Giornale di Sicilia
dopo il referendum. «Ma niente strappi» è la linea del premier. Zaia: «Bene, noi andiamo avanti»
Autonomie, Gentiloni apre a Lombardia e Veneto
VENEZIA
Il premier Paolo Gentiloni apre al confronto con le Regioni del Nord sull'autonomia, ma invita Luca Zaia ad evitare gli strappi - «l'Italia non si discute» - e vuol capire bene «quali funzioni» vogliono Lombardia e Veneto, e «a quali condizioni». In ogni caso, ammonisce, il Paese «non ha bisogno di ulteriori lacerazioni sociali, ma di ricucire le lacerazioni provocate dalla crisi». Gentiloni parla durante la visita agli impianti Eni di Porto Marghera, nel Veneto che due giorni fa ha ribadito con il referendum di voler «meno Stato» nel proprio territorio. «Guardo con interesse, rispetto e disponibilità - ha detto il premier - alla discussione aperta dei referendum sul tema dell'autonomia. Sono disposto a fare dei passi in avanti. Ovviamente, nei limiti fissati dalle nostre leggi e dalla Costituzione ». Il primo contatto fra le parti, quindi, c'è stato. E la risposta dei governatori è giunta subito: «leggo in positivo le parole del presidente Gentiloni - ha detto Zaia - Non mancheremo di fare la nostra proposta nell'alveo della Costituzione, che parla non solo di competenze e di federalismo fiscale, ma anche delle modalità della trattativa». Sulla stessa linea Roberto Maroni, che ha chiesto ufficialmente al sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa di avviare il negoziato, sulla base dell'art. 116, insieme con l'Emilia Romagna, che ha già approvato la propria proposta il 5 ottobre. I tempi promessi da Bressa per partire sono rapidissimi: «nell'incontro con il presidente Bonaccini - ha detto il sottosegretario - ho sottolineato la possibilità di accogliere tale proposta a condizione di avviare incontri finalizzati all'unione dei tavoli non oltre la fine della prossima settimana». Il presidente emiliano-romagnolo si è dichiarato disposto a seguire questo programma. Ma in realtà, anche se il governo mantiene un atteggiamento di dialogo, questo dialogo deve restare nel perimetro previsto dalla Costituzione. E fonti del Governo confermano che bisogna sgombrare il campo da richieste esorbitanti. Sul tema fiscale, ad esempio, è chiaro che non si possono dare vantaggi a una regione scaricandoli sulle altre. Ma le problematiche sono soprattutto sui tempi: è chiaro che i dossier sono molto corposi e dunque il lavoro potrebbe durare mesi.
In quattro anni l'aumento è del cento per cento, la metà del totale provinciale si trova nel capoluogo
Altri 543 posti letto nei Bed and breakfast
L'ex Provincia ha autorizzato l'apertura di circa 60 strutture, concessi nulla osta anche per affittacamere e case vacanza
Concetta Rizzo
Agrigento e la sua provincia si conferma leader dell'ospitalità in B&B, con una crescita in circa 4 anni del 100 per cento di nuove strutture.
Erano, infatti, 86 i B&B - nella sola città dei Templi - nel 2012 ed ora sono invece oltre 220. Crescono anche - e l'aumento è pari all'80 per cento - anche i bed and breakfast della provincia: erano 185 nel 2012 e a fine dicembre delloscorso anno risultano 329. A tenere d'occhio, analizzando il fenomeno, è l'osservatorio provinciale del Turismo. A registrare aumenti di B&B, oltre ad Agrigento, c'è anche Sciacca - che ha avuto un più 50 per cento nell'ultimo quadriennio - e Licata, con addirittura un più 70 per cento. La sola Agrigento, comunque, concentra il 50 per cento dei B&B di tutto il territorio provinciale. Il Libero consorzio comunale, negli ultimi giorni, ha classificato 42 nuovi B&B, ma anche altre strutture ricettive. I nuovi bed and breakfast, alberghi, affittacamere e case vacanza contano complessivamente ben 543 nuovi posti letto, che si aggiungono alla dotazione complessiva. Le nuove strutture classificate si trovano nei Comuni di Licata, Agrigento, Porto Empedocle, Montallegro, Realmonte, Favara, Palma di Montechiaro, Castrofilippo, Sciacca, Sambuca di Sicilia, Menfi e Lampedusa. I nuovi B&B sono: "Benvenuti al Sud", a Licata, tre Stelle; "Al centro storico", ad Agrigento, tre Stelle; "Sorahnia Design House", tre