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rassegna stampa dal 14 al 16 ottobre 2017

Governo.it

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha esaminato undici leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato - di impugnare:
la legge della Regione Sicilia n. 17 del 11/08/2017, recante "Disposizioni in materia di elezione diretta del Presidente del libero Consorzio comunale e del Consiglio del libero Consorzio comunale nonché del Sindaco metropolitano e del Consiglio metropolitano", in quanto alcune disposizioni sono in contrasto con la legge statale in materia di città metropolitane e province, quale legge di grande riforma economica e sociale, in violazione dei principi costituzionalmente garantiti di ragionevolezza, uguaglianza e di unità di cui agli articoli 3 e 5 della Costituzione, nonché dell'articolo 117, secondo comma, lett. p), della Costituzione, che riserva allo Stato la competenza in materia di "organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane";


Scrivolibero


Protezione Civile: a Piazza Cavour la giornata nazionale di "Io non rischio"

Anche il Libero Consorzio Comunale di Agrigento parteciperà alla campagna nazionale informativa della Protezione Civile "Io non rischio" su terremoti, alluvioni e maremoti che da anni si pone l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione, rendendoli sempre più consapevoli dei rischi e dei comportamenti da adottare in tutti i casi di emergenza. In questa occasione il Gruppo di Protezione Civile del Libero Consorzio presenterà ufficialmente la sala operativa mobile, un mezzo che va ad incrementare il parco macchine a disposizione del sistema di protezione civile. Ad Agrigento la manifestazione si svolgerà dalle ore 9 alle 18 in Piazza Cavour, con la partecipazione dei rappresentanti di Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, Forestale, Protezione Civile Regionale, Provinciale, del Comune di Agrigento e delle Associazioni di volontariato, che allestiranno diversi stand espositivi e guideranno i cittadini nell'approfondimento delle tematiche di protezione civile anche con dimostrazioni dell e buone pratiche nelle emergenze. Sarà presente anche il Commissari Straordinario del Libero Consorzio dr. Giuseppe Marino. "Prevenzione - dice Marino - è la parola d'ordine per imparare ad affrontare i rischi che ogni territorio può presentare, come testimoniato dai tragici eventi che hanno colpito negli ultimi anni il nostro Paese. Per questo il Libero Consorzio Comunale, con il Gruppo di Protezione Civile, ha accolto con entusiasmo l'invito del Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile".    

Siciliatv

Miglioramenti alla viabilità provinciale. Dalla Regione non hanno ancora emesso i decreti di impegno e finanziamento

Dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento hanno trasmesso all'Assessorato Regionale  delle  Infrastrutture  dodici  progetti  esecutivi,  per  un  importo complessivo  di  oltre  26  milioni  di  euro,  che  serviranno  a  migliorare  la  viabilità provinciale. Tra questi progetti vi sono anche dei lavori di eliminazione delle frane insistenti su 3 strade provinciali che convergono nel comune di Favara, e precisamente la SP n. 3-B  (Favara-  Crocca),  SP  n.  80  Agrigento-Baiata  Favara  e  SP  NC  n.  07  Esa Chimento. Il  Commissario  straordinario  del  Libero  Consorzio  Comunale  di  Agrigento Giuseppe  Marino con  una  nota  ribadisce  la  necessità  che la  Regione emetta  i decreti di finanziamento al fine di avviare  le  gare  d'appalto.  Il  progetto  cantierabile  deve essere mandato  in  gara  citando gli estremi dell'impegno dell'ente finanziatore, in questo caso la Regione Siciliana. ''Alla data odierna -dice Marino- la Regione Siciliana non ha ancora emesso i decreti di impegno e finanziamento. Costituiscono  un  presupposto  indispensabile  per  garantire  la  copertura  finanziaria  dei  lavori  e  per  l'avvio  delle procedure di gara.  Operando diversamente -continua  Marino-, si violerebbero i principi e le norme in materia di contabilità finanziaria pubblica''. Intanto dal Libero Consorzio fanno sapere che restano da trasmettere altri progetti per un importo totale di oltre 14.600.000 euro, alcuni dei quali esecutivi e già trasmessi agli organi competenti per i relativi pareri.

Siciliaonpress

Viabilità, il Commissario Marino ribadisce la necessità dei decreti di finanziamento della Regione per avviare le gare d'appalto
Politica


Viabilità, il Commissario Marino ribadisce la necessità dei decreti di finanziamento della Regione per avviare le gare d'appalto Ufficio stampa Libero consorzio  In  relazione ai recenti articoli apparsi sulle testate locali, nei quali si evidenziava il presunto ritardo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella presentazione dei progetti esecutivi e nell'attivazione delle procedure di gara per i progetti già cantierabili, il Commissario Straordinario del Libero Consorzio dr. Giuseppe Marino precisa che sono stati trasmessi all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture  dodici progetti esecutivi, per un importo complessivo di 26.076.650,40 euro. Alla data odierna, tuttavia, la Regione Siciliana non ha ancora emesso i decreti di impegno e finanziamento. Come precisato nel precedente comunicato stampa, i decreti di impegno sul bilancio della Regione Siciliana costituiscono un presupposto indispensabile per garantire la copertura finanziaria dei lavori e per l'avvio delle procedure di gara. Operando diversamente, si violerebbero i principi e le norme in materia di contabilità finanziaria pubblica (Decreto legislativo n.118/2011 e allegato n. 4/2). Infatti, ai fini dell'espletamento delle procedure di gara, il progetto cantierabile deve essere mandato in gara citando gli estremi dell'impegno dell'ente finanziatore, in questo caso la Regione Siciliana. L'elenco dettagliato dei progetti inviati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture è pubblicato sul sito www.provincia.agrigento.it. Restano da trasmettere altri progetti per un importo totale di 14.682.600,00 euro, alcuni dei quali esecutivi e già trasmessi agli organi competenti per i relativi pareri (Forestale, Soprintendenza BB.CC.AA., ecc.).

