LA SICILIA
FONDAZIONE PIRANDELLO.
Tirinnocchi
risponde alle domande della V commissione consiliare sull'attività
dell'Ente.
Il direttore chiamato a rapporto
Sono stati i temi economici a
monopolizzare il confronto messo a verbale alcuni giorni fa.
Fondazione Pirandello", gli spetta
coli tenuti nel cartellone dell'ente da compagnie teatrali dei
direttori artistici sono, anche, un modo per esprimere ringraziamento
agli stessi. Parole e musica, letteralmente, del direttore della
Fondazione, Calogero Tirinnocchi, almeno nella trascrizione
cristallizzata dei Verbali della V commissione consiliare, presieduta
da Pasquale Spataro che da alcune settimane si sta occupando di
approfondire i rapporti tra il Comune e l'ente teatrale.
Le domande rivolte al direttore sono
numerose. Partendo dai costi.
«Innanzitutto, spiega Tirinnocchi, se
la stagione 2015/2016 è costata 202mila euro e ha fatto incassare
101mila euro, per la stagione 2016/2017 a fronte di 252 mila euro di
costi si parla di 270mila euro di introiti, comprensivi di
abbonamenti, introiti peri biglietti, la locazione teatro ed attività
teatrali minori. Dalla sola gestione del Teatro si sono incassati 22
mila euro per il 2015 e 35mila euro per il 2016.
Somme delle quali risponde sempre e
comunque solo la Fondazione». Nulla va o deve pagare - il
Comune, il quale tuttavia se non eroga nessun contributo all'ente
distacca comunque 8 unità di personale, di cui 4 full time e 4 part
time. Lo stipendio ordinario" è competenza del palazzo San
Domenico, mentre lo straordinario lo paga la Fondazione. A carico del
Municipio sono anche i costi per tutte le utenze del "Pirandello",
ma non ha alcun vantaggio economico. Tutto in forza di Una
convenzione stipulata nell'ottobre del 2015. Rispetto ai costi de
gli organi "politici", altro punto di interesse per i
consiglieri, Tirinnocchi ha precisato di svolgere la propria attività
in modo gratuito, mentre ai componenti del Cda spetta un gettone di
presenza per ogni riunione che è il 50% di quello di un consigliere
comunale, cioè una ventina di euro. Il direttore artistico
Sebastiano Lo Monaco, come avevamo già raccontato, invece,
percepisce un compenso annuo di seimila euro oltre ad un rimborso
spese forfettario pari a 4mila euro
E proprio sui direttori artistici della
Fondazione si sposta un'altra domanda della commissione, abbastanza
generica da essere molto insidiosa. Si chiedeva, infatti, di
verificare le compagnie che hanno svolto loro spettacoli presso il
teatro, imputandone il costo e individuando i rappresentanti legali
delle suddette compagnie".
Il direttore afferma che ad oggi nelle
ultime due stagioni teatrali il direttore artistico si è esibito
conta sua compagnia, che costituisce un riconoscimento per l'attività
svolta per la Fondazione che, nulla togliendo ai meriti artistici del
direttore. costituisce, comunque, una forma di ringraziamento. E del
re sto non è esattamente una novità:
anche il precedente direttore artistico
(sempre a titolo gratuito) si esibiva nel suo stesso cartellone.
G. SCHICCHI
L'incubo è ormai agli sgoccioli
Entro la fine della prossima settimana in via Dei Fiumi l'acqua
sarà potabile Girgenti Acque sta provvedendo a un nuovo vigoroso
lavaggio della condotta.
Via dei Fiumi, entro la prossima
settimana l'acqua potrebbe tornare potabile dopo oltre otto mesi e
i cittadini non pagheranno il servizio idrico per il periodo
interessato.
Nei prossimi giorni la Girgenti acque
provvederà a effettuare un nuovo lavaggio delle condotte che erano
state già 'disinfettate" con acido citrico e, se lunedì i
prelievi da parte dell'Asp daranno i risultati sperati, sarà
possibile riaprire l'erogazione in tutta la zona. Una notizia per
certi versi storica, ma comunque attesa come manna dal cielo.