stelle; "A due passi dal centro", ad Agrigento, tre stelle; "Sant'Angelo", a Licata, due stelle; "Limpiados", a Licata, tre stelle; "Mariane", a Favara, tre stelle; "Miro", ad Agrigento, due stelle; "Le Ninfee", ad Agrigento, tre stelle; "Certe notti", ad Agrigento, tre stelle; "L'alba sui Templi", ad Agrigento, tre stelle; "Villa L'Arcobaleno sdt", a Realmonte, tre stelle; "Casale di Federico"ad Agrigento, tre stelle; "Empedocle", a Porto Empedocle, tre stelle; "5 elementi", a Porto Empedocle, tre stelle; "Villa Olea", a Realmonte, tre stelle; "Del Lido", a Porto Empedocle, tre stelle; "Del Sol", a Licata, tre stelle; "La piccola suite", ad Agrigento, due stelle; "La panoramica", a Sambuca di Sicilia, due stelle; "Villa Kete", a Palma di Montechiaro, tre stelle; "Villa Volli Three", ad Agrigento, tre stelle; "La terrazza di Agrigento", ad Agrigento, tre stelle; "Palazzo Melluso", a Porto Empedocle, due stelle; "La via di casa", ad Agrigento, tre stelle; "Città degli dei", ad Agrigento, tre stelle; "San Calò di Girgenti", ad Agrigento, tre stelle; "Il nascondiglio di Estìa", ad Agrigento, tre stelle; "Al Qatta", a Canicattì, tre stelle; "La Piazzetta", a Licata, tre stelle; "U scrusciu do mari", a Realmonte, tre stelle; "The Liberty Palace", a Campobello, tre stelle; "Palazzo Bibbirria", ad Agrigento, tre stelle; "La veranda di Tatta", ad Agrigento, tre stelle; "Residenza Medea", ad Agrigento, tre stelle; "Roccia Bianca", a Realmonte, tre stelle; "Brezza marina", a Porto Empedocle, tre stelle; "Scala dei Turchi beach", a Realmonte, due stelle; "La Scala", a Realmonte, tre stelle; "Assabene - dica", ad Agrigento, tre stelle; "Pirandello Plaza", ad Agrigento, una stella; "Home Scala dei Turchi", a Realmonte, tre stelle. Classificati anche degli alberghi: hotel Villa Damanti, a Licata, quattro stelle; Dimora Hostel, ad Agrigento; hotel Riviera Palace, a Porto Empedocle, tre stelle; hotel Torre Bonera a Menfi, tre stelle. Classificate, sempre dal Libero consorzio comunale di Agrigento, inoltre, nella tipologia "Case ed appartamenti per vacanze": Magazzino Porto 20, a Lampedusa, Case ed appartamenti per vacanze, una stella; Luna Minoica, a Montallegro, tre stelle e "Nonno Agostino", a Castrofilippo, una stella. Infine, sono state classificate le seguenti strutture nella tipologia "Affittacamere": Affittacamere Caretta caretta, a Montallegro, tre stelle; Bovo Marina Suites, a Montallegro, due stelle; Domus Maris, a Sciacca, tre stelle; Community, a Favara, una stella Villa di Clelia, a Palma di Montechiaro, tre stelle; Villa Lù, a Palma di Montechiaro, tre stelle. (*CR*)
L'intervista. Il presidente dei proprietari di B&B invita a mettersi in regola
: «La nostra battaglia dura da due anni, ma è come combattere contro i mulini a vento»
B&B e case vacanza abusivi? Già nel settembre dello scorso anno, l'allora presidente della Camera di commercio Vittorio Messina aveva parlato di "un Far West" ed il presidente del distretto turistico "Valle dei Templi", Gaetano Pendolino, aveva chiesto di istituire una task force contro gli abusivi del mondo turistico. Bed and breakfast e case vacanze sono già nel "mirino" della guardia di finanza. I controlli vengono effettuati sistematicamente e sono state già scoperte, nei mesi passati, delle irregolarità amministrative. Un'indagine che, naturalmente, non riguarda soltanto Agrigento, ma l'intera provincia. È necessaria, però, comunque, la collaborazione degli utenti che incappano nelle strutture abusive. Il fenomeno di crescita del turismo extra-alberghiero diventa, infatti, una risorsa solo se migliora l'offerta con servizi di accoglienza di qualità e soprattutto legali.
A lanciare un'autentica campagna di sensibilizzazione per dare la possibilità alle strutture di regolarizzarsi "affinché il sistema extra-alberghiero sia sano e produttivo per tutti" era stata l'Abba di cui è presidente Carmelo Cantone. Presidente Cantone, si registra una crescita esponenziale di strutture ricettive del settore extra-alberghiero: B&B, case vacanza, affittacamere. Ma qual è la situazione? E' davvero così diffuso l'abusivismo in questo settore?
