Giornale di Sicilia
Nella città delle Terme si punta al 45 per cento raccolto dal Movimento Cinque Stelle.
A Termini Imerese in corsa Giunta e Fasone
Da Sciacca a Niscemi, gli altri Comuni dove si torna alle urne
Giuseppe Pantano - Sciacca
Il voto del 45 per cento degli elettori di Sciacca che sono andati alle urne l'11 giugno scorso è andato al Movimento Cinque Stelle e ad uno schieramento civico composto da due liste civiche con un'anima di centrosinistra. È ottenere il consenso di questi elettori il principale obiettivo al quale stanno puntando i due candidati a sindaco di Sciacca che vanno al ballottaggio, Calogero Bono, per il centrodestra, e Francesca Valenti, per il centrosinistra. Gli appelli si sprecano e al leader dello schieramento civico, Fabio Termine, che si è candidato anche al consiglio comunale risultando il primo eletto in assoluto con 833 voti, i due candidati a sindaco avevano pensato anche come presidente del consiglio comunale. Niente da fare. Termine, giocando d'anticipo, ha dichiarato che l'elettorato gli aveva dato il ruolo di consigliere comunale di opposizione ed è quello che vuole fare. Addirittura, si è spinto oltre dichiarando che se, con un accordo bipartisan, venisse eletto presidente del consiglio comunale, si dimetterebbe. Il primo turno ha escluso a Sciacca anche il candidato a sindaco di un'altra lista civica, Stefano Scaduto, che, però, ha ottenuto un risultato assai modesto rispetto agli altri due. Il centrosinistra, forte anche di candidati espressione di liste civiche, al primo turno ha conquistato in Sicilia 5 Comuni, mentre il centrodestra ha fatto proprie 3 amministrazioni. Sono 6 i Comuni siciliani nei quali si andrà al ballottaggio, in uno soltanto è presente un esponente del Movimento Cinque Stelle, e tra i più grandi non c'è soltanto Sciacca. A Termini Imerese ballottaggio tra Francesco Giunta e Vincenzo Fasone. Giunta ha designato per la squadra assessoriale Nino Dispensa, Licia Fullone e Grazia Mantia. Il quarto assessore designato è Rosa Lo Bianco che faceva parte della lista «Ama la tua città» del candidato a sindaco Pippo Preiti, battuto al primo turno. Nessuna novità, invece, in vista del ballottaggio nella lista degli assessori designati da Vincenzo Fasone: Agostino Moscato, Grazia Mantia, Patrizia Graziano e Vincenzo Taravella. Ballottaggio anche a Palagonia che andrà comunque al centrosinistra visto che entrambi i candidati che si giocheranno il ballottaggio il 25 giugno sono di quell'area: Salvatore Astuti e Salvatore Valerio Marletta. A Floridia il ballottaggio sarà fra Giovanni Limoni (centrodestra) e Orazio Scalorino (centrosinistra). Scordia è l'unico comune in cui i grillini arrivano almeno al ballottaggio grazia a Maria Contarino che se la vedrà con Francesco Barchitta (espressione di liste civiche vicine al centrosinistra). Sarà ballottaggio anche a Niscemi dove si confronteranno due candidati espressione di liste civiche: Massimiliano Conti e Francesco La Rosa. Domenica 25 giugno, intorno alla mezzanotte, si conosceranno i nomi dei sindaci di queste sei città. (*GP*)
Elezioni
Oggi il prefetto incontra i sindaci eletti
Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, incontrerà oggi, a partire dalle 11, in Prefettura, i sindaci nuovi eletti ed i riconfermati al secondo mandato, dopo le elezioni amministrative della scorsa settimana. Ci saranno tutti i nuovi sindaci, tranne quello di Sciacca dove, infatti, domenica, si andrà al ballottaggio. Quello di oggi sarà, per la maggior parte, il momento d'avvio della collaborazione con la Prefettura. (*CR*)
A Realmonte la realizzazione di un ecomostro bloccata dalla Procura
Dalla Valle dei Templi a Lampedusa: la «mappa» delle situazioni critiche
