Scrivolibero.it
Agrigento,
furti e danneggiamenti negli uffici del Libero Consorzio
Ignoti
malviventi, nei giorni di chiusura, hanno effettuato un furto
negli uffici di via Esseneto del Libero Consorzio Comunale di
Agrigento. Da una prima ispezione, dopo la riapertura, sono stati
verificati furti e danneggiamenti in diverse stanze del settore
Turismo e del settore Personale. Sono in corso gli accertamenti da
parte dei Carabinieri. Il Commissario Straordinario del Libero
Consorzio Giuseppe Marino auspica che sia fatta piena luce sul
preoccupante episodio.
Agrigento
Capitale della cultura 2020. Il Libero Consorzio firma un protocollo
d'intesa con il Comune
Il
Libero Consorzio di Agrigento, ha aderito al programma di iniziative
legate alla candidatura del capoluogo come Capitale della cultura per
l'anno 2020, attraverso la firma di un protocollo d'intesa. Il
Commissario straordinario Giuseppe Marino, ha infatti deciso di
aderire al programma del Comune di Agrigento, condividendone i
presupposti e le finalità, proponendo una propria iniziativa per la
valorizzazione e fruizione dei propri beni di interesse culturale ed
ambientale come l'Ecomuseo, la Galleria della Scala Reale del
Palazzo sede dell'Ente, il Giardino Botanico, l'Erbario, la
biblioteca Ambrosini e il relativo materiale libraio e documentale di
interesse storico-culturale. Il protocollo d'intesa, prevede anche
l'istituzione di un Tavolo tecnico per coordinare le attività
relative alla candidatura e alla verifica dell'avanzamento delle
analisi di fattibilità tecnico-economica definita fra le parti
Sicilia24h.it
Molti i professori
siciliani finiti sotto inchiesta a Firenze per concorsi truccati
all'Università
Sette docenti universitari per reati corruttivi,
mentre altri 22 sono stati colpiti dalla misura dell'interdizione
dalle funzioni di professore universitario e da quelle connesse ad
ogni altro incarico accademico per la durata di 12 mesi.
Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex ministro Augusto Fantozzi
che rischia l'interdizione dalla professione di docente. I
siciliani interdetti per un anno sono Salvatore Sammartino, Daniela
Mazzagreco e Maria Concetta Parlato dell'Università di Palermo e
Andrea Colli Vignarelli, marito della Parlato, dell'Università di
Messina. Tra gli indagati, figura anche l'ex professore
dell'Università di Palermo Andrea Parlato, padre di Maria
Concetta, uno dei massimi esperti di diritto tributario, chiamato in
causa per presunte pressioni che sarebbero state esercitate per
favorire la figlia. Altri docenti siciliani dell'università di
Catania e della Kore di Enna risulterebbero tra gli indagati e
sarebbero Francesco Randazzo di Catania e Alessandro Filippo Cimino,
palermitano ma docente alla Kore. Agli arresti domiciliari sono
finiti altri due professori siciliani che insegnano lontano
dall'Isola: il palermitano Giuseppe Maria Cipolla e il trapanese
Giuseppe Zizzo.
Agrigentonotizie.it
Brandara
a "Mattino cinque" dopo le minacce: "Sono scossa e
preoccupata per la mia famiglia"
Le
telecamere di "Mattino Cinque" arrivano a Licata per
intervistare Mariagrazia
Brandara, il
commissario straordinario della città, a cui nei giorni scorsi è
stata recapitata una lettera con minacce di morte. "Licata
è la città della legalità - esordisce Brandara - questa
non è la città dell'abusivismo,
anzi, se gli abusi sono stati scoperti è perché le forze
dell'ordine hanno fatto il loro lavoro".
Il
commissario ex Irsap commenta così la lettera a lei recapitata:
"Sono scossa, non mi ha fatto piacere ricevere quelle minacce, -
ha spiegato - quello che mi spaventa è
stato il riferimento all'abitazione di Palermo,
una casa temporanea che conoscono in pochissimi. La cosa che mi
inquieta è che questa lettera volgare può preoccupare i miei
familiari, mio fratello maggiore è infatti preoccupato, così come
lo sono le mie cognate e i miei nipoti. Io nella mia vita ho ricevuto
tante minacce, oggi però questo riferimento mi preoccupa tantissimo,
e sono preoccupato per la mia famiglia. Questa volta però c'è una
svolta, lo Stato mi è stato vicino". Al commissario è stata
infatti, immediatamente, assegnata
una scorta per proteggerla da ulteriori minacce.
