GIORNALE DI SICILIA
L'Ufficio Gare del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento ha aggiudicato l'appalto riguardante l'Accordo
Quadro per la raccolta e il conferimento in discarica dei rifiuti
abbandonati sulle strade provinciali.
Il nuovo appalto, progettato dal
Settore Ambiente e Territorio, consentirà di proseguire le attività
di rimozione dei rifiuti (compresi quelli speciali e pericolosi)
lungo le strade provinciali, ex consortili ed ex
regionali.
L'appalto, dell'importo a base d'asta di
59.000,00 euro (compresi oneri per la sicurezza pari a 4.720,00 euro
non soggetti a ribasso), è stato aggiudicato provvisoriamente alla
MEDITERRANEA SERVIZI DI SBALANCA IGNAZIO, con sede a Racalmuto, che
ha offerto il ribasso del 59,70%. Seconda in graduatoria l'impresa
LVM con sede a San Biagio Platani, con un ribasso del 56, 11%.
Ultimate, da parte del personale tecnico e amministrativo del Libero
Consorzio, le verifiche tecniche (dotazione di mezzi adeguati per la
rimozione e trasporto dei rifiuti, personale specializzato e altro
ancora), sono già state attivate le procedure per la stipula del
contratto. Si tratta di un servizio assegnato alle ex Province
dall'art. 160 della legge regionale n. 25 del 1993, e che nel corso
degli anni ha visto il Libero Consorzio impegnato con estrema
efficienza su tutta la rete viaria di sua competenza. Va peraltro
rilevato come, nonostante le enormi difficoltà finanziarie, anche
per quest'anno il Libero Consorzio è riuscito a stanziare una somma
per la bonifica delle strade provinciali, sulle quali, purtroppo,
continuano gli abbandoni di ogni sorta di rifiuti, compresi quelli
speciali e pericolosi, e in particolare amianto.
SCRIVOLIBERO.IT
C'è tempo fino al 28 luglio per
consegnare le domande per la fornitura gratuita dei libri di testo
2016/2017
Le famiglie degli studenti delle scuole
secondarie
di primo e secondo grado avranno tempo fino al 28 luglio
2017 per presentare nelle scuole di appartenenza le domande per la
fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l'anno
scolastico 2016/2017. Le domande, il bando e la circolare della
Regione sono, attualmente, disponibili nel sito del Libero Consorzio
di Agrigento www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano
della Home page.
Le domande sono riservate agli studenti che hanno
un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o
inferiore a 10.632,94. Le famiglie dovranno essere in possesso
dell'attestazione ISEE, rilasciata dopo il 15 gennaio 2017. Qualora
il dichiarante non sia in possesso della relativa attestazione, dovrà
inserire soltanto il numero di protocollo e la data di presentazione
del DSU. Sarà cura degli Enti locali acquisire, successivamente
tramite l'INPS, l'attestazione.
Il Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, su indicazione della Regione, aveva precedentemente
inviato ai Comuni la circolare regionale n. 14/2017 nella quale
venivano fissati i termini per la presentazione delle domande e i
criteri per ottenere il beneficio economico.
La
trasmissione all'Assessorato Regionale dell'Istruzione da parte dei
comuni degli elenchi degli aventi diritto al contributo dovrà
avvenire entro il 15 dicembre 2017.
martello nuovo sindaco di Lampedusa.
Nicolini sconfitta
All'indomani
dell'esito delle elezioni, Giusi Nicolini, ormai ex sindaco di
Lampedusa e Linosa, traccia un bilancio circa la sua sconfitta:
"sono
convinta che non siano state le posizioni in tema d'accoglienza che
hanno prodotto questo risultato" esordisce la Nicolini "In
questi anni, in materia di immigrazione, ho solo raccontato il ruolo
di Lampedusa. Abbiamo sconfitto l'emergenza immigrazione e siamo
riusciti a dare spazio al turismo. Le ragioni della mia sconfitta
vanno ricercate altrove: sul futuro delle isole, sull'uso del
territorio, sull'espansione edilizia e la lotta alla corruzione.
Stavamo facendo un grande lavoro. Non è stato apprezzato".
Diverse
le critiche mossele, come quella di avere incentrato la sua campagna
elettorale sui personali traguardi raggiunti: "Se
avessi voluto utilizzare la mia visibilità in termini personali
- afferma la Nicolini - non
mi sarei neppure ricandidata a sindaco, avrei perseguito la carriera
politica e non avrei nemmeno subito l'umiliazione della sconfitta.
Ho lavorato, in questi anni, soltanto per il bene delle isole e non
certamente per me".
Con un retrogusto aspro, dunque, si conclude l'avventura di Giusi
Nicolini, toccherà adesso al neo eletto Totò Martello, amministrare
al meglio questo piccolo angolo di paradiso spesso amaro.
