Giornale di Sicilia
Sabato 20 maggio 2017
Agrigento
Girgenti Acque, truffa e 4 indagati
Girgenti Acque, gestore del servizio idrico integrato Ag9 di Agrigento, avrebbe percepito indebitamente i contributi previsti dalla legge regionale 9 del 2004, finalizzati a consentire l'equilibrio economico-gestionale del piano d'ambito. Il nucleo operativo ecologico di Palermo, in collaborazione con il nucleo investigativo del comando provinciale di Agrigento, ha notificato il provvedimento- emesso dalla Procura di Agrigento - di conclusione delle indagini preliminari. Quattro le persone indagate per l'ipotesi di reato di truffa aggravata e continuata. L'ammontare delle indebite percezioni di denaro quantificata in 20 milioni di euro.
Riforma. Via libera dal governo. Massimo 12o giorni per licenziare il dipendente infedele. Per i passaggi di carriera interna non serviranno più i concorsi
Pagelle e stretta sulle malattie, nel pubblico si cambia
Marianna Berti - ROMA
C'è il sì del Consiglio dei ministri alla riforma Madia del pubblico impiego. Si scrive così un nuovo Statuto per i travet. Superamento del precariato, assunzioni mirate, niente più premi a pioggia e sanzioni certe sono i pilastri dell'intero progetto. Non sono mancati ritocchi dell'ulti - ma ora. Ecco che viene chiarito che lo scarso rendimento, quello che Brunetta formulò per incastrare i fannulloni, costa il posto dopo tre bocciature. Restando sul capitolo dei licenziamenti, c'è il ritorno a 120 giorni come tempo massimo per mettere fuori dalla porta il dipendente infedele. È tracciata la roadmap per la rivoluzione sui controlli in caso di assenze per malattia, che partirà da settembre. E si apre ai passaggi di carriera interni, senza dovere ricorrere per forza a concorsi. Ora «abbiamo le carte in regola», dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego, dice la ministra della P.A, Marianna Madia, subito dopo il Cdm. «"I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale stagione contrattuale», spiega. Si preannuncia così un'estate calda, di trattative, anche se manca ancora un tassello non da poco: la prossima anovra dovrà stanziare le risorse ecessarie per mettere nelle tasche degli statali gli 85 euro concordati con i sindacati. «Dopo oltre otto anni di blocco» si può ripartire, incalza la segretaria della Cgil, Susanna Camusso. Di «strada giusta» parla il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Sulla stessa linea gli statali della Cisl che però si aspettano anche «interventi di agevolazione fiscale» per il secondo livello di contrattazione. «Basta rinvii è il monito del segretario della Confsal Unsa, Massimo Battaglia. E in effetti le linee giuda per i rinnovi dovrebbero arrivare a giorni, entro giugno. Il lavoro quindi non finisce con il sì ai decreti. Si apre una fase di monitoraggio, che il ministero a ribattezzato «terzo tempo». E poi si attendono i provvedimenti attuativi in fatto di visite fiscali. C'è un mese di tempo per mettere giù le nuove regole sui controlli, in particolare sulle fasce orarie, con il passaggio delle competenze dalle Asl all'Inps. Poi da settembre si parte con il nuovo regime, un polo unico uguale per pubblico e privato. In caso di rallentamenti si aprirà una fase transitoria, da definire entro agosto. Le verifiche diventeranno irate per stanare i falsi malati. L'Istituto di previdenza dovrà stipulare delle nuove convenzioni con i medici e probabilmente serviranno anche fondi. La riforma punta il dito contro chi non lavora, specificando che il licenziamento scatta dopo tre 'pagellè negative di fila, sulla base dei piani delle perfomance stilati da ciascuna amministrazione. Viene, invece, ripristinata la durata, che già c'è oggi, per la conclusione del procedimento disciplinare che come sanzione massima ha l'espulsione: 120 giorni, quattro mesi, al posto dei 90 che erano stati inseriti nella prima versione del decreto. La riforma del pubblico impiego apre anche ai salti di carriera interni, senza la necessità di dovere passare per un concorso vero e proprio. La ovità vale per il triennio 2018-2020 e il numero dei posti da mettere in palio non potrà superare il 20% dei fabbisogni programmati. Pagelle positive, per almeno tre anni di fila, faranno punteggio, fermo restando che i titoli di studio richiesti saranno gli stessi di quelli necessari per quanti accedono dall'esterno. Tutte le novità, da pagelle e premi a furbetti e licenziamenti Ma ecco la riforma del pubblico impiego targata Madia.
