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Rassegna stampa del 12 aprile 2017

Giornale di Sicilia

«Fondi stanziati ma mai arrivati»
E i disabili siciliani tornano in piazza
Crocetta ha già firmato i decreti per erogare gli aiuti in due province, «ma nessuno li ha incassati». Il sostegno
di Jovanotti: presi in giro dal presidente, è vergognoso
Giacinto Pipitone - Palermo

A nove giorni dalla scadenza del termine fissato da Crocetta durante il duro faccia a faccia con Pif, ai disabili siciliani non è ancora arrivato un euro. E per protestare contro il mancato rispetto degli impegni presi dal governo regionale i portatori di handicap stamani torneranno in strada: dalla Cattedrale a Palazzo d'Orleans si svolgerà  quella che è già stata battezzata Marcia per la dignità. Pressato da Pif, il presidente aveva detto a favore di telecamere e smart phone che entro due mesi avrebbe risolto il problema: era il 21 febbraio. Da allora l'Ars ha effettivamente stanziato 36 milioni che nei piani di Crocetta devono servire per garantire mediamente fra i 3.000 e i 5.400 euro a ciascun disabile a seconda della gravità  dell'handicap. Il presidente ha anchefirmato i primi due decreti per iniziare a erogare le somme nel Nisseno (a 141 persone) e Agrigentino (altre 185). Ma le associazioni dei disabili segnalano che di quei soldi non c'è ancora traccia: «L'unica cosa che è arrivata  è una lettera delle Asp con cui ci viene chiesto se optiamo per i soldi in contanti o per l'assistenza fornita dalle strutture pubbliche» fa sapere Vincenzo Muratore, uno dei fondatori del movimento #siamohandicappatinocretini. E Giovanni Cupidi, che insieme ai fratelli Alessio e Gianluca Pellegrino, ha avviato la protesta dopo il caso che ha portato alle dimissioni dell'ex assessore Gianluca Miccichè, allarga le braccia: «A me non è arrivata neanche questa lettera... Se non fosse tragico, verrebbe da ridere. In ogni caso stiamo parlando di risorse che serviranno per appena tre mesi, che verranno erogate non subito ma giusto in tempo per la campagna elettorale...». I comitati e le associazioni lamentano anche un'altra cosa: «Molti disabili non sono stati contattati dalle Asp ed è impossibile che ciò avvenga perchè nessuno li conosce - commenta Muratore -. Per questo motivo avevamo chiesto al governo di avviare in monitoraggio serio e la cosiddetta "presa in carico", cioè l'individuazione di ogni disabile da assistere e l'avvio di piani personalizzati e domiciliari. Invece c'è gente che non può muoversi da casa e dunque non potrà mai andare alla Asp a chiedere aiuto». Con tutte queste premesse nasce la manifestazione di oggi, che vedrà alla guida del corteo l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. I disabili e i loro familiari si raduneranno dalle 11 sotto la cattedrale e da lì si sposteranno verso l'Ars per poi arrivare sotto Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione: «Sarà la nostra Via Crucis» è il commento di Cupidi. Con Lorefice ci sarà ancora una volta Pif. E la leader della Confcommercio di Palermo, Patrizia Di Dio, guiderà una rappresentanza di commercianti che hanno sposato la causa dei disabili. L'effetto mediatico si annuncia ancora maggiore di quello registrato nelle ultime settimane. E non a caso, dopo l'appello di Ficarra e Picone pubblicato dal Giornale di Sicilia ieri, anche Jovanotti ha voluto dare sostegno alla protesta con un post su Facebook: «I disabili siciliani sono stati presi in giro da Crocetta in un tragico gioco a nascondino. È veramente vergognoso ». Jovanotti ha parlato dell'emer - genza disabili in Sicilia con Fiorello durante la puntata di Edicola Fiore: «Il responsabile di questa situazione è Crocetta. Lui, che ha una splendida capacità retorica e dialettica, di fatto in questo caso sta prendendo in giro la parte più debole dei suoi concittadini. Non so se ci rendiamo conto... È una cosa gravissima, scoraggiante e pericolosa perchè in questi termini diventa una forma di omicidio». Sono parole che riflettono il clima che si respira intorno al caso disabili. Stamani le associazioni rivolgeranno un nuovo appello al presidente Mattarella, che già aveva risposto a un video di molti disabili siciliani dicendosi convinto dalle loro ragioni. Appelli dei vip a parte, il comitato che ha organizzato la Marcia per la dignità mette un paletto al dibattito: «Non è facile convincere la politica che le varie forme e i vari bisogni delle disabilità non devono essere affrontati come una emergenza ma devono essere posti al centro dell'agenda, tuttavia ci proveremo tutti insieme. Perchè come dice il vescovo "se in una società c'è una persona che vale zero, il risultato sarà per tutti, sempre, zero"».