Corriere di Sciacca

PASTICCIO EX PROVINCE. IMPUGNATA LEGGE CHE INTRODUCE VOTO DIRETTO


Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale che ha introdotto il voto diretto nelle ex Province e nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Ne dà notizia il presidente dell'Assemblea siciliana, Giovanni Ardizzone, secondo cui «la decisione del Cdm rimette ordine, anteponendo, come è giusto che sia, le istituzioni ai fini non nobili che in maniera trasversale, dal centrodestra al Movimento 5 stelle ma anche con pezzi del centrosinistra, si volevano perseguire».
L'Assembla regionale siciliana lo scorso agosto aveva approvato l'elezione diretta per il presidente dei Liberi consorzi, per il sindaco metropolitano e per i consiglieri di questi enti, che sono i discendenti delle vecchie Province. Se la legge al momento impugnata entrerà in vigore, le elezioni si dovrebbero svolgere in primavera, quando si voterà per le amministrative.
La legge prevede anche la reintroduzione delle indennità, che per il presidente saranno uguali a quelle del sindaco della città capoluogo. Per i consiglieri, invece, sono previsti dei rimborsi spese. La legge regionale insomma segna un ritorno al passato.

Città metropolitane: Ardizzone, bene Cdm che impugna legge Ars

Palermo, 13 ott. (AdnKronos) - Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge 17 dello scorso 11 agosto con la quale l'Ars aveva reintrodotto l'elezione diretta nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi di comuni. Una decisione che, sottolinea il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, "rimette ordine, anteponendo, come è giusto che sia, le istituzioni ai fini non nobili che in maniera trasversale, dal centrodestra al Movimento 5 stelle, ma anche con pezzi del centrosinistra, si volevano perseguire". Per Ardizzone "quello messo in piedi era un evidente obbrobrio giuridico che avrebbe definitivamente pregiudicato gli interessi della collettività piegandoli alla semplice governance. Un atto di un trasversalismo unico - dice - al quale mi sono volutamente sottratto perché le istituzioni vengono prima. Tiriamo, comunque, un sospiro di sollievo perché nonostante tutto rimangono le tre Città metropolitane, grazie al cui riconoscimento sono stati sottoscritti i Patti per il Sud".

Agrgentonotizie

Il Libero consorzio comunale cerca un componente del collegio dei revisori dei conti

Il Libero consorzio comunale di Agrigento ricerca un componente del collegio dei revisori dei conti. La selezione è stata indetta in seguito alle dimissioni di un professionista che ne faceva parte. Il termine per la presentazione della domanda scade alle 12 del 26 ottobre.
"Entro questa data - fa sapere l'ufficio stampa dell'ente - le domande dovranno pervenire esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pec.provincia.agrigento.it".
Alla selezione possono partecipare gli iscritti da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili soggetti residenti in Sicilia, abilitati a ricoprire la carica di componente del collegio dei revisori dei conti.
Inoltre i candidati devono aver svolto almeno due incarichi di revisori dei conti presso altri enti locali, ciascuno per la durata di 3 anni e avere conseguito nell'anno precedente, avere almeno 10 crediti formativi riconosciuti dai competenti ordini professionali o da associazioni rappresentative degli stessi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali. Il compenso annuo lordo da corrispondere è stato fissato in 12.000,00 euro. Il bando è pubblicato sul sito dell'ente.

Giornale di Sicilia

sabato 14 ottobre 2017

Il voto diretto. La Consulta chiamata a decidere, Ardizzone: era un obbrobrio
Stop da Roma per le ex Province, impugnata la legge

È caos sulle ex Province. Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge approvata in extremis ad  agosto dall'Ars che ha introdotto il voto diretto nelle ex Province e nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La legge è stata impugnata, spiega il Consiglio dei Ministri «in quanto alcune disposizioni sono in contrasto con la legge statale in materia di città metropolitane e province, quale legge di grande riforma economica e sociale, in violazione dei principi  costituzionalmente garantiti di ragionevolezza, uguaglianza e di unità di cui agli articoli 3 e 5 della Costituzione, nonchè dell'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, che riserva allo Stato la competenza in materia di organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane».
Nonostante l'impugnazione la norma però rimane in vigore: si dovrà aspettare, infatti, il  pronunciamento della corte costituzionale. Pertanto il prossimo anno dovrebbero comunque  svolgersi le elezioni dirette previste dalla norma. Ma intanto il sindaco della città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando nelle scorse settimane aveva convocato le elezioni indirette mentre il  presidente della Regione Rosario Crocetta ha già annunciato il commissariamento delle ex Province. Il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone commenta: «La decisione del Consiglio dei ministri rimette ordine, anteponendo, come è giusto che sia, le istituzioni ai fini non nobili che in maniera trasversale, dal centrodestra al Movimento 5 stelle ma anche con pezzi del centrosinistra, si volevano perseguire». Ardizzone nel giorno dell'approvazione aveva lasciato l'aula manifestando subito tutto il suo disappunto: «Il voto sulle Province è stato un atto di grande irresponsabilità, che ha posto un freno allo sviluppo delle Città metropolitane siciliane rispetto a quelle del resto d'Italia» aveva detto. E ieri ha ribadito:  «Quello messo in piedi era un evidente obbrobrio giuridico che avrebbe definitivamente pregiudicato gli interessi della collettività piegandoli alla semplice  governance. Un atto di un trasversalismo unico al quale mi sono volutamente sottratto perché le istituzioni vengono prima». Il  presidente dell'Ars aggiunge: «Tiriamo, comunque, un sospiro di sollievo perché nonostante tutto rimangono le tre città metropolitane, grazie al cui riconoscimento sono stati sottoscritti i Patti per il Sud». sa.faz.

Dopo l'elezione del consiglio. Suo vice sarà il collega Salvatore Maurizio Buggea, che è stato il più votato alle urne. La nomina di tesoriere a Vincenza Gaziano
Avvocati, Avanzato è stato riconfermato presidente

