Giornale di Sicilia
Previdenza. Cgil, Cisl e Uil hanno indicato tra le priorità il blocco dell'innalzamento della soglia di vecchiaia. Il ministro Poletti: le risorse sono molto scarse
Pensioni, braccio di ferro sullo stop all'aumento dell'età
ROMA
I sindacati hanno inviato al Governo le loro proposte sulla previdenza ma appare assai improbabile che siano considerate nella manovra allo studio dell'Esecutivo: le risorse infatti sono molto scarse e si punta a concentrarle sul lavoro con l'introduzione di sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani. «Quando avremo valutato anche la dimensione economica degli impatti di queste misure, dopo l'approvazione del Def, avremo occasione di confrontarci», è il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: «Il documento è arrivato oggi, lo valuteremo in tutti i punti. In buona parte sono le stesse cose che abbiamo già discusso nei confronti precedenti ». Cgil, Cisl e Uil hanno indicato tra le priorità il blocco dell'aumento dell'età di vecchiaia collegato alla speranza di vita previsto per il 2019. Al momento il passaggio è fissato da 66 anni e sette mesi a 67 anni ma per il via libera definitivo si dovranno aspettare i dati Istat sull'aspettativa di vita previsti per ottobre. «I numeri che arrivano dall'Inps sono piuttosto severi - dice il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio - e dicono che lo spazio per manovra sulle pensioni è molto molto ridotto». Nei mesi scorsi il presidente dell'Istituto, Tito Boeri aveva parlato di un costo complessivo per la rinuncia all'adeguamento dell'età di vecchiaia all'aspettativa di vita dopo il 2021 di 141 miliardi. E ieri sono stati pubblicati dati Eurostat secondo i quali la durata media della vita lavorativa attesa in Italia (31,2 anni) è la più bassa in Europa con 10 anni in meno rispetto a quella svedese. I sindacati chiedono, nell'ambito del confronto sulla fase due della previdenza, anche modifiche sull'Ape sociale nella direzione dell'estensione dello strumento e la valorizzazione in termini previdenziali del lavoro di cura delle donne. Si chiede il riconoscimento di un anticipo rispetto all'età legale per l'accesso alla pensione di vecchiaia per tutte le lavoratrici (e non solo quelle che possono accedere all'Ape sociale) che abbiano avuto o adottato dei figli (un anno per ogni figlio fino a un massimo di tre anni) ma anche l'ampliamento delle categorie di lavoratori che svolgono attività gravose. Sempre sui lavori gravosi Cgil, Cisl e Uil chiedono che sia abbassato il requisito contributivo da 36 a 30 anni per l'accesso all'Ape sociale. I sindacati insistono anche sulla pensione di garanzia per i giovani e sulla necessità di ridurre l'importo «soglia» richiesto per l'accesso alla pensione di vecchiaia con 66 anni e sette mesi di età e 20 di contributi. In pratica invece di 1,5 volte l'assegno minimo (ora a 448 euro) maturato senza il quale chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 deve lavorare fino a 70 anni e sette mesi, i sindacati chiedono di fissare l'importo soglia al livello dell'assegno minimo (il Governo aveva dato disponibilità per una cifra pari a 1,2 volte l'assegno minimo). Infine i sindacati chiedono interventi per il rilancio della previdenza integrativa e il ripristino della perequazione dei trattamenti pensionistici basato sugli scaglioni di importo.
Libero consorzio. Marino: «Continuano a calare i costi per il personale»
Il Commissario prevede entrate per oltre 43 milioni di euro
Il Libero consorzio comunale di Agrigento si dota dello strumento contabile. Il Commissario straordinario, Giuseppe Marino ha infatti approvato il bilancio di previsione 2017 e il Documento Unico di Programmazione. Il bilancio di previsione 2017 tiene conto di entrate per un totale di 43.636.332,36 euro. Queste sono costituite da entrate tributarie per 22.734.670,57 euro, trasferimenti da altri enti per 16.056.788,36 euro, entrate extratributarie per 820.222,46 euro ed entrate in conto capitale per 5.230.000 euro. Le Spese correnti ammontano a 48.166.389,76 euro, mentre le spese per investimenti assommano a 11.126.765,30 euro. Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna e per le infrastrutture stradali, all'edilizia scolastica provinciale e alle scuole superiori della provincia. Utilizzato un avanzo d'amministrazione pari a 8.302.044,35. Il contributo di finanza pubblica, introdotto nella legge di stabilità e richiesto dallo Stato che grava sul bilancio dell'Ente per il 2017, è pari ad oltre 19 milioni di euro. Questo pesante prelievo forzoso da parte dello Stato, purtroppo, riduce notevolmente la capacitàdi erogare quei servizi che sono assegnati per legge alle ex Province e che riguardano direttamente i cittadini, principalmente l'edilizia scolastica e la viabilità provinciale. «Continua nel 2017, anche se in maniera più lenta a causa dei limiti introdotti della riforma Fornero spiega il commissario Marino - la diminuzione della spesa per il personale. In questo momento, la pianta organica inserita nel DUP, risulta composta da 471 dipendenti a tempo indeterminato e 135 a tempo determinato». Nonostante le risorse limitate, però, l'ente assicura i servizi essenziali e i principali interventi sulla viabilità provinciale. Proprio ieri è stato rimosso dal personale del Settore Infrastrutture Stradali il grosso ramo d'albero crollato a causa del forte vento in un punto della provinciale 61 Montallegro-Ribera. (*PAPI*)
