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Rassegna stampa del 24 maggio 2017

Giornale di Sicilia

Capaci 25 ANNI DOPO
il messaggio lanciato dai ragazzi: legalità è libertà
Il capo dello Stato celebra Falcone: «Un'Italia contro la mafia»
Mattarella al bunker: «Lui e Borsellino subirono di tutto ma fecero il proprio dovere fino all'ultimo. Dopo le stragi il Paese reagì allo sconforto. Un esempio contro il terrore»
Riccardo Arena

«Condivisero tanto», fra di loro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: «L'impegno, l'amicizia, la professione, gli ideali, il pericolo. Condivisero anche amarezze, attacchi ingiusti, critiche immotivate, invidie e ostacoli. Condivisero anche il rifiuto della rassegnazione ». Nell'anno in cui il Csm ha aperto i suoi archivi densi di bocciature, ripicche, strali, esposti, discorsi di fuoco, quasi mai a favore di Falcone, Sergio Mattarella, che dell'organo di autogoverno dei magistrati è il capo, ricorda i giudici uccisi 25 anni fa, riferendo pure le amarezze e le sofferenze patite da entrambi. Non solo a causa
della mafia. Gli fa eco il presidente del Senato, Piero Grasso, già giudice a latere del maxiprocesso, messo su dal pool di Antonino Caponnetto, Falcone e Borsellino: «Una volta, dopo l'ennesima bocciatura, Giovanni mi disse: "Vedrai, un giorno capiranno"».
Da Capaci a Manchester
La memoria di Sergio Mattarella corre a Capaci e a via D'Amelio ma anche all'attentato contro i ragazzini della Manchester Arena: se «il ricordo di quei giorni lontani di Palermo, drammatici,cupi e segnati da tanta violenza, permane pienamente vivido, la paura e la sfiducia non prevalsero. La società civile, a partire da quella siciliana, ha acquisito da quei giorni una consapevolezza e una capacità di reazione crescenti e destinate a consolidarsi nel tempo». Ma la nostra «epoca è anch'essa attraversata dal male e dalla violenza», dice il Capo dello Stato, aggiungendo una frase a braccio al discorso  per la commemorazione della strage del 23 maggio 1992. Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro dell'Interno, Marco Minniti: «Terrorismo e mafia sono nemici mortali della democrazia e noi li combattiamo insieme ». Concetto richiamato pure dal capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti.
I ragazzi: legalità è libertà
Aula bunker del carcere dell'Ucciardone, ragazzini arrivati da tutta Italia, anche con le navi della legalità, schierati davanti agli uomini delle Istituzioni e protagonisti, sotto gli occhi di  Maria Falcone, che da un quarto di secolo cerca di cambiare l'antimafia dal basso, partendo cioè da giovani e giovanissimi. E loro, i bambini e i ragazzi, cantano (e suonano) l'inno di Mameli, intervengono, ritirano premi dalle mani del presidente e recitano pure una filastrocca. Bravissimi. È solo una scuola primaria, magari maestri e maestre li avranno aiutati a comporre strofe semplici e dirette («Diceva di essere un uomo normale, ma ha battuto la mafia, questo grande male», «Solo difendendo la legalità si dona agli uomini la libertà») ma Corrado e Fortunato, 9 anni, di Vibo Valentia, le declamano come attori professionisti, senza sbagliare una parola. I più maturi adolescenti del liceo classico Quintino Sella di Biella dedicano a Falcone un lavoro di ricostruzione e una frase: «Il tuo lavoro è il nostro presente, il tuo presente è il nostro futuro». E il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, nel tirare le somme di un'operazione che nel Paese, con l'opera infaticabile di Maria Falcone, ha coinvolto 736 istituti, elogia «il personale della scuola», insegnanti e amministrativi, «che mettono passione, dedizione e competenza » nel lavoro che porta alle celebrazioni del 23 maggio.
Il primo operatore sui posti
La diretta su Raiuno dura oltre tre ore: conducono Franco Di Mare e Emma D'Aquino, ci sono il presidente e il direttore generale dell'azienda, Monica Maggioni e Antonio Campo