GDS.IT
Comunali in provincia di
Agrigentino: un solo ballottaggio, 11 sindaci già eletti
Undici sindaci eletti al primo turno e
un possibile ricorso al ballottaggio. E' lo scenario che emerge dai
dati resi noti dalla Regione Siciliana sul voto amministrativo
nell'Agrigentino. Resta in dubbio Sciacca dove lo scrutinio ufficiale
è fermo a 35 su 42 sezioni e dove potrebbe esserci un ballottaggio.
Questi i sindaci eletti al primo turno:
Giuseppe Pendolino (36,42%) ad Aragona, Milko Cinà (50,10%) a
Bivona, Giovanni Gioacchino Picone (46,12%) Campobello di Licata,
Gioacchino Nicastro (41,30%) a Casteltermini, Santo Borsellino
(52,05%) a Cattolica Eraclea, Antonio Contino (51,53%) a Comitini,
Salvatore Martello (40,30%) a Lampedusa e Linosa, Caterina Scalia
(51,30%) a Montallegro, Stefano Castellino (47,46%) a Palma di
Montechiaro, Francesco Valenti (49,54%) a Santa Margherita Belice,
Domenico Balsamo (55,81%) a Villafranca Sicula.
BALLOTTAGGIO
Sciacca, già ripartita la campagna
elettorale
È lungo l'elenco dei consiglieri
uscenti che non rientreranno a Sala Falcone-Borsellino, ma ci sono
anche alcuni noti esponenti politici che torneranno a Sala Falcone
soltanto se il loro candidato a sindaco riuscirà ad imporsi.
In questo senso sono già iniziate
diverse trattative per i cosiddetti apparentamenti previsti dopo il
primo turno, per il ballottaggio. Simone Di Paola, terzo nella lista
del Pd, tornerà a sedere in consiglio solo in caso di vittoria di
Francesca Valenti così come David Emmi, assessore uscente della
giunta guidata Di Paola, quinto nella lista di Alternativa Popolare,
il cui destino è legato a quello di Calogero Bono candidato sindaco.
Anche un altro consigliere uscente Alfaniano, Salvo Alonge, tornerà
a palazzo di città soltanto se il sindaco sarà Bono.
LIVESICILIA.IT
Leoluca Orlando non cita per
nome il suo principale avversario, Fabrizio Ferrandelli.
Né
i partiti, siano essi della coalizione avversaria o di quella che ha
contribuito alla sua vittoria. L'unica deroga arriva quando usa la
declinazione, non certo positiva, di cuffariano: "L'elezione
ha fatto chiarezza. Le liste cuffariane non hanno ottenuto
il 5 per cento. Qualcuno non ha capito che il mondo è cambiato. Noi
siamo gli innovatori".
Nella conferenza stampa in
un'affollata Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale, Orlando
guarda oltre, molto oltre la vittoria di Palermo. Oggi si
sente il simbolo vincente di un'esperienza politica, la definisce più
volte "civismo", che supera "gli apparati" che
zavorrano la politica e la allontanano dalla gente: "Se fossi
appartenuto a qualche corrente di partito non avremmo fatto la nostra
esperienza vincente".
La coalizione c'è, Orlando
non nega il contributo che è arrivato dalle liste, ma il
messaggio è chiaro. O si rispettano i punti fondanti della sua
"visione di città (altra frase che il Professore utilizza spesso,
ndr)" oppure è meglio farsi da parte. Sono "la condizione
della coalizione". E li elenca, uno dopo l'altro, i punti: "La
dignità dell'uomo, la garanzia dei diritti per le famiglie, gli
omosessuali e gli immigrati. Stamattina sono stato al porto per
accogliere i migranti. Sono palermitani come noi. Nei loro volti vedo
mio padre, mio fratello, mio cugino. Mi dispiace se questo
scandalizza in qualche parte del mondo o dell'Italia, ma non cambia
la nostra visione delle cose".
Altro punto
fondamentale è la "natura pubblica dei servizi,
dell'acqua e della gestione del ciclo dei rifiuti che in altre parti
d'Italia, figurarsi in Sicilia, è fonte di corruzione e mafia". Ed
ecco la stoccata: "Non possiamo consentire che in questa città
torni a governare la mafia, se la mafia pensava di tornare a Palazzo
delle Aquile il messaggio è stato chiaro. I palermitani hanno detto
'no grazie'".
Orlando analizza anche il dato
sull'astensione (metà degli elettori non ha votato): "C'è
una sofferenza politica. Lo dimostra il fatto che tanta gente che non
ha votato. Prima si rivolgeva ai 5 stelle per protestare, ora non va
più da loro". Come riavvicinarla alla politica? Sempre e
comunque con "il civismo" che, a dire di Orlando, ha
radicato nel territorio l'esperienza politica da lui voluta: "I
palermitani hanno creduto al nostro progetto. Dobbiamo applicare la
legge regionale e ci adeguiamo (dice ridendo, in riferimento alla
legge che fissa al 40 per cento la percentuale dei voti di lista da
raggiungere per ottenere il premio di maggioranza). Abbiamo anche il
premio di maggioranza. Otto presidenti su otto circoscrizioni sono
espressione della nostra coalizione. Non era mai accaduto. Siamo
radicati nel territorio".
