Giornale di Sicilia
23 marzo 2017
Ex Provincia
Nuove strutture ricettive
Prosegue, in vista dell'arrivo della bella stagione il lavoro del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella classificazione di nuove strutture ricettive in provincia di Agrigento. Un trend in grande sviluppo che fa ben sperare dal punto di vista dello sviluppo economico della provincia. Notevole l'attività svolta dal personale del Settore Promozione Turistica, prevista dalla Legge che delega questa competenza ai Liberi Consorzi (allora Province Regionali). Si tratta di Bed and Breakfast, affittacamere, case vacanza e turismo rurale, che vanno ad aggiungere complessivamente ben 169 nuovi posti letto (di cui 76 per i soli B&B) alla dotazione complessiva della nostra provincia, confermando un lento ma costante trend positivo dell'offerta turistica. Le nuove strutture si trovano nei Comuni di Licata, Racalmuto, Sambuca di Sicilia, Castrofilippo, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Sciacca, Raffadali e Agrigento. Le determinazioni dirigenziali relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali. (*PAPI*)
Libero Consorzio
Chiesti fondi per disabili gravi
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha chiesto un finanziamento aggiuntivo alle somme già destinate, fino al 31 dicembre 2017, per i servizi in favore degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole medie superiori della provincia. La richiesta di ulteriori fondi è stata inoltrata al competente Assessorato Regionale per scongiurare un'inevitabile interruzione dei servizi in questione che peraltro non sono più di competenza delle ex province ora Liberi Consorzi. Il Libero Consorzio, inoltre, non avendo più la piena titolarità della relativa funzione non ha più quella autonomia finanziaria che consentirebbe diintegrare legittimamente le risorse assegnate. Si tratta di uno stanziamento, quello regionale per il 2017, decisamente inferiore alla richiesta inviata dal Libero Consorzio comunale di Agrigento. Il Libero Consorzio comunale ha provveduto, nonostante i gravi problemi economici e i tagli di bilancio, ad assicurare fino al 31 marzo, la continuità dell'erogazione dei servizi in vigore degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole medie superiori della provincia. Con le somme disponibili è stato possibile assicurare agli studenti disabili un'assistenza di circa 47 ore per quasi due mesi. (*PAPI*)
«640», martedì Delrio inaugura il primo lotto
Il finanziamento dell'opera, dal chilometro 9+800 al chilometro 44+400, risale al dicembre del 2005 quando il Cipe stanziò 595 milioni
Sempre in tema di statale 640volge al termine anche lo smontaggio del vecchio «Petrusa», ossia del cavalcavia che consentiva alla statale 122, l'Agrigentina, di sovrappassare appunto il tracciato della nuova statale 640.
Concetta Rizzo
Il momento della svolta è giunto. Martedì prossimo, ad Agrigento, arriverà il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio. Ad accoglierlo, il prefetto Nicola Diomede. Sarà il giorno della cerimonia di inaugurazione della raddoppiata strada statale 640, della Agrigento-Caltanissetta. Otto anni dopo la posa della prima pietra, i lavori sembrano davvero essere al capolinea. L'inaugurazione riguarderà, e questo è certo, il tratto Agrigentino del primo lotto. Dall'Anas, ieri, non veniva però reso noto se anche il tratto di Racalmuto, Castrofilippo e Canicattì sarà ultimato, e dunque pienamente restituito alla circolazione stradale, entro lunedì. Il finanziamento dell'opera - dal chilometro 9+800 al chilometro 44+400 - risale al dicembre del 2005 quando il Cipe stanziò poco meno di 595 milioni di euro. Il progetto definitivo ha previsto la costruzione venti viadotti, tre gallerie artificiali e otto svincoli, di cui due di nuova costruzione e sei di adeguamento a quelli esistenti. Il 9 marzo del 009, la simbolica cerimonia di posa della prima pietra alla quale parteciparono gli allora ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Giustizia, rispettivamente Altero Matteoli ed Angelino Alfano, nonché l'allora presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Sempre in tema di statale 640, sembra volgere al termine anche lo smontaggio del vecchio viadotto "Petrusa", ossia del cavalcavia che consentiva alla statale 122, l'Agrigentina, di sovrappassare appunto il tracciato della nuova, raddoppiata, statale 640. Il ponte, da una settimana circa, viene letteralmente sezionato e smontato. Ed anche in questo caso, adesso sembrerebbe che gli operai siano arrivati alle fasi conclusive. Il "posto" del viadotto "Petrusa" verrà preso da un cavalcavia prefabbricato. Non si sa però ancora quando inizierà la fase di montaggio dei "pezzi" prefabbricati. Il progetto sarebbe ancora in fase di sistemazione. E' dunque possibile che fra lo smontaggio ed il montaggio dei nuovi "pezzi" prefabbricati possa intercorrere qualche giorno di stop. Ad Agrigento, intanto, cresce l'attesa per la cerimonia di