Dall'Orto, quest'ultimo appena «bocciato » dal cda per il piano di accorpamento delle testate giornalistiche. In aula nessuna eco delle polemiche e la giornalista-presidente elogia i giornalisti- giornalisti della sede regionale e gli inviati, ricordando Marco Sacchi, «il primo operatore Rai che riuscì ad arrivare sul luogo della strage di Capaci, superando tutte le barriere», quel terribile pomeriggio di maggio, e che è morto in un incidente stradale lo scorso luglio. Il contributo del servizio pubblico è fondamentale, aggiunge il direttore, che parla della digitalizzazione delle udienze del maxi, «la plastica rappresentazione della lotta tra il bene e il male, perché la memoria si faccia storia e la storia si faccia etica».
Mattarella: il maxi unì
l'Italia Il merito dei due giudici uccisi, torna a dire  sergio Mattarella nel suo discorso conclusivo, oltre ad avere imbastito e portato avanti il maxiprocesso, «condotto magistralmente e risultato di un metodo innovativo, sperimentato sul campo da molti anni, che vedeva la mafia come un fenomeno unitario», fu anche quello di creare le condizioni perché «l'Italia nel suo complesso facesse sistema contro la mafia». Falcone e Borsellino, poi, non attesero «fatalisticamente che arrivasse qualcuno dall'esterno, capace di liberare la Sicilia dalla mafia»: i due giudici istruttori, con cui «non fu certo casuale che alcuni mafiosi, di peso nel loro mondo, avessero deciso di collaborare, rifiutavano e respingevano la concezione, falsamente mitizzata e rassegnata, dell'invincibilità della mafia e della sua impenetrabilità, quasi che essa fosse in qualche modo connaturata alla storia, alla mentalità e, in definitiva, al destino della Sicilia». Prevenzione e repressione, nella visione di Falcone, erano fondamentali per costituire «le condizioni di un ordinato sviluppo», ma occorreva pure «un radicale mutamento della società, della mentalità. Devono esservi affiancate istituzioni politiche e amministrative trasparenti ed efficienti», compresa «una condizione di alta occupazione, perché un tessuto sociale sereno e solido resiste meglio a pressioni e influenze criminali». Anche grazie ai pentiti si arrivò a una «sequela di condanne con cui la mafia perse quella pretesa di invincibilità che rappresentava un suo caposaldo».
L'invito che non c'è
Nelle immagini del maxi, quasi tutte provenienti dalle teche Rai, è spesso presente il presidente della Corte d'assise di Palermo, Alfonso Giordano. Ma lui in aula non c'è, perché non invitato. Molti dei protagonisti dei 22 mesi del maxi siedono e intervengono al ricordo di Palermo chiama Italia»: su tutti Grasso, che ricorda come il processo si fosse tenuto in Sicilia, con giudici siciliani, «perché lo vollero Falcone e Borsellino,  a dispetto delle proposte di celebrare tutto a Roma». E poi ci sono il pm Giuseppe Ayala, i giudici istruttori Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello e tanti altri. Giordano, che ha 88 anni ma è lucidissimo e partecipa a incontri  pubblici, se invitato, non è stato mai o quasi mai chiamato per il 23 maggio. E ieri si è detto «dispiaciutissimo » per l'atteggiamento «di chi rappresenta la Fondazione Falcone». Assente anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, indagato per corruzione. Per motivi di opportunità, fa sapere, si è fatto rappresentare dall'assessore Mariella Lo Bello.
Il volontario morto
Fuori in tanti, fra cui gli scout, assicurano il servizio d'ordine e fanno i fondamentali «portatori d'acqua», in una giornata calda come quella di ieri. Uno dei volontari, Carmelo Dublo, di 52 anni, dell'associazione nazionale carabinieri, viene colpito da un malore. Immediati i soccorsi, ma inutili i tentativi di rianimarlo: in ambulanza lo portano a Villa Sofia ma muore in ospedale. La notizia non si diffonde subito: per lui poi arriverà il cordoglio del sindaco Leoluca Orlando.

