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rassegna stampa del 26 settembre 2017

Scrivolibero.it

Agrigento, furti e danneggiamenti negli uffici del Libero Consorzio

Ignoti malviventi, nei giorni di chiusura, hanno effettuato un furto negli uffici di via Esseneto del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Da una prima ispezione, dopo la riapertura, sono stati verificati furti e danneggiamenti in diverse stanze del settore Turismo e del settore Personale. Sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri. Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Giuseppe Marino auspica che sia fatta piena luce sul preoccupante episodio.

Agrigento Capitale della cultura 2020. Il Libero Consorzio firma un protocollo d'intesa con il Comune

Il Libero Consorzio di Agrigento, ha aderito al programma di iniziative legate alla candidatura del capoluogo come Capitale della cultura per l'anno 2020, attraverso la firma di un protocollo d'intesa. Il Commissario straordinario Giuseppe Marino, ha infatti deciso di aderire al programma del Comune di Agrigento, condividendone i presupposti e le finalità, proponendo una propria iniziativa per la valorizzazione e fruizione dei propri beni di interesse culturale ed ambientale come l'Ecomuseo, la Galleria della Scala Reale del Palazzo sede dell'Ente, il Giardino Botanico, l'Erbario, la biblioteca Ambrosini e il relativo materiale libraio e documentale di interesse storico-culturale. Il protocollo d'intesa, prevede anche l'istituzione di un Tavolo tecnico per coordinare le attività relative alla candidatura e alla verifica dell'avanzamento delle analisi di fattibilità tecnico-economica definita fra le parti

Sicilia24h.it
Molti i professori siciliani finiti sotto inchiesta a Firenze per concorsi truccati all'Università

Sette docenti universitari per reati corruttivi, mentre altri 22 sono stati colpiti dalla misura dell'interdizione dalle funzioni di professore universitario e da quelle connesse ad ogni altro incarico accademico per la durata di 12 mesi. Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex ministro Augusto Fantozzi che rischia l'interdizione dalla professione di docente. I siciliani interdetti per un anno sono Salvatore Sammartino, Daniela Mazzagreco e Maria Concetta Parlato dell'Università di Palermo e Andrea Colli Vignarelli, marito della Parlato, dell'Università di Messina. Tra gli indagati, figura anche l'ex professore dell'Università di Palermo Andrea Parlato, padre di Maria Concetta, uno dei massimi esperti di diritto tributario, chiamato in causa per presunte pressioni che sarebbero state esercitate per favorire la figlia. Altri docenti siciliani dell'università di Catania e della Kore di Enna risulterebbero tra gli indagati e sarebbero Francesco Randazzo di Catania e Alessandro Filippo Cimino, palermitano ma docente alla Kore. Agli arresti domiciliari sono finiti altri due professori siciliani che insegnano lontano dall'Isola: il palermitano Giuseppe Maria Cipolla e il trapanese Giuseppe Zizzo.

Agrigentonotizie.it

Brandara a "Mattino cinque" dopo le minacce: "Sono scossa e preoccupata per la mia famiglia"

Le telecamere di "Mattino Cinque" arrivano a Licata per intervistare Mariagrazia Brandara, il commissario straordinario della città, a cui nei giorni scorsi è stata recapitata una lettera con minacce di morte. "Licata è la città della legalità - esordisce Brandara - questa non è la città dell'abusivismo, anzi, se gli abusi sono stati scoperti è perché le forze dell'ordine hanno fatto il loro lavoro". Il commissario ex Irsap commenta così la lettera a lei recapitata: "Sono scossa, non mi ha fatto piacere ricevere quelle minacce, - ha spiegato - quello che mi spaventa è stato il riferimento all'abitazione di Palermo, una casa temporanea che conoscono in pochissimi. La cosa che mi inquieta è che questa lettera volgare può preoccupare i miei familiari, mio fratello maggiore è infatti preoccupato, così come lo sono le mie cognate e i miei nipoti. Io nella mia vita ho ricevuto tante minacce, oggi però questo riferimento mi preoccupa tantissimo, e sono preoccupato per la mia famiglia. Questa volta però c'è una svolta, lo Stato mi è stato vicino". Al commissario è stata infatti, immediatamente, assegnata una scorta per proteggerla da ulteriori minacce.  Mariagrazia Brandara ha incontrato gli abusivi e ha parlato con loro, come conferma: "Io ho incontrato il comitato degli abusivi ed è stato un incontro civile ed educato, non so se la lettera è stata firmata da un abusivo, può essere anche opera di qualche balordo o di qualche 'mente raffinata'. Città è fatta da persone perbene, anche i media ci devono aiutare a parlare dei licatesi come persone perbene".