«Purtroppo lo è. Il Libero consorzio comunale ha fatto e continua a fare un lavoro encomiabile, classificando tutte le strutture ricettive. Ma solo quello può fare l'ex Provincia regionale. I controlli spettano, invece, al Comune in quanto noi siamo Attività produttive».
E le forze dell'ordine non possono fare niente?
«La Guardia di finanza si preoccupa, naturalmente, degli aspetti amministrativi e verifica se vengono rilasciate o meno le ricevute. La Questura, invece, della registrazione dei pernotti».
L'Abba aveva anche fatto una campagna specifica per invogliare tutti a mettersi in regola...
«È da due anni e mezzo che combattiamo contro i mulini a vento. Siamo stanchi e sconfortati. L'Abba è sempre stata attenta e poco prima che partisse la nuova stagione estiva, abbiamo fatto un tavolo tecnico per offrire un supporto valido e professionale agli operatori del turismo. Volevamo fornire a tutti gli addetti ai lavori: gestori o futuri gestori le ultime novità normative. Volevamo offrire una serenità legale per consentire il corretto proseguo dell'attività. Volevamo aiutare chi non era in regola per fargli conoscere le nuove disposizioni e dunque dare la serenità lavorativa che può derivare da un'azione nell'ambito
della legalità. Abbiamo spiegato a tutti che costa poco mettersi in regola e che cosa significa lavorare nel solco della legalità».
Eppure l'abusivismo c'è ancora ...
«Purtroppo sì. Quello che non si vuole capire è che l'illegalità che fa bene solo a chi la vuole perpetrare e fin quando ci riesce, ma arreca grave danno alla città ed a tutto il settore». (*CR*)
Istituto musicale
Il compositore e sassofonista gianfranco gioia farà parte della giuria di un concorso a Glazunov
Il valore del Toscanini riconosciuto anche in Russia
L' Istituto Superiore di Studi Musicali A. Toscanini si appresta ad avviare il nuovo anno accademico con importanti mobilità internazionali. L'elenco delle iniziative è stato diffuso in un comunicato. Il compositore, clarinettista e sassofonista palermitano Gianfranco Gioia, nonché docente collaboratore e webmaster dell'Istituto Toscanini, dall'1 all'8 novembre prossimi sarà ospite del Conservatorio "A. Glazunov" di Petrozavodsk (Russia), nell'ambito del festival "Sax". Sarà membro della giuria del prestigioso Concorso Musicale Internazionale, patrocinato dal Ministero della Cultura della Federazione Russa, riservato esclusivamente al repertorio del sassofono e condurrà per gli studenti del Conservatorio russo una Masterclass sulla propria musica. La manifestazione si concluderà con il concerto monografico, interamente dedicato alla composizioni per sassofono del M° Gioia, che dirigerà la propria opera "Psalms", per soprano, coro misto e doppio quartetto di sassofoni, commissionatagli nel 2007 in occasione dell' inaugurazione della riapertura della cattedrale di Noto; il docente, invitato frequentemente a tenere seminari in vari Conservatori italiani e le cui composizioni sono spesso eseguito in Italia e all'estero, terrà presso il Toscanini, nel corso del nuovo anno accademico, un Laboratorio/Masterclass intitolato "Incontro con l'au - tore" rivolto agli studenti del Toscanini e anche ad esterni che avranno così modo di approfondire con il M° Gioia lo studio delle sue composizioni per ensemble di musica da camera e di realizzarle nell' ambito della prossima Stagione Concertistica dell'Istituto. In mobilità Erasmus è appena partita per Londra la studentessa del Corso Accademico di Secondo Livello Giuliana Arcidiacono, per uno Stage di due mesi di Alto Perfezionamento Pianistico presso la Windsor Piano Academy, prestigioso partner del Toscanini, sotto la guida dei docenti Edita Stankeviciute e Giulio Potenza. Altri due importanti eventi nel corso della settimana concluderanno l'Anno Accademico 2016/17, denso di tanti successi didattici e artistici, a dimostrazione della presenza costante dell'Istituto nel territorio, anche in manifestazioni con importanti finalità sociali: Venerdì 27 Ottobre presso la Chiesa del Rosario di Ribera alle ore 18,30, in occasione del World Polio Day ,evento organizzato dal Rotary Club per la raccolta fondi in favore dell'eradicazione della Polio, si esibiranno i Solisti del Toscanini: Paolo Alongi (Chitarra) , Luce Palumbo (Soprano), Raffaele Caltagirone (Violino), Maria Elena Caramella (violino), Adelaide Filippone (viola), Calogero Marotta (Violoncello); Sabato 28 Ottobre presso l'Auditorium dell'Istituto alle ore 18,00 si terrà il penultimo concerto della Stagione Concertistica 2017 con gli "Archi del Toscanini" curati dai docenti Mirko D'Anna ed Egidio Eronico. Tra i protagonisti: Giuseppe Alba, Giulia Bosco, Simona Caprio, Maria Elena Caramella, Valeria Cimino, Clelia Cutaia, Giusy D'Anna, Cettina Felice, Chiara Marabella, Veronica Marturano, Francesco Mistretta, Sofia Pileri, Ester Piranio, Giulia Riggi, Clelia Schifano, Maria Lina Tesè, Samuel Tortorici, Gabriele Zambuto (violini), Calogero Marotta, Benjamin Scaglione, Margherita Tortorici(Violoncelli) con la collaborazione dei pianisti Salvatore Gaglio, Stefano Tesè, Maria Rita Miceli.