Il nuovo anno non comincia con i migliori auspici, distrutte aree nel territorio di sciacca ed a Villaseta
Incendi, in 20 giorni 15 ettari di bosco in fumo

Nel 2016 nel Saccense si sono registrati mille interventi di vigili del fuoco e forestale. La Procura chiede il rispetto delle norme
Giuseppe Pantano

Tutela dei boschi a forte rischio anche in quest'inizio del 2017. In appena 20 giorni sono già andati in fumo circa 15 ettari di bosco, tutti nel territorio di Sciacca. E non era andato affatto bene anche il 2016 con un migliaio di  incendi rilevati nei Comuni di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca e un altro migliaio, nello  stesso anno, nel territorio di competenza della Procura di Agrigento.  L'incendio, che ha impegnato anche il  Corpo Forestale, è divampato, in quest'inizio di 2017, anche Villaseta, nel Comune di Agrigento. Per il resto piccoli  roghi, ma la stagione è appena iniziata. Il 2016, in tutto l'agrigentino, è  stato un anno particolarmente difficile per gli incendi nelle aree boschive. Le fiamme hanno avvolto l'area che costeggia il Lago Arancio, a Sambuca, nella località Tardara, in ter ritorio di Sciacca, e pure a Mizzaro, nel Comune di Sant'Angelo Muxaro. Tra Sciacca e Sambuca, all'interno dell'area demaniale, sono andati in fumo circa cento ettari di bosco. A Sant'Angelo Muxaro il fuoco ha bruciato circa 30 ettari di bosco. Fiamme anche sul Monte Sara e bruciati, in poche ore, circa 500 ettari di area boschiva a cavallo tra i territori di Ribera e Cattolica. La Procura della Repubblica di Sciacca nelle scorse settimane è intervenuta con un'iniziativa che, certamente, favorirà l'individuazione dei responsabili degli incendi. Ha promosso incontri con le istituzioni preposte, a diverso titolo,  alle attività di contrasto degli incendi al fine di realizzare gli intenti di un protocollo, siglato con l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento del Corpo Forestale della Regione Sicilia, con il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento ed il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, con i dirigenti degli uffici tecnici e con i comandanti della Polizia Municipale dei Comuni del circondario di competenza e con i vertici delle compagnie carabinieri. L'iniziativa si muove sul principio che una corretta gestione del territorio da parte di chi ne dispone, ovvero il rispetto delle norme di prevenzione degli incendi, può efficacemente ridurre il rischio del verificarsi dell'evento ed in tale logica particolare significato assume il rispetto della normativa sui fuochi controllati. Spesso le regole non vengono rispettate e tra queste il divieto dei fuochi controllati nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre. Il protocollo che è stato stipulato definisce «linee condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi occorrenti sul territorio di competenza della Procura di Sciacca, procedure omogenee di acquisizione delle notizie di reato e delle successive attività, fino alla redazione della relazione conclusiva». Verrà svolta un'azione sinergica, con compiti ben definiti, da parte di tutte le forze in campo, «metodologie di accertamento uniformi, che possano essere poste in pratica dalle diverse forze di polizia giudiziaria in modo corretto e tempestivo, anche prima dell'intervento e del coordinamento da parte del pubblico ministero». Intanto, un'ordinanza è stata emessa dal sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, in materia di prevenzione degli incendi e manutenzione dei fondi incolti in vista dell'aumentare delle temperature in coincidenza dell'estate. Vieta nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 15 ottobre «di accendere fuochi di ogni genere; usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producano faville; fumare, gettare fiammiferi, sigari e sigarette o compiere ogni altra operazione che possa generare fiamma libera con conseguente pericolo di incendio; esercitare attività pirotecnica ed accendere fuochi d'artificio; parcheggiare a contatto con l'erba secca». Nella stessa ordinanza si impone a chiunque possegga terreni o porzioni di aree incolte ed anche aree condominiali. Previste anche sanzioni da 50 a 155 euro.
(*GP*)

Ladri a scuola
Furto all'istitiuto «Foderà»

«Visitato» anche l'istituto tecnico commerciale "Foderà" di via Matteo Cimarra.