Mariagrazia
Brandara ha
incontrato gli abusivi e ha parlato con loro,
come conferma: "Io ho incontrato il comitato degli abusivi ed è
stato un incontro civile ed educato, non so se la lettera è stata
firmata da un abusivo, può essere anche opera di qualche balordo o
di qualche 'mente raffinata'. Città è fatta da persone perbene,
anche i media ci devono aiutare a parlare dei licatesi come persone
perbene".
Livesicilia.it
Concorsi
"truccati" all'Università
Nell'inchiesta sette
prof siciliani
Tre
professori indagati e quattro interdetti in Sicilia. È il
bilanzio dell'inchiesta della procura di Firenze "Chiamata alle
armi" che questa mattina ha visto impegnati in tutta Italia gli
uomini della Guardia di Finanza che hanno eseguito l'arresto di sette
docenti universitari titolari della cattedra di Diritto Tributario
accusati di corruzione. Sono 29 in tutto le misure cautelari a carico
di altrettanti docenti universitari di diritto tributario: oltre ai 7
finiti agli arresti domiciliari, ci sono 22 interdetti dall'attività
per 12 mesi.
Tra
gli indagati, figurano un professore dell'Università di Palermo,
Andrea Parlato, Francesco Randazzo di Catania e Alessandro Filippo
Cimino, palermitano
ma docente alla Kore di Enna. Ed ancora, non solo indagati ma anche
interdetti dallo svolgimento delle funzioni universitarie per 12
mesi, Salvatore Sammartino, Daniela Mazzagreco e Maria Concetta
Parlato (tutti
dell'Università di Palermo), Andrea Colli Vignarelli dell'Università
di Messina.
L'operazione
ha preso il via dopo
che un
primo caso di corruzione legata a concorsi truccati era
stato accertato nel capoluogo fiorentino. alcuni professori
universitari avrebbero tentato di indurre un ricercatore
universitario, candidato al concorso per l'Abilitazione scientifica
nazionale all'insegnamento nel settore del "diritto tributario",
a "ritirare" la propria domanda, allo scopo di favorire un terzo
soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente
inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la
competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una
successiva tornata. Tra
gli indagati c'è anche l'ex ministro Augusto Fantozzi che adesso
rischia l'interdizione dalla professione di docente, in merito alla
quale il gip di è riservato di decidere dopo l'interrogatorio. Le
misure sono scattate a seguito di un'ordinanza di custodia
cautelare ai domiciliari, disposta dal gip su richiesta dei pm
fiorentini Luca Turco e Paolo Barlucchi. In una cena tra docenti di
diritto tributario, avvenuta nel giugno del 2014 in un ristorante di
Roma, l'ex ministro Augusto Fantozzi sottolineò la necessità "di
trovare persone di buona volontà", che "ricostituiscano un
gruppo di garanzia che riesca a gestire la materia dei futuri
concorsi". L'ex ministro, che figura tra gli indagati, definisce
questo gruppo, seppur scherzosamente, "la nuova cupola". E'
quanto emerge dalle carte dell'inchiesta della guardia di finanza di
Firenze che oggi ha portato all'arresto di sette professori
universitari per reati di corruzione.In base alle carte, nel corso
della cena coi colleghi Fantozzi contestava il criterio secondo cui
vengono abilitati i candidati che appartengono all'associazione che
ha la maggioranza dei commissari in commissione, invocando una
"regola", che doveva essere creata da un gruppo di persone,
"uomini di buona volontà". Secondo gli inquirenti, con
queste affermazioni Fantozzi avrebbe inteso sottolineare la necessità
che le future abilitazioni fossero gestite non di volta in volta dai
singoli commissari, ma da un "gruppo di garanzia", appunto
"la nuova cupola". Le intercettazioni fiorentine. "Non
siamo sul piano del merito, non siamo sul piano del merito, Philip",
"Smetti di fare l'inglese e fai l'italiano", "tu non
puoi non accettare", e "che fai? fai ricorso? ... però ti
giochi la carriera così...": queste alcune frasi registrate col
telefono cellulare in un colloquio da Jezzi Philip Laroma, il
candidato all'abilitazione alla docenza di diritto tributario cui era
stato chiesto di ritirarsi da un concorso e che invece non
rinunciò.
