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Rassegna stampa del 13 giugno 2017

GIORNALE DI SICILIA

L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato l'appalto riguardante l'Accordo Quadro per la raccolta e il conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati sulle strade provinciali.
 
Il nuovo appalto, progettato dal Settore Ambiente e Territorio, consentirà di proseguire le attività di rimozione dei rifiuti (compresi quelli speciali e pericolosi) lungo le strade provinciali, ex consortili ed ex regionali. 
L'appalto, dell'importo a base d'asta di 59.000,00 euro (compresi oneri per la sicurezza pari a 4.720,00 euro non soggetti a ribasso), è stato aggiudicato provvisoriamente  alla MEDITERRANEA SERVIZI DI SBALANCA IGNAZIO, con sede a Racalmuto, che ha offerto il ribasso del 59,70%. Seconda in graduatoria l'impresa LVM con sede a San Biagio Platani, con un ribasso del 56, 11%. Ultimate, da parte del personale tecnico e amministrativo del Libero Consorzio, le verifiche tecniche (dotazione di mezzi adeguati per la rimozione e trasporto dei rifiuti, personale specializzato e altro ancora), sono già state attivate le procedure per la stipula del contratto.  Si tratta di un servizio assegnato alle ex Province dall'art. 160 della legge regionale n. 25 del 1993, e che nel corso degli anni ha visto il Libero Consorzio impegnato con estrema efficienza su tutta la rete viaria di sua competenza. Va peraltro rilevato come, nonostante le enormi difficoltà finanziarie, anche per quest'anno il Libero Consorzio è riuscito a stanziare una somma per la bonifica delle strade provinciali, sulle quali, purtroppo, continuano gli abbandoni di ogni sorta di rifiuti, compresi quelli speciali e pericolosi, e in particolare amianto.

SCRIVOLIBERO.IT
C'è tempo fino al 28 luglio per consegnare le domande per la fornitura gratuita dei libri di testo 2016/2017

 Le famiglie degli studenti delle scuole secondarie
di primo e secondo grado avranno tempo fino al 28 luglio 2017 per presentare nelle scuole di appartenenza le domande per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l'anno scolastico 2016/2017. Le domande, il bando e la circolare della Regione sono, attualmente, disponibili nel sito del Libero Consorzio di Agrigento www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano della Home page.
Le domande sono riservate agli studenti che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferiore a € 10.632,94. Le famiglie dovranno essere in possesso dell'attestazione ISEE, rilasciata dopo il 15 gennaio 2017. Qualora il dichiarante non sia in possesso della relativa attestazione, dovrà inserire soltanto il numero di protocollo e la data di presentazione del DSU. Sarà cura degli Enti locali acquisire, successivamente tramite l'INPS, l'attestazione.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, su indicazione della Regione, aveva precedentemente inviato ai Comuni la circolare regionale n. 14/2017 nella quale venivano fissati i termini per la presentazione delle domande e i criteri per ottenere il beneficio economico.   
La trasmissione all'Assessorato Regionale dell'Istruzione da parte dei comuni degli elenchi degli aventi diritto al contributo dovrà avvenire entro il 15 dicembre 2017.

martello nuovo sindaco di Lampedusa. Nicolini sconfitta

All'indomani dell'esito delle elezioni, Giusi Nicolini, ormai ex sindaco di Lampedusa e Linosa, traccia un bilancio circa la sua sconfitta: "sono convinta che non siano state le posizioni in tema d'accoglienza che hanno prodotto questo risultato" esordisce la Nicolini "In questi anni, in materia di immigrazione, ho solo raccontato il ruolo di Lampedusa. Abbiamo sconfitto l'emergenza immigrazione e siamo riusciti a dare spazio al turismo. Le ragioni della mia sconfitta vanno ricercate altrove: sul futuro delle isole, sull'uso del territorio, sull'espansione edilizia e la lotta alla corruzione. Stavamo facendo un grande lavoro. Non è stato apprezzato". Diverse le critiche mossele, come quella di avere incentrato la sua campagna elettorale sui personali traguardi raggiunti: "Se avessi voluto utilizzare la mia visibilità in termini personali - afferma la Nicolini - non mi sarei neppure ricandidata a sindaco, avrei perseguito la carriera politica e non avrei nemmeno subito l'umiliazione della sconfitta. Ho lavorato, in questi anni, soltanto per il bene delle isole e non certamente per me". Con un retrogusto aspro, dunque, si conclude l'avventura di Giusi Nicolini, toccherà adesso al neo eletto Totò Martello, amministrare al meglio questo piccolo angolo di paradiso spesso amaro.