Sembra probabile che ad entrare in azione, nella notte fra domenica e lunedì, sia stata la cosiddetta "banda delle macchinette". Una "banda" che potrebbe però, almeno questa volta, aver portato via anche     qualcos'altro dall'istituto scolastico. Alla polizia di Stato, che ha effettuato il sopralluogo ed avviato le indagini, verrà, infatti, consegnato un mirato inventario. I ladri hanno forzato pare un infisso e si sono intrufolati. All'interno dell'edificio scolastico di via Matteo Cimarra hanno poi forzato le cassette dei distributori di snack, bevande e caffè e razziato il contenuto di monete. (*CR*)

Amministrative. Domani a S. Leone arriva Massimo D'Alema, insieme ad Angelo Capodicasa e Mariella Maggio presenterà «Articolo 1» in provincia di Agrigento
Elezioni, la prefettura ricorda le regole:
«Confronti leali, dialettica serena»

Un «vademecum» inviato ai 12 Comuni che vanno al voto


La campagna elettorale per le amministrative di giugno si fa sempre più accesa. Ed in pieno svolgimento della propaganda elettorale interviene la Prefettura di Agrigento che ha predisposto un vademecum  riguardante la "Disciplina della propaganda elettorale". Il documento, spiegato ieri dal vice prefetto Carmelina Guarneri, è stato trasmesso a tutti i Comuni di Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Palma di Montechiaro, Santa Margherita, Sciacca e Villafranca Sicula. Il vademecum richiama l'attenzione sulla «osservanza della normativa che disciplina l'attività di propaganda elettorale, affinché il confronto politico si svolga in un clima di serena dialettica democratica nonché nell'assoluto rispetto delle regole, garantendo altresì la tutela dell'ambiente, del patrimonio storico, monumentale e artistico». Ed in particolare fa riferimento, oltre all'organizzazione dei comizi, anche alla comunicazione dei sindaci uscenti e ricandidati che deve essere - sottolinea la Prefettura - ad esclusivo carattere istituzionale. La Prefettura, però per evitare spiacevoli episodi, ha richiamato i candidati al rispetto delle regole attraverso il vademecum di ben 12 pagine sulla disciplina della propaganda elettorale. Tra le ultime indicazioni della Prefettura anche l'aspetto del voto domiciliare. «Possono essere ammessi al voto domiciliare - chiarisce il Palazzo del Governo ad Agrigento - oltre agli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano, anche gli elettori affetti da gravissime infermità tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l'ausilio dei servizi e cioè del trasporto pubblico che i comuni organizzano in occasione di consultazioni per facilitare agli elettori disabili il raggiungimento del seggio elettorale. L'elettore interessato deve far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, un'espressa dichiarazione». Insomma si cerca di fare in modo che le operazioni di voto si svolgano in maniera regolare. Intanto nelle città chiamate al voto si intensificano gli appuntamenti elettorali. A Palma di Montechiaro, alla marina, il prossimo 28 maggio alle 17,30 arriveranno i big del movimenti Cinque stelle a sostegno della candidatura a sindaco di Martino Falsone. In paese ci saranno Ignazio Corrao, europarlamentare Cinque stelle, Giancarlo Cancelleri, portavoce del movimento all'Ars e le sindache pentastellate di Porto Empedocle e Favara, rispettivamente Ida Carmina e Anna Alba. Il candidato Rosario Bellanti invece sta attuando il programma del porta a porta, girando per i quartieri. Incontra le categorie produttive invece l'altro candidato, Stefano Castellino. Oggi intanto al Dioscuri by palace di San Leone arriva Massimo D'Alema che assieme ad Angelo Capodicasa e Mariella Maggio "battezzeranno" il movimento Articolo 1 in provincia di Agrigento. (*PAPI*)


Agrigentoweb
"GIOVANI E SOCIAL NETWORK": PREMIATI GLI STUDENTI DELL'ITG "F:BRUNELLESCHI".

