GIORNALE DI SICILIA
I lavori per il «raddoppio». È
iniziato ieri mattina lo «smontaggio» del ponte Petrusa che porta a
Favara
Hanno iniziato a smontare - non a
demolire, ma sezionare - il viadotto «Petrusa». Ossia quel
cavalcavia che consente alla statale 122, l'Agrigentina, di
sovrappassare il tracciato della nuova, raddoppiata, statale 640, la
Agrigento-Caltanissetta. Già ieri i mezzi meccanici erano al lavoro,
dando corso ad operazioni più che delicate. Il tracciato sottostante
è ormai quasi ultimato. Occorre, dunque, per smontare il viadotto
«Petrusa», procedere con delicatezza per non rovinare gli
interventi già eseguiti. Ci vorranno dei giorni, forse più di una
decina, per «cancellare» l'attuale ponte e per procedere, poi, alla
collocazione dei «pezzi» prefabbricati che comporranno il nuovo
cavalcavia. Il viadotto «Petrusa» è chiuso da più di quattro
mesi. Appena la scorsa settimana, il verdetto dell'Anas: «Le
verifiche tecniche sul viadotto «Petrusa» sono finite. Le
condizioni strutturali del viadotto - scriveva l'Anas - non ne
consentono la riapertura al traffico. È stata effettuata un'analisi
costi/benefici per valutare la migliore soluzione possibile e l'esito
è quello di procedere a demolizione dell'opera per una successiva
ricostruzione». I primi passi per la demolizione/smontaggio sono
stati, dunque, già mossi. Percorrere la statale 640, in entrambi i
sensi di marcia, è, però, nel frattempo, tornato ad essere più che
un calvario. Soprattutto per i lavoratori pendolari che,
giornalmente, sono costretti a spostarsi da Canicattì verso il
capoluogo o viceversa. Gli operai sono tornati al lavorare anche di
notte. Domeniche comprese. E lo stanno facendo, soprattutto, nel
tratto di Racalmuto, all'altezza di contrada Noce. La
Agrigento-Caltanissetta, pena pagamento di una penale, dovrà essere
consegnata entro il 27. Mancano dunque neanche due settimane.
L'accelerazione dei lavori ha determinato, dunque, nuove chiusure e
deviazioni della circolazione stradale. Da sabato, ad esempio, i
mezzi che da Agrigento si dirigono verso Canicattì, giunti
all'altezza del bivio per Favara vengono deviati sulla provinciale 3
che li "costringe" a dirigersi proprio verso Favara ed alle
porte della città dell'agnello pasquale ad imboccare la provinciale
che porta prima verso contrada Pioppo e poi, dopo aver allungato il
tragitto di circa 10/15 minuti, a rientrare sulla statale 640, su
un'unica carreggiata che, dopo nuove deviazioni, permette di
imboccare la complanare realizzata nei pressi di contrada Noce a
Racalmuto. Ma il tragitto racalmutese, sulla strada "Degli
scrittori", dura poco. Anzi pochissimo. Perché all'altezza del
chilometro 25,700 - svincolo per Castrofilippo - e del chilometro
29,000 - svincolo Aquilata - il traffico viene nuovamente deviato
sulla complanare che porta proprio davanti al centro commerciale "Le
Vigne" di Castrofilippo. Su queste porzioni di strada, le
imprese stanno collocando il bitume definitivo. Quello che era stato
posato in precedenza non era altro, infatti, che bitume da cantiere.
Non va, naturalmente, meglio sul tratto Canicattì-Agrigento dove
erano state già ufficialmente annunciate chiusure e deviazioni. Ma è
corsa contro il tempo per operai ed imprese. Agli automobilisti,
residenti nell'hinterland, non resta altro da fare che accettare
tortuosi e lunghi percorsi che seguono la statale 640 o scegliere
strade alternative come la "Racalmare" che, di fatto, nelle
ultime settimane è tornata a "vivere". (*CR*)
Ticket per la Scala dei Turchi, al
via la selezione per 15 operatori
Da dieci a quindici persone saranno
impegnate, a regime, con «Mare Amico» per la gestione della Scala
dei Turchi, a Realmonte.