inaugurazione di martedì 28. L'apertura del primo tratto ammodernato della statale 640, tre chilometri a cavallo tra Agrigento e Favara, risale addirittura al 10 novembre del 2011. E poi il 16 aprile del 2012 vennero inaugurati altri 7 chilometri tra le località Vecchia Dama e Grottarossa, in territorio di Canicattì. Due mesi dopo, vennero restituiti lla circolazione stradale tre chilometri tra gli svincoli Colmitella ed Aquilata, fra Racalmuto e Canicattì. Era l'agosto del 2012 quando risultavano già aperti ben 22 chilometri di statale raddoppiata su un tracciato totale di 34 chilometri. Secondo un comunicato stampa di allora, della contraente generale, l'avanzamento dei lavori del primo maxi lotto era dell'ottanta per cento. L'ipotesi di allora era di terminare i lavori, in linea con i tempi preventivati, entro la fine del 2012. Da allora però tanto tempo è passato. Ci fu, infatti, uno stop che durò dal sett mbre 2012 al febbraio 2013. A giugno dello scorso anno, l'avanzamento dei lavori risultava essere pari al 95 per cento dell'opera: mancava, appunto, un chilometro e mezzo in contrada Petrusa, ad Agrigento, e circa due chilometri in contrada Noce, in territorio di Racalmuto. Negli ultimi mesi, si è registrato un nuovo tour de force da parte degli operai che hanno ripreso a lavorare anche durante le ore notturne e durante i festivi. Ed anche gli automobilisti più distratti se ne sono immediatamente accorti visto che chiusure e deviazioni su strade provinciali e complanari sono state quasi quotidiane. Ma, specie in considerazione del fatto che martedì prossimo sarà presente anche il ministro Delrio, il momento della svolta sembra essere davvero arrivato. (*CR*)
Menfi
Provinciale «C3», termina iter di trasferimento
Si è concluso con la consegna ufficiale l'iter di trasferimento di proprietà della strada "Provinciale C3", presso contrada Torrenuova-Lido Fiori, dal Consorzio Comunale di Agrigento al Comune di Menfi. Il Comune di Menfi, avendo constatato che l'area prossima al tratto della strada, attualmente denominata via dei Pioppi, ha assunto le connotazione di centro abitato, aveva determinato, al fine di garantire al meglio la circolazione e la sicurezza dell'infrastruttura viaria, l'attivazione delle procedure finalizzate al passaggio di proprietà del tratto di strada dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in favore dello stesso Comune. La porzione oggetto del trasferimento inizia dall'incrocio con la strada comunale denominata via della Riviera verso ovest per lo sviluppo di circa 1,5 chilometri. Adesso sarà il Comune di Menfi, guidato dal sindaco Vincenzo Lotà, ad occuparsi di questa strada. (*GP*)
24 marzo 2017
Scuole, soldi sfumati in sicilia
Su 700 milioni disponibili, di cui 300 destinati alle scuole, nell'Isola ne saranno sbloccati solo 21, di cui 13 per la sicurezza nelle scuole. Solo 34 i Comuni siciliani che hanno centrato l'obiettivo.
Riccardo Vescovo
Palermo
Entro lo scorso mese di febbraio Regione, Comuni e Province avrebbero potuto ottenere dallo Stato la possibilità di spendere più soldi per lavori nelle scuole e sul territorio, senza il rischio di sforare i vincoli alla spesa del cosiddetto patto di stabilità. In Sicilia però pochi hanno colto l'opportunità: su 700 milioni disponibili, di cui 300 destinati alle scuole, nell'Isola ne saranno sbloccati solo 21 di cui 13 per la messa in sicurezza delle scuole. In tutto hanno risposto in Italia oltre 1.200 enti locali a livello nazionale tra cui 33 Province e 9 città metropolitane. In Sicilia hanno sfruttato questa opportunità 34 Comuni, la città metropolitana di Palermo e la Provincia di Agrigento. Nei mesi scorsi l'Ance, l'associazione dei costruttori, aveva lanciato l'allarme proprio sul rischio che pochi enti partecipassero chiedendo «spazi finanziari » per lavori di messa in sicurezza del territorio e delle scuola. «Si tratta di risorse che negli anni passati le pubbliche amministrazioni, pur avendole in cassa, non hanno potuto investire a causa dei precedenti limiti del Patto di stabilità - aveva detto il presidente Santo Cutrone - oppure, in assenza di avanzi di bilancio, della possibilità di accendere mutui». Dunque più che di finanziamenti veri e propri si trattava della possibilità di poter spendere senza vincoli per mettere in sicurezza soprattutto le scuole, che in Sicilia spesso sono in condizioni precarie: in una scuola su dieci ci sono pericolosissime strutture in amianto, in quasi la metà degli edifici sono necessari interventi di manutenzione, il novanta per cento degli istituti non ha un certificato di prevenzione incendi che attesti il rispetto delle norme di sicurezza. A fronte di ciò, la Sicilia si è piazzata al decimo posto per risorse investite, 13 milioni, nonostante sia la seconda per numero di edifici, 4.300 circa. La prima regione è stata la Lombardia con 5.800 strutture e una richiesta di risorse per 131 milioni. Non che altrove le cose vadano meglio, il Veneto ha chiesto 31 milioni per 