Gds.it
Ex Provincia di Messina, avviato l'iter
per il dissesto
L'ex ente Provincia, oggi Città
metropolitana, sta per andare ufficialmente in dissesto
economico-finanziario. C'è poco da fare per il commissario Filippo
Romano, in carica a Palazzo dei Leoni dal 2013, che ieri mattina ha
tirato un bilancio sulle drammatiche condizioni finanziarie
annunciando di aver avviato l'iter per il riconoscimento
del crack con la presentazione dell'atto di indirizzo agli
uffici. «La Provincia va al dissesto su norma e non
per mancati pagamenti - ha affermato Romano - abbiamo ridotto le
spese anno dopo anno nonostante i continui tagli statali ma stavolta
non sappiamo più come e cosa fare, il dissesto è nei fatti e non
nelle opinioni se c'è o non c'è».
Formazione, pronta la nuova graduatoria
dopo le contestazioni del Cga .
Pubblicata sul sito dell'assessorato
regionale dell'Istruzione e della Formazione la nuova graduatoria
dell'Avviso 8 sulla Formazione professionale.
Il nuovo documento è
stato deliberato dopo l'ordinanza
del Consiglio di giustizia amministrativa che contestava alcuni
criteri utilizzati dalla Regione selezione degli
enti che avrebbero potuto portare avanti i corsi. "La stessa
graduatoria verrà pubblicata venerdì in Gazzetta ufficiale - ha
detto l'assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano - e dal
prossimo lunedì i decreti di finanziamento dei progetti in posizione
utile in graduatoria verranno inviati alla ragioneria". Dopo
aver criticato i criteri che attribuivano punteggi agli enti con più
corsi e allievi formati alle spalle, adesso nel mirino sono finiti
gli articoli che premiavano gli enti col maggior numero di dipendenti
storici. La Regione ha dunque ritoccato i punteggi anche se in
parte. Ci sono infatti enti di formazione che avevano ricevuto un
punteggio aggiuntivo per accedere ai finanziamenti della Regione,
solo perchè hanno dichiarato di voler assumere personale storico pur
non avendolo. Ma è illogico premiare un ente per qualcosa che non si
ha" hanno decretato in sostanza i giudici del Cga, che in appello
hanno accolto in parte il ricorso di due enti di formazione esclusi
dalla ripartizione dei 136 milioni stanziati dalla Regione. Ad essere
contestati questa volta sono stati due criteri dell'Avviso 8 per
avviare i corsi tradizionali, noti come B1 e B2, che davano punteggio
aggiuntivo a chi aveva in pianta organica dipendenti con più di
dieci anni di anzianità. I nuovi enti, per accaparrarsi punti in
più, si sono impegnati ad assumere il personale storico pur non
avendolo. E questo avrebbe penalizzato alcuni enti storici che invece
quel personale lo avevano già.
Tregua
d'agosto per le cartelle esattoriali e cresce il "Fisco
fai-da-te"
Tregua d'agosto per le cartelle
fiscali. La neo Agenzia delle Entrate-Riscossione ha
'congelato' 469.915 cartelle e avvisi da notificare tra il 7 e il 20
agosto. La decisione, presa dal nuovo ente pubblico, arriva
contemporaneamente ad un primo bilancio della stagione delle
dichiarazioni, che vede la cosiddetta ''precompilata'' fai-da-te
crescere del 18% con oltre 2,4 milioni di dichiarazioni spedite.
FERRAGOSTO SENZA CARTELLE
FISCALI: Il blocco delle notifiche è stato disposto
d'intesa con gli operatori postali e riguarda in particolare 399.428
atti che sarebbero altrimenti arrivati per posta e altri 70.487 da
notificare attraverso la posta elettronica certificata Pec). Si
tratta, ovviamente, solo di una sospensione. L'invio riprenderà
subito dopo, dal 21 di agosto. Lo stop, invece, non riguarderà circa
14.500 atti inderogabili che saranno comunque inviati.
A guidare la classifica della
cartelle ''congelate'' sarà il Lazio con 109.631 atti congelati,
seguito dalla Lombardia (61.608), dalla Campania (45.947), dalla
Toscana (42.801), dal Veneto (27.858) e dal Piemonte (26.303).
Subito dopo Emilia Romagna (25.228) e a seguire Puglia (22.126),
Calabria (22.007), Sardegna (17.917), Liguria (14.910), Friuli
Venezia Giulia (9.956), Marche (9.811), Abruzzo (9.413), Umbria
(9.224), Trentino Alto Adige (6.353), Basilicata (5.439), Valle
d'Aosta (1.744) e infine Molise con 1.639 cartelle e avvisi sospesi
nelle due settimane di Ferragosto.