I conti dei Comuni. È l'effetto della legge regionale.
Entro domani la notifica, decisivo il parere del Cga
Niente bilancio, decadono 7 sindaci e Consigli: anche Calatafimi e Casteldaccia

Sette sindaci siciliani decadranno con i consigli comunali sciolti per mancata approvazione del Bilancio. È l'effetto di un parere del Cga, il consiglio di giustizia amministrativa. In pratica la nuova legge regionale può essere applicata retroattivamente. Così decadono i sindaci di sette Comuni siciliani: Calatafimi Segesta e Casteldaccia, San Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte San Giorgio e Monterosso Almo.  La Regione entro domani dovrebbegià notificare i decreti per permettere così che nei sette comuni si possa votare nella prossima tornata elettorale dell'11 giugno. I sette comuni si aggiungono così ai 129 già previsti. La norma in questione è la legge regionale 6 del 2017: prevede che nel caso in cui un consiglio comunale venga sciolto per la mancata approvazione del Bilancio, allora decade anche il sindaco in maniera automatica. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva  espresso alcune perplessità sullasituazione che si era venuta a creare. Ed era così partita una richie ta di un parere al Cga. I giudici si sono espressi: la legittimità costituzionale non può essere sollevata dalla Regione ne dallo stesso Cga in seduta consultiva e nonè tra le facoltà della Regione la decisione di non applicare la legge. L'assessore regionale alle Autonomie Locali commenta: «Avevo ragione. Intanto i sindaci vanno sospesi e adesso faremo i decreti. Poi loro possono fare ricorso. Ma deve essere la magistratura a decidere, non certo noi del governo regionale». Già l'Anci Sicilia ha annunciato ricorso. (*SAFAZ*)


La finanziaria regionale. Da rifare l'articolo per il passaggio dei dipendenti Eas all'Esa. Niente soldi per il Festival jazz di Castelbuono e lo stadio di Canicattì
Manovra, stop ai fondi per le calamità naturali
Tra gli emendamenti stralciati da Ardizzone anche gli indennizzi per il rogo di Cefalù e l'alluvione di Barcellona


