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Rassegna stampa del 3 agosto 2017

Giornale di Sicilia
E' ormai un'emergenza quotidiana o quasi. Viadotti "a perdere" nell'Agrigentino, cavalcavia che si sbriciolano all'improvviso e che incutono il terrore fra gli automobilisti di passaggio. Gli operai dell'Anas, dal canto loro, sono sistematicamente alle prese con gli interventi di messa in sicurezza. Così accadeva ieri mattina, lungo la provinciale che da San Giusippuzzu porta verso contrada Minaga. Gli operai erano al lavoro per rimuovere calcinacci e parti cadenti dalle travi sottostanti ad uno dei viadotti che compone la statale 189, la Agrigento-Palermo. Quello di ieri, però, appunto, non è che l'ennesimo intervento di messa in sicurezza. Partendo dal capoluogo ed allargandosi, a macchia d'olio, a tutto il circondario, è una continua emergenza. Lungo la stessa strada, che dopo essersi lasciata alle spalle l'ospedale "San Giovanni di Dio" taglia in due la zona industriale, quasi al confine con Aragona Caldare, era stato sbarrato, alcune settimane fa, l'ingresso alla provinciale 15, venendo da Aragona Caldare, da Grotte e da Favara. Per la seconda volta nel giro di pochissimo tempo, allora, si erano staccati pezzi di cemento dal cavalcavia della statale 189, la Agrigento-Palermo. Calcinacci che erano finiti sull'asfalto, all'altezza della rotonda, lungo la provinciale 15. Ma le emergenze più importanti restano, al momento, quelle del viadotto "Petrulla", crollato da 3 anni, che impedisce il collegamento di Ravanusa e Campobello con Licata; quelle del viadotto "Petrusa", smontato prima dell'inaugurazione della raddoppiata statale 640 e, rimasto, almeno per il momento, come il simbolo delle incompiute e, naturalmente, la porzione ancora chiusa dello strategico cavalcavia "Morandi". Qualche settimana fa, però, serpeggiò preoccupazione ed allarme anche per il ponte che dalla via Papa Luciani di Agrigento immette lungo la strada provinciale per Favara, sovrastando l'inizio della porzione non raddoppiata della statale Agrigento- Caltanissetta. Intervennero i vigili del fuoco e, piccozze alla mano, i pompieri eliminarono - mettendolo, di fatto, in sicurezza - le parti distaccate del cavalcavia. Una provincia di viadotti che si sbriciolano e che hanno bisogno di interventi importanti. Calcinacci si erano staccati, ed allora l'allarme era stato tanto, perché si temeva il restringimento o la chiusura della statale 640, anche dal viadotto Maddalusa. Dal capoluogo, da Favara e dall'hinterland Licatese a Racalmuto dove - ormai dal 2015 - c'è un viadotto: il "Malati" che è ristretto su un'unica corsia, nella porzione centrale. E su quella corsia, almeno in linea di massima, si dovrebbe procedere a senso unico alternato. Un ponte che per essere messo in sicurezza, secondo un ormai vecchio progetto del Libero consorzio comunale, ha bisogno di una spesa di 200 mila euro circa. Soltanto all'inizio dello scorso aprile, s'è appreso che i lavori sono stati finanziati. Allora, si parlava di una ulteriore attesa per la firma dell'accordo di programma quadro fa parte del governo nazionale Da quel momento, però, è calato - com'è abitudine nell'Agrigentino - il fitto silenzio. Di recente, l'Anas ha fatto sapere che per la manutenzione straordinaria dei viadotti del territorio Agrigentino, sia lungo la statale 115 "Sud Occidentale Sicula" che lungo la 115 quater, compreso dunque il viadotto Morandi, c'è una gara d'appalto, già pubblicata in Gazzetta, da 30 milioni di euro. Le domande di partecipazione dovranno arrivare, esclusivamente in formato elettronico, sul portale acquisti di Anas: https://acquisti. stradeanas.it, pena esclusione, entro le 12 di lunedì 18 settembre2017. Insomma la città, e diverse parti della provincia, si stanno trasformando in cantieri per la ristrutturazione dei viadotti e per garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica. (*CR*)
Sicilia24h