Vincenzo Avanzato confermato presidente dell'Ordine degli avvocati. Salvatore Maurizio Buggea, forte dell'ottima affermazione (588 voti, primo degli eletti), sarà il vice: la carica non esisteva nei precedenti mandati ed è stata istituita, per i fori con almeno mille iscritti (come nel caso di quello di Agrigento), dalla nuova legge professionale. L'esperta Lilla Azzarello sarà il consigliere segretario mentre spetta a una new entry - Vincenza Gaziano, figlia di Antonino, che dopo tanti anni di presidenza, quasi tre anni fa, è approdato al consiglio  nazionale - il ruolo di tesoriere. Le cariche direttive sono state scelte ieri pomeriggio  alla seduta di insediamento del nuovo consiglio dell'Ordine degli avvocati agrigentino composto anche da Gianluca Sprio (298 preferenze alle elezioni di sette giorni prima), Ilaria Sferrazza (294), Antonio Ragusa (275), Ignazio Valenza (267), Anna Agrò (261), Lucia Stefania La Rocca (258), Antonino Maria Cremona (256), Fabio Quattrocchi (249), Gerlando Alonge (248), Luigi Mulone (243) e Maria Alba Nicotra (205). Per i nuovi rappresentanti dell'organismo che rappresenta la categoria forense, che ad Agrigento registra un numero record di iscritti (hanno votato in 985 per il rinnovo del Consiglio ma sono oltre 1.300 gli appartenenti al foro) inizia ufficialmente un mandato che terminerà in anticipo rispetto alla norma e che scadrà il 31 dicembre dell'anno prossimo. Il contenzioso a livello nazionale sul regolamento, che ha portato a uno stallo di due anni e mezzo sul voto, ha ridotto infatti la durata del mandato. Per la prima volta si è votato col nuovo sistema che prevede che si possano dare solo dieci preferenze rispettando la quota di genere che impone di non votarne più di sei di un sesso. Il risultato è un consiglio dell'Or -  ine composto anche da avvocati che sono scesi in campo senza accordi elettorali e senza sostegno di liste come, ad esempio, Cremona e Nicotra. «Ringrazio i consiglieri - ha commentato ieri pomeriggio Avanzato - per la riconferma a presidente che  gli consente di proseguire il cammino intrapreso al servizio e nell'interesse dell'avvocatura agrigentina, avendo quale unica stella polare la libertà, l'indipendenza, la dignità ed il decoro della professione di avvocato». L'avvocato Buggea, invece, aggiunge: «La nomina a vice presidente costituisce un riconoscimento al consenso manifestatomi dai colleghi, nonché un incentivo ed uno stimolo ad operare con sempre maggiore impegno in rappresentanza dell'avvocatura agrigentina».  Per i quindici posti di consigliere dell'Ordine erano scesi in campo in trentatrè. Prima dei non eletti Maria Elena Nocera con 198 voti. Poi seguono: Diego Giarratana, 195; Eugenio Longo, 185; Simone Landri, 182; Giancarlo Di Fede, 175; Virginia Dalli Cardillo, 169; Rosalia Lo Sardo, 167; Salvatore Loggia, 161; Carla Sgarito, 143; Roberto Gambina e  Raimondo Tripodo, 142; Carmelinda Sabia, 137; Giovanni Hamel,  134; Valentina Bellanca, 116; Giuseppe Arnone, 111; Rosario Latino, 102; Francesco Turoni, 68, e Salvatore Broccio 62. (*GECA*) Gerlando Cardinale

Racalmuto. È stato firmato, a Comiso, il protocollo d'intesa tra le città dei tre grandi scrittori siciliani del Novecento. Era presente il sindaco Emilio Messana
Sciascia, Consolo e Bufalino: nasce un percorso culturale
RACALMUTO

È nato l'itinerario culturale che legherà, visceralmente, le tre città che hanno dato i natali a Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo. È stato firmato, giovedì sera, a Comiso, nella sede della fondazione «Bufalino», il protocollo d'intesa tra le città dei tre grandi scrittori del Novecento. I sindaci, Emilio Messana per Racalmuto, Filippo Spataro per Comiso e Carmelo Sottile per Sant'Agata di Militello, hanno firmato un protocollo che prevede di realizzare iniziative in comune, coinvolgendo le fondazioni e le associazioni culturali presenti nei territori, oltre a costituire un comitato che possa promuovere attività di programmazione. Un itinerario che oltre a valorizzare ulteriormente il patrimonio letterario dei tre grandi autori, rappresenta uno strumento di promozione, sotto il profilo culturale, del paesaggio e dell'ambiente e che contribuirà a diversificare e innovare l'offerta turistica, determinando positive ricadute di sviluppo economico nei territori interessati. «Inizia un rapporto che non ha solo un grande valore simbolico - ha commentato il sindaco Emilio Messana - perché la rete tra queste comunità l'hanno creata i tre grandi  autori che non solo condividevanorapporti di amicizia, ma fecero di questi paesi la metafora della loro letteratura e simbolo dell'impegno civile». «Sia Consolo che Bufalino - aggiunge l'assessore alla Cultura di Racalmuto Salvatore Picone, che ha seguito da vicino le procedure per la sottoscrizione del protocollo - scrissero di Racalmuto e tornarono anche dopo la morte di Sciascia. Una "conversazione" interrotta la loro, che oggi riprendiamo attraverso i loro scritti, la valorizzazione dei luoghi della memoria e il coinvolgimento  dei cittadini e delle scuole nelle attività che andremo ad intraprendere ». L'idea della creazione di un itinerario culturale per «legare» i tre autori del secondo Novecento era nata nel febbraio del 2016 quando, a Sant'Agata di Militello, venne inaugurata la casa letteraria dedicata a Vincenzo Consolo. Dopo Sant'Agata  di Militello, dunque, e dopo la cerimonia di Comiso, adesso tocca a Racalmuto organizzare un appuntamento  che vede assieme irappresentanti dei tre Comuni. Il sindaco Emilio Messana e l'assessore Salvatore Picone annunciano, dunque, una manifestazione che si terrà a Racalmuto a fine novembre, dove già si prevede la due giorni dedicata alle "Giornate Sciasciane" riservate alle scuole: «Ho già parlato con il direttore letterario della fondazione Sciascia, Antonio Di Grado - spiega Picone - e pensiamo di organizzare, anche in collaborazione con la "Strada degli scrittori", un momento culturale, con video e interventi, che ricordi questi tre grandi siciliani e soprattutto riflettere sull'attualità delle loro opere». Alla manifestazione di Comiso, oltre a Messana e Picone per Racalmuto è stato presente anche l'assessore alla Pubblica istruzione Carmela Matteliano,  nonché Renato Meli e Nunzio Zago, rispettivamente presidente e direttore scientifico della fondazione «Bufalino», Maria Giovanna Lauretta, presidente dei Lions club di Comiso. (*CR*)

Piazza Cavour «Io non rischio» anche in città

Anche Agrigento partecipa alla campagna nazionale: «Io non rischio ». L'appuntamento è in piazza Cavour oggi, dalle 9 in poi, con i volontari che inviteranno i cittadini a partecipare al trekking urbano e ad un evento musicale nel pomeriggio. L'iniziativa, promossa dalla Protezione Civile, sensibilizza la  popolazione sul rischio sismico. (*ACAS*)

Domenica 15 ottobre

Ribera. In occasione del 150° anniversario della nascitadel musicista che dà il nome all'istituto musicale. Sul palco il soprano Klizia Prestia e il tenore Giuseppe Michelangelo Infantino
Toscanini, esibizione per gli amici del loggione alla Scala

L'Istituto musicale Toscanini di Ribera per gli «Amici del Loggione» del Teatro alla Scala di Milano in occasione del 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini. Martedì 17 ottobre, alle 20, presso la sede della prestigiosa associazione il Toscanini parteciperà  all'evento in collaborazione con l'associazione Schweitzer di Palermo, proponendo un concerto dedicato alle liriche per canto e pianoforte del '900 storico. Per il Toscanini parteciperanno Klizia Prestia (soprano) e Giuseppe Michelangelo Infantino (tenore), accompagnati dal maestro Franco Gaiezza. «I due nostri talentuosi artisti - dice il direttore del Toscanini, Mariangela Longo - studenti nella classe di Canto del professore Giuseppe Garra, hanno al loro attivo numerosi concerti e si sono di stinti in  concorsi di livello nazionale ed internazionale. Klizia Prestia è infatti finalista al Premio Nazionale delle Arti 2017 e Giuseppe Michelangelo Infantino è semifinalista al concorso internazionale "Voci Verdiane" di Busseto». Per l'occasione verranno eseguite due liriche inedite direttore d'orchestra emiliano, ricordato anche nella veste di compositore, oltre a liriche di Puccini, Respighi e dei compositori siciliani Alfredo D'Asdia, Ettore Gaiezza e arie tratte dall'opera Salvo D'Acquisto di Antonio Fortunato. Claudio Forti, scrittore, regista e librettista marsalese, presenterà il concerto milanese illustrando i profili dei compositori e degli interpreti. Proseguono, intanto, anche nel territorio gli appuntamenti musicali del Toscanini, dalla lirica al jazz , con i concerti in auditorium per la Stagione Concertistica dell'Istituto 2017 ad ingresso libero. Sabato14 ottobre, alle ore 18, con «Toscanini in  jazz», saranno protagonisti gli studenti del Dipartimento Jazz: Alessandro Schittone, Stefano di Costa (chitarra jazz),Vincenzo Ruffo, Sergio Monreale, Gerlando Callea (basso elettrico), Domenico Gambino, Alfonso Pace, Giuseppe Oliveri, Mauro Patti (batteria jazz ) Liborio Riggi (sax jazz), Sebastiano Valenza, Marco Cervello, Andrea Conti (pianoforte jazz ) Francesca Bongiovanni, Marcella Nigro, Pasquale Bono, Linda Armetta (jazz singers). Venerdì 20 ottobre alle 18, "Cabaret Songs" vedrà la partecipazione degli studenti del Dipartimento di Canto lirico: Jole Pinto, Rossana La Corte, Alida Capobianco, Stefania Maltese, Giovanna  Nuara, Adelaide Truncali (soprani),Francesca Bongiovanni (jazz singer) accompagnati al pianoforte dal maestro Giusy Ines Tuttolomondo. Il Toscanini quest'anno ha quasi raddoppiate le iscrizioni rispetto al 2015.Dai 28 studenti universitari del 2015 si è passati a poco meno di 100. Un risultato straordinario per la scuola  riberese che, un anno e mezzo fa, èstata a un passo dalla chiusura per mancanza di risorse economiche. (*GP*)

Lunedì 16 ottobre

FONDI UE, L'ORA DELLA VERITÀ
Lelio Cusimano

Il traguardo resta uno e uno solo: il lavoro! Abbiamo un grande bisogno d'imprese. Soltanto attraverso queste sarà possibile, infatti, garantire opportunità reali di lavoro ai tanti, giovani e meno giovani, che in Sicilia lo invocano disperatamente. I siciliani spendono ogni anno per i consumi qualche cosa come 65-70 miliardi di euro ma lo fanno acquistando - il più delle volte inconsapevolmente - prodotti realizzati in altre regioni italiane o all'estero. Non sono soltanto costose berline tedesche o computer e cellulari di ultima generazione; spesso si tratta di abiti, mobili, suppellettili, arredi e persino prodotti agricoli freschi e
trasformati, prodotti ittici e altri generi alimentari. Anche in Sicilia c'è un mercato molto grande. Ma a beneficio di altri.  Non si può tacere la zavorra  storica che appesantisce la società e l'economia della Sicilia; il 40% della forza lavoro è occupato presso la pubblica amministrazione, mentre nel Nord questo parametro incide meno del 10%. Nei fatti il lavoro privato in Sicilia non è stato mai incoraggiato.  Del resto la sola Regione tiene a proprio carico almeno 160 mila unità di personale, mentre il mercato del lavoro langue con circa 400 mila disoccupati e con altri 500 mila giovani che non studiano, non fanno formazione, non hanno un lavoro e neppure lo cercano. Quelli che in termini sintetici siamo soliti definire i fondi europei, per quanto qui interessa (FESR), ammontano a circa 4,6 miliardi di euro, da investire nell'arco temporale che si chiude nel 2023; circa 3,4 miliardi di euro arrivanodall'Europa e circa 1,2 miliardi dallo Stato e dalla stessa Regione. È una fetta rilevante quella che affluirà alle imprese. Sono  stati pubblicati bandi per oltre 260 milioni di euro e altri bandi per circa 713 milioni sono in vista della pubblicazione; in  tutto, le risorse già previste perle imprese siciliane ammontano a 973 milioni, ma possono arrivare a poco più di un miliardo, per la precisione a 1.139 milioni. I dati, aggiornati al 9 ottobre scorso, sono confortanti quanto all'interesse, già concretatosi in adesioni, delle imprese siciliane, vecchie e nuove. I bandi sono a sportello (aperti fino all'esaurimento dei fondi ma con una soglia di qualità) e con la consueta graduatoria a termine. Conforta che, a fronte dei bandi pubblicati per 260 milioni  di euro, siano già pervenute le adesioni di oltre 2.700 imprese e per un importo ampiamente eccedente la dotazione  finanziaria. Dotazione che potrebbe, comunque, essere rivista al rialzo. Con uno sforzo di sintesi, potremmo descrivere le imprese siciliane piccole, sottocapitalizzate, tecnologicamente in ritardo, indebitate, poco aperte all'innovazione e in gran parte escluse dai mercati esteri. Sono tare che la Regione Siciliana punta a rimuovere con una strategia, cosiddetta di «specializzazione intelligente », che spazia dall'agroalimentare alle opportunità offerte dal mare, dal turismo/beni culturali all'innovazione dei servizi pubblici (smart city), senza dimenticare l'energia e la cosiddetta «scienza della vita»; spesso non si considera, infatti, che la sanità siciliana (la prima voce di spesa del bilancio con circa 9 miliardi l'anno) non è soltanto un sistema per le cure, ma ricomprende al suo interno grandi risorse, sotto forma di capitale umano e finanziario, per la ricerca, l'innovazione e la sperimentazione di nuove  tecniche sanitarie. Per i limiti di spazio non è possibile elencare i singoli bandi, comunque consultabili  nel sito euroinfosicilia. it. Qui privilegiamo le linee di intervento. Sono previsti incentivi per acquisire competenze idonee a lanciare nuovi prodotti, a innovare  il modo di realizzarli, a ripensare le strutture organizzative e commerciali, acquistando ad esempio brevetti, conoscenze informatiche  e coprendo le spese per nuovi prototipi.
Tenuto conto che il 93% delle imprese siciliane si colloca nella fascia fino a nove addetti (80% nel Centro- Nord), la strategia d'i ncentivi promuove il partenariato tra imprese ma anche tra centri di ricerca e università per realizzare,  tra l'altro, linee pilota e prototipi su larga scala. Con l'intervento comunitario trovano sostegno l'a ggiornamento dei settori produttivi tradizionali, con l'acquisto di macchinari e impianti, e la promozione di nuove imprese e start up. Per queste ultime i bandi offrono incentivi diretti, erogazione di servizi e microfinanza nella misura del de minimis (fino a 200 mila euro).
La strategia di sviluppo delle attività imprenditoriali si estende alle aree culturali e ricreative, alle nuove forme di turismo, ai servizi alla persona per gestire  il fenomeno dell'i n v e c c h i amento, alla sanità in generale, al riciclo dei rifiuti e  alla cosiddetta eco-innovazione a tutela dell'ambiente. Da tutto questo è possibile stimare la nascita tra sette e dieci mila posti di lavoro. Veri!  

Il tour con il collegio dei Santi Agostino e Tommaso, la storica biblioteca Lucchesiana, l'ipogeo del vescovado e il museo diocesano Giornate Fai, il centro storico svela i suoi tesori

I tesori della via Duomo protagonisti della prima edizione agrigentina della «Giornata Fai di  autunno». Il seminario con il collegio dei Santi Agostino e Tommaso, la settecentesca biblioteca Lucchesiana, l'ipogeo del Vescovado, il Museo Diocesano nel centro storico e il Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi aperti al pubblico ieri per le visite organizzate dalla delegazione del Fondo italiano per l'ambiente di Agrigento, guidata da Giuseppe Taibi.«L'itinerario che  abbiamo scelto è legato al vescovo Lucchesi Palli perché fu il primo che aprì a tutti la sua preziosa biblioteca, insegnandoci che la cultura è per tutti - dice il Giuseppe Taibi - Il motto del Fai è "per sempre e per tutti" e ci siamo quindi sentiti vicini a questo storico prelato del settecento agrigentino poiché pure noi cerchiamo di aprire più beni culturali che sia possibile perché tutta la cittadinanza possano conoscerli ed amarli». Ma c'è un'altra ragione molto attuale per cui sono stati scelti questi siti cosi  legati alla Cattedrale di San Gerlando: «Sappiamo tutti che il Duomo della città è in pericolo per possibili rovinosi crolli del versante su cui poggia. Noi del Fai l'abbiamo scelto  alcuni anni fa come "luogo del cuore" per segnalarlo all'attenzionedell'opinione pubblica - aggiunge  Taibi - Anche adesso con la nostra iniziativa puntiamo i riflettori sulla situazione della Cattedrale e facciamo appello alle autorità competenti  perché si salvi questo monumento ». A guidare i turisti stranieri di  week-end della bellezza. Taibi: «L'itinerario che abbiamo scelto è legato al vescovo Lucchesi Palli perché fu il primo che aprì a tutti la sua preziosa raccolta di libri» Giornate Fai, il centro storico svela i suoi tesori lingua inglese, tedesca e francese  ieri c'erano al Museo Diocesano i ragazzi Alessandro Cuffaro, Chiara Lattuca, Pietro Butticè, Virginia Licata,  Sofia Cavaleri, Sofia D'Andrea, Omar Lorgio, studenti del quarto anno del liceo linguistico Leonardo di Agrigento. «Ci siamo preparati durante l'alternanza scuola-lavoro che abbiamo svolto proprio nel museo diocesano con i tutor del Mudia. Abbiamo così imparato come tradurre e riferire ciò che un turista straniero può ammirare nelle sale - dice Omar Lorgio - Oggi abbiamo guidato alla visita alcuni turisti stranieri che si sono complimentati con noi per il nostro inglese abbastanza fluido e corretto». Il professore agrigentino Francesco Gibilaro ha avuto l'opportunità di tornare dopo diversi anni nella biblioteca Lucchesiana e sottolinea che si tratta di una delle realtà meritorie di Agrigento: «questo è un luogo della conoscenza, che dovremmo amare di più perché qua il vero re è il libro, la base della conoscenza e oggi, nei tempi di internet, è quanto mai indispensabile un buon libro per un sapere più saldo e approfondito». La signora Paola Caruso non nasconde la propria emozione appena uscita dall'ipogeo del vescovado, che ha percorso insieme ad una decina di visitatori, guidati dallo speleologo Giovanni Noto, presidente dell'associazione Agrigento sotterranea: «Ho conosciuto meglio le varie stratificazioni storiche della città. E' quella parte sotterranea della città di cui ho sempre tanto sentito parlare, quella degli ipogei, ma inoltrarsi dentro queste cavità è davvero  un'esperienza che lascia col fiato sospeso. Lo speleologo Giovanni ci ha fatto conoscere la geologia e la storia di questo sito ed ha risposto con grande competenza alle nostre domande. Davvero un'esperienza che raccomando a tutti». Prima volta nei corridoi del Seminario per l'agrigentina Monica Malogioglio che ha seguito con attenzione  le spiegazioni della guida Monica Brancato del Mudia: «Non puoi fare a meno di pensare che qui si sono formati nei secoli molti intellettuali agrigentini e non solo - sottolinea la signora Malogioglio - La cultura prima era fortemente legata alla formazione religiosa. Qui  al Seminario ci sono le basi dello sviluppo culturale agrigentino. Una cultura che poi si è diffusa nel territorio e che non è stata solo teologica ma anche umanistica e scientifica». Tanti visitatori anche alla Kolymbethra, dove il Fai gioca in casa, giacchè ha cura del giardino e dell'ipo - geo. La bella giornata di sole ha favorito  la visita del sito. Vi abbiamo visto soprattutto molti stranieri che evidentemente anche dopo l'estate continuano ad arrivare numerosi nella Valle dei Templi ed hanno voluto approfittare della giornata organizzata dal Fai per una visita più accurata di questo angolo di paradiso naturale. (*EDB*)

14 ottobre - sabato
LA SICILIA

CROCETTA CONGELA I COMMISSARIAMENTI DELLE CITTÀ METROPOLITANEVoto diretto nelle ex Province Cdm impugna la legge sicilianaPALERMO. Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge, varata dall'Ars la scorsa estate che reintroduce il voto a suffragio diretto per le elezione del presidente del Libero consorzio comunale e del sindaco della Città metropolitana e del Consiglio del libero consorzio e del Consiglio della città metropolitana. La legge regionale è stata impugnata perché in contrasto con la cosiddetta "legge Delrio",che è riforma economica e sociale» e, pertanto, si applica anche in Sicilia, benché in materia di enti locali abbia potestà statutaria. La legge pubblicata sulla Gurs resterà in vigore fino a quando non si pronuncerà la Corte costituzionale Se il verdetto non dovesse arrivare prima della prossima primavera, si dovrebbero tenere elezioni a suffragio diretto. Tranne che la nuova Ars, per evitare papocchi istituzionali, non decida di abrogarla.Intanto, sindaci di Palermo, Catania e Messina, secondo la legge in vigore, non potrebbero più svolgere e funzioni del "sindaco metropolitano perché non eletti, Il presidente della Regione. Rosario Crocetta, che aveva avviato la procedura per sostituirli con altrettanti commissari straordinari, di fronte all'impugnativa del Consiglio dei ministri, ha deciso di chiedere un parere al Consiglio di giustizia amministrativa. Dal punto di vista giuridico - cadetto Crocetta - il governo Gentiloni ha confermato il nostro giudizio (Crocetta votò contro, ndr). Chiederemo un parere al cga. Il dramma è che la legge è in vigore. Rinviamo ogni valutazione a lunedì quando potremo leggere le motivazioni complete del Consiglio dei ministri». Commissariamenti congelati, almeno per il momento.Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell'Anci, ha annunciato battaglia: «Faremo ricorso in sede giurisdizionale. Ciò che sta facendo la Regione è una follia. In tutta Italia, i sindaci delle città capoluogo sono anche sindaci metropolitani. L'Ars ha invece approvato una legge incostituzionale che neanche il presidente Giovanni Ardizzone voleva, infatti, non l'ha votata. Il prossimo25 ottobre, a Catania, si terrà una riunione dei sindaci metropolitani. Però, mentre a Bari, Genova Bologna... hanno gli organismi costituiti ormai da tre anni, in Sicilia è ancora tutto in alto mare, E non è accettabile. Con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, abbiamo in detto per il prossimo 17dicembre 'elezione di secondo livello. L'Ars non avrebbe potuto legiferare di fronte ad elezioni già indette».Peni presidente dell'Ars,Giovanni Ardizzone, «la decisione del Consiglio dei ministri rimettere ordine, anteponendo, come è giusto che sia, le istituzioni ai fini non nobili che in maniera trasversale, dal centrodestra al M5s, ma anche con pezzi del centrosinistra, si volevano perseguire. Quello messo in piedi era un evidente obbrobrio giuridico che avrebbe definitivamente pregiudicato gli interessi della collettività, piegandoli alla semplice governance. Un atto di un trasversalismo unico al quale mi sono volutamente sottratto perché prima. Tiriamo,comunque, un respiro di sollievo perché nonostante tutto rimangono le tre Città metropolitane, grazie al cui riconoscimento sono stati sottoscritti i Patti per il Sud.L M1

5 ottobre - domenica

LA SICILIA
RIBERA
Prestia e Infantino ricorderanno Toscanini a Milano

 L'istituto superiore di su di musicali Arturo Toscanini, la cui direttrice è la prof.ssa Mariangela Longo sarà presente a Milano per festeggiare il 150 anniversario della nascita delgrande direttore d'orchestra, Toscanini. A rappresentare l'istituto saranno il tenore Giuseppe Michelangelo Infantino e la soprana Klizia Prestia, che, il prossimo 17 ottobre. parteciperanno. presso la sede della prestigiosa associazione Amici del Loggione" del Teatro La Scala di Milano. ad un concerto dedicato alle liriche per canto e per pianoforte del 900. I due artisti saranno accompagnati dal maestro Franco Gaiezza. La manifestazione, organizzata i collaborazione con le associazioni musicali Albert Schweitzer di Palermo e "La Cantoria Campitelli", festeggerà e renderà omaggio ad Arturo Toscanini.Per l'occasione verranno eseguite due liriche inedite del di rettore d'orchestra emiliano, ricordato anche nella veste di compositore, oltre a liriche di Giacomo Puccini, Ottorino Respighi e dei compositori siciliani Alfredo D'Asdia, Ettore Gaiezza e arie tratte dall'opera "Salvo D'Acquisto" di Antonio Fortuna to. Claudio Forti scrittore, regi sta e librettista marsalese presenterà il concerto milanese, il lustrando i profili dei compositori e degli interpreti.Prestia e Infantino, studenti dell'istituto nella classe di canto del prof. GiuseppeCarta, hanno al loro attivo numerosi concerti e si sono distinti in concorsi di livello nazionale ed internazionale. Klizia Prestia è, infatti, finalista al Premio Nazionale delle Arti 201 7" é Giuseppe Michelangelo Infantino è s al concorso internazionale Voci Verdiane" di Busseto.EMANUELA MINIOCONSORZIO UNIVERSITARIO DI AGRIGENTO. Nell'anno 2010/201 c'erano oltre ottomila studentiQuest'anno ci sono poco meno di 200 iscritti.Cupa, la cura "dimagrante" imposta da Palermo alla fine ha ridotto gli studenti presenti in via Quartararo in modo enorme rendendo, di fatto, l'università del territorio molto poco territoriale".I numeri. Per l'anno accademico in corso, che sarà formalmente avviato primi di novembre. gli immatricolati solo stati meno di 200: 100 per il nuovo cono di Mediazione linguistica, 57 per il corso in Servizio Sociale e 15 per la specialistica di Beni culturali. A questi si aggiungono circa 2mila studenti in totale, compresi i fuori corso.Numeri irrisori, ma compatibili con il mutato quadro complessivo del corsi a disposizione. I corsisti nel 2010/2011 ad Agrigento erano oltre ottomila e trecento, cui si aggiungevano quasi 380 immatricolati annui. Tutto, va precisato, con un'offerta accademica enorme. Come è ancora possibile riscontrare in alcuni cartelloni pubblicitari presenti all'interno della sede di via Quartararo, una volta si poteva contare su: Beni Archivistici e librari; Beni culturali e archeologici; una scuola di Specializzazione in Sanità Animale; Scienze Infermieristi che; Tecniche Erboristiche; Ingegneria Gestionale; Ingegneria informatica; Architettura; Giurisprudenza; Formatore multimediale; Servizio Sociale e una Scuola di specializzazione delle professioni legali. Un elenco che a leggerlo ora che i Locali vuoti di via Quartararo sono stati concessi a scuole superiori e corsi di formazione professionale, fa davvero impressione.Non credo si possa parlare di un vero calo di iscritti — dice invece il presi dente facente funzioni, Giovanni Di Maida-, ma anzi al contrario di un aumento degli iscritti rispetto all'offerta: del resto abbiamo occupato tutti i posti disponibili per il corso di Servi zio Sociale e dovremo fare 2 classi per quello in Mediazione. E' ovvio che se non ci sono i corsi di laurea, perché chiusi contro la nostra volontà, i m meri complessivamente calino».Di Maida, comunque conferma la volontà dei Consorzio di interloquire cori università private che siano in condizioni di autosostenersi con le somme percepite dalle rette e quindi nelle condizioni di aprire corsi senza alcun legame con i grandi atenei, oggi poco 'amici" del decentramento. Ci sarebbero già sul tavolo, ad esempio, delle proposte con università private per aprire un corso in Ingegneria Ambientale, che potrebbe vedere la luce anche in tempi rapidi non avendo limiti fissati per le iscrizioni. Ma a che prezzo?G.. SCHI


16 ottobre - lunedì
LA SICILIA

FONDI DEL RIPARTO DELLE RISORSE DAL DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA

Altri 25 milioni alle ex Provincesospese tra commissari ed elezioni.
In attesa di conoscere il destino di chi dovrà governarle, prima con i commissari e poi con le eventuali elezioni del prossimo anno, per le ex Province siciliane sono in arrivo i fondi del riparto delle risorse. effettuato dal dipartimento della Funzione pubblica.Oltre alla quota generale che, in base al decreto dell'assessore Lantieri di luglio scorso, ammontava in totale a 65.819315.56 euro, e che fanno parte del fondo ordinario della Regione, il diparti mento ha effettuato una integrazione, un ulteriore riparto di interventi per il 2017.Si tratta di una cifra supplementare complessiva di 2523068444 euro. Fanno parte delle risorse contenute all'interno del collegato alla finanziaria regionale e approva te dal parlamento regionale l'estate scorsa.Alle tre città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, complessivamente va uno stanziamento di 10.225.612,22 euro. Ai sei Liberi consorzi la ripartizione aggiuntiva porterà invece in dote 15005.072.22 euro. Risorse che, in un contesto di enti dissanguati e ridotti finanziariamente ai minimi termini, contribuisce a dare una mano alle casse in piena crisi di liquidità.Condizioni in alcuni casi anche pre-fallimentari e al limite del default, rispetto alle quali, il brodino caldo di soldi per l'ordina da amministrazione, non può incidere rispetto alla vastità dei debiti accumulati.La città metropolitana di Catania avrà in più 2.591.777,08 euro (che si aggiungono ai 13.378.928,97 euro di luglio). A Palermo andranno invece 3.840.376.58 euro (aveva avuto in precedenza 14.758.061,34 euro). Messina invece incasserà dal nuovo step 3.793.458,56. Il suo acconto iniziale era stato di 8.562.113,11 euro. Il riparto delle quote viene effettuato sul la base di alcuni parametri standard che vanno dal numero degli abitanti ai chilometri di strade che ciascuno dei territori provinciali al suo interno ricopre.Entrando nel dettaglio delle sei ex Province, il quadro analitico risulta complessiva mente abbastanza omogeneo. Il Libero consorzio di Agrigento ha avuto come assegnazione, nel nuovo piano di riparto, 3.321.1 53.88 euro la parte tra i consorzi più consistente, che si sommano ai 5.879.746,06 euro.Per Caltanissetta invece arrivano altri 2.481.82202 euro (4.067.281, 61 euro la prima parte ricevuta), per Enna 2,756,096,91 euro oltre ai precedenti 3.335.391,58 euro.Fatta eccezione per Ragusa (985.551,79 euro) gli altri enti di area vasta. Siracusa e Trapani incamerano a testa oltre due milioni di euro.Siracusa, la cui situazione di deficit complessiva rimane tra le più critiche, beneficerà di un contributo supplementare pari a 2.784.439,45 euro (5,88,490.64 euro la somma stanziata a luglio scorso).Chiude elenco Trapani a cui andranno risorse per 2.676.008,18 euro che si sommano ai 5.555.330.45 euro già previsti.Per gli enti di area vasta, sfiancati dai prelievi forzosi per il concorso alla finanza pubblica, richiesto dallo Stato a partire dal 2014. la pagina di criticità appare lontana dal potersi chiudere.Nel 2015 su un totale di 97,7 milioni, bea 24 sono stati richiesti alla Città metropoli tana di Catania e 22 a quella di Palermo. Nel 2016, la quota a carico di questi enti è salita. rispettivamente, a 38 e 36,3 milioni.L'assessore Lantieri, responsabile della delega alla Funzione pubblica ha commentato: «La prossima settimana dovrebbe essere perfezionata un'altra erogazione complessiva di 21 milioni di euro. Il governo ha fatto quanto ha potuto per sostenere questi enti messi alle strette dall'obbligo determinato dal prelievo forzoso da parte dello Stato».GIUSEPPE BIANCA

Sicilia24h
Politica presente sui temi siciliani, e prima ??
Fiumi di parole si sprecano in questi periodi pre elettorali , dove il fermento mediatico e politico aumenta sempre di più con il passare dei giorni. Tutti impegnati a tentare di cambiare la Sicilia (a parole) cercando di rimediare a quegli sbagli che le precedenti legislature hanno messo in campo, ma non sempre il tutto si rende fattibile come tanti pensano e proclamano. Battaglie a colpi parole,menzogne,verità e sotterfugi, con l'intento di averla vinta e arrivare a quell'obiettivo comune per la politica siciliana, e cioè l'ambita poltrona di Presidente Regionale.Sanità,precari,viabilità,lavoro,forestali, sono alcuni dei temi piccanti di questa ondata regionale, a cui il "fortunato" vincitore deve risolvere il problema di ogni singolo elettore, ma con un compito arduo e impegnativo difficile da realizzare. Si parla di cabina di regia per i forestali che deve tornare come prima, sotto un unico "direttore d'orchestra", come afferma Cracolici, quella regia che il suo partito ha diviso per scopi passati e che adesso la deve ricompattare per altrettanti situazioni che vanno solo ad intaccare e confondere nuovamente le sorti del lavoratore che non chiede di unire, ma avere ognuno il suo compito ben chiaro, definito e sereno per il proseguo di vita. Tutti bravi a parole e tutti bravi oggi a fare programmi che si chiedevano in tempi passati, ora che non si riesce più a venire fuori da una situazione che ha delineato un problema di base e che rimane solo un barlume di promesse e speranze.Dove erano i politici quando tutti chiedevano aiuto, assistenza, ripristino e manforte su problemi giornalieri comuni. Un gioco per chi ha la pancia piena e la "famiglia sistemata." per non parlare dei vari privilegi personali fatti con leggi ad hoc.. Tanta gente soffre e vive in situazioni che vengono dimenticate o ignorate dalla politica di turno, ma le circostanze si contano giornalmente e si vivono in maniera palese sotto gli occhi di tutti. Temi scottanti che stanno portando la nostra terra in una condizione di povertà,degrado e meschinità politica, ma su questa i politici vista la posta in gioco, ci ridono sopra !Antonio DavidLiveSiciliaLa Torre, Bartolo e CambianoLa corsa degli uomini simbolodi Accursio SabellaScelti da Micari, Fava e Cancelleri. Sono i vessilli della lotta alla mafia, dell'accoglienza e del 'no' all'abusivismo. Ma le polemiche non mancanoPALERMO - La partita per le Regionali si gioca anche su questo piano. Quello degli uomini simbolo, delle bandiere. Utili a puntellare le gambe barcollanti delle coalizioni, buoni per dare una verniciata di "etica" alla solita corsa per i seggi. Angelo Cambiano, Franco La Torre, Pietro Bartolo - in ordine di apparizione - si affiancano ai candidati, ne sostengono la battaglia. In mezzo alle polemiche.Perché in realtà, a guardar bene, gli uomini simbolo non sono - non potrebbero mai - essere immuni rispetto alle polemiche. Pietro Bartolo, generoso medico di Lampedusa, divenuto una star dopo il premiatissimo "Fuocoammare", oggi ha deciso di schierarsi con Claudio Fava. In una conferenza stampa palermitana ha spiegato: "Condivido pienamente la scelta di Claudio Fava, una persona di indubbia credibilità. Son con lui per sostenerlo, per creare una Sicilia più umana". La scelta di Fava, a dirla tutta, è quella di correre contro il Pd di Matteo Renzi e la sua coalizione che contiene anche gli uomini di Alfano. Uno "strappo" rappresentato al meglio dall'altra figura seduta pochi giorni fa al fianco di Fava e Bartolo, cioè Massimo D'Alema: il più duro avversario di Renzinel centrosinistra, ispiratore della scissione di Mdp. Vista così, però, la presenza di Bartolo un po' sorprende. Meno di un anno fa, infatti, il medico lampedusano è salito sul palco della Leopolda di Matteo Renzi. E sa quel palco, all'ex premier dedicò parole al miele: "Devo riconoscere quanto fatto da Matteo Renzi - ha detto - con tenacia si batte in prima persona portando le istanze del nostro Paese in Europa". Adesso sta con Fava. Contro Renzi.Cambiare idea, del resto, è certamente legittimo. E ne sa qualcosa Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata eletto anche grazie al sostegno di Forza Italia, partito in cui Cambiano oggi afferma di aver creduto, per poi essere rimato "deluso". A dire il vero, il semplice riferimento a quel passato politico noto a tutti ha spinto l'ex sindaco ad agitare lo spettro della "macchina del fango", sintonizzandosi presto sulle frequenze più 'urlate' del Movimento cinque stelle. Cancelleri, dal canto suo, travolto dalle gaffe sui presunti impresentabili rivelatisi presentabili e che lo hanno costretto a una retromarcia con tanto di scuse, si dice oggi "orgoglioso" di avere scelto per la prossima squadra di governo un ex amministratore come Cambiano. Che, lo ricordiamo, prima di essere sfiduciato dal Consiglio comunale aveva sfidato con coraggio gli abusivi della cittadina agrigentina, ricevendo minacce e intimidazioni. Al di là della storia politica e amministrativa di Cambiano, la "mossa" di Cancelleri è tornata utile anche per allontanare le polemiche sull'abusivismo a Bagheria - culminate anche in una inchiesta giudiziaria - che hanno coinvolto tra gli altri proprio il sindaco grillino Patrizio Cinque.Uomini simbolo, che a volte vengono usati un po' come "santini" per segnare una differenza con gli avversarsi. È il caso, ad esempio, di un recente post del sottosegretario alla Salute Davide Faraone: "Le nostre scelte - ha dichiarato - ci qualificano. Chi vota Fava aiuta le destre impresentabili e postfasciste di Musumeci, chi vota Fabrizio Micari porta al governo della Regione Franco La Torre, figlio di Pio". Parole che hanno scatenato diverse reazioni anche sui social: in molti hanno "rimproverato" al dirigente del Partito democratico di strumentalizzare la storia di una delle vittime di Cosa nostra. Tra l'altro, a dirla tutta, attaccando Claudio Fava che, proprio come Franco La Torre, è figlio di un siciliano ucciso dalla mafia, il giornalista Beppe, appunto. La Torre però c'è, e sarà l'assessore alla "legalità". Una delega-simbolo per un uomo-simbolo, appunto. Una delega che a dire il vero non esiste nemmeno, visto che queste sono stabilite dalle norme e una loro modifica passa appunto da un processo nemmeno così semplice. Ma tant'è, di fronte alle designazioni-simbolo non si può andare troppo per il sottile.E del resto, la "guerra" dei cognomi non è nemmeno una novità. In fondo, Rosario Crocetta, cinque anni fa, ha vinto anche grazie a quello che oggi avrebbero definito un "ticket" o un "tandem" con Lucia Borsellino, figlia di Paolo. Ma l'avventura della donna-simbolo nella giunta della rivoluzione, è terminata in modo triste, portando con se' dubbi e interrogativi. Finendo così per rendere più scure ancora le ombre che quei cognomi, nella retorica dei candidati presidenti, avrebbero dovuto spazzare via.

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