Giornale di SIcilia
Circolare dell'assessorato. «I due aiuti non sono alternativi».
Alcuni Comuni aveva annunciato di sospendere il sostegno nei confronti di chi riceve l'assegno
Assistenza ai disabili, la Regione: «Non deve essere sospesa»
I Comuni siciliani non devono sospendere l'assistenza ai disabili che ricevono anche l'assegno della Regione. I due aiuti non sono alternativi ma si integrano. È quanto chiarisce una circolare dell'assessorato regionale alle Politiche sociali che chiude così una lunga serie di polemiche scoppiate durante l'estate. Diversi Comuni, infatti, a partire da Ragusa e Caltanissetta, avevano comunicato l'intenzione di sospendere l'assistenza fornita tramite cooperative ai disabili ai quali la Regione aveva accordato l'assegno da 1.500 per aumentare le ore di assistenza. Si era così creato il panico tra centinaia di beneficiari del nuovo aiuto erogato dalla Regione, e in particolare tra i 142 diCaltanissetta e i 124 di Ragusa, due dei Comuni più grandi interessati. Tutto nasce con la protesta a febbraio dei disabili siciliani e delle associazioni contro la Regione per la mancata assistenza 24 ore su 24. Il governo regionale, per rispondere alle richieste di aiuto, nell'arco di alcuni mesi ha accantonato tutta una serie di risorse concordando con le associazioni un primo aiuto per tamponare l'emergenza, in attesa di preparare i piani personalizzati sulla base dei bisogni di ogni singolo disabile, così come previsto dalla legge. Questo primo aiuto si è concretizzato in un assegno da 1.500 euro al mese per i disabili gravissimi. La Regione ha accreditato le somme alle Asp che, seppur con tempi diversi, hanno iniziato a inviare i pagamenti.
Alcuni Comuni hanno però interpretato male la norma sugli assegni sospendendo l'assistenza fornita. Una mossa che ha spaventato i disabili, tanti che in tanti hanno preferito rinunciare all'assegno della Regione per evitare di perdere l'assistenza del Comune già «collaudata». Giuseppe Catalano, del comitato «Siamo handicappati no cretini», spiega cosa è successo: «Tutto nasce da un equivoco. Per ricevere l'assegno - spiega - si firma un patto di cura nel quale si rinuncia a forme di assistenza indiretta, cioè ad altri contributi economici come quelli che talvolta eroga l'Inps. I Comuni invece confondono l'assistenza indiretta con quella fornita ad esempio dalle cooperative, che è diretta, e compiono un errore madornale». Tra l'altro anche dagli uffici regionalei sarebbe partita una errata interpretazione della norma che ha confuso ancora di più gli enti locali. Lo stesso presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva ribadito che «noi non abbiamo dato alcuna indicazione ai Comuni relativa all'interruzione dei servizi». Ma le associazioni, per voce di uno dei leader Giovanni Cupidi, hanno chiesto alla Regione dei chiarimenti. È intervenuto pure il Garante per i diritti dei disabili, Giovanna Gambino, che ha ammonito le amministrazioni locali. Adesso arriva una circolare dell'assessorato a fare a ribadire che «nel patto di cura si fa riferimento a forme di assistenza indiretta», cioè tramite sussidi economici, e dunque non esclude l'assistenza fornita tramite cooperative. «Dopo una settimana di fuoco - scrive il comitato Siamo handicappati no cretini - finalmente le famiglie di Caltanissetta e Ragusa possono tirare un sospiro di sollievo. Invitiamo tutti i Comuni a unirsi attivamente adesso perchè si applichi integralmente la legge 328 e il piano triennale della disabilità per tutte le persone in situazione di fragilità. Tutti i disabili definiti gravi sono ancora in stato di abbandono. Siamo solo all'inizio». (*RIVE*)
Edilizia scolastica. L'assessore Marziano invia un vademecum ai dirigenti
La Regione assegna nuovi fondi per lavori di manutenzione nei plessi
L'Assessore Regionale Bruno Marziano ha scritto agli Enti locali della Regione Siciliana sulle iniziative, comunitarie, nazionali e regionali, attualmente aperte a favore dell'edilizia scolastica. I finanziamenti messi a disposizione dell'edilizia scolastica, con bandi i cui termini sono ad oggi aperti, sono i seguenti. Avviso Pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. Fondo Europeo di Sviluppo regionale FESR. L'avviso è disponibile sul sito del Miur. Le risorse assegnate alla Regione Siciliana son pari ad 115.220.000. . Contributo a favore dei comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di opere pu bbliche. La richiesta entro il 15 settembre 2017, a pena di decadenza. Le risorse messe a disposizione, per il triennio 2017-2019 sono pari ad 40.000.000.. Fondi per l'efficientamento energetico delle scuole. Le risorse disponibili ammontano ad 247.093.955,15 e saranno assegnate sulla base dell'ordine cronologico di ricezione delle istanze, la cui presentazione è stata prorogata con decreto ministeriale alle ore 17 del 30 giugno 2018. È di fondamentale importanza, infatti, che gli enti locali si attivino per accedere a tutte le risorse disponibili per garantire il miglioramento delle condizioni strutturali delle scuole siciliane, sottolinea Marziano.
