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rassegna stampa del 12 settembre 2017

Quilicata.it

C'è l'intesa tra Comune ed ex Provincia: il plesso Bugiades continuerà ad ospitare il "Linares"

C'è l'intesa tra Comune ed ex Provincia per fare in modo che il plesso di contrada Bugiades rimanga a disposizione del liceo "Vincenzo Linares". La vicenda è nota: ormai da alcuni anni il liceo ha avuto a disposizione le 4 classi del Bugiades ed il Libero consorzio di Comuni ha pagato un canone al Comune. Canone che, da quest'anno, l'ex Provincia non intende più pagare. Nei giorni scorsi era stata la preside della scuola, Rosetta Greco, insieme al consiglio di istituto, a sollevare il problema con il commissario straordinario del Comune, Mariagrazia Brandara, facendo rilevare i disagi che avrebbero patito gli studenti. Oggi ad Agrigento c'è stato un confronto tra il commissario dell'ex Provincia Giuseppe Marino, quello del Comune Brandara ed il dirigente del liceo. "In base all'accordo raggiunto stamani, il plesso scolastico di Piano Bugiades continuerà ad essere a disposizione - scrive il Comune - degli alunni del liceo, mentre il plesso Profumo tornerà nella piena disponibilità del Comune". Mariagrazia Brandara ha manifestato "soddisfazione in quanto grazie a questo accordo nessuno alunno patirà disagi e potrà regolarmente iniziare il nuovo anno scolastico, senza l'ombra del doppio turno".

Giornale di SIcilia


Agrigento allagata, disagi pure a Catania
Domenico Vecchio

Strade allagate, voragini con auto intrappolate, pali dell'illuminazione pubblica pericolanti e alberi abbattuti al suolo. È il bilancio dell'ondata di maltempo che ha colpito Agrigento. Il centralino della sala operativa del comando dei vigili del fuoco ha dovuto smaltire chiamate da ogni parte della città  dei templi. Nella mattinata di ieri, squadre di soccorso hanno dovuto alleggerire gli allagamenti, soccorrere vetture rimaste incastrate nelle voragini che si sono aperte nell'asfalto. Una Fiat Seicento è rimasta incastrata in una grossa buca che si è aperta lungo il viale Leonardo Sciascia al Villaggio Mosè. Strada letteralmente sommersa d'acqua, quella di via Capo Passero,  nella zona di fiume Naro. Alberi sulla sede stradale, invece, lungo la statale 189, all'altezza di Cammarata. Disagi anche nel lido di San Leone, dove ancora una volta sono scoppiati i tombini della rete fognaria. A destare preoccupazione durante la giornata anche alcuni pali dell'illuminazione pubblica che si sono abbattuti sulla strada a causa del forte vento. In via Dante, in centro, poco dopo le 15, un palo è piombato sulla strada per fortuna senza causare danni a persone. Un altro lampione pericolante è stato invece abbattuto dai vigili del fuoco sempre al Villaggio Mosè. Interventi, per garantire la sicurezza, anche lungo la Agrigento-Palermo dove alberi e fronde di alberi si sono abbattuti sulla statale. In molti punti della provincia, poi, ci sono grosse difficoltà con i collegamenti interni. Anche nella provincia di Trapani si registrano molti disagi causati dal forte vento. Diversi sono gli interventidei vigili del fuoco, chiamati a controllare cornicioni pericolanti a Mazara del Vallo e in altri comuni del trapanese. A Marsala, una famiglia che abita nel centro storico ha chiesto l'intervento dei pompieri per un balcone pericolante. La verifica degli uomini del distaccamento di corso Calatafimi ha escluso ogni pericolo. Dovrebbe tornare alla normalità la distribuzione idrica nei nove comuni del trapanese (Trapani, Alcamo, Buseto Palizzolo, Castelvetrano, Erice, Paceco, Custonaci, Partanna e Valderice) rimasti a dopo che le forti raffiche di vento avevano provocato l'interruzione dell'esercizio della centrale di sollevamento Garcia. Centrale che alimenta il potabilizzatore di Sambuca di Sicilia a causa di un guasto lungo la linea di alimentazione dell'Enel. Un'anomalia che ha di fatto provocato il fermo produttivo dell'impianto e anche l'arresto del nuovo acquedotto di Montescuro Ovest ramo basso. I tecnici dell'Enel hanno lavorato a lungo. Scuole chiuse a causa del maltempo nelle Eolie. I forti venti da ponente con raffiche da burrasca con precipitazioni e temporali, lampi e tuoni per quasi tutta la nottata insieme agli acquazzoni, nelle  strade di Lipari e Canneto, e di Vulcano, hanno costretto le autorità locali a disporre la chiusura delle scuole. Situazione difficile anche a Catania dove un acquazzone accompagnato da violente raffiche di vento si è abbattuto prima dell'alba. Nel capoluogo etneo si sono allagate numerose strade e danni si sono registrati nel sistema viario a sud della città e nella zona industriale. Sono caduti diversi alberi: uno è crollato su un'auto nel marciapiede di fronte la scuola Mario Rapisardi, un altro in una zona più a nord della stessa strada. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e personale della protezione civile comunale. Un altro albero è caduto nei pressi dello svincolo «Paesi etnei» della tangenziale, creando problemi al traffico. I torrenti che attraversano Catania, secondo i rilevamenti  ella Protezione civile del Comune, hanno retto anche se i loro livelli sono alti, ma dentro soglie di sicurezza. A Ragusa, infine, il Comune ha annunciato disagi per la raccolta dei rifiuti a causa delle forti raffiche di vento. (*DV*-*LASP*)

