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Rassegna stampa del 6 luglio 2017

I nodi della regione
Chiesti quattro mezzi per affrontare l'emergenza
Incendi in Sicilia, niente elicotteri
Fumata nera dal vertice romano
La protezione civile risponde no. L'Isola deve tamponare con i pochi i Canadair disponibili. Gli incendi hanno già devastato 700 ettari. Prime procedure per gli indennizzi


Niente elicotteri per spegnere gli incendi in Sicilia. Soltanto una fumata nera ieri al vertice romano al Dipartimento della Protezione civile. I funzionari regionali erano andati a Roma con il carteggio pronto per la firma. Sono dovuti rientrare con le carte chiuse nelle valigette, ma senza firma. La Regione aveva chiesto nei giorni scorsi quattro elicotteri a uso esclusivo della Sicilia per fronteggiare l'emergenza incendi. Il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, si era riservato 48 ore di tempo per verificare se la proposta fosse fattibile e attuabile. Ieri è arrivata la risposta: niente elicotteri. Almeno nell'immediato. Anche se l'assessore regionale al Territorio, Maurizio Croce ha spiegato che la trattativa continua per ottenerne almeno uno o due, se non subito, almeno nel più breve tempo possibile. Gli elicotteri chiesti dalla Regione dovrebbe servire a supplire il numero di elicotteri venuti meno quest'anno a seguito dello smantellamento del Corpo forestale nazionale (assorbito dall'Arma dei carabinieri), voluto dalla riforma Madia. Fino allo scorso anno infatti la Regione disponeva degli elicotteri proprio grazie a una convenzione con il Corpo forestale dello Stato. Venuto meno questo, dunque, sono venuti meno anche i mezzi. Anche il presidente Rosario Crocetta, che già in passato aveva avuto scontri con la protezione civile nazionale, ieri ha fatto notare che «la Sicilia non può fare a meno degli elicotteri per fronteggiare e emergenze». Per l'immediato bisognerà quindi ancora limitarsi ai mezzi della protezione civile nazionale. Quattro i canadair disponibili: tre a Trapani-Birgi, uno a Catania e un elicottero Erickson  S64F a Comiso. Intanto è partita la conta dei danni. Dai dati del Corpo Forestale emerge che le fiamme hanno distrutto 700 ettari. Lo scorso anno furono circa settemila. Restano lontani i dati del 2013 quando gli ettari, spiegano dalla Regione, furono pochissimi. Ma in quell'anno l'assessorato al Territorio avviò per tempo le attività di prevenzione chiamando in servizio tutto il personale  possibile.Danni pesanti nel Trapanese, sulle pendici del monte Inici, nella zona di  Castellamare del Golfo, dove è statocompletamente distrutto il sottobosco: serviranno 20 anni per ricrescere e il terreno adesso rischia di franare. Nel Messinese, a Patti, parecchi titolari di agriturismo sono stati costretti a disdure le prenotazioni. Nel Ragusano gli agricoltori di Coldiretti stimano due milioni di danni. Francesco Ferreri, presidente regionale Coldiretti afferma: «Si tratta di autentiche azioni di terrorismo che mettono in ginocchio un'intera Regione massacrano le aziende, le colture, il paesaggio e danneggiano in modo irreparabile la biodiversità del territorio. Un patrimonio devastato». Coldiretti ha consegnato alle aziende di Chiaramonte Gulfi 387 quintali di fieno e 54 di paglia. Per sostenere gli imprenditori danneggiati il vice presidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, sabato sarà a Patti e mercoledì prossimo a Chiaramonte Gulfi. «Incontrerò le comunità colpite a partire dagli imprenditori. Faremo un censimento dei danni e posso assicurare che ci sono i fondi per aiutare le realtà colpite. Ma voglio raggiungere tutte le zone colpite. Quindi sentirò anche il sindaco di Nicosia, Castellammare e Casteltermini per visitare quelel zone ma anche l'area della discarica di Grammichele». Il commissario straordinario Irsap, Mariagrazia Brandara ha disposto «apposite perizie per il decespugliamento delle aree industriali nelle aree gestite dall'Irsap». Brandara aggiunge: «L'ente sta mettendo in atto ogni azione possibile per scongiurare e limitare i rischio incendi nell'area di Catania, come nelle altre zone industriali, rischio che si incrementa esponenzialmente  nella stagione estiva - dice Mariagrazia Brandara - ci stiamo attivando per mantenere i livelli di sicurezza, decoro e vivibilità degli agglomerati industriali, e dinnanzi  all'allarme incendi sul territorio regionale». Mentre ieri i deputati del gruppo Alternativa Popolare all'Ars, un'iniziativa di Vincenzo Vinciullo, hanno presentato un disegno di legge che prevede un fondo di 20 milioni di euro per il ristoro dei danni provocati dagli incendi.