Laroma,
che allegò le conversazioni da lui registrate alla denuncia alla
guardia di finanza, si
sentì rispondere in questo modo dal professor Pasquale Russo,
luminare tributarista, già ordinario all'ateneo di Firenze, anche
lui indagato nella stessa inchiesta. Laroma era andato a chiedere
spiegazioni a Russo sul perché si dovesse ritirare e a favore di
chi, scoprendo che nella lista c'era un associato dello studio di
Russo, Francesco Padovani. "C'è una priorità che veniva da...
tante cose", spiegò Russo a Laroma e quindi "la scuola",
ossia la cerchia di allievi di Russo, aveva "deciso di portare
avanti Francesco". Alle insistenze di Laroma di non voler
ritirare la domanda, il professor Russo gli spiega che ciò serve
"per mantenerti integra la possibilità di farlo in un secondo
momento, e quindi poter ripresentarla alla tornata successiva. Laroma
invece segnalò al professore che "se loro (le commissioni
giudicatrici, ndr) gestiscono la cosa pubblica in questa maniera..
penso che sia una cosa che interessi l'autorità giudiziaria". E
anche così il ricercatore si determinò a fare denuncia alle Fiamme
Gialle.
Agrigentoweb
Agrigento Capitale della Cultura
2020, il Libero Consorzio aderisce alle iniziative.
Il Libero Consorzio di Agrigento, ha
aderito al programma di iniziative legate alla candidatura del
capoluogo come Capitale della cultura per l'anno 2020, attraverso
la firma di un protocollo d'intesa.
Il Commissario straordinario Giuseppe
Marino, ha infatti deciso di aderire al programma del Comune di
Agrigento, condividendone i presupposti e le finalità, proponendo
una propria iniziativa per la valorizzazione e fruizione dei propri
beni di interesse culturale ed ambientale come l'Ecomuseo, la
Galleria della Scala Reale del Palazzo sede dell'Ente, il Giardino
Botanico, l'Erbario, la biblioteca Ambrosini e il relativo
materiale libraio e documentale di interesse storico-culturale.
Il protocollo d'intesa, prevede anche
l'istituzione di un Tavolo tecnico per coordinare le attività
relative alla candidatura e alla verifica dell'avanzamento delle
analisi di fattibilità tecnico-economica definita fra le parti.
LA SICILIA
DEVASTATI ALCUNI LOCALI Dl VIA
ESSENETO E RUBATA UNA MODESTA SOMMA DI DENARO
Incursione negli uffici del Libero
Consorzio.
Incursione nell'edificio dove sono di
staccati gli uffici del Libero Consorzio di Agrigento, in via
Esseneto. Ignoti individui hanno "visitati" i locali del settore
Turismo e del settore Persona le, nei giorni di chiusura, nell'ultimo
fine settimana appena trascorso, e dopo avere devastato alcune
stanze, hanno sottratto la somma di 43 euro, racimolata in due
cassetti. Alla ripresa dell'attività, eri mattina, non sono
mancati i disagi per i dipendenti, impegnati a ripristinare documenti
e altri incartamenti, scaraventati a terra e sparpagliati un pò
ovunque. Lo stesso personale ha effettuato l'inventano dei
danneggiamenti anche per capire se mancasse qualcos'altro da
cassetti e armadi. «Da una prima ispezione si può parlare di furti
e danneggiamenti in diverse stanze - afferma il commissario
straordinario Giuseppe Marino, il quale auspica che - sia fatta luce
sul preoccupante episodio». Si tratta di un raid vandalico con furto
ad opera di balordi, oppure dietro all'episodio c'è dell'altro?
Una domanda a cui stanno cercando di dare una risposta i carabinieri.
La pista privilegiata porta ad una banda di scapestrati. Non è la
prima volta, infatti, che lo stabile è teatro di analoghi episodi.