Affermazione dell'Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" di Agrigento, presieduto dal Dirigente Scolastico Dott.ssa Patrizia Pilato, presso il Centro Commerciale Città dei Templi dove in questi giorni si è svolta la manifestazione sul tema "I giovani e i social network" aperta a diverse scuole della provincia. Tra i vari Istituti partecipanti, la classe III B del Brunelleschi, coordinata dalla Prof.ssa Maria Assunta Iacona, è risultata vincitrice del concorso relativo alla predisposizione di un articolo ad impostazione giornalistica ex aequo con la scuola secondaria di primo grado "A. Vivaldi" di Porto Empedocle. L'elaborato, che verrà pubblicato dalla testata "Agrigento Nuove Ipotesi", è stato realizzato dall'alunno Vincenzo Fratacci. Alla scuola sono stati consegnati un attestato di partecipazione e un assegno di euro 100. Nei locali del predetto Centro Commerciale prosegue intanto la mostra delle produzioni artistiche e multimediali realizzate dalle varie scuole che nell'ambito del Brunelleschi ha visto impegnati gli alunni Bruno di Filippo, Calogero Mazza e Salvatore Romeo i quali, per l'occasione, hanno presentato una serie di cartelloni sul tema proposto. Il progetto promosso dal Centro Commerciale ha affrontato una tematica di grande attualità in quanto i social network occupano ormai uno spazio e un tempo notevole nella vita di molti ragazzi. Partendo dal presupposto di base che ormai, nell'era digitale, non si può più prescindere dalla circostanza che la presente generazione nasca circondata e condizionata dalla tecnologia, è innegabile il fatto che oggi si sia formata un vastissima rete virtuale che permette ai giovani di dialogare e scambiarsi idee con più di un sesto della popolazione mondiale. Argomenti che sono stati trattati ed approfonditi in due incontri formativi durante i quali, grazie alla partecipazione di relatori esperti, sono state evidenziate molte sfumature del fenomeno: dalla dipendenza da internet agli effetti negativi del cyberbullismo, dalle crisi d'identità alle difficoltà nel costruire relazioni reali. L'obiettivo sul quale tale progetto è stato ideato non ha riguardato soltanto l'informazione ma ha perseguito come principale finalità quella di contribuire a limitare i rischi connessi all'uso costante dei media, offrendo ai ragazzi gli strumenti per affinare la capacità di muoversi nel mondo del web in modo sano. Un progetto senz'altro costruttivo che ha visto gli studenti dell'Istituto "F. Brunelleschi" impegnati con interesse e, considerati gli esiti, con soddisfazione.