ASSUNZIONI MIRATE, TETTI PER IDONEI
Si passerà da un'impostazione rigida delle assunzioni, basata su piante organiche, a un modello che guarda alle esigenze concrete, impostato su programmi triennali e figure strategiche. Scatta un tetto per gli idonei nei concorsi (20% dei posti).
PIANO STRAORDINARIO PER PRECARI STORICI
Viene disegnata una roadmap, che si snoderà tra il 2018 e il 2020, per assorbire chi da tre anni, anche non continuativi, degli ultimi otto è a servizio della P.a. Per loro un doppio canale: chi è entrato per concorso potrà essere assunto direttamente mentre per gli altri ci sarà una riserva (50%) nelle future prove.
STOP PREMI A PIOGGIA MA SALTANO GABBIE SU PAGELLE
I contratti dovranno assicurare una differenziazione dei giudizi, per mettere fine a una distribuzione a ioggia dei premi. Saltano però i vincoli della legge Brunetta, che prevedeva una rigida divisione all'interno ogni amministrazione, per cui ci doveva sempre essere un 25% che restava a secco. I cittadini potranno dire la loro sulla qualità dei servizi e il loro giudizio conterà ai fini del voto.
SANZIONI PER FURBETTI DEL WEEKEND LUNGO
È affidata ai contratti la formula per colpire chi« marina» puntualmente il lunedì e il venerdì o i casi di assenze collettive in date da «bollino rosso» (dal G7 a quando scattano le iscrizioni alle scuole). Per frenare il fenomeno saranno anche messi freni a fondi per premi laddove risultino tassi di assenteismo sopra la media.
VISITE FISCALI A INPS, CONTROLLI A RIPETIZIONE
La competenza sugli accertamenti passa dalle Asl ai medici dell'Istitu - to di previdenza, con la creazione di un polo unico per pubblico e privato. Decreti attuativi garantiranno un'armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità e dei criteri per una «cadenza sistematica e ripetitiva». Saranno garantite le incompatibilità (tra controllore e controllato).
CHIAREZZA SU LICENZIAMENTI, MA SALVO ARTICOLO 18
Viene fatto ordine sui casi di licenziamento, dallo scarso rendimento alla cronica condotta illecita. I tempi per arrivare a decidere sulla sanzione restano a quattro mesi. Per gli statali resta intatto l'articolo 18. Viene però messo un tetto al risarcimento (massimo 24 mensilità).
sicurezza stradale. Chiuso un viadotto in contrada S. Benedetto, raggiungere la zona industriale è un'odissea
Ponti a perdere
Ancora interdetto al transito della auto il «Morandi», ci vorranno almeno sei mesi di lavori. Mentre si sbriciolano i piloni di cemento armato di diverse strutture viarie. Sospeso il ponte Malati di Racalmuto
Concetta Rizzo
Viadotti che si sbriciolano, strade che vengono all'improvviso sbarrate ed interdette. Timori, per gli automobilisti, che si trasformano in polemiche ed accuse, ma anche in accorate richieste di intervento. Perché a venire meno è il diritto alla mobilità. È una provincia di viadotti "a perdere". Partendo dal capoluogo ed allargandosi, a macchia d'olio, a tutto il circondario, è una continua emergenza. Da qualche giorno, dopo il secondo cedimento di calcinacci nell'arco di neanche una settimana, è stato sbarrato l'ingresso alla provinciale 15, venendo da Aragona Caldare, da Grotte e da Favara. Quell'ingresso che permetteva d'accedere alla zona industriale di contrada San Benedetto e, naturalmente, di dirigersi verso contrada Consolida e dunque verso l'ospedale "San Giovanni di Dio". Ancora una volta, appunto, per la seconda volta nel giro di pochissimo tempo, si sono staccati pezzi di cemento dal cavalcavia della statale 189, la Agrigento-Palermo, e sono finiti sull'asfalto, all'altezza della rotonda, lungo la provinciale 15. Era già successo ed allora i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento, dopo quattro ore di intervento con l'autoscala, avevano messo in sicurezza. Adesso, però, dopo un nuovo cedimento, è stato l'ingresso della provinciale 15 ad essere stato interdetto, creando, inevitabilmente, disagi sia a quanti, per lavoro, devono raggiungere la zona industriale ed a quanti - provenendo da Aragona Caldare, Grotte e Favara - devono raggiungere pronto soccorso o reparti