Una settimana fa era sparito il contatore dell'acqua collocato in
uno spazio interno. A distanza di sette giorni la nuova azione
delinquenziale. Non si conosce il giorno - gli uffici chiudono il
venerdì pomeriggio e riaprono al pubblico il lunedì mattina - né
orario in cui è avvenuto il fatto. I responsabili sono entrati in
azione verosimilmente nel corso delta notte. Hanno scavalcato la
recinzione e si sono introdotti all'interno degli uffici, dopo
avere forzato la porta di emergenza. Una volta dentro hanno
scassinato le porte d'ingresso di alcune stanze. Poi hanno
rovistato ovunque mettendo tutto a soqquadro. Danneggiati arredi,
mobili e armadietti, mentre i cassetti sono stati svuotati sui
pavimento, e infine hanno prelevato gli spiccioli e alcune banconote
di piccolo taglio, che si trovavano dentro due cassetti. Da li a poco
si sono allontananti dalla zona, senza farsi notare. La scoperta
l'indomani mattina, da parte dei dipendenti. Sul posto i
carabinieri. Tra l'altro nella zona non ci sono telecamere.
UNIVERSITÀ
Il Cga dà ragione ai consorzi e
boccia il decreto della regione.
Il vincolare il trasferimento delle
risorse regionali alla rimodulazione del consiglio di amministrazione
concedendo la maggioranza alle università di riferimento costituisce
un "vulnus per l'autonomia dei consorzi universitari".
Con un'ordinanza firmata nella
mattinata di ieri, il Consiglio di Giusti zia amministrativa perla
regione Sicilia ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dai
consorzi universitari di Agrigento e Ragusa (con, in adiuvandum il
Comune di Agrigento), bloccando nell'immediato gli effetti del
decreto assessoriale firmato il 9 giugno scorso dall'assessore per
l'Istruzione e la Formazione della Regione Siciliana di concerto
con l'Assessorato dell'Economia della Regione Siciliana. Un
documento molto discusso, il quale ratificava un protocollo d'intesa
sottoscritto il 31 maggio 2017 dai due assessori e dalle Università
di Palermo, Catania e Messina. Un accordo che è stato firmato, si
ricorderà, mentre all'Ars si provvedeva a stralciare dalla
Finanziaria le misure di riforma del sistema universitario siciliano
che già prevedevano maggiori poteri di controllo proprio ai rettori
delle tre più grandi università sui consorzi universitari (tra
questi l'attuale candidato alla Presidenza, Fabrizio Micari),
vincolando, tra le altre cose, (l'erogazione dei finanziamenti per
il funzionamento per gli anni 2017, 2018, 2019 ad una rimodulazione
della composizione dei Cda che vedesse l'università di riferimento
(per Agrigento si sarebbe trattato di Unipa in maggioranza anche
rispetto ai soci dei consorzi. Se il Tar prima e il Cga dopo avevano
respinto le richieste di sospensiva (il primo, soprattutto, fon
dandosi su un assunto inesatto, ovvero che gli altri Consorzi
universitari si stessero comunque adeguando alle prescrizioni della
Regione), è il Consiglio di giustizia amministrativa ad aver
ritenuto, in fase di analisi della richiesta di sospensiva "che le
ragioni fatte valere dalla parte ricorrente, fatti salvi gli
opportuni approfondimenti nel merito, non appaiono in prima facie
infondate avuto riguardo in particolare al possibile vulnus che
dall'esecuzione degli atti impugnati potrebbero venire
all'autonomia statutaria del consorzio appellante". Quindi, tutto
bloccato e rinviato nel merito certamente a dopo le elezioni
Regionali, ma al Cua si festeggia.
LICATA,SI LAVORA PER MANTENERE
APERTA LA SEDE DECENTRATA
Ex Provincia, l'Urp non può
cessare l'attività.
Si lavora per mantenere aperta la sede
decentrata dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia.
A richiederne il mantenimento e il commissario straordinario Maria
Grazia Brandara che ha scritto all'omologo al Libero Consorzio,
Marino. Nella missiva la Brandara
ha chiesto "non solo la piena tutela
ma anche di accrescimento delle professionalità ,maturate della Sede
distaccata dell'Urp Provinciale a Licata". "Ciò - si legge in
una nota di Palazzo di Città -in considerazione del fatto che nel
tempo tale ufficio è divenuto un insostituibile punto di riferimento
certo e costante per le Amministrazioni locali, per l'ascolto delle
esigenze dei cittadini, delle comunità, per le formazioni sociali ed
associazioni, nonché strumento per assicurare i necessari servizi di
informazione ed assistenza ai crescenti flussi di visitatori. Da lì
- conclude la nota - la richiesta fatta ai vertici del Libero
Consorzio dei Comuni".