Il
Fatto quotidiano
Dirigenti
pubblici, dopo i ricorsi al Tar l'Anac sospende delibera sulla
pubblicazione dei patrimoni
Dopo
i
ricorsi
al Tar
di un gruppo di dirigenti del Garante
della privacy e
del
sindacato di categoria dei
grand commis
pubblici,
l'Autorità
nazionale anticorruzione
ha sospeso la delibera sulla pubblicazione dei loro dati
patrimoniali.
In attesa che la giustizia amministrativa definisca il giudizio nel
merito "o in attesa di un intervento
legislativo chiarificatore",
come si legge nella nuova delibera pubblicata mercoledì pomeriggio
sul sito dell'authority presieduta da Raffaele
Cantone.
L'obbligo per i dirigenti pubblici di rendere nota la loro
situazione patrimoniale,
cioè le proprietà immobiliari
e gli altri beni di cui sono in possesso, è previsto da uno dei
decreti attuativi della riforma Madia della pubblica amministrazione:
quello sul Freedom
of information act italiano,
adattamento della legge statunitense che garantisce ai cittadini
l'accesso a ogni informazione dello
Stato. I dati avrebbero dovuto essere pubblicati nella sezione
Trasparenza dei siti web delle amministrazioni
entro il 30 aprile.I
dirigenti sostengono che si tratta di una violazione della loro
privacy
e che ci sono anche rischi di compressione "della sicurezza e
della libertà personali". I primi a chiedere l'intervento del
Tar sono stati appunto alcuni capi dei dipartimenti e dei
servizi dell'autorità garante per la protezione dei dati
personali. I giudici amministrativi hanno dato loro ragione,
sospendendo in
via cautelare l'efficacia delle note con cui il segretario generale
del Garante aveva chiesto di fornire i dati. Poco dopo si è mosso
anche il sindacato Unadis, che al ricorso ha aggiunto la
richiesta di rimessione degli atti, 'ove necessario', alla
Corte di Giustizia dell'Unione Europea,
in quanto la pubblicazione dei dati violerebbe a suo giudizio i
principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'uomo. Il
Tar Lazio si pronuncerà solo il prossimo ottobre. Nell'attesa
l'Anac, che aveva preparato le linee guida e il modello per la
dichiarazione, ha deciso di sospendere tutto avendo valutato "la
necessità di evitare alle amministrazioni pubbliche situazioni di
incertezza
sulla corretta applicazione dell'art. 14 del d.lgs. 33/2013, con
conseguente significativo contenzioso,
nonché disparità di trattamento fra dirigenti appartenenti ad
amministrazioni diverse". Nella delibera si legge anche che
l'autorità ha tenuto conto del parere reso dall'Avvocatura dello
Stato alla Presidenza del Consiglio in data 10 aprile 2017, in cui
"si fa riferimento al ricorso notificato anche all'Anac
indicandolo come "verosimilmente
destinato a trovare accoglimento
come nel precedente caso"", quello appunto dei dirigenti del
garante privacy.
Giornale di Sicilia
Il grido d'allarme dei costruttori: Sicilia al collasso, ci aiuti Mattarella
L'anno scorso nell'Isola sono state bandite appena 96 gare con un crollo del 56%, appello al capo dello Stato
L'assessore Pistorio: riparte la macchina degli investimenti
Andrea D'Orazio - Palermo
Un dossier dettagliato di 41 pagine, che fotografa lo stato dell'arte di un settore in crisi cronica, e un grido dolore, accompagnato da dure critiche verso la classe politica e la burocrazia regionale, da una richiesta d'aiuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e da una denuncia senza giri di parole: «In Sicilia non si bandiscono più gare d'appalto, l'edilizia è in agonia dal 2007, con una perdita di oltre centomila posti di lavoro e la chiusura di migliaia di imprese». L'allarme arriva dai diretti interessati, dall'Associazione nazionale dei costruttori edili, sulla scia di uno studio elaborato dall'Osservatorio Ance che