Faranno da accompagnatori per i turisti, si
occuperanno della pulizia e della guardiania del sito. È prevista
un'attività di formazione per il lavoro che dovrà essere svolto e
la conoscenza delle lingue dà maggiori possibilità. Chi vuole farsi
avanti può già contattare «Mare Amico». «Il nostro obiettivo -
dice Claudio Lombardo, a capo di "Mare Amico" - è iniziare
l'attività dal primo maggio. Questo numero di operatori ci servirà
quando entreremo a regime, ma già per la fase iniziale ci saranno le
prime unità che verranno impiegate». Per entrare alla Scala dei
Turchi si pagheranno 3 euro, un piccolo contributo che «Mare Amico»
vuole destinare in parte al Comune. «Noi cerchiamo un'intesa -
dice - e vogliamo che il Comune faccia parte del progetto e da
parte nostra c'è la massima disponibilità. Mi auguro che si
superi ogni ostacolo e si vada avanti in piena collaborazione».
Intanto, «Mare Amico», nel proprio sito internet, ha inserito una
nota con gli aspetti salienti del progetto, che avrà una durata
decennale, e con le prime indicazioni sull'attività che vuole
svolgere a beneficio di questo sito conosciuto in tutto il mondo.
«Ora potrà essere protetto dall'azione degli incivili che spesso
lo hanno danneggiato, asportato, inciso e vi hanno conficcato pure
gli ombrelloni nella marna - annuncia l'associazione
ambientalista - e la sorveglianza impedirà anche che i visitatori
si spalmino sul corpo i fanghi derivati dalla marna bianca (anche
perché questa è un'azione dannosa alla salute). I controlli
impediranno pure l'avvicinamento alla scogliera di qualunque tipo
di imbarcazione, vieteranno l'accesso nei luoghi ai mezzi a motore,
alle biciclette e ai cavalli. Giornalmente verrà effettuata la
pulizia dei luoghi e verrà controllato che non vengano lasciati
rifiuti e mozziconi di sigarette e si provvederà a segnalare queste
violazioni e i trasgressori alle Autorità competenti. Tutte queste
attività potranno essere svolte solo grazie al pagamento di un
piccolo contributo di fruizione, da parte dei visitatori; ma
esclusivamente per quelli con un età superiore a 12 anni e
provenienti da fuori il comune di Realmonte e di Porto Empedocle».
«Mare Amico» e il suo responsabile, Claudio Lombardo, credono
fortemente in questo progetto, che coinvolgerà, in un consorzio,
anche altre associazioni. «Questa è una grande conquista per
Realmonte e per i suoi cittadini perché vedranno valorizzato il sito
che hanno concorso a proteggere negli anni - aggiungono da "Mare
Amico" - e ne avranno pure un ritorno finanziario tangibile e
visibile, consistente nell'investimento di grosse cifre,
provenienti da una parte dei proventi dello sbigliettamento, per il
miglioramento infrastrutturale dei luoghi (nuova illuminazione,
cartellonistica turistica, gazebi informativi)». Si partirà il
primo maggio, ma i giorni che precederanno l'avvio della nuova
attività saranno per «Mare Amico» di gran lavoro anche nello
stesso sito per effettuare i primi interventi previsti che ne
migliorino la fruizione. E la stagione 2017 segnerà l'avvio del
progetto che porrà fine a una fruizione con poche regole e molti
rischi e introdurrà un nuovo sistema che parte dalla tutela del
sito. (*GP*)
livesicilia.it
Dirigenti
infedeli alla Regione?
Crocetta faccia i nomi o smentisca"
Non
si placano le polemiche per le dichiarazioni del Presidente della
Regione Rosario Crocetta all'Arena,
il programma di Rai 1 condotto da Massimo Giletti. A non digerire le
parole di Crocetta questa volta sono i dirigenti regionali
dell'associazione Dirsi. "I burocrati che tardano il rilascio delle
pratiche non perché legittimisti, ma perché chiedono le tangenti",
questa la frase pronunciata dal Presidente durante la trasmissione
dello scorso 5 marzo e che ha scatenato l'ira dei dirigenti che hanno
deciso di scrivere una lunga lettera dai toni accesi. Chiedono
chiarezza i burocrati siciliani, e sollecitano Crocetta a spiegare le
sue affermazioni, denunciando i dirigenti che operano illegalmente.
