28 ottobre - sabato
SCRIVOLIBERO
Nuove offerte di lavoro sul territorio nazionale: consultazione disponibile agli Urp del Libero Consorzio comunale
Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio nazionale, saranno visionabili da lunedì prossimo, all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento.
Si tratta di offerte che riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Tra questi, 197 posti di allievi agenti di Polizia penitenziaria, 11 operatori amministrativi con licenza media da assumere a tempo indeterminato all'Agenzia delle entrate di Cagliari o 5 Consiglieri presso la Corte Costituzionale che ha indetto un concorso pubblico.
Posti disponibili anche al Comune di Bologna che procederà a 205 inserimenti di personale o al Comune di Roma dove è uscito un concorso per educatori ed insegnanti per complessivi 100 posti. Continua infine, ad assumere personale, Italo Treno che ha previsto l'assunzione di 160 tra hostess e steward di bordo e a terra per l'assistenza ai passeggeri.
Queste e altre offerte di lavoro con i dettagli sui bandi e le relative domande sono disponibili sul sito www.lavoroeconcorsi.com. Per prendere visione delle offerte di lavoro, si potrà anche andare all'Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele tutti i giorni in orario di ufficio. I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera.
GIORNALE DI SICILIA
Ex Provincia
Offerte di lavoro visionabili negli uffici Urp
Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio azionale, saranno visionabili da lunedì prossimo, all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento. Si tratta di offerte che riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Tra questi, 197 posti di allievi agenti di Polizia penitenziaria.
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Nuove offerte di lavoro
Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio nazionale, saranno visionabili da lunedì prossimo, all'ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento. Si tratta di offerte che riguardano sia il settore pubblico che il privato; impieghi a tempo determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Tra questi, 197 posti di allievi agenti di Polizia penitenziaria, 11 operatori amministrativi con Licenza media da assumere a tempo indeterminato all'Agenzia delle entrate di Cagliari o 5 Consiglieri presso la Corte Costituzionale che ha indetto un concorso pubblico. Posti disponibili anche al Comune di Bologna che procederà a 205 inserimenti di personale o al Comune di Roma dove è uscito un concorso per educatori ed insegnanti per complessivi 100 posti. Continua infine, ad assumere personale, Italo Treno che ha previsto l'assunzione di 160 tra hostess e steward di tordo e a terra per l'assistenza ai passeggeri. Queste e altre offerte di lavoro con i dettagli sui bandi e le relative domande sono disponibili sul sito www.lavoroeconcorsi.com. Per prendere visione delle offerte di lavoro, si potrà anche andare all'ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele tutti i giorni in orario di ufficio. I bandi e l offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche.
29 ottobre - domenica
GIORNALE DI SICILIA
Emergenza Centro Storico
DOPO LO SFOGO DELL'ARCIVESCOVO MONTENEGRO ASSOCIAZIONI E SINDACATI SI MOBILITANO: VOGLIAMO BLOCCARE LA FRANA
Cattedrale, la città si stringe attorno al Cardinale
Confermata per venerdì la manifestazione che esprimerà indignazione per i ritardi e solleciterà provvedimenti risolutivi
Concetta Rizzo
Sui social "viaggiano" già gli hashtag: "#Iocisarò!", "#siamotuttidonfranco" e "#ScendiamoInPiazza!!!". Agrigento, terrorizzata da quello che potrebbe accadere, si stringe attorno al suo arcivescovo, il cardinale Francesco Montenegro, e sembra proprio che, in massa, parteciperà alla marcia silenziosa - che è stata confermata per venerdì 3 novembre, memoria liturgica di San Libertino, primo vescovo di Agrigento - per manifestare «indignazione e sensibilizzare chi ha compiti di responsabilità a porre in atto azioni risolutive per la pubblica incolumità e la salvaguardia del centro storico e di un bene, la cattedrale di Agrigento, di significativa rilevanza ecclesiale, storica e architettonica». Ad organizzare la marcia, facendo proprio l'appello dell'arcivescovo Francesco Montenegro, è stata la comunità ecclesiale di Agrigento. La marcia muoverà alle 18 da via Imera (raduno davanti la Caffetteria Imera) per via 25Aprile, via Gioeni, via Plebis Rea, piazza Bibbiria, via Duomo e si concluderà in piazza don Minzoni davanti la cattedrale di San Gerlando. Ieri, però, è stata la giornata degli appelli: «Aiutiamo il nostro cardinale, don Franco a salvare la nostra cattedrale - ha detto Mario Aversa del movimento civico "Agrigento Punto e a Capo" - . «#ScendiamoInPiazza!». Aiutiamoci tutti quanti noi a scongiurarne il crollo. Preveniamo l'ipotesi di chiusura della via 25 Aprile con le prevedibili nefaste conseguenze!
