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Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sarà presente al ''Giovaninfesta'' del primo maggio a Ravanusa
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sarà presente alla manifestazione ''Giovaninfesta'' che si terrà a Ravanusa dopodomani, primo maggio, e collaborerà per la riuscita dell'evento. Sul posto non mancheranno infatti il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Giuseppe Marino, uomini e mezzi della Protezione Civile provinciale diretta da Marzio Tuttolomondo e della Polizia Provinciale alcomando del Ten. Col. Vincenzo Giglio. Con ogni probabilità saranno migliaia i giovani che da ogni parte della provinciaparteciperanno alla festa e pertanto il Libero Consorzio contribuirà con le altre organizzazioni e forze dell'ordine ad assicurare sicurezza dell'evento.
Scrivolibero
Cupa, la Cgil scrive alla deputazione regionale agrigentina
Il segretario provinciale dell Cgil, Massimo Raso e il Rsu Cgil Cupa, Matteo Lo Raso, hanno scritto alla deputazione regionale agrigentina chiedendo la modifica art. 4 disegno di legge "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2017. Legge di stabilità regionale".
"A seguito dell'audizione dei Presidenti dei Consorzi Universitari, la Presidenza Ars ha stralciato dal testo base del ddl di finanziaria l'art. 4, destinandolo ad altro ddl di accompagnamento".
"Nello specifico - scrivono Raso e Lo Raso - Vi chiediamo di eliminare le parti evidenziate.
In caso contrario avrete cancellato l'esperienza del CUPA ad Agrigento e dei Consorzi Universitari Siciliani.
E' una fase delicata della vicenda della "vicenda del CUPA" che si trascina da tempo, adesso è il momento di decidere e di essere conseguenti con gli impegni che avete assunto con i Lavoratori, le Famiglie e gli Studenti del CUPA.
Abbiamo bisogno di Università legate ai territori ed alle loro specifiche esigenze non di regalare alle Università un ulteriore fetta di potere che, come dimostra la vicenda della cancellazione dei Corsi Universitari ad Agrigento poi sono libere di decidere prescindendo da logiche territoriali".
"Il rilancio del CUPA è possibile, non possiamo considerare ineluttabile l'abbandono dei giovani dalla nostra terra e questo esodo infinito verso le Università del Nord, ma per farlo dobbiamo arricchire l'offerta formativa e legarla alle specifiche esigenze dell'economia e della società. Confidiamo in un Vostro fattivo intervento", concludono i due sindacalisti.
In particolare, la Cgil chiede la modifica delle sottoindicate parti:
Art. 4.
Consorzi universitari
1. La Regione siciliana promuove e sostiene l'offerta formativa universitaria de-centrata ad integrazione di quella proposta negli atenei centrali, attraverso la revisio-ne delle modalità di programmazione e finanziamento dei corsi di laurea, la ridefini-zione della governance e dei controlli nei Consorzi Universitari.
2. A tal fine le Università degli Studi trasmettono annualmente all'Assessorato dell'istruzione e formazione professionale la programmazione triennale dei corsi di laurea decentrati, definendo gli obiettivi formativi sul territorio, i target occupazio-nali post laurea ed il potenziamento dell'attività di ricerca. Nel primo anno di attua-zione la programmazione è relativa agli anni accademici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.
3. Il Dipartimento regionale dell'istruzione e della formazione professionale, per le attività di cui al comma 2, riconosce alle Università siciliane un contributo annuale a titolo di rimborso delle spese di trasferta del personale docente impegnato nelle sedi decentrate delle Università degli Studi della Sicilia, in capo alle quali è posto l'onere relativo alla docenza. Il contributo è commisurato, nei limiti dello stanziamento di bilancio, all'otto per cento del costo standard delle attività didattiche e di ricerca così come quantificato dalla tabella 1 riportata nell'Allegato 1 del decreto interministeriale n. 893 del 9 dicembre 2014 e al netto degli oneri sociali, per il numero degli studenti di riferimento, così come determinati dalla medesima tabella. Con decreto dell'Assessore regionale per l'istruzione e la formazione professionale sono definiti i termini per lo svolgimento delle attività di ricerca nelle sedi decentrate, in armonia con gli obiettivi formativi sul territorio.