Livesicilia.it

Concorsi "truccati" all'Università 
Nell'inchiesta sette prof siciliani


Tre professori indagati e quattro interdetti in Sicilia. È il bilanzio dell'inchiesta della procura di Firenze "Chiamata alle armi" che questa mattina ha visto impegnati in tutta Italia gli uomini della Guardia di Finanza che hanno eseguito l'arresto di sette docenti universitari titolari della cattedra di Diritto Tributario accusati di corruzione. Sono 29 in tutto le misure cautelari a carico di altrettanti docenti universitari di diritto tributario: oltre ai 7 finiti agli arresti domiciliari, ci sono 22 interdetti dall'attività per 12 mesi. Tra gli indagati, figurano un professore dell'Università di Palermo, Andrea Parlato, Francesco Randazzo di Catania e Alessandro Filippo Cimino, palermitano ma docente alla Kore di Enna. Ed ancora, non solo indagati ma anche interdetti dallo svolgimento delle funzioni universitarie per 12 mesi, Salvatore Sammartino, Daniela Mazzagreco e Maria Concetta Parlato (tutti dell'Università di Palermo), Andrea Colli Vignarelli dell'Università di Messina. L'operazione ha preso il via dopo che un primo caso di corruzione legata a concorsi truccati era stato accertato nel capoluogo fiorentino. alcuni professori universitari avrebbero tentato di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso per l'Abilitazione scientifica nazionale all'insegnamento nel settore del "diritto tributario", a "ritirare" la propria domanda, allo scopo di favorire un terzo soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata. Tra gli indagati c'è anche l'ex ministro Augusto Fantozzi che adesso rischia l'interdizione dalla professione di docente, in merito alla quale il gip di è riservato di decidere dopo l'interrogatorio. Le misure sono scattate a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, disposta dal gip su richiesta dei pm fiorentini Luca Turco e Paolo Barlucchi. In una cena tra docenti di diritto tributario, avvenuta nel giugno del 2014 in un ristorante di Roma, l'ex ministro Augusto Fantozzi sottolineò la necessità "di trovare persone di buona volontà", che "ricostituiscano un gruppo di garanzia che riesca a gestire la materia dei futuri concorsi". L'ex ministro, che figura tra gli indagati, definisce questo gruppo, seppur scherzosamente, "la nuova cupola". E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta della guardia di finanza di Firenze che oggi ha portato all'arresto di sette professori universitari per reati di corruzione.In base alle carte, nel corso della cena coi colleghi Fantozzi contestava il criterio secondo cui vengono abilitati i candidati che appartengono all'associazione che ha la maggioranza dei commissari in commissione, invocando una "regola", che doveva essere creata da un gruppo di persone, "uomini di buona volontà". Secondo gli inquirenti, con queste affermazioni Fantozzi avrebbe inteso sottolineare la necessità che le future abilitazioni fossero gestite non di volta in volta dai singoli commissari, ma da un "gruppo di garanzia", appunto "la nuova cupola". Le intercettazioni fiorentine. "Non siamo sul piano del merito, non siamo sul piano del merito, Philip", "Smetti di fare l'inglese e fai l'italiano", "tu non puoi non accettare", e "che fai? fai ricorso? ... però ti giochi la carriera così...": queste alcune frasi registrate col telefono cellulare in un colloquio da Jezzi Philip Laroma, il candidato all'abilitazione alla docenza di diritto tributario cui era stato chiesto di ritirarsi da un concorso e che invece non rinunciò.
Laroma, che allegò le conversazioni da lui registrate alla denuncia alla guardia di finanza, si sentì rispondere in questo modo dal professor Pasquale Russo, luminare tributarista, già ordinario all'ateneo di Firenze, anche lui indagato nella stessa inchiesta. Laroma era andato a chiedere spiegazioni a Russo sul perché si dovesse ritirare e a favore di chi, scoprendo che nella lista c'era un associato dello studio di Russo, Francesco Padovani. "C'è una priorità che veniva da... tante cose", spiegò Russo a Laroma e quindi "la scuola", ossia la cerchia di allievi di Russo, aveva "deciso di portare avanti Francesco". Alle insistenze di Laroma di non voler ritirare la domanda, il professor Russo gli spiega che ciò serve "per mantenerti integra la possibilità di farlo in un secondo momento, e quindi poter ripresentarla alla tornata successiva. Laroma invece segnalò al professore che "se loro (le commissioni giudicatrici, ndr) gestiscono la cosa pubblica in questa maniera.. penso che sia una cosa che interessi l'autorità giudiziaria". E anche così il ricercatore si determinò a fare denuncia alle Fiamme Gialle.