dell'ospedale. Una provincia di viadotti che si sbriciolano e che hanno bisogno di interventi importanti. Calcinacci si erano staccati, ed allora l'allarme era stato tanto, perché si temeva il restringimento o la chiusura della statale 640, dal viadotto Maddalusa. In quel caso, però, al primo, urgente, intervento di messa in sicurezza da parte dei pompieri, seguì il lavoro degli operai dell'Anas. Ma l'emblema dei disagi è uno soltanto: il viadotto Morandi, strategico per il collegamento fra Agrigento e Porto Empedocle chiuso da metà marzo scorso. Nei giorni scorsi, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, dopo aver sentito l'Anas, ha annunciato che entro il mese partiranno i primi interventi. Ma soltanto 160 giorni dopo l'avvio del cantiere, se non vi saranno intoppi e ritardi, il viadotto Akragas II potrà essere restituito alla circolazione stradale. Questo primo intervento riguarderà il risanamento delle travi e il ripristino della precompressione. Lavori pubblici da 480 mila euro. Ma a quanto pare, sempre per lo stesso cavalcavia, è previsto anche un secondo e più corposo intervento da ben 30 milioni di euro. Non va meglio nell'hinterland naturalmente. Oltre al ponte Petrusa, abbattuto per metà e rimasto "sospeso", c'è il viadotto Malati - a Racalmuto - che dal 2014 è ristretto su un'unica corsia, nella porzione centrale. E su quella corsia, almeno in linea di massima, si dovrebbe procedere a senso unico alternato. Un ponte che per essere messo in sicurezza, secondo un ormai vecchio progetto del Libero consorzio comunale, ha bisogno di una spesa di 200 mila euro circa. Soltanto all'inizio dello scorso aprile, s'è appreso che i lavori sono stati finanziati. Allora, si parlava di una ulteriore attesa per la firma dell'accordo di programma quadro fa parte del governo nazionale. Da quel momento, però, è calato il fitto silenzio. (*CR*)
Domenica 21 maggio 2017
Libero Consorzio
«Scopri-Tarta», ecco le classi vincitrici
Pubblicato sul sito internet del Libero Consorzio Comunale l'elencodelle classi vincitrici della seconda e ultima edizione del concorso di educazioneambientale «Scopri-Tarta». Le classi appartengono alle scuole primarie e secondarie di primo grado delle province di Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Ragusa, Siracusa, Catania, Trapani e Messina che hanno aderito al progetto. La premiazione avverrà il prossimo 30 maggio alle 15 al teatro «Pirandello».(*PAPI*)
Autotrasportatori
Il 29 maggio le date degli esami
Si svolgeranno il 29 maggio, con inizio alle 8,15, nella sala «Silvia Pellegrino » in via Acrone, gli esami della prima sessione per esercitare la professione di autotrasportatore di merci su strada. Ventiquattro i candidati ammessi dal Settore «Attività Economiche e Produttive e Trasporti» del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I candidati che supereranno gli esami potranno esercitare la professione in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea. (*PAPI*)
Ecco i riconoscimenti. Sono andati a studenti che frequentano istituti di tutta la provincia: dal liceo Linares di Licata all'Empedocle del capoluogo, all'Ambrosini di Favara
Concorso «Miraglia» a Sciacca, premi a pioggia
Il pm Vella è intervenuto alla manifestazione conclusiva parlando dei contatti fra la mafia agrigentina e quella trapanese
Giuseppe Pantano
Sciacca
Dai contatti, ormai consolidati, tra la mafia agrigentina e quella trapanese con in testa il latitante Matteo Messina Denaro, già emersi in diverse inchieste, ai comportamenti, che devono essere responsabili, e improntati al coraggio, dei più giovani. Sono alcuni dei messaggi dati ieri da Salvatore Vella, sostituto procuratore di Agrigento, intervenuto alla manifestazioneconclusiva del concorso nazionale intitolato ad Accursio Miraglia. Per il liceo Linares di Licata premiati Federica Casale, Alessia D'Ippolito, Giulia Barbera, Cristina Costanza, Chiara Malfitano, Carmen Marino, Francesco Trovato. Per lo scientifico Fermi di Sciacca Martina Craparo, Gloria Barone, Aurora Barone,Chiara Maggio, Alessia Platania, Luana Santangelo, Giulia