Agrigentonotizie
ISTITUTO TOSCANINI, TUTTO PRONTO PER IL CONCERTO CHE SIGLERÀ UN'IMPORTANTE CONVENZIONE

All'evento prenderanno parte i dirigenti il direttore della scuola di musica Mariangela Longo e il dirigente scolastico del Majorana, Teresa Maria Rita Buscemi. Giovedì 25 maggio, in occasione del concerto dei solisti dell'istituto superiore di studi Musicali "A. Toscanini" presso il Liceo Scientifico e musicale statale "E. Majorana" di Agrigento verrà siglata una importante convenzione tra i dirigenti delle due istituzioni, il direttore del Toscanini Mariangela Longo e il dirigente scolastico del Majorana Teresa Maria Rita Buscemi. "Si tratta - dice Mariangela Longo - di un importante collaborazione tra Istituzioni appartenenti al sistema Nazionale d'Istruzione Musicale, prevista dalle nuove normative ministeriali con la finalità della continuità degli studi musicali e dell'armonizzazione dei percorsi formativi tra il Liceo Musicale e il Toscanini, Istituzione di Alta formazione Artistico Musicale dove gli studenti del Liceo E. Majorana potranno proseguire e completare gli studi musicali frequentando i Corsi Universitari di Primo e Secondo Livello Afam. La collaborazione già avviata con lo scambio dei concerti ha dato modo di far relazionare reciprocamente docenti e studenti delle due Istituzioni in un clima carico di entusiasmo per la condivisione di intenti e di progetti futuri comuni; un importante obiettivo raggiunto che va a consolidare e a valorizzare la filiera professionalizzante nell'ambito della formazione artistico-musicale del territorio agrigentino.Il Liceo Scientifico e Musicale Statale 'E. Majorana' di Agrigento e l'Istituto Superiore di Studi Musicali "A. Toscanini" di Ribera - dice il dirigente scolastico del Majorana Teresa Maria Rita Buscemi - nei prossimi giorni sottoscriveranno una convenzione che risponde all'esigenza sempre più sentita di creare anche nel comprensorio territoriale agrigentino una piena collaborazione tra realtà formative complementari". Queste le parole di Teresa Buscemi. "Prima che venisse siglato quest'importante accordo, infatti, gli studenti agrigentini erano costretti a recarsi fuori provincia per completare il loro percorso formativo musicale; adesso, invece, quanto era stato avviato già due anni fa con l'apertura di una sezione musicale presso il Liceo "E. Majorana" di Agrigento in risposta alla richiesta espressa da un territorio nel quale sono presenti ben 44 scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale ha raggiunto la completa attuazione. Questa collaborazione, infatti, chiude il cerchio, realizza pienamente il completamento della formazione musicale nella nostra provincia: dall'avvio del percorso nella scuola media all'affinamento delle competenze strumentali in seno al curricolo liceale fino ad arrivare all'alta formazione musicale.Le prime iniziative a cui le due istituzioni musicali hanno dato vita proprio in questi giorni sono stati i due incontri di gemellaggio tra i loro rispettivi studenti: il 18 maggio gli alunni del Liceo "E. Majorana" sono stati ospitati dall'Istituto Superiore di Studi Musicali "A. Toscanini", mentre gli studenti del "Toscanini" visiteranno il Liceo "E. Majorana" il 25 maggio. Il prossimo 31 maggio, invece, sempre presso il liceo agrigentino una commissione mista di docenti di entrambe le istituzioni presiederà agli esami di ammissione alla classe prima del liceo musicale.Sicuramente numerose e proficue, infine, saranno le iniziative che verranno realizzate a partire dal prossimo settembre il concerto del 25 Maggio presso il Liceo Majorana prenderanno parte numerosi studenti del Toscanini: Paolo Alongi, Angelo Prazza, Andrea Carlo Raineri (Chitarre), Francesco Russello, Francesco Mistretta, Gabriele Zambuto, Maria Elena Caramella (Violini), Calogero Marotta, Benjamin Scaglione, Margherita Tortorici (Violoncelli), Giuseppe Spataro, Giuseppe Francolino, Alessio Francolino, Calogero Lupo, Eliana Borsellino (Pianoforte), Stefan Cutean, Myriam Russello (Flauti), Domenico Gambino, Giuseppe Oliveri, Benjamin Scaglione, Andrea Conti (Percussioni) Alessandro Schittone (Chitarra Jazz),Francesca Bongiovanni (Canto Jazz), Jole Pinto (Soprano), Giuseppe Michelangelo Infantino (Tenore) e gli accompagnatori al pianoforte M° Giusy Ines Tuttolomondo e M° Michele Salvatore. Venerdì 26 Maggio i cantanti lirici Klizia Prestia e Giovanna Nuara (Soprani) e Giuseppe Infantino (Tenore) accompagnati al pianoforte dal M° Giusy Ines Tuttolomondo, interpreteranno importanti arie d'Opera di G.Puccini e di G. Verdi nella splendida cornice del Teatro Comunale di Vittoria (RG), in occasione dell'evento "La Notte dei Talenti" dedicato alla valorizzazione dei giovani talenti, su espresso invito degli organizzatori, il Kiwanis Club e il Comune di Vittoria.


LA SICILIA


VIA CIMARRA Ennesima incursione in una scuola ieri notte al Foderà.