Potrebbe essere la fine di un vero e
proprio incubo per decine e decine di agrigentini che dalla scorsa
estate sono privi di acqua corrente a causa di una gravissima
contaminazione batterica che ha riguardato le condotte presentì in
quella zona.
Un fatto che, è stato precisato, è
effetto di una serie di fattori sfortunati: la vetustà delle
condotte, la presenza di errori di progettazioni ma, anche,
l'insistere di un gran numero di appresamenti abusivi.
L'acqua, va precisato, era comunque
tornata potabile in parte di via dei Fiumi il 17 febbraio scorso, e
adesso potrebbe essere nuovamente utilizzabile per tutti gli altri.
Con in più una "concessione" che tuttavia sembra più che altro
un indennizzo.
Come comunicato infatti ieri dal
Comune, 'Girgenti Acque', accogliendo la proposta dell'assessore
comunale Franco Miccichè in seguito ai disagi subiti dagli abitanti
di via dei Fiumi e zone limitrofe al Villaggio Mosè dovute a rotture
della condotta che non hanno permesso la normale turnazione idrica,
ha deciso di azzerare il paga mento delle bollette agli utenti in
questione, per tutto il periodo relativo ai disagi subiti.
Se questi i fati di stretta attualità,
per il Comune una brutta notizia arriva invece dal Cga. Il Consiglio
di giustizia amministrativa, esprimendo un parere per conto della
Presidenza della Regione, ha ritenuto debba essere respinto il
ricorso avanzato dal Municipio nei confronti dell'Ato idrico della
Girgenti acque e dell'Autorità per l'energia elettrica e per il
gas.
Nel dettaglio l'ente chiedeva
l'annulla mento della deliberazione del commissario straordinario
dell'Ato che approvò la tariffa idrica provvisoria per il biennio
2012-2013.
Nel dettaglio il Comune sostenne che
l'atto impugnato era illegittimo perché il commissario ha
approvato il "consuntivo relativo all'anno 2012 in data
successiva a quella della approvazione della tariffa di che
trattasi".
Linea che secondo il Gga non terrebbe
alla prova dei fatti, perché al massimo tra i due atti il
bilancio e la tariffa è il secondo che potrebbe ritenersi
prodotto in violazione delle circolari esistenti.
GIOACCHINO SCHICCHI
Guerra aperta per la Scala dei
Turchi.
Nei prossimi giorni il sindaco pare
depositerà una diffida nei confronti del privato, pronto a far
pagare il ticket previsto, sarà infatti di 3 euro.
La Scala dei Turchi, si va a scontro
frontale tra privati e Comune di Realmonte. Se la cooperativa che
gestirà per conto dei privati 'area durante il periodo estivo ha
avviato le procedure di selezione del personale per le attività
balneari, il Municipio dopo tanti annunci ha definitivamente deciso
discendere in campo. E questo non solo attraverso al già annunciato
ricorso ad un legale per ottenere il riconoscimento dello status di
patrimonio pubblico della scogliera, ma predisponendo vere e proprie
attività dì presidio del territorio.
"La tutela della Scala dei Turchi è
una priorità di questa Amministrazione, ed infatti,già prima
dell'inizio del 'estate. personale di questo comune sarà
presente sui luoghi, con due turni giornalieri, mattina e pomeriggio,
per garantire e svolgere compiti di informazione, prevenzione, tutela
e pulizia. La Scala dei Turchi continua il sindaco è sempre
stata idonea all'uso pubblico, e non è mai stata atta al
soddisfacimento dell'interesse privato di alcuni soggetti. E una
falesia viva di marna bianca che per sua morfologia è assolutamente
incompatibile con un uso personale.