3.000 scuole, la Campania 35 per 3.600 istituti. Ma di certo per l'Isola poteva essere un'occasione ghiotta da sfruittare. Considerando ad esempio tutti gli interventi da finanziare, compresi quelli contro il rischio idrogeologico, la Sicilia scende al dodicesimo posto ed è ferma a 21 milioni, praticamente meno della città metropolitana di Roma che si è aggiudicata investimenti per 31 milioni più i 14 concessi al solo Comune di Roma. Tutta la provincia di Milano ha chiesto di spendere 47 milioni, il triplo della Sicilia. Cutrone commenta così i numeri: «Abbiamo sollecitato con note e tramite la nostra rete associativa tutte le istituzioni competenti, dalla Regione ai Comuni, ma invano. Non sappiamo se ciò sia accaduto o meno per un corto circuito fra politica e burocrazia. Ma non possiamo non biasimare la superficialità con cui si è persa questa unica occasione di rendere sicuro il territorio e gli edifici pubblici e il silenzio con cui i responsabili non danno giustificazioni di questa che chiamerei una "omis sione" a tutti gli effetti nei confronti di un'economia ferma e di un mercato del lavoro che non riparte solo in Sicilia. L'indifferenza con cui si lasciano inutilizzate le tante risorse disponibili per le infrastrutture dell'Isola, mentre ci si preoccupa di mantenere potere e stipendi, suona come uno schiaffo nei confronti del dramma che vivono oltre centomila edili disoccupati con le loro famiglie».
Inviate le prime richieste di stabilizzazione, ma il presidente della Resais chiarisce: «Mancano i decreti attuativi»
Enti locali, restano bloccate le assunzioni dei precari
palermo
Le prime domande sono state inviate in questi giorni. I precari degli enti locali provano a sfruttare la legge che prevede la loro stabilizzazione e chiedono di passare alla Resais, ente regionale che garantirebbe loro l'assunzione a tempo indeterminato attesa da decenni. È quanto prevede un piccolo comma della norma che consentirebbe così di non attendere i concorsi. Gli uffici della società risponderanno però negativamente: mancano ancora i decreti attuativi e, nonostante la legge sia in vigore, tutto è ancora fermo. Così torna a salire la tensione tra i precari degli enti locali. «Manca ancora il saldo dei trasferimenti del 2016 - dice Massimo Bontempo del Movimento giovani lavoratori - gli stipendi arretrati si cumulano, la legge per la stabilizzazione è ancora al palo e non c'è più tempo, bisogna fare presto». Ieri era previsto un incontro tra tutti gli assessorati interessati alla presenza del direttore della Resais, Nicola Vernuccio, e del dirigente generale degli Enti locali, Giuseppe Morale. L'inco tro è stato rinviato a data da destinarsi per via di alcune assenze. Al tavolo dovrebbero partecipare tutti i soggetti coinvolti: i precari dipendono non solo dai Comuni ma anche da enti regionali e Asp, per cui bisognerà stabilire come regolare il passaggio alla Resais e come trasferire le somme. «Fino a quando non saranno chiarite queste modalità - spiega Vernuccio - risponderemo alle richieste dicendo che bisogna aspettare i decreti attuativi». Una situazione di incertezza di cui si parlerà anche oggi all'hotel «Mondello Palace» di Palermo, dalle 9,30, nel corso del quinto congresso regionale della Cisl Funzione pubblica Sicilia. Si discuterà tra l'altro del caso delle Province siciliane e dello stato di salute della Sanità siciliana, passando proprio per la condizione dei precari siciliani. A margine dell'evento, la Cisl distribuirà un fascicolo di venti pagine che ripercorrerà le criticità dei vari settori, oltre a presentare numeri e dati che fotografano la Sicilia dopo quattro anni di governo Croce ta. La legge per la stabilizzazione dei precari è in vigore e dai primi di marzo ha superato il rischio impugnativa dello Stato. La norma prevede prima di tutto il trasferimento del 15 per cento dei dipendenti dalle ex Province allo Stato per garantire risparmi alla Regione. «Ma per fare questo - dice l'assessore Luisa Lantieri - bisogna definire con Roma le modalità e il portale di riferimento per presentare le richieste e consentire, in sintesi, l'incontro tra domanda e offerta ». Solo in un secondo momento sarà avviata la stabilizzazione tramite i concorsi. Infine i precari rimasti esclusi dall'assunzione transiteranno nella Resais, società regionale che li assumerà impiegandoli prioritariamente nel Comune dove erano stati da sempre in servizio. In realtà tra le pieghe della legge un comma darebbe la possibilità sin da subito di chiedere il trasferimento alla Resais. In questo modo i precari rinuncerebbero alla certezza di restare nel proprio Comune (la Resais potrebbe sposarli in altri enti) ma otterrebbero subito la stabilizzazione. Bisognerà però attendere i criteri e le regole da seguire. A stabilirli sarà un tavolo al quale partecipano decine di dirigenti e burocrati. Se manca qualcuno, i lavori rischiano di saltare. Come è accaduto ieri. Ri. Ve. il caso. La legge al momento non è utilizzabile. Ri. Ve.