Il giorno del Presidente
Concetta Rizzo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriverà all'eliporto di Porto Empedocle alle 19. Ad attenderlo ci sarà il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede. Circa dieci minuti dopo sarà alla casa  natale di Luigi Pirandello, in contrada Caos. Il Cerimoniale del Quirinale, insieme ai delegati della Prefettura e del Comune, ieri, fino al pomeriggio, ha effettuato e valutato tutto il percorso che il capo dello Stato dovrà percorrere ed i tempi necessari. A casa Pirandello, Mattarella si fermerà  mezz'ora, forse anche meno. Il piazzale della casa, così come quello di proprietà del Libero consorzio comunale, sono stati ripuliti ed i dossi sono stati, di fatto, eliminati. Sono stati perfino rimossi i cassonetti della raccolta dei rifiuti. «È tutto in ordine in contrada Caos» - ha garantito la direttrice Gioconda Lamagna - dove, dopo i lavori di sistemazione, lo scorso 28 giugno, giorno del centocinquantesimo anniversario della nascita del grande drammaturgo, la casa di Pirandello è stata restituita ai visitatori. Oggi,  però, le visite si interromperanno alle ore 14. Da quel momento in poi, alla casa natale di Pirandello, potranno accedere soltanto gli accreditati. Il presidente visiterà il percorso, creato con tanto di pannelli, per mettere in evidenza il grande patrimonio dell'omonima biblioteca. In vetrina, c'è la storia di Pirandello, il suo rapporto con il teatro, quello con la città. Il presidente Mattarella scoprirà poi una  targa commemorativa della sua visita e si sposterà al Parco archeologico "Valle dei Templi". La Valle dei Templi ha anticipato "per motivi di sicurezza pubblica" la chiusura delle biglietterie alle ore 16. Alle 19,30, Mattarella visiterà - accompagnato dalle archeologhe del Parco archeologico e dal direttore Giuseppe Parello - gli scavi per la ricerca del teatro Ellenistico. Dagli antichi reperti a quelli più nuovi. Perché il presidente della Repubblica visiterà, subito dopo gli scavi del teatro Ellenistico, Villa Aurea ed "I tesori di Akragas", ossia i reperti dell'antica Akragas greca che normalmente sono custoditi ed esposti al British museum di Londra e che, dallo scorso 21 aprile, sono in vetrina ad Agrigento. Nella prestigiosa residenza di sir Alexander Hardcastle potrà ammirare l'anfora a figure nere della bottega di Nikosthenes - singolare figura di  asaio che operò ad Atene intorno alla metà del VI secolo avanti Cristo - con scene di lotta tra atleti. Osserverà il vaso attribuito al gruppo di  Polignoto ed il rilievo di Paride/Pelope o Ierone. Quale ultima tappa - della visita fra le rovine archeologiche - il tempio della Concordia dove verrà consegnato il premio "Pirandello". Il  riconoscimento andrà all'attore Toni Servillo. Premio speciale, invece, per Michele Riondino che è l'attore che, nelle fiction televisive tratte dai racconti di Andrea Camilleri, interpreta il ruolo del giovane commissario Montalbano. I nominativi degli insigniti sono stati già ufficializzati, nelle scorse settimane, a Roma, dai componenti della giuria: Roberto Andò, Gianni Puglisi, Giovanni Ardizzone, Felice Cavallaro e Massimo Bray. Mattarella, il 3 giugno dello scorso anno, era già stato nell'Agrigentino: a Lampedusa, per la precisione. Allora, inaugurò il museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo. Ieri, a distanza ormai di pochissime ore dalla visita del presidente Mattarella, fra Comune, Parco archeologico e casa Natale di Pirandello, fremevano i preparativi e la messa a punto di ogni dettaglio. Il Cerimoniale del Quirinale si è occupato, naturalmente, dal percorso  che dovrà seguire il capo dello Stato e dei tempi necessari, ma anche, naturalmente, all'affaire sicurezza. Per celebrare i 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, dall'undici maggio scorso è in corso il festival della Strada degli scrittori. Sono stati due mesi di eventi - con letteratura, arte, musica, teatro, cinema ed enogastronomia - nei luoghi dei grandi autori siciliani. Questa sera, uno dei momenti centrali delle celebrazioni in onore di Pirandello: la consegna del premio intitolato proprio al Nobel  agrigentino.
(*CR*)