4. A ciascun Consorzio Universitario, già costituito in ambito locale da enti pub-blici e/o privati, è riconosciuto un contributo annuale per la copertura delle spese di funzionamento subordinato all'adeguamento degli Statuti, entro il 30 giugno 2017, alle seguenti prescrizioni:
a) previsione di un Consiglio di Amministrazione di 5 membri di cui 3 designati dall'Università di riferimento, uno dall'Assessore regionale per l'istruzione e la formazione professionale, ed uno dai soci, a cui è riconosciuto il rimborso per le spese sostenute, ad esclusione di qualsivoglia forma di compenso;
b) fuoriuscita dei liberi Consorzi comunali dalla compagine sociale;
c) previsione di un collegio di revisori dei conti composto da tre membri di cui uno designato dall'Università degli Studi di riferimento, uno dall'Assessore regionale per l'istruzione e la formazione professionale, ed uno dai soci, con un compenso corrispondente agli importi individuati nella fascia C del decreto del Presidente della Regione n. 7 del 20 gennaio 2012.
5. Il contributo di cui al comma 4, nei limiti dello stanziamento di bilan¬cio, è commisurato all'importo massimo del trenta per cento del costo standard di dotazione infrastrutturale, funzionamento e di gestione, così come quantificato dalla tabella 1 riportata nell'Allegato 1 al decreto interministeriale n. 893 del 9 dicembre 2014, per il numero degli studenti di riferimento, così come determinati dalla medesima tabella.
6. L'attuale quota ordinaria dei comuni sede delle attività didattiche costituisce vincolo di destinazione nell'ambito della quota assegnata a valere sul Fondo delle autonomie locali.
7. Per consentire il graduale raggiungimento del pareggio è costituito un fondo perequativo da destinare ai Consorzi universitari che non raggiungono l'equilibrio con le risorse proprie ed il contributo di cui al comma 5. Il contributo, nei limiti dello stanziamen¬to di bilancio, è ripartito a seguito di specifica rilevazione dei costi di funzionamento relativi all'esercizio precedente e di un programma di riequilibrio.
8. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge devono essere aggiornate le convenzioni tra Consorzi e l'Università di riferimento.
9. I Consorzi universitari adottano la contabilità economico patrimoniale. Il de-creto di cui al comma 3 definisce altresì il contenuto minimo della nota integrativa.
10. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 8, comma 2, Allegato l - Parte B (Missione 4, Programma 4, Capitolo 373718), da iscrivere in appositi capitoli di spesa, è destinata come segue:
a) l'importo di 1.000 migliaia di euro per le finalità di cui al comma 3 a favore delle Università degli Studi della Sicilia;
b) l'importo di 2.200 migliaia di euro per le finalità di cui al comma 5 a favore dei Consorzi Universitari;
c) l'importo di 400 migliaia di euro per le finalità di cui al comma 7.
11. A decorrere dalla data entrata in vigore della presente legge sono abrogati: l'articolo 66 della legge 26 marzo 2002, n. 2; il punto 21 all'elenco n. 1 di cui al comma 4 dell'articolo 18 della legge 22 dicembre 2005, n. 19; la lettera f) degli articoli 27 e 28 della legge 4 agosto 2015, n. 15.
Progetto Tartalife, riunione del comitato di pilotaggio a Roma
Nuova riunione a Roma, nella sede nazionale di Legambiente, di tutti i partner del progetto UE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), per fare il punto sulle numerose azioni previste dal progetto e finalizzate alla riduzione dell'impatto della pesca professionale sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina Caretta caretta.
Dati sempre più preoccupanti, quelli relative alle catture accidentali con reti da posta e palangari, tuttavia le sperimentazioni portate avanti dall'Istituto di Scienze Marine del CNR (ente capofila del progetto), unitamente all'impegno degli altri partner, lasciano spazio ad un certo ottimismo nella ricerca di soluzioni in grado di soddisfare le esigenze dei pescatori e la salvaguardia di una specie quale la Caretta caretta, protetta da numerose convenzioni internazionali e inserita nella Direttiva UE "Habitat" quale specie prioritaria ad alto rischio di estinzione in tutto il suo areale di distribuzione.
Alla riunione hanno partecipato anche funzionari del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, partner di progetto, che a loro volta hanno esposto gli ottimi risultati conseguiti dallo staff del Settore Ambiente con il coordinamento dell'azione E3 per tutta la Sicilia e dell'azione E2 per le tre marinerie della provincia con l'apertura di desk informativi per gli operatori della pesca sui fondi europei FEAMP 2014-2020.