Giardino Botanico
La sala riunioni sarà intitolata ad Aldo Moro
Sarà intitolata ad Aldo Moro, la sala riunioni del Giardino Botanico di Agrigento che ospita al suo interno, anche un grande plastico della città di Agrigento e della Valle dei Templi. Lo ha deciso con propria determinazione, il commissario Giuseppe Marino. La cerimonia ufficiale di intitolazione, è in programma il prossimo 23 settembre,in occasione del 101esimo anniversario della nascita di Aldo Moro. (*PAPI*)
Guasto al Tre Sorgenti, sette paesi senz'acqua
L'erogazione è stata sospesa a Campobello di Licata, Canicattì, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto e Ravanusa
L'acquedotto appartiene al Consorzio, ma i lavori di manutenzione vengono effettuati dai tecnici della «Girgenti Acque» che provvedono alla riparazione per attenuare tempestivamente i disagi.
Giuseppe Pantano
Nell'Agrigentino sette comuni sono rimasti a secco. Un guasto dell'acquedotto Tre Sorgenti ha determinato questa situazione che ieri è stata comunicata da Girgenti Acque. Un problema evidenziato dal gestore idrico il quale ha voluto precisare che il Tre Sorgenti è ancora gestito dall'omonimo consorzio e ch esi è completamente interrotta l'erogazione idrica ai Comuni di Campobello di Licata, Canicattì, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto e Ravanusa. Per queste raguoni nei Comuni di Castrofillipo, Grotte e Racalmuto è stata sospesa la turnazione idrica prevista perla giornata di ieri. A Campobello di Licata, Ravanusa, Canicattì (solo in erogazione dal serbatoio Santo Spirito) e Naro «si sta procedendo - ha fatto sapere Girgenti Acque - ad effettuare i turni previsti per la data odierna (ndr, la giornata di ieri), mentre per i giorni successivi la turnazione subirà limitazioni e slittamenti ». I tecnici di Girgenti Acque ancora una volta sono intervenuti, in via sostitutiva, come già fatto in precedenza, "per ristabilire la funzionalità dell'acquedotto Tre Sorgenti, al fine di favorire, nel minor tempo possibile, il ripristino dell'ordinaria fornitura idrica ai Comuni interessati, tenendo in considerazione che per la normalizzazione, saranno necessari dei tempi tecnici". Girgenti Acque effettua le riparazioni all'acquedotto Tre Sorgenti ed il consorzio che amministra l'impianto consente al gestore idrico di prelevare l'acqua che è stata impiegata, nei mesi scorsi, anche per affrontare le emergenze venutesi a determinare con il guasto al Fanaco. Un'intesa, quella raggiunta, dopo anni di richieste, da parte di Girgenti Acque, di poter disporre di queste risorse idriche, che rasserena il quadro della distribuzione idrica in provincia di Agrigento e che, soprattutto, consente al gestore idrico di fronteggiare le situazioni critiche che spesso si vengono a determinare. Sul Fanaco, invece, è Siciliacque che ha competenza e fornisce le risorse idriche a Girgenti Acque. Grazie al Tre Sorgenti Girgenti Acque alimenta i Comuni di Campobello e Ravanusa con l'acqua di quest'impianto e il 60 per cento dell'acqua che viene erogata a Canicatti arriva pure da questa fonte. Prima della stagione estiva Girgenti Acque aveva rilevato una riduzione della quantità di acqua negli invasi da cui preleva per fornire i comuni serviti quantificata nel 15 per cento che, tradotto nel quantitativo di acqua che viene a mancare per la distribuzione, equivale a circa 70 litri al secondo. Per fronteggiare la situazione ed evitare disagi Girgenti Acque ha ottenuto 50 litri al secondo dalla diga Castello. Così risulta di circa 20 litri al secondo il quantitativo di acqua che viene a mancare che, in ambito provinciale, con poco più di mille litri che vengono distribuiti in tutta la provincia, consente di non fare emergere una situazione di criticità. Dell'intero quantitativo di acqua che il gestore distribuisce in provincia metà arriva da Siciliacque. La stagione invernale non è stata particolarmente piovosa per cui i livelli delle sorgenti sono stati tenuti sempre sotto stretta osservazione. Girgenti Acque ha utilizzato anche altre sorgenti come una serie di pozzi, che erano già nella loro disponibilità, e che prima ritenevano di non