Scrivolibero
Lo speciale di "Agrigento: Nuove Ipotesi" sui Liberi Consorzi pubblicato nel sito dell'Ente
"Agrigento: Nuove Ipotesi", realizza un numero speciale dedicato ai Liberi Consorzi e Città metropolitane pubblicando nel sito istituzionale dell'Ente, il testo della Legge n. 17 del 10/08/2017, uscito nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 1° settembre 2017. Il numero ripercorre, per grandi linee, la trasformazione delle ex province in Liberi Consorzi e Città metropolitane attraverso il cammino legislativo iniziato nel 2013.
"Agrigento: Nuove Ipotesi", la rivista del Libero Consorzio Comunale di Agrigento viene realizzata on line, interamente, dallo staff giornalistico dell'Ufficio Stampa, la struttura all'interno dell'ente prevista dalla Legge 150 del 2000, che si occupa delle attività di informazione dell'Ente. Si tratta dell'unica rivista della nostra provincia e tra le poche in Sicilia pubblicata da una Istituzione Pubblica. La scelta dell'utilizzo della versione digitale del periodico nel formato pdf garantisce al lettore di scaricare la rivista comodamente nel proprio p.c., tablet o smartphone, oltre a rappresentare un abbattimento dei costi, rispetto all'edizione cartacea.
Gds.it
LIBERO CONSORZIO
Ex province di Ragusa, protestano i dipendenti: assemblea permanente
RAGUSA. Sono riuniti in assemblea permanente i dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, in attesa dell'esito dell'incontro di oggi tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il commissario straordinario Dario Cartabellotta per avere certezza di un maggiore finanziamento nell'ambito dei 21,5 milioni assegnate alle ex province in sede di assestamento di bilancio. Al Libero Consorzio di Ragusa una precedente delibera della giunta di governo ha assegnato appena la somma di 1,3 milioni che non consentirebbe di evitare il dissesto finanziario e quindi di non pagare gli stipendi per i prossimi mesi e di sospendere i servizi. I dipendenti resteranno riuniti in assemblea in maniera permanente ritornando magari ad attuare forme di proteste eclatanti sino a quando la Giunta di Governo non emetterà un provvedimento di stanziamento dei fondi utili a consentire il pareggio di bilancio e la sua approvazione. I dipendenti dell'ex provincia di Ragusa venerdì scorso hanno attuato una prima protesta salendo sul tetto della sede centrale e consegnando i certificati elettorali al prefetto di Ragusa.
Livesicilia.it
elezioni regionali.
Quattro amici al bar di
Alternativa popolare.
Questo resta del gruppo parlamentare all'Ars
di quello che fu il "Nuovo centrodestra". Un gruppo
dimezzato, quasi sparito dopo gli ultimi addii, di questi minuti. Il
messinese Nino Germanà e il trapanese Giovanni
Lo Sciuto, hanno salutato Angelino Alfano e
hanno deciso di tornare in Forza Italia. Portando
con sé un bacino di voti e consenso, una rete di amministratori
locali di riferimento. Intanto, si defila anche Francesco
Cascio, il più fedele tra i "compagni" del Ministro
degli Esteri, che si è dimesso da coordinatore regionale del
partito. La perdita forse più pesante. "Sono felice - ha
commentato oggi Gianfranco Micciché - di accogliere
questi ingressi, Forza Italia ora è ancora più forte, saremo il
primo partito del centrodestra e tireremo la volata al nostro
candidato presidente Nello Musumeci".
Sono rimasti
in tre, invece, sulla strada dei Centristi. Arrivati con una
pattuglia fortissima e numerosa, orgogliosamente protagonista della
scelta e dell'elezione a governatore di Rosario Crocetta. Erano
undici. Adesso sono rimasti solo Giovanni Ardizzone, Marco
Forzese e Pippo Sorbello. Tutti gli altri? Hanno lasciato
D'Alia, hanno scelto altre strade. In qualche caso sono rimasti al
centro. Ma in un centro che guarda altrove. Lontano da Pier
Ferdinando Casini e dal centrosinistra. Gli ultimi, in queste ore,
Totò Lentini (che nel frattempo era transitato nel
gruppo misto) e Orazio Ragusa.