Agrigentoweb
Agrigento Capitale della Cultura 2020, il Libero Consorzio aderisce alle iniziative.

Il Libero Consorzio di Agrigento, ha aderito al programma di iniziative legate alla candidatura del capoluogo come Capitale della cultura per l'anno 2020, attraverso la firma di un protocollo d'intesa. Il Commissario straordinario Giuseppe Marino, ha infatti deciso di aderire al programma del Comune di Agrigento, condividendone i presupposti e le finalità, proponendo una propria iniziativa per la valorizzazione e fruizione dei propri beni di interesse culturale ed ambientale come l'Ecomuseo, la Galleria della Scala Reale del Palazzo sede dell'Ente, il Giardino Botanico, l'Erbario, la biblioteca Ambrosini e il relativo materiale libraio e documentale di interesse storico-culturale. Il protocollo d'intesa, prevede anche l'istituzione di un Tavolo tecnico per coordinare le attività relative alla candidatura e alla verifica dell'avanzamento delle analisi di fattibilità tecnico-economica definita fra le parti.


LA SICILIA

DEVASTATI ALCUNI LOCALI Dl VIA ESSENETO E RUBATA UNA MODESTA SOMMA DI DENARO

Incursione negli uffici del Libero Consorzio. Incursione nell'edificio dove sono di staccati gli uffici del Libero Consorzio di Agrigento, in via Esseneto. Ignoti individui hanno "visitati" i locali del settore Turismo e del settore Persona le, nei giorni di chiusura, nell'ultimo fine settimana appena trascorso, e dopo avere devastato alcune stanze, hanno sottratto la somma di 43 euro, racimolata in due cassetti. Alla ripresa dell'attività, eri mattina, non sono mancati i disagi per i dipendenti, impegnati a ripristinare documenti e altri incartamenti, scaraventati a terra e sparpagliati un pò ovunque. Lo stesso personale ha effettuato l'inventano dei danneggiamenti anche per capire se mancasse qualcos'altro da cassetti e armadi. «Da una prima ispezione si può parlare di furti e danneggiamenti in diverse stanze - afferma il commissario straordinario Giuseppe Marino, il quale auspica che - sia fatta luce sul preoccupante episodio». Si tratta di un raid vandalico con furto ad opera di balordi, oppure dietro all'episodio c'è dell'altro? Una domanda a cui stanno cercando di dare una risposta i carabinieri. La pista privilegiata porta ad una banda di scapestrati. Non è la prima volta, infatti, che lo stabile è teatro di analoghi episodi. Una settimana fa era sparito il contatore dell'acqua collocato in uno spazio interno. A distanza di sette giorni la nuova azione delinquenziale. Non si conosce il giorno - gli uffici chiudono il venerdì pomeriggio e riaprono al pubblico il lunedì mattina - né orario in cui è avvenuto il fatto. I responsabili sono entrati in azione verosimilmente nel corso delta notte. Hanno scavalcato la recinzione e si sono introdotti all'interno degli uffici, dopo avere forzato la porta di emergenza. Una volta dentro hanno scassinato le porte d'ingresso di alcune stanze. Poi hanno rovistato ovunque mettendo tutto a soqquadro. Danneggiati arredi, mobili e armadietti, mentre i cassetti sono stati svuotati sui pavimento, e infine hanno prelevato gli spiccioli e alcune banconote di piccolo taglio, che si trovavano dentro due cassetti. Da li a poco si sono allontananti dalla zona, senza farsi notare. La scoperta l'indomani mattina, da parte dei dipendenti. Sul posto i carabinieri. Tra l'altro nella zona non ci sono telecamere.