utilizzare. E' questa campagna di riutilizzazione, svolta da Girgenti Acque assieme al Genio Civile di Agrigento, che ha messo al riparo da difficoltà. Il 10 per cento del totale complessivo di acqua erogata viene prelevata proprio dai pozzi. Per il gestore idrico "se tutti i comuni avessero ceduto le reti idriche avremmo dotazioni notevolmente maggiori, di almeno il 30 o 40 per cento di quelle attuali, e si potrebbero abbassare i costi in bolletta". Girgenti Acque gestisce il servizio in 27 Comuni su 43 della Provincia. Sono 16 quelli che non hanno ceduto le reti idriche e in questi centri non è Girgenti Acque a gestire il servizio.
Libero Consorzio
«Strada 26, ancora mancano i soldi»
Dopo le notizie sulla strada provinciale n. 26 Cammarata - SS 189, secondo le quali il Libero Consorzio di Agrigento, pur in presenza di un finanziamento regionale, non avrebbe ancora attivato le procedure di gara per l'ammodernamento, il Settore Infrastrutture Stradali precisa che «la strada è stata ammessa a finanziamento, giusta delibera regionale n. 87 del 6 marzo 2017, e che il progetto esecutivo è stato trasmesso lo scorso mese di giugno all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture Stradali. Ma al momento non è stato emanato il decreto di finanziamento».
Beni culturali. La Commissione nazionale Unesco ha concesso al Libero Consorzio il patrocinio al programma di iniziative che saranno realizzate per la ricorrenza
La Commissione nazionale per l'Unesco, ha concesso al Libero Consorzio di Agrigento il proprio patrocinio al programma di iniziative che saranno realizzate in occasione del ventesimo anniversario dell'inserimento della Valle dei Templi nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. La concessione del patrocinio al Libero Consorzio - si legge in una nota - porta la firma del Segretario generale della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco Enrico Valenti ed arriva in risposta alla richiesta inoltrata dal Commissario straordinario dell'ex Provincia Giuseppe Marino. Nel 1997, infatti, fu proprio la Provincia regionale di Agrigento sotto la presidente di Stefano Vivacqua ad istruire e seguire la relativa pratica per ottenere l'ambito riconoscimento da parte dell'Unesco. Da allora ad oggi, il quadro istituzionale - aggiunge la nota - è profondamente mutato, ma all'interno del Libero consorzio è rimasto vivo l'orgoglio di aver avuto la felice intuizione che ha consentito di ottenere il riconoscimento. La concessione del patrocinio da parte dell'Unesco, autorizza, fra l'altro, l'utilizzo del logo dell'Ente sovranazionale in tutte le iniziative che il Libero Consorzio realizzerà in occasione delle celebrazioni . Il programma di massima delle iniziative che il Libero Consorzio intende realizzare, è ancora in via di definizione e prevede, tra l'altro, la realizzazione di un incontro di studi celebrativo del XX anniversario alla presenza di personalità del mondo accademico ed archeologico, la proiezione di filmati multimediali che "ricostruiscono" i templi e le abitazioni della Valle dei templi e consentono di "navigare al loro interno, costruendo così bgli ambienti di vita dell'antica Akragas. Grazie ad un accordo tra Poste Italiane ed il Libero Consorzio - conclude la nota - sono in fase di realizzazione e stampa una cartolina postale celebrativa e un annullo filatelico speciale. E' in corso di realizzazione anche una speciale cartina storico-turistica celebrativa con la storia illustrata della Valle dei Templi. Tra le iniziative in programma vi è anche un concorso fotografico. Rispetto a tale programma di iniziative il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ha inoltre chiesto l'alto patrocinio anche alla Presidenza della Repubblica, e delle massime assemblee legislative. L'Unesco è una "costola" dell'Onu: un'agenzia specializzata delle nazioni Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l'istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l'informazione per promuovere "il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali" quali sono definite e affermate dalla carta dei Diritti fondamentali delle nazioni Unite.
