Giornale di Sicilia
Musumeci, il risiko delle trattative tra presidenza dell'Ars e assessorati
Il centrodestra pensa di offrire una delle vicepresidenze di sala d'ercole al pd
La prima mossa sarà l'elezione, data per scontata, di Miccichè a Palazzo dei Normanni. Poi la giunta
La prima mossa sarà l'elezione del presidente dell'Ars. Gli equilibri politici nel centrodestra si troveranno dopo la votazione che dovrebbe incoronare Gianfranco Miccichè. Era unpassaggio non scontato alla vigilia del voto, quando si pensava che il centrodestra non avrebbe avuto la maggioranza. Ora invece i 36 deputati assicurano il successo. E per di più non è un mistero che Miccichè eserciti una certa influenza su alcuni deputati del centrosinistra: a cominciare da Edy Tamajo, uno dei due soli eletti nella lista del Pdr palermitano ma storicamente vicino proprio al leader di Forza Italia. Per mettere al riparo l'elezione di Miccichè il centrodestra prevede anche di offrire una delle due vicepresidenze dell'Ars al Pd, che vanta 11 deputati, invece che ai 5 Stelle che ne contano 20. L'altro vicepresidente dovrebbe invece andare a un partito del centrodestra ed è un ruolo molto ambito. Al pari di quelli nell'ufficio di presidenza che diventeranno compensazioni per i delusi dal toto assessori. Dunque è prevedibile che le trattative per la giunta si svolgano contemporaneamente a quelle per l'Ars. Anche perchè sulla giunta ieri sono iniziate, molto sotto traccia, le prime frizioni. E anche di questo giovedì Miccichè e Francesco Scoma parleranno in un incontro con Berlusconi a Roma. Il nodo è quello degli assessori designati in campagna elettorale. Gaetano Armao (Economia), Roberto Lagalla e Vittorio Sgarbi. Quali partiti rappresenteranno? Se Forza Italia dovesse considerare «suoi» Armao e Sgarbi, avrebbe poi solo altri tre posti per tutti gli altri aspiranti. E gli aspiranti sono tantissimi. Il più accreditato è Marco Falcone, primo degli eletti a Catania, che con Musumeci ha un rapporto solidissimo. Va detto che Miccichè potrebbe avere la necessità di recuperare in giunta alcuni «trombati» eccellenti. A Messina, per esempio, è rimasto fuori Nino Germanà, molto influente in quell'area. E anche Santi Formica è rimasto escluso a Messina. Per il resto va ricordato che Miccichè durante la campagna elettorale ha promesso posti in giunta a Riccardo Gallo ad Agrigento, a Edy Bandiera a Siracusa, a Gianni Mauro a Ragusa. E a un giovane consigliere di Trapani, Giuseppe Guaiana. Impossibile mantenere queste promesse, soprattutto se prima non si scioglie il nodo Armao-Sgarbi. È un problema anche per Saverio Romano. Ai Popolari-Autonomisti potrebbero andare due posti ma sono già stati indicati i palermitani Toto Cordaro e Lagalla. E da Catania invece Lombardo pressa per dare spazio ad Antonio Scavone, senatore ed ex manager della Asp, o in alternativa al neo eletto Peppe Compagnone. L'unica soluzione, sussurranno da Catania, è rinunciare a uno fra Cordaro e Lagalla. Ma Romano continua a considerare Lagalla fuori quota. Il punto è, ribattono gli uomini di Musumeci, che sia Lagalla che Armao erano stati designati quando si pensava che avrebbero presentato liste autonome. Invece poi le liste a sostegno di Musumeci non sono spuntate. In attesa di sciogliere questi nodi, è già venuto meno il principio per cui ogni 3% conquistato scatterà un assessorato per il partito. Musumeci aveva indicato questa regola quando si temeva che alcune liste non avrebbero superato il 5% e che quindi questo fosse il modo per recuperare i big. Ora però, con tutte le liste sopra il 5%, questa regola verrà rivista. Lo schema su cui si lavora a Catania per il momento prevede 5 o 6 posti a Forza Italia, 2 all'Udc, 2 ai Popolari, e uno ciascuno a Diventerà Bellissima e Fratelli d'Italia. Se Fi rinunciasse a un posto potrebbe esserci spazio per la Lega. In ogni caso l'unica cosa che Musumeci ha assicurato in questa fase è che quella che sta nascendo sarà un giunta fatta da politici e non da tecnici. In questo quadro l'Udc punta a 2 assessori: in pole position Mimmo Turano e Margherita La Rocca Ruvolo. Per Diventerà Bellissima si è fatto a caldo il nome di Giusy Savarino, che ieri però ha perso quota: ora avrebbe più chances il palermitano Alessandro Aricò. Per La Lega si è parlato di Alessandro Pagano ma è probabile che Musumeci dica no a chi è stato in giunta nel passato con Cuffaro.
