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rassegna stampa del 17 agosto 2017

Gds.it
 Ex Provincia di Messina, avviato l'iter per il dissesto

L'ex ente Provincia, oggi Città metropolitana, sta per andare ufficialmente in dissesto economico-finanziario. C'è poco da fare per il commissario Filippo Romano, in carica a Palazzo dei Leoni dal 2013, che ieri mattina ha tirato un bilancio sulle drammatiche condizioni finanziarie annunciando di aver avviato l'iter per il riconoscimento del crack con la presentazione dell'atto di indirizzo agli uffici. «La Provincia va al dissesto su norma e non per mancati pagamenti - ha affermato Romano - abbiamo ridotto le spese anno dopo anno nonostante i continui tagli statali ma stavolta non sappiamo più come e cosa fare, il dissesto è nei fatti e non nelle opinioni se c'è o non c'è».
Formazione, pronta la nuova graduatoria dopo le contestazioni del Cga .


Pubblicata sul sito dell'assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione la nuova graduatoria dell'Avviso 8 sulla Formazione professionale.

 Il nuovo documento è stato deliberato dopo l'ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa che contestava alcuni criteri utilizzati dalla Regione selezione degli enti che avrebbero potuto portare avanti i corsi. "La stessa graduatoria verrà pubblicata venerdì in Gazzetta ufficiale - ha detto l'assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano - e dal prossimo lunedì i decreti di finanziamento dei progetti in posizione utile in graduatoria verranno inviati alla ragioneria". Dopo aver criticato i criteri che attribuivano punteggi agli enti con più corsi e allievi formati alle spalle, adesso nel mirino sono finiti gli articoli che premiavano gli enti col maggior numero di dipendenti storici. La Regione ha dunque ritoccato i punteggi anche se in parte. Ci sono infatti enti di formazione che avevano ricevuto un punteggio aggiuntivo per accedere ai finanziamenti della Regione, solo perchè hanno dichiarato di voler assumere personale storico pur non avendolo. Ma è illogico premiare un ente per qualcosa che non si ha" hanno decretato in sostanza i giudici del Cga, che in appello hanno accolto in parte il ricorso di due enti di formazione esclusi dalla ripartizione dei 136 milioni stanziati dalla Regione. Ad essere contestati questa volta sono stati due criteri dell'Avviso 8 per avviare i corsi tradizionali, noti come B1 e B2, che davano punteggio aggiuntivo a chi aveva in pianta organica dipendenti con più di dieci anni di anzianità. I nuovi enti, per accaparrarsi punti in più, si sono impegnati ad assumere il personale storico pur non avendolo. E questo avrebbe penalizzato alcuni enti storici che invece quel personale lo avevano già.


Tregua d'agosto per le cartelle esattoriali e cresce il "Fisco fai-da-te"