Strade provinciali
La Regione finanzia sei progetti
Gli interventi prioritari riguarderanno le strade chiuse al transito
La copertura finanziaria ammonta a 4.900.000 euro complessivi, e servirà a finanziare 6 dei 17 progetti che erano stati inoltrati alla Regione per riaprire al traffico altrettante strade.
Paolo Picone
Buone notizie per la viabilità in provincia di Agrigento. In arrivo finanziamenti per alcune strade di competenza del Libero consorzio comunale da tempo chiuse al transito. Le novità scaturiscono dalla riunione tecnica che si è svolta al Dipartimento regionale Infrastrutture e Mobilità tra i responsabili tecnici delle ex Province Regionali, tra cui Michelangelo Di Carlo e Filippo Napoli del Libero Consorzio di Agrigento, il direttore del dipartimento, Bellomo e il direttore del servizio 9 Infrastrutture Viarie Falletta. La copertura finanziaria ammonta, per i progetti redatti dal Settore Infrastrutture stradali, a 4.900.000 euro complessivi, e servirà a finanziare 6 dei 17 progetti che erano stati inoltrati alla Regione per riaprire al traffico altrettante strade. Gli interventi prioritari La priorità è stata data alle seguenti strade, tutte interessate da precedenti ordinanze di chiusura al transito: la strada provinciale 24 A Cammarata -Stazione Cammarata (1.100.000 euro); provinciale 34 Bivio Tamburello - ivona (910.000 euro); la provinciale 20 A Stazione Acquaviva-Casteltermini (980.000); la provinciale 3B Favara- Bivio Crocca e la 80 Baiata-Favara che collega con la Esa - Chimento (350.000 euro). Ancora la provinciale 2 Montaperto - Giardina Gallotti (260.000 euro); la 3 Cottonaro - Lavanche nei pressi di Licata (1.290.000 euro). Per questi progetti (dai quali era stato stralciato in precedenza quello relativo alla ricostruzione del ponte sulla provinciale 37, i cui lavori sono già in una fase avanzata e sono stati finanziati dalla Protezione civile) il Dipartimento regionale ha assicurato l'emissione del decreto di finanziamento entro il mese di maggio prossimo, in modo da avviare entro il più breve tempo possibile l'iter per le relative gare di appalto. Gli altri undici progetti saranno invece finanziati con appositi decreti entro la fine del 2017, per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. Barberi: «Fondi necessari» «Queste sono novità di una certa importanza in un contesto che vede il Libe Consorzio di Agrigento - dice il commissario straordinario del Libero consorzio, Roberto Barberi - molto attivo nella stesura di progetti finalizzati dal ripristino di una parte della viabilità di propria competenza, con fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria ridotti ormai al minimo storico per i continui tagli ai trasferimenti di Stato e Regione. Tagli che sinora hanno consentito solo interventi tampone, come la rimozione di smottamenti o rifacimento di porzioni di carreggiata, per garantire il transito degli automezzi». Intanto sempre in materia di viabilità è stato ufficialmente consegnato al Comune di Menfi un tratto della provinciale ex consortile 3 A «Contrada Torrenuova - Lido dei Fiori», interno al centro abitato. La consegna da parte del Libero Consorzio comunale fa seguito alla richiesta dello stesso Comune ai sensi del nuovo codice della strada, ed è stata effettuata con determinazione dirigenziale del Settore Infrastrutture Stradali. Il tratto passato sotto la giurisdizione del Comune di Menfi è di un chilometro e 610 metri e va da via della Riviera fino all'incrocio con le strade provinciali consortili 3A e 3B. Al Comune di Menfi passano anche tutte le pertinenze stradali annesse e le aree di eventuali relitti stradali. (*PAPI*)
Turismo e aumento dei posti letto, Cantone: «Settore in ripresa»
Ospitalità. I dati del Libero consorzio comunale: dai 10.880 di nove anni fa si è arrivati a 18.633. Il presidente dell'associazione dei B&B: «Fare di più per attrarre visitatori»
Segnali di ripresa nel settore del turismo ad Agrigento. I dati parlano di un aumento dei flussi turistici e di visitatori sempre più alla ricerca di una vacanza low cost. Ecco perché aumenta la richiesta di ospitalità nei B&B. Lo rileva Carmelo Cantone che è il presidente dell'Abba, l'associazione dei gestori di B&B agrigentini riguardo all'aumento di 169 nuovi posti letto la capacità ricettiva turistica in provincia di Agrigento, resi noti dal settore Promozione turistica del Libero consorzio comunale, coordinato da Achille Contino. Con le nuove classificazioni in provincia di Agrigento sono, attualmente, disponibili 18.633 posti letto (nel 2008 erano 10.880) di cui 12.245 posti nelle strutture residence e alberghi e 6.388 nelle altre tipologie di strutture alberghiere. «Ad