la prima giornata da presidente. L'annuncio: «Incontrerò i dirigenti, voglio premiare i meritevoli»
«Bonificherò la Regione, sarà più efficiente»
Riccardo Vescovo
palermo
«Voglio fare il lavoro più sporco, bonificare la Regione, renderla efficiente, premiare il merito dei dirigenti». Nello Musumeci detta l'agenda da neo presidente prima di rifugiarsi per tre giorni nelle campagne del catanese per il meritato riposo. Per prima cosa vuole incontrare i dirigenti della Regione e soprattutto i rettori delle università, perché il punto di partenza del suo programma è quello di «rimettere l'impresa al centro e questo non può che avvenire partendo dal mondo accademico e dalla scienza ». Un gesto anche simbolico quello di Musumeci, che per tregiorni staccherà la spina in vista del tour de force che lo vedrà alle prese anche coi primi nodi politici da sciogliere. Riposo, si fa per dire. Perché Musumeci trascorrerà questi giorni nelle campagne di Militello dove ha un bel po' di lavori arretrati da fare. Ci sono gli aranci da potare e sistemare: chi gli è stato al fianco racconta che per lui è stato un colpo al cuore vedere la campagna in pessime condizioni. Così come non è stato facile per lui stare lontano dai suoi due cani, Bimba e Lulù, a cui è affezionato tantissimo. Un amore viscerale che lo ha spinto a fare un salto a trovarli in questi giorni e prima dello spoglio. Incampagna Musumeci sistemerà anche il vigneto che ha impiantato da un paio di anni e che l'anno prossimo dovrebbe produrre il primo vino. La mattinata del presidente è iniziata con la visita al cimitero al figlio Giuseppe, poi è andato a fare la spesa perché il frigo era completamente vuoto. Quindi l'incontro all'aeroporto con Matteo Salvini, col selfie scattato dal telefonino del leader leghista. Alla domanda del barista «volete un arancino?», Musumeci e Salvini hanno sorriso e replicato: «No, grazie, basta arancini... ». Un viaggiatore li ha salutati e chiesto a Musumeci «e Salvini?», e lui pronto: «Quelli della Lega sono tra i nostri migliori amici». Musumeci ha anche sentito per telefono il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha fissato una serie di incontri a Bruxelles nei quali il governatore intende fare il punto sulla spesa e la programmazione dei fondi europei. Una raffica di colloqui frenetici per il nuovo presidente, che ha partecipato anche alla trasmissione di Raiuno «Porta a porta» andata in onda ieri sera. Musumeci ha ribadito alcuni punti del suo programma, a cominciare dalla necessità di rimettere al centro l'impresa, di snellire la burocrazia e premiare il merito. Quindi un chiarimento sui forestali, spiegando che sono sì 23 mila ma non sono utilizzati a tempo pieno e tutto l'anno. L'obiettivo, ha ribadito, è allargare le competenze assegnate utilizzandoli ad esempio nella pulizia dei fiumi e nella messa in sicurezza del territorio. «Voglio essere un'alternativa, non un'alternanza - ha detto Musumeci - veniamo da settant'anni di politica assurda e irrazionale. Ora voglio voltare pagina. Potrò dire qualche no, perché tra cinque anni me ne torno in campagna. Il mio primo provvedimento sarà rendere efficiente la Regione, premiare il merito dei dirigenti e andare a Roma e incontrare il governo per vedere se vuole applicare in toto le misure previste dallo Statuto. Dobbiamo convincere i siciliani che non si devono accontentare di un destino affidato ad altri». C'è però anche un altro aspetto di cui Musumeci dovrà occuparsi al rientro dai tre giorni di pausa ed quello politico. C'è una giunta da definire anche in base ai rapporti di forza emersi dalle urne. Forza Italia rivendica il ruolo di primo partito ma sia Lega sia popolari e autonomisti mettono sul tavolo il propriorisultato. (RIVE)
Tribunale. Si tratta dell'imprenditore Vincenzo Vecchio e dell'agronomo Giovanni Alletto. Al centro della vicenda i lavori in una villa e la messa a dimora di 40 palme
Processo a D'Orsi, in Appello saranno riascoltati due testi
L'imprenditore Vincenzo Vecchio - l'uomo che, quando era già indagato per corruzione in atti giudiziari, ammise in aula di avere testimoniato il falso per mantenere un accordo col presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - sarà ascoltato anche al processo di appello. Pure l'agronomo dell'ente Giovanni Alletto, immortalato mentre coordinava la messa a dimora di quaranta palme, acquistate con i soldi della Provincia, nel giardino della villa di Montaperto di D'Orsi, sarà chiamato a dare la sua versione dei fatti. Lo hanno deciso i giudici della Corte di appello accogliendo la richiesta del pg Emanuele Ravaglioli. D'Orsi, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari, in primo grado, è stato assolto da quasi tutte le accuse (una trentina di ipotesi fra abuso di ufficio, concussione, peculato e truffa) e condannato a un anno di reclusione per un'accusa di abuso di ufficio collegata al rimborso di una quindicina di pranzi