Spariscono gli aiuti per le popolazioni colpite dalle calamità naturali, ma anche i fondi per il Festival del Jazz di Castelbuono e quelli per lo stadio di Canicattì. C'è di tutto e di più tra gli emendamenti stralciati dalla Finanziaria dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Tolte dal testo approvato in commissione Bilancio e in attesa del voto dell'aula anche le norme che riguardano consorzi universitari, riordino Ersu, personale della Fiera di Messina, lavoratori Almaviva, informazione e comunicazione istituzionale, Corpo forestale e gli articoli sul demanio.
Calamità naturali, niente aiuti  Tolto l'indennizzo per i danni causati dall'incendio a Cefalù del 16 giugno 2016: era stato previsto un indennizzo fino al 50 per cento  delle spese sostenute per interventi di riparazione degli immobili, per una spesa di un milione di euro. Cassato anche il contributo per gli allagamenti del settembre 2009 nella salita Mezzagno a Palermo: gli aiuti dovevano essere quantificati dal Dipartimento regionale della Pr otezione civile, attraverso sopralluoghi o acquisizione di documentazione che attesti le spese sostenute ed erano stati stanziati 200 mila euro. Niente aiuti anche agli abitanti  i Barcellona Pozzo di Gotto danneggiati dall'alluvione dell'au - tunno 2015, per i quali erano stati previsti 300 mila euro. Salta pure il contributo per riparare i danni provocati da calamità naturali il 26 novembre 2016 al cimitero comunale di Partanna: previsti 200 mila euro.  Per tutte le popolazioni colpite da calamità naturali servirà un altro provvedimento che non abbia destinatari ben individuati.
Eas ed Esa
Viene anche chiesto al governo di riformulare l'articolo che prevede  che il personale di ruolo dell'Eas, Ente acquedotti siciliani in liquidazione, assunto a tempo indeterminato ed ancora in servizio presso l'Ente, debba transitare in apposita area speciale transitoria istituita presso l'Esa, l'Ente di sviluppo agricolo. Pubblicazione del Bilancio Viene chiesto anche di riscrivere, adeguandolo alle norme nazionali,  l'articolo che riguarda la pubblicità del rendiconto semplificato per il cittadino. Era previsto infatti che la Regione, i suoi enti ed organismi strumentali, Asp e ospedali, pubblicassero il rendiconto semplificato per il cittadino oltre che sui rispettivi siti internet, anche sui quotidiani a maggiore diffusione regionale. Per questa attività era stato previsto un milione di euro. Chiesto pure di adeguare alcune norme per il trasporto pubblico locale alla norme europee sugli aiuti di Stato. Dovranno essere riformulate rispettando le competenze della Regione le norme sull'Istituto sperimentale zootecnico e, in tema di beni confiscati, quelle relative all'acquisizione da parte della Regione dei beni di proprietà dello Stato, gravati da debiti, siti nel comune di Bagheria, sede delle strutture sanitarie, ospedaliere, di medicina nucleare e di diagnostica per immagini e radioterapia.
Bilanci delle ex Province e aiuti a coop editoriali
Salta, almeno per il momento, anche la possibilità data ai liberi Consorzi comunali e alle Città metropolitane per l'esercizio 2017 di predisporre il bilancio di previsione per la sola annualità 2017 e di applicare al bilancio di previsione l'avanzo libero e destinato a garantire il mantenimento degli equilibri finanziari. Questa possibilità, ha detto Ardizzone, potrebbe essere applicata soltanto se prima della fine dei lavori, venisse approvata un'analoga indicazione in ambito nazionale. Tolto pure l'emendamento con cui si prevede un aiuto di 90 mila euro per il triennio 2017- 2019 a chi ha una cooperativa editoriale composta da almeno il 51 per cento di soci iscritti all'albo dei giornalisti, con registrazione almeno quinquennale e con pubblicazioni settimanali o mensili. La Regione si era impegnata ad acquistare, a un prezzo pari all'80 per cento di quello di copertina, nel limite di un euro a copia e un numero massimo di sei mila stampe a uscita, delle copie rese dall'edicola.
Teatro, eventi e stadio di Canicattì
Spariscono i 150 mila euro per il Cess, il Centro siciliano Sturzo di Palermo, e i 100 mila euro di finanziamento per il «Castelbuono Jazz Festival». Tolti anche i 150 mila euro per il «Placido Mandanici Teatro Festival» per promuovere la figura dell'artista siciliano Placido Mandanici nell'omonimo teatro comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Sparisce la riserva di 250 mila europer ammodernare lo Stadio Carlotta Bordonaro di Canicattì.
L'intervento di sindacati e grillini
Intanto i segretari regionali di Flai Cgil, Fai Cisl , Uila Uil, Alfio Mannino, Calogero Cipriano e Antonino Marino, hanno scritto agli assessori all'Agricoltura e all'Am - biente e al presidente della Regione per chiedere chiarimenti sulla misura della Finanziaria che prevede un aumento delle giornate lavoratore per i forestali contro il rischio alluvioni. La misura riguarda solo una parte dei forestali, ed è su questo in particolare che i sindacati chiedono lumi. «Tenuto conto che è in atto un tavolo negoziale sul riordino del settore forestale - scrivono Mannino, Cipriano e Marino - e considerato che il 21 marzo abbiamo consegnato al governo le nostre proposte, il nostro auspicio è di addivenire a un riordino condiviso ». Mentre Riccardo Nuti del M5S contesta un comma di una norma con cui l'Ars potrà assumere fino a un massimo di 147 dipendenti esterni, tra prima e terza fascia della dirigenza. E Marco Falcone di Forza Italia commenta: «Ardizzone frena l'abbuffata della maggioranza, ora prevalga il buon senso».