UNIVERSITÀ
Il Cga dà ragione ai consorzi e boccia il decreto della regione.

 Il vincolare il trasferimento delle risorse regionali alla rimodulazione del consiglio di amministrazione concedendo la maggioranza alle università di riferimento costituisce un "vulnus per l'autonomia dei consorzi universitari". Con un'ordinanza firmata nella mattinata di ieri, il Consiglio di Giusti zia amministrativa perla regione Sicilia ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dai consorzi universitari di Agrigento e Ragusa (con, in adiuvandum il Comune di Agrigento), bloccando nell'immediato gli effetti del decreto assessoriale firmato il 9 giugno scorso dall'assessore per l'Istruzione e la Formazione della Regione Siciliana di concerto con l'Assessorato dell'Economia della Regione Siciliana. Un documento molto discusso, il quale ratificava un protocollo d'intesa sottoscritto il 31 maggio 2017 dai due assessori e dalle Università di Palermo, Catania e Messina. Un accordo che è stato firmato, si ricorderà, mentre all'Ars si provvedeva a stralciare dalla Finanziaria le misure di riforma del sistema universitario siciliano che già prevedevano maggiori poteri di controllo proprio ai rettori delle tre più grandi università sui consorzi universitari (tra questi l'attuale candidato alla Presidenza, Fabrizio Micari), vincolando, tra le altre cose, (l'erogazione dei finanziamenti per il funzionamento per gli anni 2017, 2018, 2019 ad una rimodulazione della composizione dei Cda che vedesse l'università di riferimento (per Agrigento si sarebbe trattato di Unipa in maggioranza anche rispetto ai soci dei consorzi. Se il Tar prima e il Cga dopo avevano respinto le richieste di sospensiva (il primo, soprattutto, fon dandosi su un assunto inesatto, ovvero che gli altri Consorzi universitari si stessero comunque adeguando alle prescrizioni della Regione), è il Consiglio di giustizia amministrativa ad aver ritenuto, in fase di analisi della richiesta di sospensiva "che le ragioni fatte valere dalla parte ricorrente, fatti salvi gli opportuni approfondimenti nel merito, non appaiono in prima facie infondate avuto riguardo in particolare al possibile vulnus che dall'esecuzione degli atti impugnati potrebbero venire all'autonomia statutaria del consorzio appellante". Quindi, tutto bloccato e rinviato nel merito certamente a dopo le elezioni Regionali, ma al Cua si festeggia.


LICATA,SI LAVORA PER MANTENERE APERTA LA SEDE DECENTRATA

Ex Provincia, l'Urp non può cessare l'attività.
 Si lavora per mantenere aperta la sede decentrata dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia. A richiederne il mantenimento e il commissario straordinario Maria Grazia Brandara che ha scritto all'omologo al Libero Consorzio, Marino. Nella missiva la Brandara ha chiesto "non solo la piena tutela ma anche di accrescimento delle professionalità ,maturate della Sede distaccata dell'Urp Provinciale a Licata". "Ciò - si legge in una nota di Palazzo di Città -in considerazione del fatto che nel tempo tale ufficio è divenuto un insostituibile punto di riferimento certo e costante per le Amministrazioni locali, per l'ascolto delle esigenze dei cittadini, delle comunità, per le formazioni sociali ed associazioni, nonché strumento per assicurare i necessari servizi di informazione ed assistenza ai crescenti flussi di visitatori. Da lì - conclude la nota - la richiesta fatta ai vertici del Libero Consorzio dei Comuni". 

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