Agrigento, nonostante tutto, il trend, è positivo - spiega Cantone -. Ma si potrebbe e si dovrebbe fare molto di più. E parlo anche di smetterla di chiamare quotidianamente le decine di trasmissioni-scandalo che fanno il loro pane sulla nostra terra; un esempio per tutti, la Valle, ieri esempio negativo di cementificazione selvaggia, oggi, la stessa Valle "miglior paesaggio d'Italia". Le risorse naturali artistiche e culturali della nostra terra hanno favorito lo sviluppo del turismo che, negli ultimi anni, è diventato uno dei pochi settori in crescita del nostro territorio. All'aumento del numero dei visitatori nella nostra città, onestamente hanno contribuito fattori "luttuosi" esterni avvenuti nel mondo, che ben conosciamo tutti ». Giudicate positive pure alcune politiche attuate dalle amministrazioni regionale e locale in linea con le esigenze dei nuovi travellers. «Noi siamo consapevoli che l'incremento qualitativo e quantitativo del turismo in Sicilia possa, di fatto, rappresentare la maggiore opportunità di sviluppo economico di questa terra e condividiamo l'emissione del nuovo disegno di legge della Regione Sicilia che nasce dalla necessità di dare nuovo impulso alla disciplina del settore mediante la riorganizzazione della ma eria fornendo riferimenti normativi chiari ed organici volti al potenziamento degli strumenti già esistenti e allo sviluppo delle numerose realtà imprenditoriali del settore. Riteniamo prioritario incentivare l'investimento turistico dei giovani siciliani. L'associazione B&B Agrigento dal 2015, è l'Associazione territoriale indipendente di categoria che, nell'ottica di fare rete con tutti gli Operatori del settore turistico, raggruppa le strutture ricettive extra-alberghiere legalmente riconosciute di Agrigento ed è volta a tutelare le specifiche necessità del settore extra-alberghiero. Necessità che hanno indotto un primo gruppo di proprietari/gestori della categoria a riunirsi per discutere, relazionarsi, scambiare pareri ed informazioni; da questo positivo ed importante confronto abbiamo sentito forte l'esigenza di dar vita ad un progetto unico, nuovo, con obiettivi condivisi e che potesse aggregare il nostro specifico comparto, in un momento storico in cui diverse problematiche e la mancanza di una voce unitaria ci penalizza». (*PAPI*)
Strutture ricettive. Ecco l'elenco completo
Bed and breakfast e case vacanze, un «boom» in tutta la provincia
Ecco l'elenco completo dei nuovi posti letto nelle strutture ricettive registrate dal Libero consorzio comunale: «B&b Callicratide», ad Agrigento (1 camera e 2 posti letto); «Baciato dal Sole », ad Agrigento (1 camera e 4 posti letto); «Agape», ad Agrigento (1 camera e 4 posti letto); «Il Giardino di Lauri», ad Agrigento (2 camere e 4 posti letto); «Il Gigante», ad Agrigento (1 camera e 2 posti letto); «Villamose», ad Agrigento(2 camere e 6 posti letto); «La passeggiata di Girgenti», ad Agrigento, (3 camera e 7 posti letto); «Villa Salvatore », ad Agrigento (2 camere e 3 posti letto); «Vento di Tramontana», ad Agrigento (2 camere e 4 posti letto); «Antico Vicolo», ad Agrigento (2 camere e 4 posti letto); «Le Fontanelle», a Raffadali (3 camere e 6 posti letto); «Il Borgo», a Sambuca di Sicilia (3 camere e 7 posti letto); «Marchese di Beccadelli », a Sambuca di Sicilia (2 camere e 5 posti letto); «La Veranda», a Licata (1 camera e 4 posti letto); «Marchese Sant'Andrea», a Licata (1 camera e 4 posti letto); «Olivella», a Sciacca (4 cameree 9 posti letto); «Ohana», a Porto Empedocle (1 camera e 2 posti letto). Il Settore Promozione Turistica ha inoltre classificato nella tipologia «Case edappartamenti per vacanze» le strutture «Addimuru», a Palma di Montechiaro (4 camere e 7 posti letto) e «Casa del nonno», a Castrofilippo (1 camera e 6 posti letto). Classificata anche nella tipologia «Turismo rurale» la struttura «L'antico podere», a Licata (3 camere e 6 posti letto). Infine, sono state classificate le seguenti strutture nella tipologia «Affittacamere»: «Euterpe» ad Agrigento (5 camere e 11 posti letto); «I campanili» ad Agrigento (4 camere e 14 posti letto); «Le scalette» ad Agrigento (3 camere e 4 posti letto); «Vecchia Girgenti» ad Agrigento (1 camera e 2 posti letto); «Il Gelsomino prof» a Sciacca (4 camere e 4 posti letto); «Daedalium» a Palma di Montechiaro, (5 camere e 12 posti letto); «Villa Lu» a Palma di Montechiaro (5 camere e 11posti letto); «Daphnae House» a Palma di Montechiaro (6 camere e 11 posti letto); «Villa Paradiso 2» a Racalmuto (4 camere e 9posti letto). Le determinazioni dirigenziali relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali. (*PAPI*)
Governo. Ncd: pronti a non votare la Finanziaria