Sicilia24h
Settore Promozione Turistica:classificate nuove strutture ricettive in provincia per 543 nuoviposti letto
Prosegue il lavoro delLibero Consorzio Comunale di Agrigento nella classificazione di nuovestrutture ricettive in provincia di Agrigento. L'attività èsvolta dal personale del Settore Promozione Turistica, ed è previstadalla Legge Regionale n. 27/1996 che delega questa competenza aiLiberi Consorzi (ex Province Regionali). I nuovi bed and breakfast,alberghi, affittacamere e case vacanza contano complessivamente suben 543 nuovi posti letto, che si aggiungono alla dotazionecomplessiva della nostra provincia. Trend dunque nettamente positivoin questa direzione, a conferma di una lenta ma costante crescita delsettore.Le nuove strutture si trovano neiComuni di Licata, Agrigento, Porto Empedocle, Montallegro, Realmonte,Favara, Palma di Montechiaro, Castrofilippo, Sciacca, Sambuca diSicilia, Menfi e Lampedusa. Le determinazioni dirigenziali relativealle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni competentiper territorio e ai Servizi Turistici Regionali.I nuovi Bed and Breakfastsono:- "Benvenuti al Sud", a Licata inCorso Vittorio Emanuele n. 63, Tre Stelle, 2 camere e 3 posti letto;- "Al centro Storico", adAgrigento in via Saponara n. 21, Tre Stelle, 2 camere e 5 postiletto;- "Sorahnia Design House", adAgrigento sulla SP 1 n. 15, Tre Stelle, 5 camere e 10 posti letto;- "A Due Passi Dal Centro", adAgrigento in via Ortolani II n. 4, Tre Stelle, 2 camere, 5 postiletto;"Sant'Angelo", a Licata in PiazzaSant'Angelo, Due stelle, 3 camere e 8 postiletto;"Limpiados", a Licata in viaSalato, Tre stelle, 2 camere e 3 posti letto;"Mariane", a Favara in c.da SanBenedetto, Tre stelle, 2 camere e 4 posti letto;"Miro", ad Agrigento in via Dante,Due stelle, 3 camere e 10 posti letto;"Le Ninfee", ad Agrigento in viaNinfee S. Leone, B&B Tre stelle, 2 camere e 5 posti letto;"Certe notti", ad Agrigento in viaPlebis Rea, Tre stelle, 2 camere e 4 posti letto;"L'alba sui Templi", ad Agrigentoin via Esseneto, Tre stelle, 3 camere e 9 posti letto;"Villa L'Arcobaleno sdt", aRealmonte in C.da Scavuzzo, Tre stelle, 2 camere e 5 posti letto;"Casale di Federico" ad Agrigentoin via Amari, Tre stelle, 5 camere e 11 posti letto;"Empedocle", a P.Empedocle in viaLa Porta, Tre stelle, 3 camere e 8 posti letto;"5 elementi", a P.Empedocle, in viaAbeti, Tre Stelle, 5 camere e 9 posti letto;"Villa Olea", a Realmonte in viaG.Falcone, Tre stelle, 2 camere e 3 posti letto;"Del Lido", a P.Empedocle, in viaNereo, Tre stelle, 2 camere e 9 posti letto;"Del Sol", a Licata in CorsoGaribaldi, Tre stelle, 3 camere e 7 posti letto;"La piccola suite", ad Agrigento invia Miraglia, Due stelle, 2 camere e 4 posti letto;"La panoramica", a Sambuca diSicilia in c.da Adragna, Due stelle, 4 camere e 4 posti letto;"Villa Kete", a Palma diMontechiaro in via Capri, Tre stelle, 2 camere e 8 posti letto;"Villa Volli Three", ad AgrigentoS.Leone in via delle Dalie, Tre stelle, 3 camere e 3 posti letto;"La terrazza di Agrigento", adAgrigento in via Gubernatis, Tre stelle, 3 camere e 6 posti letto;"Palazzo Melluso", a P.Empedocle inSalita Chiesa, Due stelle, 2 camere e 6 posti letto;"La via di casa", ad Agrigento invia Torre di Gaffe, Tre stelle, 4 camere e 8 posti letto;"Città degli dei", ad Agrigento invia Gioeni, Tre stelle, 4 camere e 9 posti letto;"San Calò di Girgenti", adAgrigento in Salita Filino, Tre stelle, 2 camere e 5 posti letto;"Il nascondiglio di Estìa", adAgrigento in via Santo Spirito, Tre stelle, 2 camere e 3 posti letto;"Al Qatta", a Canicattì in viaManzoni, Tre stelle, 5 camere e 14 posti letto;"La