Alì, Maria Grazia Basile, Eleonora Calia, Marina Cicio, Arianna Di leo, Aurora Drago, Erika Genuardi, Maria Graci, Aurora Santoro, Alessia Tudisco. Salvatore Alaimo è stato premiato per il liceo classico Empedocle di Agrigento. Questi per la tipologia storico-narrativa. Per la tipologia multimediale Vincenzo Curreri e Claudia Colletti del Fermi di Sciacca. Cirafisi, Cucchiara, Di Leo, Di Paola, Friscia, Giudice, Di Bella, Di Prima, La Genga, Petrusa, Amodeo, Campo, Carlino, Cassano, Friscia, Marchese, Montalbano, Morreale, Verderame, Camarretta, Todaro, Virgadamo, Mirabella, Corsentino, Bruno, Bonsignore, Anaclio e Sutera del Fazello di Sciacca; Castronovo, Falletta, Lo Giudice, Principato e Rapa Empedocle di Agrigento. Per l'Ambrosini di Favara premiati Vincenzo Alaimo, Emanuele Bacchi, Sofia Bruccoleri, Giulia Bunone, Mariaelisa Cipolla, Martina Collura, Kinga Di Miceli, Michele Greco, Massimo Lombardo, Calogero Matteliano, Valentina Montante, Vincenzo Piazza, Vincenzo Piazza, Evelyn Sottile, Chiara Spataro, Salvatore Volpe, Ignazio Chianetta, Cristina Stagno, Lina Tasca, Antonio Bacchi, Giuseppe Bordesca, Sofia Montana, Silvana Schifano, Noemi Milioto, Sefora Bonferraro, Dominique Spoto, Sirya Montalbano, Federica Attardo, Calogero Campanella, Nicole La Greca, Concetta Filippone, Anna Palumbo, Valeria Vella, Noemi Crapanzano. Del Don Michele Arena di Sciacca per la tipologia multimediale premiati: Alessia Barsalona, Cinzia Di Giovanna, Accursio Montalbano, Melissa Puccio, Nadia Cortese, Alessia Parisi, Ciancimino, Gianpaolo Gelone, Salvatore Iati, Gaetano Segreto, Stefano Cardillo, Giada Allegro, Chiara Angileri, Paolo Armato, Eliana Barbera, Emanuele Bavetta, Elide Catanzaro, Maria Ciaccio, Graziella Ferraro, Dario Girgenti, Andrea Licata, Antonino Monachella, Vincenzo Montalbano, Maria Grazia Morreale, Aurora Palazzi, Francesco Raccomandato, Stefano Sciara, Cosimo Tramburello, Marco Tortorici, Alessandro Venezia, Roberta Venezia, Antonino Gurrera, Antonino Mangiaracina, Alessia Segreto, Claudia Russo, Fabio Sgarlata, Giacomo Scarpula, Giorgia Napoli, Rossana Addamo, Graziella Mirabile, Giuseppe Balistreri, Giuseppe Costa, Domenico Cusumano, Paolo Galante, Antony Atria, Sergio Bergeretti, Fabio la Rocca, Andrea Scarpinati, Enrico Sclafani, Giovanni Sabella, Marco Fauci, Andrea Bivona, Giusepe Bono, Enrico Vasile, Roberto Bono, Ivan Montagnino, Francesco Milanese, Giuseppe Sciascia, Arianna Badalamenti, Denise Bilello, Aurora Ciancimino Gioia Guardino. Per la narrativa, ancora del Don Michele Arena di Sciacca: Nicolò Disparti, Francesco Corso, Andrea D'Asaro, Angelo Navarra, Antonino Vassallo, Antonino Buzzotta, Sabrina Cavataio, Valeria Ciaccio, Andrea Vaiana, Alessandra Arena, Antony Carbo, Salvatore Calabrese, Claudio Fazio, Federico Piazza, Irene Sclafani, Antonella Buonferrato, Maria Callaci, Emily Napoli. (*GP*)
Lunedì 22 maggio 2017
Eroi dimenticati
Concetta Rizzo
Istituire una giornata in memoria dei «Caduti delle forze di polizia» nell'adempimento del loro dovere. È il suggerimento emerso nel corso del convegno sugli «Eroi dimenticati » svoltosi al Grand'hotel Mosé ad Agrigento su iniziativa dell'associa - zione nazionale carabinieri, dell'as - sociazione nazionale Marinai d'Ita - lia, dell'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia, dell'associazio - ne nazionale finanzieri e dell'asso - ciazione nazionale polizia di Stato. Gaetano Allotta ha spiegato il significato dell'iniziativa ed ha parlato del sacrificio del carabiniere Nicolò Cannella che perse la vita nel gennaio 1968 per un crollo verificatosi mentre si prodigava nei soccorsi alle popolazioni terremotate del Belice. Salvatore Fucà ha parlato dei 61 Caduti di tutte le forze dell'ordine censiti fino a questo momento dall'Unità d'Italia ad oggi, mentre Paolo Cilona ha parlato del vice commissario Sisto Benanti ed ha rievocato la figura di Beppe Montana, assassinato dalla mafia. Dagli interventi emersa quindi la proposta di stimolare l'istituzione di una giornata a ricordo di quanti hanno perso la vita nello svolgimento