LA SICILIA
STRADE PROVINCIALI Finanziamento della Regione per lavori di manutenzione
E' arrivato il primo decreto di finanziamento da parte della Regione Siciliana per gli interventi sulle strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il provvedimento in questione riguarda la Strada Provinciale n. 34 Bivio Tamburello-Bivona, oggi parzialmente chiusa al traffico, e accredita il finanziamento del progetto esecutivo relativo alla rimozione delle frane del corpo stradale. L'importo finanziato del progetto, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, ammonta a 905.050,00 euro. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sta già attivando l'iter amministrativo per effettuare la relativa gara d'appalto nel più breve tempo possibile, in modo da ripristinare in tempi quanto più brevi possibile il transito regolare lungo questa via di collegamento tra territori particolarmente importanti per l'economia della nostra provincia. Si attendono ovviamente anche i decreti di finanziamento per gli altri progetti esecutivi presentati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture, senza i quali non sarebbe possibile in alcun modo attivare le procedure di gara. In particolare si attendono in tempi brevi. I decreti relativi agli altri progetti trasmessi il 9 maggio unitamente al progetto esecutivo sulla SP n. 34, riguardanti le Strade Provinciali n. 24-A, n. 20, n. 3, n. 80, n. NC 07, n. 2 e n. 26-B, per un importo complessivo di oltre 4.700.000, 00 euro. - FRANCESCA M. MAGRI'
PALMA
La Sp 55 sempre di più arteria più «battuta»
Palma di Montechiaro. È ormai una delle arterie del territorio palmese più percorsa in quanto collega il centro abitato con la borgata marittima di Marina di Palma e con le zone residenziali di Mortilli, Fumaloro e Capreria. Ma non solo, dalla strada provinciale si giunge al Castello di Montechiaro, meta di turisti e di pellegrini che si recano in visita al fortilizio dove nella cappella dimora la piccola statua della Madonna di Montechiaro. Ma è stata da anni una strada quasi abbandonata, priva di adeguata manutenzione anche ordinaria e dalla presenza giornaliera di un cantoniere, in grado di intervenire per eliminare eventuali situazioni di pericolo. Da aggiungere che la segnaletica orizzontale e verticale è carente e manca un segnale che indichi il limite di velocità specie nel lungo rettifilo dove le macchine in transito pigiano forte nell'acceleratore. Alcune delle più evidenti lacune presenti nella viabilità, potrebbero essere eliminate, alla luce dell'intervento del Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Agrigento dottor Giuseppe Marino, palmese verace. Marino ha deciso di inserire proprio la SP 55 quella cioè che dal quadrivio della SS 115 conduce sino al bivio di Capreria e Facciomare sotto la giurisdizione della ex Provincia in alcuni progetti,ritenuti sufficienti ed adeguati per potere garantire una regolare transitabilità. E stato, infatti, assicurato che la SP 55 farà parte tra quelle arterie alle quali sarà assicurata una manutenzione ordinaria costante attraverso i cosiddetti "contratti aperti". - FILIPPO BELLIA
Scrivolibero.it
Primi
risultati della fitta serie di controlli effettuati dalla Polizia
Provinciale sul territorio in seguito alle numerose segnalazioni
sull'abbandono indiscriminato di rifiuti.
Dodici
sanzioni amministrative dell'importo di 600 euro ciascuna sono
state inflitte ad altrettanti cittadini che avevano abbandonato
rifiuti nella zona ASI, ove si era creata una vera e propria
discarica. I controlli sono stati eseguiti utilizzando personale in
borghese e auto civetta. Sempre in zona ASI, è stato denunciato alla
Procura della Repubblica un cittadino responsabile di abbandono di
rifiuti provenienti da attività commerciali.