Spero tanto - aggiungeva Aversa - che non si presentino però i candidati all'Ars, specie quelli che hanno già avuto una poltrona alla Regione. In questo momento ho anche una domanda: dove sono i 30 consiglieri di Agrigento? Perché nessuno di loro si sta schierando a favore della cattedrale e del suo colle che rischia di franare?". "#Iocisarò!" è hashtag utilizzato dal sindaco Lillo Firetto: «Rispondiamo numerosi all'appello del nostro arcivescovo, cardinale Francesco Montenegro, partecipiamo tutti alla marcia silenziosa di venerdì 3 per mostrare la nostra indignazione contro l'indifferenza degli organi regionali sul destino della nostra cattedrale e del colle di Girgenti. Chiediamo che finiscano di giocare a rimpiattino e decidano di assumersi le responsabilità per tutelare la pubblica incolumità e per salvaguardare il nostro patrimonio storico e architettonico. Facciamoci vedere, - ha concluso l'appello Firetto - dimostriamo che non siamo rassegnati e che è ora di smettere di perdere tempo, perché la verità è che non c'è più tempo. Soluzioni subito!». «Niente più silenzi" - scriveva, invece, il presidente di Confcommercio Francesco Picarella che lanciava l' hashtag:"#siamotuttidonfranco». Confcommercio si schierava, infatti, accanto alle 34 famiglie e alle 21 attività commerciali che rischiano di essere sgomberati qualora il pericolo divenisse imminente. «Non è più tempo di politichese, ma di un serio e immediato intervento di tutte le parti in causa per il prosieguo dell'iter per la messa in sicurezza della cattedrale e del suo colle - ha scritto Picarella - . Condividiamo le preoccupazione del cardinale Montenegro visto lo stallo, nelle operazioni dell'iter della messa in sicurezza. Stallo che mette in pericolo anche la serenità, delle famiglie e delle imprese che si trovano alle pendici del colle, e che ora rischiano lo sgombro dalle loro case e attività. È arrivato il momento che ognuno faccia la propria parte per salvare il bene monumentale, simbolo della città, e per questo siamo al fianco di don Franco e di tutta la Diocesi agrigentina, così come saremo al fianco di tutta la cittadinanza che vuole essere presente alla marcia». Alla marcia di protesta ha garantito appoggio, «contro l'attuale immobilismo», anche l'associazione ambientalista MareAmico di Claudio Lombardo, ma anche la Cisl di Maurizio Saia e la Cgil di Massimo Raso: «Saremo alla marcia perché condividiamo le parole e lo sdegno del cardinale Montenegro - ha scritto Raso - . Questa vicenda è davvero la metafora di quello che è accaduto nel governo della Sicilia: approssimazione e inconcludenza. Proprio nei giorni scorsi, la nostra categoria dell'edilizia: Fillea Cgil ha incontrato don Giuseppe Pontillo per fare il punto della situazione. Ci saremo e talloneremo il governo regionale fino alla fine dei lavori». (CR)
LA SICILIA
Speciale "tartaworld"
UN'INTERA COMUNITA' A SALVAGUARDIA DELLE TARTARUGHE
Nella seconda annualità sono stati realizzati 134 eventi che si collegano ai 400 momenti da sviluppare nel triennio 2016-2018