PRECOMPILATA, CRESCITA A DUE
CIFRE: La dichiarazione 'fai da te' conquista un maggior
numero di contribuenti. Alla scadenza del 24 luglio risultavano
avviate circa 2.427.803 dichiarazioni dei redditi: 2.298.603 sono
modelli 730, mentre i modelli Redditi che risultano già spediti (in
questo caso c'è tempo fino al 31 ottobre 2017) sono 129.200. Le
dichiarazioni congiunte trasmesse via web in autonomia, invece, sono
più di 138 mila.
A contribuire alla crescita è stata
quest'anno l'introduzione di un maggior numero di informazioni nel
modello precompilato, nel quale quest'anno figuravano anche le spese
relative ai farmaci da banco e alle prestazioni rese da ottici,
psicologi, infermieri, ostetriche e tecnici sanitari di radiologia
medica. La diffusione dei dati regione per regioni indica un maggior
ricorso alla precompilata nel Nord. Complessivamente oltre un milione
di modelli arriva da Lombardia, Veneto e Piemonte. In particolare
dalla Lombardia sono stati spediti 597mila modelli, 265mila dal
Veneto e 225mila dal Piemonte. Bene anche il Lazio, con 281mila
dichiarazioni "fai da te".
L'IDENTIKIT DELLA PRECOMPILATA:
La maggior parte dei 730 precompilati spediti direttamente arriva da
cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (530mila); a seguire si
colloca la fascia di età successiva, tra 51 e 60 anni (470mila click
definitivi). Hanno dimostrato dimestichezza col sistema online anche
i trentenni e i sessantenni (rispettivamente 381mila e 403mila
invii). Infine, 263mila modelli 730 sono stati inviati direttamente
da cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni.
Scrivolibero.it
Ferragosto
sulle coste agrigentine, intensa attività della Guardia Costiera:
sanzioni per la presenza di gazebo
Si
è concluso con risultati lusinghieri il periodo ferragostano sul
tratto di costa di competenza della Capitaneria di Porto di Porto
Empedocle. Significativa è stata l'attività delle vedette della
Guardia Costiera di Porto Empedocle che, nelle giornate comprese tra
sabato 12 e martedì 15 agosto, hanno operato per la sicurezza dei
bagnanti ed il rispetto delle normative vigenti; solo in questi
giorni le unità del Corpo hanno effettuato oltre 250 Miglia,
percorso 35 ore di moto e totali 252 controlli in mare. Nel periodo
sopracitato, oltre ad un'intensa attività di Polizia Marittima,
sono state effettuate dagli stessi mezzi navali due salvataggi; uno
di essi è stato effettuato nei pressi di Lido Rossello precisamente
"roccia Gucciarda" al fine di portare in salvo tre bagnanti in
difficoltà in quanto a causa delle condizioni meteomarine avverse
non riuscivano a rientrare a riva a nuoto. Solo negli ultimi giorni i
militari del Corpo impegnati nell'attività estiva denominata "Mare
Sicuro", volta a garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto
delle regole da parte degli stessi e degli stabilimento balneari,
hanno posto a controllo ben 10 stabilimenti balneari, sia da un punto
di vista di dotazioni di sicurezza sia per quanto concerne l'aspetto
demaniale. Per quanto riguarda il secondo aspetto due sono stati i
concessionari ovvero i gestori degli stabilimenti balneari che hanno
apportato innovazioni non autorizzate; gli stessi sono stati puniti
ai sensi dell'articolo 1164 del Codice della Navigazione con una
sanzione amministrativa di 1032 euro. Attività continua anche per
verificare il rispetto dell'ordinanza numero 37 del 02/08/2012 del
Capo del Circondario Marittimo di Porto Empedocle al fine di evitare
la sosta, in occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, di
camper, roulotte e similari. Numero due verbali sono stati elevati
per detta violazione con una sanzione amministrativa di 200 euro tra
cui uno per aver sostato in area portuale. A partire da venerdì 12
agosto i militari del Corpo, oltre alla regolare attività, hanno
effettuato una intesa attività preventiva lungo il litorale volta ad
informare ed eliminare il fenomeno, oramai noto, dell'utilizzo
improprio delle spiagge. Nello specifico l'obiettivo è stato
quello di eliminare qualsivoglia violazione commessa sulle spiagge,
così come prevista a livello regionale, nonché comunale mediante
ordinanza sindacale, circa il divieto assoluto di accensione di falò,
utilizzo di fornelli e barbecue, installazione di frigoriferi,
utilizzo di gruppi elettrogeni e bambole a gas nonché montaggio e
utilizzo di tende da campeggio e gazebo.
