Giornale di Sicilia
Dipendenti pubblici. Il governo annuncia una stretta contro gli abusi delle norme che permettono di assentarsi per motivi familiari o per donare il sangue, frenano i sindacati
Giro di vite verso i «furbetti della 104» anche in Sicilia
Una prima stretta sui benefici della Legge 104 per cominciare a fermarne gli abusi. La chiedono il ministero della Funzione Pubblica e l'Aran, l'agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nella
contrattazione collettiva. E anche in Sicilia, dopo gli impegni e gli appelli dell'assessore regionale alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, potrebbe concretizzarsi così il giro di vite. Si parla tra l'altro di un obbligo per i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi della legge 104, o di quelli sulla donazione di sangue, di comunicare le assenze «con un preavviso di 3 giorni», per «garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell'attività amministrativa». Lo propone l'Aran ai sindacati per il rinnovo del contratto degli statali. Si può ridurre il preavviso nei casi di «urgenza o necessità». Le novità avrebbero immediata applicazione anche in Sicilia, spiegano dall'assessorato regionale alla Funzione Pubblica. Anche per i dipendenti regionali. «Sarebbe la via giusta», afferma il dirigente generale, Luciana Giammanco: «Ci consentirebbe di limitare storture e organizzare meglio il lavoro degli uffici ». E l'assessore Lantieri ha ribadito che «è ora di mettere fine presto agli abusi della Legge 104 limitandone i benefici soltanto ai casi gravi che ne hanno realmente diritto» . L'assessore infatti sottolinea che «bisogna impedire ai furbetti di usarla per non lavorare il mercoledì quando c'è l'orario pieno». L'obiettivo, come indicato dalla direttiva Madia, è fare ordine e impedire gli abusi, in modo da «contemperare il legittimo diritto» dei dipendenti con «le esigenze di funzionalità degli uffici». Ad oggi le regole sul preavviso sono alquanto generiche: c'è una circolare ministeriale, che risale al 2010, e che parla solo, a meno di emergenze, di «congruo anticipo» per comunicare l'assenza. L'intervento era nell'aria: la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, di recente ha parlato della necessità di un monitoraggio sulla 104. Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, è più volte intervenuto sulla questione, riscontrando «differenze molto forti nell'utilizzo» tra il settore pubblico e privato, che «fanno pensare a potenziali forme di abuso». Violazioni venute anche alla ribalta nelle cronache, basti pensare all'inchiesta della Procura di Agrigento, «La carica delle 104». L'ipotesi fa seguito all'atto di indirizzo della ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia. La proposta dell'Aran, l'Agenzia che rappresenta il governo nei negoziati, conferma la possibilità di usufruire dei 3 giorni di permesso previsti dalla legge 104 del 1992 per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap. Per dare certezza all'organizzazione del lavoro e quindi ai servizi, si precisa il lasso di tempo, 3giorni, entro cui dare preavviso, prevedendo un obbligo di comunicazione. All'Aran appare inoltre «opportuno stabilire anche la possibilità di programmazione mensile della fruizione» dei permessi, quelli per la legge 104 come quelli per la donazione del sangue o el midollo osseo. La segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino commenta: «L'obiettivo del sindacato sta nel mettere a punto un contratto innovativo». La Uil però mette le mani avanti: no a criminalizzazioni. Secondo i segretari confederali della Cisal, Massimo Blasi e Davide Velardi «occorre capire se i criteri per la valutazione saranno oggetto di confronto, come chiediamo, o se invece intendono procedere in via unilaterale».
Livesicilia.it
Verso le Regionali
Sgarbi: "Mi candido a
governatore
Sarò in campo da solo e vincerò"
"Chi vince le elezioni in
Sicilia? Mi candido io, quindi vincerò io". E' l'annuncio fatto
dal critico d'arte Vittorio Sgarbi ai microfoni di ECG, su Radio
Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò
Cusano. Sgarbi, le cui parole sono riportate da 'Dagospia',
ha già avuto una esperienza amministrativa in Sicilia, dove ha
guidato il Comune di Salemi. "Mi candido come governatore, è
ufficiale - ha aggiunto Sgarbi -. Corro da solo, non ho bisogno
dell'appoggio di nessuno. Il mio obiettivo è vincere". Poi,
sugli altri candidati in campo: "Al di là del fatto
che uno sia una persona considerevole, ditemi chi è Micari? Di me si
sa tutto, di Micari cosa si sa? E di Musumeci? Chi lo conosce
Musumeci? Al massimo si sa che ha il pizzetto. E di Armao cosa si sa?
Occorrerà che uno sia qualcosa per fare il presidente della Regione.
Forse correndo da solo non potrò vincere - ha aggiunto -, però mi
sembra che un siciliano votando Sgarbi sa cosa vota". Stoccata
anche al candidato governatore del Movimento cinque stelle Giancarlo
Cancelleri: "Non è stato capace neanche di laurearsi. Grillo
sta smobilitando, perderà".
