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rassegna stampa del 19 settembre 2017

Scrivolibero

Lo speciale di "Agrigento: Nuove Ipotesi" sui Liberi Consorzi pubblicato nel sito dell'Ente


"Agrigento: Nuove Ipotesi", realizza un numero speciale dedicato ai Liberi Consorzi e Città metropolitane pubblicando nel sito istituzionale dell'Ente, il testo della Legge n. 17 del 10/08/2017, uscito nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 1° settembre 2017. Il numero ripercorre, per grandi linee, la trasformazione delle ex province in Liberi Consorzi e Città metropolitane attraverso il cammino legislativo iniziato nel 2013.
"Agrigento: Nuove Ipotesi", la rivista del Libero Consorzio Comunale di Agrigento viene realizzata on line, interamente, dallo staff giornalistico dell'Ufficio Stampa, la struttura all'interno dell'ente prevista dalla Legge 150 del 2000, che si occupa delle attività di informazione dell'Ente. Si tratta dell'unica rivista della nostra provincia e tra le poche in Sicilia pubblicata da una Istituzione Pubblica. La scelta dell'utilizzo della versione digitale del periodico nel formato pdf garantisce al lettore di scaricare la rivista comodamente nel proprio p.c., tablet o smartphone, oltre a rappresentare un abbattimento dei costi, rispetto all'edizione cartacea.

Gds.it

LIBERO CONSORZIO
Ex province di Ragusa, protestano i dipendenti: assemblea permanente


RAGUSA. Sono riuniti in assemblea permanente i dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, in attesa dell'esito dell'incontro di oggi tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il commissario straordinario Dario Cartabellotta per avere certezza di un maggiore finanziamento nell'ambito dei 21,5 milioni assegnate alle ex province in sede di assestamento di bilancio. Al Libero Consorzio di Ragusa una precedente delibera della giunta di governo ha assegnato appena la somma di 1,3 milioni che non consentirebbe di evitare il dissesto finanziario e quindi di non pagare gli stipendi per i prossimi mesi e di sospendere i servizi. I dipendenti resteranno riuniti in assemblea in maniera permanente ritornando magari ad attuare forme di proteste eclatanti sino a quando la Giunta di Governo non emetterà un provvedimento di stanziamento dei fondi utili a consentire il pareggio di bilancio e la sua approvazione. I dipendenti dell'ex provincia di Ragusa venerdì scorso hanno attuato una prima protesta salendo sul tetto della sede centrale e consegnando i certificati elettorali al prefetto di Ragusa.

Livesicilia.it

elezioni regionali.
Quattro amici al bar di Alternativa popolare.
  
Questo resta del gruppo parlamentare all'Ars di quello che fu il "Nuovo centrodestra"
. Un gruppo dimezzato, quasi sparito dopo gli ultimi addii, di questi minuti. Il messinese Nino Germanà e il trapanese Giovanni Lo Sciuto, hanno salutato Angelino Alfano e hanno deciso di tornare in Forza Italia. Portando con sé un bacino di voti e consenso, una rete di amministratori locali di riferimento. Intanto, si defila anche Francesco Cascio, il più fedele tra i "compagni" del Ministro degli Esteri, che si è dimesso da coordinatore regionale del partito. La perdita forse più pesante. "Sono felice - ha commentato oggi Gianfranco Micciché - di accogliere questi ingressi, Forza Italia ora è ancora più forte, saremo il primo partito del centrodestra e tireremo la volata al nostro candidato presidente Nello Musumeci".

Sono rimasti in tre, invece, sulla strada dei Centristi. Arrivati con una pattuglia fortissima e numerosa, orgogliosamente protagonista della scelta e dell'elezione a governatore di Rosario Crocetta. Erano undici. Adesso sono rimasti solo Giovanni Ardizzone, Marco Forzese e Pippo Sorbello. Tutti gli altri? Hanno lasciato D'Alia, hanno scelto altre strade. In qualche caso sono rimasti al centro. Ma in un centro che guarda altrove. Lontano da Pier Ferdinando Casini e dal centrosinistra. Gli ultimi, in queste ore, Totò Lentini (che nel frattempo era transitato nel gruppo misto) e Orazio Ragusa.