La giunta nomina 3 direttori generali
Slittano gli incarichi più «pesanti»
Palermo
Congelate le nomine più delicate, all'Irsap, alla Crias e in alcuni enti legati all'agricoltura, la giunta ha dato il via libera a due nuovi direttori generali: Carmelo Frittitta al dipartimento dell'Urbanistica e Fabrizio Viola al Corpo forestale. Entrambi legati all'assessore Maurizio Croce e dunque in quota Sicilia Futura. Roberto Barbieri, già capo di gabinetto dell'assessore Bruno Marziano, è invece il nuovo direttore generale dell'Irsap. Queste nomine rientrano nello spoils system e potranno essere cambiate dal prossimo governo. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha poi scelto di inviare gli atti relativi alla nomina all'Ircac di Sami Ben Abdelaali alla commissione Affari istituzionali all'Ars dopo le polemiche dell'opposizione e l'esposto annunciato dalla parlamentare dei 5 Stelle, Chiara Di Benedetto. Le altre nomine sono state rinviate a martedì. «Non litigheremo» ha assicurato Crocetta, ma in maggioranza la tensione resta alta. Tanto che il capogruppo di Ncd all'Ars, Nino D'Asero ha mina ciato di non votare la Finanziaria perchè «l'azione del governo regionale continua a essere insufficiente. Ri. Ve.
Via Demetra
Giornata di Primavera, oggi letture pirandelliane
Il Giardino Botanico di Agrigento, in via Demetra, ospita oggi dalle 10 in poi un'anteprima delle Giornate Fai di Primavera. Si tratta delle "Letture pirandelliane" in occasione del 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello. Le visite al Giardino saranno curate dagli "Apprendisti Ciceroni" del liceo "Leonardo". (*ACAS*)
Agrigentonotizie
Istituto Toscanini, un concerto a favore dei lavoratori della "Calcestruzzi del Belice"
Sabato 25 marzo, alle 18,30, presso l'Aula Consiliare "Falcone-Borsellino" del Comune di Montevago si terrà un "Concerto Lirico di Solidarietà" promosso dal sindaco Margherita La Rocca Ruvolo e organizzato dall'Istituto "A. Toscanini" di Ribera. L'evento è a favore dei lavoratori della Calcestruzzi Belice di Montevago, bene confiscato alla mafia in amministrazione controllata e a rischio chiusura per una vertenza fallimentare in corso. Il sindaco dichiara: "Ringrazio il Toscanini e il suo direttore, la professoressa Longo, per la sensibilità mostrata verso la questione calcestruzzi Belice che vede 11 famiglie private del diritto al lavoro come strumento di riscatto da qualunque forma di mafia e potere. Sabato, il concerto promosso dall'amministrazione vuole essere una forma di protesta "diversa" dove a parlare saranno le note musicali e l'arte e al contempo non dare rimprovero a chi poteva evitare tutto ciò e non lo ha fatto". Il direttore dell'Istituto Mariangela Longo interviene affermando: "L'istituto Toscanini è molto sensibile alle problematiche sociali del territorio; avendo noi stessi vissuto in prima persona momenti di assoluta criticità, capiamo bene cosa possa significare per i dipendenti della Calcestruzzi Belice e le loro famiglie rischiare di perdere il posto di lavoro. Per esprimere loro la nostra vicinanza e solidarietà abbiamo raccolto con favore l' Sos lanciato dal sindaco La Rocca Ruvolo dando un nostro contributo musicale con un concerto di alcuni dei nostri migliori solisti finalizzato ad una raccolta fondi, con l'auspicio che possa servire per arrivare presto, ad una risoluzione positiva della vertenza. La migliore arma contro la mafia, a sostegno della crescita socio-culturale del nostro territorio, è la tutela dei posti di lavoro ed è inaccettabile che si facciano chiudere Istituzioni o Aziende che funzionano e creano occupazione, in qualunque settore esse operino. Confidiamo quindi in un numeroso pubblico all'evento che vedrà protagonisti i Soprani Giovanna Nuara, Klizia Prestia e Jole Pinto e il tenore Giuseppe Michelangelo Infantino accompagnati al pianoforte dal M° Giusy Ines Tuttolomondo, in brani famosi del repertorio lirico di tradizione di G. Donizetti, G. Puccini, V. Bellini, G. Verdi, E. Satie, M. Ponce, E. De Curtis , S. Cardillo". Il Direttore prosegue in merito alla questione statalizzazione: "Da una recente riunione svoltasi presso la sede dell'Anci a Roma, a cui ho partecipato insieme ad Antonino Firetto in rappresentanza del Comune di Ribera, è emersa la necessità di sollecitare il ministro Fedeli e il Governo per una stretta sui tempi, vista la priorità che lo stesso Ministro ha dichiarato di volere dare alle problematiche dell'Afam; tale richiesta viene fatta a gran voce dai Comuni di residenza dei 18 Istituti superiori di studi musicali non statali dislocati in tutto il territorio italiano e tutti in una situazione di difficoltà finanziaria più o meno critica a secondo dei casi".