Ricordiamo che il progetto "Tartalife" è finanziato dall'Unione Europea con il contributo dello strumento finanziario LIFE+ NATURA 2012 della Commissione Europea, e cofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Direzione Generale Pesca e dalla Regione Marche. Il partenariato è formato da CNR-ISMAR (ente capofila), Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell'Asinara, Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta Isole Egadi, Legambiente, AMP Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa) e Consorzio UNIMAR.
Cronache Parlamentari Siciliane
Ars, la maggioranza tiene. Ok a Finanziaria
Il "collegato" in aula già dal 9 maggio
Fondo immobiliare, esenzione ticket per gli inoccupati, stanziamenti per i disabili, norme sui precari, garanzie per l'Aras, contributi agli enti, alle imprese di trasporto e allo sport. Via libera dell'Ars alla Finanziaria. Mancava solo il voto finale arrivato stamattina, dopo che ieri notte Sala d'Ercole si è fermata a un passo dall'approvazione per mancanza del numero legale. L'aula ha votato la manovra con 37 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti. Si conclude un percorso a ostacoli, sbloccatosi ieri pomeriggio con l'approvazione della norma che dà copertura economica a tutta la legge, il riacquisto da parte della Regione, tramite il Fondo pensioni, degli immobili che la stessa Amministrazione regionale aveva ceduto ai privati nel 2007. Grazie a questa mossa la Regione Siciliana potrà evitare di trasferire al Fondo pensioni 59 milioni all'anno per i prossimi anni, debito contratto nel 2009 per 15 anni e vengono garantite le uscite, circa 200 milioni, di tutta la manovra. Con una maggioranza a dir poco sfilacciata, poco presente e distratta dalle scadenze elettorali, determinante è stato il ruolo del presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone che è riuscito a serrare le fila della maggioranza chiamando i segretari dei partiti di riferimento.Tra le norme più attese, l'articolo 15 istituisce un fondo per la disabilità in Sicilia di 240 milioni. Di questi, 36 milioni sono destinati ai disabili gravissimi, 34 milioni a valere sui trasferimenti ai comuni in favore dei disabili gravi, 20 milioni per il trasporto e le scuole. Ulteriori risorse, per 150 milioni, sono stati approvati nello stesso articolo, di cui 68 milioni sono fondi statali anticipati dalla Regione.Passato anche l'articolo 22 per il riconoscimento del debito fuori bilancio che permette il pagamento degli stipendi di Asu e Lsu per le mensilità di dicembre 2016. La stessa norma stanzia le risorse fino al 2019 e apre le porte a circa 6.000 Asu per entrare nel bacino degli Lsu ed essere inseriti nel percorso di stabilizzazione negli uffici di Regione ed enti. Via libera, a tarda sera, all'esenzione ticket per gli inoccupati con un reddito familiare non superiore agli 11.000 euro. Norma cara al Movimento 5 Stelle. Garanzie anche per i 115 ex lavoratori dell'Aras, l'associazione allevatori dichiarata fallita: i dipendenti, inseriti in un albo, potranno essere utilizzati dall'Istituto zootecnico con contratti a termine. Passa anche l'articolo 23 che autorizza la Regione ad avvalersi del Ciapi di Priolo come ente in house, a cui sono stati assegnati 6 milioni di euro per il 2017. Salvati i 1800 ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, che saranno integrati nella struttura tramite procedure selettive. Via libera anche all'articolo 26 sulla pubblicità del rendiconto semplificato per il cittadino che sara' pubblicato, oltre che sui siti internet, anche sui maggiori quotidiani a diffusione regionale. Stanziato un milione di euro. L'Ars ha approvato anche la norma sul Trasporto pubblico locale: le aziende ricevono oltre 200 milioni di euro dalla Regione ogni anno per le tratte: per altri due anni potranno stare tranquilli, le gare non si faranno. A tarda sera approvato anche l'articolo sui contributi a centinaia di enti e associazioni (articolo 3) dall'Irsap all'Istituto ciechi al Garante per l'infanzia. Crescono, infine, i fondi per lo sport che passano da 1,7 milioni a 4 milioni.
Risolta anche una grossa grana ai sindaci, che compatti si erano ribellati nei giorni scorsi. E' passata infatti un articolo che abroga la decadenza di primi cittadini e giunte in caso di mancata approvazione dei bilanci nei termini di legge. Approvate anche le variazioni di bilancio. Incardinato, inoltre, il Collegato della Finanziaria. "C'è tempo fino al 5 maggio per la presentazione degli emendamenti - ha detto Ardizzone - e il 9 si torna un Aula".