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rassegna stampa del 14 settembre 2017

Giornale di sicilia

I nodi della regione
la giuslavorista messinese guiderà i beni culturali
La crisi in giunta dura poche ore: Vermiglio lascia, arriva Notarianni

Accordo tra governo e sindacati per il rinnovo del contratto integrativo dei 22 mila forestali: 80 euro al mese Formazione, i 1.700 sportellisti nei Centri per l'impiego
Giacinto Pipitone - Palermo

Rosario Crocetta non ha persotempo. Di buon mattino, come da programma costruito martedì, ha ricevuto le dimissioni dell'assessore ai Beni Culturali Carlo Vermiglio. E nel pomeriggio ha chiamato un altro fedelissimo per affidargli la delega ai Beni Culturali: si tratta dell'avvocato messinese Aurora Notarianni, che ieri si muoveva già a Palazzo d'Orleans. La giuslavorista messinese, 52 anni, è nota per aver spesso abbracciato nelle aule di tribunale le cause delle associazioni ambientaliste. E anche per questo Crocetta già in passato aveva pensato a lei per incarichi in giunta e anche per la candidatura a sindaco di Messina. Non è organica al Megafono ma con lei, assicura chi la conosce, il presidente ha da tempo un feeling. È, la Notarianni, il 49° assessore che si è succeduto nei cinque anni di governo Crocetta: anche se i cambi in giunta sono stati molti di più, 59 con questo, e in alcuni casi hanno però riguardato assessori prima esclusi e poi richiamati. La Notarianni resterà nel governo, se verrà nominata oggi, appena 53 giorni: tanto manca al voto del 5 novembre. Non è un record: Giorgio Gerratana rimase in carica al Territorio per appena 30 giorni fra settembre e ottobre del 2014. Crocetta aveva chiesto a Vermiglio di dimettersi in quanto espressione di un'area, quella che fa capo al deputato Nino Germanà, che è passata da Ap a Forza Italia sposando la candidatura di Nello Musumeci. Vermiglio avrebbe dovuto rinnegare la  vicinanza a quest'area accettando invece la candidatura a deputato nella lista del Megafono a sostegno di Fabrizio Micari. Offerta che Vermiglio ha rifiutato preferendo la via delle dimissioni. E dando la possibilità al presidente di portare avanti speditamente la sua campagna d'autunno in vista del voto. Una campagna che ieri ha visto altre due tappe di grande peso. Nel primo pomeriggio Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato un accordo raggiunto col governo per il rinnovo del contratto integrativo regionale dei 22 mila forestali: nelle tasche degli stagionali e di chi ha il posto fisso arriveranno almeno 80 euro al mese in più. E non è tutto l'accordo - annunciano Alfio Mannino (Flai), Barresi e Scotti (Fai) e Nino Marino (Uila) - prevede pure misure su infortuni e malattie (il lavoratore non perderà la giornata e manterrà la retribuzione) e per la valorizzazione di professionalità particolari. «Si sblocca una situazione ferma da 16 anni, riallineando i salari con quelli dei forestali del resto del Paese e garantendo importanti diritti» dicono Cgil, Cisl e Uil. Un secondo accordo andrà siglato per i soli forestali del servizio antincendio. L'assessore all'Agricoltura, Antonello Cracolici, ha rivendicato la paternità del patto con i forestali siglato ieri e della ratifica-lampo avvenuta ieri in giunta (senza la quale il patto era inapplicabile): «Il governo ha approvato la mia proposta. Era dal 2001 che non veniva rinnovato il contratto integrativo». E c'è anche una seconda mossa in materia di lavoro che dà il senso della forza che il governo sta mettendo in campagna elettorale: l'impiego nei ranghi regionali dei circa 1.700 ex sportellisti della formazione professionale. È una mossa a cui lavora da settimane l'assessore alla Famiglia, Carmencita Mangano, che è fra i membri della giunta che hanno accettato l'esplicito invito di Crocetta a candidarsi nelle liste del Megafono. La Mangano ha fatto approvare dal governo una delibera con cui dà il via all'operazione che porterà i circa 1.700 ex sportellisti in servizio nei Centri per l'impiego. Gli  sportellisti sono ex formatori che erano stati trasferiti negli enti che si occupavano, grazie a un maxi finanziamento regionale di 36 milioni annui, di orientaii finanziamenti regionali erano rimasti disoccupati. Una legge del 2016 ne aveva previsto il recupero che ora dovrebbe presto diventare realtà: la Mangano sfrutterà 14 milioni di fondi nazionali che secondo i sindacati sono solo la quota necessaria a garantire in servizio questo personale fino a fine anno. La giunta non indica se i contratti saranno a tempo determinato o indeterminato (spetta ora al dipartimento formalizzare tutto) ma è chiaro che per prolungarli oltre gennaio andranno trovate nuove risorse. La notizia dell'assunzione degli ex sportellisti ha però messo in allarme i sindacalisti che si occupano dei dipendenti di ruolo della Regione. Secondo Luca Crimi della Uil «gli sportellisti finiranno per essere personale che entra senza concorso e non esce più dalla Regione». Crimi ha raccolto il malumore che viaggia in molti altri uffici della Regione: «Ci sono dipendenti - aggiunge Crimi - che hanno svolto lavori extra, come nel caso del piano Garanzia Giovani, e che non hanno avuto lo straordinario per mancanza di fondi. E ora la Regione trova 14 milioni per nuove assunzioni. La campagna elettorale ormai agguerrita produrrà come al solito delle storture nell'amministrazione».

Anci sicilia
Rinnovati i vertici Alvano confermato segretario generale


Mario Emanuele Alvano è stato confermato segretario generale dell'AnciSicilia durante la prima seduta del Consiglio Regionale dell'As - sociazione svoltasi ieri mattina a Palermo. I componenti dell'organo di
governo politico dell'Associazione, designati lo scorso 3 agosto nel corso dell'XI Assemblea Congressuale, hanno rinnovato la fiducia ad Alvano che rimarrà in carica fino al 2022. Durante i lavori sono stati eletti anche i componenti dell'Ufficio di Presidenza e del Comitato direttivo. Ufficio di Presidenza: Luca Cannata, sindaco di Avola, riconfermato vice presidente vicario; la carica di vice presidente va, invece, a: Paolo Amenta, consigliere comunale di Canicattini Bagni, Giulio Tantillo, consigliere comunale di Palermo; Attilio Licciardi, sindaco di Ustica, Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa, Alessandro Plumeri, sindaco di Villalba, Calogero Firetto, sindaco di Agrigento. Comitato direttivo: Vito Marsala, vice sindaco di Caltabellotta, Orlando Russo, sindaco di Castelmola, Rosario Petta, sindaco di Piana degli Albanesi, Rosalia Stadarelli, sindaco di Misilmeri, Giovanni Barbagallo, sindaco di Trecastagni, Salvatore Gambino,  sindaco di Torretta, Giovanni Ruvolo,sindaco di Caltanissetta. Sono membri di diritto: Gabriele Salvatore, sindaco di Pantelleria e rappresentante regionale Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori), Mario Cicero, sindaco di Castelbuono e rappresentante regionale Uncem (Unione nazionale comuni enti montani) Il segretario Alvano, dopo aver ringraziato i presenti per la fiducia, ha sottolineato che «l'AnciSicilia continuerà, come ha fatto in questi ultimi anni,a rappresentare le posizioni del sistema delle autonomie locali attraverso un confronto con la Regione siciliana e le altre istituzioni finalizzato a migliorare il rapporto con cittadini ed imprese rendendo la pubblica amministrazione locale uno strumento per la crescita dei territori. Nei prossimi anni - ha concluso - si lavorerà per trasformare sempre di più la nostra Associazione in un luogo in cui saranno  elaborate, anche sotto il profilo tecnico, proposte capaci di incidere su un effettivo miglioramento della normativa vigente».


Commemorazioni. È stato reso noto l'intero calendario delle iniziative, in memoria anche del giudice Saetta, che si svolgeranno pure ad Agrigento, Messina e Caltanissetta
A Canicattì è tutto pronto per la «Settimana della legalità»

È tutto pronto per la «Settimana della legalità» dedicata ai giudici canicattinesi Antonino Saetta e Rosario Livatino, uccisi dalla mafia nel 1988 e nel 1990. Convegni, incontri e preghiere perun appuntamento che ogni anno richiama l'attenzione delle istituzioni sul tema della legalità. Le associazioni «Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino», d'Impegno Civico ed Antimafia «Tecnopolis» e Postulazione Causa di Canonizzazione Rosario Livatino sono pronte da tempo con il calendario delle iniziative che si svolgeranno tra Canicattì, Agrigento, Messina e Caltanissetta per ricordare i giudici
Livatino e Saetta e con quest'ultimo anche il figlio Stefano che era in macchina con il padre quando il presidente della Corte d'Appello di Palermo cadde sotto ai colpi di un commando criminale mafioso. Gli appuntamenti rientrano nella manifestazione  creata dalle associazioni della «Settimana della Legalità» ormai diversi anni fa. Nel dettaglio, il 20 settembre dalle 20 veglia di preghiera presso chiesa San Domenico con fiaccolata conclusiva da San Domenico a casa Livatino. Il 21 settembre:dalle 10.30 presso la chiesa di San Domenico a Canicattì si terrà la funzione religiosa in memoria del Giudice Rosario
Livatino. Alle 12 ad Agrigento, nel vecchio tracciato della statale 640 in contrada Gasena avrà luogo l'omaggio alla stele Livatino fatta erigere dai genitori in ricordo del loro unico figlio. L'indomani, 22 settembre:al teatro sociale dalle10convegno sul tema: «Dalla Valle dei Templi a Sibari: l'impegno della chiesa contro la criminalità mafiosa ed organizzata». Si alterneranno gli interventi di: don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di Canonizzazione «Rosario Livatino»; Giacomo Di Girolamo, giornalista; Luigi Patronaggio, Procuratore Capo della Repubblica presso Tribuinale di Agrigento; modera: il giornalista Carmelo Vella. Poi il 22 e 23 settembre: adAgrigento ilcorso formazione Decentrata del Csm nella «Sala Rosario Livatino»al Palazzo di Giustizia di Agrigento sul tema: «Il diritto degli appalti pubblici tra regole del procedimento, tutela dell'interesse pubblico e condotte penalmente illecite». Ancora il 23 settembre dalle 9la manifestazione «I Madonnari disegnano la Legalità» a cura dall'Istituto «Verga» con la collaborazione delle associazioni «Gli Amici del Giudice R.Livatino» e «Tecnopolis». Il 25 settembre alle 10 presso il cimitero comunale si terrà il ricordo, con un omaggio floreale alla tomba del Giudice Saetta e del figlio Stefano. Alle 10,30 nella chiesa SanDiego a Canicattì la funzione religiosa. Alle 12 sul nuovo tracciato della statale 640 Porto Empedocle -Caltanissetta in contrada Giulfo
avrà luogo l'intitolazione del nuovo viadotto al giudice Saetta (a cura dell'Anas, della Cmc di Ravenna e del Consorzio Empedocle 2).

