Giornale di Sicilia
E'
ormai un'emergenza quotidiana o quasi. Viadotti "a perdere"
nell'Agrigentino,
cavalcavia che si sbriciolano all'improvviso e che incutono il
terrore fra gli automobilisti di passaggio. Gli operai dell'Anas, dal
canto loro, sono sistematicamente alle prese con gli interventi di
messa in sicurezza. Così accadeva ieri mattina, lungo la provinciale
che da
San
Giusippuzzu porta verso contrada Minaga. Gli operai erano al lavoro
per rimuovere calcinacci e parti cadenti dalle travi sottostanti ad
uno dei viadotti che compone la statale 189, la Agrigento-Palermo.
Quello di ieri,
però,
appunto, non è che l'ennesimo intervento di messa in sicurezza.
Partendo dal capoluogo ed allargandosi, a macchia d'olio, a tutto il
circondario, è una continua emergenza. Lungo la stessa strada, che
dopo essersi lasciata
alle
spalle l'ospedale "San Giovanni di Dio" taglia in due la
zona industriale, quasi al confine con Aragona Caldare, era stato
sbarrato,
alcune
settimane fa, l'ingresso alla provinciale 15, venendo da Aragona
Caldare, da Grotte e da Favara. Per la seconda volta nel giro di
pochissimo tempo, allora, si erano staccati pezzi di cemento dal
cavalcavia della statale 189, la Agrigento-Palermo. Calcinacci che
erano finiti sull'asfalto, all'altezza della rotonda, lungo la
provinciale 15. Ma le emergenze più importanti restano, al momento,
quelle del viadotto "Petrulla", crollato da 3 anni, che
impedisce il collegamento di Ravanusa e Campobello con Licata; quelle
del viadotto "Petrusa", smontato prima dell'inaugurazione
della raddoppiata statale 640 e, rimasto, almeno
per
il momento, come il simbolo delle incompiute e, naturalmente,
la
porzione ancora chiusa dello strategico cavalcavia "Morandi".
Qualche
settimana fa, però, serpeggiò preoccupazione ed allarme anche per
il ponte che dalla via Papa Luciani di Agrigento immette lungo la
strada provinciale per Favara, sovrastando l'inizio della porzione
non raddoppiata della statale Agrigento- Caltanissetta. Intervennero
i vigili
del
fuoco e, piccozze alla mano, i pompieri eliminarono - mettendolo,
di
fatto, in sicurezza - le parti distaccate del cavalcavia. Una
provincia di viadotti che si sbriciolano e che hanno bisogno di
interventi importanti. Calcinacci
si
erano staccati, ed allora l'allarme era stato tanto, perché si
temeva il restringimento o la chiusura della statale 640, anche dal
viadotto Maddalusa. Dal capoluogo, da Favara e dall'hinterland
Licatese a Racalmuto dove - ormai dal 2015 - c'è un viadotto: il
"Malati" che è ristretto su un'unica corsia, nella
porzione centrale. E su quella corsia, almeno in linea di massima, si
dovrebbe procedere a senso unico alternato. Un ponte che per essere
messo in sicurezza, secondo un ormai
vecchio
progetto del Libero consorzio comunale, ha bisogno di una spesa di
200 mila euro circa. Soltanto all'inizio dello scorso aprile, s'è
appreso che i lavori sono stati finanziati. Allora, si parlava di una
ulteriore attesa per la
firma
dell'accordo di programma quadro fa parte del governo nazionale Da
quel momento, però, è calato - com'è abitudine nell'Agrigentino -
il fitto silenzio. Di recente, l'Anas ha fatto sapere che per la
manutenzione straordinaria dei viadotti del territorio Agrigentino,
sia lungo la statale 115 "Sud Occidentale Sicula" che lungo
la 115 quater, compreso dunque
il
viadotto Morandi, c'è una gara d'appalto, già pubblicata in
Gazzetta, da 30 milioni di euro. Le domande di partecipazione
dovranno arrivare, esclusivamente in formato elettronico, sul portale
acquisti di Anas: https://acquisti.