Una parte del
discorso Orlando lo dedica "a chi non ha lavoro".
Il sindaco rivendica "la lotta per la difesa del lavoro nelle
partecipate. Dall'Amia a Gesip". Ma ricorda anche le vertenze non
comunali: "Almaviva, Wind, quella dei collaboratori scolastici e
dei Cantieri navali". E garantisce che il Comune sarà al loro
fianco nel dialogo con il governo nazionale.
"Indietro
non si torna", conclude Orlando. Specie sui grandi temi
che incidono sulla vita di ogni giorno. A cominciare dalla mobilità:
"Siamo diventati una città attraente dal punto di vista turistico.
Accanto al comitato per l'ordine e il servizio pubblico convocato dal
prefetto vi sarà una nostra conferenza di servizi per affrontare i
problemi della città. Oggi dobbiamo evitare di farci fregare dalla
fretta. Abbiamo un progetto, ma se serve fermarci per confrontarci lo
faremo. Le cose non vanno tutte bene, ma non si può distruggere
quanto di buono è stato fatto" E ripete lo slogan della
campagna elettorale: "Abbiamo percorso 45 chilometri adesso ne
dobbiamo compiere altri 55. Adesso non abbiamo più alibi".
Nel
suo intervento Orlando cita molti suoi ex assessori, da Giovanna
Marano a Barbara Evola ad Agnese Ciulla, a Giusto Catania.
Li ringrazia per il lavoro fatto e annuncia tanti progetti in
cantiere: tre nuovi dormitori, un piano per regolarizzazione gli
occupanti delle case popolari, i nuovi tram e le isole pedonali, i
lavori lungo circonvallazione. "Non resta che augurarci buon
lavoro", il sindaco Orlando saluta e se ne va.
PALERMO - I dati
M5S primo partito, poi Forza Italia
Cuffariani fuori da Sala delle Lapidi
La lista più votata è quella
del Movimento cinque stelle, con oltre il 13 per cento dei voti.
Segue a ruota Forza Italia, che sfiora il nove per cento. Restano
fuori da Sala delle Lapidi invece la lista "Alleanza per Palermo"
di Totò Lentini e il Cantiere popolare dei cuffariani. Questo
l'esito delle urne nelle elezioni amministrative palermitane.
Le
liste a sostegno di Orlando otterranno alla fine una percentuale
complessiva superiore a quella ottenuta dal sindaco (oltre il 47 per
cento, contro il 46 per cento ottenuto da Orlando). Ecco,
quindi, il premio di maggioranza, che consentirà al
sindaco rieletto di contare su 24 dei 40 consiglieri di Sala
delle Lapidi. Dove arrivano i consiglieri di cinque liste,
quelle cioè che hanno superato lo sbarramento del cinque per cento.
Tre di queste liste si attestano più o meno sulle stesse
percentuali: intorno all'8,5 per cento. Si tratta del Movimento
139 che fa capo al sindaco e ai suoi fedelissimi; dei
"Democratici e popolari", ossia la lista
"ibrida" formata dal Partito democratico e dai centristi di
Alfano e D'Alia; e della lista "Palermo 2022".
Superano la soglia anche la lista "Uniti per Palermo"
che nasce dal movimento Sicilia Futura di Totò Cardinale e che è
stata spinta principalmente da Edy Tamajo e Salvo
Lo Giudice fino al 7,5 per cento, e la lista "Sinistra
Comune" che fa capo all'assessore uscente Giusto
Catania e che sfiora il sette per cento. Come detto, resta
fuori la lista "Alleanza per Palermo" che si ferma poco oltre il
4,2 per cento.
È invece la lista di Forza Italia
quella che ottiene il maggior numero di voti, tra quelle a sostegno
di Fabrizio Ferrandelli: gli azzurri si fermano poco sotto
la soglia del 9 per cento. Entra in Consiglio anche la lista "Per
Palermo con Fabrizio" guidata da Marianna Caronia
che ottiene circa il 7,5 per cento. Supera il cinque per cento,
avvicinandosi molto al sei, la lista dei "Coraggiosi",
il movimento fondato dallo stesso Ferrandelli. Resta fuori il
Cantiere popolare, che si ferma intorno al 4,3 per cento.
Infine,
il Movimento cinque stelle entrerà a Sala delle Lapidi
forte del risultato migliore tra le liste che hanno corso in questa
campagna elettorale: quella dei grillini, unica lista a sostegno del
candidato Ugo Forello, ottiene circa il 13 per cento dei voti.