forza Italia, alleato fedele, partito dell'ambizioso Silvio Caracappa, attuale vice sindaco. GIUSEPPE RECCA


È già iniziato lo smontaggio del ponte in contrada Petrusa
 L'infrastruttura sarà sostituita da una analoga in metallo.

Ponte Petrusa, iniziano le operazioni di rimozione delta struttura.
Da alcuni giorni operai e tecnici si sono messi all'opera per avviare gli interventi che si concluderanno con la sostituzione dell'infrastruttura. Non si metterà in campo una vera demolizione, appunto ma una rimozione dei blocchi che la compongono e La sostituzione con un ponte probabilmente in materiale metallico, di quelli che sono già presenti in altre tratti della Statale 640. Questo per preservare quanto già realizzato fino ad oggi con sacrifici (degli automobilisti)e risorse pubbliche e che si trova esattamente al di sotto del ponte da "sostituire". Interventi che. ci spiegano da Anas, non erano previsti inizialmente nel progetto di ammodernamento della statale ma che si sono resi necessari dopo i controlli effettuati sul bene. Verifiche di rito, dicono, ma che probabilmente, sono state effettuate anche per evitare che, una volta che la "Strada degli Scrittori" sarà completata, bisognasse nuovamente interrompere il passaggio per consentire lo svolgimento delle operazioni. Del resto il Petrusa è ormai chiuso da tempo, da quando cioè le analisi condotte sul bene hanno fatto emergere che le condizioni strutturali non consentivano una sicura fruibilità Così erano iniziati i controlli che, alla fine, hanno portato ad una conclusione univoca il ponte,vecchio di 50 anni necessitava dì interventi di manutenzione straordinaria tanto profondi che alla fine Anas ha ritenuto più economicamente vantaggioso la realizzazione di una struttura ex novo. Quindi al lavoro, utilizzando grandi gru per sollevare e spostare le campate del ponte. Per fare tutto, stando a quanto oggi possibile sapere, ci vorranno quantomeno un altro paio di settimane, cercando di far coincidere la posa dell'ultima pietra del ponte con la data x" già ampiamente annunciata di completamento del tratto agrigentino del raddoppio, previsto appunto per fine marzo dopo essere stato in un primo tempo annunciato per dicembre 2016. La riapertura del "Petrusa" consentirà ai cittadini favaresi — e non solo — di tirare un sospiro dì sollievo, dato che consentirà dì collegare velocemente Agrigento e la città dell'agnello pasquale ma anche — salvo sorprese progettuali — di raggiungere l'area di contrada Piattaforma provenendo dal Villaggio Mosè. In molti, ancora oggi, cercano — da profani — di capire quale sarà l'aspetto finale del progetto e, soprattutto, se tutto questo avrà davvero benefici per la collettività. G.S.


IL COSTO DELL'OPERAZIONE A REGIME SARÀ DI 4 MILIARDI

Fisco, assegno unico per figli a carico. I ragazzi saranno sostenuti fin oltre la maggiore età.

Un unico assegno, semplice e certo Che va da a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, e li 'accompagni' fin oltre la maggiore età, fino a quella della presunta indi pendenza economica. E' la rivoluzione per gli sconti dedicati ai figli che sta preparando la commissione Finanze del Senato, riprendendo dopo diversi mesi l'esame di un disegno di legge delega che riscrive e detrazioni e gli assegni familiari traducendoli in un unico strumento universale, progressivo oltre una certa soglia Isee che va a scomparire per le famiglie più abbienti. La commissione lavora da due anni a provvedimento, che era finito da mesi in un cassetto ed è rispuntato proprio alla vigilia del Lingotto, con l'illustrazione degli emendamenti che andranno a voto la prossima settimana. Alla kermesse torinese la proposta è stata presentata nei tavoli di lavoro dallo stesso primo firmatario, il senatore Stefano Lepri, trovando il plauso esplicito dell'ex sottosegretario Tommaso Nannicini che ora è il coordinatore del programma per le primarie di Matteo Renzi. Un via libera politico passato un po' in sordina a Torino — dove le relazioni ufficiali hanno comunque toccato molto i te mi generali e poco le misure specifiche - che fa dire al relatore del provvedimento, Claudio Moscardelli, che «visto il consenso registrato ai Lingotto, si punta a chiudere al più presto». E' ancora tutta da verificare, però, l'annosa questione delle coperture. Il ddl, infatti, non si propone solo di razionalizzare le attuali detrazioni per i figli a carico e le diverse forme di assegno familiare, ma anche di consentire l'accesso anche ai lavoratori autonomi e agli incapienti prevedendo esplicitamente che per questa categoria «il beneficio sia riconosciuto in denaro», in modo da superare l'esclusione dalle detrazioni fiscali. Costo dell'intera operazione 2 miliardi il primo anno e 4 a regime, aggiuntivi rispetto aggi attuali 16 che si !pendo no perle varie forme di sostegno per i figli (19 considerando anche il coniuge a carico). Circa 6,5 miliardi vanno agli assegni per i nuclei familiari, 7,5 per le detrazioni per i minori a carico, circa 800 milioni per rassegno per i nuclei con tre figli minori e 1 miliardo per il bonus bebè introdotto quest'anno. Si tratterebbe quindi di passare da 16 a 20 miliardi complessivi.
SILVIA GASPARETTO

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