I moderati che dovevano far pendere l'ago della bilancia verso il centrosinistra non esistono praticamente più. Se togli i nomi dei big, scopri che sotto l'apice non c'è nulla. Ed ecco avverarsi la battuta di questi centristi diretto verso l'uscita: "C'è gente, tra di noi, che arriva in Sicilia con l'elicottero. Ma una volta atterrati, non c'è nessuno ad attenderli". Lo scollamento tra le poltrone romane e il sudore della campagna elettorale ha fatto da innesco alla deflagrazione che ha mandato in frantumi quella che era una volta "Alleanza popolare", frutto della fusione a freddo e mai del tutto compiuta dei partiti di Alfano e D'Alia. Il resto lo ha fatto la scelta del candidato alla presidenza della Regione: Fabrizio Micari non convinceva molti dei militanti alfaniani, che hanno preferito Musumeci. E così, l'impressione è che il centrosinistra non abbia fatto poi un grosso affare, in termini di consenso: la coalizione attorno al rettore ha, in sostanza, "assorbito" Alfano, Castiglione, D'Alia, La Via e pochi altri big. Ma nel frattempo ha perso i voti che dovevano arrivare dai loro partiti. E non pochi.

Prendi i Centristi: nel corso della legislatura sono andati via, uno dopo l'altro e per motivi diversi: Nino Dina, Salvatore Giuffrida, Pippo Nicotra, Luca Sammartino, Totò Lentini, Orazio Ragusa, il capogruppo Mimmo Turano. l'agrigentino Gaetano Cani mentre nelle prossime ore potrebbe essere anche il turno dell'altra agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo. Senza contare alcuni deputati "di passaggio" in questa legislatura, come Edy Bandiera, arrivato da supplente dell'Udc, ma poi tornato a Forza Italia. E nelle prossime ore potrebbe essere ufficiale lo "strappo" addirittura dell'ex segretario regionale del partito, quel Gianluca Micciché che è stato anche assessore di Crocetta (fu travolto e costretto alle dimissioni dal caso disabili). Solo questi deputati, stando ai dati delle elezioni del 2012 rappresentano potenzialmente un bacino elettorale di oltre 60 mila voti. Nel frattempo, era già andata via Ester Bonafede, anche lei assessore in questa legislatura, che ha scelto già mesi fa Lorenzo Cesa al posto di D'Alia e Casini.

A questi addii, come detto, vanno aggiunte le "fughe" da Alfano. Le ultime, quelle di Pietro Alongi e appunto Nino Germanà, sono sotto certi aspetti clamorose. Il primo, tornato in Forza Italia, infatti, pochi mesi fa ha addirittura lavorato insieme al Pd a una lista a sostegno di Leoluca Orlando. Il secondo, come ha rivelato pubblicamente lo stesso presidente Crocetta, era lo sponsor dell'ormai ex assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio. Ma anche loro hanno "rotto" con Alfano, aggiungendosi a quelli che hanno lasciato il partito, sedendo sugli scranni di Montecitorio o Palazzo Madama.

Insieme ad Alongi e Germanà, a fuggire dal gruppo Ars di Alfano è anche Giovanni Lo Sciuto, tra i più votati nel collegio di Trapani cinque anni fa, con i suoi seimila voti. Perdite assai pesanti in termini di consenso. I tre, alle ultime elezioni regionali, hanno raccolto complessivamente ventimila voti. Alongi, poi, alle ultime elezioni amministrative ha dimostrato di essere ancora in grado di spostare gli equilibri.

Ma la "perdita" maggiore potrebbe essere quella di Francesco Cascio. Sia in termini "simbolici" che sostanziali. Cascio, infatti, che negli ultimi tempi non ha nascosto la propria insofferenza per la scelta di Alfano di proseguire l'alleanza col centrosinistra, aveva già dato concretezza a questa idea, in occasione proprio delle elezioni comunali di Palermo, quando ha deciso di correre a sostegno di Fabrizio Ferrandelli, appoggiato dal centrodestra, e contro Orlando e la versione "ufficiale" del partito. Un successo, per la lista che Cascio ha composto insieme a Marianna Caronia. E che conferma, in fondo, quello che si sapeva già: l'ex presidente dell'Ars, al netto delle recenti grane giudiziarie, gode ancora di un suo bacino elettorale. Cinque anni fa fu eletto addirittura con 12.400 voti. Voti che stanno per volare via da Alternativa popolare. Cascio infatti potrebbe andare via o decidere semplicemente di "defilarsi". Di non impegnarsi nella campagna elettorale.