Inquinamento
Firmata intesa tra Procura ed ex Provincia

Illeciti ambientali: prevenzione, accertamento e repressione dei fenomeni di inquinamento del suolo, delle acque e dell'aria. Due agenti della polizia provinciale saranno distaccati in Procura. Fra la Procura della Repubblica di Agrigento e la ex Provincia è stato sottoscritto un accordo di collaborazione per migliorare l'efficienza dell'ufficio giudiziario ed accrescere le competenze professionali sia degli agenti della polizia provinciale che dei dipendenti della Procura. Per raggiungere questi obiettivi, il Libero consorzio comunale intende offrire un'azione di supporto amministrativo attraverso i propri funzionari da distaccare in Procura per il disimpegno di attività riguardanti gli illeciti ambientali, la cui repressione integra uno dei fini istituzionali dell'ente, nell'ambito dei suoi compiti di polizia relativi alla protezione dell'ambiente con particolare riguardo alla prevenzione, accertamento e repressione dei fenomeni di inquinamento del suolo, delle acque e dell'aria. La ex Provincia di Agrigento, in vista degli obiettivi, metterà a disposizione dell'ufficio giudiziario, per un periodo di sei mesi, due unità di personale della polizia provinciale. Questa collaborazione interistituzionale rappresenta un'occasione di accrescimento  delle competenze professionalidei funzionari assegnati ed è destinata ad avere una positiva ricaduta sull'attività del corpo di polizia provinciale. La Procura, a sua volta,  potenzierà localmente l'aggiornamento professionale del proprio personale attraverso l'accesso, senza oneri per l'amministrazione giudiziaria, dei dipendenti che essa stessa individuerà, ai seminari formativi che la ex Provincia organizzerà nell'ambito dei propri piani di formazione. (*CR*)

Le spiagge libere sono ancora senza bagnini
La giunta Firetto corre ai ripari, solo ieri il dirigente ha fatto l'ordinanza. Per l'avvio del servizio però bisognerà aspettare
Calogero Giuffrida