Statale 640, apertura di altri nove chilometri
Il tratto è quello compreso tra contrada Grottarossa, all'altezza dell'omonima cantina, sino al bivio di Favarella Nel tratto sono stati realizzati una doppia galleria «a giorno», 3 svincoli con 4 sovrapassi e un lungo viadotto parallelo al vecchio «Giulfo» che invece sarà nominato «Viadotto Giudice Saetta».
Enzo Gallo

È stata scelta una data simbolo per aprire ufficialmente un ulteriore tratto della nuova strada statale 640 Porto Empedocle-Caltanissetta. La data è quella del 25 settembre prossimo. Il tratto è compreso tra le contrade Grottarossa e Favarella; in pratica a cavallo delle province di Agrigento e Caltanissetta. La scelta della data non è casuale. È' un preciso segnale di memoria e legalità che Cmc Ravenna, il Consorzio Empedocle 2 ed Anas vogliono dare all'opinione pubblica. Era infatti la sera del 25 settembre 1988 quando sul viadotto Giulfo vili sicari di «cosa nostra» misero fine, sotto una pioggia di proiettili del terribile mitra Kalashnikov alla vita del presidente della Corte d'Assise d'Appello di Palermo e del figlio Stefano. Le due vittime, strette in un inutile abbraccio, stavano rientrando in maniera improvvisa a Palermo dopo essere stati al battesimo del nipote. Per quel duplice omicidio sono stati condannati i vertici di cosa nostra ritenuti i mandanti e l'unico killer superstite del commando di fuoco. Ritornando all'apertura del nuovo tratto del raddoppio della strada statale 640 Porto Empedocle-Caltanissetta si allungherà in maniera ulteriore l'arteria a quattro corsie, due per ogni senso di marcia, che sarà percorribile da Agrigento al territorio di Caltanissetta senza deviazioni ed interruzioni. Il nuovo tratto, dove fervono ancora i lavori anche di notte per rispettare i termini di consegna, è quello compreso tra contrada Grottarossa all'altezza dell'omonima cantina sino albivio di Favarella. Circa 9 chilometri percorribili, da lunedì 25 settembre entro le 13, in tutta tranquillità e sicurezza. Nel tratto sono stati realizzati una doppia galleria «a giorno», 3 svincoli con 4 sovrapassi e un lungo viadotto parallelo al vecchio «Giulfo» che invece sarà nominato «Viadotto Giudice Saetta» come richiesto da tempo a Prefettura  di Caltanissetta ed Anas dalle associazioni «Amici del Giudice Rosario Livatino» e d'Impegno civico antimafia e per la Legalità «TECNOPOLIS » che anche quest'anno a Canicattì hanno organizzato la «Settimana della Legalità Giudici Saetta-  Livatino» dal 20 settembre al 3 ottobre. In coincidenza dell'anniversario Saetta si svolgerà sul nuovo tracciato la scopertura della relativa cartellonistica  che sarà collocata sul viadotto Giulfo organizzata da Anas, Cmc, Consorzio Empedocle 2  e Prefettura di Caltanissetta; distretto giudiziario in cui il presidente Saetta ebbe modo di lavorare. All'evento ha collaborato anche il prefetto di Agrigento Nicola Diomede che ha cercato di far avere lo stesso «trattamento» alla Memoria del Presidente Saetta e del figlio Stefano. Secondo indiscrezioni all'inizio del «viadotto Giudice Saetta» dovrebbe essere collocata una nuova installazione commemorativa. Sempre per il 25 settembre in mattinata a Canicattì alle 10 è previsto a cura delle associazioni un omaggio floreale alla tomba del giudice Saetta e del figlio Stefano  mentre alle 10,30 per iniziativa dell'amministrazione comunale sarà celebrata una funzione religiosa a cura dell'amministrazione comunale e della famiglia Saetta. A mezzogiorno invece sul nuovo tracciato della S.S. 640 inaugurazione del nuovo «Viadotto Giudice Saetta». Con l'apertura di questo nuovo tratto della raddoppiata S.S. 640 resteranno da completare una serie di collegamenti tutti in territorio  di San Cataldo e Caltanissettanonchè lungo la vecchia bretella che collega la Porto Empedocle-Caltanissetta all'autostrada A19 Palermo-Catania. Ancora da dirimere il dubbio se l'ultimo viadotto esistente della bretella che sfocia  sull'A19 potrà essere utilizzato o dovrà essere abbattuto e ricostruito. In ogni caso i più ottimisti azzardano che il nuovo termine di conclusione lavori slittato a dicembre 2018 sarà abbondantemente rispettato. (*eg*)