Nuovo appalto. Alla prima gara espletata a fine 2015 dal Comune aveva partecipato solo una impresa, la stessa che poi ha vinto e cioè la «Patriarca» di Comiso
Demolizioni a Licata, ora si fanno avanti 8 ditte
Oggi le operazioni di apertura delle offerte pervenute all'ufficio protocollo del Libero consorzio di Agrigento



Sono in tutto otto le buste con relative offerte che sono pervenute all'ufficio protocollo del Libero consorzio comunale di Agrigento di altrettante imprese che vogliono partecipare all'appalto del Comune di Licata per l'affidamento dei lavori di «Demolizione di immobili abusivi». Si tratta di un numero considerevole di partecipanti considerata la delicatezza dell'appalto che ha un importo superiore a 400 mila euro ed il numero elevato di plichi che sono arrivati rappresenta anche una inversione di tendenza rispetto al passato visto che questo tipo di lavori prima venivano scartati dalle imprese. Basta ricordare che alla prima gara d'appalto, espletata a fine 2015 dal Comune di Licata aveva partecipato solo una ditta, la stessa che poi ha vinto l'appalto e cioè la «Patriarca» di Comiso che in un anno e mezzo ha demolito circa 60 villini costruiti abusivamente nella fascia dei 150 metri dalla battigia, con vincolo ad inedificabilità assoluta. Oggi iniziano le operazioni di apertura delle offerte. La commissione è composta dal presidente, ingegnere Vincenzo Ortega, nella qualità di dirigente del dipartimento Lavori pubblici ed urbanistica del Comune di Licata, da Mario Concilio, titolare della posizione organizzativa «Contratti e Gare» del Libero Consorzio, esperto in gare d'appalto ed Eduardo Martines, funzionario dell'ufficio «Contratti e Gare» del Libero Consorzio. I lavori da appaltare sono relativi all'Accordo Quadro, pattuiti con riferimento all'importo contrattuale massimo prestabilito nell'arco di tempo di vigenza del contratto che è stabilito in 24 mesi. L'importo complessivo dell'appalto ammonta a 400.960 euro, di cui oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso per 32.076,80 euro e importo a base d'asta al netto degli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza pari a 368.883,20 euro. I lavori sono finanziati con fondi del Comune di Licata e la spesa complessiva è stata impegnata con la Determinazione Dirigenziale del Dipartimento lavori pubblici ed urbanistica. Si tratta della terza gara d'appalto che il Comune di Licata celebra per le demolizioni. Il primo appalto, di circa 500 mila euro era stato aggiudicato nel 2015 dall'impresa del geometra Salvatore Patriarca, la seconda invece, che riguardava abusi minori come porte, finestre e verande costruite senza licenza o in difformità con quanto approvato dalla concessione edilizia, aggiudicata nell'aprile di quest'anno all'impresa "Antonino Tindaro Donato -Consorzio stabile costruendo", con sede a Rodi Milici nel messinese che ha offerto il ribasso del 34,3637% sull'importo soggetto a ribasso di 368.000,00 euro, per un importo netto di 241.541,58 euro, al quale vanno aggiunti 32.000 euro per oneri di sicurezza (importo contrattuale complessivo pari a 273.541,58 euro più Iva). L'appalto avrà la durata di 24 mesi e grazie a questa iniziativa il dipartimento Lavori Pubblici ed Urbanistica del Comune interverrà per l'abbattimento di piccoli abusi. La ditta Antonino Tindaro Donato -Consorzio stabile costruendo" eseguirà la demolizione, perlomeno in prima battuta, degli abusi edilizi di piccola entità. Gli interventi, dunque, riguarderanno le porte e le finestre realizzate in maniera difforme rispetto alla concessione edilizia, le tettoie abusive, le coperture delle verande che occupano uno spazio maggiore rispetto a quello autorizzato. Ma non viene esclusa la possibilità di intervenire, magari in seconda battuta, anche nella demolizione di interi stabili costruiti in assenza di concessione edilizia. E adesso è arrivata anche la terza gara per proseguire il lavoro svolto dall'impresa Patriarca. Sono ancora circa 150 i manufatti acquisiti al patrimonio del Comune di Licata, dagli ex proprietari che hanno costruito gli stabili senza autorizzazione edilizia e senza poter avere diritto alla sanatoria, che devono essere demoliti  seguendo un elenco cronologico stilato di volta in volta dalla Procura della Repubblica di Agrigento. (*PAPI*)