Gds.it
Regionali,
vertice di Ap fino a tarda sera
Intesa col Pd salda: sì a
ipotesi primarie
Nessuna rottura di Ap con la coalizione di centrosinistra in
Sicilia, gli alfaniani restano in attesa delle mosse del Pd e nello
stesso tempo aprono all'ipotesi primarie. Fino a tarda sera
il partito si è riunito a Palermo dopo le fibrillazioni di ieri
sulla scelta del candidato che secondo l'europarlamentare di
Alternativa popolare Giovanni La Via potrebbe passare dalle primarie
"l'unica strada per fare uscire il centrosinistra
dall'impasse".
"Abbiamo fatto un'ottima riunione in un clima di squadra
affiatato e abbiamo indicato in Giovanni La Via il nostro
coordinatore della campagna elettorale - ha detto il ministro degli
esteri e leader di Ap Angelino Alfano al termine del vertice del
partito a Palermo sulle regionali in Sicilia -. Abbiamo messo a punto
alcuni elementi del programma E su questo ci confronteremo quando
sarà individuato il candidato".L'ipotesi primarie ha preso
campo dopo la conferenza stampa di Rosario Crocetta, che non molla
sulla sua candidatura. "Oggi abbiamo una situazione in cui il
presidente Crocetta - ha aggiunto Alfano - non si è ancora ritirato
e d'altro canto non c'è stata una ufficializzazione della
candidatura del professore Micari. Intanto una cosa alla volta, noi
stiamo costruendo delle liste adeguate alla nostra ambizione, stiamo
facendo un programma al servizio della Sicilia. Vedremo nei prossimi
giorni se le cose andranno ciascuno al loro posto a cominciare dalla
formalizzazione della candidatura di Micari da parte del Pd".
Quanto all'ipotesi di un ticket tra il rettore Fabrizio Micari e
Giovanni La Via, europarlamentare di Ap, Alfano ha risposto: "Noi
abbiamo sempre proposto il professore La Via come nostro candidato
presidente; vediamo la scelta del presidente e poi vedremo il resto".
"Abbiamo grande stima del professore La Via - ha concluso Alfano
- Il Pd ci dica e dica qual è l'opinione e la formalizzi".
Fiumefreddo:
"Sono eleggibile, mi candido alla Presidenza"
«L'approfondimento richiesto ai giuristi, specialisti della
materia, ha chiarito la mia posizione in ordine alla eleggibilità.
Sono candidabile ed eleggibile. Questo significa che
andrò avanti, proponendo ai siciliani un'alternativa tra il
vecchio sistema e chi le cose ha dimostrato di cambiarle con i
fatti». Lo afferma l'ex amministratore unico di Riscossione Sicilia,
Antonio Fiumefreddo, confermando la sua candidatura a governatore
dell'Isola.
«Continuerò ad essere - aggiunge - il nemico giurato di
questa casta di impresentabili, che a distanza di 5 anni
ripropongono persino le stesse facce. Dal Palazzo mi hanno buttato
fuori perché lì comandano, ma con i cittadini a casa andranno loro.
Faccio appello alle persone di buonsenso perché abbandonino le
candidature di Musumeci e Micari per formare una grande forza di
liberazione della Sicilia. Insieme - osserva Fiumfreddo - possiamo
dare il via per liberare l'Italia da Berlusconi e Renzi. Girerò
tutta la Sicilia, paese per paese, piazza per piazza, casa per casa.
Saremo una grande sorpresa!».
agrigentonotizie.it
Il Comune sostiene la causa del Consorzio universitario davanti al TarIl Comune sostiene la causa del Consorzio universitario davanti al Tar"
Il Comune di Agrigento sostiene la causa del Consorzio universitario davanti al Tarl Comune di Agrigento sostiene la "lotta" in tribunale del Consorzio universitario di Agrigento, in merito al ricorso presentato dal Cua al Tar di Palermo. Il Consorzio ha chiesto l'annullamento parziale del protocollo d'intesa sottoscritto dalle università siciliane, nel giugno di quest'anno, con l'assessorato regionale all'Economia e l'assessorato per l'Istruzione e la formazione, riguardante il legame economico che intercorre tra le università siciliane (Messina, Catania e Palermo) e i consorzi universitari dell'isola.A pochi giorni dall'udienza del 13 settembre, il Comune scende in campo per cercare di salvare quel che resta dell'ateneo, contro un colpo che invece potrebbe sancirne la fine e dopo le dimissioni di Gaetano Armao, impegnato con le elezioni Regionali del prossimo novembre. Attraverso l'avvocato Rita Salvago, il Comune si costituisce quindi "ad adiuvandum" in favore Cua, per l'annullamento del decreto amministrativo regionale di giugno."