I moderati che
dovevano far pendere l'ago della bilancia verso il centrosinistra
non esistono praticamente più. Se togli i nomi dei big, scopri che
sotto l'apice non c'è nulla. Ed ecco avverarsi la battuta di
questi centristi diretto verso l'uscita: "C'è gente, tra di
noi, che arriva in Sicilia con l'elicottero. Ma una volta
atterrati, non c'è nessuno ad attenderli". Lo
scollamento tra le poltrone romane e il sudore della campagna
elettorale ha fatto da innesco alla deflagrazione che ha
mandato in frantumi quella che era una volta "Alleanza popolare",
frutto della fusione a freddo e mai del tutto compiuta dei partiti di
Alfano e D'Alia. Il resto lo ha fatto la scelta del candidato alla
presidenza della Regione: Fabrizio Micari non
convinceva molti dei militanti alfaniani, che hanno preferito
Musumeci. E così, l'impressione è che il centrosinistra non abbia
fatto poi un grosso affare, in termini di consenso: la coalizione
attorno al rettore ha, in sostanza, "assorbito" Alfano,
Castiglione, D'Alia, La Via e pochi altri big. Ma nel
frattempo ha perso i voti che dovevano arrivare dai loro partiti. E
non pochi.
Prendi i Centristi: nel corso della legislatura
sono andati via, uno dopo l'altro e per motivi diversi: Nino
Dina, Salvatore Giuffrida, Pippo Nicotra, Luca Sammartino, Totò
Lentini, Orazio Ragusa, il capogruppo Mimmo Turano.
l'agrigentino Gaetano Cani mentre nelle prossime
ore potrebbe essere anche il turno dell'altra agrigentina
Margherita La Rocca Ruvolo. Senza contare alcuni
deputati "di passaggio" in questa legislatura, come Edy
Bandiera, arrivato da supplente dell'Udc, ma poi tornato a
Forza Italia. E nelle prossime ore potrebbe essere ufficiale lo
"strappo" addirittura dell'ex segretario regionale del partito,
quel Gianluca Micciché che è stato anche assessore
di Crocetta (fu travolto e costretto alle dimissioni dal caso
disabili). Solo questi deputati, stando ai dati delle elezioni del
2012 rappresentano potenzialmente un bacino elettorale di oltre 60
mila voti. Nel frattempo, era già andata via Ester Bonafede,
anche lei assessore in questa legislatura, che ha scelto già mesi fa
Lorenzo Cesa al posto di D'Alia e Casini.
A
questi addii, come detto, vanno aggiunte le "fughe" da Alfano.
Le ultime, quelle di Pietro Alongi e appunto Nino
Germanà, sono sotto certi aspetti clamorose. Il primo,
tornato in Forza Italia, infatti, pochi mesi fa ha addirittura
lavorato insieme al Pd a una lista a sostegno di Leoluca
Orlando. Il secondo, come ha rivelato pubblicamente lo
stesso presidente Crocetta, era lo sponsor dell'ormai ex assessore
ai Beni culturali Carlo Vermiglio. Ma anche loro
hanno "rotto" con Alfano, aggiungendosi a quelli che hanno
lasciato il partito, sedendo sugli scranni di Montecitorio o Palazzo
Madama.
Insieme ad Alongi e Germanà, a fuggire dal
gruppo Ars di Alfano è anche Giovanni Lo Sciuto, tra i più
votati nel collegio di Trapani cinque anni fa, con i suoi seimila
voti. Perdite assai pesanti in termini di consenso. I tre, alle
ultime elezioni regionali, hanno raccolto complessivamente ventimila
voti. Alongi, poi, alle ultime elezioni amministrative ha dimostrato
di essere ancora in grado di spostare gli equilibri.
Ma
la "perdita" maggiore potrebbe essere quella di Francesco Cascio.
Sia in termini "simbolici" che sostanziali. Cascio, infatti, che
negli ultimi tempi non ha nascosto la propria insofferenza per la
scelta di Alfano di proseguire l'alleanza col centrosinistra, aveva
già dato concretezza a questa idea, in occasione proprio delle
elezioni comunali di Palermo, quando ha deciso di correre a sostegno
di Fabrizio Ferrandelli, appoggiato dal
centrodestra, e contro Orlando e la versione "ufficiale" del
partito. Un successo, per la lista che Cascio ha composto insieme a
Marianna Caronia. E che conferma, in fondo, quello
che si sapeva già: l'ex presidente dell'Ars, al netto delle
recenti grane giudiziarie, gode ancora di un suo bacino elettorale.
Cinque anni fa fu eletto addirittura con 12.400 voti. Voti che stanno
per volare via da Alternativa popolare. Cascio infatti potrebbe
andare via o decidere semplicemente di "defilarsi". Di non
impegnarsi nella campagna elettorale.