del loro servizio. Ha moderato i lavori Rosalba Di Grado, mentre il coro dell'Anps di Catania ha aperto il convegno con l'esecuzione dell'in - no di Mameli. Sono stati complessivamente 48 gli «Eroi dimenticati» che sono stati ricordati. I 26 carabinieri ricordati sono stati: Eolo Adorni (Bivona, 1947), Giuseppe Aiello (Sciacca, 1890), Arcangelo Avanzato(Cianciana, 1865), Giovanni Balletta (Sciacca, 1945), Giuseppe Burgio (Canicattì, 1966), Giuseppe Casuccio (Palma di Montechiaro, 1946), Calogero Giuseppe Cicero (Favara, 1945), Francesco Curiale (Favara, 1892), Fedele De Francisca (Favara, 1945), Cosimo De Rosa (Agrigento, 1992), Antonio Di Dino (Naro, 1945), Giuseppe Di Giovanni (Cattolica Eraclea, 1904), Giuliano Guazzelli (Agrigento, 1992), Giuseppe Iannolino (Naro, 1947), BaldassareNastasi (Montevago, 1979), Giovanni Nicoli (Grotte, 1865), Matteo Palazzolo (Burgio, 1947), Ferdinando Pini (Racalmuto, 1902), Biagio Pistone (Canicattì, 1923), Palmiro olacchi (Grotte, 1868), Alfonso Principato (Racalmuto, 1985), Giovanni Rappazzo (Menfi, 1920), Lorenzo Saija (Canicattì, 1911), Luigi Sorgente (Raffadali, 1918), Antonio Tosi (Comitini, 1862) e Giuseppe Villon (Canicattì, 1939). I 13 poliziotti ricordati sono stati: Sisto Benanti (Naro, 1923), Luigi Bigatti (Racalmuto, 1867), Giovanni Calìa (Agrigento, 1988), Roberto D'Amore (Agrigento, 1943), Calogero Fallea (Canicattì, 1919), Calogero Lauricella (Sciacca, 1951), Nicolò Maggio (Sambuca di Sicilia 1875), Antonio Melilli (Raffadali, 1918), Calogero Messina (Girgenti/Naro, 1863), Giuseppe Montana (S. Flavia, 1985),Calogero Sajeva (Naro/Girgenti, 1876), Antonio Sartelli (Agrigento,1943) e Giuseppe Scaletta (Girgenti, 1867). Ricordato anche il tenente della Guardia di finanza Cosimo Aleo (Sciacca, 1970), il sovrintendente della polizia penitenziaria Pasquale Di Lorenzo (Porto Empedocle, 1992) e gli appartenenti alla polizia munici ale: Salvatore Amato (Agrigento, 1952), Giovanni Fazio (Palma di Montechiaro, 1997), Diego Giudice (Agrigento, 1971), Marcello Sanfilippo (Agrigento, 1946), Niccolò Savarino (Milano, 2012) e Giuseppe Sciascia (Girgenti, 1895). E ricordate anche le due guardie particolari giurate: Vincenzo Salvatori (Agrigento, 1991) e Raimondo Sodano Carrabba (Agrigento, 1983).
(*CR*)
Sabato - 20 maggio
GdS online
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Statali, licenziabili se "bocciati"
per tre anni di fila
ROMA. C'è il sì definitivo del Cdm
alla riforma degli statali targata Madia. Tra le novità, che
viaggiano su due decreti, le assunzioni 'extra' per i precari, un
codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le
visite fiscali e il riordino della valutazione.
Gli effetti di una 'pagella negativa'
saranno determinati su un doppio binario: il lato economico spetta al
contratto, quello disciplinare, che dopo 3 anni può portare al
licenziamento, in base al piano delle performance.
Ora "abbiamo le carte in regola",
dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel
pubblico impiego. Così la ministra della P.A, Marianna Madia, al
termine del Cdm che ha dato il via libera alla riforma degli statali.
"I due decreti approvati mi
consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale
stagione contrattuale", sottolinea. Prima di oggi, spiega, "la
legislazione ereditata non ci consentiva" lo sblocco.
"Superiamo il precariato e il
cattivo reclutamento ereditato", ora "abbiamo bisogno di
riaprire le assunzioni nel pubblico impiego, far entrare i giovani ma
non di qualunque professionalità, di quelle che servono, per far
arrivare servizi ai cittadini".
Le misure contro i furbetti del
cartellino, da punire con i licenziamenti lampo, stanno "dando
prova di essere efficaci" e di recente sono state applicate per
un "dipendente della Regione Emilia Romagna". Così la
ministra della P.A, Marianna Madia, al termine del Cdm. "Dal
monitoraggio del ministero abbiamo - sottolinea - la prova concreta
dell'efficacia delle sanzioni" per i 'furbetti'. Quindi,
aggiunge, non si è trattato di norme "sbandierate", ci
sono le "prove" della loro efficacia.