analizza e compara i bandi di gara pubblicati nella Gazzetta ufficiale della Regione nel 2016. E i dati parlano chiaro: l'anno scorso in tutta l'Isola sono state bandite appena 96 gare d'appalto, per un valore complessivo di142 milioni di euro, con un crollo del 56,36% rispetto alle 220 gare del 2015, e del 48,35% rispetto ai circa 275 milioni offerti al mercato delle opere pubbliche nell'anno precedente. Sconfortante il confronto con l'inizio della crisi economica: rispetto alle 1.238 gare del 2007, i costruttori segnalano infatti un calo del 92,25% nel 2016, con una perdita di importo pari a un miliardo e 142 milioni (-88,79%). Nel quadro tratteggiato dall'Osserva - torio c'è anche spazio per una comparazione tra gli Enti appaltanti che hanno inciso maggiormente sulla contrazione dei bandi rispetto al 2015. La maglia nera spetta agli Iacp, con un calo dell'80%, seguono Protezione civile (-66,67%), enti locali (-64,34%) e Province regionali (-40%). Se i dati sono impietosi, durissima è la bacchettata rivolta dal Comitato di presidenza dell'Ance Sicilia alla Regione, che secondo i costruttori «sembra confermare, anche nella Finanziaria in via di approvazione all'Ars, la tendenza, costante negli ultimi anni, ad aumentare le spese correnti e improduttive e di dirottare risorse economiche dalle voci dello sviluppo verso quelle degli stipendifici e delle clientele elettorali ». Caustico il presidente regionale dell'Ance, Santo Cutrone, che annuncia l'intenzione dell'associazione di categoria: «Dopo Pasqua scriveremo al Capo dello Stato affinché intervenga per l'urgente ripristino delle normali condizioni di gestione della collettività da parte delle istituzioni democratiche. In gioco non c'è solo il destino di noi costruttori, ma il futuro di migliaia di lavoratori, e più in generale di tutta l'Isola, che ha ancora fortissimi ritardi nel sistema viabilità e trasporti». Cutrone, in particolare, punta il dito sull'utilizzo dei fondi Fas, «spesi lo scorso anno per gli stipendi di alcune categorie invece che per le infrastrutture, forse pensando più al consenso elettorale che a migliorare la qualità di vita dei siciliani ». Poi smorza i toni, ricordando «i segnali positivi» arrivati dalla Giunta regionale, in particolare dall'Assessore alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, «cui diamo atto del grande impegno profuso per migliorare il tessuto infrastrutturale rale siciliano e di aver spinto per l'approvazione della riforma degli Urega, che ha l'obiettivo di accelerare le gare d'appalto. Ma evidentemente tutto questo non basta, e di tempo non ce n'è più: se anche il 2017 si chiude con un ulteriore calo del 50% degli appalti,possiamo davvero chiudere bottega». Raggiunto al telefono, l'assessore Pistorio precisa e rassicura: «Lo stop registrato dall'Ance si riferisce a una situazione pregressa, scatenata da una crisi economica che ha determinato, inevitabilmente, i tagli degli investimenti sia a livello statale che regionale, per salvaguardare e garantire la spesa corrente. Ma con il Patto per il Sud abbiamo già fatto ripartire la macchina, privilegiando i piccoli investimenti per la riqualificazione urbana, quelli immediatamente cantierabili. Nella seconda parte del 2017 ci sarà un netto cambio di tendenza e una bella boccata d'ossigeno per le imprese. Ricordo anche che il dipartimento Infrastrutture, attraverso la riprogrammazione delle risorse, ha speso un miliardo e 600 milioni, cioè più di quanto c'era stato inizialmente assegnato dall'Ue». E c'è anche un impegno a lungo termine: i costruttori e tutto il settore dell'edilizia, ricorda Pistorio, «potranno contare sui flussi di spesa pluriennali che abbiamo già programmato ». (*ADO*)
Turismo.