Strade provinciali, in arrivo finanziamenti per quasi 5 milioni di euro
In arrivo finanziamenti per alcune strade provinciali da tempo chiuse al transito. La copertura finanziaria ammonta, per i progetti redatti dal Settore infrastrutture stradali, a 4.900.000 euro complessivi, e servirà a finanziare sei dei diciassette progetti che erano stati inoltrati alla Regione per riaprire al traffico altrettante strade. La priorità è stata data ad alcune strade, tutte interessate da precedenti ordinanze di chiusura al transito. Eccole nel dettaglio: provinciale 24 A Cammarata-Stazione Cammarata (1.100.000 euro); provinciale 34 Bivio Tamburello-Bivona (910.000 euro); la 20 A Stazione Acquaviva-Casteltermini (980.000); la 3B Favara-Bivio Crocca; la provinciale 80 Baiata-Favara e 7 Esa-Chimento (350.000 euro); la 2 Montaperto-Giardina Gallotti (260.000 euro) e la 3 Cottonaro-Lavanche (1.290.000 euro). Per questi progetti (dai quali era stato stralciato in precedenza quello relativo alla ricostruzione del ponte sulla provinciale 37, i cui lavori sono già in una fase avanzata e sono stati finanziati dalla Protezione Civile) il Dipartimento Regionale ha assicurato l'emissione del decreto di finanziamento entro il mese di maggio 2017, in modo da avviare entro il più breve tempo possibile l'iter per le relative gare di appalto. Gli altri undici progetti saranno invece finanziati con appositi decreti entro la fine del 2017, per un ammontare complessivo di circa 9.000.000 di euro. Inoltre, fanno sapere dal Libero Consorzio, è stato ufficialmente consegnato al Comune di Menfi un tratto della strada provinciale ex consortile n. 3 A "Contrada Torrenuova-Lido dei Fiori", interno al centro abitato. La consegna da parte del Libero Consorzio Comunale fa seguito alla richiesta dello stesso Comune ed è stata effettuata con determinazione dirigenziale del Settore infrastrutture stradali.
Agrigentooggi
Regione Sicilia, strade interne: finanziati 6 progetti.
Riunione tenuta al Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità tra i responsabili tecnici delle ex Province Regionali, tra cui l'ing. Michelangelo Di Carlo e l'ing. Filippo Napoli del Libero Consorzio di Agrigento, il Direttore del Dipartimento dr. Bellomo e il Direttore del Servizio 9 Infrastrutture Viarie ing. Falletta. Finanziamenti per alcune strade provinciali da tempo chiuse al transito. La copertura finanziaria ammonta, per i progetti redatti dal Settore Infrastrutture Stradali, a 4.900.000 euro complessivi, e servirà a finanziare sei dei diciassette progetti che erano stati inoltrati alla Regione per riaprire al traffico altrettante strade. La priorità è stata data alle seguenti strade, tutte interessate da precedenti ordinanze di chiusura al transito (tra parentesi gli importi del finanziamento):
- SP n.24 A Cammarata -Stazione Cammarata (1.100.000 euro);
- SP n. 34 Bivio Tamburello-Bivona (910.000 euro)
- SP n. 20 A Stazione Acquaviva-Casteltermini (980.000);
- SP n. 3B Favara-Bivio Crocca, SP n. 80 Baiata-Favara e NC n. 7 Esa-Chimento (350.000 euro);
- SP n. 2 Montaperto-Giardina Gallotti (260.000 euro);
- NC n. 3 Cottonaro-Lavanche (1.290.000 euro).
Per questi progetti (dai quali era stato stralciato in precedenza quello relativo alla ricostruzione del ponte sulla SP n. 37, i cui lavori sono già in una fase avanzata e sono stati finanziati dalla Protezione Civile) il Dipartimento Regionale ha assicurato l'emissione del decreto di finanziamento entro il mese di maggio 2017, in modo da avviare entro il più breve tempo possibile l'iter per le relative gare di appalto. Gli altri undici progetti saranno invece finanziati con appositi decreti entro la fine del 2017, per un ammontare complessivo di circa 9.000.000,00 di euro.
