La Valle dei templi
Sfruttamento lavorativo e sessuale - Il Libero Consorzio di Agrigento aderisce al progetto "FARI 2.0"
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento diventa partner del progetto "Fari 2.0" proposto dalla cooperativa Proxima di Ragusa per contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sessuale. La decisione è stata adottata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Giuseppe Marino che ha incontrato il Presidente di Proxima Ivana Tumino per definire il rapporto di collaborazione. La cooperativa Proxima opera da tredici anni nella Sicilia orientale per tutelare le vittime della tratta, in collaborazione con le istituzioni. Si tratta di un bando del "Dipartimento per le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo al programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini della Unione Europea, vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù o tratta di persone.
Il target di riferimento a cui si riferisce il progetto "FARI 2.0" è rappresentato da persone straniere e/o cittadini di Stati membri dell'UE, che intendono sottrarsi alla violenza e alle varie tipologie di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, attività illegali (sbarchi clandestini), segnalate da Enti titolari di progetti ubicate fuori dal territorio locale, o dal Servizio Numero Verde Anti-tratta, o individuate sul territorio di riferimento mediante servizi sociali, sanitari e sportelli di enti locali, sindacati, patronati.
Il Libero Consorzio, tramite il settore Solidarietà Sociale diretto da Amelia Scibetta, si impegna a contribuire a sviluppare i valori e la cultura della legalità, quale strumento di integrazione sociale e di abbattimento delle diversità per contribuire all'inserimento sociale dei soggetti emarginati. Qualora tramite il proprio Servizio Sociale, il Libero Consorzio riscontri circostanze tali da richiedere i servizi di assistenza promossi dalla Cooperativa Sociale Proxima di Ragusa, potrà avvalersi della rete di assistenza della Cooperativa, la quale valuterà la presa in carico del caso segnalato ed eventualmente avvierà il Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione. La Cooperativa Sociale Proxima di Ragusa, per migliorare la conoscenza e la diffusione del fenomeno, offrirà, a titolo assolutamente gratuito e senza alcun onere, eventi formativi che riguardano il tema della tratta e dello sfruttamento, rivolti ad operatori ed impiegati del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
TVsicilia24
Agrigento: Il Giardino Botanico inserito nell'itinerario de "Le vie dei tesori"
Nuovo riconoscimento per il Giardino Botanico di via Demetra, del Libero Consorzio comunale di Agrigento, che è stato inserito fra gli itinerari de "Le vie dei tesori", la manifestazione culturale che per sei giorni, permetterà ai visitatori, di godere di un'occasione unica di conoscere 19 luoghi agrigentini attraverso itinerari turistico-culturali innovativi. Nei due weekend tra il 15 e il 17 ed il 22 e il 24 settembre, il Giardino Botanico sarà infatti visitabile dalle 10 alle 18 acquistando il coupon per l'ingresso sul sito www.leviedeitesori.it. A disposizione dei visitatori, ci saranno i circa settantamila metri quadrati di verde incastonati nel cuore della Valle dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica Akragas e del Parco archeologico. Oltre ventimila piante riferibili a oltre trecento culture ed essenze diverse, espressione tipica della vegetazione mediterranea. Il Giardino Botanico di Agrigento, è un vero e proprio museo a cielo aperto nato negli anni Novanta quando l'allora Provincia Regionale, proprietaria di questa vasta estensione di terreno, iniziò la bonifica dell'area con lo scopo di realizzare, in collaborazione con l'Università di Palermo, un luogo capace di custodire il patrimonio vegetale che ricopriva il sito. Patrimonio verde ma non solo visto che sono presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei, caverne naturali, reperti fossili calcarenitici. Inoltre, il Giardino Botanico, è stato inserito, per la prima volta lo scorso marzo, nell'itinerario-visite delle Giornate di Primavera del Fai, classificandosi primo in provincia di Agrigento e 82esimo a livello nazionale. Al suo interno, è visitabile inoltre un "erbario" con centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori. E' inoltre allo studio, un progetto per la valorizzazione dei tanti ipogei che si trovano al suo interno.
