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rassegna stampa dal 21 al 23 ottobre 2017

Agrigentooggi

Aggiudicata la gara per il servizio di pulizia dei locali del Libero Consorzio

L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato l'appalto dei servizi di pulizia dei locali pubblici del Libero Consorzio. La gara, alla quale hanno preso parte dieci imprese, è stata effettuata tramite il MEPA (Mercato Elettrico della Pubblica Amministrazione) con il sistema della Richiesta d'Offerta. La Commissione di gara, presieduta dalla dott.ssa Teresa Deleo, dopo attento esame delle offerte tecniche ed economiche presentate, ha aggiudicato la gara all'impresa BSF di Caltanissetta (punteggio complessivo 82,73) per un importo di 95.280,21 euro, ai quali  vanno aggiunti 1.065,57 per oneri di sicurezza (importo contrattuale di 96.345,78 per un anno). Seconda in graduatoria la ditta PRISMA DI DANIELE PUGLISI. E' ancora in corso invece la gara per l'accordo quadro con un solo operatore economico per la manutenzione ordinaria delle scuole di competenza del Libero Consorzio Comunale, dell'importo di 238.000,00 euro, alla quale prendono parte ben 263 imprese. Un impegno continuo, quello dell'Ufficio Gare, sia per gli appalti del Libero Consorzio, sia per quelli gestiti per conto dei Comuni in qualità di Stazione Unica Appaltante.

Scrivolibero

Uil di Agrigento: "sulla statale 189 si è consumato il fallimento della politica"

La Uil di Agrigento con Gero Acquisto prende posizione dopo i primi licenziamenti sul cantiere della Palermo-Agrigento nel tratto Bolognetta-Lercara, infatti da lunedì scattano le procedure di licenziamento di 65 operai che si protrarranno fino al 30 aprile.
"E' vero che nell'accordo sindacale è prevista la clausola del riassorbimento, ma ci chiediamo il governo nazionale e l'Anas perché nel contenzioso in corso non hanno mosso un dito? Eppure c'erano tutte le condizioni per non bloccare il cantiere con le conseguenze catastrofiche per i livelli occupazionali, economici e sociali.
E adesso vogliamo ancora una volta capire perché il cantiere dei 1000 giorni e lo stanziamento hanno subito tutti questi ritardi, perché ci sono stati tutti questi sconvolgimenti al progetto esecutivo, qualcuno ha delle responsabilità e non possono essere sottaciute. Dispiace constatare che tutti i parlamentari regionali e nazionali agrigentini non hanno sbattuto i pugni, questo segna un altro fallimento conclamato dalla politica decidente nella sua interezza.
L'ammodernamento della ss.189 era attesa da anni e per tre province doveva apportare un rilancio economico, sociale e perequativo a livello infrastrutturale e invece siamo qui come sindacato a difendere allo strenuo la sorte di questi lavoratori che non hanno nessuna responsabilità per questo ping pong di ricorsi.
Seguiremo il prosieguo della situazione perché è inaccettabile che i lavori non possano ripartire e si possano penalizzare 25 mila pendolari e una trentina di comunità a cavallo delle province agrigentine, nissene e palermitane per questi ritardi e imprevisti che tutta la gente e le forze sindacali e del territorio respingono con forza".

Agrigento, si completa l'opera dei vasi in piazza Vittorio Emanuele

Va prendendo sempre più forma il progetto di promozione culturale realizzato dal Libero Consorzio (ex Provincia) Settore Beni culturali e dall'Accademia delle Belle Arti di Agrigento, in occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello.
Ieri, infatti, è stato completato il decoro artistico del terzo vaso (di sette) posizionato in piazza Vittorio Emanuele.
La frase scelta questa volta è stata "Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza".
La frase è tratta dal dramma "Enrico IV" di Luigi Pirandello e completa il rivestimento artistico con ceramiche maiolicate.
Con il completamento del terzo vaso cilindrico assume sempre maggiore fisionomia l'iniziativa di promozione culturale che prevede il decoro dei sette vasi che, posizionati nel cuore della piazza Vittorio Emanuele, delimitano l'area che ospita i principali uffici pubblici della Città dei Templi e, soprattutto, l'Ufficio Relazioni con Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, "avamposto" informativo di Girgenti e meta, ogni giorno, di diverse comitive di turisti e visitatori. Il decoro con ceramiche cromatiche, che rimanda ai maestri ceramisti siciliani ed agrigentini in particolare, è molto apprezzato e fotografato dai turisti che non perdono occasione per scattare un "selfie". Il progetto è stato elaborato dal settore Beni Culturali e Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino, e realizzato in collaborazione con il Comune di Agrigento e con l'accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento diretta da Alfredo Prado.
I lavori di decoro sono coordinati da Domenico Boscia, esperto in decorazioni e realizzazioni di ceramiche artistiche e docente di scultura all'accademia "Michelangelo".