stradeanas.it, pena esclusione, entro le 12 di lunedì 18
settembre2017. Insomma la città, e diverse parti della provincia, si
stanno
trasformando
in cantieri per la ristrutturazione dei viadotti e per garantire la
sicurezza e l'incolumità pubblica. (*CR*)
Sicilia24h
Chiusura degli uffici del Libero
Consorzio Comunale
Sarà effettuato il prossimo 4 agosto,
il programmato intervento di disinfestazione negli uffici di alcune
delle sedi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
L'intervento, per consentire la
disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, sarà effettuato
negli Uffici di Agrigento della Sede Centrale in Piazzale Aldo Moro,
in Via Acrone nella sede ex ENEL, nel Punto Informativo della
Stazione, in Via Esseneto ex IPAI, in Via F. Crispi nella sede APEA,
al Viale della Vittoria sede dell'Ufficio Tecnico, in Via Demetra
negli uffici del Giardino Botanico. Inoltre, resterà chiuso anche il
Punto Informativo di Porta Quinta, nella Valle dei Templi.
Gli interventi di disinfestazione
saranno eseguiti dal personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale
di Agrigento. Le normali attività di lavoro nelle sedi interessate
riprenderanno il 7 agosto a partire dalle ore 8:00.
Tutti gli altri uffici del Libero
Consorzio di Agrigento, svolgeranno regolarmente la propria attività
lavorativa.
Sarà effettuato il prossimo 4 agosto,
il programmato intervento di disinfestazione negli uffici di alcune
delle sedi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.L'intervento,
per consentire la disinfezione, disinfestazione e derattizzazione,
sarà effettuato negli Uffici di Agrigento della Sede Centrale in
Piazzale Aldo Moro, in Via Acrone nella sede ex ENEL, nel Punto
Informativo della Stazione, in Via Esseneto ex IPAI, in Via F. Crispi
nella sede APEA, al Viale della Vittoria sede dell'Ufficio Tecnico,
in Via Demetra negli uffici del Giardino Botanico. Inoltre, resterà
chiuso anche il Punto Informativo di Porta Quinta, nella Valle dei
Templi. Gli interventi di disinfestazione saranno eseguiti dal
personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Le
normali attività di lavoro nelle sedi interessate riprenderanno il 7
agosto a partire dalle ore 8:00. Tutti gli altri uffici del Libero
Consorzio di Agrigento, svolgeranno regolarmente la propria attività
lavorativa.
Agrigentooggi
Domenica 6 agosto a San Leone torna
il "Tarta-Day" dedicato alla tartaruga marina
Nuova giornata dedicata alla
conservazione della biodiversità marina, organizzata dal Libero
Consorzio Comunale di Agrigento nell'ambito delle attività
previste a livello nazionale dal progetto UE LIFE+ "Tartalife -
Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di
pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), ente capofila il
CNR-ISMAR, che ha tra i suoi partner anche il Libero Consorzio
Comunale. Domenica 6 agosto, infatti, si svolgerà il Tarta-Day,
dedicato alla Tartaruga marina Caretta caretta e che si svolge a
livello nazionale in tutte le regioni ove operano i Centri di
recupero specializzati nella cura e nel recupero delle tartarughe
marine.
Domenica prossima, a San Leone, nella
spiaggia antistante l'ex quinta traversa del viale delle Dune
(altezza bar Albachiara), a partire dalle ore 9.45 si svolgeranno le
attività di animazione ed educazione ambientale previste dal
programma Tartaworld e condotte dagli animatori selezionati dal
Libero Consorzio. Alle ore 11.30 invece sarà liberato un esemplare
di Caretta caretta curato nel Centro di recupero della fauna
selvatica di Cattolica Eraclea dal dr. Calogero Lentini, responsabile
del Centro. Un esemplare con una storia particolare, recuperato in
fin di vita da alcuni diportisti nelle acque antistanti San Leone con
gravi ferite al piastrone, che si disperava di poter salvare e che
invece, grazie alla professionalità del dr. Lentini e degli
operatori del Centro sarà possibile restituire alla vita in mare.
Alla liberazione saranno presenti anche funzionari del Settore
Ambiente del Libero Consorzio Comunale e della Ripartizione
faunistico venatoria di Agrigento, che ha autorizzato il rilascio.