Al fine di scoraggiare l'utilizzo del
sopracitato materiale e combattere il fenomeno del bivacco sulle
spiagge sono stati effettuati i controlli durante l'intera giornata
dal 13 e 14 intensificandoli nella notte tra il 14 ed il 15 agosto
nello specifico in quei punti ritenuti maggiormente critici ovvero
località "Kaos", "Marinella", "Villa Romana", "Salsetto"
e Realmonte. Controlli che sono continuati senza sosta per tutta la
giornata di Ferragosto al fine continuare a monitorare e sanzionare
eventuali violazioni. Difatti i militari impiegati hanno elevato due
sanzioni amministrative, rispettivamente presso la località
"Salsetto" e San Leone, per la presenza di gazebo mentre i
verbali dalle unità Guardia Costiera impiegate a mare al fine di
monitorare il rispetto delle vigenti normative hanno sanzionato nove
diportisti (sette in località Torre Salsa e due in località Punta
Bianca) per aver navigato/sostato entro i 250 (duecentocinquanta)
metri dalla costa pianeggiante ovvero 150 (centocinquanta) metri
dalle coste cadenti a picco sul mare in violazione dell'art. 1
dell'ordinanza numero 19 del 17/06/2014 della Capitaneria di Porto
di Porto Empedocle punito dall'articolo 53 del Decreto Legislativo
numero 171/2005 con una sanzione amministrativa compresa tra un
minino di 207 euro ed un massimo di 1033 euro. Sanzionato altresì il
conducente di un acquascooter che in località "Salsetto"
navigava all'interno della fascia riservate a tali mezzi oltre i
500 metri dalla costa.
Firenze.it
La decisione del parlamento regionale
Sicilia:
l'Assemblea fa rinascere le province, ribattezzate città
metropolitane e liberi consorzi
In Sicilia tornano in auge le province. Dopo aver conquistato il
record negativo di 13 sedute e 10 ore di lavoro in tre mesi,
l'Assemblea regionale siciliana mette il turbo prima delle vacanze
e in pochi giorni, tra finanziaria bis, sblocco fondi per i
dipendenti e riforma dei consorzi di bonifica reintroduce l'elezione
diretta per le (ex) province. .
Viene reintrodotto dunque il voto diretto per presidenti e
consiglieri nelle ex province seppur ribattezzate città
metropolitane e liberi consorzi, messo in calendario nell'ultima
seduta utile prima della pausa estiva, con un vero e proprio
blitz da parte dei deputati regionali che hanno chiesto il voto
immediato e poi l'hanno approvato senza problemi. Così, dalla
prossima primavera, quando scadranno gli attuali consigli, si torna
al passato, con tanto di «rimborsi spese» per i consiglieri e
stipendio del presidente equiparato a quello dei sindaci. I grillini
hanno votato contro e si attendono una messe di consensi anche
in conseguenza dell'accresciuto sentimento di antipolitica che
suscita questo ritorno al passato.
Il Governatore Crocetta aveva voluto l'abolizione di questi
enti già nel febbraio del 2013, eletto da appena quattro mesi.
Detto fatto, un mese dopo, mentre Graziano Delrio, appena entrato in
Parlamento incominciava a lavorare alla sua riforma per le province
delle regioni ordinarie, effettivamente l'Ars approvava la prima
norma sull'abolizione delle province e un anno dopo, istituisce i
liberi consorzi di comuni. Ad agosto dell'anno scorso poi viene
introdotta la norma per le elezioni di secondo livello proprio sulla
linea della legge nazionale. Adesso invece si ritorna all'origine
con un disegno di legge che, pur non modificando il nome ai liberi
consorzi, reintroduce l'elezione diretta. Norma che per il deputato
Pd Giovanni Panepinto sarà impugnata poiché in contrasto con la
riforma Delrio.
Per il deputato di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, primo
firmatario della riforma, al contrario, «abbiamo messo fine alla
riforma più strampalata di Rosario Crocetta. Le ex province sono
state massacrate da scelte scellerate del Pd per cinque anni. Ora si
vede un po' di luce. Torna anche la democrazia con il voto a
suffragio universale».
Alla fine, con 32 favorevoli su 47 votanti, a fronte di
un'assemblea che conta 90 deputati, la legge passa. Un pratico
ritorno al passato. Ma chissà se anche questa volta, come è
accaduto in passato, la decisione siciliana non possa costituire uno
sprone per la politica nazionale, visti i guasti e le contraddizioni
che la riforma Delrio sulle province ha causato e sta causando nel
nostro ordinamento, senza aver prodotto particolari risparmi.