Giornale di Sicilia

Sabato 21 ottobre 2017

L'avvio dell'iter. Le reazioni tra cautele e polemiche
I sindacati: sui precari da stabilizzare non ci siano manovre elettorali

L'avvio delle procedure di stabilizzazione per quasi settemila precari regionali scatena la reazione dei sindacati. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl si spingono oltre e chiedono di far partire subito «le procedure di stabilizzazione per i precari degli enti locali. Lo scorso 15 settembre la giunta aveva mandato ai due dipartimenti regionali dell'assessorato alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali di avviare le procedure di stabilizzazione secondo le leggi statali e regionali, ma i dipartimenti hanno agito in maniera diversa. Proclamiamo lo stato di agitazione dei precari degli enti locali». L'operazione di stabilizzazione al momento riguarda oltre 500 precari regionali e seimila Asu. Luca Crimi, segretario regionale Uil Fpl, spiega che «saremmo stati ben contenti di avviare il percorso di stabilizzazione per i precari della Regione, ma solo se si fosse proceduto in tempo utile. A tre settimane dalle elezioni nutriamo seri dubbi. Serve un'organizzazione complessiva riqualificando i dipendenti regionali». Per Clara Crocé, segretaria regionale della Fp Cgil Sicilia , «l'avvio della procedura per la stabilizzazione dei precari della Regione è un fatto positivo. L'attenzione ora deve andare alla riorganizzazione complessiva della macchina  amministrativa». Il  Sadirs parla invece di «operazione da campagna elettorale» e sostiene che «la procedura della Funzione pubblicaè viziata da una mancata reale verifica della pianta organica e dall'incertezza sulla copertura economica». (RIVE)  

Turismo extralberghiero. I dati dell'Otie: trecento strutture in più in due anni
Palermo

Sicilia prima in classifica tra le isole del Mediterraneo per quantità di strutture extralberghiere, terza, invece, per pernottamenti tra b&b, case vacanze, agriturismi, ostelli e campeggi,  con un leggero calo registrato nell'arco di un anno. Sono i tratti salienti emersi durante la seconda edizione della Bte, la Borsa del turismo extralberghiero ideata da Aigo Sicilia (Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa) e Confesercenti Sicilia, chiusa ieri dopo tre giorni di convegni e incontri tra Palermo e Monreale  con 120 operatori turistici e 22 tour operator internazionali. Sotto analisi l'ultimo report elaborato dall'Otie, l'Osservatorio sul turismo delle isole europee, che ha messo a confronto 18 contesti insulari del Mediterraneo, appartenenti a Italia, Grecia, Spagna, Francia, Malta e Cipro. I dati, raccolti tra il 2015 e 2016, confermano il boom di strutture ricettive  extralberghiere in Sicilia, pari a 4.568 due anni fa, arrivate a 4.860 l'anno scorso, più della Sardegna (seconda classificata con 3.727 strutture), di Malta e della Corsica: 4 isole che insieme rappresentano poco più del 92% dell'offerta extralberghiera del Mediterraneo. Il boom riguarda anche la domanda turistica, che nel giro di un anno ha visto la Sicilia balzare dal secondo al primo posto, sopra Corsica e Sardegna, passando dai 782 mila arrivi del 2015 agli oltre 851 mila del 2016. Ma nel capitolo presenze il trend cambia verso. Con 2,5 milioni di pernottamenti nel 2015, in calo a 2,4 l'anno scorso, e un tasso di occupazione dei posti letto fermo al 10%, la Sicilia è sotto Sardegna e Corsica, che da sola fa tanto quanto le due isole italiane. Per il direttore regionale di Confesercenti, Michele Sorbera, è un problema di target: «A parità di presenze, il turista che va in Corsica pernotta più che in Sicilia, perché da noi è forte la fascia  di turismo interno, mentre chi sceglie l'isola francese proviene  generalmente da fuori e decide pertanto di fermarsi più a lungo». (*ADO*)

Ex Provincia
Belle arti, nuovi vasi installati in piazza Vittorio

Va prendendo sempre più forma il progetto di promozione culturale realizzato dal Libero Consorzio (ex Provincia) Settore Beni culturali e dall'Accademia delle Belle Arti di Agrigento, in occasione delle celebrazioni  per il 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello. Ieri, infatti, è stato completato il decoro artistico del terzo vaso (di sette) posizionato in piazza Vittorio Emanuele. La frase scelta questa volta è stata "Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza". La frase è tratta dal dramma "Enrico IV" di Luigi Pirandello e completa il rivestimento artistico con ceramiche maiolicate. Con il  completamento del terzo vaso cilindrico assume sempre maggiore fisionomia l'iniziativa di promozione culturale che prevede il  decoro dei sette vasi che, posizionati nel cuore della piazza Vittorio Emanuele.