E quei voti, insieme a quelli degli altri, fanno oltre trentamila. Senza contare - il discorso vale anche per i Centristi - l'indotto degli amministratori, consiglieri comunali, militanti che hanno come riferimento politico i deputati "in fuga" e che porteranno altrove quel consenso. E così, il patrimonio disperso dai moderati di Ap e Casini in questi anni supera potenzialmente i centomila voti. Che equivale più o meno al risultato ottenuto alle ultime Regionali dal Megafono di Crocetta o dalla lista "Musumeci presidente": circa il 6 per cento dei votanti siciliani. Un intero partito in fuga da Alfano e D'Alia.

Repubblica.it
Elezioni regionali, la guerra dei sondaggi. Fava: "Sono al 25 per cento"

Claudio Fava cala sul tavolo la carta del sondaggio dopo aver svelato un simbolo che non contiene la parola "sinistra" e uno slogan ad alto tasso di provocazione: "Il vero voto utile è per noi". Però sono proprio quei numeri, forniti dall'Istituto Piepoli, ad alimentare la polemica. Di più: a scatenare una vera e propria guerra su rilevazioni che, in modo più o meno ufficiale, da giorni circolano nelle sedi dei candidati governatori e nelle segreterie di partito. L'ultimo, appunto, vede in testa Nello Musumeci, addirittura al 42 per cento, e al secondo posto - a sorpresa - Fava alla stessa percentuale del grillino Giancarlo Cancelleri (25 per cento). Solo quarto il concorrente del centrosinistra Fabrizio Micari, con appena l'8 per cento.


Sicilia24h.it
Crocetta:" Il bilancio della Regione è salvo"

La Corte dei Conti di Roma ha respinto l'impugnativa del consuntivo 2016 che era stata richiesta dal procuratore generale di Palermo Pino Zingale. La prova certa della verità dei nostri conti. Abbiamo salvato i conti della Sicilia, abbiamo trovato una Regione ai limiti del dissesto e consegniamo al nuovo governo un bilancio in attivo, 1500 opere programmate in Sicilia per gli investimenti, una programmazione europea avviata, un accordo con lo Stato che si traduce in 2 miliardi di euro in più ogni anno per il nostro bilancio. Tutto questo per continuare un processo di sviluppo già avviato. Coloro che in questi mesi ci hanno attaccato sul bilancio, chiedano scusa ai siciliani". Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

Scrivolibero.it
elezioni regionali. Il pd di sciacca contro il manifesto elettorale "beffa" sulla sanità.

Si avvicina il periodo "caldo" delle elezioni regionali e cominciano le polemiche. Questa volta però il malcontento giunge dal Partito Democratico di Sciacca che ha criticato il manifesto elettorale del proprio schieramento. "Ospedali e pronto soccorso più efficienti" uno slogan del Pd questo che, in un momento problematico per il comparto sanitario, suona come una beffa. A dichiararlo lo stesso segretario locale, Michele Catanzaro che afferma che "il messaggio è in conflitto con la verità, uno slogan che arriva in un momento in cui l'area di emergenza dell'ospedale Giovanni Paolo II ha scarsa disponibilità di medici, e non solo in quel reparto. E, per di più, quei pochi in organico sono costretti a turni di lavoro disumani, mentre i corridoi del pronto soccorso sono affollati di persone abbandonate a sé stesse in attesa di essere visitate" e conclude "il Pd deve lanciare messaggi chiari e corrispondenti alla realtà".