Piazzetta", a Licata in p.zzaVitali, Tre stelle, 3 camere e 3 posti letto;"U scrusciu do mari", a Realmontein c.da Punta Grande, Tre stelle, 2 camere e 4 posti letto;"The Liberty Palace", a Campobellodi Licata in via Libertà, B&B Tre stelle, 3 camere e 4 postiletto;"Palazzo Bibbirria", ad Agrigentoin via Duomo, Tre stelle, 4 camere e 12 posti letto;"La Veranda di Tatta", ad Agrigentoin via Foderà, Tre stelle, 2 camere e 4 posti letto;"Residenza Medea", ad Agrigento inviale Cannatello, Tre stelle, 5 camere e 11 posti letto;"Roccia Bianca", a Realmonte in viaE.Loi, Tre stelle, 3 camere e 7 posti letto;"Brezza marina", a P. Empedocle invia Sottoponte, Tre stelle, 2 camere e 5 posti letto;"Scala dei Turchi beach",aRealmonte in via Lampedusa, Due stelle, 2 camere e 5 posti letto;"La Scala", a Realmonte in C.daPunta Grande, Tre stelle, 4 camere e 11 posti letto;"Assabenedica", ad Agrigento in viaVullo, Tre stelle, 1 camera e 4 posti letto;"Pirandello Plaza", ad Agrigento inP.zza Pirandello, Una stella, 4 camere e 10 posti letto;"Home Scala dei Turchi", aRealmonte in via A. Moto, Tre stelle, 3 camere e 7 posti letto;Classificate anche le seguentistrutture alberghiere:-Hotel Villa Damanti, a Licata, PianoBugiades, Quattro stelle, 38 camere e 76 posti letto;-Dimora Hostel, ad Agrigento in viaSanta Lucia, 7 camere e 25 posti letto;-Hotel Riviera Palace, a Portoempedocle Lungomare Nettuno, Tre stelle, 7 camere e 13 posti letto;-Hotel Torre Bonera a Menfi in C.daBonera, Tre stelle, 7 camere e 14 posti letto;Classificate, inoltre, nella tipologia"Case ed appartamenti per vacanze":-Magazzino Porto 20, a Lampedusa in viaCrispi n. 20, Case ed appartamenti per vacanze, Una Stella, 7 postiletto e 4 unità immobiliari.-Luna Minoica, a Montallegro in C.daBovo Marina, Tre stelle, 15 unità abitative e 67 posti letto;-Nonno Agostino, a Castrofilippo inC.da Fontana Piazza, 1 stella, 6 posti letto;Infine, sono state classificate leseguenti strutture nella tipologia "Affittacamere":-Affittacamere Caretta caretta, aMontallegro in C.da Bovo Marina, Tre stelle, 6 camere e 12 postiletto;-Bovo Marina Suites, a Montallegro inC.da Bovo Marina, Due stelle, 6 camere e 12 posti letto;-Domus Maris, a Sciacca in CorsoV.Emanuele, Tre stelle, 6 camere e 12 posti letto;-Community, a Favara in CortileBentivegna, Una stella, 2 camere e 4 posti letto;-Villa di Clelia, a Palma diMontechiaro in via Mira Castello, Tre stelle, 4 camere e 12 postiletto;-Villa Lù, a Palma di Montechiaro, viaGibidolce Marina di Palma, Tre stelle, 5 camere e 11 posti letto;
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Continua l'iscrizione di nuovi B&Be alberghi.
Prosegue il lavoro dellibero Consorzio Comunale di Agrigento nella classificazione di nuovestrutture ricettive in provincia di Agrigento. L'attività èsvolta dal personale del Settore Promozione Turistica, ed è previstadalla Legge Regionale il 27/1996 che delega questa competenza aiLiberi Consorzi (ex Province Regionali). I nuovi bed and breakfast,alberghi, affitta camere e case vacanza Contano complessivamente suben 343 nuovi posti letto, che si aggiungono alla dotazionecomplessiva della nostra provincia. Trend dunque nettamente positivoin questa direzione a conferma di una lenta ma Costante crescita delsettore.Le nuove strutture si trovano neiComuni dì Licata, Agrigento. Porto Empedocle, Montallegro,Realmonte, Favara, Palma di Montechiaro, Castrofilippo, Sciacca,Sambuca di Sicilia, Menfi e Lampedusa. Le determinazioni dirigenzialirelative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai ComuniCompetenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali.