Siciliah24
Consegnato al Comune di Menfi un tratto della SPC n. 3A
E' stato ufficialmente consegnato al Comune di Menfi un tratto della SPC ex consortile n. 3 A "Contrada Torrenuova-Lido dei Fiori", interno al centro abitato. La consegna da parte del Libero Consorzio Comunale fa seguito alla richiesta dello stesso Comune ai sensi del Decreto Legislativo n.285/1992 (Nuovo Codice della Strada), ed è stata effettuata con determinazione dirigenziale del Settore Infrastrutture Stradali n. 525/2017. Il tratto passato sotto la giurisdizione del Comune di Menfi è di km 1,610 e va da via della Riviera all'incrocio con le SPC n. 3A e 3B. Al Comune di Menfi passano ovviamente anche tutte le pertinenze stradali annesse e le aree di eventuali relitti stradali.
LA SICILIA
PALERMO
Legalità fondi per 377 a 5 regioni meridionali
Il vice-capo della polizia. Matteo Piantedosi ha illustrato nei saloni della Prefettura di Palermo, le strategie di intervento del Pon, Programma operativo nazionale legalità 2014-2020. Si trattadi un piano di investimenti a cofinanziamento europeo del valore di circa 377 milioni di euro che mira a dare nuovo impulso allo sviluppo economico di cinque regioni meridionali, minacciato dall'ingerenza delle mafie, ossia Basilicata, Calabria. Campania, Puglia e Sicilia . «Le finalità - ha detto Piantedosi sono quelle di rafforzare e condizioni di legalità per cittadini e imprese, attraverso il sostegno della pubblica amministrazione nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. elevando i livelli di sicurezza nelle aree produttive, promuovendo l'inclusione sociale e a diffusione della cultura della legalità. Gli interventi sono, infatti, articolati per cinque assi di intervento: presidio dei contesti vulnerabili attraverso la videosorveglianza: sistemi informativi per la pubblica amministrazione e di analisi intelligenti di dati; recupero e valorizzazione dei patrimoni confiscati con la realizzazione di centri di accoglienza ed iniziative per prevenire la devianza giovanile. Un impegno forte - ha detto il prefetto Antonella De Miro - è richiesto alle prefetture, chiamate a promuovere progettualità e diveniente organo di supporto e accomunamento alle azioni dei Comuni.
LIBERO CONSORZIO: NON PROPRIO BUONE LE NOTIZIE SUL RIPRISTINO DELLE STRADE PROVINCIALI
La Regione finanzia solo sei progetti su 17 tra cui la Cammarata-Cammarata stazione
Secondo un censimento le arterie provinciali che presentano problemi dì dissesto sono del 55%
Strade provinciali chiuse al transito, dalla Regione arrivano poche buone notizie. E' lo stesso Libero consorzio ad annunciare che nei giorni scorsi, dopo una riunione tenutasi a Dipartimento Regionale infrastrutture è stata garantita una copertura finanziaria per 6 dei 17 progetti dì messa in pristino di diverse arterie che hanno subito negli anni smottamentì e fenomeni che hanno reso a volte necessario interromperne la transitabilità. In totale vi sarebbe la disponibilità di 4.900000 euro, soldi che fisicamente non sono stati ancora erogati (dato che ancora la Regione è in esercizio provvisorio). L'investimento economico di maggior entità è quello che riguarderà la Sp 24, la Cammarata- Stazione Cammarata (1100.000euro) chiusa a causa di una frana da ormai diversi anni. Poi ci sono i progetti di intervento su Sp 34, Bivio Tamburello- Bidona (910.000 euro); sulla Sp 20 Stazione Acquaviva-Casteltermini (980.000); sulla Sp 3B Favara-Bivio Crocca, Sp 80 Baiata-Favara e nc 7 Esa-Chimento (350.000 euro): sulla Sp 2 Montaperto-Giardina Gailotti(260.000 euro) e nc3 Cottonaro- Lavanche (1.290.000 euro). I restanti 11 progetti che erano stati comunicati a fine del 2015 -saranno invece finanziati con appositi decreti entro la fine del 2017, per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. Insomma, un po di ossigeno per far fronte a una situazione che comunque rimane di assoluta emergenza. Si perché nonostante l'intensa attività di progettazione e di monitoraggio condotta dal Libero Consorzio di Agrigento, senza stanziamenti economici "esterni" all'ente di area vasta è praticamente impossibile garantire persino la manutenzione ordinaria. I tagli operati nei trasferimenti ordinari, infatti, sinora hanno consentito solo interventi tampone, come la rimozione di smottamenti o rifacimento di porzioni di carreggiata, per garantire il transito degli automezzi. Spiccioli, soprattutto se prendiamo in considerazione la vastità del patrimonio viario esistente. Non solo, ma si tratta comunque di risorse non utilizzabili quindi per far fronte a situazioni di dissesto idrogeologico di maggiore entità, per quanto il nostro sia un territorio ad altissimo rischio. E' un recente censimento condotto dalla Protezione civile regionale a certificare che il 55 delle strade statali e provinciali che attraversano la provincia di Agrigento presentano fenomeni di dissesto censiti Nel dettaglio su 1859 chilometri di assi viari, oltre 1400 sono stati almeno una volta colpit ida una frana, da un distacco dì materiale fangoso o da un qualunque altro fatto che ha messo più meno a repentaglio la sicurezza pubblica.