Così, nei prossimi giorni il Comune
pare depositerà una diffida nei con fronti del privato il quale
tuttavia, dal proprio punto di vista, sarebbe pronto a recintare
l'area di propria competenza per evitare accessi gratuiti (il
ticket previsto sa infatti di 3 euro). E dire che proprio dal lato
della proprietà della Scala dei Turchi erano arrivati finora segnali
assolutamente di distensione, dei quali oggi si fanno portavoce
coloro che andranno a gestire il bene, che invocano, concertazione,
tavoli tecnici e massima concertazione. Del resto al Comune era stato
anche promesso un introito come tassa di concessione che tuttavia
Zicari pare non abbia mai considerato come opzione sostenibile,
E dire che come si ricorderà, il fatto
che la Scala dei Turchi rientri nella proprietà di un privato
cittadino, ex dipendente della Camera di Commercio di Agrigento, lo
scopri quasi casualmente proprio il Comune di Realmonte, il quale
mise mano a mappe catastali e canine perché interessato a frenare
l'assalto estivo periodica mente subito dalla scogliera che dopo
tanto risalto mediatico, venne anche presidiata ad esempio dalla
Polizia provinciale.
Oggi, il passo avanti e l'idea di una
privatizzazione" della visita al bene che tuttavia sembra
riscontrare ben poco consenso sia tra i realmontini che tra comuni
cittadini, che percepiscono il tutto come una sottrazione dì un
patrimonio comune alla pubblica fruizione. Visione totalmente
rovesciata ha chi oggi ha ottenuto la gestione del sito, che anzi
continua a parlare di iniziative necessarie per evitare scempi e una
fruizione priva di regole di un bene abbastanza delicato. Di certo
c'è che l'attenzione nei con fronti della Scala dei Turchi da un
punto di vista nazionale è altissimo,
G.SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
L'ex Provincia restaura
l'enciclopedia di Diderot
Ci sono voluti sei anni di lavoro. Un
intervento certosino di pulitura e di restauro che ha permesso ai 27
volumi dell'"Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences,
des arts et des métiers", di tornare al suo antico splendore e
nuovamente fruibile nei locali della biblioteca Gaspare Ambrosini del
Libero Consorzio di Agrigento. L'Encyclopedie, pubblicata nel XVIII
secolo, in lingua francese, da un gruppo di intellettuali sotto la
direzione di Denis Diderot e con la collaborazione di Jean-Baptiste
Le Rond d'Alembert, è stata restaurata grazie ad un finanziamento di
circa 37 mila euro della Soprintendenza ai Beni culturali e
ambientali di Palermo . Un lavoro delicatissimo che si è sviluppato
in diverse fasi: dallo smontaggio delle copertine al lavaggio e
deacidificazione dei fogli per la misurazione del PH.
Successivamente, dopo l'asciugatura dei fogli, che con l'acqua
hanno perduto parte della loro consistenza e la rincollatura delle
varie sezioni, è iniziato il vero intervento di restauro con la
ricucitura, secondo il metodo in uso nel '700, e la realizzazione
delle copertine. Adesso, l'Encyclopedie è tornata ad essere uno dei
motivi di richiamo per la Biblioteca Ambrosini del Libero Consorzio
di Agrigento. Già prima del maggio del 2011 quando i volumi vennero
trasferiti a Palermo per il restauro, l'opera era infatti stata
oggetto di visite guidate di centinaia di studenti e di visitatori.
Su come l'"Enciclopedia ragionata delle scienze, delle arti e dei
mestieri", sia finita nei locali dell'allora Provincia regionale di
Agrigento, non ci sono documenti storici ma un percorso di memorie
che ne definisce l'itinerario. Prima dell'Unità d'Italia, ad
Agrigento esisteva una biblioteca curata dall'architetto e storico
Raffaello Politi che possedeva proprio questa Encyclopedie il cui
"Discorso Preliminare", è considerato un'importante esposizione
degli ideali dell'Illuminismo, nel quale viene anche evidenziato
l'intento dell'opera di incidere profondamente sul modo di pensare e
sulla cultura del tempo. Intorno al 1860, la biblioteca vene chiusa e
di molte delle sue opere, per diversi anni, si persero le tracce,
complici anche le due guerre. Poi, agli inizi degli anni '80, nel
corso di alcuni sopralluoghi, alcuni impiegati della Provincia,
rinvennero nel sottotetto del Palazzo dell'Ente, i volumi dell'opera
che adesso sono nuovamente ammirabili alla Biblioteca Ambrosini.