Il 25 ottobre le Terme passano al Comune

 Adesso c'è anche la data, quella del 25 ottobre, per la consegna delle strutture termali al Comune di Sciacca. Poi il Comune dovrà occuparsi del bando per la scelta di un privato che gestirà buona parte del complesso termale. "Vogliamo organizzare un'iniziativa all'interno delle strutture termali - dice il vice sindaco ed assessore al Turismo, Filippo Bellanca - con l'assessore regionale Alessandro Baccei". A dare le ultime notizie sul passaggio, ormai imminente, degli immobili al Comune, è stato l'onorevole Giovanni Panepinto. A Sciacca, dunque, è atteso  l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei, che, fino ad oggi, non è mai venuto in città per discutere delle Terme. Il sindaco, Francesca Valenti, ancora pochi giorni, ha assicurato il suo pressing nei confronti della Regione per la concessione, al Comune, anche dei beni delle Terme che non sono compresi nel primo decreto e in particolare delle stufe di San Calogero. Il Comune dovrà valutare, nei prossimi mesi, se procedere alla pubblicazione del bando con i beni che stanno per essere trasferiti e cioè lo stabilimento, il Grand Hotel delle Terme, le piscine del parco termale, quelle dei Molinelli e il convento San Francesco, o attendere anche gli altri. La partita, però, è ancora aperta e si gioca su più fronti anche perché il Comune è creditore della Spa Terme di Sciacca in liquidazione di circa un milione di euro e i debiti della società non ancora saldati rappresentano una delle  motivazioni per le quali non sonostati trasferiti tutti i beni alla Regione e dunque al Comune. Restano fuori i due alberghi di San Calogero, per i quali sono necessari notevoli investimenti per i lavori di sistemazione necessari, l'ex Motel Agip e le stufe di San Calogero. (*GP*)

Patrimonio culturale. Il piano nazionale per trasformarli in veri e propri musei
Comitini e Casteltermini inclusi nel progetto dei Parchi minerari

Ci sono anche i comuni di Comitini e Casteltermini nel progetto "Am - biente" promosso dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che mira a valorizzare le miniere e i parchi minerari in Italia, con l'obiettivo di farli diventare dei veri e propri musei. Con il progetto realizzato dall'Ispra le settanta miniere che compongono il parco minerario di Comitini entreranno a far parte di una rete nazionale di parchi che il Ministero dell'Ambiente intende valorizzare, la cosiddetta "Remi". Delle miniere di Comitini si è parlato durante il "Geoe - vento", il convegno organizzato ad Aragona dall'Ordine regionale dei geologi della Sicilia, dove si sono messe in risalto le peculiarità e le caratteristiche delle zolfare di Aragona e del piccolo paese agrigentino, facendole conoscere anche ai bambini delle scuole dei due paesi attraverso un progetto organizzato dal geologo Salvatore Rotolo. L'evento è stata l'occasione per parlare anche di un futuro legato al turismo all'interno dei parchi minerari, come annuncia il sindaco di Comitini, Nino Contino: «Subito dopo l'insediamento abbiamo promosso le nostre miniere al ministro Galletti, presentando un progetto per essere inseriti all'interno del Remi, una rete che ha l'obiettivo di valorizzare le miniere in Italia. Con Casteltermini siamo gli unici due paesi della provincia agrigentina ad essere stati inseriti in questo progetto, che conta pochissimi paesi anche a livello siciliano. Il nostro obiettivo è quello di sfruttare l'enorme potenzialità turistica del nostro parco». (ADS) Alan David Scifo

Licata, cumuli di rifiuti
Il commissario ordina alla Srr interventi immediati
L'emergenza. Si producono 500-600 tonnellate al giorno di immondizia che i due soli compattatori disponibili non riescono a smaltire. Mezzi bloccati alla discarica di Siculiana
La replica: già al lavoro ma il Comune paghi il servizio svolto
Rifiuti in strada a Licata
A questa determinazione il commissario  straordinario Mariagrazia Brandara è pervenuta anche dopo le numerose segnalazioni sulla mancanza di raccolta dei rifiuti solidi urbani in vari quartieri della città.
Paolo Picone
Licata