"Dal primo settembre" ci sarà
un polo unico per le visite fiscali, con le competenze sui controlli
che passeranno dalle Asl all'Inps, omologando il settore pubblico a
quello provato. Così la ministra della P.A, Marianna Madia, al
termine del Cdm, parlando dei controlli sulle assenze per malattia.
LA SICILIA
RIBERA
Istituto "Toscanini" oggi il
terzo concerto.
RIBERA. Prosegue la stagione
concertistica 2017 dell'istituto superiore di studi musicali
"Arturo Toscanini" di Ribera coni! terzo concerto che si verrà
oggi alle ore 18 all'interno dell'auditorium dell'istituto
stesso.
Il concerto, intitolato Percussioni e
Pianoforte, vedrà l'unione del pianoforte con l'orchestra di
percussioni, diretta dal maestro Sergio Cali. Al pianoforte, seguiti
dalla docente e direttrice Mariangela Longo, ci saranno Eliana
Borsellino, Giuseppe Francolino e Calogero Lupo. Gli allievi
presenteranno brani d C. Debussy, E. Portino, G. Randazzo, W,
Reifeneder e D. Milhaud.
L'ensemble di percussioni sarà
costituita da: Francesca Bongiovanni (canto jazz), Grazia Maria
Casciana (canto jazz), Gerlando Callea (basso elettrico), Andrea
Conti (pianoforte jazz), Giusi Farina (basso elettrico), Domenico
Gambino (batteria e percussioni jazz), Benjamin Scaglione (batteria e
percussioni jazz) Julia Massaro (violino), Calogero Marotta
(violoncello), Sergio Morreale (basso elettrico), Giuseppe Oliveri
(batteria e percussioni jazz), Alfonso Pace (pianoforte jazz),
Vincenzo Ruffo (basso elettrico). Vincenzo Scaturro (chitarra jazz).
Francesco Pietro Tamburello (chitarra e chitarra jazz). Alessandro
Schittone (chitarra jazz), Sebastiano Valenza (batteria e
percussioni) e Vincenzo Vallone (percussioni).
"Il prossimo evento annuncia al
nostro giornale la direttrice del "Toscanini", Mariangela Longo
sarà un concerto lirico che, dedicato a Liszt - la poesia incontra
Il canto - si terrà il 10 giugno, sempre all'interno
dell'auditorium del nostro Istituto di studi musicali".
EMANUELA MINIO
PROCURA DELLA REPUBBLICA. «Circa 20
milioni indebitamente incassati dalle tariffe e contributi»
Girgenti Acque accusata di una
maxitruffa.
SONO 4 GLI INDAGATI. L'azienda si
dice "pronta a chiarire ogni cosa appena letti gli atti".
Oltre 12 milioni di curo riconduci bili
a indebite percezioni delle tariffe e circa sette milioni di euro
invece, erogati indebitamente per circa cinque anni sui contributi.
Dietro alla vicenda l'ombra di una
truffa milionaria. Nel mirino della Procura della Repubblica di
Agrigento, e dei Carabinieri del Nucleo operativo ecologico, la
società Girgenti Acque, il gestore idrico di oltre venti comuni
della provincia agrigentina. Quattro le persone che risultano
iscritte nel registro degli indagati. a cui è stato notificato il
provvedimento di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla
Procura. Tre appartengono ai vertici di Girgenti Acque, mentre il
quarto destinatario dell'avviso è un funziona rio dell'Ato
idrico di Agrigento. Sono accusati d truffa aggravata e continuata. I
danno stimato ammonterebbe a quasi 20 milioni di euro L'indagine
condotta dai militari dell'Arma del Noe, con in testa il
luogotenente Nunzio Sapuppo, è stata avviata nei primi giorni
dell'anno in corso. Da un controllo sulla documentazione sarebbero
venute fuori alcune anomalie su contributi e tariffe. La prima
ipotesi di reato contestata riguardante i contributi, risale al
periodo compreso dal 2008 al 2013. L'attività investigativa
avrebbe permesso di accertare, che la società Girgenti Acque,
avrebbe percepito indebitamente i contributi previsti dalla legge
regionale siciliana n finalizzata a consentire l'equilibrio economi
co-gestionale del piano d'ambito.