Si è conclusa la seconda annualità della campagna TartaWorld delle isole Pelagie che coerentemente con le finalità del progetto TartaLife, anche quest'anno ha contribuito, attraverso il programma d'informazione e sensibilizzazione sviluppato nel trimestre lugliosettembre, alla riduzione della mortalità dello tartarughe marine. Il progetto TartaLife, promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare, si prefigge di affrontare la complessa problematica della mortalità delle tartarughe mari no dovuta allo catturo accidentali, mettendo in campo fino al 2018 azioni pianificate, dirette sia al mondo della pesca professionale che a tutti i portatori d'interesse, il progetto si realizza grazie alla sinergia tra CNR-ISMAR (ente capofila) e gli altri partner, ovvero Provincia Regionale di Agrigento oggi Libero Consorzio Comunale). Ente Parco Nazionale del Fondazione ( CTS, AMP Isole Egadi [ AMP Isolo Pelagie Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa] e Consorzio UNIMAR. L'iniziativa TartaWorld delle Isole Pelagie è promossa dal Comune di Lampedusa e Linosa e dall'AMP Isole Pelagie con la collaborazione della società Cooperativa Green Life di Agrigento e suoi partner o prevede la realizzazione di 130 eventi informativi e promozionali che vengono organizzati in diversi o, intesti isolani: spiagge,hotel centro cittadino, scuole, centri di recupero tartarughe, AMP, porto o presso i diving. Nel Mediterraneo ogni anno, sono oltre 130 mila le tartarughe marine della specie tartaruga Caretta caretta che rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori. Circa 70 mila abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada. oltre 40 mila restano intrappolate nello reti a strascico e circa 23mila in quelle da posta per un totale di 133mila catture con oltre 40 mila casi di decesso. Lo attività di TartaWorld sono iniziato nelle Isole Pelagie in via preliminare già nei mesi di aprile e maggio con i servizi aggiuntivi alla campagna e con il progetto dell'associazione Marevivo 'Delfini guardiani delle Isole di Lampedusa o Linosa". Marevivo, in collaborazione con l'AMP Isole Pelagie ha sviluppato con gli studenti delle scuole primarie e con quelli della scuola superiore con l'Alternanza Scuola Lavoro, una serie di attività dedicate alla conoscenza dei rischi d'estinzione delle tartarughe marine, alla necessità di tutela e più in generale agli obiettivi del progetto TartaLife. Nel corso della seconda annualità sono alati realizzati 34 eventi, clic si collegano ai 400 momenti da sviluppare nel triennio 2016-2018, per il coinvolgimento diretto dei protagonisti del progetto Tartalife: i pescatori, i biologi, i veterinari o i volontari dei Centri di Recupero, le scuole, i turisti gli operatori turistici, le Aree Marine Protette o infine i cittadini o le istituzioni. Tutti gli eventi sono stati realizzati nelle Isole dì Lampedusa e Linosa. Oltre un migliaio il m nero dei partecipanti registrati ma l'adesione è ben più ampia se si considera che il calcolo non elenca i partecipanti che sono stati coinvolti in situazioni di grande affluenza.
ENZO MINIO
CAMMARATA
Interventi in strade rurali
A breve alcune strade dei comune di Cammarata, guidato dal sindaco Vincenzo Giambrone, saranno interessate a lavori di ristrutturazione. La decisione è stata presa durante una riunione di giunta, avvenuta lo scorso giovedì all'interno del comune di Cammarata. nella quale si è deciso di assegnare a Responsabile dell'Area Urbanistica. Manutenzione e Territorio la somma complessiva di 2 4 mila curo. L'iniziativa di sistemare queste strade si è resa necessaria a causa dell'arrivo delle prime piogge autunnali che spesso causano disagi alla percorribilità di queste vie, dove sono presenti molte aziende agricole. Le strade e contrade che saranno oggetti di lavoro sono contrada Giardinello, Gilferraro, Casaticchìo, Tumarrano, Boccadi, Capra e altre strade del territorio comunale.