Tra le città italiane scelte per le vacanze Palermo si piazza al quinto posto, seguita da Catania, e davanti alle città d'arte Firenze, Torino, Bologna e Genova
Record di prenotazioni a Pasqua in Sicilia
Palermo
A Pasqua la Sicilia vola nelle preferenze. Tra le città italiane scelte dai turisti per le vacanze di Pasqua, Palermo si piazza al quinto posto, seguita a ruota da Catania, e davanti alle città d'arte Firenze, Torino, Bologna e Genova. Il capoluogo siciliano fa addirittura meglio di Siviglia, dove in questi giorni si svolgono le manifestazioni della «Semana Santa». Palermo dunque tra le prime cinque destinazioni, appena dietro Roma, Milano, Venezia e Napoli. «Sono dati importanti per la Sicilia che danno un segnale di ripresa del settore - dice l'assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo -. Abbiamo ampliato l'offerta turistica rendendo più attraente l'isola, magari non faremo il sold-out ma se i dati saranno confermati quest'anno ci sarà una crescita un po' in tutte le località turistiche dell'isola ». Secondo i dati forniti dall'Osservatorio turistico regionale, Taormina registra il +23,3% di presenze,Favignana addirittura +84,6%, Noto +21,2%. A visitare l'isola sono soprattutto belgi, norvegesi e russi, grazie agli accordi tra le compagnie aeree low cost e l'aeroporto Falcone-Borsellino che punta a raggiungere i 5,5 milioni di passeggeri nel 2017. Pasqua sarà un'anticipazione della stagione estiva e le iniziative religiose che si svolgeranno nell'isola faranno da traino all'ondata di turisti prevista tra maggio e ottobre. Un progetto di rilancio del turismo religioso che parte dalla riscoperta delle vie Francigene di Sicilia, per conoscere un'isola affascinante tra bellezze architettoniche e naturalistiche. Un settore che in Italia vale già 2,5 milioni di euro e di cui la Sicilia punta ad ottenere il 15% del turismo nazionale. Oltre ai 13 itinerari, finanziati in una partnership che ha visto la partecipazione mista tra pubblico e privati, ci sarà una campagna di comunicazione per vendere al meglio il brand Sicilia. «L'assessorato vuole promuovere itinerari turistici legati al culto, a luoghi sacri e più in generale al turismo religioso - prosegue Barbagallo -. Abbiamo lavorato per creare una rete che possa valorizzare le feste religiose, gli eventi enogastronomici, le manifestazioni legate alle settimane sante attraverso una comunicazione efficace. Le feste religiose in Sicilia hanno una grandissima attrattiva turistica sui mercati internazionali». Si parte dalla provincia di Palermo con il fascino dei riti pasquali greco-albanesi di Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Santa Cristina, Mezzojuso e Palazzo Adriano; il Ballo dei Diavoli a Prizzi, la festa di li Schietti a Terrasini, il cammino dei Santuari sulle Madonie, la processione santa di Gangi. In provincia di Catania, a Bronte, migliaia di fedeli parteciperanno alle manifestazioni per il Venerdì Santo. A Trapani si conferma l'edizione dei Misteri e le tradizionali processioni a Enna, ma anche gli Archi di San Biagio Platani, in provincia di Agrigento con la gara spettacolare tra le confraternite per l'addobbo del corso principale con archi realizzati con i prodotti della terra. (*rch*) Roberto Chifari
Valle dei Templi, «aperto» l'ipogeo Kolymbetra
D'ora in avanti si potranno conoscere anche le viscere dell'antica Akragas: arriverà fino alla cosiddetta «Porta V»
Concetta Rizzo
D'ora in avanti si potranno conoscere anche le viscere dell'antica Akragas. E' stato inaugurato ieri l'ipogeo Kolymbethra - Porta V. Un vero e proprio percorso sotto terra che conduce dal giardino della Kolymbethra fino a Porta V. Allo storico momento - che rappresenta l'inaugurazione di una possibilità in più di turismo per Agrigento - erano presenti, fra gli altri, l'arcivescovo Francesco Montenegro, il prefetto Nicola Diomede ed il vice presidente del Fai, Marco Magnifico. «Da oggi offriamo la possibilità ai visitatori di entrare nelle viscere dell'antica Akragas - ha detto il direttore del Giardino della Kolymbethra Giuseppe Lo Pilato - . L'ipogeo Kolymbethra - Porta V, uno degli antichi acquedotti, sarà aperto al pubblico da lunedì di Pasqua. In un primo tempo, nel periodo primaverile, tutti i sabati e le domeniche, si potrà prenotare questa escursioni e successivamente organizzeremo, in base alle esperienze che matureremo, un servizio più articolato. Ci lavoriamo da ben tre anni - ha dichiarato Lo Pilato - ed è un lavoro che abbiamo svolto fianco a fianco con il Parco archeologico. Questo è un progetto congiunto del Parco e del Fai. Abbiamo lavorato con il Parco e con gli archeologi che ci hanno davvero seguito passo dopo passo». «Aumenta l'offerta per i visitatori che vogliono visitare la Valle dei Templi - ha detto, soddisfatto, il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello - . Si tratta della possibilità di visitare