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Rassegna stampa del 9 giugno 2017

Giornaledisicilia
Il giardino botanico svela i suoi segreti è possibile "navigare" nel suo sottosuolo

La magia degli ipogei dell'antica Akragas con tutto il loro fascino e mistero adesso è a portata di mouse. È possibile infatti grazie a qualche clic compiere un suggestivo viaggio virtuale verso il "centro della terra". Un progetto messo a punto dal Libero Consorzio di Agrigento, ci permette di navigare virtualmente all'interno dei pozzi e degli ipogei presenti al Giardino Botanico di via Demetra di Agrigento, uno dei «Luoghi del cuore» prescelti dal Fai. Nella pagina Facebook del Libero Consorzio Comunale sono stati inseriti foto e schemi che raccontano i risultati di un'indagine geo-speleologica effettuata qualche tempo addietro dal Geologo agrigentino Giuseppe Lombardo e che ha preso in esame le cavità artificiali ricadenti all'interno dell'area del Giardino Botanico. Le foto pubblicate su Facebook sono state realizzate sia nelle cosiddette opere idrauliche che nelle cavità stanziali. Le prime sono opere realizzate per il reperimento e l'approvvigionamento delle acque, siano esse superficiali che sotterranee. Le cavità stanziali, sono invece tutte le cavità realizzate come abitazioni, stalle o magazzini ed adibite, in periodi differenti, ad usi diversi. Un mondo suggestivo quello dei ipogei agrigentini che ci porta al 480 a.C. e che secondo la tradizione dobbiamo attribuire a all'architetto Feace che li realizzò nel tempo in cui regnava Terone. Quel tiranno impiegò migliaia di schiavi cartaginesi catturati durante la vittoriosa guerra di Imera, per questa imponente opera. Si è molto dibattuto se siano opere idrauliche o opere militari di difesa o magazzini per lo stoccaggio di derrate alimentari. Fra i tanti pozzi visitati e studiati dai geologici e che possiamo ammirare attraverso le pagine facebook del Libero Consorzio c'è quello di Bonamorone, profondo 15 metri e che permette l'ingresso all'interno di una imponente ed importante cavità artificiale agrigentina quale è appunto l'Ipogeo di Bonamorone. Altre cavità esplorate presenti al Giardino botanico sono il Pozzo Arancio, posto ad una quota di circa 190 metri sul livello del mare o il Pozzo Ricino, la cui esistenza è stata scoperta dai tecnici della Provincia Regionale di Agrigento a seguito dello sprofondamento dell'imbocco. E ancora, il pozzo "Acanto", ubicato nella zona a sud degli uffici del Libero Consorzio o il pozzo Olivo assolutamente sconosciuto fino al 2004 e rinvenuta durante i diversi sopralluoghi di ricerca effettuati e rappresenta sicuramente una delle cavità più pericolose riscontrate all'interno del giardino. Ci sono poi il Pozzo Ficodindia che era finalizzato allo sfruttamento delle acque sotterranee, il pozzo Alloro, il pozzo Carrubo e il pozzo Mandorlo che ha la caratteristica di avere lungo la parete meridionale della stessa delle staffe in ferro, posizionate "a scaletta", che permettevano agevolmente l'ingresso in sotterraneo. Le foto pubblicate sulla pagina Facebook del Libero Consorzio, raccontano anche degli ipogei veri e propri presenti al Giardino Botanico. C'è l'ipogeo degli Alveoli che rappresenta la cavità stanziale posta a 215 metri s.l.m.. L'ipogeo del Masso è una cavità a pianta trapezoidale con uno sviluppo planimetrico di poco superiore a cinque metri. L' Ipogeo della Vasca, invece, si apre lungo la parete nord dell'ampia cavea presente all'interno del Giardino Botanico ed è costituito da una cavità a pianta allungata. L'Ipogeo della Stalla" è una cavità di forma molto regolare posta ad una quota di circa 193.5 metri s.l.m., risulta essere caratterizzata da un ampio ingresso e da dimensioni che si mantengono costanti per l'intero sviluppo planimetrico, che risulta essere di poco inferiore a 20 metri. L'Ipogeo della Stalla è una cavità di forma molto regolare posta ad una quota di circa 193.5 metri s.l.m., risulta essere caratterizzata da un ampio ingresso e da dimensioni che si mantengono costanti per l'intero sviluppo planimetrico, che risulta essere di poco inferiore a 20 metri. l'Ipogeo della Torre è un'altra cavità sicuramente fra le più interessanti presenti all'interno del Giardino Botanico sia per il suo andamento misto sia per la ricchezza di spunti speleologici di un certo valore. Infine l'Ipogeo del Muretto, che è un' opera insediativa civile posta nella porzione più meridionale della parete della suddetta cavea, di forma molto regolare e dalle dimensioni che si mantengono costanti per l'intero sviluppo planimetrico della stessa, che risulta essere di circa 22metri. Altri ipogei sono visitabili, da qualche settimana, anche alla Kolymbetra. (*EDB*)