Il gestore idrico avrebbe ricevuto
dalla Regione Sicilia circa sette milioni di euro. Somma indebita
mente percepita, secondo gli inquirenti, perché la società non
avrebbe rilevato i consumi idrici dalla data d'insediamento, il
2008, e fino al 2011, anno in cui, Girgenti Acque ha iniziato poi,
seppur
parzialmente, a segnalare i volumi
erogati. Ma si arriverebbe fino al 2013. La seconda ipotesi, invece,
riguarda l'applicazione di un indice di inflazione diverso rispetto
a quello previsto, con un inevitabile incremento della tariffa a
carico dell'utenza.
Sulla base di accurati controlli
documentali, il Nucleo operativo ecologico di Palermo, in
collaborazione con il Nucleo investigati vo del Comando provinciale
di Agrigento, avrebbe rilevato che l'attuale tariffa è la stessa
da sempre, e ritenuta alta e andrebbe
corretta. La truffa in questo caso
sarebbe di oltre dodici milioni. E sulla vicenda da registrare
l'intervento dell'avvocato Lillo Fiorello, difensore della
Girgenti Acque. «L'azienda chiarirà ogni profilo di questa
vicenda che già, sin da a desso. respinge nettamente - afferma il
legale contattato telefonicamente dalla redazione del nostro
quotidiano - Lo farà con una nota nei prossimi giorni, dopo aver
letto tutti gli atti e consultato i propri consulenti. L'azienda -
conclude - chiarirà ogni profilo di questa vicenda, che già sin da
subito, possiamo anticipare ha agito operando correttamente».
ANTONINO RAVANÀ
VIABILITA' Strade chiuse, ponti e
viadotti off limits, deviazioni e altri inconvenienti rendono la vita
impossibile.
CRONOMETRAGGIO DI UN CALVARIO
Nostra inchiesta sui tempi di
percorrenza delle strade di collegamento al capoluogo.
Oltre venti minuti per raggiungere
l'ospedale San Giovanni Di Dio pro venendo da Favara, non meno
dito, 15 minuti per giungere a Porto Empedocle provenendo da
Agrigento Bassa, altri 15 minuti per raggiungere la zona industriale
provenendo da Aragona e un tempo variabile tra 15 e25 muniti per
raggiungere Agrigento bassa provenendo da Favara o dai quartieri a
valle del capoluogo come Villaggio Mosè. Sono tutti qui, minuto più
minuto meno, i maggiori tempi di percorrenza ai quali i cittadini
dell'Agrigentino sono costretti a confrontarsi a seguito di una
delle peggiori crisi strutturali sul fronte della viabilità che si
registra ormai da anni.
Una rapida successione di chiusure
consumatesi negli ultimi 7 mesi che hanno interessato soprattutto via
dotti e cavalcavia tutti centrali per la gestione dei flussi di
traffico tra il capoluogo e alcuni dei maggiori comuni della
provincia e rispetto ai quali ancora oggi non esistono immediate
prospettive in riapertura, o, quanto meno, un minimo di chiarezza sui
tempi di intervento. L'ultimo allarme arriva dalla strada
provinciale 15C, anzi, dal sovrastante viadotto della statale 189,
che ha iniziato a perdere "pezzi". Una caduta di calcinacci
dovuta probabilmente al normale ammaloramento del calcestruzzo dopo
anni dalla costituzione che ha però spinto le autorità a disporre
la chiusura della strada in attesa di risolvere l'emergenza.
Causando però un danno serissimo agli abitanti di Aragona e Favara,
e soprattutto alle aziende, che si sono trovate improvvisamente
sprovviste di uno sbocco diretto sull'area industriale e anche sul
San Giovanni Di Dio per tutti coloro che provengono dalla zona di San
Benedetto. Problemi che potrebbero essere risolti in breve tempo,
sebbene non esista oggi un vera road map" pubblica, creando
ovviamente preoccupazione nei cittadini. Sicuramente molto più a
lungo termine sono invece i lavori che dovrebbero essere realizzati
per consentire la riapertura del viadotto Morandi (chiuso definitiva
mente nel marzo del 2017, si dice non meno di l8 che partiranno però
non si sa quando) e quelli per la ricostruzione del viadotto Petrusa,
chiuso da novembre2016, la cui progettazione non sarà conclusa prima
dell'estate. Un quadro allarmante, appunto, cui si aggiungono però
anche le obiettive difficoltà di tutta la viabilità secondaria,
provinciale e comunale, che da anni attenderebbe importanti
investimenti in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria
oggi francamente impensabili stante le d situazioni economiche degli
enti interessati se si eccettuano le progettazioni recentemente
finanziate dalla Regione al Libero consorzio che potranno certa mente
dare una boccata di ossigeno.
Intanto, non resta che aspettare, e
sperare.