PROCESSO A D'ORSI E GENNARO
In Corte d'Appello si accelera ildibattimento.Dopo il recente accorpamento in ununico procedimento accelera il processo in corte d'Appello suipresunti abusi all'ex Provincia regionale di Agrigento con imputatil'ultimo presidente in ordine cronologico Eugenio D'Orsi e ilvice segretario dell'ente Ignazio Gennaro. Nel corso dellaprecedente udienza era stato il procuratore generale a chiederel'unificazione dei due fascicoli. I giudici della corte di appellodi Palermo presieduti da Adriana Piras. dopo avere procedutoall'accorpamento, ieri hanno dato la parola al procuratore generaleil quale ha chiesto che vengano sentiti anche in Appello due testiescussi nel processo di primo grado ovvero Vecchio e Alletto.Nell'udienza del prossimo 7 novembre il giudice scioglierà lariserva su tale richiesta. Il pg Emanuele Ravaglioli ha operato nelpieno rispetto di quanto dettato dalle nuove norme che prevedono, sefosse ritenuto necessario, la riapertura dell'istruttoria dibattimentale. DOni, difeso dagli avvocati Daniela Posante in primo gradoera stato assolto da quasi tutte le accuse (una trentina di ipotesifra abuso di ufficio, concussione peculato e truffa) e condannato aun anno di reclusione per un'accusa di abuso di ufficio collegataal rimborso di una quindicina di pranzi, qualcuno consumato inautogril o paninerie, senza che risultasse "adeguatamente motivatoil fine istituzionale. L'allora vice direttore generale dell'ente!gnaziocennarofiicondannatoa8mesi di reclusione(pena sospesa). Assoitiperché il fatto non sussiste" furono altri quattro funzionari,Giuseppina Miccichè, Piero Hamel, Antonino Graci e GaetanoGucciardo. Gennaro, assistito dall'avvocato Enzo Caponnetto fuassolto da un'altra ventina di imputazioni di abuso di ufficiocondannandolo solo per tre capi (neppure interamente) con cui gli sicontestava di avete disposto il rimborso, dal 2008 al 2010, dei pastidel presidente Eugenio D'orsi senza che risultasse documentato il fF.D.M.
SMART CITIES. Resa nota l'annualeclassifica redatta dalla Fpa. Milano si colloca al primo posto
SIAMO SALITI...AL 103ESIMO POSTO Agrigento scala la classifica maresta sempre fra le ultime città intelligenti.Siamo un p più "smart", ma restiamo ancorati alla parte bassissima della classifica. Anche perl'edizione 2017, infatti il "lcity Rate" che valuta la qualitàin termini di servizi e vivibilità della città capoluogo italianeci relega infatti al i03esimo posto su 106, con un lentissimarisalita verso l'alto: lo scorso anno, per l'anno 2015, eravamoinfatti 105esimi. Quindici le macroaree utilizzate per arrivare alrisultato, che a loro volte contengono 113 singoli indicatori.Un sistema di misurazione che, allafine, demolisce come spesso avviene le città del Sud Italia, che sitrovano tutte ben lontane dalla vetta della classifica. Andando neldettaglio, Agrigento ha rimediato un 104simo posto alla voce chemisura l'efficienza energetica; un 103 posto sulfronte della trasformazione digitale eun 103esimo posto rispetto alla mobilità sostenibile (con unparametro che, dice lo studio, va a valorizzare. non tantol'efficienza dei sistemi di mobilità quanto, lo sforzo delle cittànella definizione di modelli alternativi e sostenibili di mobilitàurbana e di accessibilità territoriale") e un 104esimo postorispetto alla voce Governance e partecipazione" (chemisura la capacità di avviare percorsidi progettazione innovativi per lo sviluppo urbano, l'attenzionegreen negli acquisti dell'ente, il ricorso da partedell'amministrazione comunale di strumenti di partecipazione egestione beni comuni e la presenza di iniziative di innovazionesociale"). Tutti nella parte bassa della classifica anche gli altririsultati: 86esimo posto rispetto alla Povertà; 95esimo posto perIstruzione; 100esimo posto per qualità di acqua e aria (ma lecentraline per il Pm sono disattivate da anni); 101esimo posto per lavoce Crescita economica; 100esimo posto per l'occupazione; 96esimoposto per capacità di attrarre flussi turistici; 97esimo per ricercae innovazione; 103esimo per crescita digitale; 100esimo posto perproduzione di rifiuti urbani; 80esimo posto per quantità di verdepubblico e 95esimo posto per consumo di suolo. Unico dato positivo,un 66esimo piazzamento per numero di denunce di reati commessi nelcapoluogo.GIOACCHINO SCHICCHI
ISTAT. Si allunga di 5 mesil'aspettativa di vita, dal 2019 a riposo a 67. Assegno di anzianitàcon 43 anni e 3 mesi di contributi.LA PENSIONE È SEMPRE PIÙ LONTANA Rivalutazioni. Oggi decide laConsulta, difficile bocciatura totale del bonus Poletti.