Gara d'appalto. La scadenza, per la presentazione delle offerte, è stabilita per oggi a mezzogiorno. L'importo complessivo dei lavori ammonta a 400.960 euro
Demolizioni a Licata, nominata la commissione

Paolo Picone - Licata

È stata nominata la commissione  di gara che dovrà gestire l'aggiudicazione del nuovo appalto per conto del Comune di Licata per l'affidamento dei lavori di «Demolizione di immobili abusivi». Presidente della commissione di gara, presso la stazione unica appaltante, insediata all'ex Provincia, sarà l'ingegnere Vincenzo Ortega, nella qualità di dirigente del dipartimento Lavori pubblici ed urbanistica del Comune di Licata. Componenti: Mario Concilio,  titolare della posizione organizzativa «Contratti e Gare» del Libero Consorzio, esperto in gare d'appalto ed Eduardo Martines, funzionario dell'ufficio «Contratti e Gare» del Libero Consorzio. La stazione unica appaltante dell'ex Provincia di Agrigento, celebrerà la gara per un importo pari a 400.960 euro da espletare dopodomani 14 settembre alle 10 per le demolizioni di immobili abusivi a Licata. Nel bando di gara sono previsti «I lavori oggetto dell'Accordo Quadro, pattuiti con riferimento all'importo contrattuale massimo prestabilito nell'arco di tempo di vigenza del contratto che è stabilito in 24 mesi». L'importo complessivo dell'appalto ammonta a 400.960 euro, di cui oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso per 32.076,80 euro e importo a base d'asta al netto degli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza pari a 368.883,20 euro. I lavori sono finanziati con fondi del Comune di Licata e la spesa complessiva è stata impegnata con la Determinazione Dirigenziale del Dipartimento lavori pubblici ed urbanistica numero 442 del 14 luglio 2017. Il responsabile unico del procedimento è il geometra Maurizio Furnò. Intanto proseguono i lavori per la demolizione dell'immobile a due piani di via Maresciallo Paraninfo, costruito senza licenza. Sul cantiere operano gli operai della ditta «Salvatore Patriarca » di Comiso che a differenza delle altre volte, quando sono entrate  in azione le ruspe, stanno usando i martelli pneumatici e lavorano a mano perché la strada in cui si trova il manufatto è stretta e tra l'altro l'immobile è incastonato tra altri due villini. Insomma un lavoro faticoso che richiederà  maggior tempo per completare il cantiere. Già sono stati smontati gli infissi e la copertura è stata tolta completamente. Quindi si procederà all'abbattimento con piccone e pala, delle pareti ed infine andranno giù i pilastri di cemento armato e le fondamenta. Tutto  uesto per demolire un immobile che si trova in una zona con vincolo ad inedificabilità assoluta. Nella zona del cantiere, alla Playa, sono impiegate anche le forze extraterritoriali di polizia: carabinieri, agenti del commissariato di Licata e di altri reparti, militari della guardia di finanza ed alcuni vigili urbani in servizio al comando di polizia municipale di Licata. Il loro compito è quello di sorvegliare il  cantiere a tutela degli operai chestanno eseguendo i lavori e di fare in modo che nessuno si avvicini allo stabile da demolire: gli stessi ex proprietari o altre persone che potrebbero causare disordini. Ma al momento non è stato necessario nessun intervento se non quello di verificare l'identità delle persone che risiedono in quella stradina che conduce al mare e che hanno diritto di poter raggiungere le proprie abitazioni. Per fortuna non ci sono state proteste. Ormai dopo  due anni e dopo la demolizione di 77 villini tra interventi della ditta Patriarca ed interventi autonomi fatti dagli stessi ex proprietari con imprese di fiducia per la messa in pristino dei luoghi, gli animi si sono rasserenati ed anche gli abusivi hanno capito che protestare non serve di certo a bloccare le ruspe. (*PAPI*)

Scrivilibero

Licata, accordo tra Comune ed ex Provincia per il mantenimento dei locali di Piano Bugiades

Dopo la disdetta data dal Libero Consorzio di Agrigento dei locali di Piano Bugiades e del plesso Profumo che sorge nel quartiere San Paolo, a seguito delle accresciute necessità di aule del liceo Linares, è stato raggiunto un accordo tra le parti per il mantenimento del plesso di Piano Bugiades. E' questo il frutto dell'incontro tenutosi stamattina nel capoluogo, tra il Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Giuseppe Marino, il Commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, ed il dirigente del liceo classico, scientifico e psico-pedagogico di Licata, Rosetta Greco.
In base all'accordo raggiunto stamani, il plesso scolastico di Piano Bugiades continuerà ad essere a disposizione degli alunni del liceo, mentre il plesso Profumo tornerà nella piena disponibilità del Comune. Soddisfazione in tal senso è stata espressa dal Commissario Brandara, "in quanto grazie a questo accordo nessuno alunno patirà disagi e potrà regolarmente iniziare il nuovo anno scolastico, senza l'ombra del doppio turno".

Agrigentonotizie
Il Giardino Botanico inserito fra gli itinerari de "Le vie dei tesori"

Nei due weekend tra il 15 e il 17 ed il 22 e il 24 settembre, sarà visitabile dalle 10 alle 18. Il Giardino Botanico inserito negli itinerari de "Le vie dei tesori". Nuovo riconoscimento, dunque, per l'area verde del Libero Consorzio comunale di Agrigento, entrato a far parte della manifestazione culturale che per sei giorni, permetterà ai visitatori, di godere di un'occasione unica di conoscere 19 luoghi agrigentini attraverso itinerari turistico-culturali innovativi. Nei due weekend tra il 15 e il 17 ed il 22 e il 24 settembre, il Giardino Botanico sarà infatti visitabile dalle 10 alle 18 acquistando il coupon per l'ingresso sul sito www.leviedeitesori.it. A disposizione dei visitatori, ci saranno i circa settantamila metri quadrati di verde incastonati nel cuore della Valle dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica Akragas e del Parco archeologico. Oltre ventimila piante riferibili a oltre trecento culture ed essenze diverse, espressione tipica della vegetazione mediterranea. Il Giardino Botanico di Agrigento, è un vero e proprio museo a cielo aperto nato negli anni Novanta quando l'allora Provincia Regionale, proprietaria di questa vasta estensione di terreno, iniziò la bonifica dell'area con lo scopo di realizzare, in collaborazione con l'Università di Palermo, un luogo capace di custodire il patrimonio vegetale che ricopriva il sito. Patrimonio verde ma non solo visto che sono presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei, caverne naturali, reperti fossili calcarenitici. Inoltre, il Giardino Botanico, è stato inserito, per la prima volta lo scorso marzo, nell'itinerario-visite delle Giornate di Primavera del Fai, classificandosi primo in provincia di Agrigento e 82esimo a livello nazionale. Al suo interno, è visitabile inoltre un "erbario" con centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori. E' inoltre allo studio, un progetto per la valorizzazione dei tanti ipogei che si trovano al suo interno.

LA SICILIA
FUMATA BIANCA DAL VERTICE CON IL LIBERO CONSORZIO AGRICENTINO

Liceo Linares, evitato in extrèmis il doppio turno Risolto il "lodo-Linares". Il vertice di ieri mattina nei locali dell'ex Provincia ha generata la fumata bianca. Il liceo diretto dalla preside Rosetta Greco potrà continuare ad usufruire dell'edificio di contrada piano Bugiades che negli ultimi anni ha ospitato diverse classi dello Scientifico. A partire da domani, le porte dei plesso si riapriranno e inizierà il regolare svolgimento delle lezioni. Questo l'esito dell'incontro tra il Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Giuseppe Marino, il Commissario straordinario del Comune di Licata, Mariagrazia Brandara, ed il dirigente del liceo classico, scientifica e psicopedagogico, Rosetta Greco. In un primo momento, l'ex Provincia aveva manifestato il proprio disimpegno nel far fronte alle spese di funzionamento del plesso di piano Bugiades. Per effetto dì questa empasse. ieri mattina una settantina di studenti del Linares (gli stessi che a partire da domani verranno trasferiti a piano Bugiades) hanno iniziato l'anno scolastico all'interno di alcuni laboratori poiché all'appello mancano quattro classi. Nell'incontro di ieri, dalla Provincia si era provato ad orientare la scelta verso la scuola Antonino Profumo" nel quartiere di San Paolo. E' stata la dirigente del Linares Rosetta Greco a spiegare che si sarebbe trattato di una soluzione antieconomica. In buona sostanza,. si sarebbero dovute attivare le utenze di un edificio molto grande salo per destinarvi quattro classi. La scelta più logica era quella dell'utilizzo della scuola di piano Bugiades. Per far fronte alla necessità di aule del Linares, saranno Comune ed ex Provincia a farsi carico delle spese di funzionamento dell'edificio prescelto. Soddisfazione è stata espressa dal Commissario Brandara in quanto grazie a questo accordo nessuno alunno patirà disagi e potrà regolarmente iniziare il nuovo anno scolastico, senza l'ombra del doppio turno"- Da ieri mattina, un cospicuo numero di studenti del Linares ha preso possesso dei nuovi locali di piazza Gondar messi a disposizione dall'ex Provincia di Agrigento, dopo annidi lavori. Nove le classi ospitati in questa succursale che dista poche decine di metri dal plesso-pilota. E' stato pertanto scongiurato lo spettro dei doppi turni per i liceali.

UNIVERSITÀ. Scenari per il futuro del Cua. Il rettore della Kore "Pronti a collaborare a condizioni chiare".

L'Università di Enna è ancora pronta al dialogo con il Cupa, ma solo a condizioni chiare". A parlare è il rettore della Kore, Giovanni Puglisi, il quale conferma che vi t per i prossimi anni accademici. L'interesse a "sviluppare azioni in direzione dei patrimoni della cultura e non può quindi ignorare che da un lato c'è Agrigento, dall'altra Cela, ovvero ricchezze enormi sotto il profilo delle tradizioni storico—archeologiche". Questo nella consapevolezza anche che "Agrigento rimane un mercato molto importante. dato che le province che forniscono il maggior numero di studenti sono Caltanissetta e Agrigento". Puntando su che tipologia di corsi? So — continua Puglisi - che c'è una grande domanda ad esempio sul fronte degli assistenti sociali, c'è un interesse nel mondo dell'intercultura, ci sono parecchi campi in cui si potrebbe investi re", Ma a che condizioni? "A condizioni chiare e a certezze di relazioni altrettanto chiare . - Ad esempio su chi deve fare cosa e chi deve metterci cosa. Cosa non facile in questo contesto, anche rispetto ai rapporti con Palermo "Esattamente. Ma noi non parliamo con Palermo". Insomma, l'interlocuzione non si è mai interrotta nonostante la complessità delle condizioni in cui oggi sì trova il Cupa, che dopodomani attende ad esempio il parere del Tribunale amministrativo regionale sul ricorso proposto per ottenere la sospensione del decreto che vincola il recepimento delle risorse economiche regionali all'ingresso nel consiglio di amministrazione dei consorzi delle università centrali, Una forzatura, la ritengono dal l'ex Cupa, che sta tentando una strenua resistenza per non torna re ad essere, a tutti gli effetti, una colonia di Palermo. A questo si aggiungono contenziosi contro Unipa e con 'ex Provincia di Agrigento. Anche se il mare resta agitato, l'anno accademico ormai è alle porte. Giorno dell'inaugurazione il I novembre, a pochi giorni dalle elezioni regionali, con un numero di allievi basso, ma compatibile con l'offerta attualmente garantita; 100 iscritti per il nuovo corso di studi superiori in Mediazione linguistica (nonostante le 2mila euro annue di retta prevista), 60 richieste di iscrizione per il corso in Servizio Sociale (i posti sono 50) e 20 per la specialistica in Archeologia. Attualmente incerta la sede do ve si svolgeranno le attività. Nonostante gli annunci si perdano nella notte dei tempi non è stato ancora avviato il trasloco a Palazzo Tomasi, nel centro storico, per quanto oggi si attenda solo l'approvazione del bilancio del Cua. G.S.

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