Agrigentonotizie
Il Libero Consorzio aderisce ad un progetto "anti tratta"
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento diventa partner del progetto "Fari 2.0" proposto dalla cooperativa Proxima di Ragusa per contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sessuale. La decisione è stata adottata dal commissario straordinario del Libero Consorzio Giuseppe Marino che ha incontrato il presidente di Proxima Ivana Tumino per definire il rapporto di collaborazione.
La cooperativa Proxima opera da tredici anni nella Sicilia orientale per tutelare le vittime della tratta, in collaborazione con le istituzioni. Si tratta di un bando del "Dipartimento per le Pari Opportunità" della presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo al programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini della Unione europea, vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù o tratta di persone. Il target di riferimento a cui si riferisce il progetto "Fari 2.0" è rappresentato da persone straniere e cittadini di stati membri dell'Ue, che intendono sottrarsi alla violenza e alle varie tipologie di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, attività illegali (sbarchi clandestini), segnalate da enti titolari di progetti ubicate fuori dal territorio locale, o dal Servizio Numero Verde Anti-tratta, o individuate sul territorio di riferimento mediante servizi sociali, sanitari e sportelli di enti locali, sindacati, patronati.
Il Libero Consorzio, tramite il settore Solidarietà sociale diretto da Amelia Scibetta, si impegna a contribuire a sviluppare i valori e la cultura della legalità, quale strumento di integrazione sociale e di abbattimento delle diversità per contribuire all'inserimento sociale dei soggetti emarginati. Qualora tramite il proprio servizio sociale, il Libero Consorzio riscontri circostanze tali da richiedere i servizi di assistenza promossi dalla Cooperativa Sociale Proxima di Ragusa, potrà avvalersi della rete di assistenza della Cooperativa, la quale valuterà la presa in carico del caso segnalato ed eventualmente avvierà il Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione. La Cooperativa Sociale Proxima di Ragusa, per migliorare la conoscenza e la diffusione del fenomeno, offrirà, a titolo assolutamente gratuito e senza alcun onere, eventi formativi che riguardano il tema della tratta e dello sfruttamento, rivolti ad operatori ed impiegati del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
GDS.it
Demolizioni a Licata, ora si fanno avanti 8 ditte
LICATA. All'ufficio protocollo del Libero consorzio comunale di Agrigento sono pervenute 8 buste di altrettante imprese che vogliono partecipare all'appalto del Comune di Licata per l'affidamento dei lavori di «Demolizione di immobili abusivi». E' quanto si legge nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia.
Si tratta di un numero considerevole di partecipanti considerata la delicatezza dell'appalto che ha un importo superiore a 400 mila euro ed il numero elevato di plichi che sono arrivati rappresenta anche una inversione di tendenza rispetto al passato visto che questo tipo di lavori prima venivano scartati dalle imprese.