"La scrivente organizzazione sindacale - si legge nella missiva
firmata dalla presidentessa Silvana Balletta - ha infatti necessità
di conoscere i nominativi del personale, ove ve ne sia, resosi
responsabile dei reati da lei ipotizzati, per tutelare l'immagine
della categoria dirigenziale, sicuramente lesa da siffatti
comportamenti, valutando anche la costituzione in giudizio in qualità
di parte civile". Insomma,
Crocetta faccia i nomi di questi burocrati o le conseguenze non
tarderebbero ad arrivare: "Qualora
invece lei non fornisca alcun nominativo, senza nel contempo
procedere a smentire pubblicamente, sia a L'Arena di Massimo
Giletti che attraverso la stampa - attacca Balletta - le sue
grossolane e improvvide esternazioni, questo sindacato valuterà
quali azioni intraprendere, nei suoi confronti, a tutela
dell'immagine della categoria dirigenziale, così impropriamente
denigrata in trasmissione pubblica". Non
hanno parole tenere i dirigenti regionali nei confronti di Rosario
Crocetta e non mancano, nella lettera di fuoco, accuse
precise: "Purtroppo,
egregio Presidente, ciò che appare agli occhi di tutto il suo
vituperato apparato burocratico - prosegue la nota - è soltanto una
sgradevole demagogia, atteso che i quattro anni di suo governo non
sono riusciti a eliminare i veri privilegi, a migliorare l'economia,
il lavoro e dunque l'esistenza stessa del popolo siciliano, per cui
lei non ha trovato niente di meglio che individuare come facile capro
espiatorio, l'apparato burocratico regionale quale principale
responsabile del mancato sviluppo territoriale. I Presidenti passano
- si legge infine - ma i dipendenti regionali rimangono, e saranno
sempre loro a portare sulle spalle il peso di far funzionare la
principale azienda dell'isola: la pubblica amministrazione della
Regione Siciliana".
Sicilia24h
Stazione Unica
Appaltante: aggiudicata gara per conto del Comune di Licata.
L'Ufficio Gare del
Libero Consorzio di Agrigento ha aggiudicato stamani la gara
d'appalto, per conto del Comune di Licata, relativa all' "Accordo
quadro con unico operatore economico per l'esecuzione dei lavori di
demolizione e ripristino nel Comune di Licata per 24 mesi"(importo
complessivo 400.000, 00 euro). La graduatoria era stata già stilata
nei giorni scorsi, ma l'aggiudicazione era stata sospesa per
effettuare le verifiche tecniche su due offerte anomale. Dopo il
controllo della documentazione giustificativa presentata dalle due
imprese, la Commissione di gara ha ritenuto congrue le offerte e ha
pertanto aggiudicato provvisoriamente l'appalto all'impresa
DONATO ANTONINO TINDARO (AVV) - CONSORZIO STABILE COSTRUENDO (AUS),
con sede a Rodi Milici (ME), che ha offerto il ribasso del 34,3637%
sull'importo soggetto a ribasso di 368.000,00 euro, per un importo
netto di 241,541,58 euro, al quale vanno aggiunti 32.000,00 euro per
oneri di sicurezza (importo contrattuale complessivo pari a
273.541,58 euro più Iva).
Seconda in graduatoria
IMPRESA EDILE STRADALE DI FIORE RITA (ribasso del 29,6990%).
Ovviamente sono fatte
salve per entrambe le imprese le verifiche dei requisiti.
Anche questa gara
d'appalto è stata effettuata e aggiudicata dall'Ufficio Gare in
qualità di Stazione Unica Appaltante, ai sensi del Decreto
Legislativo n. 50/2016 (Nuovo Codice degli Appalti), che obbliga i
Comuni non capoluogo alla convenzione con l'Ufficio Gare del Libero
Consorzio Comunale per l'affidamento di beni e servizi.
Agrigentoweb
Giardino Botanico si
dota del suo primo regolamento
Sarà possibile
realizzare iniziative per valorizzare il patrimonio naturale.
Il Giardino botanico del
Libero Consorzio di Agrigento ha, per la prima volta, un proprio
regolamento che lo disciplina.
Il Commissario dell'Ente
Roberto Barberi, con la determina n. 37 del 10 marzo scorso, ha
infatti dato il via libera al regolamento che fissa le finalità, le
modalità di accesso, le visite, le norme di condotta e le iniziative
organizzate da terzi che si potranno svolgere all'interno del
Giardino botanico.
Il Giardino potrà
promuovere proprie iniziative o ospitare iniziative realizzate da
terzi, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio naturale, la
sensibilità per la natura, i beni culturali, ambientali nonché
iniziative a carattere sociale ed educativo ed il verde.
Il Giardino Botanico
potrà inoltre promuovere la conoscenza scientifica nel campo della
botanica, raccogliere, conservare e scambiare esemplari di specie
botaniche anche per finalità didattiche e promuovere la conoscenza
delle tecniche di coltivazioni specialistiche. Tra le possibilità
offerte dal nuovo regolamento, anche quella di svolgere funzioni di
supporto all'insegnamento della Botanica e di altre materie ad essa
collegate ed operare a fini di educazione e divulgazione
naturalistica e favorire lo scambio di informazione e di materiale
nel quadro di collaborazioni con Istituti, Enti pubblici o privati o
Università.