L'obiettivo del Tarta-Day è la
sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle gravi minacce che
incombono sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina. Si
stanno rivelando determinanti, in questo contesto, le varie azioni
del progetto "Tartalife", grazie alle attività di educazione
ambientale e di sensibilizzazione sui pericoli per la specie, legati
soprattutto alla pesca professionale, e alle sperimentazioni con
l'introduzione di nuove tecniche di pesca in grado di limitare
fortemente le catture con reti e palamiti..
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Nuova maxi sanzione per la
discarica.
Nuova maxi sanzione del Libero
consorzio di Agrigento nei con fronti della Catanzaro Costruzio ni,
che gestisce la discarica di Siculiana.
L'ufficio Ambiente ha infatti
contestato al privato di non aver provveduto a versare oltre un
milione e mezzo di euro all'ex Provincia rispetto a quella quota di
tariffa per i conferimenti dei rifiuti chiamata tributo speciale".
Non una cosa esattamente nuova: già Io Scorso anno sempre lo stesso
ente aveva inviato alla Catanzaro una cartella da oltre sette milioni
di euro per gli anni 2012,2013 e 2014. Oltre sette milioni di euro in
totale che il privato, stando a quanto sostenuto dal dovrebbe versare
rivalendosi poi sui futuri depositi in discarica. Sia nel primo che
nel secondo caso, il privato ha impugnato le richieste di pagamento
dinnanzi al giudice tributario, avviando una vertenza che si annuncia
assolutamente complessa, dato che il gestore della discarica sostiene
di non aver applicato l'ecotassa in forza dì un pronunciamento
della Regione Siciliana rispetto alle procedure di trattamento dei
rifiuti.
Una versione che è poi cambiata in
corso d'opera, con il Libero Consorzio che ha pensato, ex post, di
iniziare a chiedere il pagamento di queste somme, che finora non sono
state inserite in tariffa e quindi non sono state pagate dai Comuni
che hanno conferito i rifiuti in discarica. La consegna in caso di
condanna della Catanzaro sarebbe che tutti i municipi dovranno
sborsare i fior di centinaia di migliaia di euro finora risparmiati".
G.SCH.
COMUNI EX ATO AG1
Discarica chiusa da 2 giorni
Scatta l'emergenza rifiuti.
Off limits anche quella di Siculiana
per l'indifferenziata.
SCIACCA. g.re.) Secondo giorno di
emergenza rifiuti a Sciacca e situazione che rischia di degenerare
anche a Ribera. In pieno a- gesto si potrebbe prefigurare la paralisi
nella raccolta dei rifiuti nei Comuni del comprensorio ex Ato Ag1 A
Sciacca per il secondo giorno consecutivo è rimasta chiusa la
discarica Saraceno Salinella. La sera precedente il commissario
straordinario Salvatore Gueli aveva assicurato che sarebbe stata
riaperta, ma così non è accaduto. Ed è chiusa, per la frazione
indifferenziata, anche la discarica di Siculiana. L'allarme
scaturito a Ribera riguarda invece la frazione umida: gli
autocompattatori che avevano effettuato lo svuotamento dei cassonetti
e raccolto l'umido del porta a porta, hanno trovato chiuso il
centro compostaggio Sogeir. A Sciacca in mo te zone della città i
cassonetti sono stracolmi, l'assessore comunale Paolo Mandracchia
ha convocato una riunione urgente e scatterà adesso una richiesta di
intervento alla prefettura e al dipartimento regionale rifiuti per
tentare di arginare una situazione che in pieno agosto e con le
temperature elevatissime di questi giorni, rischia di dare vita a
problemi di carattere igienico sanitari. Si è rivolto ai prefetto
anche il sindaco di Ribera Carmelo Pace, il quale ha sottolineato che
il centro di compostaggio era stato chiuso senza un preavviso e che
nonostante vari tentativi, non era stato possibile comunicare nemmeno
con i responsabili della Sogeir, la società che è in liquidazione
ma che a Ribera, a differenza di Sciacca, è ancora operativa. La
situazione è di grande emergenza.