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rassegna stampa dal 2 al 4 settembre 2017

Ilsicilia.it

La legge è in vigore
Si voterà nelle ex Province: pubblicata la riforma elettorale

E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione la legge di riforma delle elezioni per il rinnovo di presidenti e consigli nelle ex province siciliane. La norma ripristina l'elezione diretta del presidente dei liberi consorzi comunali e dei relativi consigli. La riforma regola anche l'elezione di sindaci e consigli nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e ne ridetermina la composizione dei seggi.

Agrigentooggi

Pubblicata sulla gazzetta ufficiale della Regione la legge n. 17/2017 sull'elezione diretta dei vertici dei Liberi Consorzi e Città Metropolitane
 
Diventa operativa da oggi, con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana n. 36 dell'1 settembre 2017 nel supplemento ordinario n.1, la legge n.17, approvata ad agosto dal Parlamento Siciliano, relativa alle: "Disposizioni in materia di elezione diretta del Presidente del libero Consorzio comunale e del Consiglio del libero Consorzio comunale nonché del Sindaco metropolitano e del Consiglio  Metropolitano". Si tratta della legge che modifica la legge sulle modalità di elezione degli organismi dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane. Tali modifiche sono state approvate per consentire l'elezione popolare diretta dei vertici del Liberi  Consorzi e Città Metropolitane.  Il testo prevede anche il termine del 30 giugno 2018, quale ultima data per la gestione commissariale degli Enti di area vasta. Il Governo Nazionale, se riterrà opportuno, avrà 60 giorni di tempo per impugnare il nuovo testo così come previsto dall'art. 59 della Costituzione.

Giornale di Sicilia

Sabato 2 settembre

Agrigento. Nel mare di Cannatello, non lontano dalla foce del fiume Naro
Sub scopre tra i fondali cannone di origina bizantina
Agrigento

Un cannone di ferro di epoca bizantina è stato scoperto nei fondali del mare di Cannatello, non lontano dalla foce del fiume Naro, nell'Agrigentino. Lo straordinario ritrovamento si deve ad un appassionato subacqueo di Favara, residente nella stessa zona balneare, il bancario quarantenne Francesco Urso. «Vado molto spesso a fare escursioni subacquee. Avevo già notato che i fondali erano stati trasformati dalle mareggiate dello scorso inverno. Una grande quantità di sabbia era stata spostata, portando allo scoperto rocce e altro. La mattina dell'otto agosto ho visto così, a soli tre metri dalla superficie, in zone diverse due ancore, ma anche un altro manufatto di ferro molto insabbiato ed incrostato, che mi sembrò una terza ancora, ma intuendo comunque che poteva essere di probabile interesse archeologico - racconta Francesco Urso -. Ho avvisato immediatamente la sovrintendenza archeologica e quella del mare». Il terzo oggetto era un cannone, molto probabilmente di epoca bizantina, la stessa delle ancore. Pochi giorni dopo la scoperta di Francesco Urso è partita una spedizione nello specchio d'acqua del ritrovamento e dalle prime osservazioni effettuate dai sub appare chiaro che il cannone si presenta in buone condizioni. (*EDB*) Elio Di Bella

Tribunale. L'amministrazione si rivolge al Cga chiedendo l'annullamento del decreto che ne limita l'attività