un luogo nuovo. Gli ipogei erano noti da sempre. Però, in questo caso, si sviluppa l'idea di un nuovo percorso che è di tipo ipogeico. E' un percorso molto affascinante per quanto riguarda l'impatto visivo, un percorso questo che mette in luce una piccola parte del grande sistema ipogeico che riguarda sia la Valle dei Templi che la città. E' la testimonianza, come dice la tradizione, di un'opera preziosissima, molto importante dell'antichità. Sono i cosiddetti acquedotti Feaci. C'è dunque - ha concluso Parello - la possibilità di fruire anche di parti nascoste della Valle dei Templi, anche con un percorso guidato condotto da esperti speleologi che ovviamente assicureranno tutte le condizioni di sicurezza». A ringraziare il Fai ed il Parco archeologico Valle dei Templi è stato Marco Magnifico, vice presidente del Fai: «Gli obiettivi si raggiungono solo lavorando assieme. Il Fai è una fondazione nata per collaborare con l'ente pubblico, noi abbiamo portato il nostro contributo, di qualità, ma non avremo fatto niente se non ci fosse stato un Parco che sempre di più ha recepito il valore di questo luogo straordinario. Per uno del Nord che viene qui, si rimane senza fiato, senza parole e la cosa bella rispetto a 18 anni fa è che 18 anni fa ci sentivamo dei pionieri, non erano tanti coloro che credevano che la Valle dei Templi sarebbe stato il futuro di Agrigento. Oggi, la Valle dei Templi - ha concluso il vice presidente del Fai - è il presente ed il futuro di Agrigento». A partire da Pasquetta, dunque, il percorso dell'ipogeo saràaccessibile a tutti: curiosi, appassionati di Agrigento ma non soltanto. (*CR*)
Malgradotuttoweb
Agrigento, da oggi in pubblicazione "Agrigento: Nuove Ipotesi"
Il nuovo numero del periodico del Libero Consorzio Comunale è disponibile nel sito dell'ente.
E' disponibile da oggi nel sito dell'ente il nuovo numero di "Agrigento: Nuove Ipotesi", la rivista del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
"Questa edizione-comunica l'Ufficio Stampa dell'Ente- contiene un ampio report sulle iniziative del Libero Consorzio per migliorare la viabilità provinciale e sulla drammatica situazione delle infrastrutture stradali. Uno spazio è dedicato al Piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019. Presente anche un resoconto sul successo del Giardino Botanico nelle "Giornate di primavera" del Fai e una pagina dedicata alla prossima mostra dei reperti del British Museum ad Agrigento. Pubblicati, inoltre, diversi articoli sulle attività del Libero Consorzio Comunale di Agrigento che riguardano attività istituzionali e notizie utili ai cittadini". Il periodico è riprodotto esclusivamente in formato pdf nel sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, grazie ad un apposito link che si trova nella home page.
AGRIGENTO NOTIZIE.IT
Reflui fognari direttamente in mare senza depurazione",
a giudizio Campione e altri sei imputati
Dalla fogna direttamente a mare senza la depurazione
perché le condotte si rompevano con troppa frequenza e le centraline
di sollevamento andavano in tilt. I dati di laboratorio, però, erano
sempre rassicuranti perché - secondo l'accusa - erano
falsificati. A distanza di quasi quattro anni dal sequestro
preventivo delle due condotte sottomarine, i cosiddetti
"pennelli a mare", la principale inchiesta della Procura di
Agrigento in materia di depurazione approda in aula per l'udienza
preliminare.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai
pubblici ministeri Alessandra Russo, Silvia Baldi e
Antonella Pandolfi. A decidere se mandare a processo i sette imputati
- sempre se i difensori non chiederanno riti alternativi - sarà
il giudice Alessandra Vella. Il primo passaggio in aula era stato
fissato per ieri ma lo sciopero degli avvocati penalisti ha fatto
slittare tutto al 21 giugno. I reati ipotizzati sono il
danneggiamento, il getto pericoloso di materiali inquinanti,
l'abuso d'ufficio, la truffa, la frode in pubbliche forniture e il
falso.
Gli imputati sono: Marco Campione, 55 anni, di Agrigento,
legale rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe
Giuffrida, 69 anni, di Gravina di Catania, ex amministratore delegato
del gestore del servizio idrico integrato nell'Agrigentino; Calogero
Sala, 56 anni, direttore tecnico della Girgenti Acque, e Bernardo
Barone, 64 anni, direttore generale dell' Ato idrico, entrambi di
Agrigento. Nella lista pure Pietro Hamel, 65 anni, di Porto
Empedocle, dirigente tecnico dell'Ato idrico; Rita
Vetro, 62 anni, titolare del laboratorio di analisi "BioEco
analisi" convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, e
Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori,
entrambi di Favara. L'inchiesta è stata avviata nel 2011, dopo
gli innumerevoli esposti di cittadini e associazioni che
segnalavano sporcizia e cattivi odori nel mare di San Leone.
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