Agrigentonotizie
"Rimborsi spese illegittimi e altri abusi all'ex Provincia", riuniti i processi di Eugenio D'Orsi e Ignazio Gennaro

Il giudizio di appello all'ex presidente e al vice segretario dell'ente sono stati accorpati su richiesta del pg. I processi che scaturiscono dalle inchieste sui presunti abusi all'ex Provincia regionale di Agrigento, e che vedono imputati l'ultimo presidente Eugenio D'Orsi e il vice segretario dell'ente Ignazio Gennaro, sono stati accorpati e saranno definiti insieme. All'udienza precedente era stato il sostituto procuratore generale a chiedere l'unificazione dei due fascicoli. I giudici della Corte di appello di Palermo presieduti da Adriana Piras, ieri mattina, hanno proceduto all'accorpamento. La prima udienza del processo, che diventa formalmente unico, è in programma il 24 ottobre. Il sostituto pg Emanuele Ravaglioli potrebbe chiedere, anche alla luce della nuova normativa che prevede delle ipotesi più ampie, la riapertura dell'istruttoria dibattimentale. D'Orsi, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari, in primo grado, è stato assolto da quasi tutte le accuse (una trentina di ipotesi fra abuso di ufficio, concussione, peculato e truffa) e condannato a un anno di reclusione per un'accusa di abuso di ufficio collegata al rimborso di una quindicina di pranzi, qualcuno consumato in autogrill o paninerie, senza che risultasse "adeguatamente motivato il fine istituzionale.

LA SICILIA
Libero Consorzio esperto nel salvare le tartarughe.

L'Istituto di Scienze Marine del CNR, ente capofila del progetto comunitario "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" ha deciso di replicare nelle scuole marchigiane l'attività svolta con successo in Sicilia nel biennio 2015/2017 dal libero Consorzio Comunale di Agrigento con il concorso di Educazione Ambientale "Scopri-Tarta", previsto nell'azione E3 del progetto comunitario. L'ente capofila e il monitor di progetto hanno infatti espresso viva soddisfazione per i risultati del concorso e l'eccellente partecipazione delle scuole siciliane, proponendo al Libero Consorzio di Agrigento di realizzarlo anche nelle scuole della regione Marche. Lo staff del Settore Ambiente ha già elaborato il bando di partecipazione con la Fondazione Cetacea di Riccione, è al lavoro per sviluppare il programma di formazione per i docenti e le modalità di svolgimento del concorso.


Edilizia scolastica, un "tesoretto" per adeguare e costruire nuovi edifici.