GIOACCHINO SCHICCHI
Domenica - 21 maggio
LA SICILIA
Arriva l'estate. Il Comune pensa
alla pulizia dell'arenile e alla sicurezza
Servizio bagnini: l'impegno di
spesa e di 25mila euro.
Stanziati i fondi per far fronte al la
pulizia delle spiagge libere e per l'attivazione del servizio di
vigilanza da parte dei bagnini. Con due distinti provvedimenti, la
cui pubblicazione è stata di- stanziata di poche ore l'uno dal
l'altra, l'Ente ha annunciato le modalità di esecuzione di due
interventi di primaria importanza in vista dell'ormai imminente
stagione estiva. Partiamo dai bagnini. Con una determina dirigenziale
del di Protezione civile afferente alla Polizia Municipale, è stato
reso noto che la cifra destinata al servizio di vigilanza e sicurezza
delle spiagge libere per estate 2017 è di 25mila euro. Verrà a
breve pubblicato un bando perla selezione di un'associazione di
volontariato che dovrà svolgere il servizio, Le torrette
d'avvistamento saranno cinque e verranno collocate sulle spiagge
non già servite da lidi autorizzati. Nello specifico, le torrette
verranno piazzate nelle aree prossime alle località balneari di Due
Poggio di Guardia, Playa, Marianello Ovest e Foce della Gallina In
pratica su gli stessi arenili della passata stagione estiva. Le spese
sono state divise in: contributo spese vive per bagnino pari a 22.800
euro, montaggio e smontaggio delle cinque torrette per 1800 euro,
assicurazione dei volontari 200 euro, fidejussione a garanzia delle
cinque torrette 200 euro. Negli ultimi anni il servizio è stato
aggiudicato alla Guardia Costiera ausiliaria. E' probabile che sarà
così anche per questa stagione estiva. Nelle spiagge libere non
coperte dalla vigilanza dei bagnini, verranno collocati cartelloni
multilingua con la segnalazione di pericolo. Dai bagnini alla pulizia
delle spiagge libere. Come anticipato da questo giornate qualche
giorno fa. il Comune si sostituirà al Libero Consorzio di Agrigento
nell'intervento di bonifica degli arenili.
"Sostituzione" certificata da
un'ordinanza sindacale che determina un intervento straordinario da
parte del Comune. Il provvedimento firmato dal sindaco Angelo
Cambiano prende le mosse da un'ispezione effettuata nei giorni
scorsi dall'ufficio di Igiene Pubblica dal quale sono venute fuori
gravi carenze igienicosanitarie". E' stato Io stesso ufficio
del l'Azienda sanitaria provinciale a suggerire che a tutela della
salute pubblica è indispensabile ed urgente pulire e spiagge e le
vie d'accesso". Da lì, lo stanziamento di un importo massimo di
40mila euro.
GIUSEPPE CELLURA
Lunedì - 22 maggio
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
È tempo di esami per diventare
trasportatore.
Si svolgeranno il 29 maggio, con i
nizioalle&15, nella Sala S. Pellegrino in Via Airone ad
Agrigento, gli esami della I sessione 2017 per esercitare fa
professione di auto- trasportatore di merci su strada. Ventiquattro
'candidati ammessi agli esami dal Settore Attività Economiche e
Produttive e Tra sporti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I
candidati che supereranno gli esami potranno esercitare la
professione in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea,
Due in totale sono le prove d'esame
previste. La prima prova scritta consiste in 60 domande con 4
risposte alternative di cui una vera e tre false, scelte tra quelle
contenute nella banca dati del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e riportate nei relativi decreti dirigenziali. I sessanta
quiz si riferiscono a 20 quesiti per la materia del diritto equamente
ripartiti tra Diritto civile, Diritto commerciale. Di ritto
tributario e Diritto sociale; 10 quesiti per la materia di Gestione
Commerciale e Finanziaria dell'azienda: 10 quesiti per la materia
di accesso al mercato; 10 quesiti per la materia di Norme tecniche e
gestione tecnica; 10 quesiti per la materia di Sicurezza Stradale. La
prima prova d'esame avrà una durata di due ore. Ad ogni risposta
esatta viene attribuito un punto. La prova si intende superata con
punteggio minimo di 30 punti rispondendo esattamente ad almeno il 50%
dei quesiti di ciascuna materia. Dopo la prima prova durante la
sospensione, verranno corretti gli elaborati e sarà stilato l'elenco
degli ammessi alla seconda prova che si svolgerà nello stesso g La
seconda prova scritta, che avrà una durata di due ore, consiste n
un'esercitazione su un caso pratico che prevede la soluzione di un
problema a risposta aperta". La prova contiene elementi relativi
all'ambito nazionale e/o internazionale.