In provincia di Agrigento il fenomeno dell'abusivismo edilizio riguarda essenzialmente i Comuni costieri, quelli che non si sono dotati di strumenti urbanistici e quelli dove la speculazione edilizia è stata rampante, come nel caso di Realmonte dove era stato realizzato un ecomostro sulla spiaggia e dove si volevano realizzare delle villette per Vip, tutto stoppato dalla Procura di Agrigento. Da Agrigento a Licata, passando per Palma di Montechiaro, il fenomeno interessa questi Comuni costieri e si estende anche a Favara, mentre Sciacca non sembra avere particolari problemi legati alle costruzioni abusive. A Lampedusa saranno 54 gli immobili da demolire. Niente ruspe nella Valle dei Templi Ad Agrigento le ruspe non si azionano. Più volte il titolare della ditta Patriarca di Comiso ha detto che l'ufficio tecnico del Comune non si è fatto sentire. «Gli ex proprietari stanno demolendo autonomamente - replicano dal Comune -. Su 13 già 9 hanno provveduto ad abbattere gli abusi edilizi». Licata, si demolisce da oltre un anno Le ruspe della ditta Patriarca di Comiso sono in azione dal 20 aprile 2016 quando è stata attivata la gara d'appalto del Comune di Licata. Gli immobili acquisiti al patrimonio comunale, quindi da demolire, sono 219. La situazione è drammatica. Sono 10.904 le domande di condono edilizio presentate. Delle oltre diecimila domande di condono edilizio, 7.291 sono relative alla legge 47 del 1985, 2.750 della legge del 724 del 1994 e 863 della legge 326 del 2003, come emerge dai dati diffusi direttamente dall'ufficio tecnico del Comune. Intanto in Bilancio l'amministrazione Cambiano ha stanziato 6 milioni e 650 mila euro in tre anni per le demolizioni. Palma, abbattuti due villini. Altri 15 immobili abusivi devono essere demoliti a Palma di Montechiaro. Già sono due i villini (tra cui un Bed & breakfast abusivo) che sono stati demoliti autonomamente dagli stessi ex proprietari. Ma con l'elezione del nuovo sindaco Stefano Castellino le demolizioni sono state sospese. Lampedusa, 54 immobili abusivi Anche a Lampedusa verranno demoliti gli edifici abusivi. L'ex sindaco, non rieletta alle scorse amministrative, Giusi Nicolini, ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Procura di Agrigento. Al momento sono 54 gli edifici che andranno demoliti, come prevedono le sentenza passate in giudicato. Il protocollo prevede un piano di lavoro che ha l'obiettivo di «demolire tutti gli immobili abusivi in fascia costiera o ricadenti in zone con vincoli paesaggistici». Alcuni degli edifici sono stati realizzati in fascia di inedificabilità assoluta. La Procura di Agrigento farà, a questo punto, una mappatura del territorio, anche via aerea, per evidenziare gli edifici abusivi. (*PAPI*)
Libero Consorzio
Borse di studio, domande entro l'8 settembre
Dovranno essere presentante entro l'otto settembre 2017, esclusivamente nell'Istituzione scolastica frequentata dagli studenti, le istanze per usufruire delle borse di studio 2016/2017. La domanda va presentata dai soggetti ammessi al beneficio, residenti nel territorio della Regione che frequentano le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Il bando dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale per l'assegnazione delle borse di studio con la relativa documentazione è scaricabile anche sul sito internet della provincia. Il bando è rivolto alle famiglie degli alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2016/2017 in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) non superiore a 10.632,94 euro. L'attestazione Isee valida e' quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2017. Si precisa che saranno prese in considerazione, esclusivamente, le attestazioni Isee valide, ovvero, tutte quelle che non riporteranno alcuna "annotazione" (omissione/difformità), a pena di esclusione. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento provvederà alla pubblicazione degli elenchi degli aventi diritto nel relativo albo pretorio on line e sul sito Internet dell'Ente. Si tratta di un valido aiuto economico che l'amministrazione pubblica mette a disposizione dei genitori di studenti che per il reddito basso non possono permettersi di comprare i libri di testo. La spesa media per ogni famiglia con un figlio iscritto nelle scuole di ogni ordine e grado ammonta a circa 300 euro mentre con questo contributo, ad ogni nucleo familiare viene corrisposto un aiuto del 30 per cento. (*PAPI*)
LA SICILIA
Le Province minacciano: «Se strade e scuole insicure le dovremo chiudere»
ROMA
"I servizi che non possono più essere svolti, perché le strade mettono a
rischio gli automo-bilisti o le scuole non sono sicure, saranno chiusi.