Tregua d'agosto per le cartelle fiscali. La neo Agenzia delle Entrate-Riscossione ha 'congelato' 469.915 cartelle e avvisi da notificare tra il 7 e il 20 agosto. La decisione, presa dal nuovo ente pubblico, arriva contemporaneamente ad un primo bilancio della stagione delle dichiarazioni, che vede la cosiddetta ''precompilata'' fai-da-te crescere del 18% con oltre 2,4 milioni di dichiarazioni spedite. FERRAGOSTO SENZA CARTELLE FISCALI: Il blocco delle notifiche è stato disposto d'intesa con gli operatori postali e riguarda in particolare 399.428 atti che sarebbero altrimenti arrivati per posta e altri 70.487 da notificare attraverso la posta elettronica certificata Pec). Si tratta, ovviamente, solo di una sospensione. L'invio riprenderà subito dopo, dal 21 di agosto. Lo stop, invece, non riguarderà circa 14.500 atti inderogabili che saranno comunque inviati. A guidare la classifica della cartelle ''congelate'' sarà il Lazio con 109.631 atti congelati, seguito dalla Lombardia (61.608), dalla Campania (45.947), dalla Toscana (42.801), dal Veneto (27.858) e dal Piemonte (26.303). Subito dopo Emilia Romagna (25.228) e a seguire Puglia (22.126), Calabria (22.007), Sardegna (17.917), Liguria (14.910), Friuli Venezia Giulia (9.956), Marche (9.811), Abruzzo (9.413), Umbria (9.224), Trentino Alto Adige (6.353), Basilicata (5.439), Valle d'Aosta (1.744) e infine Molise con 1.639 cartelle e avvisi sospesi nelle due settimane di Ferragosto.
PRECOMPILATA, CRESCITA A DUE CIFRE: La dichiarazione 'fai da te' conquista un maggior numero di contribuenti. Alla scadenza del 24 luglio risultavano avviate circa 2.427.803 dichiarazioni dei redditi: 2.298.603 sono modelli 730, mentre i modelli Redditi che risultano già spediti (in questo caso c'è tempo fino al 31 ottobre 2017) sono 129.200. Le dichiarazioni congiunte trasmesse via web in autonomia, invece, sono più di 138 mila. A contribuire alla crescita è stata quest'anno l'introduzione di un maggior numero di informazioni nel modello precompilato, nel quale quest'anno figuravano anche le spese relative ai farmaci da banco e alle prestazioni rese da ottici, psicologi, infermieri, ostetriche e tecnici sanitari di radiologia medica. La diffusione dei dati regione per regioni indica un maggior ricorso alla precompilata nel Nord. Complessivamente oltre un milione di modelli arriva da Lombardia, Veneto e Piemonte. In particolare dalla Lombardia sono stati spediti 597mila modelli, 265mila dal Veneto e 225mila dal Piemonte. Bene anche il Lazio, con 281mila dichiarazioni "fai da te". L'IDENTIKIT DELLA PRECOMPILATA: La maggior parte dei 730 precompilati spediti direttamente arriva da cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (530mila); a seguire si colloca la fascia di età successiva, tra 51 e 60 anni (470mila click definitivi). Hanno dimostrato dimestichezza col sistema online anche i trentenni e i sessantenni (rispettivamente 381mila e 403mila invii). Infine, 263mila modelli 730 sono stati inviati direttamente da cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni.

Scrivolibero.it

Ferragosto sulle coste agrigentine, intensa attività della Guardia Costiera: sanzioni per la presenza di gazebo


Si è concluso con risultati lusinghieri il periodo ferragostano sul tratto di costa di competenza della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle. Significativa è stata l'attività delle vedette della Guardia Costiera di Porto Empedocle che, nelle giornate comprese tra sabato 12 e martedì 15 agosto, hanno operato per la sicurezza dei bagnanti ed il rispetto delle normative vigenti; solo in questi giorni le unità del Corpo hanno effettuato oltre 250 Miglia, percorso 35 ore di moto e totali 252 controlli in mare. Nel periodo sopracitato, oltre ad un'intensa attività di Polizia Marittima, sono state effettuate dagli stessi mezzi navali due salvataggi; uno di essi è stato effettuato nei pressi di Lido Rossello precisamente "roccia Gucciarda" al fine di portare in salvo tre bagnanti in difficoltà in quanto a causa delle condizioni meteomarine avverse non riuscivano a rientrare a riva a nuoto. Solo negli ultimi giorni i militari del Corpo impegnati nell'attività estiva denominata "Mare Sicuro", volta a garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto delle regole da parte degli stessi e degli stabilimento balneari, hanno posto a controllo ben 10 stabilimenti balneari, sia da un punto di vista di dotazioni di sicurezza sia per quanto concerne l'aspetto demaniale. Per quanto riguarda il secondo aspetto due sono stati i concessionari ovvero i gestori degli stabilimenti balneari che hanno apportato innovazioni non autorizzate; gli stessi sono stati puniti ai sensi dell'articolo 1164 del Codice della Navigazione con una sanzione amministrativa di 1032 euro. Attività continua anche per verificare il rispetto dell'ordinanza numero 37 del 02/08/2012 del Capo del Circondario Marittimo di Porto Empedocle al fine di evitare la sosta, in occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, di camper, roulotte e similari. Numero due verbali sono stati elevati per detta violazione con una sanzione amministrativa di 200 euro tra cui uno per aver sostato in area portuale. A partire da venerdì 12 agosto i militari del Corpo, oltre alla regolare attività, hanno effettuato una intesa attività preventiva lungo il litorale volta ad informare ed eliminare il fenomeno, oramai noto, dell'utilizzo improprio delle spiagge. Nello specifico l'obiettivo è stato quello di eliminare qualsivoglia violazione commessa sulle spiagge, così come prevista a livello regionale, nonché comunale mediante ordinanza sindacale, circa il divieto assoluto di accensione di falò, utilizzo di fornelli e barbecue, installazione di frigoriferi, utilizzo di gruppi elettrogeni e bambole a gas nonché montaggio e utilizzo di tende da campeggio e gazebo. Al fine di scoraggiare l'utilizzo del sopracitato materiale e combattere il fenomeno del bivacco sulle spiagge sono stati effettuati i controlli durante l'intera giornata dal 13 e 14 intensificandoli nella notte tra il 14 ed il 15 agosto nello specifico in quei punti ritenuti maggiormente critici ovvero località "Kaos", "Marinella", "Villa Romana", "Salsetto" e Realmonte. Controlli che sono continuati senza sosta per tutta la giornata di Ferragosto al fine continuare a monitorare e sanzionare eventuali violazioni. Difatti i militari impiegati hanno elevato due sanzioni amministrative, rispettivamente presso la località "Salsetto" e San Leone, per la presenza di gazebo mentre i verbali dalle unità Guardia Costiera impiegate a mare al fine di monitorare il rispetto delle vigenti normative hanno sanzionato nove diportisti (sette in località Torre Salsa e due in località Punta Bianca) per aver navigato/sostato entro i 250 (duecentocinquanta) metri dalla costa pianeggiante ovvero 150 (centocinquanta) metri dalle coste cadenti a picco sul mare in violazione dell'art. 1 dell'ordinanza numero 19 del 17/06/2014 della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle punito dall'articolo 53 del Decreto Legislativo numero 171/2005 con una sanzione amministrativa compresa tra un minino di 207 euro ed un massimo di 1033 euro. Sanzionato altresì il conducente di un acquascooter che in località "Salsetto" navigava all'interno della fascia riservate a tali mezzi oltre i 500 metri dalla costa.



