Corriere della sera.it
Cuffaro
all'incontro dell'Ordine dei giornalisti: è polemica.
Un
cronista restituisce premio
È bufera sulla partecipazione dell'ex governatore
siciliano Totò Cuffaro, che ha scontato una condanna per
favoreggiamento alla mafia, ad un incontro promosso nei giorni scorsi
dall'Ordine dei Giornalisti ad Agrigento. E svoltosi nell'aula
Giglia dell libero Consorzio comunale, ex provincia. Per i deputati
M5S all'Ars, ad esempio, è «inaccettabile» la presenza di
Cuffaro soprattutto se tenuta in un «contesto che serviva a fornire
crediti deontologici ai giornalisti»: «È inaccettabile che in
Sicilia sia ancora permesso ad un condannato per fatti di mafia di
poter parlare in incontri pubblici».
Precisazione dell'Ordine
D'altra parte, l'Ordine dei Giornalisti ha
precisato che Cuffaro sarebbe intervenuto solo per raccontare la sua
esperienza di detenuto: dunque non sarebbe stato invitato in qualità
di relatore al corso di aggiornamento professionale per giornalisti.
La protesta di Valter Rizzo
Intanto il giornalista Rai Valter Rizzo, ex cronista
di Telecolor, ha scritto un lungo post annunciando di voler
restituire il premio Francese: «Restituire un premio non è un atto
che si fa a cuor leggero, soprattutto se si tratta di un Premio
importante che reca il nome di Mario Francese. Lo faccio, con
dispiacere, ma lo ritengo un atto dovuto. Un gesto minimo di
dignitosa protesta dopo la scandalosa vicenda del corso di formazione
per giornalisti organizzato ad Agrigento. Il Presidente dell'Ordine
dei Giornalisti ha accampato patetiche scuse e ridicoli distinguo e
nessuno dei presenti, ad eccezione di un collega che ha lasciato la
sala sdegnato, ha mosso un muscolo. Tutti zitti ad ascoltare in
religioso silenzio la lectio magistralis di un ex galeotto".
Scrivolibero.it
Agrigento:
Nuove Ipotesi", si rinnova e ridisegna la propria veste grafica.
Nell'ultimo
numero "maggio 2017", pubblicato sul sito dell'ente
www.provincia.agrigento.it, i lettori potranno osservare una nuova
veste grafica e una nuova impaginazione che ripropone l'editing
originario della rivista.
Abbandonato
il formato tabloid "Agrigento: Nuove Ipotesi" torna al formato
A4, anche se rimane in forma digitale in pdf .
Questa
edizione comprende, tra gli altri articoli, l'allarme della Corte
dei Conti sul futuro delle province, l'istituzione dell'Ecomuseo
del Libero Consorzio, lo sblocco dei fondi per la viabilità
provinciale, l'anniversario del viaggio di Goethe e la mostra dei
tesori del British Museum ad Agrigento. In copertina il disegno
originale del palazzo, destinato ad essere "Ospizio di
Beneficenza", datato 10 settembre 1855.
La
rivista viene realizzata, interamente, dallo staff giornalistico
dell'Ufficio Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la
struttura all'interno dell'ente prevista dalla Legge 150/2000,
che si occupa delle attività di informazione dell'Ente. Si tratta
dell'unica rivista della nostra provincia e tra le poche in Sicilia
realizzata da una Pubblica Amministrazione.
La
scelta dell'utilizzo della versione digitale del periodico nel
formato pdf garantisce al lettore di scaricare la rivista comodamente
nel proprio p.c., tablet o smartphone, oltre a rappresentare un
abbattimento dei costi, rispetto all'edizione cartacea.