Per gli italiani il traguardo dellapensione si allontana. Nel 2019 l'età salirà a 67 anni. L'Istatha confermato le stime sulla crescita della speranza di vita,allungando di cinque mesi l'uscita dal lavoro,oggi fissata a 66annie sette mesi. Il meccanismo di adeguamento tra longevità ed età diritiro scatta in automatico. Lo prevede l'ordinamento e percambiare le cose servirebbe una legge. I sindacati la invocano,chiedendo «il blocco»dell'ingranaggio. Ma la ministra della Pa.,Marianna Madia, replica che molto è stato fatto «dall'Ape socialai precoci». Secondo il titolare del Lavoro, Giuliano Poletti, "itempi"per rivedere la materia il Parlamento li ha.Intanto sale l'attesa per la sentenzadella Consulta sulla rivalutazione degli assegni. Una questioneereditata dalla riforma Fornero oggetto già di un ricorso che nel2015 ha portato ad un rimborso, il bonus Poletti. Misura considerataparziale dai ricorrenti, che lamentano penalizzazioni per «seimilioni di pensionati». Ne è seguito un appello bis su cui oggi laCorte Costituzionale si dovrebbe pronunciare. Nell'udienzal'avvocato dell'Inps ha stimato in 30 mld i costi di unastroncatura totale del bonus. Cifre che dicono molto sull'impattoper i conti pubblici. Dagli orientamenti emersi, sembrerebbeimprobabile una bocciatura completa del rimborso.Insomma, il fronte pensioni è quantomai caldo. E si parte da una certezza: la speranza di vita sale Allanascita è di 85 anni per le donne e 80,6 per gli uomini. Una buonanotizia, confortata anche dalla riduzione delle morti.In ballo, però non c'è solo lostato di salute. L'aspettativa per gli over 65 è infatti alla basedell'aggiornamento dell'età per la pensione di vecchiaia, chenel 2019, rispetto al 2013, si allunga di cinque mesi.Un rialzo che dovrebbe scattare, sempredal 2019, anche per le pensioni anticipate (exanzianità) con larichiesta dì 43anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42anni e tre mesi per le donne. Il governo dovrebbe recepire leindicazioni Istat in un decreto interministeriale entro dicembre.Dì scenari alternativi si è moltoparlato, ma in atto non sembrano avere tante chance. Era spuntatal'ipotesi di un rinvio della decisione all'anno prossimo, magaridopo le elezioni. Cgil. Cisl e Uil insistono per una sospensione delmeccanismo di adeguamento automatico tra aspettativa di vita ed etàdì uscita. Un modo, sostengono, per avere il tempo di rimettere manoalla materia. Le sigle puntano a uno sconto di qualche mese o atarare l'aumento sulla «gravosità dei lavori» (escludendo cosidagli incrementi maestre d'asilo, operai edili, macchinisti).Le parole più dure le usa la leaderdella cgil. Susanna Camuso va all'attacco, bollando il rialzodell'età come una «follia» e lamentando che l'esecutivo «avevaassunto l'impegno a discuterne». Replica Madia ricordando che ilgoverno ha messo «risorse importanti per interventi, tra cui Ape sodal e lavoratori precoci», riconoscendo «che i lavori non sonotutti uguali e alcuni meritano una tutela maggio re». Inoltre,prosegue la ministra, con la manovra ci stiamo assicurando le risorse peni rinnovo dei contratti»del la Pa.. «La priorità -dice la ministra - per tutti, in questo momento, credo sia utilizzareal meglio queste risorse, per dare diritti ai cittadini interessatiche sono molti». Secondo Poletti «i tempi per il Parlamento o perle forze politiche clic vogliono intervenire ci sono». E visti gliappelli bipartisan a fermare o almeno frenare il meccanismo, cisarebbero pochi dubbi sulle intenzioni.C'è però da dire che il blocco nonsarebbe ben visto dall'Europa (anche se l'Italia andrebbe intesta ai Paesi euro pei per l'uscita di vecchiaia più alta).C'è poi una questione di risorse. Stop pare l'età costa, comericordato questa estate dalla Ragioneria generale dello Stato edall'Inps.