Chiusura degli uffici del Libero Consorzio Comunale Sarà effettuato il prossimo 4 agosto, il programmato intervento di disinfestazione negli uffici di alcune delle sedi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'intervento, per consentire la disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, sarà effettuato negli Uffici di Agrigento della Sede Centrale in Piazzale Aldo Moro, in Via Acrone nella sede ex ENEL, nel Punto Informativo della Stazione, in Via Esseneto ex IPAI, in Via F. Crispi nella sede APEA, al Viale della Vittoria sede dell'Ufficio Tecnico, in Via Demetra negli uffici del Giardino Botanico. Inoltre, resterà chiuso anche il Punto Informativo di Porta Quinta, nella Valle dei Templi. Gli interventi di disinfestazione saranno eseguiti dal personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Le normali attività di lavoro nelle sedi interessate riprenderanno il 7 agosto a partire dalle ore 8:00. Tutti gli altri uffici del Libero Consorzio di Agrigento, svolgeranno regolarmente la propria attività lavorativa. Sarà effettuato il prossimo 4 agosto, il programmato intervento di disinfestazione negli uffici di alcune delle sedi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.L'intervento, per consentire la disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, sarà effettuato negli Uffici di Agrigento della Sede Centrale in Piazzale Aldo Moro, in Via Acrone nella sede ex ENEL, nel Punto Informativo della Stazione, in Via Esseneto ex IPAI, in Via F. Crispi nella sede APEA, al Viale della Vittoria sede dell'Ufficio Tecnico, in Via Demetra negli uffici del Giardino Botanico. Inoltre, resterà chiuso anche il Punto Informativo di Porta Quinta, nella Valle dei Templi. Gli interventi di disinfestazione saranno eseguiti dal personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Le normali attività di lavoro nelle sedi interessate riprenderanno il 7 agosto a partire dalle ore 8:00. Tutti gli altri uffici del Libero Consorzio di Agrigento, svolgeranno regolarmente la propria attività lavorativa.
Agrigentooggi
Domenica 6 agosto a San Leone torna il "Tarta-Day" dedicato alla tartaruga marina Nuova giornata dedicata alla conservazione della biodiversità marina, organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento nell'ambito delle attività previste a livello nazionale dal progetto UE LIFE+ "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), ente capofila il CNR-ISMAR, che ha tra i suoi partner anche il Libero Consorzio Comunale. Domenica 6 agosto, infatti, si svolgerà il Tarta-Day, dedicato alla Tartaruga marina Caretta caretta e che si svolge a livello nazionale in tutte le regioni ove operano i Centri di recupero specializzati nella cura e nel recupero delle tartarughe marine. Domenica prossima, a San Leone, nella spiaggia antistante l'ex quinta traversa del viale delle Dune (altezza bar Albachiara), a partire dalle ore 9.45 si svolgeranno le attività di animazione ed educazione ambientale previste dal programma Tartaworld e condotte dagli animatori selezionati dal Libero Consorzio. Alle ore 11.30 invece sarà liberato un esemplare di Caretta caretta curato nel Centro di recupero della fauna selvatica di Cattolica Eraclea dal dr. Calogero Lentini, responsabile del Centro. Un esemplare con una storia particolare, recuperato in fin di vita da alcuni diportisti nelle acque antistanti San Leone con gravi ferite al piastrone, che si disperava di poter salvare e che invece, grazie alla professionalità del dr. Lentini e degli operatori del Centro sarà possibile restituire alla vita in mare. Alla liberazione saranno presenti anche funzionari del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale e della Ripartizione faunistico venatoria di Agrigento, che ha autorizzato il rilascio. L'obiettivo del Tarta-Day è la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle gravi minacce che incombono sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina. Si stanno rivelando determinanti, in questo contesto, le varie azioni del progetto "Tartalife", grazie alle attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sui pericoli per la specie, legati soprattutto alla pesca professionale, e alle sperimentazioni con l'introduzione di nuove tecniche di pesca in grado di limitare fortemente le catture con reti e palamiti..