Incursione dei ladri all'interno di una scuola di Agrigento. Preso di mira l'istituto tecnico commerciale 'Michele Foderà invia Matteo Cimarra, nella zona del Quadrivio Spinasanta. il danneggiamento con furto, è stato compiuto durante le ore notturne. I responsabili dopo avere rotto un infisso, nel retro dell'edificio scolastico, sono riusciti facilmente ad accedere nei locali. Dopodiché hanno scassinato alcune senatore di porte interne, e visitato le stanze della segreteria, e alcune aule. Hanno arraffato prodotti informatici e gli spiccioli dei distributori automatici di caffè e snack. Concluso il raid si sono allontanati velocemente, facendo perdere le proprie tracce. Nessuno si è accorto del passaggio dei malviventi. A fare l'amara scoperta, l'indomani mattina, sono stati i collaboratori scolastici all'orario di apertura della scuola. Immediatamente sono stati avvertiti i vertici dell'istituto. Tutti insieme hanno verificato cosa mancasse, ma la scuola è rimasta regolarmente aperta e i ragazzi hanno fatto regolarmente lezione. Per fortuna dalle prime verifiche U materiale didattico non è stato toccato. E in corso 'inventailo, per coi l'ammontare de danno, è ancora in via di quantificazione. La segnalazione del furto è stata data al centralino del 113. Su posto sono intervenuti gli agenti della sezione Volanti, i quali dopo un sopralluogo, hanno raccolto i acconti del personale scolastico e la denuncia. e subito hanno avviato le indagini Una prima relazione è stata inviata alla Procura di Agrigento. Aperto un fascicolo a carico di ignoti. Le Volanti indagano in collaborazione con la Squadra Mobile.

VERSO L'ESTATE.
Dal Demanio Marittimo pronto il via libera alla ditta specializzata che invierà sugli arenili uomini e mezzi adatti. TRA POCHE ORE SI PULISCONO LE SPIAGGE.

La stagione estiva è burocraticamente iniziata già da alcune settimane, ma... Volge al termine l'iter istruttorio per ottenere le autorizzazioni a eseguire gli interventi di pulizia straordinaria sull'arenile di San Leone. Oggi, infatti, partirà dal Demanio Marittimo il benestare alla richiesta da parte del Comune a eseguire gli interventi. Dopo essere stata ricevuta dagli uffici comunali, l'autorizzazione firmata da Francesco Guarasci, direttore del Demanio Marittimo, sarà recapitata ne gli uffici di Iseda che, immediatamente, darà il via agli interventi di pulizia straordinaria della spiaggia. Domani (oggi per chi legge) parte l'autorizzazione via Per al Comune — spiega Francesco Guarasci - secondo le modalità di rito comunichiamo i mezzi autorizzati a entrare in spiaggia, per il periodo in cui è stata chiesta autorizzazione per eseguire gli interventi di pulizia. -Quando è pervenuta la nota del Comune? A metà maggio". Quindi,con molta probabilità, oggi autorizzazione a cominciare gli interventi di pulizia straordinaria potrebbe finire sul tavolo dell'Iseda, Giancarlo Alongi. 'Noi siamo pronti a cominciare — spiega Alongi — Entreremo in spiaggia con le pale gommate e gli autocarri che servono ad asportare i rifiuti depositati sulla spiaggia e perfino gli sfalci di potatura che, ogni anno, qualche incivile abbandona in qualche angolo nascosto della spiaggia, nonostante la presenza dell'apposito cassone nell'area antistante il Mare Nostrum. Ad ogni mo do, lo ripeto, siamo pronti. Siamo in attesa che ci diano il via". 'Lo scorso mese di febbraio — afferma Guarasci - ho inviato una nota a tutti i comuni della fascia costiera agrigentina per far sì che le autorizzazioni per gli eventi per la pulizia de gli arenili, fossero chieste in tempo. Tra l'altro la disposizione da parte del nostro dirigente generale recita che eventuali istanze debbano pervenire almeno trenta giorni prima". Nei giorni scorsi, il nostro giornale ha erroneamente riportato che le autorizzazioni alla pulizia delle spiagge fossero di competenza della Capitaneria di Porto. in realtà, le istanze vanno inoltrate al preposto ufficio periferico dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente e non alla Capitaneria di Porto. RITA BAIO