ENTRO FINE MESE LE COMUNICAZIONI ALMINISTERO DELL'ECONOMIA SUL FUTURO DELLE QUOTE
P.a., arriva la stretta sullePartecipate.L'Istat: neI 2015 meno perdite, mapiù personale.MARIANNA BERTIRoma. La giungla delle Partecipate pubblichesi sta sfoltendo. ma si tratta ancora di un universo di quasidiecimila realtà per un totale che sfiora i 900mila lavoratori.Orientarsi in questo mare magnUtil non è facile. L'Istat ci prova.E nella mappa che ne esce sono quasi due mila le società con zeroaddetti, al tre mille non danno segnali di vita, risultando inattive.Ancora: d quelle controllate dalla Pa. una su quattro è in grosso".Le controllate pubbliche regi stranonel 2015 perdite per circa miliardi e 800 milioni di euro (con unaflessione di 738 milioni rispetto al 2014) e utili per oltre 10miliardi e 600 milioni (-107 milioni circa rispetto al 2014). con unsaldo complessivo positivo di circa miliardi e 800 milioni.Il 75,5% delle controllate pubbliche haregistrato un utile d'esercizio, il 23.5% una perdita. Dunque, siriduce la quota di controllate pubbliche in perdita rispetto al 2014,quando era stata pari al2 7,4%.I settori in cui si concentra lapartecipazione pubblica si confermano quelli energetici,infrastrutturali e dei servizi avanzati.I settori con il maggior numero diimprese partecipate attive sono le attività professionali,scientifiche e tecniche (vi opera il 143% delle partecipate e il 3,2%degli ad detti) e il settore del trasporto e magazzinaggio(rispettivamente 10,6% e 38,1%). L'efficienza sembra non mancare.La produttività del lavoro, in termini di valore aggiunto peraddetto, è di quasi il 50% superiore a quella delle aziende con lestesse forme giuridiche non partecipate dal settore pubblico.C'è da dire che questo effetto èampiamente determinato dalla differente composizione settoriale edimensionale delle partecipate pubbliche. Tuttavia - evidenzial'Istituto - i livelli di produttività del lavo ro delle impresecontrollate dalla Pa, risultano superiori a quelli medi in tutte leclassi di addetti delle imprese,Inoltre risultano in calo, sono 1.092(-4% rispetto al 2014), anche le imprese non attive che hannopresentato nel 2015 una dichiarazione contabile o fiscale (ilbilancio d'esercizio o la dichiarazione dei redditi con modelloUnico). A riguardo, l'Istat, in una nota alla pubblicazione,sottolinea che «la riduzione del numero sembra riconducibile aiprimi effetti del piano di razionalizzazione introdotto con la leggedi stabilita 2015Eh effetti I bilancio dell'istitutodi statistica, relativo al 2015, quest'anno arriva in concomitanzacon a stretta imposta dalla riforma Madia. Manca una settimana a unascadenza non da poco: entro fine ottobre le amministrazioni devonofar sapere al ministero del l'Economia cosa intendono fare dellequote da loro detenute nelle varie società, I piani con i taglidovevano essere in realtà già pronti per settembre, ma le deliberecomunali si sono succedute alla spicciolata.Le imprese attive partecipate da almenoun'amministrazione pub blica regionale o locale si riducono deI12,7% su base annua, con una flessione in termini di addetti del12% (-46.847).1± grandi città, da Roma a Milano, daFirenze a Napoli, passando per Torino e Venezia, dovrebbero essere inregola coni tempi dettati dalla legge. Peri Comuni più picco li lecertezze sono invece poche. Ma di certo dalle notizie che giungonodal territorio, il Nord è sembrato più attivo. Chi non provvedesecondo le tappe stabilite però rischia. Se non si presenta il pianodì revisione straordinario, si va in contro alla perdita di ognidiritto sulla partecipata. Non solo, in questi casi scatta anche'immediata liquidazione.Intanto l'Istat ragguaglia sullostato dell'arte, anche se l'aggiorna mento non va oltre il 2015.In tutto, per la precisione, le partecipate sono 9.655, in calo del2,1% sull'anno prima, anche se sale il numero di lavoratori alleloro dipendenze: sono 882.012 (+43%) In effetti una sforbiciata eraStata già tentata con le manovre de anni precedenti e qualche fruttoinizia a vedersi. Specialmente se sì guarda alle società di Comuni,Province e Regioni. Qui la dieta è valsa una riduzione del 12%,anche in termini di ad detti.Anche le 'vecchie" piaghe che dasempre affliggono il settore si attenuano: le imprese senza occupatisono ancora 1.837, più di una su quattro, ma almeno diminuiscono del4.4% rispetto all'anno prima Lo stesso discorso vale per le "matti-ve", pari a 1.092, e per le controllate in perdita (il 23,5%).