L'intero Giardino o
porzioni dello stesso, possono essere concessi in uso a terzi
soggetti per la realizzazione di iniziative e/o eventi. L'utilizzo
gratuito è concesso soltanto per finalità di natura e rilevanza
culturale, ambientale o sociale. Sono possibili visite individuali o
di gruppo guidate dal personale del Giardino Botanico o da altri
esperti di associazioni riconosciute dal Giardino stesso previa
prenotazione telefonica o telematica. Insegnanti, scuole, studiosi,
cittadini, visitatori e turisti o gruppi possono rivolgersi, via
telefono, e-mail o fax, al servizio informazioni per prenotare visite
o per ottenere notizie e/o materiale divulgativo.
La fruizione del Giardino
Botanico è concessa a gruppi o soggetti singoli, previa
identificazione da parte del personale addetto alla portineria da
trascrivere in apposito registro visitatori. Infine, per
valorizzazione il Giardino Botanico, l'Ente potrà concedere ad
associazioni di rilievo nazionale, che per statuto abbiano finalità
di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali e/o
ambientali, l'uso gratuito della sala - aula didattica per le
riunioni e per le iniziative delle stesse.
LA SICILIA
Sciacca.
Elezioni comunali
partito ufficialmente il toto-candidati.
Il clima pre
elettorale comincia a toccarsi con mano e in queste ore cominciano a
venir fuori i nomi dei probabili candidati a sindaco, vero fulcro
delta curiosità e delle aspettative dei cittadini. Nella ormai
probabile, anche se non ufficialmente annunciata, rinuncia del
sindaco attuale Fabrizio Di Paola a ripresentarsi al a, spetto degli
elettori, partiti e movimenti si stanno affannando a cercare la
persona giusta. Gli occhi sono tutti puntati sul movimento Cinque
Stelle, organizzazione politica che a Sciacca non è rappresentata in
consiglio comunale ma che può vantare un deputato all'Ars
impegnatissimo nella conquista di una terza città dopo l'esito
vincente delle amministrative di Porto Empedocle e Favara. Ed è il
movimento grillino il più avanti
nella predisposizione di
programma e liste: il candidato a sindaco sarà frutto di una scelta
che avverrà nei prossimi giorni tra la psicologa Ivana Dimino,
l'avvocato Giuseppe Livio e il pittore e musicista Alessandro
Mucaria. Quest'ultimo sembrerebbe in pole position, ma sarà
necessario fare un'ultima valutazione prima del via libera
definitivo. Una donna in lizza anche nell'area di centrosinistra:
Viviana Rizzuto, imprenditrice e ingegnere, che vive in Svizzera e
che solo un anno fa aveva lasciato la città dopo avere avviato
un'attività nel settore della gastronomia. Dice di essere pronta a
tornare per aiutare la città. Per i gruppi di opposizione quelli che
da un paio di mesi vanno alla ricerca di una figura esterna ai
partiti tradizionali, potrebbe essere una soluzione appetibile.
Nell'area di centrosinistra c'è anche il progetto di
un'associazione politico culturale, "Mizzica", che con uno strappo
ha deciso di camminare da sola ed ha il sostegno dell'ex sindaco
Ignazio Cucchiara e di un gruppo di cui fanno parte l'ex segretario
generale del Comune Carmelo Burgio e l'ex vicesindaco Mariolina
Bono. Quest'ultima non si tirerebbe indietro per un'eventuale
candidatura a sindaco, ma pare si punti Su un giovane che non ha
esperienze amministrative. Nel centrodestra, la rinuncia di Di Paola
aprirebbe le porte al presidente del consiglio comunale Calogero
Bono, alfaniano anch'egli, ma da tenere nella giusta attenzione le
aspettative di Forza Italia, alleato fedele, partito dell'ambizioso
Silvio Caracappa, attuale vice sindaco.
GIUSEPPE RECCA
È già iniziato lo
smontaggio
del ponte in contrada
Petrusa
L'infrastruttura sarà sostituita da una analoga in
metallo.
Ponte Petrusa, iniziano
le operazioni di rimozione delta struttura.
Da alcuni giorni operai e
tecnici si sono messi all'opera per avviare gli interventi che si
concluderanno con la sostituzione dell'infrastruttura. Non si
metterà in campo una vera demolizione, appunto ma una rimozione dei
blocchi che la compongono e La sostituzione con un ponte
probabilmente in materiale metallico, di quelli che sono già
presenti in altre tratti della Statale 640.
Questo per preservare
quanto già realizzato fino ad oggi con sacrifici (degli
automobilisti)e risorse pubbliche e che si trova esattamente al di
sotto del ponte da "sostituire".