Le iniziative. Oggi la celebrazione nella chiesa di San Domenico a Canicattì, a mezzogiorno in contrada Gasena la cerimonia per ricollocare la stele danneggiata
La Commissione Antimafia incontra Papa Francesco
Canicattì
Giornata particolare oggi per icomponenti della Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Per le 12,30 nella «Sala Clementina» del Palazzo Apostolico di Città del Vaticano con inizio alle 12 è prevista una udienza speciale di Papa Francesco, concessa dietro richiesta della stessa Commissione parlamentare. La particolarità dell'udienza è almeno duplice. La prima, che si tratta di una udienza concessa alla Commissione parlamentare Antimafia su richiesta e per un giorno preciso. La seconda che la data scelta è quella del 21 settembre cioè il giorno in cui cade l'anniversario del barbaro assassinio del giudice Rosario Livatino, mentre da solo e senza scorta si recava da Canicattì in Tribunale per le ultime udienze visto che da lì a poco sarebbe andato in ferie. La delegazione comunque si arricchirà anche di consulenti e collaboratori esterni ed altre figure che hanno un nesso con l'anniversario del 21 settembre e soprattutto con la figura del giovane magistrato. A Roma già si trovano alcuni magistrati siciliani che hanno collaborato con la presidente Bindi per collezionare le sentenze dei processi ad esecutori e mandanti dell'omicidio di Rosario Livatino che è tra i pochi di mafia, se non l'unico, che in tempi molto celeri sono giunti a sentenza definitiva in tutti i gradi di giudizio, dal Livatino uno al Livatino ter. Anche questo un miracolo. Della delegazione, strappato ai suoi impegni pastorali nel cuore della provincia di Agrigento, fa parte anche don Giuseppe Livatino, omonimo e non parente, neanche lontano, del Servo di Dio Rosario Angelo Livatino, che sta curando la fase diocesana del processo di canonizzazione. Don Livatino è la seconda volta in meno di un anno che incontra Papa Francesco. Qualche tempo fa don Giuseppe portò la sua testimonianza nella basilica di San Pietro proprio sul magistrato definito il 9 maggio 1993 da San Giovanni Paolo II «martire della Giustizia e, indirettamente, della Fede». Rosario Livatino potrebbe essere il primomagistrato nella storia della Chiesa ad essere elevato agli onori degli altari. Don Giuseppe Livatino per partecipare all'incontro con il Papa ha dovuto rinunciare a presiedere la veglia di preghiera di ieri sera e la concelebrazione di oggi alle 10,30 nella chiesa di San Domenico, a Canicattì, dove Livatino ricevette in età adulta la Cresima forse prefigurando di lì a poco la sua morte violenta.A mezzogiorno in contrada Gasena l'omaggio alla stele con la ricollocazione della parte danneggiata nei mesi scorsi. Domani al Teatro Sociale alle 10 il convegno sul tema «Dalla Valle dei Templi a Sibari: l'impegno della Chiesa contro la criminalità mafiosa ed organizzata» con relatori don Giuseppe Livatino, il giornalista Giacomo Di Girolamo e Luigi Patronaggio, procuratore capo della Repubblica di Agrigento. Modera Carmelo Vella. Sabato davanti «Casa Livatino» la manifestazione «I Madonnari disegnano la Legalità » e quindi il 3 ottobre a Messina, nella facoltà di Giurisprudenza, alla consegna dei «Pro Bono Iustitiae» e «Pro Bono Veritas» a magistrati ed esponenti della società civile impegnati sui temi della legalità, giustizia, fede e carità nello spirito di Rosario Livatino. (*eg*)
Agrigentonotizie.it
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Dalla fogna direttamente in mare", parte processo
ai vertici di Girgenti Acque
Dalla fogna direttamente a mare perché le
condotte cadevano a pezzi e le centraline di sollevamento andavano in
tilt: la difesa solleva altre eccezioni preliminari, perlopiù
relative all'utilizzabilità degli atti, e l'udienza preliminare
scaturita dalla principale inchiesta della Procura di Agrigento sulla
depurazione, si allunga ancora. Il giudice dell'udienza preliminare
Alessandra Vella, per esaminare meglio le richieste, ha deciso un
rinvio all'8 novembre.
I reati ipotizzati sono il danneggiamento, il getto pericoloso di
materiali inquinanti, l'abuso d'ufficio, la truffa, la frode in
pubbliche forniture e il falso.