30 ottobre - lunedì
GIORNALE DI SICILIA
CURIA. Lanciata una mobilitazione su internet per pubblicare online foto di celebrazioni e ricordi legati alla cattedrale. Intanto arrivano nuove adesioni alla marcia
Concetta Rizzo
È la chiesa di tutti gli agrigentini, ma non soltanto. Alla cattedrale di San Gerlando tanti giovani si sono uniti in matrimonio, i diaconi e i preti sono stati ordinati per il ministero, sono stati celebrati battesimi, prime comunioni e cresime. La cattedrale è stata - e lo è ancora - parte viva del sacramento.
Ed è per questo che «L'Amico del popolo» - cercando di tenere focalizzata l'attenzione sull'immobilismo che sta paralizzando l'iter di mitigazione del dissesto idrogeologico del colle - ha lanciato la campagna «Cattedrale Viva». Sui social ieri rimbalzava l'invito ad aprire gli archivi fotografici e a condividere i ricordi personali che nella cattedrale di San Gerlando hanno visto nascere e crescere la fede. Venerdì sarà il giorno della silenziosa marcia.
Un corteo che esprimerà dissenso e indignazione per quanto sta avvenendo. Ma fra gli agrigentini che vivono e lavorano in via 25 Aprile - case e negozi rischiano di essere sgomberati se il pericolo frane dovesse divenire imminente - continua a riecheggiare una proposta: consegnare le schede elettorali in Comune e rifiutarsi di andare a votare, per il rinnovo delle cariche della Regione, domenica prossima. Intanto, però, si pensa alla marcia silenziosa. E ieri hanno ufficialmente aderito all'iniziativa, raccogliendo di fatto l'appello lanciato dal cardinale Francesco Montenegro, sia il Fai - che a metà mese ha organizzato, facendo rivivere anche i luoghi dell'area della cattedrale, la «Giornata Fai d'autunno» - che la Uil di Agrigento. Fai e Uil, dunque, parteciperanno al corteo che da via Imera si snoderà fino a piazza don Minzoni. «Saremo tutti a marciare e a gridare la nostra rabbia e indignazione per una vicenda quella della cattedrale che peggiora di giorno in giorno, - ha scritto, ieri, Gero Acquisto della Uil - . Siamo vicini al clero agrigentino, ai residenti e a tutte le forze libere e sane della città che pretendono risposte su una vicenda che è lo specchio dello stato delle cose. Da due anni sollecitiamo tutte le istituzioni ad intervenire, ormai il vaso è colmo, spero che la maggioranza di cittadini, in maniera pacifica ma determinata, possa illuminare le menti di chi ha responsabilità ad intervenire presto e finalmente concretamente. Adesso tutta la comunità con in testa il cardinale lancerà questo nuovo, ennesimo, forte e chiaro appello e chi ha orecchie per intendere non faccia finta di nulla». Per la messa in sicurezza della cattedrale s'attende l'esito della gara d'appalto. È la collina, sulla quale sorge il duomo, che, al momento, sembra essere stata dimenticata. Un anno fa, tutto sembrava essere stato definito. Si attendeva lo storno dei fondi dall'assessorato al Territorio ed Ambiente della Regione alla Protezione civile regionale che doveva occuparsi del bando per la ricerca europea dei professionisti capaci di mettere nero su bianco un progetto di mitigazione del dissesto idrogeologico e dunque di messa in sicurezza della collina. Storno di 1.893.803 euro che non c'è mai stato. E lo scorso 9 ottobre, la doccia fredda: l'assessorato del Territorio e dell'Ambiente ha fatto sapere che «il dipartimento regionale della Protezione civile non è tra i beneficiari individuati». (*CR*)
LA SICILIA
IL PROSSIMO 3 NOVEMBRE LA CHIESA SCENDE IN PIAZZA
La voce grossa contro la chiusura della Cattedrale.
Se protesta "dura" dovrà essere, protesta dura sarà. Chi protesta di solito si ferma, sciopera, si astiene dal lavoro o dalle proprie attività abituali. E siccome il prossimo 3 novembre la Chiesa agrigentina scenderà in strada per urLare la propria rabbia per la perdurante chiusura della Cattedrale di San Gerlando per il su sempre più incombente rischio di cedimento, ecco che su ordine del cardinale Francesco Montenegro tutte le parrocchie del capoluogo rimarranno chiuse. Mai successo. Portoni sbarrati dalle 17 in poi, in concomitanza con lo svolgimento della marcia pomeridiana che si snoderà dalla rotatoria di via Imera, lungo la via XXV Aprile, culminando in via Duomo, ai piedi della grande malata. lo tutte le parrocchie della città ieri è stato giorno di annuncio, giorno di comunicazione su come scendere in piazza per dire "basta" alle perdite di tempo e alle prese in giro rispetto a una problematica che da troppi anni viene rinviata. Le parrocchie rimarranno chiuse dunque da 17 in poi, volendo lanciare quindi un segnale visibile e forte rispetto a una comunità troppo spesso silente. Con le parrocchie chiuse si auspica che la gente possa fornire una partecipazione maggiore rispetto alle abitudini pigre degli agrigentini. I sacerdoti hanno dunque avuto il via libera a chiudere le proprie chiese, invitando tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti del Duomo agrigentino a recarsi in via Imera per rendere più corposa la partecipazione popolare all'evento. La Cattedrale infatti non è patrimonio solo di chi vive nel centro storico, ma dell'intera comunità agrigentina. Mai si era vi sta ad Agrigento una manifestazione di civile protesta così forte, tanto da portare alla chiusura delle parrocchie, con l'evidente intenzione di lanciare un messaggio simbolico agli amministratori politici, a tutti i livelli. Quasi come se il cardinale Montenegro volesse dire a chi comanda" chiuso il Duomo chiuse tutte le altre chiese della città.- FRANCESCO DI MARE
Corriere di Sciacca
STRADE PROVINCIALI, COMINCIANO AD ARRIVARE I SOLDI PER LA MANUTENZIONE
E' arrivato finalmente il primo decreto di finanziamento da parte della Regione Siciliana per gli interventi sulle strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il provvedimento riguarda la strada provinciale n.34 Bivio Tamburello-Bivona, oggi parzialmente chiusa al traffico, e accredita il finanziamento del progetto esecutivo relativo alla rimozione delle frane del corpo stradale ai km 1+600, 7+600, 11+700 e 11+900. L'importo finanziato del progetto, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, ammonta a 905.050, 00 euro.
Il Libero Consorzio sta già attivando l'iter amministrativo per effettuare la relativa gara d'appalto nel più breve tempo possibile, in modo da ripristinare il transito regolare lungo questa via di collegamento tra territori particolarmente importanti per l'economia della nostra provincia. Si attendono ovviamente anche i decreti di finanziamento per gli altri progetti esecutivi presentati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture, senza i quali non sarebbe possibile in alcun modo attivare le procedure di gara. In particolare si attendono in tempi brevi i decreti relativi agli altri progetti trasmessi il 9 maggio unitamente al progetto esecutivo sulla SP n. 34, riguardanti le Strade Provinciali n. 24-A, n. 20, n. 3, n. 80, n. NC 07, n. 2 e n. 26-B, per un importo complessivo di oltre 4.700.000, 00 euro.
QuiLicata
Ristrutturazione del commissariato di polizia di Licata, pronto il bando per appaltare i lavori
Ormai ad un passo l'intervento di ristrutturazione dei locali, di proprietà del Comune di Licata, che in via Campobello ospitano il commissariato di polizia. Sull'albo pretorio on line del Comune è stato pubblicato un atto del dirigente del dipartimento Lavori Pubblici e Urbanistica, Vincenzo Ortega, che contiene la determina a contrarre mediante procedura aperta. La gara per affidare i lavori si terrà presso la stazione unica appaltante del Libero consorzio dei Comuni di Agrigento. Il progetto esecutivo ha un importo complessivo di 448.480 euro, di cui 282.508,09 per i lavori a base d'asta, 4.684,26 euro per gli oneri di sicurezza, 89.080,32 euro per il costo della manodopera e, infine, 165.971,91 euro per somme a disposizione dell'amministrazione comunale. A breve sarà reso noto il giorno della gara ed il termine a disposizione delle imprese edili per presentare la documentazione necessaria per partecipare.