Non possiamo essere noi a prenderci colpe delle scelte sbagliate di governo e parlamento che non Hanno
voluto assicurare con la manovra le risorse necessari e per garantire
la sicurezza dei citta-dini il presidente dell'upi l'Unione delle
province d'Italia, Achille Variati, rompe ogni indugio. I presidenti di
questi enti dichiarano di non poter badare alla manutenzione delle
strade (130mila km), di circa 5.100 edifici scolastici, frequentati da 2
milioni e mezzo di studenti e alla tutela dell'ambiente. Dal
2013 al 2016 le entrate delle Province scese del 43% e la spesa
complessiva si è quasi dimezzata, arrivando a - 47%. L'82% delle entrate
proprie vengono sottratte dai territori e trattenute nel bilancio dello
Stato - lamentano i presidenti delle Province - invece di finanziare
come prescritto dall'art 119 della Costituzione, i servizi locali. Per
questo giovedì in Stato Città i presidenti delle Province non daranno
l'intesa sulla ripartizione dei fondi «del tutto in- sufficienti
riservati dalla manovra alla sicurezza di strade e scuole. Non vogliamo
abituarci a navigare tra le macerie». La Sose, la società del ministero
dell'Economia, ha attestato che i tagli operati dal governo hanno creato
nel 2017 un buco di 650 milioni nei bilanci delle Province. A copertura
di questo squilibrio il governo ha messo a disposizione nella
"manovrino" 180milioni, risorse, per le Province «del tutto inadeguate».
PORTO EMPEDOCLE
Dopo il disastro al Lido Girgenti Acque chiarisce
Girgenti Acque S.p.A. in riferimento al guasto rilevato
sabato scorso alla condotta di mandata forzata a servizio dell'impianto
di sollevamento di lido Azzurro a Porto Empedocle, che ha generato lo
sversamento lungo l'arenile ivi situato, tiene a comunicare che «Sabato
17giugno2017, come precedentemente comunicato, i tecnici si sono subito
attivati per riparare il guasto, eliminare lo sversamento, mettere in
sicurezza la zona, e inizia re le attività di asportazione della matrice
liquida, sversata sulla sabbia. Domenica i tecnici della Società
hanno continuato ad asportato la parte contami nata, compresa
l'attività di asportazione di sabbia. Ieri è stata presentata richiesta,
al Demanio Marittimo, per l'ingresso di mezzi meccanici sull'arenile,
onde consentire la scarifica necessaria alle operazioni di bonifica». E
non è tutto. «Per ciò che riguarda la comparsa di pesci morti
lungo l'arenile, dove si è sviluppato lo sversamento, è verosimile che
gli animali, attratti dalle sostanze organiche si siano diretti
controcorrente verso la matrice del refluo, e una volta interrotto il
ruscellamento con il consequenziale assorbimento delle acque, siano
rimasti sull'arenile». Da evidenziare come «la società è dispiaciuta per
quanto accaduto, e come sempre fatto, ha impiegato, impiega e
impiegherà, tutte le proprie forze lavoro per ripristinare i luoghi,
oggetto dello sversamento, nel minor tempo possibile così da ridurre al
minimo i disagi a tutti gli interessati da questa criticità». La
speranza è che cose del genere non abbiano a verificarsi ancora, non
solo a Porto Empedocle. R.A. RIBERA Periferie rese discariche tossiche. RIBERA.
Alcuni cittadini hanno scambiato le periferie del centro urbano,
regolarmente abitate, in discariche pubbliche dove hanno ammassato di
tutto, dai rifiuti solidi urbani alle lastre di eternit con amianto, dai
pneumatici agli sfabbricidi, dai mobili in disuso a bombole di gas
vuote. E' questa la situazione nel nuovo quartiere che è sorto
ultimamente tra la via Picasso, Maria Afan de Ribera, Guglielmo
Moncada e via Vittorio Emanuele. a ridosso dell'ex cantina sociale "Tre
Fiumi", e la via Domenico Musso. La denuncia dello scempio ambientale è
stata fatta in questi giorni sia dalle famiglie di via Musso che dai
nuclei familiari che sono andati ad abitare nelle ultime settimane nella
nuova urbanizzata con cooperative edilizie. E.M.