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO Nuova maxi sanzione per la discarica. Nuova maxi sanzione del Libero consorzio di Agrigento nei con fronti della Catanzaro Costruzio ni, che gestisce la discarica di Siculiana. L'ufficio Ambiente ha infatti contestato al privato di non aver provveduto a versare oltre un milione e mezzo di euro all'ex Provincia rispetto a quella quota di tariffa per i conferimenti dei rifiuti chiamata tributo speciale". Non una cosa esattamente nuova: già Io Scorso anno sempre lo stesso ente aveva inviato alla Catanzaro una cartella da oltre sette milioni di euro per gli anni 2012,2013 e 2014. Oltre sette milioni di euro in totale che il privato, stando a quanto sostenuto dal dovrebbe versare rivalendosi poi sui futuri depositi in discarica. Sia nel primo che nel secondo caso, il privato ha impugnato le richieste di pagamento dinnanzi al giudice tributario, avviando una vertenza che si annuncia assolutamente complessa, dato che il gestore della discarica sostiene di non aver applicato l'ecotassa in forza dì un pronunciamento della Regione Siciliana rispetto alle procedure di trattamento dei rifiuti. Una versione che è poi cambiata in corso d'opera, con il Libero Consorzio che ha pensato, ex post, di iniziare a chiedere il pagamento di queste somme, che finora non sono state inserite in tariffa e quindi non sono state pagate dai Comuni che hanno conferito i rifiuti in discarica. La consegna in caso di condanna della Catanzaro sarebbe che tutti i municipi dovranno sborsare i fior di centinaia di migliaia di euro finora risparmiati". G.SCH.
COMUNI EX ATO AG1 Discarica chiusa da 2 giorni Scatta l'emergenza rifiuti. Off limits anche quella di Siculiana per l'indifferenziata. SCIACCA. g.re.) Secondo giorno di emergenza rifiuti a Sciacca e situazione che rischia di degenerare anche a Ribera. In pieno a- gesto si potrebbe prefigurare la paralisi nella raccolta dei rifiuti nei Comuni del comprensorio ex Ato Ag1 A Sciacca per il secondo giorno consecutivo è rimasta chiusa la discarica Saraceno Salinella. La sera precedente il commissario straordinario Salvatore Gueli aveva assicurato che sarebbe stata riaperta, ma così non è accaduto. Ed è chiusa, per la frazione indifferenziata, anche la discarica di Siculiana. L'allarme scaturito a Ribera riguarda invece la frazione umida: gli autocompattatori che avevano effettuato lo svuotamento dei cassonetti e raccolto l'umido del porta a porta, hanno trovato chiuso il centro compostaggio Sogeir. A Sciacca in mo te zone della città i cassonetti sono stracolmi, l'assessore comunale Paolo Mandracchia ha convocato una riunione urgente e scatterà adesso una richiesta di intervento alla prefettura e al dipartimento regionale rifiuti per tentare di arginare una situazione che in pieno agosto e con le temperature elevatissime di questi giorni, rischia di dare vita a problemi di carattere igienico sanitari. Si è rivolto ai prefetto anche il sindaco di Ribera Carmelo Pace, il quale ha sottolineato che il centro di compostaggio era stato chiuso senza un preavviso e che nonostante vari tentativi, non era stato possibile comunicare nemmeno con i responsabili della Sogeir, la società che è in liquidazione ma che a Ribera, a differenza di Sciacca, è ancora operativa. La situazione è di grande emergenza.







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