Rinnovo. La Cgil, però, minaccia lo sciopero generale se la dote per gli statati salta
Contratto del Pubblico impiego
Il governo: aumento medio di 85 euro

ROMA - Servono ancora 2,8 miliardi di euro per sbloccare gli stipendi del pubblico impiego, fermi da otto anni. È questa la cifra che il documento dieconomia e finanza entrato in Consiglio dei ministri ha stimato e previsto per centrare aumenti medi di 85 euro, come concordato tra la ministra della Pubblica amministrazione Marianna  Madia e i sindacati. Ma, a Consiglio deiministri in corso, la Cgil ha lanciato l'allarme, sospettando che la dote per gli statali saltasse e, in caso, dichiarandosi pronta allo «sciopero generale». In conferenza però il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan rassicura: «Approfitto per dissipare ogni dubbio che era girato nelle scorse ore: il governo mantiene tutti gli impegni presi inclusi quelli relativi ai contratti con la Pubblica amministrazione», è girata qualche voce «che poteva far pensare il contrario, non c'è nulla di tutto ciò». In un Twitter Madia ribadisce: «Il Governo conferma l'impegno economico di 85 euro medi sul rinnovo dei contratti #PA», dando anche conto del via libera allo «#sbloccoturnover nei comuni», che si aggiunge a un'ondata di oltre 2 mila assunzioni per l'amministrazione centrale. Garanzie arrivano anche dal sottosegretario Angelo Rughetti: l'esecutivo tiene fede ai patti «sia nel contesto giuridico che economico- finanziario». Parole che sollevano dai timori, ma intanto qualche tensione si è alzata eora bisognerà vedere come il capitolo sarà riportato nella versione finale del Def. Il testo iniziale parla di 1,6 miliardi aggiuntivi solo per la P.a. centrale, dopo gli 1,2 già piazzati con le precedenti manovre.


cronache politiche.
Il sindaco Messana chiede la modifica della legge perché ritiene che penalizzi quegli Enti che fanno in modo di rispettare le norme vigenti
Rinnovo dei contratti dei precari
Racalmuto, appello alla Regione

«Modificate la legge regionale che impone nei Comuni in riequilibrio finanziario la proroga dei contratti dei precari a 18 ore. Già il 31 dicembre del 2014, a Racalmuto, i rapporti erano a 18 ore». È l'appello - contenuto in un  documento approvato all'unanimità - che è stato rivolto dal sindaco Emilio Messana, dalla sua Giunta e dal consiglio comunale alla Regione. «La prima commissione aveva approvato un emendamento che avrebbe dovuto portare i contratti dei precari negli enti locali a 24 ore - scrive il sindaco Messana  - . Questo emendamento non sarebbe passato in commissione Bilancio ». Il documento riprende l'appello che il sindaco Messana aveva indirizzato a gennaio alle istituzioni parlamentari e di governo regionali ed evidenzia la peculiarità della posizione dei precari nel Comune di Racalmuto che rischiano di essere i soli in tutta la Regione ad essere penalizzati «da una norma assurda ed iniqua». «Vi è una disparità di trattamento tra i Comuni in dissesto e quelli in riequilibrio finanziario - ril va il sindaco Messana - . Racalmuto, per evitare il dissesto, ha adottato la procedura di riequilibrio finanziario e ha ridotto le ore dei lavoratori precari per risparmiare la quota parte gravante sulle casse comunali, comprimendo i servizi e gli stipendi dei propri lavoratori. Nei Comuni in dissesto, la Regione interviene per coprire il 100% del costo sostenuto per i contratti a tempo determinato, dunque nessun danno subiscono i servizi e i lavoratori precari  che mantengono inalterati ore lavorate e stipendi. I Comuni che adottanoprocedure virtuose, qual è il riequilibrio finanziario, sono penalizzati rispetto ai Comuni che, invece, non potendo o volendo adottare le azioni virtuose di risanamento, dichiarano il dissesto. La disparità di trattamento è evidente - incalza - e dovrebbe essere riparata equiparando, quanto alle misure per i lavoratori precari, la posizione dei Comuni in riequilibrio con quella di chi è in dissesto, disponendo  che i primi possano rinnovare i contrattinel numero delle ore oggetto dei rapporti di lavoro a tempo determinato in corso alla data di adozione del piano di riequilibrio. In questo modo si renderebbero le eventuali misure di risanamento neutrali rispetto alla condizione dei lavoratori, com'è per Emilio Messana, sindaco di Racalmuto chi dichiara il dissesto». (*CR*)