Quella in possesso al Libero Consorzio, è la terza edizione
dell'opera, scritta in francese e dedicata all'arciduca d'Austria,
Pietro Leopoldo futuro imperatore Leopoldo II. I volumi, stampati a
Livorno dal 1770 al 1778, erano in origine 28 di cui 17 di testo e di
11 di tavole, ma di questi 28 volumi manca il numero 26, che
corrisponde al nono delle tavole. L'importanza storica dell'opera è
comunque universalmente riconosciuta. Il primo volume comparve il 1°
luglio 1751 ma dopo il secondo volume, l'anno successivo, l'opera
subì un arresto per le opposizioni che aveva suscitato negli
ambienti religiosi dei gesuiti e dei Giansenisti e poi del papa in
persona (l'opera venne messa all'indice e condannata da Clemente
XIII), ma grazie all'appoggio di Madame de Pompadour il progetto
poté essere ripreso e nel 1753 uscì il terzo volume. Altri volumi
fino al settimo si susseguirono regolarmente, finché nel 1757
l'Enciclopedia attraversò una nuova crisi, non soltanto per le
opposizioni esterne, ma anche per le discordie interne dei suoi
compilatori, tra i quali alcuni dei più importanti, come d'Alembert,
si ritirarono dall'impresa. Dal 1758 Diderot restò solo a
dirigerla e nel 1772 la condusse a termine, per un totale di 17
volumi e 11 di tavole illustrate. Fu una grande operazione, che
rivela la sensibilità non solo culturale ma editoriale di Diderot.
Egli riuscì comunque a trasformare un'operazione commerciale in
una formidabile operazione culturale presto tradotta in ogni paese
d'Europa e anche in Italia. L'Enciclopedia fu pubblicata a Lucca a
partire dal 1758 e poi, in un'altra edizione, voluta dal granduca
di Toscana, a Livorno a partire dal 1770 che è quella custodita ad
Agrigento.
Ruspe anche verso la Valle dei
templi.
E lunedì il sopralluogo con
l'impresa.
Le dichiarazioni del titolare
dell'impresa che ha vinto l'appalto per le demolizioni di
immobili abusivi nella Valle dei Templi, il geometra Salvatore
Patriarca, che con i suoi mezzi sta abbattendo anche gli abusi di
Licata, sul fatto che ancora il Comune di Agrigento non ha avviato il
cronoprogramma per l'avvio delle operazioni, ha fatto scattare
l'allerta generale. Il sindaco Lillo Firetto, che si trovava a Roma
quando gli abbiamo chiesto una replica, ha affidato al suo vice,
nonché assessore ai Lavori pubblici, Elisa Virone, il compito di
verificare come stanno le cose. «Gli uffici - ha risposto Elisa
Virone - riferiscono di aver già programmato un sopralluogo per
lunedì prossimo con la ditta interessata e di essere nelle
condizioni di aprire i cantieri entro fine mese. Le procedure sono in
fase di completamento anche per questa ulteriore tranche di lavori».
Quindi adesso si potrà dare il via alle ruspe. La procedura di gara,
con un importo a base d'asta di 33.136 euro è stata definita
dall'ufficio Urbanistica di Palazzo dei Giganti che in stretto
contatto con la Procura di Agrigento ha individuato l'elenco dei
villini da demolire. I soldi "tro - vati" dall'amministrazione
Firetto tra le pieghe del bilancio dell'ente dovrebbero bastare per
cancellare gli abusi edilizi realizzati costruendo 13 manufatti,
quelli che compongono l' elenco già notificato, e da diversi mesi
ormai, dalla Procura della Repubblica all'Utc. Si tratta di beni
giudicati abusivi da relative sentenze, la maggior parte delle quali
sono del pretore e risalgono all' arco di tempo che va dal 1992 al
1999. Il Comune, pertanto, come nei precedenti casi, anticiperà le
somme per le demolizioni, e poi si rivarrà sui proprietari
inadempienti, nel senso che non hanno obbedito all'ordinanza di
demolizione provvedendo autonomamente all'abbattimento. Un secondo
elenco di demolizioni, nella zona A del Parco archeologico, a carico
di 13 immobili anche se 4 ex proprietari, tra le contrade Cugno Vela,
Maddalusa e in via Cavaleri Magazzeni, hanno provveduto autonomamente
a demolire gli abusi. Se gli altri ex proprietari non ottemperano
alla demolizione, allora interverrà la l'impresa Patriarca con
addebito delle spese ai destinatari dell'ingiunzione. Il Comune di
Agrigento in passato metteva in bilancio 50mila euro che erano
sufficienti solo per poche demolizioni ma nel nuovo progetto di
bilancio questa somma salirà a 300mila euro.