Firenze.it
La decisione del parlamento regionale Sicilia: l'Assemblea fa rinascere le province, ribattezzate città metropolitane e liberi consorzi

In Sicilia tornano in auge le province. Dopo aver conquistato il record negativo di 13 sedute e 10 ore di lavoro in tre mesi, l'Assemblea regionale siciliana mette il turbo prima delle vacanze e in pochi giorni, tra finanziaria bis, sblocco fondi per i dipendenti e riforma dei consorzi di bonifica reintroduce l'elezione diretta per le (ex) province. . Viene reintrodotto dunque il voto diretto per presidenti e consiglieri nelle ex province seppur ribattezzate città metropolitane e liberi consorzi, messo in calendario nell'ultima seduta utile prima della pausa estiva, con un vero e proprio blitz da parte dei deputati regionali che hanno chiesto il voto immediato e poi l'hanno approvato senza problemi. Così, dalla prossima primavera, quando scadranno gli attuali consigli, si torna al passato, con tanto di «rimborsi spese» per i consiglieri e stipendio del presidente equiparato a quello dei sindaci. I grillini  hanno votato contro e si attendono una messe di consensi anche in conseguenza dell'accresciuto sentimento di antipolitica che suscita questo ritorno al passato. Il Governatore Crocetta aveva voluto l'abolizione di questi enti già nel febbraio del 2013, eletto da appena quattro mesi. Detto fatto, un mese dopo, mentre Graziano Delrio, appena entrato in Parlamento incominciava a lavorare alla sua riforma per le province delle regioni ordinarie, effettivamente l'Ars approvava la prima norma sull'abolizione delle province e un anno dopo, istituisce i liberi consorzi di comuni. Ad agosto dell'anno scorso poi viene introdotta la norma per le elezioni di secondo livello proprio sulla linea della legge nazionale. Adesso invece si ritorna all'origine con un disegno di legge che, pur non modificando il nome ai liberi consorzi, reintroduce l'elezione diretta. Norma che per il deputato Pd Giovanni Panepinto sarà impugnata poiché in contrasto con la riforma Delrio. Per il deputato di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, primo firmatario della riforma, al contrario, «abbiamo messo fine alla riforma più strampalata di Rosario Crocetta. Le ex province sono state massacrate da scelte scellerate del Pd per cinque anni. Ora si vede un po' di luce. Torna anche la democrazia con il voto a suffragio universale». Alla fine, con 32 favorevoli su 47 votanti, a fronte di un'assemblea che conta 90 deputati, la legge passa. Un pratico ritorno al passato. Ma chissà se anche questa volta, come è accaduto in passato, la decisione siciliana non possa costituire uno sprone per la politica nazionale, visti i guasti e le contraddizioni che la riforma Delrio sulle province ha causato e sta causando nel nostro ordinamento, senza aver prodotto particolari risparmi.


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