agrigentonotizie.it

Il centro storico di Agrigento vivrà una nuova era.
Way finding Agrigento è stato inaugurato mercoledì 7 giugno, è questa l'iniziativa che piace. Un percorso dettagliato che ha come obiettivo quello di rendere dinamico il centro storico. Le istruzioni per l'uso sono semplici, grazie anche all'installazione di alcuni pannelli, posto  nei punti principali. Secondo quanto ha riferito il sindaco Calogero Firetto, chi prenderà parte al Way Finding Agrigento dovrà avere come punto di ritrovo: piazza Marconi (Stazione Centrale), piazza Rosselli (stazione dei pullman) e piazza Sinatra (parcheggio multiplano). I turisti saranno accolti da un pannello grande, contenente la mappa del centro storico con l'indicazione dei percorsi pedonali. Si potrà scegliere tra un percorso più lungo, di colore blu, chiamato "Vicoli e cultura", ed uno più breve, di colore bordeaux, chiamato "Girgenti in un'ora". Si, delle vere e proprie escursioni dentro il cuore di Girgenti.  Per semplificare la scelta si potrà accedere alla banca dati Way Finding Agrigento aprendo sullo smartphone o tablet il lettore di codici QR (si possono trovare gratuitamente centinaia sullo store del telefonino), quindi inquadrando con la telecamera il codice QR posto appena sotto la mappa: si avrà così maggiori informazioni che  aiuteranno a capire quale percorso scegliere. Effettuata la scelta seguite la freccia marrone, che vi condurrà nel piazzale antistante l'ingresso est di via Atenea (Porta di Ponte): lì troverete un pannello più piccolo, che riconoscerete per la grafica, da dove potete iniziare il vostro percorso. Su ogni pannello del percorso si troverà una mappa della zona in cui il soggetto si  trova: vi sono segnati il tragitto blu per il percorso "Vicoli e cultura" ed il tragitto bordeaux per il percorso "Girgenti in un'ora". Dentro ogni percorso messi in risalto  i luoghi citati da Luigi Pirandello nei suoi scritti ma anche i luoghi "Arte e fede". Nel programma dei percorsi integrativi (Rabato, San Giacomo, ecc.), che si potranno esplorare per poi ritornare sul percorso principale scelto. Il nuovo progetto, è studiato nei minimi dettagli, ma dal Comune assicurano che tutto verrà ben presto migliorato e potenziato. Agrigento "sfrutta" il centro storico, luogo spesso dimenticato.


Raccolta differenziata nelle città vicine e ad Agrigento 8 tonnellate in più di rifiuti

Ogni giorno, ad Agrigento, ci sono otto tonnellate in più di rifiuti. E l'aumento della spazzatura - stando ai dati dell'Iseda e della Sea, le imprese che si occupano della raccolta, - è concomitante con l'inizio del servizio di raccolta differenziata in alcuni Comuni confinanti con il capoluogo. Le criticità maggiori vengono  registrate e documentate anche attraverso dossier fotografici, con data e ora, nelle zone di Monserrato e della casa natale di Pirandello, al quadrivio Spinasanta, a San Michele e nella zona appena fuori il quartiere di Fontanelle. Un aumento di rifiuti di ogni tipo, a volte già differenziati, che vengono lasciati nel primo cassonetto disponibile e che vengono smaltiti nella discarica di Siculiana sostanzialmente a spese dei contribuenti agrigentini. In alcune giornate, come spiegano i tecnici dell'Iseda, ci si trova costretti a mettere in servizio un secondo automezzo per poter far fronte alla quantità di spazzatura che si deve raccogliere e che è nettamente superiore a quella che solitamente viene lasciata in ogni singolo punto di raccolta. "Verrebbe da pensare  - spiega l'amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi - che diversi cittadini dei Comuni vicini al capoluogo non vogliano rinunciare alle loro ataviche abitudini di non differenziare i rifiuti, nonostante la legge lo imponga, e continuino a lasciare la spazzatura nei tradizionali contenitori che ad Agrigento, al momento, sono ancora presenti. Ci domandiamo due cose. La prima è cosa succederà quando anche nel capoluogo partirà la differenziata e i cassonetti spariranno del tutto e la seconda è perché non si riesce a monitorare due o tre zone a rischio dove ormai, dopo mesi, è conclamato che sono state scelte come discariche personali di alcuni. Un ultimo aspetto - conclude l'Ad di Iseda - è legato alle segnalazioni sacrosante che i cittadini postano sui social network. Sarebbe probabilmente molto meglio, se oltre a limitarsi a fotografare e diffondere le immagini o i filmati di episodi di inciviltà già compiuti, si potesse riuscire a fotografare e segnalare anche gli "attori" di tanta inciviltà, magari cogliendoli sul fatto e segnalando agli organi preposti, elementi utili alla loro identificazione. Forse, in questo modo, multa dopo multa, si potrà riuscire ad ottenere un risultato concreto nella lotta al malcostume diffuso di fare come ci pare aiutando anche le casse comunali".

Livesicilia.it

Dipendenti senza paga da 4 mesi . Occupata sede di una Partecipata
SIRACUSA

- Pesante situazione finanziaria dell'ex Provincia di Siracusa, dove i 613 dipendenti dell'ente e della società partecipata "Siracusa Risorse" non ricevono lo stipendio da febbraio. I dipendenti, in segno di protesta, hanno occupato la sede di Siracusa Risorse. Il commissario straordinario Giovanni Arnone lancia l'allarme: "Ho scritto a tutti i rappresentanti istituzionali nella speranza di riuscire a trasmettere l'alto livello di allarme sociale. I lavoratori sono costretti da mesi a vivere di prestiti incolpevolmente contratti, a tollerare le conseguenze del mancato pagamento di mutui, a subire sfratti per l'impossibilità di procedere al pagamento dell'affitto, tralasciando tutte le privazioni cui vengono costretti a causa dell'incertezza e dall'altalenante incedere dei promessi trasferimenti". "All'esiguità dei trasferimenti regionali e dei capitoli di entrata, si aggiunge - continua il commissario - il prelievo forzoso dello Stato pari a 19 milioni e 400 mila euro che sottrae quasi per intero le entrate dell'ente che ammontano per il 2016 a 23 milioni di euro. Si teme che perdurando tale stato di grave disagio possano evidenziarsi seri problemi di ordine pubblico, di cui l'attuale occupazione della sede di Siracusa Risorse da parte del personale dipendente è un primo preoccupante segnale".

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