Scrivolibero
 
Panoramica dei Templi,"Agrigento Punto e a Capo": "percorso ad alta incidenza dirischio"

"Sarà ad occhio ecroce 100/130 metri, la distanza che separa la storica Fontana diBonamorone, dall'inizio della SP4, Strada Provinciale 4, meglioconosciuta come Via Panoramica dei Templi".Ad intervenire in unanota è il movimento civico "Agrigento Punto e a Capo" conl'esponente Mario Aversa (in foto), che afferma: "Un percorso anostro avviso, ad alta incidenza di rischio, per quanti, stranieri eindigeni, si accingono quotidianamente ad affrontare quella chedefiniamo "la traversata", prima di raggiungere a piedi il "luogosicuro", rappresentato dal vasto marciapiedi, che come siricorderà, fu realizzato qualche anno fa dalla Provincia Regionale,e che conduce alla Casa Sanfilippo o più a valle, al Tempio diGiunone.Un tratto di strada checostringe i pedoni ad invadere la sede stradale sia nel percorso diandata, che al ritorno, con gli immaginabili, prevedibili rischiconseguenti". "Eppure, poco primadella fontana, chi proviene da Via Crispi, può notare sulmarciapiedi che costeggia la stessa, un vecchio cippo chilometrico inpietra bianca, comunemente chiamato Pietra Miliare, dove sullafacciata principale è incisa la scritta: "Regione Siciliana -strada Turistica Valle dei Templi"; mentre di lato si legge: "BivioSS.115 Km...." - Questo, per dire che, trattasi di un percorsounico, una unica strada, senza alcun apparente trattamento di favorene alcun cenno di privilegio o penalizzazione, cioè, un tratto distrada che unisce due luoghi non soltanto fisicamente ma anchegiurisdizionalmente! Almeno questa sembrava essere l'interpretazionedella Regione Siciliana 50 e passa anni fa, quando, com'è evidentenel CIPPO, si aveva probabilmente, il senso delle cose e del benecomune". "A proposito di"comune", è bene ricordare che il "tratto a rischio",apparterrebbe al Comune di Agrigento il quale avrebbe dovuto datempo, provvedere con propri fondi al ripristino del vecchiomarciapiedi, rendendo così, sicuro il "traghettamento" pedonale,cosa di cui magari si sarebbe occupato, qualora non fossero venutimeno i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti nel ParcoArcheologico, opportunità questa, svanita con un colpo di mano,grazie alle "manovre strategico/politiche" consumatesi negliultimi mesi presso la Regione Siciliana". "Sarebbe meravigliosopoter assistere ad una "passeggiata a piedi", in una sorta digita turistico/istruttiva su quel tratto maledetto, effettuata daideputati Agrigentini alla Regione Siciliana, loro davanti e noidietro a prendercene cura, e vederli #canziare allo sfrecciare delleautomobili in transito. Ma è nostra convinzione che questo resteràsolo un bellissimo desiderio". "Purtroppo, ancora unavolta come cittadini, ci troviamo costretti a subire il compliceassordante silenzio a cura della Benemerita Deputazione RegionaleAgrigentina, mentre la gente continua a rischiare l'osso del colloqualora travolta dal traffico stradale", conclude Aversa.