Sicilialive24.it
Proseguono
le visite delle scuole al Centro di Recupero Fauna Selvatica di
Cattolica Eraclea
Prosegue l'attività del Centro
di Recupero della Fauna Selvatica di Cattolica Eraclea, che stamani
ha ospitato gli alunni delle classi IV A, IV B e V A primaria
dell'Istituto Comprensivo "Francesco Crispi" di Ribera,
accompagnati dalle insegnanti Silvana Campione, Maria Antonia
Miliziano, Marianna Marretta, Rita Crapanzano, Enza Lo Castro e
Patrizia Matinella. E' la seconda delle tre visite in programma nel
mese di maggio per far conoscere ai ragazzi l'attività svolta dal
Centro, ospitato da oltre un decennio nell'ex casello stradale di
proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento lungo la Strada
Provinciale n. 29-B Raffadali-Cattolica Eraclea. Dagli operatori del
Centro i giovani visitatori e le loro insegnanti hanno appreso le
modalità con cui gli animali feriti vengono ricoverati, oltre alle
fasi di diagnosi (utilizzando anche strumenti radiografici) e di
soccorso e cura. Tra gli animali attualmente ricoverati, particolare
interesse ha destato l'esemplare di Tartaruga marina Caretta
caretta giunto
al Centro nei giorni scorsi in gravi condizioni con profonde ferite
al carapace e ospitato nelle vasche della struttura, ove si tenterà
il pieno recupero. Il CRFS di Cattolica è stato recentemente
potenziato dal Libero Consorzio di Agrigento con la fornitura di
attrezzature acquistate grazie ai fondi del Progetto comunitario LIFE
"Tartalife -
Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di
pesca professionale"
(LIFE12 NAT/IT/000937), che vede tra i partner lo stesso Libero
Consorzio (CNR-ISMAR ente capofila) e tra le sue azioni annovera
anche il potenziamento dei Centri di Recupero. Anche stavolta ai
ragazzi che hanno visitato il Centro sono state consegnati gadget e
due copie del gioco da tavolo "Tartagame", ideato dallo
staff del Settore Ambiente del Libero Consorzio nell'ambito
dell'appena concluso progetto di educazione ambientale
"Scopri-Tarta".Per prenotare le visite, le scuole possono
contattare il CRFS di Cattolica Eraclea al numero 389 9626409.
GIORNALE DI SICILIA
La graduatoria arriva
a oltre 17 anni dal concorso, ma la Regione non li assume
Quando presentò la domanda per entrare alla Regione
dalla porta principale, Maria Serena Bavastrelli aveva 39 anni e come
chiunque sognava il posto fisso. Quel 14 aprile del 2000 Rosario
Crocetta era un anonimo consulente dell'assessore regionale ai Beni
Culturali Salvatore Morinello. Ora che è arrivata la graduatoria
definitiva di una delle selezioni più partecipate dello storico maxi
concorso, quel consulente è presidente della Regione. E Maria Serena
Bavastrelli, a 56 anni, ha appena saputo di aver aver vinto: è la
prima in graduatoria anche se il posto non lo avrà nemmeno questa
volta.
Cronaca di un'attesa durata 17 anni, un
mese e un giorno. Tanto c'è voluto alla Regione per completare,
ieri, l'esame delle domande del concorso per Assistente tecnico
restauratore. Formalmente l'assessorato al Personale ha
comunicato ieri a 97 partecipanti di essere i vincitori del
concorso. E, beffa su beffa, ha comunicato contestualmente
che questa graduatoria «non costituisce in alcun modo atto
amministrativo da cui discende il diritto all'assunzione».
Insomma, neanche dopo 17 anni di attesa i 97 vincitori potranno
sedersi a una scrivania della Regione.
È, questa, una delle vicende più incredibili della
storia della Regione. Il maxi concorso fu bandito il 14
aprile del 2000: 19 selezioni che mettevano in palio poco
meno di mille posti. Arrivarono oltre 600 mila domande da tutta
Italia. Andarono in tilt prima le Poste e poi la stessa Regione, che
ci mise anni solo per aprire e catalogare le richieste di
partecipazione al concorso che avevano sommerso i saloni
dell'assessorato ai Beni culturali.
Ma mentre gli anni passavano, cambiava il mondo. A
metà di questo percorso, nel 2008, arrivò una legge che bloccò le
assunzioni alla Regione fino al 2011. Nel frattempo però era stata
emanata una graduatoria provvisoria e questo concorso avrebbe potuto
salvarsi, solo che arrivò anche un pioggia di ricorsi. E ogni volta
che il Tribunale del Lavoro o la Corte d'Appello emettevano una
sentenza la graduatoria cambiava. Si è andati avanti così e nel
frattempo un'altra legge ha prorogato fino a oggi il blocco delle
assunzioni.
Ma, si sa, l'ottimismo è la virtù dei forti e
tutti i partecipanti sapevano che comunque - se solo si fosse
arrivati alla graduatoria definitiva - quel concorso avrebbe potuto
sfuggire al blocco. E però nel frattempo, in questi 17 anni un mese
e un giorno, sono arrivate anche due riforme della pubblica
amministrazione che hanno letteralmente cancellato dall'organigramma
la figura dell'assistente tecnico restauratore. «Abbiamo
formalmente rinunciato al profilo - commenta oggi Gaetano Pennino
dirigente dei Beni culturali che ha ereditato questi concorsi -.
Abbiamo cioè detto che queste assunzioni non sono più funzionali».