Gli imputati sono: Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale
rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, di
Gravina di Catania, ex amministratore delegato del gestore del
servizio idrico integrato nell'Agrigentino; Calogero Sala, 56 anni,
direttore tecnico della Girgenti Acque, e Bernardo Barone, 64 anni,
direttore generale dell' Ato idrico, entrambi di Agrigento. Nella
lista pure Pietro Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente
tecnico dell'Ato idrico; Rita Vetro, 62 anni, titolare del
laboratorio di analisi "BioEco analisi" convenzionato con
il Servizio sanitario
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Magaze.it
Viabilità Provinciale: i Sindaci della montagna chiedono un incontro urgente con Crocetta
I Sindaci dei Comuni di Bivona, San Biagio Platani, Cianciana, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Cammarata, Ribera e San Giovanni Gemini, con nota a firma congiunta, hanno chiesto oggi 20 settembre 2017, al Presidente della Regione Sicilia un incontro urgente per lo sblocco dei fondi necessari affinchè il Libero Consorzio Comunale di Agrigento possa avviare le procedure per appaltare i lavori di manutenzione sulla viabilità provinciale, nello specifico la strada Bivona-Ribera, la strada Santo Stefano Quisquina-Cammarata e la strada Cammarata-San Giovanni Gemini.
Corriereagrigentino.it
Agrigento, Libero Consorzio: approvato dal commissario il bilancio 2017
Agrigento, Il Commissario Straordinario Giuseppe Marino ha approvato il bilancio di previsione 2017 e il Documento Unico di Programmazione (DUP) del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il bilancio di previsione 2017 tiene conto di entrate per un totale di 43.636.332,36 euro. Queste sono costituite da entrate tributarie per 22.734.670,57 euro, trasferimenti da altri enti per 16.056.788,36 euro, entrate extratributarie per 820.222,46 euro ed entrate in conto capitale per 5.230.000,00 euro.Le Spese correnti ammontano a 48.166.389,76 euro, mentre le spese per investimenti assommano a 11.126.765,30 euro. Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna e per le infrastrutture stradali, all'edilizia scolastica provinciale e alle scuole superiori della provincia. Utilizzato un avanzo d'amministrazione pari a 8.302.044,35.Il contributo di finanza pubblica, introdotto nella legge di stabilità e richiesto dallo Stato che grava sul bilancio dell'Ente per il 2017, è pari ad oltre 19 milioni di euro.Questo pesante prelievo forzoso da parte dello Stato, purtroppo, riduce notevolmente la capacità di erogare quei servizi che sono assegnati per legge alle ex Province e che riguardano direttamente i cittadini, principalmente l'edilizia scolastica e la viabilità provinciale. Continua nel 2017, anche se in maniera più lenta a causa dei limiti introdotti della riforma Fornero, la diminuzione della spesa per il personale. In questo momento, la pianta organica inserita nel DUP, risulta composta da 471 dipendenti a tempo indeterminato e 135 a tempo determinato.
Agroigentonotizie
Libero Consorzio, corso anticorruzione per i dipendenti
"Formazione normata obbligatoria su anticorruzione e trasparenza" è il titolo del nuovo corso di aggiornamento in materia di anticorruzione organizzato dal Liberio Consorzio Comunale di Agrigento che si svolgerà il 9 e 10 ottobre nell'aula Silvio Pellegrino di Via Acrone ad Agrigento. Si tratta del consueto appuntamento annuale sui temi dell'anticorruzione che rappresenta una delle attività più qualificanti di aggiornamento professionale dell'ufficio "Formazione del personale" del Libero Consorzio. Il corso si svolgerà dalle ore 9:00 alle 14:00 con ripresa nelle ore pomeridiane. A svolgere l'attività formativa è stato chiamato il prof. Francesco Astone, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Messina. Nel dettaglio il programma prevede due giornate formative con approfondimenti sui seguenti temi: Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici di amministrazione, di direzione, di governo e titolari di incarichi dirigenziali; Accesso civico semplice e generalizzato ai sensi del D Lgs 97/2016; Attività di vigilanza sul rispetto e l'attuazione della normativa di cui al D Lgs 33/2013, come innovato dal D Lgs 97/2016, da parte di Anac ed i altri organismi competenti; Sanzioni ed esercizio del potere sanzionatorio; Orientamenti e linee guida in materia; Rispetto degli obblighi di cui al D Lgs 33/2013 e ss.mm.ii. da parte degli enti partecipati.
Il corso si rivolge ai dipendenti del Libero Consorzio quale formazione obbligatoria prevista per i pubblici dipendenti dalla legge n.190 del 2012 in materia di prevenzione e anticorruzione nella Pubblica Amministrazione. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento, in considerazione della sua funzione di coordinamento del territorio provinciale e per la valenza e l'attualità dei temi legati alla funzione delle norme in materia di anticorruzione, ha rivolto l'invito a partecipare anche ai segretari comunali e funzionari di tutti e 43 comuni della provincia di Agrigento.