Il Comune di Agrigento sostiene la «lotta» in tribunale del Consorzio universitario di Agrigento sul ricorso presentato al Cga. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario di Agrigento, ha, infatti, deliberato di procedere all'impugnazione dinnanzi al Consiglio di giustizia amministrativa del decreto dell'assessoriale regionale alla Formazione, Bruno Marziano in ordine al protocollo d'intesa che è stato firmato  tra l'assessore Baccei, l'assessore Vermiglio e le tre Università statali siciliane che di fatto esautora i territori in cui insistono i Consorzi Universitari, delle loro prerogative di programmazione e di definizione di politiche di sviluppo del decentramento universitario. A pochi giorni dall'udienza del 13 settembre, il Comune scende in campo per cercare di salvare quel che resta dell'ateneo, contro un colpo che, invece, potrebbe sancirne la fine e dopo le dimissioni diGaetano Armao, impegnato con le elezioni Regionali del prossimo 5 novembre. Attraverso l'avvocato Rita Salvago, il Comune si è costituito, quindi, «ad adiuvandum» in favore del Cua, per l'annullamento del decreto amministrativo regionale di giugno. Nell'ordinanza emessa dal Tar emerge che i consorzi universitari siciliani debbano aver provveduto alle modifiche statutarie previste dal decreto assessoriale che subordinano la concessione dei contributi Regionali. In realtà nessun consorzio universitario, fatta eccezione per quello di Trapani, ha provveduto a tali modifiche, non condividendone i contenuti dello stesso protocollo d'intesa. Peraltro, l'Assemblea regionale siciliana, con un ordine del giorno approvato da tutti i gruppi parlamentari,  aveva invitato l'assessore Baccei a disdire questo protocollo d'intesa senza indugio alcuno e ad attivare da subito un tavolo di confronto tra l'amministrazione regionale, le Università operanti in Sicilia  e i Consorzi universitari siciliani per la individuazione di alcune linee guida alle quali ispirare una riforma organica sui consorzi. (*PAPI*)

Domenica 3 settembre 2017

Niente conciliazione
La Dedalo Ambiente licenzia 21 dipendenti
I lavoratori verranno riassorbiti dalla Srr Agrigento Est
Paolo Picone

Si è concluso con un nulla di fatto il tentativo di «conciliazione» tra Dedalo ambiente in liquidazione ed i 21 lavoratori (in precedenza erano 22 perché uno del cantiere di Canicattì ha rinunciato alla vertenza) che dovranno interrompere  il rapporto di lavoro con la società d'ambito Ag3 di Licata. Il vertice si è svolto all'ufficio provinciale del lavoro in via Acrone ad Agrigento. Domani mattina, dunque, partiranno le lettere di licenziamento, subordinate all'immediata assunzione da parte della Srr, dei lavoratori ex Dedalo e trascorsi i 90 giorni dalla ricezione della raccomandata gli operai non avranno nessun tipo di rapporto di lavoro con la società. All'incontro erano presenti, per la Dedalo ambiente: il commissario liquidatore Rosario Miceli, accompagnato dal consulente Luciano Ballacchino, il sindacalista della Confael, un sindacato autonomo, Manlio Cardella, e per l'ispettorato il direttore Angelo Di Franco assistito dal funzionario direttivo Letizia Di Vincenzo. Assenti Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. «L'esame congiunto tra le parti - spiega il commissario liquidatore Rosario Miceli - ha avuto esito negativo, e pertanto non è stato raggiunto l'accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, in merito al licenziamento di 21  unità lavorative. Pertanto si procederà alla notifica dell'interru - zione del rapporto di lavoro. In considerazione che il passaggio del personale con la procedura del  trasferimento del ramo d'azienda non è stato possibile e facendo seguito alle diffide della Regione - aggiunge Miceli - tramite il commissario Salvatore Gueli, ho dovuto avviare la procedura di licenziamento collettivo. Pertanto, a seguito della procedura e dopo l'incontro dello scorso 3 agosto che si è concluso negativamente con l'unico sindacato presente, la Confael, la società Dedalo ambiente ribadisce la propria posizione e cioè quella di procedere al licenziamento collettivo di 21 unità. Si precisa che la procedura si riterrà valida solo ed esclusivamente qualora le 21 unità lavorative saranno assunte dalla Srr Ato4 Agrigento est». I 21 lavoratori sono così suddivisi: 16 sono del cantiere di Palma di Montechiaro, 4 di Canicattì  (uno si è ritirato) ed uno del cantieredi Licata. La Confael,  attraverso il segretario Manlio Cardella ha dichiarato che «la procedura avrebbe dovuto essere avviata entro il 30 marzo scorso a valere su tutti i 219 dipendenti in forza alla Dedalo Ambiente proprio per evitare  quella che si configura - a parere di Cardella - come una azione ritorsiva del sistema Dedalo/Srr nei confronti di questi lavoratori che hanno denunciato l'accordo tra le parti forzato e i gravi   rischi  sulla sicurezza sul lavoro degli stessi. Per questa ragione, denunciamo - aggiunge Cardella - la reiterata assenza del commissario della Srr e del presidente. Infatti, l'eventuale licenziamento o interruzione  del rapporto di lavoro a qualsiasi titolo è da considerarsi nullo o comunque illegittimo quando, come nella fattispecie, è motivato da trasferimento d'azienda. La Confael ha ribadito l'impugnazione in via extragiudiziale del provvedimento di licenziamento collettivo avviato dalla Dedalo ambiente. E provvederà ad inoltrare apposita denuncia agli organi inquirenti in ordine alle problematiche che attengono   alla sicurezza del lavoro». Intanto, ieri si è tenuto lo sciopero proclamato dalla Confael, autorizzato dalla commissione nazionale di garanzia alla quale il sindacato ha inoltrato la relativa comunicazione  a seguito di procedura di raffreddamento, della quale è stato informato anche il Prefetto. Lo sciopero ha interessato maggiormente il cantiere di Palma di Montechiaro e ieri la spazzatura  non è stata raccolta. (*PAPI*)