Una sorte toccata anche ad altre sei selezioni (per
bibliotecario, aiutobibliotecario, naturaluista, geometra e varie
figure tecniche) che avrebbero messo in palio altri 365 posti: tutte
annullate nel 2015 quando non era stata fatta nemmeno la graduatoria
provvisoria. Annullata anche la selezione per 240 operatori tecnici,
per cui sarebbe bastata la licenza media.
Fine dei sogni, quindi, anche per gli aspiranti
assistenti tecnici restauratori? Per la verità no. Perchè i tanti
che hanno comunque proseguito la loro azione giudiziaria hanno
ottenuto sentenze e pareri (gli ultimi qualche mese fa dal Cga e
dall'Avvocatura dello Stato) che impongono alla Regione di portare
a termine almeno la graduatoria.
Ed eccoci arrivati a ieri. La Regione ha messo
insieme i 97 vincitori. Che ora potranno portare in tribunale questo
elenco per chiedere alla Regione di rispettare quella promessa di
posto fisso fatta 17 anni fa. Nel frattempo, spiegano
dall'assessorato al Personale, qualcuno ha comunicato la rinuncia
al posto. Altri invece sperano ancora: alcuni fra i 97 aspiranti
restauratori hanno già compiuto 60 anni. Con le regole in vigore
alla Regione, sarebbero a un passo dal prepensionamento
Autostrade
giovani ma già vecchie. In Sicilia avanti piano
per il
completamento della rete
Sedici chilometri di autostrada all'anno.
E' questo il tempo medio di costruzione delle autostrade
siciliane. E non è finita: degli 825.000 metri di rete
autostradale sparsa per la Sicilia, ancora ne mancano 90.000, quelli
che servono per completare la Siracusa-Gela, attualmente "ferma"
a Rosolini. La media, dunque, è destinata ad aumentare, e
non di poco. Se a tutto questo aggiungiamo che per la costruzione
di due tratti della stessa autostrada passano anche 30 anni,
abbiamo un quadro abbastanza chiaro della situazione attuale, e
purtroppo anche quella futura, dell'insieme. Perchè, questo
è chiaro, non ci può e non ci potrà mai essere uniformità
tra due tratti costruiti con così tanta differenza temporale.
Ed è proprio questo il motivo delle continue
chiusure, degli infiniti cantieri e degli innumerevoli
problemi e disagi degli automobilisti che quotidianamente
percorrono le autostrade siciliane. Un cane che si morde la coda, in
pratica. Dopotutto, se in un corpo umano le braccia avessero 20
anni e le gambe 50, la differenza si sentirebbe tutta. Ma, come ha
detto in un'intervista proprio al Giornale di Sicilia Rosario
Faraci, presidente del Cas, "le autostrade non si possono
chiudere". Dunque, essendo per nella stragrande maggioranza dei
casi vecchi, molti tratti e strutture hanno bisogno di
continui restyling e manutenzione varia.
Sicilia24h.it
Lavoro.
Porto Empedocle: stamattina e venerdì sit- in
degli operatori ecologici.
In arretrato ci sono 8 stipendi
Due sit -in degli operatori ecologici di Porto
Empedocle, sono in programma per la tarda mattinata di oggi, dalle
12,20 alle 13.20 e per la stessa ora di venerdì prossimo, 19 maggio.
Entrambe le manifestazioni si terranno dinanzi al Palazzo Municipale
di Porto Empedocle in via Roma, fuori dall'orario di lavoro. Le
iniziative, organizzate dai sindacati confederali di categoria, sono
state organizzate per tenere alta l'attenzione sui continui ritardi
dei pagamenti degli stipendi agli operatori ecologici di Porto
Empedocle che, al momento, devono ricevere otto mensilità arretrate.
"Per la precisione - spiega Umberto Nero della Cisl - si tratta
degli stipendi di maggio, giugno, luglio e agosto del 2016 e di
quelli di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2017". Disagi senza
fine per gli operatori ecologici che hanno origine nella scarsa
liquidità del Comune di Porto Empedocle, alle prese con una crisi
con pochi precedenti ed una dichiarazione di dissesto da cui non si
riesce a trovare la via d'uscita. Una scarsa liquidità che porta
le imprese che hanno in gestione il servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti, Iseda, Icos ed Ecoin a non ricevere mesi e
mesi di fatture arretrate per servizi già resi. In particolare, le
ditte dell'Ati avanzano dal Comune empedoclino, le fatture di
giugno, luglio e agosto del 2016 relative al vecchio appalto, le
fatture di novembre e dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017
relative al nuovo appalto.