Partirà nei prossimi giorni il servizio di assistenza bagnanti e salvataggio nelle spiagge di Agrigento. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Lillo Firetto, in piena stagione estiva e seppur per poco tempo, corre così ai ripari. Nei giorni scorsi il comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, Filippo Maria Parisi, ha ricordato che "è obbligo dei Comuni marinari munire le spiagge libere di servizio di assistenti ai bagnanti". Il dirigente del terzo settore del comune di Agrigento, Giuseppe Principato, ha già firmato la determina per l'affidamento del servizio di vigilanza per la stagione balneare 2017. Le spiagge di Agrigento destinate alla balneazione si estendono da Zingarello a contrada Caos, sono già presidiate dai bagnini degli stabilimenti, altre spiagge libere sono ancora sprovviste di vigilanza. L'ufficio Sanità, Ecologia, Energia ha predisposto un preventivo di spesa di circa 30.000 euro per una durata complessiva del servizio di 26 giorni. L'amministrazione comunale ha già pubblicato una lettera d'invito per espletare la gara. Famiglia soccorsa a Montallegro. Primi soccorsi in mare dell'estate 2017. Una famiglia è stata soccorsa nei giorni scorsi dopo essersi trovata in serie difficoltà nel mare di Bovo Marina, la località balneare di Montallegro. Marito, moglie e un bimbo di otto anni a causa del mare agitato non riuscivano a tornare sull'arenile e hanno chiesto aiuto a gran voce. A  tuffarsi in acqua, utilizzando anche una tavola da surf, è stato Leonardo Capitano, uno dei bagnini dello stabilimento balneare Marina Giò. Il bagnino, seppur con qualche difficoltà visto il mare molto agitato, è riuscito a soccorrere la famiglia riportandola in spiaggia sana e salva. Spiagge libere e riserve naturali senza bagnini. Fino a qualche anno  fa era la Provincia di Agrigento a garantire il servizio di assistenza ai bagnanti nelle tante spiagge libere del litorale agrigentino. Servizio che adesso, per legge, dovrebbe essere assicurato dai comuni che però sono a scarso di fondi e quindi non riescono ad attivarlo. Così avviene ad Eraclea Minoa, sulla  spiaggia della riserva della foce del Platani, aBovo Marina, Siculiana Marina, nella riserva naturale di Torre Salsa, alla Scala dei Turchi, a Giallonardo, alle Pergole e a Porto Empedocle dove il servizio di assistenza ai bagnanti viene svolto esclusivamente dai bagnini degli stabilimenti balneari. «Purtroppo non abbiamo le risorse economiche per attivare il servizio di assistenza ai bagnanti nelle spiagge libera, ma ci sono quelli degli stabilimenti. La legge prevede che laddove non si riesce a garantire il servizio il comune si attivi per predisporre dei cartelli che lo indicano: noi lo abbiamo già fatto», ha spiegato il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina. Anche i sindaci di Cattolica Eraclea e Realmonte hanno spiegato che per mancanza di fondi anche quest'anno non potranno essere assunti bagnini. «Tutti al Mare», progetto per disabili a Porto Empedocle. A proposito di spiagge e balneazione, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento partecipa all'iniziativa "Tutti al Mare", organizzata della Federazione "Movimento Noi Liberi Regionale" a Porto Empedocle. "Tutti a mare", viene spiegato in una nota, è un'iniziativa in programma al lido Balneare "Golden Beach", rivolta a persone affette da disabilità. Fino al 21 luglio, tranne il sabato e la domenica, saranno garantiti, gratuitamente, l'animazione, l'organizzazione di giochi e l'utiliz -zo della spiaggia attrezzata a disabili di qualsiasi fascia d'età. L'iniziativa segue la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra l'Ente e la Federazione "Movimento Noi Liberi Regionale" per porre in essere  una stretta collaborazione per conseguire finalità di solidarietà e promozione sociale in tutti i campi in cui sono coinvolte persone in situazione di handicap e le loro famiglie anche attraverso l'organizzazione di progetti ed azioni a carattere socio-educativi, finalizzati all'inclusione sociale di persone con disabilità.(*CAGI*)

Agrigentoweb.it
La Procuradi Agrigento e la ex Provincia sottoscrivono un accordo dicollaborazione

La Procura della Repubblica di Agrigento e la ex Provincia diAgrigento sottoscrivono un accordo finalizzato a creare forme dicollaborazione, allo scopo di migliorare l'efficienza dell'Ufficiogiudiziario e l'accrescimento delle competenze professionali, siadegli agenti della Polizia Provinciale che dei dipendenti dellaProcura di Agrigento.Per raggiungere tali obiettivi, la ex Provincia intende offrireun'azione di supporto amministrativo attraverso i propri funzionarida distaccare presso la Procura della Repubblica di Agrigento per ildisimpegno di attività riguardanti gli illeciti ambientali, la cuirepressione integra uno dei fini istituzionali dell'Ente,nell'ambito dei suoi  compiti di polizia relativi allaprotezione dell'ambiente con particolare riguardo alla prevenzione,accertamento e repressione dei fenomeni di inquinamento del suolo,delle acque e dell'aria.La ex Provincia di Agrigento, in vista degli obiettivi auspicatimetterà a disposizione dell'Ufficio giudiziario, per un periodo disei mesi, 2 unità di personale della PoliziaProvinciale.Questa forma di collaborazione interistituzionale rappresentaun'occasione di accrescimento delle competenze professionali deifunzionari assegnati ed è destinata ad avere una positiva ricadutasull'attività del Corpo di Polizia Provinciale.La Procura della Repubblica di Agrigento, a sua volta, potenzieràlocalmente l'aggiornamento professionale del proprio personaleattraverso l'accesso, senza oneri per l'AmministrazioneGiudiziaria, dei dipendenti che essa stessa individuerà, ai seminariformativi che la ex Provincia di Agrigento organizzerà nell'ambitodei propri Piani di Formazione, allorquando saranno trattati temi edargomenti coerenti con il disbrigo di mansioni d'Istituto quali, adesempio, l'allestimento di Bandi di Gara e procedure per l'acquistodi beni e servizi.Resta inteso che, laddove ritenuto utile in relazione alle materiadi volta in volta affrontate, la ex Provincia potrà avvalersi, qualidocenti, anche di magistrati in servizio presso la Procura dellaRepubblica con i tempi e le modalità che saranno stabilite insuccessivi accordi.Con questo accordo i vertici delle due Istituzioni intendonorafforzare la reciproca collaborazione, per meglio contrastare ifenomeni di degrado ed inquinamento del territorio e favorirepercorsi di formazione del personale in materie di interesse comune.