Giornale di sicilia
Precari e contratti dei regionali
Rush di Crocetta tra le polemiche
Dopo gli aumenti per i forestali il presidente rilancia: via alla contrattazione con i sindacati e deroghe per la stabilizzazione dei 13 mila precari degli enti locali Riccardo Vescovo palermo OOO Non solo l'aumento in busta paga per i 22 mila forestali e l'assunzione dei 1.700 ex sportellisti, il governo Crocetta tira dritto provando a dribblare le polemiche. Via libera al rinnovo del contratti dei 16 mila regionali, con un incremento medio da 80 euro al mese, e nuove regole per superare gli ostacoli alla stabilizzazione di 13 mila precari degli enti locali. «Stiamo solo rispettando la legge -dice il presidente della Regione -altrimenti ci attaccherebbero perchè abbandoniamo i lavoratori. Non è consentita la vacatio amministrativa, siamo obbligati per legge a fare le nomine». Ma Giancarlo Cancelleri, candidato dei 5 Stelle attacca: «Solite mancette elettorali». Contratto dei regionali, si parte La giunta ha approvato un atto di indirizzo col quale si invita l'Aran Sicilia, agenzia demandata a contrattare coi sindacati, ad avviare il confronto per discutere sul rinnovo dei contratti. La proposta dell'assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, è quella di adeguarsi alla linea nazionale e di proporre un aumento medio di 80 euro. In bilancio ci sono però solo 10 milioni. «Anche a livello nazionale però l'importo è stato integrato successivamente » ribadisce la Lantieri. I tempi per il rinnovo sono strettissimi, anche se alla Regione sono convinti che sia ancora possibile raggiungere un'intesa su pochi punti. «L'Aran convochi immediatamente i sindacati per l'inizio delle trattative» incalzano i Cobas-Codir, che chiariscono: «L'Aran ha portato al tavolo sindacale, fino ad adesso, soltanto una specie di "lista delle spesa" per la quale non è ancora chiaro se esista un reale mandato per trattare per conto del governo Crocetta. L'Aran deve calendarizzare gli incontri per il rinnovo dei contratti, compreso i nuovi istituti come la riclassificazione e riqualificazione del personale e il rinnovo dell'economico». L'ora dei precaridegli enti locali L'ultima legge regionale per la stabilizzazione dei 13 mila contrattisti dei Comuni prevedeva l'obbligo, prima di procedere con le assunzioni, di avviare la mobilità dei dipendenti delle Province verso altre amministrazioni, Stato o Comuni. In questo modo la Regione avrebbe risparmiato una trentina di milioni dai trasferimenti agli enti, richiesta che era stata fatta tra l'altro da Roma. Questo obbligo però non è stato mai rispettato e le stabilizzazioni si sono fermate anche in quei Comuni dove ci sono i posti e i soldi disponibili. Crocetta e Lantieri hanno provato a superare questo scoglio in Aula ma il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha bloccato il tentativo di portare nuove leggi chiedendo di rispettare la norma già varata. Ci proveranno in giunta, probabilmente già oggi dopo che ieri erano assenti parecchi assessori. L'iter comunque è già partito. Il dipartimento delle Autonomie locali guidato da Maurizio Pirillo ha già chiesto alle Province la presenza o meno di esuberi. Dovranno rispondere entro martedì. Il governo è fiducioso: se in alcune Province dovessero esserci esuberi, si aprirebbe il confronto con gli altri enti pubblici sul territorio e il problema verrebbe isolato. Dunque in ogni caso nelle province senza esuberi si procederebbe con le assunzioni. Secondo il sindacato autonomo Mgl, però, resta un altro ostacolo importante: la normativa nazionale prevede la stabilizzazione solo per i precari assunti tramite concorso. Dunque dei 13 mila contrattisti interessati, solo una minima parte, non quantificata, sarebbe coinvolta. Ma su questo punto negli uffici della Funzione pubblica non fanno drammi: la procedura concorsuale non è ritenuta l'ostacolo principale e sarà demandata ai sindaci. Per i i 700 precari regionali invece la stabilizzazione dovrebbe essere più agevole. Ci sarà comunque tempo fino al 21 settembre, termine ultimo per approvare atti straordinari. Le polemiche sui forestali «Non mi vergogno di avere garantito dei diritti ai lavoratori. Il provvedimento sarà in vigore dal primo gennaio e non costerà un euro in più»: l'assessore