Ato
Gueli si dimette da commissario della Sogeir

Il suo mandato scadeva il 15 settembre, ma Salvatore Gueli si è dimesso con due settimane di anticipo dalla guida della Sogeir, la società, in liquidazione, a capo dell'Ato rifiuti. Il commissario ha lasciato con un credito dai Comuni di circa 2 milioni, ma con una cifra quasi identifica da pagare ai fornitori. «Se i Comuni pagassero puntualmente - dice Gueli - non si ci sarebbero stati mai problemi e, invece, sappiamo che le cose non stanno in questa modo. Il mio compito, comunque, era già finito essendo in scadenza di mandato, ma, soprattutto, dopo l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione della Srr con presidente il sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella. Alla Srr è stato trasferito tutto il personale e questo passaggio, importante, per i lavoratori, è stato compiuto. È stata una bella esperienza, caratterizzata da tante difficoltà, ed i creditori sempre in attesa, ma con le difficoltà ad incassare dai comuni, unico canale dal quale arrivano risorse, questo era inevitabile ». Gli altri due componenti del Cda della Srr sono il consigliere comunale di Menfi Ignazio Mistretta e l'assessore di Villafranca Sicula Vanessa
Girgenti. (*GP*)

lunedì 4 settembre 2017

Aeroporti
Lampedusa, dati record sui passeggeri

È record di passeggeri nell'aeroporto di Lampedusa, dove nel 2017 sistima una crescita del 40% rispetto a tre anni fa, così come del numero dei collegamenti con l'isola delle Pelagie nell'anno in corso, in aumento del 31,2% rispetto al 2014 (12,7%). Lo ha reso noto l'Associazione siciliana trasporti, dopo l'incontro tra la direzione generale e i vertici della controllata «Ast Aeroservizi», che gestisce l'aeroporto di Lampedusa. «L'aeroporto di Lampedusa - ha detto l'amministratore unico Giovanni Amico - vive un momento di sviluppo senza precedenti». In particolare, il numero dei voli è passato dai 1.796 del 2014 a 2.024 nel 2015, ai 2.343 nel 2016. I dati dei passeggeri crescono dai 177.511 del 2014 a 185.633 del 2015, ed ancora a 227.581 nel 2016 mentre quest'anno si prevede di superare la quota di 248 mila.

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