Agrigentonotizie.it

Finanziamenti al Cua, Cgil chiede incontro al commissario delLibero consorzio

La Cgil Agrigento ha chiesto un incontro alcommissario straordinario del Libero consorzio di Agrigento, GiuseppeMarino, per discutere dei finanziamenti al Consorziouniversitario. "L'articolo 3 del collegato alla leggefinanziaria 2017, - scrive il responsabile della Rsu Cgil del Cupa,Matteo Lo Raso - prevede la riforma della'governance' ed il finanziamento ai consorzi universitari. Lostesso articolo prevede l'uscita definitiva dei libericonsorzi, abrogando la legge che prevedeva il mantenimento dellaquota di partecipazione dei liberi consorzi nei consorziuniversitari. Ma queste norme non sono ancora approvate"."ComeCgil - prosegue il sindacalista - ci auguriamo che non vengano maiapprovate perché riteniamo sbagliato escludere dalla'governance' dei consorzi universitari le espressioni deigoverni territoriali. In ogni caso, in assenza di nuovenorme, resta in vigore la legge regionale ha disposto che i libericonsorzi comunali dovranno assicurare la partecipazione ai consorziuniversitari nei limiti della spesa media della spesa storica degliultimi tre anni, e precisamente la quota di €. 774.767".

TeleradioSciacca

AGRIGENTO: ACCORDO DI COLLABORAZIONE FRA PROCURA E LIBERO CONSORZIO

La Procura della Repubblica di Agrigento e la ex Provincia di Agrigento sottoscrivono un accordo finalizzato a creare forme di collaborazione, allo scopo di migliorare l'efficienza dell'Ufficio giudiziario e l'accrescimento delle competenze professionali, sia degli agenti della Polizia Provinciale che dei dipendenti della Procura di Agrigento. Per raggiungere tali obiettivi, la ex Provincia intende offrire un'azione di supporto amministrativo attraverso i propri funzionari da distaccare presso la Procura della Repubblica di Agrigento per il disimpegno di attività riguardanti gli illeciti ambientali, la cui repressione integra uno dei fini istituzionali dell'Ente, nell'ambito dei suoi  compiti di polizia relativi alla protezione dell'ambiente con particolare riguardo alla prevenzione, accertamento e repressione dei fenomeni di inquinamento del suolo, delle acque e dell'aria. La ex Provincia di Agrigento, in vista degli obiettivi auspicati metterà a disposizione dell'Ufficio giudiziario, per un periodo di sei mesi, 2 unità di personale della Polizia Provinciale.
Questa forma di collaborazione interistituzionale rappresenta un'occasione di accrescimento delle competenze professionali dei funzionari assegnati ed è destinata ad avere una positiva ricaduta sull'attività del Corpo di Polizia Provinciale. La Procura della Repubblica di Agrigento, a sua volta, potenzierà localmente l'aggiornamento professionale del proprio personale attraverso l'accesso, senza oneri per l'Amministrazione Giudiziaria, dei dipendenti che essa stessa individuerà, ai seminari formativi che la ex Provincia di Agrigento organizzerà nell'ambito dei propri Piani di Formazione, allorquando saranno trattati temi ed argomenti coerenti con il disbrigo di mansioni d'Istituto quali, ad esempio, l'allestimento di Bandi di Gara e procedure per l'acquisto di beni e servizi. Resta inteso che, laddove ritenuto utile in relazione alle materia di volta in volta affrontate, la ex Provincia potrà avvalersi, quali docenti, anche di magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica con i tempi e le modalità che saranno stabilite in successivi accordi. Con questo accordo i vertici delle due Istituzioni intendono rafforzare la reciproca collaborazione, per meglio contrastare i fenomeni di degrado ed inquinamento del territorio e favorire percorsi di formazione del personale in materie di interesse comune.

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