all'Agricoltura, Antonello Cracolici, difende l'adeguamento contrattuale dei forestali siglato coi sindacati. La proposta, spiega, «prevede un aumento in media di 5 euro per ogni giornata di lavoro e costerà circa 10 milioni. Ma i soldi sono già disponibili perchè in questi anni il numero dei forestali è calato da 25 mila a 22 mila. Dunque l'aumento dovrebbe essere di circa 150 euro al mese e non 80. La dirigente generale Tea Di Trapani ha spiegato che «oltre alla possibilità di recuperare i giorni di malattia persi, il converso le elezioni i 5 stelle: mancette elettorali. la replica: atti dovuti tratto prevede lo stop alla restituzione degli arretrati contrattuali per circa 7 mila addetti». In tutto gli operai avrebbero dovuto rimborsare alla Regione circa 40 milioni di indennità percepite in maniera illegittima, almeno secondo una sentenza della Cassazione. Il nuovo contratto sana il contenzioso ed evita dunque la restituzione. Vengono inoltre introdotti nuovi criteri sui rimborsi chilometrici, sugli straordinari e sul ruolo di capo squadra, «questioni che avevano spesso aperto contenziosi - dice la dirigente - che vedevano la Regione soccombere e pagare ». Anche i sindacati difendono l'accordo. «Sulla tempistica - dice Alfio Mannino della Flai Cgil - posso rilevare che quest'accordo giunge dopo mesi di trattative e dopo 16 anni dall'ulti - mo contratto». E Nino Marino della Uila Uila spiega che «gli aumenti non sono un regalino, ma semplicemente il tardivo riconoscimento di un adeguamento salariale già previsto nel 2012 dal contratto nazionale e recepito solo adesso, dopo cinque anni di lotte sindacali». Lo stesso Crocetta ha difeso i suoi atti: «Al rientro dalle ferie gli uffici hanno predisposto le necessarie deliberazioni e le stiamo ultimando prima dell'indizione dei comizi elettorali che scattano 45 giorni prima delle elezioni. Il governo ha dovuto affrontare la tematica in via amministrativa visto che l'emendamento non è stato trattato all'Ars. Se il governo in carica non facesse questi atti consequenziali previsti dalla legge, i nostri avversari direbbero che il Parlamento ha approvato le leggi e che il governo non le ha rispettate compiendo un massacro sociale. Scusatemi ma non ci sto». Alessandro Pagano della Lega- Noi con Salvini attacca: «Crocetta ha ridotto la Regione a un poltronificio con saldi di fine stagione per i suoi fedelissimi. Micari e tutto il Pd prima si riempiono la bocca di meritocrazia e legalità e poi di fronte a questo scempio chiudono gli occhi». Ma per Micari «l'aumento ai forestali è l'applicazione di un contratto che doveva essere fatto da 16 anni».
Sentenza del Cga. Accolto il ricorso. Per i giudici amministrativi le nomine non saranno appannaggio dell'università di Palermo
«Il Cda lo eleggeranno i soci del Cua»
La scelta della «governance» del Consorzio universitario agrigentino resterà una prerogativa dei soci e non sarà quindi appannaggio dell'Università di Palermo, così come previsto dal decreto dell'assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, in ordine al protocollo d'intesa che è stato firmato tra l'assessore Alessandro Baccei, l'ormai ex assessore Carlo Vermigliocon le tre Università statali siciliane che di fatto esautora i territori in cui insistono i Consorzi Universitari, delle loro prerogative di programmazione e di definizione di politiche di sviluppo del decentramento universitario. Il Consiglio di giustizia amministrativa, con propria ordinanza ha sospeso, infatti, l'efficacia del Decreto assessoriale. Lo rende noto l'attuale facente funzioni di presidente dopo le dimissioni dell'avvocato Gaetano Armao, il vice presidente del Cua, Giovanni Di Maida. I giudici amministrativi, hanno ritenuto fondate le motivazioni del Consorzio universitario agrigentino, difeso dagli avvocati Giuseppe Orofino e Mauro Di Pace ed in particolare con riferimento al possibile vulnus, che avrebbe potuto colpire l'autonomia statutaria del Consorzio, dall'esecuzione delle disposizioni assessoriali, sospese dall'ordinamento del Cga. «Una vittoria per l'intero consorzio e soprattutto per il territorio -dichiara il sindaco di Agrigento, socio di maggioranza dek Cua, Lillo Firetto». Nell'ordinanza emessa dal Tar, che è stata impugnata dal Cda, era emerso che i consorzi universitari