GDS.IT
Comunali in provincia di Agrigentino: un solo ballottaggio, 11 sindaci già eletti

Undici sindaci eletti al primo turno e un possibile ricorso al ballottaggio. E' lo scenario che emerge dai dati resi noti dalla Regione Siciliana sul voto amministrativo nell'Agrigentino. Resta in dubbio Sciacca dove lo scrutinio ufficiale è fermo a 35 su 42 sezioni e dove potrebbe esserci un ballottaggio. Questi i sindaci eletti al primo turno: Giuseppe Pendolino (36,42%) ad Aragona, Milko Cinà (50,10%) a Bivona, Giovanni Gioacchino Picone (46,12%) Campobello di Licata, Gioacchino Nicastro (41,30%) a Casteltermini, Santo Borsellino (52,05%) a Cattolica Eraclea, Antonio Contino (51,53%) a Comitini, Salvatore Martello (40,30%) a Lampedusa e Linosa, Caterina Scalia (51,30%) a Montallegro, Stefano Castellino (47,46%) a Palma di Montechiaro, Francesco Valenti (49,54%) a Santa Margherita Belice, Domenico Balsamo (55,81%) a Villafranca Sicula.

BALLOTTAGGIO

Sciacca, già ripartita la campagna elettorale
È lungo l'elenco dei consiglieri uscenti che non rientreranno a Sala Falcone-Borsellino, ma ci sono anche alcuni noti esponenti politici che torneranno a Sala Falcone soltanto se il loro candidato a sindaco riuscirà ad imporsi. In questo senso sono già iniziate diverse trattative per i cosiddetti apparentamenti previsti dopo il primo turno, per il ballottaggio. Simone Di Paola, terzo nella lista del Pd, tornerà a sedere in consiglio solo in caso di vittoria di Francesca Valenti così come David Emmi, assessore uscente della giunta guidata Di Paola, quinto nella lista di Alternativa Popolare, il cui destino è legato a quello di Calogero Bono candidato sindaco. Anche un altro consigliere uscente Alfaniano, Salvo Alonge, tornerà a palazzo di città soltanto se il sindaco sarà Bono.


LIVESICILIA.IT
Leoluca Orlando non cita per nome il suo principale avversario, Fabrizio Ferrandelli.

Né i partiti, siano essi della coalizione avversaria o di quella che ha contribuito alla sua vittoria. L'unica deroga arriva quando usa la declinazione, non certo positiva, di cuffariano: "L'elezione ha fatto chiarezza. Le liste cuffariane non hanno ottenuto il 5 per cento. Qualcuno non ha capito che il mondo è cambiato. Noi siamo gli innovatori".

Nella conferenza stampa in un'affollata Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale, Orlando guarda oltre, molto oltre la vittoria di Palermo. Oggi si sente il simbolo vincente di un'esperienza politica, la definisce più volte "civismo", che supera "gli apparati" che zavorrano la politica e la allontanano dalla gente: "Se fossi appartenuto a qualche corrente di partito non avremmo fatto la nostra esperienza vincente".

La coalizione c'è, Orlando non nega il contributo che è arrivato dalle liste, ma il messaggio è chiaro. O si rispettano i punti fondanti della sua "visione di città (altra frase che il Professore utilizza spesso, ndr)" oppure è meglio farsi da parte. Sono "la condizione della coalizione". E li elenca, uno dopo l'altro, i punti: "La dignità dell'uomo, la garanzia dei diritti per le famiglie, gli omosessuali e gli immigrati. Stamattina sono stato al porto per accogliere i migranti. Sono palermitani come noi. Nei loro volti vedo mio padre, mio fratello, mio cugino. Mi dispiace se questo scandalizza in qualche parte del mondo o dell'Italia, ma non cambia la nostra visione delle cose".

Altro punto fondamentale è la "natura pubblica dei servizi, dell'acqua e della gestione del ciclo dei rifiuti che in altre parti d'Italia, figurarsi in Sicilia, è fonte di corruzione e mafia". Ed ecco la stoccata: "Non possiamo consentire che in questa città torni a governare la mafia, se la mafia pensava di tornare a Palazzo delle Aquile il messaggio è stato chiaro. I palermitani hanno detto 'no grazie'".

Orlando analizza anche il dato sull'astensione (metà degli elettori non ha votato): "C'è una sofferenza politica. Lo dimostra il fatto che tanta gente che non ha votato. Prima si rivolgeva ai 5 stelle per protestare, ora non va più da loro". Come riavvicinarla alla politica? Sempre e comunque con "il civismo" che, a dire di Orlando, ha radicato nel territorio l'esperienza politica da lui voluta: "I palermitani hanno creduto al nostro progetto. Dobbiamo applicare la legge regionale e ci adeguiamo (dice ridendo, in riferimento alla legge che fissa al 40 per cento la percentuale dei voti di lista da raggiungere per ottenere il premio di maggioranza). Abbiamo anche il premio di maggioranza. Otto presidenti su otto circoscrizioni sono espressione della nostra coalizione. Non era mai accaduto. Siamo radicati nel territorio".