Rimuovere immediatamente la spazzatura che si è accumulata in tutta la città. Il commissario straordinario del Comune di Licata, Mariagrazia Brandara, passa alle maniere forti. Con propria ordinanza rivolta al presidente della Srr di Agrigento, ha disposto la rimozione dei rifiuti giacenti all'interno del territorio comunale di Licata. L'ordinanza inoltre dispone che non si debbano verificre in futuro situazioni simili. «Gli organi di polizia, nei limiti delle loro competenze - scrive la commissaria nell'ordinanza - devono dare esecuzione e vigilare circa l'osservanza del provvedimento». Con lo stesso provvedimento l'onorevole Brandara ha avvertito il commissario della Srr Agrigento Est, Salvatore Gueli, della necessità ed urgenza dell'ordine impartito. «In caso di inottemperanza -si legge nell'ordinanza - rimane solo la possibilità per questo Ente di intraprendere ogni, e qualsiasi iniziativa in danno ai soggetti responsabili nonché a presentare denuncia alla competente autorità giudiziaria». A questa determinazione, il commissario straordinario, è pervenuta «dopo le numerose segnalazioni sulla mancanza di raccolta dei rifiuti solidi urbani in vari quartieri della città, inoltrate agli uffici comunali. Ma non solo. Sono arrivate sulla sua scrivania le comunicazioni a firma dei competenti uffici sanitari, dalle quali si evince il perdurare della scarsa pulizia in gran parte delle vie del centro storico e la mancanza dello svuotamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, nonché del persistere della gravissima situazione igienico - sanitaria, determinata dai cumuli di rifiuti giacenti nelle pubbliche vie e nelle aree di pertinenza dei cassonetti di raccolta. Ed infine la necessità di svuotare, pulire e disinfestare gli stessi contenitori, per eliminare i pericoli ai quali la popolazione è esposta».
L'onorevole Brandara spiega: «Una vicenda alquanto paradossale sta interessando l'arcipelago del "Sistema Rifiuti" che in questo caso ha come teatro il Comune di Licata che produce circa da 500 a 600 tonnellate al giorno  di rifiuti. Con questi numeri, l'azienda che si occupa del servizio, dovrebbe disporre di almeno 5 compattatori, in atto ridotti solo a 2 e che riescono a smaltirne giornalmente circa 250 tonnellate, lasciando per strada il resto, visto che gli unici due compattatori del Comune di Licata risultano fermi alla discarica di Siculiana senza autorizzazione a scaricare in tale sito, nei prossimi giorni la città sarà invasa dai rifiuti». Dopo l'appello del commissario inizia a muoversi qualcosa. «Stiamo procedendo alla raccolta - spiega il commissario della Srr, Totò Gueli - ma il Comune di Licata deve mettersi in testa che deve pagare le fatture arretrate per il servizio svolto. Visto che da mesi non paga le spettanze alla società Dedalo ambiente in liquidazione». Intanto, Manlio Cardella, segretario provinciale del sindacato autonomo «Confael» denuncia la paradossale situazione di un ignaro operatore ecologico e padre di famiglia, ex dipendente  Dedalo in Liquidazione. «Inquesta "assurda tela di Penelope" intessuta oramai da tempo ed ancora irrisolta tra Comune di Licata e Dedalo Ambiente in liquidazione, è rimasto impigliato l'operaio Vincenzo Riccobene - spiega Cardella. Nei mesi di  agosto e settembre 2017, a prestare iservizi di raccolta e smaltimento al Comune di Licata erano sia la Srr con circa 30 lavoratori che la societàDedalo Ambiente con ancora in forza un solo lavoratore, proprio Riccobene. Il Comune di Licata, per i mesi di agosto e settembre 2017, ha provveduto a pagare i servizi solo alla Srr Ato4 Ag est che a sua volta ha corrisposto regolarmente i relativi stipendi ai 30 lavoratori in forza, di contro per lo stesso periodo si è rifiutata di pagare le fatture alla Dedalo in Liquidazione, pur avendo fruito dei servizi erogati dalla società per tramite del lavoratore Vincenzo Riccobene. La Confael - aggiunge il sindacalista - ha informato la Prefettura, la Procura della Repubblica, la Direzione Territoriale del Lavoro della vicenda del poco chiaro contorno che circonda tale annoso contenzioso nel quale l'unico ostaggio risulta essere proprio il lavoratore Riccobene che, pur avendo prestato la sua opera regolarmente nei mesi di agosto e settembre 2017, non ha avuto riconosciuto per gli stessi mesi, a differenza degli altri lavoratori, il diritto al salario a causa del rifiuto da parte del Comune di inviare anche un solo centesimo alla Società Dedalo Ambiente». La Confael, ha richiesto al Comune di Licata, ed in particolare al commissario straordinario, Mariagrazia Brandara ed al dirigente Vincenzo Ortega, di adottare un provvedimento finalizzato al pagamento dell'esatto importo degli stipendi da corrispondere al lavoratore Vincenzo Riccobene per i mesi di agosto e settembre 2017. (*PAPI*)


Lunedì 23 ottobre 2017

Verso le elezioni
Il magistrato in giunta racconta le difficoltà: ritardi pure sull'acqua, rischiamo di perdere centinaia di milioni
Contrafatto: la politica ha fermato le riforme
L'assessore ai Rifiuti: «Ecco le emergenze per il nuovo governo». E avverte: subito il piano per evitare le maxi multe Ue
Giacinto Pipitone - Palermo

«Serve subito una nuova legge sui rifiuti, perchè quella che c'è non funziona e rischia di favorire il malaffare. E bisogna approvare l'aggiornamento del Piano di gestione, altrimenti arriverà una sanzione da Bruxelles che finora siamo riusciti a evitare con tanti sacrifici»: Vania Contrafatto si appresta a rientrare in magistratura, chiudendo la parentesi in giunta. Ma per altre due settimane è l'assessore ai Rifiuti e mette sul tappeto le emergenze che il nuovo governo dovrà affrontare. Il malaffare nei rifiuti E la prima è la gestione dell'immondizia: «Manca una buona legge - esordisce l'assessore uscente -. Quella che c'è non funziona. Prevede un decentramento esasperato e smembra il sistema invece di unificarlo. Ci vuole una riforma che introduca una gover - nance unica: non averla significa continuare a lavorare con norme e regole poco chiare. E nella poca chiarezza,  come nelle lungaggini si può annidare il malaffare».
«Perchè lo stop alla riforma?» Lei ci aveva provato a riformare il sistema. La «sua» legge è rimasta all'Ars quasi due anni. Ci sono voluti parecchi mesi solo per farla uscire dalla commissione Ambiente: «Da gennaio - ricorda la Contrafatto - era però pronta  per essere votata in aula. Mi chiedo se c'è stata e quale sia stata la volontà politica dell'Ars di non metterla in discussione. Mi è rimasta oscura questa volontà».
Il rischio di maxi multe
Dietro l'angolo nel settore dei rifiuti può esserci una maxi multa dell'Ue. Per evitarla il prossimo governo dovrà approvare in tutta fretta un aggiornamento del Piano Rifiuti a cui la Contrafatto ha lavorato per mesi: «Per legge va approvato ogni 5 anni. Quando sono arrivata, a fine 2014, il precedente non era stato approvato e ho dovuto farlo io evitando sanzioni. Ma ora occorre ripetere la procedura e noi abbiamo già  gettato le basi». Il Piano è quello che prevede, tra l'altro, termovalorizzatori, aumento della differenziata e altre forme di smaltimento. Tuttavia, sulla reale possibilità che la Sicilia possa dotarsi dei termovalorizzatori l'assessore-magistrato non nasconde i dubbi: «Parliamoci chiaro, la Regione non può fare i bandi. Perchè la legge attuale prevede che debbano farli gli enti di governo del settore, che in questo momento sono le 18 Srr (nate ma mai entrate in funzione effettivamente) e i 27 vecchi Ato in liquidazione. Se la riforma che avevo proposto fosse stata approvata oggi avremmo in tutto 9 Ato e la Regione non dovrebbe coordinarsi con 45 enti diversi».
I soldi in bilico
È lo stesso problema che è emerso per la gestione dell'acqua. È in vigore una riforma che l'assessore non aveva condiviso (in larga parte impugnata dal governo nazionale) e c'è un nuovo sistema di gestione che stenta a decollare: «Le 9 Ati provinciali - rileva l'assessore - dovevano prendere il posto dei vecchi Ato e provvedere a decidere quale forma di gestione attuare: se quella pubblica piuttosto che quella privata o quella mista. Ma tutto questo non è mai partito malgrado varie circolari e atti di indirizzo che ho firmato perchè la legge in vigore concede troppo potere ai sindaci, che compongono le Ati e nonlo esercitano». Il nuovo governo dovrà riuscire a riprendere in mano il controllo del settore, pena la perdita di ingenti finanziamenti: «È urgente - avverte la Contrafatto - perchè nel Patto per il Sud ci sono centinaia di milioni stanziati per infrastrutture nel settore idrico (condotte, fognature, dighe) ma se le Ati non entrano in funzione questi soldi si perderanno perchè mancano gli enti di governo che sono i destinatari delle somme». Il problema, in questo caso, è la paralisi: «Questa legge, che io non volevo in questo modo- ricorda la Contrafatto -, concede poteri a troppi in questo settore e mettere d'accordo tutti è impossibile. I sindaci non sanno o non vogliono attivarsi. Da qui la paralisi».
La Contrafatto chiude i suoi quasi tre anni da assessore mettendo in bilancio l'approvazione del Piano rifiuti insieme al Piano di gestione dei rifiuti speciali, al Piano acque, al Piano Cave e al Piano bonifiche. E quest'ultimo può essere visto come un percorso che anche il prossimo governo dovrà proseguire: «Quando mi sono insediata c'era una procedura di infrazione dell'Ue che ha portato a una maxi multa per 12 discariche abusive da risanare. Poi abbiamo dimostrato che in realtà erano 9 e la sanzione è stata abbassata. Il prossimo governo dovrà continuare a tenere la guardia alta sul fronte delle pianificazioni
per evitare nuove sanzioni». «La politica ha altri metodi» È un bilancio, quello del magistrato prestato alla giunta Crocetta, che non può non tener conto della difficoltà di entrare in sintonia con l'ambiente politico siciliano: «Il rapporto con la politica non è stato semplice perchè non mi sono mai mostrata nè sono mai stata percepita come un politico. Sono stata vista come un'aliena in un sistema che invece è abituato ad altri linguaggi, altre risposte e altri metodi».

Ex Provincia
Anticorruzione, inizia un corso di formazione

«Formazione normata obbligatoria su anticorruzione e trasparenza » è il titolo dell'annuale corso di aggiornamento in materia di anticorruzione organizzato dal Liberio Consorzio Comunale di Agrigento che si svolgerà il 25 e 26 ottobre nell'aula Silvio Pellegrino di Via Acrone ad Agrigento. Il corso si svolgerà dalle ore 11 alle 14 di mercoledì e dalle 9 alle 14 del giovedì,  con ripresa nelle ore pomeridiane.

21 ottobre - sabato
LA SICILIA
CANICATTI': SISTEMAZIONE STRADE Procedure più snelle per l'appalto dei lavori di contrada "Giarre". Il Comune di Canicattì intende effettuare una procedura aperta da esperirsi con il criterio del minor prezzo per aggiudicare l'appalto dei lavori per la sistemazione delle strade di contrada Giarre, secondo stralcio di completamento delle vie Chinnici, Basile, Cassarà, Montana Mario Francese, Martiri di Capaci e Martiri di via D'Amelio. L'importo complessivo dell'appalto, compresi gli oneri per la sicurezza ammonta a 466.680 euro. Gli oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, invece ammontano a 4.252 euro. L'importo a base d'asta al netto degli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza è di 462.428 euro. Il disciplinare di gara contenente le norme integrative del bando relative alle modalità di partecipazione alla gara, alle modalità di compilazione e prese dell'offerta, ai documenti da presentare a corredo della stessa ed alle procedure di aggiudicazione dell'appalto, nonché gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale di appalto l'elenco prezzi, lo schema di contratto, sono disponibili e scaricabili sul sito del Comune di Canicattì WWW.comune.canicatti.ag.it, e sul sito del Libero Consorzio WWW.provincia.agrigento.it. Il termine di presentazione dei plichi di partecipazione alla gara scade a mezzogiorno del 13 novembre. Le offerte vanno inviate al: Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Gruppo Contratti Via Acrone, ad Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà alla: prima seduta pubblica nella Sala Gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio, alle 10 del 20 novembre prossimo. Si tratta di interventi che i cittadini di questa zona di Canicattì attendevano ormai da anni. In fatti, per tantissimo tempo sono stati costretti a vivere tra la polvere d'estate e il fango d'inverno a causa della mancanza delle o- pere di urbanizzazione e dell'asfalto sulle strade. Un primo intervento era stato effettuato negli anni passati. A desso, dopo questo percorso burocratico. Ovviamente necessario, finalmente le opere saranno completate da parte dell'amministrazione comunale di Canicattì. E nella contrada «Giarre» saranno rimesse a nuovo diverse arterie. CARMELO VELLA