siciliani dovevano procedere alle modifiche statutarie previste dal decreto assessoriale per ottenere la concessione dei contributi Regionali. In realtà nessun consorzio universitario, fatta eccezione per quello di Trapani, ha provveduto a tali modifiche, non condividendone i contenuti dello stesso protocollo d'intesa. Peraltro, l'Assemblea Regionale siciliana con un ordine del giorno approvato da tutti i gruppi parlamentari, ha invitato l'assessore Baccei a disdettare tale protocollo d'intesa senza indugio alcuno e ad attivare da subito un tavolo di confronto tra l'Amministra - zione Regionale, le Università operanti in Sicilia e i Consorzi universitari siciliani per la individuazione di alcune linee guida alle quali ispirare una riforma organica sui consorzi. Il Cga ha quindi dato ragione al Consorzio universitario agrigentino e quindi le figure apicali del Cda continueranno ad essere scelte dai soci (Comune di Agrigento, Camera di commercio, Regione Siciliana) e non in maniera esclusiva dall'Università di Palermo. Intanto sta ottenendo le performance sperate dal Cda del Consorzio universitario agrigentino, il nuovo corso di studi superiori in mediazione linguistica - curriculum mediazione culturale (laurea della classe L-12). Infatti sono più di un centinaio le preiscrizioni che sono state fatte dagli studenti che intendono iscriversi al nuovo indirizzo di studi. C'è tempo comunque fino al 30 settembre. «Nel caso di esubero delle domande - fa sapere il Cua - verranno effettuate delle prove selettive attraverso colloqui motivazionali nei giorni 4, 5 e 6 ottobre presso il consorzio universitario. Il calendario degli eventuali colloqui verrà pubblicato all'interno del sito del consorzio e inviato alle e-mail comunicate nella preiscrizione. La tassa di iscrizione è di 2000 euro l'anno. Gli ammessi al corso effettueranno il primo versamento di euro 1000 entro il 30 ottobre 2017. Il secondo versamento di euro 1000, a saldo, dovrà essere effettuato entra il 30 aprile 2018. Le borse di studio e le possibili agevolazioni, offerte da enti pubblici e privati, con il relativo regolamento per accedervi, verranno comunicate prima dell'inizio dei corsi». Un po' di respiro per il Consorzio dove in atto sono ancora attivi i corsi di studio in beni culturali, servizio sociale (triennale) e Archeologia (magistrale) gestiti dall'università di Palermo che negli anni ha «tagliato» facoltà come Architettura e Giurisprudenza. Ma anche la facoltà di Beni culturali molto presto sarà soppressa. Questo ha determinato negli anni il crollo del numero degli iscritti che sono passati da oltre 5.000 negli anni fino al 2013 ai 300 dell'attuale anno accademico. (*PAPI*)
Comunicalo.it
Agrigento, ecco il piano anti corruzione 2018/2020 del Libero Consorzio
Le Associazioni e i cittadini interessati avranno tempo fino alle ore 13:00 del 18 ottobre per far pervenire le proposte e le osservazioni per una possibile rimodulazione dei contenuti del piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza denominato P.T.P.C.T. per il triennio 2018/2020. Queste indicazioni potranno essere consegnate direttamente alla Segreteria del Libero Consorzio comunale di Agrigento o inviate all'indirizzo di posta elettronica m.hamel@provincia.agrigento.it, i.iannuzzo@provincia.agrigento.it o tramite posta certificata protocollo@pec.provincia.agrigento.it.
Nei mesi scorsi il Piano di prevenzione della corruzione e della Trasparenza era stato approvato dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le eventuali modifiche, inviate da cittadini o Enti interessati, dovranno essere valutate entro il 31 gennaio del 2017.
Sul sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione "Primo Piano", della home page è possibile visionare tutta la documentazione e scaricare il modulo di presentazione delle osservazioni. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è uno strumento previsto dalle leggi sulla trasparenza attraverso il quale il Libero Consorzio Comunale di Agrigento descrive il processo utilizzato per definire una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo. Il piano viene adottato a garanzia della legalità e nel rispetto delle norme in materia di trasparenza, effettuando l'analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione.