Giornale di sicilia
Sabato 25 marzo 2017
Agrigento
Raddoppio 640 Si inaugura il primo lotto
Dopo otto anni dall'avvio dei lavori di raddoppio, martedì, alle 10,30, si inaugura il primo lotto della statale 640, la strada «degli scrittori». Si tratta della porzione di statale che va da Agrigento fino a contrada Grottarossa. Saranno presenti i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e degli Affari Esteri, rispettivamente Graziano Delrio ed Angelino Alfano. Ma anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente dell'Anas Spa Vittorio Armani. (*CR*)
Enna. La denuncia presentata da sette famiglie
Bambini audiolesi senza assistenti a scuola Il Gip: nuove indagini
ENNA
Il Gip Luisa Maria Bruno ha ordinato nuove attività d'indagine nell'inchiesta a carico di ignoti, per interruzione di pubblico servizio, aperta dalla Procura sui ritardi con cui l'anno scorso è stato attivato il servizio di assistenza alla comunicazione, nelle scuole, a bambini e ragazzi audiolesi. L'indagine è stata aperta a seguito dell'esposto presentato l'anno scorso da sette coppie di genitori. L'assistenza alla comunicazione è il servizio che consente ai non udenti di seguire le lezioni in classe, con professioniste esperte che conoscono la lingua dei segni e li aiutano a capire. Ma il servizio più volte è stato sospeso, o è partito in ritardo, in provincia. E l'anno scorso, per questo, è partito un esposto. La Procura aveva chiesto l'archiviazione delle indagini, ritenendo che i ritardi fossero addebitabili alle difficoltà finanziarie in cui versa l'ex Provincia, oggi Libero consorzio di comuni. Alla richiesta di archiviazione tuttavia si sono opposte le famiglie, assistite dall'avvocato Ludovico Vella. E adesso il Gip scrive che «le difficoltà finanziarie degli enti territoriali giustificano» effettivamente i ritardi e le interruzioni del servizio, ma solo per il «periodo antecedente l'impegno di spesa del 14 febbraio 2016». Alla luce delle indagini non risulterebbero, stando sempre al giudice, «le ragioni del ritardo nell'avvio del servizio nell'anno 2016, ritardo protrattosi per oltre un mese dalla stipula della convenzione del 14 marzo 2016». Per questo ora il Gip Bruno ha disposto che si indaghi altri due mesi, per accertare le ragioni del ritardo e indicare le persone «eventualmente responsabili ». Il fascicolo d'inchiesta, si ricorda, era stato aperto l'anno scorso. E soddisfazione, per la riapertura dell'indagine, è stata espressa dal legale delle famiglie, che lo aveva chiesto e ribadito anche in udienza. «È un risultato molto importate: si potrà finalmente fare luce sulle ragioni del ritardo del servizio - afferma l'avvocato Vella -. La nostra Costituzione sancisce che "la scuola è aperta a tutti". Questo significa che la scuola è obbligata ad accogliere tutti e fornire loro l'istruzione, l'educazione e la socializzazione adeguata e proporzionata non solo alle condizioni psicofisiche, ma alla "dignità" dello studente, quale essere umano e portatore di diritti e di doveri. Si spera vivamente che l'autorità giudiziaria possa fare chiarezza sul punto e possa far sì che questi ragazzi ottengano, una volta per tutte e con garanzia di continuità, ciò che gli spetta di diritto». (*JTR*) Josè Trovato
Giornate di primavera del fai
Debutto di successo per la struttura del libero consorzio presa d'assalto dagli studenti e da centinaia di turisti
È boom di visitatori al giardino botanico
Tutti vogliono percorrere l'affascinante itinerario, appositamente disegnato per la «tre giorni» che si concluderà domani sera
Paolo Picone
Il giardino botanico del Libero consorzio comunale "apre" alle scuole ed ai cittadini in occasione delle giornate Fai di primavera. Ieri si è registrato un boom di visitatori fin dalle prime ore della mattinata. Debutto con successo, quindi, per il grande "polmone verde" di Agrigento, preso letteralmente d'assalto dai visitatori che, sotto la guida degli "Apprendisti Ciceroni" del Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento e coadiuvati dal personale tecnico ed amministrativo dell'ex Provincia, hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare l'immenso patrimonio vegetale del Giardino. Diversi gli agrigentini, ma anche tanti i turisti in coda per visitare e percorrere l'affascinante itinerario, appositamente disegnato per la "tre giorni", composto dal "viale delle maioliche", il piazzale delle "piante esotiche" e lo storico "Erbario delle piante officinali". E poi il tuffo nella storia: sono, infatti, presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. Sono, inoltre, visitabili una serie di "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. Infine, le "letture pirandelliane" che lungo il percorso hanno animato il camminamento nel ricordo di Luigi Pirandello in occasione del 150esimo anniversario della nascita del famoso drammaturgo agrigentino. Tanti i bambini che hanno potuto godere di una passeggiata immersi nella natura tra gli ulivi, i mandorli, i banani, i fichi d'india e gli alberi di melo: circa 20mila piante, sparse in 7 ettari di terreno, riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea e tropicale. Le visite proseguiranno oggi e domani dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. La struttura di via Demetra di proprietà del Libero consorzio comunale è stata riaperta lo scorso anno alle visite guidate dopo il completamento dei lavori di manutenzione effettuati. Il progetto era stato finanziato dall'A ssessorato regionale al Turismo confondi Ue nell'ambito del Programma operativo Fesr 2007/2013 e ha consentito laristrutturazione con interventi sulla pavimentazione dei viali, sull'illuminazione, sul miglioramento delle condizioni di sicurezza e sulla fruizione, migliorata con l'apertura delle toilette per il pubblico. Particolare attenzione è stata data alla sicurezza con larimozione dal costone di alcuni blocchi di arenariache, in caso di distacco, avrebbero potuto arrecare danni alla struttura stessa e alle persone. Questa struttura un tempo era sede della cosiddetta colonia agricola per gli ospiti dell'ex ospedale psichiatrico, e oggi costituisce senza dubbio uno dei siti più suggestivi dal punto di vista ambientale e paesaggistico, anche se talvolta poco o affatto conosciuto dagli stessi agrigentini, proprio ai margini del Parco archeologico, emblematica di quel che era un tempo l'agricoltura di sussistenza di interi nuclei familiari nel territorio.In occasione della visite le scolaresche possono ammir re, apprezzare e conoscere l'intero patrimonio vegetale consistente in numerosi esemplari di piante appartenenti a diverse specie vegetali agrarie e ornamentali, incastonato all'in - terno di una struttura molto interessante anche dal punto di vista archeologico e che annovera un reticolo di piazzole, scale, sentieri, ipogei e costoni di arenaria. (*PAPI*)
Strade. Congelati i 200 mila euro per mettere in sicurezza il viadotto «Malati». I fondi arriveranno per Cammarata, Bivona, Casteltermini, Favara e il capoluogo
Viabilità, Racalmuto tagliata fuori dai finanziamenti della Protezione civile
Impercorribili anche le arterie per Milena e Montedoro
Non potendo ottenere i soldi per i lavori di consolidamento del ponte stradale, i tecnici del Libero consorzio hanno deciso di renderlo transitabile a senso unico alternato.
Ha un viadotto - quello denominato "Malati" - ristretto ad una unica corsia, nella porzione centrale, sulla quale si procede a senso unico alternato, dal 2014. E le strade provinciali per Montedoro e Milena, Comuni del Nisseno, ormai praticamente inesistenti. Racalmuto, nonostante le speranze fossero tornate a rinverdirsi dopo il vertice alla Protezione civile d'inizio mese - è stata tagliata fuori. Non arriveranno, non subito almeno, finanziamenti per le sue strade provinciali. La certezza è arrivata dopo che il Libero consorzio comunale ha diffuso la notizia del finanziamento - il decreto dovrebbe essere formalizzato entro maggio - della Regione, per 4 milioni e 900 mila euro, per sei dei diciassette progetti inoltrati. I fondi arriveranno per Cammarata, Bivona, Casteltermini, Favara, Agrigento. Ma non per Racalmuto alla quale servivano, secondo il progetto del Libero consorzio, 200 mila euro per mettere in sicurezza il viadotto "Malati". "Gli altri 11 progetti - hanno reso noto dal Libero consorzio comunale - saranno finanziati, con appositi decreti, entro la fine del 2017, per un ammontare di circa 9 milioni di euro". Intanto, però, nulla da fare, appunto, per le strade provinciali di Racalmuto e per quel viadotto che è a rischio da anni ormai. A protestare, ieri, ufficialmente, sono stati i consiglieri del gruppo "Racalmuto prima di tutto": "Mentre gli altri comuni riescono ad ottenere i finanziamenti, il Comune di Racalmuto - hanno scritto - resta sempre fuori. Nonostante il sindaco, tempo fa, abbia partecipato ad una riunione in Prefettura, sulla situazione di alcune strade del territorio, ad oggi nessun risultato è stato raggiunto. La situazione rimane ancora disastrosa. Diverse strade provinciali si trovano in condizioni di indecenza ed impercorribilità: la strada per Montedoro, la strada per Milena, il ponte di contrada Malati". I consiglieri del gruppo "Racalmuto prima di tutto" hanno chiesto, dunque, all'amministrazione che "vengano effettuati seri controlli e monitoraggi per evitare incidenti che possano arrecare gravi danni all'incolumità". Era il 31 ottobre del 2014 quando l'allora commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Benito Infurnari, sottolineando la "situazione deficitaria dell'ente, a seguito delle considerevoli riduzioni dei trasferimenti statali e regionali operate nel biennio" scriveva all'assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità e al ministero per l'Ambiente. Infurnari chiedeva di disporre dei finanziamenti per eseguire i necessari interventi straordinari ed eliminare l'elevato rischio idrogeologico per il viadotto "Malati" che collega Racalmuto con Canicattì, ma anche con Montedoro e con il centro commerciale "Le Vigne". Un paio di settimane prima, "memori" di quello che era accaduto sul viadotto Petrulla lungo la Statale 626 fra Licata e Ravanusa, il viadotto "Malati" era stato ristretto ad una unica corsia, nella porzione centrale, sulla quale si procedeva a senso unico alternato. A decidere il restringimento della carreggiata, per problemi strutturali dovut ad un dissesto idrogeologico, furono, allora, i funzionari tecnici del Libero consorzio comunale. Da allora, però tutto è rimasto fermo, cristallizzato. Il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, già a metà novembre del 2014, dopo aver incontrato i tecnici dell'ex Provincia regionale, aveva annunciato che si era recato all'assessorato regionale alle Infrastrutture ed ministero dell'Ambiente per cercare di sbloccare gli "aiuti". "Racalmuto - aveva lanciato l'allarme lo stesso sindaco - rischia il blocco. Il viadotto Malati rischia di crollare, la strada per Montedoro ormai non esiste più". Allarme ripetuto anche lo scorso 4 marzo quando si tenne - in tema di viabilità provinciale - un "tavolo" alla Protezione civile regionale. Allarmi, però, che sono rimasti - almeno per il momento - ignorati. (*CR*)
Privatizzazioni. Ad organizzarlo è un gruppo di associazioni e movimenti, ai quali si è aggregato M5S. Fabio Falcone: «Invitati tutti gli amministratori, i deputati nazionali e regionali»
Canicattì
Girgenti Acque e disservizi idrici
A Canicattì un raduno di protesta
Concetta Rizzo
RACALMUTO
Manifestazione intercomunale di protesta, oggi, a Canicattì per la «ripubblicizzazione» dell'acqua, che non può e essere gestita dai privati e contro l'ente gestore Girgenti Acque. Ad organizzarla è un gruppo di associazioni e movimenti cittadini, nonché il Movimento 5 Stelle. "Ma non si tratta di una iniziativa partitica o di schieramento associativo - dice il portavoce dei grillini, Fabio Falcone - ma di un serio momento di protesta e proposta organizzato per chiamare a raccolta tutti i cittadini, che non sono altro che tutti gli utenti, che non riguarda solo quelli di Canicattì, ma di tutti i comuni della provincia di Agrigento". L'appuntamento è per le 17 a piazza San Diego, dove avrà inizio la manifestazione cittadina contro i disservizi della Girgenti Acque che si concluderà presso la villa comunale di viale della Vittoria. A riprova che non si tratta di una manifestazione politica o di un gruppo alla manifestazione di questo pomeriggio gli organizzatori hanno invitato esponenti politici, parlamentari regionali e nazionali di ogni estrazione, cosè come indistintamente gli amministratori dei comuni agrigentini, per dare vita ad una cosiddetta "prova di forza". Nel corso della iniziativa è previsto che chiunque possa prendere la parola per esporre le proprie idee e concludere così l'evento tutti i cittadini ed i rappresentanti delle istituzioni che lo chiederanno. Sul fronte politico ed amministrativo a Canicattì s'intravede un nuovo braccio di ferro tra l'amministrazione comunale e Girgenti Acque. Il consigliere comunale Umberto Palermo, della maggioranza che sostiene il sindaco Ettore Di Ventura, sulla scorta delle conclusioni della Commissione d'indagine sui rapporti con Girgenti Acque della scorsa legislatura, sostiene che "l'ente gestore deve al Comune di Canicattì circa 900 mila euro e che presto i competenti uffici dovranno attivarsi in tal senso". (*eg*)
Domenica 26 marzo 2017
«Scala dei turchi bene pubblico»
Sindaci agrigentini contro il ticket
La proprietà del bene - dice il sindaco di Realmonte - è nostra per usucapione. L'area è candidata a diventare patrimonio Unesco»
«La Scala dei Turchi è un bene pubblico che abbiamo posseduto da sempre, da tempo immemorabile, e così dovrà rimanere, altro che proprietà privata». Lo ha detto il sindaco di Realmonte, Lillo Zicari, che ieri alla Scala dei Turchi ha chiamato al suo fianco sindaci e parlamentari dell'Agrigentino arrivati numerosi contro «il tentativo di privatizzare un Sito di importanza comunitaria per trarne facili profitti». Le accuse del sindaco sono rivolte al proprietario delle particelle catastali su cui ricade l'area della scogliera bianca, candidata a diventare patrimonio Unesco, il signor Ferdinando Sciabbarrà il quale, davanti a un notaio, ha affidato l'area al responsabile dell'associazione ambientalista Mareamico Agrigento Claudio Lombardo che ha annunciato nelle scorse settimane un nuovo piano di gestione della Scala dei Turchi che prevede un ticket d'ingresso di 3 euro e l'assunzione di quindici lavoratori. Ma il sindaco non ci sta e procede per le vie legali. «La settimana scorsa - ha detto ieri - abbiamo già depositato presso il tribunale di Agrigento un atto di citazione avverso il dottor Ferdinando Sciabbarrà che rivendica la proprietà del bene. Noi spieghiamo che la proprietà del bene è del Comune. La Scala dei Turchi è nostra anche per usucapione. Da sempre a prendersene cura sono il Comune, la Provincia, la Regione, lo Stato. Dai servizi per l'igiene pubblica a quelli per la sicurezza. A partire dal primo maggio l'amministrazione comunale, con un nuovo progetto di servizio civico che coinvolge cittadini di Realmonte, gestirà il sito e attiverà nuovi servizi. Quattro persone, per tutta la giornata - ha spiegato ancora il primo cittadino - si occuperannodella sorveglianza del sito e forniranno informazioni ai turisti su quello che si potrà fare e quello che verrà vietato, a partire dall'asportazione di marna che tra l'atro fa male alla pelle diversamente da quello che pensano molti visitatori. Saremo noi ad occuparci dalla Scala dei Turchi, a tutelarla più di quanto abbiamo fatto finora. Un luogo che appartiene ai cittadini del mondo e noi faremo in modo che tutti possano continuarne a goderne con la dovuta cautela ed il giusto rispetto. Siamo pronti - ha aggiunto Lillo Zicari - a condividere il percorso di salvaguardia con tutti coloro che, animati di buona volontà, vorranno spendersi per la difesa del bene, ma staremo lontani dagli speculatori e da chi lotta per la sottrazione del bene al pubblico, a vantaggio delle ingiuste richieste del privato, mosso soltanto dal miraggio di facili profitti». Non si fa attendere la replica del responsabile di Mareamico Agrigento Claudio Lombardo. «Ancora una volta - ha scritto su Facebook - abbiamo fatto centro, abbiamo acceso i riflettori sulla Scala dei Turchi abbandonata. Con la manifestazione il Comune di Realmonte ha dimostrato la volontà/disponibilità di gestire e tutelare la Scala dei Turchi. Bene! Ora si passi ai fatti: si chieda l'esproprio del bene, visto che si tratta di proprietà privata, e si organizzi tutto quanto serve, a cominciare dall'assicurazione civi e nei confronti dei visitatori, la pulizia, la guardiania e tutto quanto avevamo già previsto con il nostro progetto. Mareamico vigilerà». Accanto al sindaco di Realmonte, promotore dell'iniziativa, ci sono parlamentari regionali e nazionali e i sindaci di altri comuni dell'Agrigentino. Presenti ieri alla manifestazione anche il direttore regionale di Legambiente Claudia Casa e il presidente regionale di Marevivo Fabio Galuzzo. In campo per «la Scala dei Turchi libera» anche l'associazione FareAmbiente. «La Scala dei Turchi è di tutti. Non è la Fontana di Trevi di Totò e Peppino. Deve restare bene di tutti», ha sostenuto il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. «Alla Scala dei Turchi - ha detto la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo - a sostegno dell'iniziativa del sindaco di Realmonte a difesa del bene pubblico». «Sono qui oggi al fianco del sindaco e di tutta l'amministrazione di Montallergo - ha detto la deputata nazionale Maria Iacono - per difendere, da qualsiasi tipo di speculazione, uno dei luoghi più belli del nostro straordinario territorio. La Scala dei Turchi appartiene a tutti e rappresenta una risorsa da salvaguardare e valorizzare ancor di più per piter dare un ulteriore rilancio a tutta la zona». (*CAGI*)
«Viabilità nel degrado, nonostante l'apertura della strada statale 640»
«Siamo nettamente indietro rispetto alle altre province»
Il sindacato va giù duro: «L'ultima volta che il Governo venne nella nostra città, fu per la presentazione del "Patto per la Sicilia" ma nella nostra provincia non è stato aperto nemmeno un cantiere».
«Siamo stanchi di nastriinaugurali e di opere interrotte ed incompiute». A pochi giorni dalla visita del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che martedì inaugurerà, assieme al ministro Angelino Alfano, la raddoppiata statale 640, è questo il chiaro messaggio scritto dal segretario provinciale della Cgil Massimo Raso. «L'ultima volta che il Governo era venuto nella nostra città è stato per presentare, davanti al tempio della Concordia, il "Patto per la Sicilia": 1249 progetti, 127 dei quali per la nostra provincia, circa 6 miliardi di opere di cui circa 222 milioni per la nostra provincia - scrive il rappresentante sindacale - . Cantieri partiti? Nella nostra provincia, zero! Ora c'è l'inaugurazione del primo tratto della nuova statale 640. Sia chiaro, noi siamo felici che, alla fine, sia pure con tempi assai più lunghi del previsto questo intervento si stia facendo - spiega il segretario Massimo Raso - . Ma come non pensare al dato che in fatto di mobilità delle persone e delle merci, questa bistrattata provincia sia assai indietro rispetto a tutte le altre? E che sul resto non c'è nulla! Come festeggiare in queste condizioni? Proprio nei giorni scorsi il settore Infrastrutture stradali del Libero consorzio, ex Provincia regionale di Agrigento, ha reso noto l'elen - co delle quattordici strade chiuse, o con limitazioni al traffico trasmesso tramite il Genio civile al dipartimento regionale tecnico per definire la priorità degli interventi. Di tutti quegli interventi, solo sei hanno avuto l'ok della Regione e tutti gli altri interventi che pure erano stati considerati "strategici" per i collegamenti con le zone interne, la densità del traffico, l'esistenza di attività economiche (principalmente agrozootecniche) quando si sistemeranno? Ed il resto dei collegamenti?». La Cgil si interroga sui collegamento della città dei Templi: «Com'è collegata Agrigento con Palermo? Di quali collegamenti stradali, ferroviari, portuali ed aereoportuali dispone questa provincia per collegarsi con il esto? Com'è possibile cogliere le opportunità turistiche legate agli "attrattori" straordinari che abbiamo se "venire ad Agrigento" è ancora un'avventura? È di queste ore la disavventura della nave (sempre la stessa da trenta anni!) che collega Lampedusa a Porto Empedocle! Ed il "dragaggio" del Porto di Porto Empedocle per consentirgli di accogliere le "navi crociere"? Per non parlare delle infrastrutture civili: i depuratori, la rete fognaria, la rete elettrica, quella telefonica, le scuole. Per questo, signor ministro, non abbiamo davvero nulla da festeggiare! ». La Cgil vuole evidenziare, insomma, e portare sotto gli occhi del ministro Graziano Delrio, le condizioni dell'Agrigentino dove la crisi economica ha messo completamente in ginocchio il settore dell'edilizia che è ridotto al minimo storico; dove c'è un alto livello di povertà e dove i paesi si spopolano con una vera e propria ripresa dell'emigrazione di massa, giovanile soprattutto. «Su tutto questo - conclude il segretario generale della Cgil Massimo Raso - noi non ci rassegniamo e manterremo ferma la nostra attenzione e sollecitazione nei confronti del governo nazionale ». (*CR*)
Lunedì 27 marzo 2017
le giornate di primavera del fai. Il treno ha condotto i turisti provenienti da Licata e Canicattì fino al parco archeologico del capoluogo e, in ultimo, a Porto Empedocle
In 250 sulle vecchie «littorine» alla scoperta della Valle dei Templi
Alla scoperta dei Templi viaggiando a bordo di un treno d'epoca. In 250 ieri hanno occupato un posto sulla "Littorina" della "Ferrovia antica" per una visita guidata nel cuore del parco archeologico, patrimonio Unesco, in occasione delle Giornate di Primavera delFai - Fondo Ambiente Italiano e della decima giornata delle "Ferrovie non dimenticate". Il treno ha condotto i visitatori da Licata e Canicattì verso Agrigento Centrale e Porto Empedocle. «Abbiamo registrato il pienone - dice il capotreno Pietro Fattori -. I viaggiatori hanno vissuto le emozioni che sono in grado di trasmettere luoghi ricchi di storia e cultura inseriti in un paesaggio dal fascino straordinario». La littorina è partita dalla stazione di Licata e ha toccato diversi comuni dell'entroterra. La Freccia dei Templi è arrivata fin dentro il Parco Archeologico di Agrigento, recentemente insignito dal ministero dei beni culturali del "Premio del paesaggio"del Consiglio d'Europa, per poi terminare la propria corsa a Porto Empedocle. Fermate intermedie nelle stazioni di: Campobello- Ravanusa, Canicattì, Castrofilippo, Racalmuto, Grotte, Comitini Zolfare, Aragona Caldare e Agrigento Bassa. Alla fermata Tempio Vulcano è stata fatta una sosta di 75 minuti all'interno del Giardino della Kolymbethra, con accesso gratuito. Qui, a Porta Quinta, sotto l'esperta guida degli speleologi dell'associazione Agrigento Sotterranea, la cui inaugurazione è prevista per metà aprile, i passeggeri hanno avuto modo di visitare il giardino degli Dei. Al termine della visita, ritorno al treno per raggiungere la stazione di Porto Empedocle Centrale, con visite guidate all'interno dell'area museale a cura dell'associazione Ferrovie Kaos e degli apprendisti ciceroni del locale Istituto Comprensivo Pirandello. Altro luogo dove è stata celebrata l'iniziativa del Fai con le giornate di Primavera è stato il giardino botanico del Libero consorzio comunale di Agrigento. In tre giorni sono stati più di mille i visitatori. Arte, musica e poesia tra i mandorli e gli ulivi del Gia dino Botanico di Agrigento in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Il sito archeologico e naturalistico dell'ex Provincia, si è trasformato in una fucina di artisti. Gli studenti del Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento hanno creato dei "la - boratori" ispirati alle "Muse dell'arte" con le "letture pirandelliane". Si è trattato di un "improbabile" viaggio nei luoghi fisici ed immaginario di Luigi Pirandello in occasione del 150esimo anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino. I liceali hanno letto le poesie: "Luna nel Borgo", "Chi resta", "Momentanee", "A un olivo", "Ritorno", "Meriggio", "Guardando il mare", "Primavera dei terrazzi", "Attesa", "Compenso" e "Dondolio", tutte di Luigi Pirandello. Gli "studenti -lettori"sono stati: Eugenio Amico, Donato Fanara, Fabiana Di Costa Rosa, Giulia Andrian, Enrico Scimecca, Rosy Sciabica, Davide Biffarella, Alessia Savarino, Antonio Avenia, Patrick Calcara, Letizia Todaro, Fabiana Battaglia, Flavia Lombardo, Gerlando Grisafi ed Erika A namaria Vullo. Sono state anche visitate le "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. I viaggiatori della «Freccia della Valle dei Templi» (*PAPI*)
25 marzo - sabato
LA SICILIA
FIGLI D'ERCOLE
DISABILI SPACCATO DELLA LEGISLATURA
Siamo al "redde rationem" della legislatura e del mandato del governatore. A differenza degli anni in cui l'Autonomia speciale sul piano politico, sia pure tra pesanti critiche, veniva considerata laboratorio nazionale, oggi non fa più testo. La decadenza della sua classe dirigente l'ha ridotta a cenerentola della politica nazionale. Nel 2012 il centrosinistra si presentò al giudizio dei siciliani con Io slogan della svolta per rimediare i guasti provocati dal centrodestra. La minoranza che si recò alle urne preferì Crocetta (30% su 42% di votanti), candidato alla presidenza delLa Regione del centrosinistra. La coalizione di centro- destra ormai era in avanzata decomposizione a causa delle geometrie variabili" fondate sui tradimenti della legislatura precedente. Dunque, per la prima volta l'elettorato sarà chiamato a giudicare il governo di centrosinistra, n'a anche la maggioranza (si fa per dire) nominale, seppur raffazzonata dai voltagabbana. I risultati dopo cinque anni non sembrano esaltanti. Dicono nulla le critiche del Pd e degli alleati o pseudo tali della coalizione? La vicenda dei disabili. è l'emblema della confusione a li vello decisionale. Lo specchio della XVI legislatura e del quarto mandato del presidenzialismo. Fa testo l'eloquente constatazione dell'assessore Baccei in commissione Bilancio in occasione dell'audizione dei disabili: non si può il solvere in un mese un problema che non ha trovato soluzioni in 50 anni. Ha ragione. sebbene incolpevole: ora si tratta di un mese, ma nei cinque anni precedenti, quando si poteva definire un progetto organico. ci si è trastullati in demagogiche promesse senza soluzioni. Si dirà che sono piccole rose. Ma nel loro piccolo sono il segnale di un gioco politico sconnesso. La cronaca dell' d disabili in commissione bilancio è lo spaccato di cinque anni. L'assessore Baccei annuncia lo spostamento di 16 milioni dalla Formazione ai disabili mentre arriva il comunicato dell'assessore Marziano: «I fondi della formazione non si toccano". Chi avrebbe potuto dare una risposta attendibile ai disabili è assente. Non a caso il presidente della commissione Bilancio Vinciullo sbotta: Crocetta è a Palazzo d'Orleans (a 200 metri) è insopportabile che non sia venuto all'incontro Con i disabili il matrimonio d'affari non ha pagato la Sicilia e le sue popolazioni!
Scrivolibero
Giornate FAI di Primavera: per un giorno il Giardino Botanico si è trasformato in laboratorio di arte, musica e poesia
Arte, musica e poesia tra i mandorli e gli ulivi del Giardino Botanico di Agrigento in occasione delle Giornate FAI di Primavera.
Questa mattina, infatti, il sito archeologico e naturalistico dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, si è trasformato in una fucina di artisti. Gli studenti del Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento hanno creato dei "laboratori" ispirati alle "Muse dell'arte" con le "letture pirandelliane". Si è trattato di un "improbabile" viaggio nei luoghi fisici ed immaginario di Luigi Pirandello in occasione del 150° anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino. I liceali hanno letto le poesie: "Luna nel Borgo", "Chi resta", "Momentanee", "A un olivo", "Ritorno", "Meriggio", "Guardando il mare", "Primavera dei terrazzi", "Attesa", "Compenso" e "Dondolio", tutte di Luigi Pirandello. Gli "studenti - lettori" sono stati: Eugenio Amico, Donato Fanara, Fabiana Di Costa Rosa, Giulia Andrian, Enrico Scimecca, Rosy Sciabica, Davide Biffarella, Alessia Savarino, Antonio Avenia, Patrick Calcara, Letizia Todaro, Fabiana Battaglia, Flavia Lombardo, Gerlando Grisafi ed Erika Vullo Annamaria.
La performance è stata molto apprezzata dai visitatori che, numerosi, hanno trascorso l'intera mattinata al Giardino Botanico immersi nel verde tra ulivi, mandorleti, piante esotiche e le pregevoli testimonianze archeologiche come gli ipogei, le caverne natura, i reperti fossili ed i fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. Sono stati anche visitate le "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. Le visite proseguiranno domani 26 marzo dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
Agrigentonotizie
Giornate Fai di Primavera e Giardino Botanico, un laboratorio e cielo aperto
Questa mattina, infatti, il sito archeologico e naturalistico dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, si è trasformato in una fucina di artisti.
Arte, musica e poesia tra i mandorli e gli ulivi del Giardino Botanico di Agrigento in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Questa mattina, infatti, il sito archeologico e naturalistico dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, si è trasformato in una fucina di artisti. Gli studenti del Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento hanno creato dei "laboratori" ispirati alle "Muse dell'arte" con le "letture pirandelliane". Si è trattato di un "improbabile" viaggio nei luoghi fisici ed immaginario di Luigi Pirandello in occasione del 150esimo anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino.
I liceali hanno letto le poesie: "Luna nel Borgo", "Chi resta", "Momentanee", "A un olivo", "Ritorno", "Meriggio", "Guardando il mare", "Primavera dei terrazzi", "Attesa", "Compenso" e "Dondolio", tutte di Luigi Pirandello. Gli "studenti - lettori" sono stati: Eugenio Amico, Donato Fanara, Fabiana Di Costa Rosa, Giulia Andrian, Enrico Scimecca, Rosy Sciabica, Davide Biffarella, Alessia Savarino, Antonio Avenia, Patrick Calcara, Letizia Todaro, Fabiana Battaglia, Flavia Lombardo, Gerlando Grisafi ed Erika Vullo Annamaria.
La performance è stata molto apprezzata dai visitatori che, numerosi, hanno trascorso l'intera mattinata al Giardino Botanico immersi nel verde tra ulivi, mandorleti, piante esotiche e le pregevoli testimonianze archeologiche come gli ipogei, le caverne natura, i reperti fossili ed i fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. Sono stati anche visitate le "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. Le visite proseguiranno domani 26 marzo dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
26 marzo - domenica
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Piano delle partecipazioni.
Dopo tanti annunci le società sono (quasi) sparite.
(g.s.) Libero Consorzio di Agrigento, dopo anni si va chiudendo il quadro delle partecipazioni societarie (più o meno utili) dell'Ente di area vasta.
Se il primo ad annunciare la necessità di chiudere le varie Airgest, Propiter ecc era stato addirittura il presidente Eugenio D'Orsi. Un annuncio al quale seguì una lunghissima fase di assimilazione che, fino al 2016 era tutt'altro che conclusa.
Se si era infatti riusciti a vendere Airgest a Confindustria Trapani, e si era in attesa che Progeco liquidasse la società, nonostante vari solleciti la Propiter Terre Sicane risultava non aver provveduto
a liquidare il valore della quota di partecipazione di questo en te né risulta avessero avviato le procedure per il rimborso della stessa". Così, alla fine, chiusi in gran parte i conti con il passato, rimangono solo le società di regolamentazione dei rifiuti e quelle per il servizio idrico integrato. Obblighi. più che scelte, dato che già lo scorso anno il commissario evidenziava che "il mantenimento delle quote di partecipazione non poteva essere oggetto di scelta discrezionale da parte di questo ente in quanto prevista per legge" e che la quota posseduta non consentiva un concreto ed effettivo indirizzo della gestione". Inoltre, si faceva presente come le società in questione spesso esitassero le richieste di informazioni in ritardo e in modo incompleto, non consentendo agli uffici previsioni puntuali, evidenziando l'esistenza di un forte contrasto esistente con le summenzionate società per presunti crediti vantati dalle stesse e non riconosciuti da questo ente per ché non supportati da adeguata documentazione. Partite in gran parte chiuse, ad eccezione di Dedalo, dove oggi ancora esiste un possibile contenzioso da circa 27mila euro per somme spese per la pulizia delle spiagge. Importi che, a quanto pare, si vorrebbe cercare di compensare scongiurando il ricorso alla giustizia. Partite chiuse. invece,ad esempio con Gesa, che già al 2Ol 5 aveva azzerato ogni pendenza con l'ex Provincia. Fuori dai radar sono invece le Sa. rispetto alle quali nessuna spesa è a carico della ex Pro vincia, la quale comunque ha solo il 5% della partecipazione societaria. Soglia che "non consente un concreto ed effettivo indirizzo della gestione degli stessi, stesso dicasi per l'Ato ldrico, oggi liquidatosi in Ati. Sebbene lente abbia chiuso con un passivo di oltre 200mila euro, lo stesso, certifica il Libero consorzio "non ha mai gravato sulle finanze di questo Ente". Insomma, le partecipate (per la vulgata popolare solo poltronifici più o meno remunerativi) sono un ricordo.
UNIVERSITÀ. L'assessore all'Economia invita a Palermo il sindaco, il deputato regionale Fontana e un lavoratore
Cupa convocato senza il "capo"
Nella lettera d'invito è stato "dimenticato" Armao, appuntamento martedì.
Consorzio universitario di Agrigento chiamato a rapporto a Palermo da università e assessore all'Economia Baccei. La Lettera, che si conclude con urla chiarissima "nota di riservatezza" è stata notificata ne giorni scorsi al sindaco di Agrigento, all'onorevole Vincenzo Fontana e ad un rappresentante dei lavoratori, è stata inviata dalla segreteria dell'Assessorato e chiede ai rappresentanti del Consorzio - in oggetto non troviamo il presidente Gaetano Armao,dimenticanza?- di recarsi il prossimo 28 marzo alla sede del Rettorato di Palermo per una riunione finalizzata all'esame "delle problematiche finanziarie del Consorzio, anche con riferimento alla situazione prospettica delle spese del persona le. Poche righe che però aprono potenzialmente un modo. A monte c'è idea proprio di Baccei di mantenere nella Finanziaria regionale il punto che obbliga Consorzi universitari a rivedere E propri statuti inserendo la maggioranza dei posti nei Cda ai rappresentanti delle università di riferimento che, tra 'altro potranno essere solo siciliane.
Una linea che coordinamento dei Consorzi universitari ha contestato formalmente in più occasioni e rispetto alla quale ha chiesto di essere ascoltato in commissione Bilancio al l'Ars. Ma non solo. "Baccei e il Governo regionale commenta il vicepresidente del Cupa Giovanni Di Maida non possono approvare norme per cui il contributo viene dato solo se ci si convenzione con università siciliane. E un principio che lede la libera concorrenza tra le università e che impedisce ai consorzi di attivare a costo zero nuove convenzioni con nuove università ampliando la propria offerta formativa. Nel nostro caso ridotta a due soli corsi con Cupa. Sono norme che tolgono ai territori la possibilità di autodeterminarsi in ordine a diritto allo studio. Ovviamente una gravissima prevaricazione che contesteremo in tutte le sedi.
Tornando a vicende più locali, invece. se il Consorzio è Intenzionato ad approfondire il tema della proprietà dell'immobile (che, come vi abbiamo raccontato, potrebbe non essere del Libero consorzio), nei rapporti con l'ex Provincia emerge una novità.
L'ente di area vasta, nel proprio piano di razionalizzazione delle partecipate certifica infatti che il rapporto con Cupa risulta rescisso dal 15 ottobre 2015, quando con determinazione del commissario straordinario si attestava che l'ente non faceva più parte de Consorzio". Questo consentirebbe alla ex Provincia, almeno nelle sue speranze, di non ritenere necessario l'impegno economico di 1.265.000 di quota annua che, invece, il Cupa ha sempre ritenuto spettasse perché appunto, fino a maggio Assemblea dei soci non aveva preso atto della fuoriuscita de Libero consorzio. Scelta, questa, che il dato da parte della Regione contestò ad alta voce, senza però esiti.
G. SCHICCHI
agrigentonotizie
Giornate Fai di primavera, boom di visitatori al Giardino botanico
Ha funzionato brillantemente la "macchina" organizzativa del Libero consorzio comunale di Agrigento. Consuntivo entusiasmante per il Giardino Botanico del Libero Consorzio di Agrigento, inserito tra i "luoghi aperti" in occasione delle le "Giornate Fai di Primavera". Migliaia di visitatori, infatti, si sono riversati in via Demetra per visitare il sito che, in passato, ha ospitato la "colonia agricola" dei pazienti dell' ex ospedale psichiatrico di Agrigento. Il Giardino Botanico, con il suo patrimonio vegetale consistente in numerosi esemplari di piante appartenenti a diverse specie, i sentieri, gli ipogei ed i costoni di arenaria, è piaciuto molto. Per molti visitatori, poi, è stata una vera e propria rivelazione: in numerosi, infatti, non sapevano dell'esistenza di questo "luogo incantato" che sorge tra Girgenti e la valle dei Templi.
Interessanti, poi, i commenti dei turisti che ne hanno evidenziato l'ordine, la pulizia e la cura: " Un giardino molto bello e ben tenuto. Un panorama mozzafiato sulla valle dei Templi e Punta Bianca", sono stati alcuni dei commenti degli ospiti. Un "coro" unanime che ha promosso a pieni voti il Giardino Botanico 82esimo classificato nazionale e primo classificato nella provincia di Agrigento alla ottava edizione de "I luoghi del cuore" 2016, il censimento dei luoghi italiani promosso dal Fondo Ambiente italiano. Le "Giornate Fai di Primavera" hanno anche premiato la "macchina" organizzativa del Libero consorzio comunale di Agrigento. Un successo "annunciato", merito, soprattutto, al lavoro di squadra del personale dell'ex Provincia, alla Polizia provinciale, alla Protezione civile del Libero consorzio, agli "Apprendisti Ciceroni" del liceo scientifico "Leonardo" e i volontari delle associazioni di Protezione civile: "Finanzieri", "Fenice", "I Lupi", "CRI", "Serlance", "Croce d'oro", "Giubbe d' Italia" di Aragona e Santa Elisabetta "AEOP" di Porto Empedocle. Infine, con le "Giornate Fai di Primavera" il Giardino Botanico si candida a diventare un luogo privilegiato dove trascorrere momenti "green" e di relax con tutta la famiglia tra storia archeologia ed ambiente. È possibile visitare il Giardino Botanico, previa prenotazione, telefonando ai numeri verdi dell'ufficio relazioni con il pubblico del Libero Consorzio: 800 315555 - 800 236837.
Scrivolibero
Consuntivo entusiasmante per il Giardino Botanico inserito nelle "Giornate FAI di Primavera"
Consuntivo entusiasmante per il Giardino Botanico del Libero Consorzio di Agrigento, inserito tra i "luoghi aperti" in occasione delle le "Giornate Fai di Primavera".
Migliaia di visitatori, infatti, si sono riversati in Via Demetra per visitare il sito che, in passato, ha ospitato la "colonia agricola" dei pazienti dell' ex Ospedale Psichiatrico di Agrigento.
Il Giardino Botanico, con il suo patrimonio vegetale consistente in numerosi esemplari di piante appartenenti a diverse specie, i sentieri, gli ipogei ed i costoni di arenaria, è piaciuto molto.
Per molti visitatori, poi, è stata una vera e propria rivelazione: in numerosi, infatti, non sapevano dell'esistenza di questo "luogo incantato" che sorge tra Girgenti e la Valle dei Templi".
Interessanti, poi, i commenti dei turisti che ne hanno evidenziato l'ordine, la pulizia e la cura: " Un Giardino molto bello e ben tenuto", " un panorama mozzafiato sulla Valle dei Templi e Punta Bianca", sono stati alcuni dei commenti degli ospiti.
Un "coro" unanime che ha promosso a pieni voti il Giardino Botanico 82°classificato nazionale e 1° classificato nella provincia di Agrigento alla ottava edizione de " I Luoghi del Cuore" 2016, il censimento dei luoghi italiani promosso dal Fondo Ambiente italiano.
Le "Giornate Fai di Primavera" hanno anche premiato la "macchina" organizzativa del Libero consorzio comunale di Agrigento; un successo "annunciato", merito, soprattutto, al lavoro di squadra del personale dell'ex Provincia, alla Polizia Provinciale, alla Protezione Civile del Libero Consorzio, agli "Apprendisti Ciceroni" del Liceo Scientifico "Leonardo" ed ai volontari delle associazioni di Protezione Civile: "Finanzieri", "Fenice", "I Lupi", "CRI", "Serlance", "Croce d'oro", "Giubbe d' Italia" di Aragona e Santa Elisabetta ed "AEOP" di Porto Empedocle.
Infine, con le "Giornate FAI di Primavera" il Giardino Botanico si candida a diventare un luogo privilegiato dove trascorrere momenti "green" e di relax con tutta la famiglia tra storia archeologia ed ambiente. È possibile visitare il Giardino Botanico, previa prenotazione, telefonando ai numeri verdi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio: 800 315555 - 800 236837.