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Rassegna stampa del 17 maggio 2017

Corriere della sera.it
Cuffaro all'incontro dell'Ordine dei giornalisti: è polemica.
Un cronista restituisce premio

È bufera sulla partecipazione dell'ex governatore siciliano Totò Cuffaro, che ha scontato una condanna per favoreggiamento alla mafia, ad un incontro promosso nei giorni scorsi dall'Ordine dei Giornalisti ad Agrigento. E svoltosi nell'aula Giglia dell libero Consorzio comunale, ex provincia. Per i deputati M5S all'Ars, ad esempio, è «inaccettabile» la presenza di Cuffaro soprattutto se tenuta in un «contesto che serviva a fornire crediti deontologici ai giornalisti»: «È inaccettabile che in Sicilia sia ancora permesso ad un condannato per fatti di mafia di poter parlare in incontri pubblici». Precisazione dell'Ordine D'altra parte, l'Ordine dei Giornalisti ha precisato che Cuffaro sarebbe intervenuto solo per raccontare la sua esperienza di detenuto: dunque non sarebbe stato invitato in qualità di relatore al corso di aggiornamento professionale per giornalisti. La protesta di Valter Rizzo Intanto il giornalista Rai Valter Rizzo, ex cronista di Telecolor, ha scritto un lungo post annunciando di voler restituire il premio Francese: «Restituire un premio non è un atto che si fa a cuor leggero, soprattutto se si tratta di un Premio importante che reca il nome di Mario Francese. Lo faccio, con dispiacere, ma lo ritengo un atto dovuto. Un gesto minimo di dignitosa protesta dopo la scandalosa vicenda del corso di formazione per giornalisti organizzato ad Agrigento. Il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti ha accampato patetiche scuse e ridicoli distinguo e nessuno dei presenti, ad eccezione di un collega che ha lasciato la sala sdegnato, ha mosso un muscolo. Tutti zitti ad ascoltare in religioso silenzio la lectio magistralis di un ex galeotto".

Scrivolibero.it
Agrigento: Nuove Ipotesi", si rinnova e ridisegna la propria veste grafica.

Nell'ultimo numero "maggio 2017", pubblicato sul sito dell'ente www.provincia.agrigento.it, i lettori potranno osservare una nuova veste grafica e una nuova impaginazione che ripropone l'editing originario della rivista. Abbandonato il formato tabloid "Agrigento: Nuove Ipotesi" torna al formato A4, anche se rimane in forma digitale in pdf . Questa edizione comprende, tra gli altri articoli, l'allarme della Corte dei Conti sul futuro delle province, l'istituzione dell'Ecomuseo del Libero Consorzio, lo sblocco dei fondi per la viabilità provinciale, l'anniversario del viaggio di Goethe e la mostra dei tesori del British Museum ad Agrigento. In copertina il disegno originale del palazzo, destinato ad essere "Ospizio di Beneficenza", datato 10 settembre 1855. La rivista viene realizzata, interamente, dallo staff giornalistico dell'Ufficio Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la struttura all'interno dell'ente prevista dalla Legge 150/2000, che si occupa delle attività di informazione dell'Ente. Si tratta dell'unica rivista della nostra provincia e tra le poche in Sicilia realizzata da una Pubblica Amministrazione. La scelta dell'utilizzo della versione digitale del periodico nel formato pdf garantisce al lettore di scaricare la rivista comodamente nel proprio p.c., tablet o smartphone, oltre a rappresentare un abbattimento dei costi, rispetto all'edizione cartacea.


Sicilialive24.it
Proseguono le visite delle scuole al Centro di Recupero Fauna Selvatica di Cattolica Eraclea

