Giornaledisicilia
Il giardino botanico svela i suoi
segreti
è possibile "navigare" nel suo
sottosuolo
La
magia degli ipogei dell'antica Akragas con tutto il loro fascino e
mistero adesso è a portata di mouse. È possibile infatti grazie a
qualche clic compiere un suggestivo viaggio virtuale verso il "centro
della terra". Un progetto messo a punto dal Libero Consorzio di
Agrigento, ci permette di navigare virtualmente all'interno dei pozzi
e degli ipogei presenti al Giardino Botanico di via Demetra di
Agrigento, uno dei «Luoghi del cuore» prescelti dal Fai. Nella
pagina Facebook del Libero Consorzio Comunale sono stati inseriti
foto e schemi che raccontano i risultati di un'indagine
geo-speleologica effettuata qualche tempo addietro dal Geologo
agrigentino Giuseppe Lombardo e che ha preso in esame le cavità
artificiali ricadenti all'interno dell'area del Giardino
Botanico. Le foto pubblicate su Facebook sono state realizzate sia
nelle cosiddette opere idrauliche che nelle cavità stanziali. Le
prime sono opere realizzate per il reperimento e l'approvvigionamento
delle acque, siano esse superficiali che sotterranee. Le cavità
stanziali, sono invece tutte le cavità realizzate come abitazioni,
stalle o magazzini ed adibite, in periodi differenti, ad usi diversi.
Un mondo suggestivo quello dei ipogei
agrigentini che ci porta al 480 a.C. e che secondo la tradizione
dobbiamo attribuire a all'architetto Feace che li realizzò nel
tempo in cui regnava Terone. Quel tiranno impiegò migliaia di
schiavi cartaginesi catturati durante la vittoriosa guerra di Imera,
per questa imponente opera.
Si è molto dibattuto se siano opere
idrauliche o opere militari di difesa o magazzini per lo stoccaggio
di derrate alimentari.
Fra i tanti pozzi visitati e studiati
dai geologici e che possiamo ammirare attraverso le pagine facebook
del Libero Consorzio c'è quello di Bonamorone, profondo 15 metri e
che permette l'ingresso
all'interno
di una imponente ed importante cavità artificiale agrigentina quale
è appunto l'Ipogeo di Bonamorone. Altre cavità esplorate presenti
al Giardino botanico sono il Pozzo Arancio, posto ad una quota di
circa 190 metri sul livello del mare o il Pozzo Ricino, la cui
esistenza è stata scoperta dai tecnici della Provincia Regionale di
Agrigento a seguito dello sprofondamento dell'imbocco.
E
ancora, il pozzo "Acanto", ubicato nella zona a sud degli uffici
del Libero Consorzio o il pozzo Olivo assolutamente sconosciuto fino
al 2004 e rinvenuta durante i diversi sopralluoghi di ricerca
effettuati e rappresenta sicuramente una delle cavità più
pericolose riscontrate all'interno del giardino. Ci sono poi il
Pozzo Ficodindia che era finalizzato allo sfruttamento delle acque
sotterranee, il pozzo Alloro, il pozzo Carrubo e il pozzo Mandorlo
che ha la caratteristica di avere lungo la parete meridionale della
stessa delle staffe in ferro, posizionate "a scaletta",
che
permettevano agevolmente l'ingresso in sotterraneo. Le foto
pubblicate sulla pagina Facebook del Libero Consorzio, raccontano
anche degli ipogei veri e propri presenti al Giardino Botanico.
C'è l'ipogeo degli Alveoli che
rappresenta la cavità stanziale posta a 215 metri s.l.m.. L'ipogeo
del Masso è una cavità a pianta trapezoidale con uno sviluppo
planimetrico di poco superiore a cinque metri. L' Ipogeo della
Vasca, invece, si apre lungo la parete nord dell'ampia cavea
presente all'interno del Giardino Botanico ed è costituito da una
cavità a pianta
allungata.