Controlli
anche sulla SP n. 1 in contrada Borsellino, ove si è proceduto ad
ispezionare alcuni campioni di rifiuti abbandonati lungo la strada
per risalire all'identità dei responsabili. Due i verbali elevati
dagli agenti della Polizia Provinciale, che, pur con notevoli
difficoltà legate alle carenze di organico, hanno eseguito oltre
cinquanta controlli, con appostamenti anche di dodici ore
consecutive, sempre in borghese e con auto civetta, per cogliere sul
fatto gli irresponsabili che da mesi depositano rifiuti lungo le
strade interne. In questo senso, dopo la riunione convocata dal
Prefetto di Agrigento che sollecitava forme di coordinamento tra le
amministrazioni comunali per prevenire il fenomeno delle discariche
abusive, diversi Comuni e il Libero Consorzio di Agrigento
collaborano per scoraggiare queste vere e proprie manifestazioni di
inciviltà che oltre a deturpare il territorio creano non pochi
problemi dal punto di vista igienico-sanitario.
L'Ufficio
Risanamento Ambientale del Libero Consorzio, peraltro, ha già
provveduto a rimuovere rifiuti speciali (come l'amianto) e gli
ingombranti abbandonati in alcuni punti della SP n.1.
Larepubblica.it
"Ha
causato il dissesto a Porto Empedocle": il sindaco di Agrigento
Firetto rischia di decadere
Il sindaco di Agrigento, Calogero
Firetto, rischia di decadere entro pochi mesi dalla carica. E' la
conseguenza dell'atto di citazione per danno erariale, che la procura
regionale della Corte dei conti gli ha appena consegnato. Le
contestazioni a Firetto riguardano il periodo in cui amministrava il
Comune di Porto Empedocle: la procura guidata da Gianluca Albo ha
accertato che l'allora sindaco empedoclino ha utilizzato parte di una
cospicua somma chiesta alla Cassa depositi e prestiti (quasi tre
milioni 900 mila euro in tutto) non per liquidare i debiti dell'ente
ma per sostenere la spesa corrente. Firetto si difende, nelle sue
deduzioni, attribuendo la responsabilità al dirigente responsabile
del settore finanziario, Salvatore Alesci, anche lui citato in
giudizio. Proprio a causa di quell'operazione finanziaria contestata,
secondo la Corte, il Comune di Porto Empedocle è andato in dissesto
nell'ottobre del 2016, due anni dopo le dimissioni di Firetto, nel
frattempo eletto sindaco di Agrigento. Di conseguenza, con un atto
che ha pochi precedenti, la Procura della Corte dei conti chiede sì
al sindaco parte della quota del prestito (911 mila euro)
illegittimamente speso, più una sanzione pari a dieci voltgeil suol
stipendio, ma invoca pure un provvedimento previsto da una legge del
2011 per gli amministratori che hanno contribuito a determinare il
default di un ente: l'interdizione da tutte le cariche, figlia del
fatto che Firetto - se la tesi della Procura sarà accolta - non
avrebbe potuto candidarsi per dieci anni al ruolo di sindaco.
Toccherà alla sezione giurisdizionale esprimersi sulla richiesta
della Procura: l'udienza è fissata per il 28 febbraio.
CORRIERE.IT
Candidature alle regionali in Sicilia, a rischio
la verifica dell'Antimafia
Non potrà concludersi entro il 29
ottobre il monitoraggio delle candidature alle elezioni regionali
siciliane e nei Comuni sciolti per mafia che torneranno al voto il 5
novembre. Lo rileva l'Ufficio di presidenza della Commissione
parlamentare Antimafia che ha fatto il punto sulle attività di
verifica. L'Ufficio ha comunque stabilito che «i dati saranno resi
pubblici appena disponibili e verificati». Le attività di verifica,
spiega la Commissione, sono ancora in corso e si svolgono in
collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia, che ha avviato
la ricognizione dei dati giudiziari relativi sia alla legge
Severino sia al Codice di autoregolamentazione secondo la
procedura prevista dal Csm. In ragione di tale procedura, che
prossimamente sarà resa più celere da nuovi sistemi informatici, il
monitoraggio non potrà concludersi entro domenica 29 ottobre,
termine fissato dalla Commissione per non arrivare troppo a ridosso
delle elezioni, e forse nemmeno entro domenica 5 novembre, data del
voto delle elezioni amministrative.