LE NOMINE DEL CONSIGLIO DELL'ENTE PARCO VALLE DEI TEMPLI

Il Comune in giudizio contro la Regione. Consiglio del Parco, il Comune di Agrigento va alla guerra contro la Regione Siciliana. Dopo le note stampa di fuoco da parte dell'Amministrazione e dei suoi sostenitori, fuori e dentro il palazzo di Città, adesso è arrivato anche il ricorso alle vie legali, finalizzato ad ottenere l'annullamento del decreto dell'assessore regionale ai Beni culturali che, a fine marzo, ha dotato nuovamente il Parco della sua struttura collegiale, escludendo però clamorosamente il Comune. Palazzo dei Giganti, infatti, è oggi relegato al ruolo di semplice partecipante al Consiglio con voto consultivo, quindi non vincolante. Non solo, la stessa individuazione dei componenti della struttura, sebbene pare vi fossero stati accordi politici abbastanza chiari, era sfuggita completamente al Municipio. Il provvedimento venne così definito, cosa più cosa meno, uno scippo a danno del territorio di Agrigento (tra gli interventi si ricorderanno quelli dei gruppi consiliari vicini al sindaco, oltre che del Distretto Turistico Valle dei Templi) ma la cosa sembrò chiudersi dentro i confini della semplice polemica politica. Anzi, dal nuovo presidente del Consiglio del Parco, l'uscente commissario Bernardo Campo, arrivarono parole di distensione nei confronti del Municipio, sostenendo che avrebbe comunque garantito al Comune il diritto a dire la sua. Tutto risolto? E invece no. E' di ieri la firma di una determinazione sindacale con la quale si provvede a dare mandato agli uffici ad attivarsi per impugnare e annullare decreti connessi alle nomine, per quanto né nell'atto in sé, né chiedendo specifici chiarimenti, si è riusciti a conoscere le motivazioni tecnico-giuridiche che consentirebbero a Palazzo dei Giganti di t la "voce grossa"con la Regione rispetto ad un Parco che, dice no, non è Comunale. Gli esiti, e l'eventuale processo, si vedranno ovviamente nei prossimi mesi. Intanto il Consiglio, che si riunirà stamattina per affrontare diversi punti, tra i quali molte convenzioni con privati per potenziare l'offerta ai turisti, stando alle indiscrezioni potrebbe essere parzialmente allargato nei prossimi mesi. G.S.


CAMASTRA:
SENTENZA FAVOREVOLE AL COMUNE CHE RISPARMIA

Taglio dirigenti, ok del Tribunale. Una sentenza che può essere definita storica quella emessa dal giudice del Tribunale di Agrigento il quale ha ritenuto legittima la riorganizzazione della macchina amministrativa operata dal Sindaco di Camastra, Angelo Cascià, all'indomani della propria elezione la carica di primo cittadino del comune agrigentino. Non potendo, procedere con un piano di esubero de per sonale, il sindaco Angelo Cascià procedeva ad una riassetto dell'organizzazione interna dell'ente, che prevedeva da un lato l'abolizione delle figure dei Responsabili delle Posizioni Organizzative, e la contestuale istituzione dei responsabili dei settori. Il Comune di Camastra conseguiva così un considerevole risparmio sul costo del personale, poiché per i responsabili dei settori non sono previsti lauti compensi derivanti dalle indennità di posizione e dalle indennità di risultato riconosciute in capo ai responsabili delle posizioni organizzative, cui vengono affidati ruoli di natura dirigenziale. La riorganizzazione operata dal Comune di Camastra, veniva appellata da un dipendente del comune che per dieci anni aveva ricoperto l'incarico di responsabile di Posizione Organizzativa avanzando delle presunte illegittimità. Ieri è giunta la sentenza del Giudice del lavoro Bartolo Salone, il quale ha condiviso la linea difensiva del l'avvocato Giovanni Puntarello, lega ledi fiducia dell'ente stabilendo la legittimità dell'operato del Comune di Camastra e condannando il dipendente a risarcire le spese di lite liquidate in complessivi cinquemila euro U sentenza risulta particolarmente importante perché, nello stabilire a legittimità dell'operato del Comune di Camastra ha implicitamente fornito un suggerimento alle altre amministrazioni che dovessero accusare l'esigenza di un risparmio dei costi del personale. CARMELO VELLA




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