L'Ipogeo della Stalla" è una cavità di forma molto regolare
posta ad una quota di circa 193.5 metri s.l.m., risulta essere
caratterizzata da un ampio ingresso e da dimensioni che si mantengono
costanti per l'intero sviluppo planimetrico, che risulta essere di
poco inferiore a 20 metri. L'Ipogeo della Stalla è una cavità di
forma molto regolare posta ad una quota di circa 193.5 metri s.l.m.,
risulta essere caratterizzata da un ampio ingresso e da dimensioni
che si mantengono costanti per l'intero sviluppo planimetrico, che
risulta essere di poco inferiore a 20 metri. l'Ipogeo della Torre è
un'altra cavità sicuramente fra le più interessanti presenti
all'interno del Giardino Botanico sia per il suo andamento misto
sia per la ricchezza di spunti speleologici di un certo valore.
Infine l'Ipogeo del Muretto, che è un' opera insediativa civile
posta nella porzione più meridionale della parete della suddetta
cavea, di forma molto regolare e dalle dimensioni che si mantengono
costanti per l'intero sviluppo planimetrico della stessa, che
risulta essere di circa 22metri. Altri ipogei sono visitabili, da
qualche settimana, anche alla Kolymbetra. (*EDB*)
agrigentonotizie.it
Il
centro storico di Agrigento vivrà una nuova era.
Way
finding Agrigento
è stato inaugurato mercoledì 7 giugno, è questa l'iniziativa che
piace. Un percorso
dettagliato che ha come obiettivo quello di rendere dinamico il
centro storico.
Le istruzioni per l'uso sono
semplici, grazie anche all'installazione di alcuni
pannelli, posto nei punti principali. Secondo quanto ha
riferito il sindaco Calogero Firetto, chi prenderà
parte al Way Finding Agrigento dovrà avere come punto di ritrovo:
piazza Marconi (Stazione Centrale), piazza Rosselli (stazione dei
pullman) e piazza Sinatra (parcheggio multiplano).
I turisti saranno accolti da un
pannello grande, contenente la mappa del centro storico con
l'indicazione dei percorsi pedonali. Si potrà scegliere tra un
percorso più lungo, di colore blu, chiamato "Vicoli e cultura",
ed uno più breve, di colore bordeaux, chiamato "Girgenti in
un'ora".
Si, delle vere e proprie
escursioni dentro il cuore di Girgenti. Per
semplificare la scelta si potrà accedere alla banca dati Way Finding
Agrigento aprendo sullo smartphone o tablet il lettore di codici QR
(si possono trovare gratuitamente centinaia sullo store del
telefonino), quindi inquadrando con la telecamera il codice QR posto
appena sotto la mappa: si avrà così maggiori informazioni che
aiuteranno a capire quale percorso scegliere. Effettuata la
scelta seguite la freccia marrone, che vi condurrà nel
piazzale antistante l'ingresso est di via Atenea (Porta di Ponte):
lì troverete un pannello più piccolo, che riconoscerete per la
grafica, da dove potete iniziare il vostro percorso. Su ogni
pannello del percorso si troverà una mappa della zona in cui il
soggetto si trova: vi sono segnati il tragitto blu per
il percorso "Vicoli e cultura" ed il tragitto bordeaux per il
percorso "Girgenti in un'ora". Dentro ogni percorso messi in
risalto i luoghi citati da Luigi Pirandello nei suoi scritti ma
anche i luoghi "Arte e fede". Nel programma dei percorsi
integrativi (Rabato, San Giacomo, ecc.), che si potranno esplorare
per poi ritornare sul percorso principale scelto. Il nuovo
progetto, è studiato nei minimi dettagli, ma dal Comune assicurano
che tutto verrà ben presto migliorato e potenziato.
Agrigento "sfrutta" il centro storico, luogo spesso dimenticato.