LA SICILIA
VIABILITA'.
Situazione sempre più
insostenibile dal punto di vista della sicurezza.
STRADE PROVINCIALI PERICOLOSE MA CON
TANTI CARTELLI INFORMATIVI.
L'ex Provincia Regionale di
Agrigento. oggi chiamata Libero Consorzio di Agrigento, ha risolto il
grave problema della impraticabilità di buona parte di alcune
migliaia di arterie di propria competenza su tutto il territorio
provinciale, interessate da tempo da frane, smottamenti di terreno,
ponti pericolosi, erbacce e sterpaglie sulla carreggiata e
soprattutto buche e asfalto scucito. I dirigenti hanno pensato bene
di dare precise disposizioni al personale dì installare sulle strade
centinaia se non addirittura migliaia di pannelli, cartelli stradali
e tran senne che indicano in anticipo agli automobilisti il
pericolo imminente presente sulle arte rie.
Buone le intenzioni del consorzio
nell'ambito della prevenzione dei pericoli stradali, ma poco
efficaci nell'ambito dei rischi di coloro i quali viaggiano
quotidianamente spesso su strade impervie e mai curate dell'interno
montano agrigentino. E stato questo il commento di tanti
automobilistiche hanno visto in queste settimane all'opera su tutto
il territorio provinciale operai e tecnici del Libero Consorzio
attaccare, ai pali stradali, cartelli di segnalazione rischi e
transenne ai bordi della carreggiata. Sarà stata utilizzata tutta la
cartellonistica dei magazzini o saranno stati comprati nuovi se gnali
e pannelli.
Non ci sono soldi però per riparare
qualche metro di strade che, nonostante i limiti di velocità e gli
avvisi stradali, continuano a rappresentare dei seri pericoli per chi
viaggia a proprio rischio. Cartelli a josa da Canicattì a Licata, a
Palma di Montechiaro, da Agrigento a Cattolica Eraclea, Bidona,
Ribera, Sciacca e ai paesi della Val Belice. Dappertutto è la stessa
situazione. Un sistema viario provinciale che, ridotto ormai
all'osso, non interessa a nessuno.
Diamo uno sguardo esemplicativo al
comprensorio attorno a Ribera. Da tempo sono chiuse le provinciali
Ribera-Bivona e la Cattolica Eraclea - Cianciana. Da poco non è
transitabile la Ribera-Piana Grande. In montagna, per la SP 26,
Cammarata-San Giovanni Gemini, è stato richiesta l'intervento del
prefetto Diomede. L'elenco provinciale è lunghissimo.
ENZO MINIO
MANOVRA:
VERSO CRESCITA DI OLTRE
L'1,5% NEL 2017. IN ARRIVO L'OK DELL'UE AI CONTI
Più fondi per P.A., giovani e
povertà.
Più fondi per la lotta alla
povertà,più risorse per garantire gli aumenti agli statali, tra 1 e
2 mld per incentivare l'occupazione giovanile. Si stanno delineando
i capitoli della prossima manovra, mentre da Bruxelles arrivano nuovi
segnali positivi sullo sconto da circa 9 mld chiesto dall'Italia
sull'aggiustamento dei conti. E ottimismo si registra al Tesoro
sull'amento dell'economia, con il capo della segreteria tecnica
del Mef Fabrizio Pagani che si spinge a indicare una crescita per
quest'anno che potrebbe anche superare 11,5%.