Una parte del discorso Orlando lo dedica "a chi non ha lavoro". Il sindaco rivendica "la lotta per la difesa del lavoro nelle partecipate. Dall'Amia a Gesip". Ma ricorda anche le vertenze non comunali: "Almaviva, Wind, quella dei collaboratori scolastici e dei Cantieri navali". E garantisce che il Comune sarà al loro fianco nel dialogo con il governo nazionale.

"Indietro non si torna", conclude Orlando. Specie sui grandi temi che incidono sulla vita di ogni giorno. A cominciare dalla mobilità: "Siamo diventati una città attraente dal punto di vista turistico. Accanto al comitato per l'ordine e il servizio pubblico convocato dal prefetto vi sarà una nostra conferenza di servizi per affrontare i problemi della città. Oggi dobbiamo evitare di farci fregare dalla fretta. Abbiamo un progetto, ma se serve fermarci per confrontarci lo faremo. Le cose non vanno tutte bene, ma non si può distruggere quanto di buono è stato fatto" E ripete lo slogan della campagna elettorale: "Abbiamo percorso 45 chilometri adesso ne dobbiamo compiere altri 55. Adesso non abbiamo più alibi".

Nel suo intervento Orlando cita molti suoi ex assessori, da Giovanna Marano a Barbara Evola ad Agnese Ciulla, a Giusto Catania. Li ringrazia per il lavoro fatto e annuncia tanti progetti in cantiere: tre nuovi dormitori, un piano per regolarizzazione gli occupanti delle case popolari, i nuovi tram e le isole pedonali, i lavori lungo circonvallazione. "Non resta che augurarci buon lavoro", il sindaco Orlando saluta e se ne va.
PALERMO - I dati M5S primo partito, poi Forza Italia
Cuffariani fuori da Sala delle Lapidi
La lista più votata è quella del Movimento cinque stelle, con oltre il 13 per cento dei voti. Segue a ruota Forza Italia, che sfiora il nove per cento. Restano fuori da Sala delle Lapidi invece la lista "Alleanza per Palermo" di Totò Lentini e il Cantiere popolare dei cuffariani. Questo l'esito delle urne nelle elezioni amministrative palermitane.

Le liste a sostegno di Orlando otterranno alla fine una percentuale complessiva superiore a quella ottenuta dal sindaco (oltre il 47 per cento, contro il 46 per cento ottenuto da Orlando). Ecco, quindi, il premio di maggioranza, che consentirà al sindaco rieletto di contare su 24 dei 40 consiglieri di Sala delle Lapidi. Dove arrivano i consiglieri di cinque liste, quelle cioè che hanno superato lo sbarramento del cinque per cento. Tre di queste liste si attestano più o meno sulle stesse percentuali: intorno all'8,5 per cento. Si tratta del Movimento 139 che fa capo al sindaco e ai suoi fedelissimi; dei "Democratici e popolari", ossia la lista "ibrida" formata dal Partito democratico e dai centristi di Alfano e D'Alia; e della lista "Palermo 2022". Superano la soglia anche la lista "Uniti per Palermo" che nasce dal movimento Sicilia Futura di Totò Cardinale e che è stata spinta principalmente da Edy Tamajo e Salvo Lo Giudice fino al 7,5 per cento, e la lista "Sinistra Comune" che fa capo all'assessore uscente Giusto Catania e che sfiora il sette per cento. Come detto, resta fuori la lista "Alleanza per Palermo" che si ferma poco oltre il 4,2 per cento.

È invece la lista di Forza Italia quella che ottiene il maggior numero di voti, tra quelle a sostegno di Fabrizio Ferrandelli: gli azzurri si fermano poco sotto la soglia del 9 per cento. Entra in Consiglio anche la lista "Per Palermo con Fabrizio" guidata da Marianna Caronia che ottiene circa il 7,5 per cento. Supera il cinque per cento, avvicinandosi molto al sei, la lista dei "Coraggiosi", il movimento fondato dallo stesso Ferrandelli. Resta fuori il Cantiere popolare, che si ferma intorno al 4,3 per cento.

Infine, il Movimento cinque stelle entrerà a Sala delle Lapidi forte del risultato migliore tra le liste che hanno corso in questa campagna elettorale: quella dei grillini, unica lista a sostegno del candidato Ugo Forello, ottiene circa il 13 per cento dei voti.  

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