PORTO EMPEDOCLE Italcementi, ex lavoratori "riciclati".

Svolta positiva per la quindicina di ex lavoratori Italcementi prossimi a rimanere sul lastrico. Quello che sembrava un e- sperimento di "ingegneria lavorativa" parrebbe essere giunto a compi mento. Firmato in Prefettura da Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, Prefetto, sindaco di Porto Empedocle, Italcementi e Sicindustria un protocollo d'intesa favore degli ex lavoratori dello stabilimento Italcementi. Al termine del "conclave salvalavoro" è stato diffuso un comunicato stampa: "Si apre così per questi lavoratori, alcuni già privi e altri prossimi a perdere l'ammortizzatore sociale che tute la loro e le famiglie, la possibilità nel prossimo ft di lavorare presso aziende che per conto del Comune realizzeranno delle opere pubbliche o aziende che per conto di Italcementi effettueranno lavori di manutenzione straordinarie nello stabilimento. La Prefettura oltre a essere la sede della firma del protocollo e dei successivi incontri, è garante dell'attuazione dell'accordo. Il Comune si impegna a favorire nuovi insediamenti produttivi creando un apposito ufficio semplificando e snellendo gli iter autorizzativi ed adottando misure fiscali che incentivino le aziende. Italcementi in questo accordo ribadisce l'impegno a favorire insediamenti produttivi, in una porzione dell'area industriale di terzi imprenditori che volessero investire assumendo tutti o in parte i lavoratori licenziati nel dicembre 2014". Le parti si impegnano a favorire lo start-up di nuove aziende attraverso contrattazioni azienda e, nel caso di nuove assunzioni, creando idonee condizioni per rendere conveniente l'investimento da realizzare. Sarà facilitata la riqualificazione e formazione dei lavoratori assunti. Il tutto per prossimi 3 anni.

Agrigentoweb

Agrigento, completato il terzo vaso realizzato dall'Accademia delle Belle Arti

Va prendendo sempre più forma il progetto di promozione culturale realizzato dal Libero Consorzio (ex Provincia) Settore Beni culturali e dall'Accademia delle Belle Arti di Agrigento, in occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello. Ieri, infatti, è stato completato il decoro artistico del terzo vaso (di sette) posizionato in piazza Vittorio Emanuele. La frase scelta questa volta è stata "Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza". La frase è tratta dal dramma "Enrico IV" di Luigi Pirandello e completa il rivestimento artistico con ceramiche maiolicate. Con il completamento del terzo vaso cilindrico assume sempre maggiore fisionomia l'iniziativa di promozione culturale che prevede il decoro dei sette vasi che, posizionati nel cuore della piazza Vittorio Emanuele, delimitano l'area che ospita i principali uffici pubblici della Città dei Templi e, soprattutto, l'Ufficio Relazioni con Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, "avamposto" informativo di Girgenti e meta, ogni giorno, di diverse comitive di turisti e visitatori. Il decoro con ceramiche cromatiche, che rimanda ai maestri ceramisti siciliani ed agrigentini in particolare, è molto apprezzato e fotografato dai turisti che non perdono occasione per scattare un "selfie"; Il progetto è stato elaborato dal settore Beni Culturali e Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino, e realizzato in collaborazione con il Comune di Agrigento e con l'accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento diretta da Alfredo Prado. I lavori di decoro sono coordinati da Domenico Boscia, esperto in decorazioni e realizzazioni di ceramiche artistiche e docente di scultura all'accademia "Michelangelo".

Livesicilia
Regione Ecco il Consiglio dei Beni culturali

Chi sono i quindici componenti L'assessore Notarianni: "Felice per l'insediamento di un organo così importante". PALERMO - Si è insediato il Consiglio regionale dei beni culturali. Ricostituito dopo quasi 10 anni, il Consiglio è stato ridotto da 54 a 15 componenti per semplificare lo svolgimento delle funzioni ed ha compiti di indirizzo sulle politiche culturali, sulle strategie dei vari assessorati competenti, di valutazione dei progetti posti all'attenzione delle istituzioni pubbliche preposte, in particolare ovviamente dell'Assessorato ai beni culturali, all'interno del quale è allocato. Alla prima seduta di stamane ha preso parte il Governatore Rosario Crocetta, che lo presiede, l'assessore ai Beni Culturali Aurora Notarianni e il presidente della commissione Bilancio all'Ars Vincenzo Vinciullo. I due componenti di Giunta fanno parte del Consiglio e, insieme ai presidenti delle relative Commissioni parlamentari dell'Ars, costituiscono la componente politica dell'organismo. Ne fanno parte anche un componente del Consiglio nazionale dei beni culturali e ambientali (Giuliano Volpe), un esperto designato dalla Conferenza episcopale siciliana, un dirigente responsabile di struttura intermedia del dipartimento regionale dei Beni culturali (Giuseppe Parrello), tre docenti titolari di cattedre afferenti al settore della tutela, della valorizzazione dei beni culturali e dell'economia della cultura, indicati dai rettori delle Università di Palermo, Catania e Messina (Rosalba Panvini e Giuseppe Sobbrio), un esperto indicato della Fondazione Unesco-Sicilia (Francesco Riccobono), due componenti indicati dalla Consulta regionale degli Ordini degli architetti (Filippo Nasca) e degli Ingegneri (Cataldo Pilato), un componente indicato del Consiglio dell'Ordine degli avvocati (Ivan Chiaramonte). "Sono molto contenta di aver contribuito all'insediamento di questo organismo - ha detto l'Assessore Notarianni - è un organo tecnico che ha compiti importanti e senza il quale manca all'Amministrazione una componente di stimolo e di confronto fondamentale che in questi anni è mancata. L'auspicio è che possa fornire degli indirizzi di lavoro importanti e soprattutto "operativi", così da potenziare soprattutto i compiti di fruizione dei beni culturali. C'è ancora tanto lavoro da fare nel nostro settore, in termini di studi e catalogazione dell'enorme mole di materiali e siti, ma c'è soprattutto da centrare l'obiettivo della valorizzazione di questo sconfinato patrimonio". Per l'assessore Notarianni i beni culturali "costituiscono anche i valori intorno ai quali si rifonda la comunità e il senso di appartenenza". Il Consiglio tornerà a riunirsi il prossimo 24 ottobre con all'ordine del giorno l'approvazione del piano paesistico e l'apertura del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa, la più antica colonia greca di Sicilia.

22 ottobre - domenica
Agrigentoweb
Agrigento, continua il "boom" turistico alla Valle dei Templi Boom di presenze turistiche alla Valle dei Templi di Agrigento. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia il numero si visitatori al sito archeologico è aumentato del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il periodo preso come riferimento sono i primi venti giorni di questo mese. Il dato conferma la crescita del Parco in termini di presenze che già lo scorso hanno aveva fatto registrare un aumento delle presenze turistiche.


LA SICILIA
SCIACCA. Il documento sarà consegnato mercoledì prossimo dall'assessore Baccei Ha destato sorprese e polemiche consegna del decreto sulle terme. La notizia diffusa ieri dal sindaco Francesca Valenti che mercoledì prossimo 25 ottobre alle ore 12 assessore regionale all'economia Alessandro Baccei sarà a Sciacca per consegnare il decreto di concessione dei beni termali, ha destato sor presa e non poche polemiche. Il provvedimenti era atteso, ma l'ulti ma dichiarazione del primo cittadino, riferita ad un ritardo ed a sollecitazioni continue alla Regione, face va presagire che l'impegno assunto la scorsa estate dal governo regionale sarebbe stato disatteso. Invece. ecco arrivare la comunicazione del lo stesso assessore, giunta in città prima ancora che si potesse costituire la commissione speciale per dare supporto all'attività dell'amministrazione e conoscere da vicino i dettagli dell'atto di concessione, con le responsabilità che passeranno in capo al Comune di Sciacca in fatto di stesura del bando e di tutte le procedure riguardanti quell'affidamento a privati di cui si parla da anni. La cerimonia di consegna, come ha riferito il sindaco Francesca Valenti, deve essere organizzata nei dettagli e potrebbe svolgersi all'interno del la stessa struttura termale. Le pole miche sono scattate per il fatto che questo passaggio sta avvenendo in piena campagna elettorale per le elezioni regionali. Non è un caso che la comunicazione dell'assessore Baccei è stata accompagnata da altri annunci entusiastici fatti da candidati all'Ars che fanno riferimento al l'area politica del governo regionale in carica. Dall'istante in cui avverrà il trasferimento dei beni (la giunta regionale dovrebbe varare il relativo decreto nella giornata di lunedì) toccherà al Comune di Sciacca lavo rare per la riapertura delle strutture e per ottenere dalla Regione anche gli altri beni che non saranno ceduti in questa fase, ovvero le stufe vaporose, che rimarranno nella proprietà della Regione per una questione di carattere burocratico. Il tavolo tecnico spontaneo costituitosi in città e formato da professionisti che vogliono collaborare con le autorità cittadine, ha manifestato serie perplessità rispetto sull'accelerazione imposta dalla Regione Siciliana, sostenendo che prima del passaggio il Comune dovrebbe prima verificare nei dettagli i contenuti del decreto. GIUSEPPE RECCA


SCELTA DELLA CAPITALE DELLA CULTURA 2O2O il sostegno di Andrea Camilleri ad Agrigento.

Giungono i primi endorsement (approvazioni) a sostegno della candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura 2020. Sono una trentina le città incorsa pentito lo e tra queste, come si sa, c'è Agrigento. La città dei Templi in queste settimane, aspira a venire inserita nella short-list delle dieci città che secondo la Commissione ministeriale del M1BAC vantano maggiori meriti. [ responso arriverà entro il prossimo Novembre. Una seconda eventuale fase, porterebbe Agrigento ad una ulteriore procedura di valutazione, che si concluderà entro il 31 gennaio 2018. Successivamente a questa data, verrà annunciata ufficialmente la nuova Capitale Italiana delta Cultura. A sostegno della candidatura agrigentina, stanno pervenendo vari endorsement da personaggi del mondo della Cultura, dell'imprenditoria, della Finanza e dello Spettacolo, primo tra tutti quello dello scrittore Andrea Camilleri che interviene con queste parole: Pindaro la della città più bella dei mortali. Quale sia s il suo nome nel corso dei secoli: Akragas. Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento questa città è stata sempre un luogo di elezione, un simbolo di cultura e di civiltà. Da Empedocle a Pirandello, tante sono le figure eccellenti che alla loro città di nascita hanno dato un prestigio che è durate e continua a durare nel tempo. Oggi la Valle dei Templi, che è un luogo simbolo della cultura occidentale, viene quotidianamente visitata da centinaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo. E non si può fare a meno di considerare questa valle come segno di una cultura che continua a essere vi va e presente, il mio augurio alta nomina di Agrigento capitale della cultura 2020, - conclude Andrea Camilleri - va proprio in questa direzione: che la città possa tornare ad essere un luogo simbolo di progresso, integrazione e civiltà". Questo è solo il primo di una lunga serie di endorsement che verranno svelati nei prossimi giorni. MARIA ROSSO
S. GIOVANNI / CAMMARATA Rifiuti, il Cga sblocca li servizio Il Cga sblocca definitivamente l'appalto del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani all'interno dell'Aro di San Giovanni Gemini e Cammarata. Con bando di gara Aro indiceva una procedura aperta per 'affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Alla gara partecipavano tre operatori; espletate le operazioni, la Commissione aggiudicava la gara al costituendo raggruppamento temporaneo di imprese avente la Ecosud Srl capogruppo. Avverso l'aggiudicazione proponeva un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia la Sii Trama, chiedendo l'esclusione dell'aggiudirataria per assenta carenza del possesso dei requisiti di capacità tecnica richiesti dal bando di gara. L'aggiudicataria, costituitasi in giudizio con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara,a sua volta proponeva un controricorso, chiedendo l'esclusione della Trama Srl per mancata dichiarazione alla Stazione appaltante di un pregresso episodio di risoluzione contrattuale, il Tar accoglieva sia il ricorso dalla Traina Srl che quello della EcoSud, con conseguente esclusione di entrambi i ricorrenti, con la paradossale conseguenza che l'appalto avrebbe dovuto essere aggiudicato alla terza partecipante, la Sea Sri, che non aveva nemmeno partecipato al giudizio. Ma avverso la sentenza resa dal Tar proponeva appello davanti al Cga l'Ecosud. Esaminando il merito della controversia, il Cga ha accolto l'appello dalla Ecosud, riformando la sentenza del Tar. Per effetto di ciò, l'Ecosud continuerà regolarmente ad espletare il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani all'interno dell'Aro di San Giovanni Gemini e Cammarata.

23 ottobre - lunedì
LA SICILIA
CATTOLICA ERACLEA Inviato alla Regione il progetto per salvare la spiaggia.

«Il progetto di salvaguardia del litorale della spiaggia di Eraclea Minoa potrà essere finanziato dalla Regione Siciliana perché l'opera pubblica è stata inserita nella prima fascia degli interventi che tra breve saranno destinatari degli opportuni finanziamenti».A parlare è Santino Borsellino, sindaco della cittadina dallo scorso mese di maggio, il quale ha sottolineato che il grosso carteggio del progetto si trova già sul tavolo degli ufficio dell'assessorato regionale al Territorio a Palermo. Il progetto è stato realizzato dall'ufficio tecnico comunale con la collaborazione dell'ing. Viviani che è stato in passato responsabile delle opere marittime della Calabria e della Sicilia. E' corredato da diverse relazioni tecniche delle istituzioni che a vario titolo, sul territorio, sono interessate dal programma di protezione della spiaggia, compreso il movimento ambientalista di Marevivo diretto dall'agrigentino Fabio Galluzzo. Pare che la somma necessaria per realizzare l'opera marittima sia intorno ai tre milioni di euro. «Convocheremo un'apposita riunione — ci dice il sindaco Santino Borsellino — nel corso della quale dopo l'appuntamento elettorale regionale del 5 novembre, spiegheremo le peculiarità del progetto e le caratteristiche tecniche che dovranno portare a bloccare l'erosione della spiaggia e di tutto il litorale, inghiottiti dal mare che avanza ogni anno sempre di più». Per l comunale cattolicese si tratta di un'opera prioritaria perché della salute de maree del litorale dipende oggi il turismo e l'economia di diversi operatori, dalle case vacanze ai tanti locali della ristorazione, i quali hanno investito nella località turistica ed archeologica e paventano il rischio di poter chiudere bottega. Da anni si parla di un progetto di salvaguardia della spiaggia. Cera perfino un progetto che prevedeva delle barriere soffolte e il ritorno naturale della sabbia, già inghiottita dal mare, ma poi non si è fatto più niente. ENZO MINIO


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