LA SICILIA

GIARDINO BOTANICO
Sabato prossimo una sala sarà intitolata ad Aldo Moro. E' in programma per sabato 23 settembre, alle 10:30, la cerimonia di intitolazione di una sala riunioni del Giardino Botanico del Libero consorzio comunale ad Aldo Moro. Durante la cerimonia di intitolazione, che avverrà in occasione del 100 anniversario della nascita di Moro, sarà scoperta una lapide in memoria dello statista ucciso dalle brigate Rosse il 9maggio del 1978 e si inaugurerà una mostra fotografica a tema. Ricordiamo che Aldo Moro il 25 luglio del 1966, a pochi giorni dalla frana che aveva sconvolto e sfigurato la città di Agrigento — scrive il commissario straordinario del Libero consorzio, Giuseppe Marino, ne'la determina con la quale ha autorizzato l'intitolazione — assieme all'allora presidente della Repubblica Saragat. venne in visita alla città, nella sua qualità di presidente del Consiglio, per constatare personalmente i danni causati dalla frana, prendendo a cuore le sorti della Città dei Templi. La cerimonia, alla quale parteciperanno le maggiori autorità e personalità politiche e istituzionali, si avvale della collaborazione degli studenti del liceo scientifico e linguistico Leonardo di Agrigento.

LIBERO CONSORZIO
Accertamenti antisismici per 31 edifici scolastici.
Trentuno edifici scolastici distribuiti nella nostra provincia sotto la lente di ingrandirne del Libero consorzio di Agrigento: quelli di vecchia costruzione e con elevato numero di presenze saranno sottoposti a indagini diagnostiche e verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico. Lo ha reso noto il commissario straordinario Giuseppe Marino, con una determinazione firmata il 13 settembre scorso, con la quale aderisce al bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, il Dipartimento regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dispone infatti di 2 di euro per le valutazioni sismiche in tutte le scuole siciliane e l'aggiornamento della relativa mappatura da farsi secondo le linee guida per la Classificazione del rischio sismico delle costruzioni" che prevedono precisi criteri di attribuzione dei punteggi e di formazione della graduatoria basata sul livello dei rischio sismico, la data di costruzione e il numero di presenza degli alunni all'interno dell'edificio. Criteri che saranno adottati dallo staff tecnico del Settore edilizia e Gestione patrimoniale del Libero consorzio.



NUOVOANNO SCOLASTICO DIFFICILE
    Assistenza igienico sanitaria: 50 studenti non hanno il servizio. L'inizio del nuovo anno scolastico porta con sé i consueti problemi per quanto concerne l'assistenza igienico-sanitaria ai bambini e agli studenti diversamente abili che frequentano gli istituti cittadini. Cinquanta gli studenti della scuola dell'obbligo — e le rispettive famiglie per i quali il nuovo anno didattico è iniziato senza questo importante servizio. Da quanto ci risulta l'iter per impegnare Le somme per garantire quei servizi indispensabili al sostegno di persone che soffrono di alcune patologie che non permettono l'auto nomo espletamento di alcune funzioni è partito e servirebbe quantomeno per i primi due mesi. Sul piede di guerra le famiglie di studenti diversamente abili che finora hanno dovuto badare in proprio anche a questo genere di specifiche esigenze. Il servizio di giusta regola dovrebbe comprendere strumenti necessari per tutti i tipi dì scuola (materna, elementare, media e superiore Ad oggi non c'è pertanto l'impegno, e nemmeno i fondi necessari, per garantire uno svolgimento delle ore di lezione quanto più regolare possibile anche per gli studenti diversamente abili le cui famiglie in passato stanno facendo i conti anche con disagi di tipo organizzativo. «La data di inizio dell'anno scolastico — protestano i genitori — si conosce da mesi, eppure nessuno dei servizi per i no stri figli è decollato. Mancano l'assistenza alla comunicazione, il servizio di bus e quello igienico — personale. Certo, difficilmente questi servizi hanno inizio con 'anno scolastico, i ritardi sono purtroppo cronici ma per quanto ci risulta stavolta non c'è nemmeno una data presunta di inizio Genitori che rincarano la dose specificando inoltre come il Comune avrebbe già stanziato le somme necessarie per due mesi, mentre per la rimanente parte dell'anno scolastico si ricorrerebbe ai fondi del Distretto socio sanitario. Per noi va bene qualunque cosa, purché i servizi che spettano per legge ai nostri figli decollino in tempi brevi. Lo ribadiamo: senza questi interventi le famiglie so no in grande difficoltà», Un altro punto da analizzare a fondo è anche quello legato alle barriere architettoniche, Molte scuole città dine non hanno infatti ancora abbattuto gli ostacoli che rendono complicati i movimenti per alcuni studenti in carrozzina e, soprattutto negli edifici più datati, andrebbero monitorate cene situazioni per permettere il regolare passaggio degli studenti con difficoltà deambulatorie.

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