 In Sicilia già da alcuni giorni, grazie all'autonomia riservata ad ogni dirigente, è scattato il nuovo anno scolastico, ufficialmente, però la campanella suonerà per tutti domani alle 8 e, in occasione del nuovo anno scolastico, l'assessore dell'Istruzione e formazione professionale, Bruno Marziano. ha voluto incontrare la stampa per fare il punto della situazione con particolare attenzione alle iniziative che riguardano soprattutto l'edilizia. L'assessore ha voluto dare prima due notizie, due novità importanti. Ha annunciato che so no state consegnate agli Uffici Scolastici della Regione, le cedole librarie relative al nuovo anno scolastico destinate agli alunni della Scuola Primaria. Ed inoltre che quest'anno non ci sarà il problema del trasporto degli studenti disabili e degli assistenti per la comunicazione, perché nella Finanziaria è stato previsto un capitolo ad hoc, quindi Liberi Consorzi riceveranno i fondi dovuti per questi due servizi». Poi, il copioso capitolo dell'edilizia. La Sicilia avrà a disposizione un vero e proprio "tesoretto" da impiegare per la ristrutturazione o costruzione di nuovi edifici scolastici nell'isola. Marziano, ha voluto ribadire che entro al fine di quest'anno potranno essere a disposizione di Comuni e Liberi Consorzi (ex Province) circa 330 milioni di euro tra finanziamenti regionali, nazionali ed europei si potrà intervenire, in Sicilia, per la messa in sicurezza e l!adegua mento antisismico, per le ristrutturazioni e per l'avvio delle costruzioni di nuovi istituti". Nell'Isola ci sono 4.117 edifici scolastici e secondo un a stima. L'assessorato ha creato l'anagrafe dell'edilizia scolastica e finora si sono iscritti alla piattaforma 388 Comuni su un totale di 390 questo vuoi dire "che i Comuni che non hanno aderito non potranno rivendicare finanziamenti se non si metteranno in regola", ha precisato Marziano. Già sono pronti 102mln per 170 interventi in altrettanti edifici scolastici e a questi si aggiungono anche 12mln destinati attraverso l'avviso pubblico per la creazione di 'Scuole innovative", il cosiddetto Polo per l'infanzia da O a 6 anni. "In questa prima fase — ha aggiunto l'assessore —di 'Scuole Innovative ne verranno create 3 per li Polo da O a 6 anni. Con questo stabiliamo che il diritto allo studio deve essere garantito dalla nascita, asili e scuole materne non devono essere modificati a domanda individuale". Altri 2Sniln sono destinati per la verifica del rischio sismico ed ancora altri 25 milioni di euro per la costruzione di altre 5 'Scuole Innovative": due a Siracusa, una a Floridia, una a Monreale e un'altra ancora a Villabate. Il Miur, a sua volta ha destinato alla Sicilia Un terzo dei fondi ripartiti in tutta Italia e pari a 115 milioni e 220 mila euro per provvedere a misure antisismiche e antincendio. La richiesta del contributo, da parte dei comuni compresi nelle zone a rischio sismico 1, dovrà esse re inviata al ministero dell'Interno fino al prossimo 15 settembre 2017 pena di decadenza. «E' di fondamentale importanza — ha detto Marziano - che gli enti locali si attivino per accedere a tutte le risorse disponibili per garantire il miglioramento delle condizioni strutturali delle scuole siciliane».

IL PROGETTO VERRÀ PRESENTATO OGGI DAL COMUNE AL CONSIGLIO DEL PARCO

Un marciapiede da Bonamorone alla «Panoramica».

Completamento del marciapiede di Bonamorone, finalmente c'è un pro getto. Oggi il Comune di Agrigento presenterà durante i lavori del Consiglio del Parco la proposta progettuale per costruire, dopo decenni, una ventina di metri di marciapiede che possano unire area intorno alla fontana all'inizio del percorso pedonale già costruito da tempo alla Provincia Regionale di Agrigento lungo la Panoramica dei Templi. Un progetto che ci dicono essere semplice e che avrà però una grande utilità perché consentirà ai numerosi turisti che dal centro città raggiungono la biglietteria di Giunone a piedi di non dover fare lo slalom tra le auto. Oggi quei 20 metri sono invasi da terra, pietre e sterpi, così come in condizioni penose è il piccolo spuntone di marciapiede comunale esistente ma abbandonato e sul quale il Libero Consorzio non ha potuto investire nemmeno un euro. E questo perché la Panoramica è divisa rigidamente tra i due enti: da un lato il Municipio, dall'altra l'ex Provincia. L'idea di completare il marciapiede di Bonamorone, comunque, ha letteralmente attraversato le ere senza che mai nessuno l'abbia potuta realizzare. Se in tal senso si era anche espresso il precedente Consiglio comunale era stato il commissario Luciana nel 2014, a stabili re con il Parco che parte delle somme del fu 30% dello sbigliettamento dì competenza comunale sarebbero dovuti essere spesi per progetti come quello. All'epoca si svolsero riunioni, si fecero proposte, si avanzarono ipotesi. E il marciapiede,ovviamente. non è cresciuto di un centimetro. G.SCH.

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