Interventi che. ci
spiegano da Anas, non erano previsti inizialmente nel progetto di
ammodernamento della statale ma che si sono resi necessari dopo i
controlli effettuati sul bene. Verifiche di rito, dicono, ma che
probabilmente, sono state effettuate anche per evitare che, una volta
che la "Strada degli Scrittori" sarà completata, bisognasse
nuovamente interrompere il passaggio per consentire lo svolgimento
delle operazioni. Del resto il Petrusa è ormai chiuso da tempo, da
quando cioè le analisi condotte sul bene hanno fatto emergere che le
condizioni strutturali non consentivano una sicura fruibilità
Così erano iniziati i
controlli che, alla fine, hanno portato ad una conclusione univoca
il ponte,vecchio di 50
anni necessitava dì interventi di manutenzione straordinaria tanto
profondi che alla fine Anas ha ritenuto più economicamente
vantaggioso la realizzazione di una struttura ex novo.
Quindi al lavoro,
utilizzando grandi gru per sollevare e spostare le campate del ponte.
Per fare tutto, stando a quanto oggi possibile sapere, ci vorranno
quantomeno un altro paio di settimane, cercando di far coincidere la
posa dell'ultima pietra del ponte con la data x" già ampiamente
annunciata di completamento del tratto agrigentino del raddoppio,
previsto appunto per fine marzo dopo essere stato in un primo tempo
annunciato per dicembre 2016.
La riapertura del
"Petrusa" consentirà ai cittadini favaresi e non solo di
tirare un sospiro dì sollievo, dato che consentirà dì collegare
velocemente Agrigento e la città dell'agnello pasquale ma anche
salvo sorprese progettuali di raggiungere l'area di contrada
Piattaforma provenendo dal Villaggio Mosè.
In molti, ancora oggi,
cercano da profani di capire quale sarà l'aspetto finale
del progetto e, soprattutto, se tutto questo avrà davvero benefici
per la collettività.
G.S.
IL COSTO
DELL'OPERAZIONE A REGIME SARÀ DI 4 MILIARDI
Fisco, assegno unico
per figli a carico.
I ragazzi saranno
sostenuti fin oltre la maggiore età.
Un unico assegno,
semplice e certo Che va da a tutte le famiglie con figli,
indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, e li
'accompagni' fin oltre la maggiore età, fino a quella della
presunta indi pendenza economica. E' la rivoluzione per gli sconti
dedicati ai figli che sta preparando la commissione Finanze del
Senato, riprendendo dopo diversi mesi l'esame di un disegno di
legge delega che riscrive e detrazioni e gli assegni familiari
traducendoli in un unico strumento universale, progressivo oltre una
certa soglia Isee che va a scomparire per le famiglie più abbienti.
La commissione lavora da
due anni a provvedimento, che era finito da mesi in un cassetto ed è
rispuntato proprio alla vigilia del Lingotto, con l'illustrazione
degli emendamenti che andranno a voto la prossima settimana. Alla
kermesse torinese la proposta è stata presentata nei tavoli di
lavoro dallo stesso primo firmatario, il senatore Stefano Lepri,
trovando il plauso esplicito dell'ex sottosegretario Tommaso
Nannicini che ora è il coordinatore del programma per le primarie di
Matteo Renzi. Un via libera politico passato un po' in sordina a
Torino dove le relazioni ufficiali hanno comunque toccato molto i
te mi generali e poco le misure specifiche - che fa dire al relatore
del provvedimento, Claudio Moscardelli, che «visto il consenso
registrato ai Lingotto, si punta a chiudere al più presto».
E' ancora tutta da
verificare, però, l'annosa questione delle coperture. Il ddl,
infatti, non si propone solo di razionalizzare le attuali detrazioni
per i figli a carico e le diverse forme di assegno familiare, ma
anche di consentire l'accesso anche ai lavoratori autonomi e agli
incapienti prevedendo esplicitamente che per questa categoria «il
beneficio sia riconosciuto in denaro», in modo da superare
l'esclusione dalle detrazioni fiscali. Costo dell'intera
operazione 2 miliardi il primo anno e 4 a regime, aggiuntivi rispetto
aggi attuali 16 che si !pendo no perle varie forme di sostegno per i
figli (19 considerando anche il coniuge a carico). Circa 6,5 miliardi
vanno agli assegni per i nuclei familiari, 7,5 per le detrazioni per
i minori a carico, circa 800 milioni per rassegno per i nuclei con
tre figli minori e 1 miliardo per il bonus bebè introdotto
quest'anno. Si tratterebbe quindi di passare da 16 a 20 miliardi
complessivi.
SILVIA GASPARETTO