E quei voti,
insieme a quelli degli altri, fanno oltre trentamila. Senza
contare - il discorso vale anche per i Centristi - l'indotto
degli amministratori, consiglieri comunali, militanti che hanno come
riferimento politico i deputati "in fuga" e che porteranno
altrove quel consenso. E così, il patrimonio disperso dai moderati
di Ap e Casini in questi anni supera potenzialmente i centomila
voti. Che equivale più o meno al risultato ottenuto alle
ultime Regionali dal Megafono di Crocetta o dalla lista "Musumeci
presidente": circa il 6 per cento dei votanti siciliani. Un intero
partito in fuga da Alfano e D'Alia.
Repubblica.it
Elezioni
regionali, la guerra dei sondaggi. Fava: "Sono al 25 per cento"
Claudio Fava cala sul tavolo la carta
del sondaggio dopo aver svelato un simbolo che non contiene la parola
"sinistra" e uno slogan ad alto tasso di provocazione: "Il
vero voto utile è per noi". Però sono proprio quei numeri,
forniti dall'Istituto Piepoli, ad alimentare la polemica. Di più:
a scatenare una vera e propria guerra su rilevazioni che, in modo più
o meno ufficiale, da giorni circolano nelle sedi dei candidati
governatori e nelle segreterie di partito. L'ultimo, appunto, vede
in testa Nello Musumeci, addirittura al 42 per cento, e al secondo
posto - a sorpresa - Fava alla stessa percentuale del grillino
Giancarlo Cancelleri (25 per cento). Solo quarto il concorrente del
centrosinistra Fabrizio Micari, con appena l'8 per cento.
Sicilia24h.it
Crocetta:"
Il bilancio della Regione è salvo"
La Corte dei Conti di Roma ha
respinto l'impugnativa del consuntivo 2016 che era stata richiesta
dal procuratore generale di Palermo Pino Zingale. La prova certa
della verità dei nostri conti. Abbiamo salvato i conti della
Sicilia, abbiamo trovato una Regione ai limiti del dissesto e
consegniamo al nuovo governo un bilancio in attivo, 1500 opere
programmate in Sicilia per gli investimenti, una programmazione
europea avviata, un accordo con lo Stato che si traduce in 2 miliardi
di euro in più ogni anno per il nostro bilancio.
Tutto questo per continuare un processo di sviluppo già avviato.
Coloro che in questi mesi ci hanno attaccato sul bilancio, chiedano
scusa ai siciliani". Lo dice in una nota il presidente della
Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Scrivolibero.it
elezioni regionali. Il pd di sciacca
contro il manifesto elettorale "beffa" sulla sanità.
Si
avvicina il periodo "caldo" delle elezioni regionali e cominciano
le polemiche.
Questa
volta però il malcontento giunge dal Partito Democratico di Sciacca
che ha criticato il manifesto elettorale del proprio schieramento.
"Ospedali
e pronto soccorso più efficienti"
uno slogan del Pd questo che, in un momento problematico per il
comparto sanitario, suona come una beffa. A dichiararlo lo stesso
segretario locale, Michele Catanzaro che afferma che "il
messaggio è in conflitto con la verità, uno slogan che arriva in un
momento in cui l'area di emergenza dell'ospedale Giovanni Paolo
II ha scarsa disponibilità di medici, e non solo in quel reparto. E,
per di più, quei pochi in organico sono costretti a turni di lavoro
disumani, mentre i corridoi del pronto soccorso sono affollati di
persone abbandonate a sé stesse in attesa di essere visitate"
e conclude "il
Pd deve lanciare messaggi chiari e corrispondenti alla realtà".
LA SICILIA
GIARDINO BOTANICO
Sabato prossimo una sala sarà intitolata ad Aldo Moro.
E' in programma per sabato 23 settembre, alle 10:30, la
cerimonia di intitolazione di una sala riunioni del Giardino Botanico
del Libero consorzio comunale ad Aldo Moro. Durante la cerimonia di
intitolazione, che avverrà in occasione del 100 anniversario della
nascita di Moro, sarà scoperta una lapide in memoria dello statista
ucciso dalle brigate Rosse il 9maggio del 1978 e si inaugurerà una
mostra fotografica a tema. Ricordiamo che Aldo Moro il 25 luglio del
1966, a pochi giorni dalla frana che aveva sconvolto e sfigurato la
città di Agrigento scrive il commissario straordinario del
Libero consorzio, Giuseppe Marino, ne'la determina con la quale ha
autorizzato l'intitolazione assieme all'allora presidente
della Repubblica Saragat. venne in visita alla città, nella sua
qualità di presidente del Consiglio, per constatare personalmente i
danni causati dalla frana, prendendo a cuore le sorti della Città
dei Templi. La cerimonia, alla quale parteciperanno le maggiori
autorità e personalità politiche e istituzionali, si avvale della
collaborazione degli studenti del liceo scientifico e linguistico
Leonardo di Agrigento.