GdSonline

Finanziaria all'Ars,scure di Ardizzone sulle norme per Liberi consorzi, Comuni e teatriPALERMO. Il presidentedell'Ars Giovanni Ardizzone nel corso della seduta di oggi hacomunicato la decisione della Presidenza di stralciare dallafinanziaria una serie norme: fra queste, alcune disposizioni cheriguardano Comuni e Liberi Consorzi, quelle sul 'Bellini TeatroFestival' di Catanià e per il 'Placido Mandanici Teatro Festival' diBarcellona Pozzo di Gotto.Altre norme, come adesempio quelle su Consorzi universitari, Ersu, Fiera di Messina,corpo forestale e ufficio stampa della Presidenza della Regionevengono spostate nel cosiddetto testo collegato mentre alcuniarticoli, come quello sull'Aras, sono da riformulare. La manovraeconomica sarà esaminata in aula a partire da martedì prossimo, 18aprile.


AGRIGENTONOTIZIE

NUOVO ASFALTO PER LACIRCONVALLAZIONE, SAN BIAGIO PLATANI SI È RIFATTA IL LOOK

Il sindaco:"Bitumatura possibile grazie ad un finanziamento del ministerodello Sviluppo economico, fondi residui del Patto territorialeMagazzolo Platani".San Biagio Platani si èrifatto il look. La Circonvallazione, adesso, ha un nuovo, decoroso,aspetto. E' stato posato il nuovo asfalto e la strada, di fatto, èirriconoscibile. I lavori, fatti con dovizia, sono andati avantianche ieri.Il Comune si èsostituito al Libero consorzio comunale - ha annunciato il sindaco diSan Biagio Platani, Santino Sabella - ed ha reso San Biagio semprepiù bello. La nuova bitumatura della Circonvallazione - ha spiegato,nel dettaglio, il capo dell'amministrazione - è stata possibilegrazie ad un finanziamento del ministero dello Sviluppo economico,fondi residui del Patto territoriale Magazzolo Platani.


Livesicilia
Palazzo dei NormanniARS, CANCELLATA MEZZAFINANZIARIADA ARDIZZONE STOP ALLEMARCHETTE