Prosegue l'attività del  Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Cattolica Eraclea, che stamani ha ospitato gli alunni delle classi IV A, IV B e V A primaria dell'Istituto Comprensivo "Francesco Crispi" di Ribera, accompagnati dalle insegnanti Silvana Campione, Maria Antonia Miliziano, Marianna Marretta, Rita Crapanzano, Enza Lo Castro e Patrizia Matinella. E' la seconda delle tre visite in programma nel mese di maggio per far conoscere ai ragazzi l'attività svolta dal Centro, ospitato da oltre un decennio nell'ex casello stradale di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento lungo la Strada Provinciale n. 29-B Raffadali-Cattolica Eraclea. Dagli operatori del Centro i giovani visitatori e le loro insegnanti hanno appreso le modalità con cui gli animali feriti vengono ricoverati, oltre alle fasi di diagnosi (utilizzando anche strumenti radiografici) e di soccorso e cura. Tra gli animali attualmente ricoverati, particolare interesse ha destato l'esemplare di Tartaruga marina Caretta caretta giunto al Centro nei giorni scorsi in gravi condizioni con profonde ferite al carapace e ospitato nelle vasche della struttura, ove si tenterà il pieno recupero. Il CRFS di Cattolica è stato recentemente potenziato dal Libero Consorzio di Agrigento con la fornitura di attrezzature acquistate grazie ai fondi del Progetto comunitario LIFE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), che vede tra i partner lo stesso Libero Consorzio (CNR-ISMAR ente capofila) e tra le sue azioni annovera anche il potenziamento dei Centri di Recupero. Anche stavolta ai ragazzi che hanno visitato il Centro sono state consegnati gadget e due copie del gioco da tavolo "Tartagame",  ideato dallo staff del Settore Ambiente del Libero Consorzio nell'ambito dell'appena concluso progetto di educazione ambientale "Scopri-Tarta".Per prenotare le visite, le scuole possono contattare il CRFS di Cattolica Eraclea al numero 389 9626409.

GIORNALE DI SICILIA
La graduatoria arriva a oltre 17 anni dal concorso, ma la Regione non li assume

Quando presentò la domanda per entrare alla Regione dalla porta principale, Maria Serena Bavastrelli aveva 39 anni e come chiunque sognava il posto fisso. Quel 14 aprile del 2000 Rosario Crocetta era un anonimo consulente dell'assessore regionale ai Beni Culturali Salvatore Morinello. Ora che è arrivata la graduatoria definitiva di una delle selezioni più partecipate dello storico maxi concorso, quel consulente è presidente della Regione. E Maria Serena Bavastrelli, a 56 anni, ha appena saputo di aver aver vinto: è la prima in graduatoria anche se il posto non lo avrà nemmeno questa volta. Cronaca di un'attesa durata 17 anni, un mese e un giorno. Tanto c'è voluto alla Regione per completare, ieri, l'esame delle domande del concorso per Assistente tecnico restauratore. Formalmente l'assessorato al Personale ha comunicato ieri a 97 partecipanti di essere i vincitori del concorso. E, beffa su beffa, ha comunicato contestualmente che questa graduatoria «non costituisce in alcun modo atto amministrativo da cui discende il diritto all'assunzione». Insomma, neanche dopo 17 anni di attesa i 97 vincitori potranno sedersi a una scrivania della Regione. È, questa, una delle vicende più incredibili della storia della Regione. Il maxi concorso fu bandito il 14 aprile del 2000: 19 selezioni che mettevano in palio poco meno di mille posti. Arrivarono oltre 600 mila domande da tutta Italia. Andarono in tilt prima le Poste e poi la stessa Regione, che ci mise anni solo per aprire e catalogare le richieste di partecipazione al concorso che avevano sommerso i saloni dell'assessorato ai Beni culturali. Ma mentre gli anni passavano, cambiava il mondo. A metà di questo percorso, nel 2008, arrivò una legge che bloccò le assunzioni alla Regione fino al 2011. Nel frattempo però era stata emanata una graduatoria provvisoria e questo concorso avrebbe potuto salvarsi, solo che arrivò anche un pioggia di ricorsi. E ogni volta che il Tribunale del Lavoro o la Corte d'Appello emettevano una sentenza la graduatoria cambiava. Si è andati avanti così e nel frattempo un'altra legge ha prorogato fino a oggi il blocco delle assunzioni. Ma, si sa, l'ottimismo è la virtù dei forti e tutti i partecipanti sapevano che comunque - se solo si fosse arrivati alla graduatoria definitiva - quel concorso avrebbe potuto sfuggire al blocco. E però nel frattempo, in questi 17 anni un mese e un giorno, sono arrivate anche due riforme della pubblica amministrazione che hanno letteralmente cancellato dall'organigramma la figura dell'assistente tecnico restauratore. «Abbiamo formalmente rinunciato al profilo - commenta oggi Gaetano Pennino dirigente dei Beni culturali che ha ereditato questi concorsi -. Abbiamo cioè detto che queste assunzioni non sono più funzionali». Una sorte toccata anche ad altre sei selezioni (per bibliotecario, aiutobibliotecario, naturaluista, geometra e varie figure tecniche) che avrebbero messo in palio altri 365 posti: tutte annullate nel 2015 quando non era stata fatta nemmeno la graduatoria provvisoria. Annullata anche la selezione per 240 operatori tecnici, per cui sarebbe bastata la licenza media. Fine dei sogni, quindi, anche per gli aspiranti assistenti tecnici restauratori? Per la verità no. Perchè i tanti che hanno comunque proseguito la loro azione giudiziaria hanno ottenuto sentenze e pareri (gli ultimi qualche mese fa dal Cga e dall'Avvocatura dello Stato) che impongono alla Regione di portare a termine almeno la graduatoria. Ed eccoci arrivati a ieri. La Regione ha messo insieme i 97 vincitori. Che ora potranno portare in tribunale questo elenco per chiedere alla Regione di rispettare quella promessa di posto fisso fatta 17 anni fa. Nel frattempo, spiegano dall'assessorato al Personale, qualcuno ha comunicato la rinuncia al posto. Altri invece sperano ancora: alcuni fra i 97 aspiranti restauratori hanno già compiuto 60 anni. Con le regole in vigore alla Regione, sarebbero a un passo dal prepensionamento



Autostrade giovani ma già vecchie. In Sicilia avanti piano
per il completamento della rete


Sedici chilometri di autostrada all'anno. E' questo il tempo medio di costruzione delle autostrade siciliane. E non è finita: degli 825.000 metri di rete autostradale sparsa per la Sicilia, ancora ne mancano 90.000, quelli che servono per completare la Siracusa-Gela, attualmente "ferma" a Rosolini. La media, dunque, è destinata ad aumentare, e non di poco. Se a tutto questo aggiungiamo che per la costruzione di due tratti della stessa autostrada passano anche 30 anni, abbiamo un quadro abbastanza chiaro della situazione attuale, e purtroppo anche quella futura, dell'insieme.  Perchè, questo è chiaro, non ci può e non ci potrà mai essere uniformità tra due tratti costruiti con così tanta differenza temporale. Ed è proprio questo il motivo delle continue chiusure, degli infiniti cantieri e degli innumerevoli problemi e disagi degli automobilisti che quotidianamente percorrono le autostrade siciliane. Un cane che si morde la coda, in pratica. Dopotutto, se in un corpo umano le braccia avessero 20 anni e le gambe 50, la differenza si sentirebbe tutta. Ma, come ha detto in un'intervista proprio al Giornale di Sicilia Rosario Faraci, presidente del Cas, "le autostrade non si possono chiudere". Dunque, essendo per nella stragrande maggioranza dei casi vecchi, molti tratti e strutture hanno bisogno di continui restyling e manutenzione varia.



Sicilia24h.it
Lavoro. Porto Empedocle: stamattina e venerdì sit- in degli operatori ecologici.

In arretrato ci sono 8 stipendi Due sit -in degli operatori ecologici di Porto Empedocle, sono in programma per la tarda mattinata di oggi, dalle 12,20 alle 13.20 e per la stessa ora di venerdì prossimo, 19 maggio. Entrambe le manifestazioni si terranno dinanzi al Palazzo Municipale di Porto Empedocle in via Roma, fuori dall'orario di lavoro. Le iniziative, organizzate dai sindacati confederali di categoria, sono state organizzate per tenere alta l'attenzione sui continui ritardi dei pagamenti degli stipendi agli operatori ecologici di Porto Empedocle che, al momento, devono ricevere otto mensilità arretrate. "Per la precisione - spiega Umberto Nero della Cisl - si tratta degli stipendi di maggio, giugno, luglio e agosto del 2016 e di quelli di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2017". Disagi senza fine per gli operatori ecologici che hanno origine nella scarsa liquidità del Comune di Porto Empedocle, alle prese con una crisi con pochi precedenti ed una dichiarazione di dissesto da cui non si riesce a trovare la via d'uscita. Una scarsa liquidità che porta le imprese che hanno in gestione il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, Iseda, Icos ed Ecoin a non ricevere mesi e mesi di fatture arretrate per servizi già resi. In particolare, le ditte dell'Ati avanzano dal Comune empedoclino, le fatture di giugno, luglio e agosto del 2016 relative al vecchio appalto, le fatture di novembre e dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017 relative al nuovo appalto.


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