LIBERO CONSORZIO
Accertamenti antisismici per 31 edifici scolastici.
Trentuno edifici scolastici distribuiti nella nostra provincia
sotto la lente di ingrandirne del Libero consorzio di Agrigento:
quelli di vecchia costruzione e con elevato numero di presenze
saranno sottoposti a indagini diagnostiche e verifiche tecniche
finalizzate alla valutazione del rischio sismico.
Lo ha reso noto il commissario straordinario Giuseppe Marino, con
una determinazione firmata il 13 settembre scorso, con la quale
aderisce al bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione,
il Dipartimento regionale dell'Istruzione e della Formazione
professionale, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale,
dispone infatti di 2 di euro per le valutazioni sismiche in tutte le
scuole siciliane e l'aggiornamento della relativa mappatura da
farsi secondo le linee guida per la Classificazione del rischio
sismico delle costruzioni" che prevedono precisi criteri di
attribuzione dei punteggi e di formazione della graduatoria basata
sul livello dei rischio sismico, la data di costruzione e il numero
di presenza degli alunni all'interno dell'edificio. Criteri che
saranno adottati dallo staff tecnico del Settore edilizia e Gestione
patrimoniale del Libero consorzio.
NUOVOANNO SCOLASTICO DIFFICILE
Assistenza igienico sanitaria: 50 studenti non hanno il servizio.
L'inizio del nuovo anno scolastico porta con sé i consueti
problemi per quanto concerne l'assistenza igienico-sanitaria ai
bambini e agli studenti diversamente abili che frequentano gli
istituti cittadini. Cinquanta gli studenti della scuola dell'obbligo
e le rispettive famiglie per i quali il nuovo anno didattico è
iniziato senza questo importante servizio. Da quanto ci risulta
l'iter per impegnare Le somme per garantire quei servizi
indispensabili al sostegno di persone che soffrono di alcune
patologie che non permettono l'auto nomo espletamento di alcune
funzioni è partito e servirebbe quantomeno per i primi due mesi. Sul
piede di guerra le famiglie di studenti diversamente abili che finora
hanno dovuto badare in proprio anche a questo genere di specifiche
esigenze. Il servizio di giusta regola dovrebbe comprendere strumenti
necessari per tutti i tipi dì scuola (materna, elementare, media e
superiore Ad oggi non c'è pertanto l'impegno, e nemmeno i fondi
necessari, per garantire uno svolgimento delle ore di lezione quanto
più regolare possibile anche per gli studenti diversamente abili le
cui famiglie in passato stanno facendo i conti anche con disagi di
tipo organizzativo. «La data di inizio dell'anno scolastico
protestano i genitori si conosce da mesi, eppure nessuno dei
servizi per i no stri figli è decollato. Mancano l'assistenza alla
comunicazione, il servizio di bus e quello igienico personale.
Certo, difficilmente questi servizi hanno inizio con 'anno
scolastico, i ritardi sono purtroppo cronici ma per quanto ci risulta
stavolta non c'è nemmeno una data presunta di inizio Genitori che
rincarano la dose specificando inoltre come il Comune avrebbe già
stanziato le somme necessarie per due mesi, mentre per la rimanente
parte dell'anno scolastico si ricorrerebbe ai fondi del Distretto
socio sanitario. Per noi va bene qualunque cosa, purché i servizi
che spettano per legge ai nostri figli decollino in tempi brevi. Lo
ribadiamo: senza questi interventi le famiglie so no in grande
difficoltà», Un altro punto da analizzare a fondo è anche quello
legato alle barriere architettoniche, Molte scuole città dine non
hanno infatti ancora abbattuto gli ostacoli che rendono complicati i
movimenti per alcuni studenti in carrozzina e, soprattutto negli
edifici più datati, andrebbero monitorate cene situazioni per
permettere il regolare passaggio degli studenti con difficoltà
deambulatorie.