di Accursio SabellaPALERMO - Lo avevaannunciato. E ha mantenuto la promessa. Il presidente dell'ArsGiovanni Ardizzone ha deciso lo stralcio di una ventina di normedella legge di stabilità approvata dalla Commissione bilancio. Traquesti, i fondi che avevano una destinazione "specifica" e nongenerale e astratta, come prevede la legge. Tra questi, i fondidestinati a Cefalù: somme previste per ripagare la metà dei costiper le ricostruzioni di case ed esercizi commerciali colpitidall'incendio della scorsa estate. Cassata anche l'idea di destinarea Barcellona Pozzo di Gotto 300 mila euro per i danni prodottidall'alluvione del 2015 e quella di destinare 200 mila euro al Comunedi Partanna colpito da eventi atmosferici che hanno danneggiato lazona del cimitero. Stralciato anche il comma che prevede di destinare200 mila euro per il risarcimento di danni provocati nel 2009 nellalocalità "salita Mezzagno Palermo". Uno stralcio contro cui hasubito protestato in Aula il deputato di Forza Italia, GiuseppeMilazzo. Stop anche ai 250 mila euro inizialmente previsti perammodernare lo stadio "Carlotta Bordonaro" di Canicattì.Bocciato anche il commadell'articolo 2 che prevede che i Liberi consorzi possano approvareil bilancio per il solo 2017. Una norma che potrebbe "tornare"tramite un emendamento, se nel frattempo lo Stato approverà unanorma analoga. No anche a diversi finanziamenti a pioggia, come i 150mila euro per il Centro siciliano Sturzo e i 100 mila euro per il"Castelbuono jazz festival".Era stata poi citataanche in Aula la norma intitolata "sostegno alle impreseeditoriali". Cosa prevede? Semplice: la Regione si impegna adacquistare, al prezzo di un euro, fino a seimila copie non vendute disettimanali e mensili editi da cooperative composte almeno per lametà da giornalisti. Una norma cancellata dal presidente dell'Ars.Così come quelle che prevedono i finanziamenti per il "BelliniTeatro Festival" di Catania (150 mila euro in tre anni) e per il"Placido Mandanici Teatro Festival" di Barcellona Pozzo di Gotto(anche qui 150 mila euro nel triennio).Ardizzone ha poi invitatoa riformulare la norma che prevede il transito dei dipendentidell'Eas all'Ente per lo sviluppo agricolo e quelle cheriguardano il trasporto pubblico locale, "in conformità allanormativa europea in materia di aiuti di Stato": un caso legatoanche a una procedura di infrazione che pende sull'Ast e cherischia di far fallire l'azienda. Stralciate anche normesull'utilizzo del personale Aras e sull'utilizzo dei beniconfiscati alla mafia.Vengono "spostati"nella legge-stralcio, invece, una serie di norme. Come quellerelative ai Consorzi universitari, al riordino degli Ersu che sitraduce nella riduzione a un unico ente in Sicilia, al personaledell'ente Fiera di Messina, al personale lsu assunto pressoAlmaviva.Stralciata anche la normacon la quale si prova a ricostituire una sorta di ufficio stampa."Per il reclutamento di qualificati operatori dell'informazioneprofessionale e della comunicazione istituzionale", prevedeva lanorma, il governo in carica "provvede mediante il ricorso a figureprofessionali iscritte all'ordine dei giornalisti sulla basedell'esame del curriculum vitae". Una occhiata ai titoli, ed eccol'assunzione "con contratto a tempo determinato secondo le normeregolamentari vigenti per gli uffici di diretta collaborazione delPresidente della Regione". Intanto, finché dura il governatore, igiornalisti selezionati "intuitu personae" resterebbero in sella.Il costo? 350 mila euro solo nel 2017 e 650 mila euro a partire dal2018. E il rischio di replicare certe "anomalie" del passato ècosì di nuovo evidente. Ma la norma è stata estromessa dallaFinanziaria.Ma non finisce qui. Inpiena campagna elettorale la Regione si era accorta dell'importanzadella promozione. In particolare di avere bisogno di una "strutturaintermedia con le funzioni di assicurare una specifica e adeguataattività redazionale e di comunicazione" che sarebbe costata altri300 mila euro. Anche questa norma è stata stralciata, così comequella che prevede lo stanziamento di cinque milioni di euro messi adisposizione degli assessori al Turismo e ai Beni culturali per"incrementare l'offerta culturale di qualità" edestagionalizzare il turismo. Spostate nello stralcio anche le normesul Corpo forestale e sul demanio."Il collegato andràesaminato dopo l'approvazione della Finanziaria e del bilancio"ha poi detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. In queltesto, anche la norma che prevede la liquidazione della societàRiscossione Sicilia. Per questo e per gli altri provvedimentiprevisti in quello stralcio, se ne riparlerà dal primo maggio. Anchese i deputati già protestano: "Lo stralcio va votato insieme aFinanziaria e bilancio - ha detto il vicecapogruppo del Pd GiovanniPanepinto - altrimenti sarà difficile gestire il voto in Aula".Il braccio di ferro è appena iniziato.


LA SICILIA

LA CERIMONIA È INPROGRAMMA OggI ALLE 11,30 NEL CUORE DELLA VALLE DEI TEMPLI

S'inaugura l'ipogeoche conduce alla Kolymbetra.Oggi, alle 1130, alGiardino della Kolymbetra, nel cuore della Valle dei Templi, si terTàl'apertura del percorso dell'ipogeo che da Porta V conduce alGiardino della Kolymbetra. Saranno presenti al taglio del nastroBernardo Campo, presidente del Parco archeologico della Valle deiTempli, Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del Fai, il sindacoFiretto, Giuseppe Parello, direttore del Parco archeologico dellaValle dei Templi e Carlo Vermiglio, assessore regionale dei Beniculturali e dell'identità siciliana. I lavori per rendere agibilee sicuro l'ipogeo, eseguiti dal Fai con la collaborazione del ParcoValle dei Templi, sono cominciati nella scorsa stagione invernale conl'installazione di una scala in legno per raggiungere l'ipogeosuperando un dislivello di due metri e mezzo con la messa a dimora dipiante nell'area circostante, con gli interventi propedeutici arendere fruibile l'ipogeo per tutta la sua lunghezza parla circa360 metri, e con i lavori di messa in sicurezza dei due ingressi: unoa cuore del Giardino. Una volta ultimati lavori, ne è stata affidatala gestione all'associazione Agrigento Sotterra oca composta daspeleologi che guideranno i piccoli gruppi di visitatori all'internodell'ipogeo non prima di avere adottato tutte le misure disicurezza. «Dapprincipio si pensava che questo ipogeo fosse statorealizzato per il transito delle persone — ha dichiaratol'architetto dell'ufficio tecnico del Fai, Laura Suzzani - mentregli ipogei della Kolymbetra hanno tutti una funzione idraulica. Poi,dagli scavi fatti è emersa una canaletta che fa pensare a unafunzione idraulica».RITA BAIO


SCIACCA
: CLAMOROSOPARADOSSO AL LICEO ARTISTICO "BONACHIA"

Gli studenti scelgonoaltre strade il corso di ceramica non sarà attivato.Il liceo artisticoGiuseppe Bonachia di Sciacca per la prima volta dal dopoguerra,quando venne aperto uno specifico corso di studi, non potrà attivareil triennio finale del settore ceramica. Una notizia clamorosa in unacittà che vanta una antica e ricca tradizione ceramica e dove sonoattualmente aperte una cinquantina tra studi e botteghe artisti cheogni giorno meta di visitatori e acquirenti, ammirati dai colori edal le caratteristiche storiche e tradizionali dell'arte maiolicarasaccense. Pur disponendo di valenti docenti e di laboratoriattrezzati, la tendenza dei giovani va in un'altra direzione. Glistudenti che compongono le due classi del primo biennio, nel corsodel quali si fanno attività pratiche artistiche di vario genere, peri tre anni di specializzazione hanno scelto le sezioni diarchitettura e pittura, non di ceramica, il che significa che ilprossimo anno non verrà aperto il triennio dedicato ad unapprofondimento sulla storia e la lavorazione della ceramica. Ciònon significa che chiude la sezione di ceramica, ma che si pone unfreno alla crescita di nuovi artigiani e artisti. "L'annoprossimo - precisa l'insegnante Tony Russo - avremo tre classi chedovranno fare la scelta del triennio, quindi un numero maggiore distudenti. E probabile che ci sarà ancora una classe di ceramica neltriennio successivo. In ogni caso - aggiunge - la scuola organizzamolti progetti per quegli indirizzi che non si attivano, comefotografia, corallo e altro, ceramica compresa. Se per qualche annonon è attiva questa specifica sezione, la materia sarà approfonditain progetti specifici. La scuola difende il proprio ruolo, ma èchiaro che il cambiamento di tendenza del mondo giovanile orientatopiù all'architettura ed alla pittura piuttosto che alla ceramica,va in contro- tendenza rispetto ad una politica che impegna leautorità di governo della città a fare crescere questa tradizione ecreare ulteriori occasioni di sviluppo e crescita economica". Lacittà di Sciacca fa parte dell'associazione nazionale Città dellaceramica" e anche in un periodo storico di crisi tutte leamministrazioni che si sono susseguite negli anni hanno tentato, conrisultati più ò meno brillanti, di dedicare occasioni di visibilitàal settore della ceramica. Ma forse si è fatto poco visti irisultati e le scelte che oggi fa il mondo giovanile: Sonorammaricato e dispiaciuto — commenta l'assessore al turismo ealla cultura Salvatore Monte. Sciacca non può per mettersi questachiusura. Confido nei ragazzi ai quali rivolgo l'invito di guardarealla ceramica come risorsa e come prospettiva di lavoro.

GIUSEPPE RECCA





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