Scala dei Turchi, polemica sulla
gestione.
Scontro a suon di carta bollata tra
pubblico e privato per la gestione della Scala dei Turchi. «Per la
comunità dei realmuntesi che rappresento, ma anche per tutti coloro
che da sempre frequentano la Scala dei Turchi, mi corre l'obbligo,
attese le notizie diffuse in questi giorni da chi ritiene di essere
legittimato a gestire il bene, di contestare decisamente tale
prospettazione». Lo ha scritto in una nota il sindaco di Realmonte,
Lillo Zicari, che si oppone al nuovo piano di gestione della Scala
dei Turchi annunciato dal proprietario delle particelle catastali su
cui ricade la scogliera di marna candidata a diventare patrimonio
Unesco, Ferdinando Sciabbarrà, ex dirigente della Camera di
Commercio in pensione, che ha affidato l'area al responsabile
dell'associazione ambientalista MareAmico Agrigento Claudio Lombardo.
MareAmico ha annunciato nei giorni scorsi che è già partita la
selezione di quindici addetti ai servizi turistici e punta a far
partire già dal primo maggio il nuovo piano di gestione, illustrato
nei mesi scorsi durante una conferenza stampa, che prevede il
pagamento di un ticket di 3 euro, ingresso gratuito per i residenti
nei comuni di Realmonte e a Porto Empedocle e per i bimbi al di sotto
dei dodici anni. Quindici operatori dovrebbero occuparsi dei servizi
di accoglienza e informazione per i turisti, della pulizia e della
sorveglianza del sito; è prevista un'attività di formazione
per il lavoro che dovrà essere svolto e la conoscenza delle lingue
dà maggiori possibilità. «Noi - ha detto Lombardo - cerchiamo
un'intesa e vogliamo che il Comune faccia parte del progetto e da
parte nostra c'è la massima disponibilità». MareAmico auspica
«che si superi ogni ostacolo e si vada avanti in piena
collaborazione. Il privato è pronto a delimitare il suo bene mentre
l'associazione ambientalista sta creando un consorzio che potrebbe
racchiudere nomi illustri appartenenti al panorama scientifico
(nazionale/internazionale)». Ma il sindaco non ci sta e ha già dato
incarico all'avvocato Enzo Caponnetto per difendere il "bene
pubblico" per le vie legali. «La Scala dei Turchi, uno dei
maggiori attrattori siciliani, è un bene dell'umanità, e come
tale -ha sottolineato Zicari -deve essere fruibile liberamente da
parte di tutti, per cui non si riconosce alcuna validità ed
efficacia giuridica ad eventuali atti di concessione da parte da chi
si ritiene, secondo noi infondatamente, proprietario esclusivo.
L'amministrazione comunale, pertanto, ha dato incarico ad un
proprio legale, di tutelare i diritti e gli interessi dell'intera
comunità realmontese e della collettività indeterminata di
cittadini che da sempre fruiscono del bene contro il tentativo di
appropriazione esclusiva da parte di alcuni soggetti. Non lasceremo
però incustodita la Scala dei Turchi, la sua tutela - ha
sottolineato il primo cittadino -è una priorità di questa
amministrazione, ed infatti, già prima dell'inizio dell'estate,
personale di questo comune sarà presente sui luoghi, con due turni
giornalieri, mattina e pomeriggio, per garantire e svolgere compiti
di informazione, prevenzione, tutela e pulizia». (*CAGI*)