Per i dettagli bisognerà attendere la
nota di aggiornamento al Mef, che l'esecutivo potrebbe presentare
anche qualche giorno prima della scadenza del 27 settembre. Nelle
tabelle aggiornate si terrà conto anche del nuovo target di
aggiustamento strutturale, che l'Italia ha chiesto di fermare allo
0,3%, di mezzo punto inferiore allo 0,8% indicato ad aprile e la metà
di quello che richiederebbero le regole Ue (06%). Poi si potranno
pesare le risorse effettivamente disponibili e prendere le decisioni
definitive sulle misure. Ecco gli impegni che attendono il governo
con la legge di Bilancio.
Altri 7 mld anti-aumenti lva
Le clausole di salvaguardia partivano
da 19.7 mld, ma il peso si è ridotto, grazie agli effetti
strutturali (3.8 mld) della "manovrina" e allo sconto chiesto a
Bruxelles sull'obiettivo di deficit strutturale. Per scongiurare
aumenti di Iva e accise vanno trovati ancora poco meno di 7 mld.Altri
2-3 mld serviranno per le spese indifferibili (come le missioni
militari all'estero).
Giovani, almeno 1 mld per sconti
permanenti su lavoro
L'intervento prospettato dal ministro
del Lavoro, Giuliano Poletti, ai sindacati prevede un taglio del 50%
per tre anni dei contributi peri neoassunti under 29, anche se si
cerca di portare l'asticella dell'età a 32 anni. Il costo, ha
spiegato il presidente dell'Anpal Maurizio Del Conte, è di circa 1
mld, ma dipenderà anche dal tétto allo sconto, che potrebbe
arrivare a 4.Q30 euro (prima ipotesi 3.250 euro). C'è anche l'idea
di un taglio strutturale del cuneo di 3 punti, dal 2021, che avrebbe
però anche problemi di compatibilità con le regole Ue. Di sicuro ci
saranno "paletti" per evitare licenzia menti e fare posto alle
nuove assunzioni col bonus. Obiettivo, 300mila sunti nel 2018.
Nodo pensioni, da età ad assegno
minimo giovani
Possibile che anche questa legge di
Bilancio contenga un pacchetto pensioni, oggetto di confronto tra
governo e sindacati che si vedranno di nuovo oggi. Si è ipotizzato
un piano per un assegno minimo da 650-680 euro a chi rientra
completamente nel contributivo e ha avuto carriere discontinue.
Possibili ritocchi alla platea dell'Ape social, per favorire le
donne, e nuovi aumenti delle pensioni più basse. Difficile lo stop
all'adeguamento automatico all'aspettativa di vita, che
porterebbe l'uscita a 67 anni dal 2019.
1,5-1,6 mld per gli aumenti da 85
euro agli statali
Il rinnovo dei contratti riguarda 3
milioni di dipendenti pubblici. Per la Pa centrale sono già stati
stanziati 1,2 mld, che basterebbero per arrivare a 36-37 euro in più
in busta paga. Per aumenti medi di 85 euro si dovrebbe stanziare
oltre un mld e mezzo in più.
Altri 1,6 mld per la lotta alla
povertà
Il Rei, il reddito di inclusione di
massi mo 485 euro mensili, debutta nel 2018 ed è finanziato al
momento con 2 mld l'anno e una platea potenziale di 660mila
famiglie. Il governo punta a raddoppiare i fondi e ad ampliare la
platea, oltre a rafforzare i servizi per sostenere la parte "attiva"
del nuovo strumento.
Industria 4.0, fino ai, 5mld anche
per formazione
Con la manovra dovrebbe arrivare una
conferma degli incentivi agli in vestimenti che hanno funzionato (a
partire dall'iper ammortamento al 250%). Le risorse potrebbero
arrivare fino a un miliardo e mezzo. Un bilancio sarà fatto dalla
cabina di regia guidata dallo Sviluppo economico il 19 settembre. Il
ministro Carlo Calenda ha annunciato un nuovo incentivo per le
imprese che investono nella formazione digitale dei dipendenti (dote
di partenza dovrebbe essere 350 mln) Dovrebbe essere potenziata pure
la dote per l'alternanza scuola-lavoro.