Raccolta differenziata nelle città vicine e ad Agrigento 8
tonnellate in più di rifiuti
Ogni giorno, ad Agrigento, ci sono otto tonnellate in
più di rifiuti. E l'aumento della spazzatura - stando ai
dati dell'Iseda e della Sea, le imprese che si occupano della
raccolta, - è concomitante con l'inizio del servizio di raccolta
differenziata in alcuni Comuni confinanti con il capoluogo. Le
criticità maggiori vengono registrate e documentate anche
attraverso dossier fotografici, con data e ora, nelle zone di
Monserrato e della casa natale di
Pirandello, al quadrivio Spinasanta, a San
Michele e nella zona appena fuori il quartiere di
Fontanelle. Un aumento di rifiuti di ogni tipo, a
volte già differenziati, che vengono lasciati nel primo cassonetto
disponibile e che vengono smaltiti nella discarica di Siculiana
sostanzialmente a spese dei contribuenti agrigentini. In alcune
giornate, come spiegano i tecnici dell'Iseda, ci si trova costretti a
mettere in servizio un secondo automezzo per poter far fronte alla
quantità di spazzatura che si deve raccogliere e che è nettamente
superiore a quella che solitamente viene lasciata in ogni singolo
punto di raccolta. "Verrebbe da pensare - spiega
l'amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi -
che diversi cittadini dei Comuni vicini al capoluogo non vogliano
rinunciare alle loro ataviche abitudini di non differenziare i
rifiuti, nonostante la legge lo imponga, e continuino a lasciare la
spazzatura nei tradizionali contenitori che ad Agrigento, al momento,
sono ancora presenti. Ci domandiamo due cose. La prima è cosa
succederà quando anche nel capoluogo partirà la differenziata
e i cassonetti spariranno del tutto e la seconda è perché non si
riesce a monitorare due o tre zone a rischio dove ormai, dopo mesi, è
conclamato che sono state scelte come discariche personali di alcuni.
Un ultimo aspetto - conclude l'Ad di Iseda - è legato alle
segnalazioni sacrosante che i cittadini postano sui social network.
Sarebbe probabilmente molto meglio, se oltre a limitarsi a
fotografare e diffondere le immagini o i filmati di episodi di
inciviltà già compiuti, si potesse riuscire a fotografare e
segnalare anche gli "attori" di tanta inciviltà, magari
cogliendoli sul fatto e segnalando agli organi preposti, elementi
utili alla loro identificazione. Forse, in questo modo, multa
dopo multa, si potrà riuscire ad ottenere un risultato concreto
nella lotta al malcostume diffuso di fare come ci pare
aiutando anche le casse comunali".
Livesicilia.it
Dipendenti senza paga da 4 mesi .
Occupata sede di una Partecipata
SIRACUSA
- Pesante situazione
finanziaria dell'ex Provincia di Siracusa, dove i 613 dipendenti
dell'ente e della società partecipata "Siracusa Risorse"
non ricevono lo stipendio da febbraio. I dipendenti, in segno di
protesta, hanno occupato la sede di Siracusa Risorse. Il commissario
straordinario Giovanni Arnone lancia l'allarme: "Ho scritto a
tutti i rappresentanti istituzionali nella speranza di riuscire a
trasmettere l'alto livello di allarme sociale. I lavoratori sono
costretti da mesi a vivere di prestiti incolpevolmente contratti, a
tollerare le conseguenze del mancato pagamento di mutui, a subire
sfratti per l'impossibilità di procedere al pagamento dell'affitto,
tralasciando tutte le privazioni cui vengono costretti a causa
dell'incertezza e dall'altalenante incedere dei promessi
trasferimenti". "All'esiguità dei trasferimenti regionali
e dei capitoli di entrata, si aggiunge - continua il commissario - il
prelievo forzoso dello Stato pari a 19 milioni e 400 mila euro che
sottrae quasi per intero le entrate dell'ente che ammontano per il
2016 a 23 milioni di euro. Si teme che perdurando tale stato di grave
disagio possano evidenziarsi seri problemi di ordine pubblico, di cui
l'attuale occupazione della sede di Siracusa Risorse da parte del
personale dipendente è un primo preoccupante segnale".