senza che risultasse "adeguatamente motivato il fine istituzionale": la condanna a 8 mesi al vice segretario generale dell'ente, Ignazio Gennaro, anch'egli imputato in appello, scaturisce dall'avere dato il via libera all'approvazione dei rimborsi. Dal caso delle palme (che ha portato a un altro processo concluso con la condanna di D'Orsi a 4 mesi per corruzione) scaturisce pure un'ipotesi di peculato perché l'agronomo sarebbe stato sottratto al suo lavoro negli orari di servizio. Alletto ha riferito di essere stato convocato da D'Orsi all'esterno dell'ufficio "ma solo per discutere di lavoro". I giudici di appello, adesso, vogliono vederci più chiaro. Ma è destinata a fare scintille soprattutto l'audizione di Vincenzo Vecchio, indicato come vittima di concussione perché avrebbe svolto dei lavori nella villa di Montaperto con la sua impresa edile che D'Orsi non avrebbe pagato abusando del suo potere che gli derivava dall'essere, in quel periodo, nel 2011, presidente della Provincia. D'Orsi, in seguito, denunciò di avere subito un tentativo di estorsione, da parte di Vecchio, che fra la prima e la seconda deposizione al processo di primo grado gli avrebbe chiesto un posto di lavoro per il figlio prospettando che, in caso contrario, avrebbe ritrattato la precedente versione favorevole. Il pm Carlo Cinque, che ha appellato le assoluzioni, non gli credette e li indagò entrambi per corruzione in atti giudiziari, ritenendo in sostanza che fossero d'accordo fin dall'inizio per realizzare la combine. Scenario che, in parte, Vecchio ha confermato in aula. Dell'inchiesta non si ha più notizia ma il 29 novembre, quando dovrà testimoniare insieme allo stesso Alletto, si dovrà accertare come stanno le cose perché se l'indagine non è stata archiviata dovrà essere assistito da un difensore. (*GECA*) Ge.Ca
Ex Provincia
Disposti lavori straordinari al liceo Politi
Lavori di manutenzione straordinaria al liceo Scientifico e Scienze umane "Politi". A bandire la gara d'appalto, dal valore complessivo di 248.915 euro, è stato il commissario del Libero consorzio comunale Giuseppe Marino. L'importo a base d'asta è, invece, di 228.132 euro. I plichi di offerta, per partecipare alla gara d'appalto, dovranno essere presentati entro mezzogiorno del 22 gennaio prossimo.(*CR*)
Libero consorzio.
Riguarda i comuni di Sciacca, Porto Empedocle e Licata dove operano gli esperti della Bio&Tec. Nel 2016 l'esito della partecipazione ai bandi è risultato basso
L'ex Provincia dirama il calendario di novembre dello sportello pesca
Rimarranno aperti sino al mese di agosto del 2018 gli sportelli informativi istituiti dal Libero consorzio comunale di Agrigento per informare gli operatori professionali della pesca delle tre principali marinerie agrigentine sulle nuove opportunità di finanziamento previste dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Anche per il mese di novembre, dunque, nei tre desk informativi che sono operativi a Licata, Porto Empedocle e Sciacca sarà possibile contattare, secondo il calendario appresso specificato illustrato, gli esperti della Bio&Tec società cooperativa di Trapani, aggiudicataria del servizio attivato dal Libero consorzio comunale di Agrigento nell'ambito dell'azione E.2 del progetto Ue Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale. Nei primi tre trimestri del 2017 sono state oltre 120 le consulenze che gli esperti hanno fornito ai pescatori delle tre marinerie, main genere, rispetto al numero di richieste di informazioni nei desk, l'esito finale della partecipazione ai bandi è stato piuttosto basso, tranne che per la misura 1.32 «Salute e Sicurezza», probabilmente a causa dei requisiti di accesso che hanno ridotto le possibilità di finanziamento, e ai costi di investimento di non facile gestione da parte degli operatori della pesca. Questo il calendario previsto per il mese di novembre: a Sciacca, presso la cooperativa L'Ancora, vicolo Mazzola numero 8, lo sportello sarà aperto: sabato 18 e giovedì 30 novembre dalle 9 alle 13; a Sciacca, nella sede di Lungomare Cristoforo Colombo numero 11, lo sportello sarà aperto: sabato 11 e sabato 25 novembre dalle 9 alle 13; a Porto Empedocle, in via Giotto numero 7, lo sportello sarà aperto: giovedì 9 e giovedì 23 novembre dalle 9 alle 13; infine a Licata, presso lo Studio di assistenza e consulenza per i pescatori di via Principe di Napoli numero 53, lo sportello rimarraà aperto giovedì 9 e giovedì 23 novembre dalle 15 alle 19. Gli uffici di Licata dello Sportello pesca del Libero consorzio (*PAPI*)
Sicilia24h
DEPUTATI AGRIGENTINI ALL'ARS
I sei deputati eletti nel collegio di
Agrigento dovrebbero essere (attenzione dovrebbero) Matteo
Mangiacavallo e Giovanni Di Caro per il Movimento 5 Stelle,
Margherita La Rocca Ruvolo per l'Udc, Carmelo Pullara per Idea
Sicilia - Autonomisti e Popolari, Riccardo Gallo per Forza Italia e
Michele Catanzaro per il Partito Democratico. Gli altri due (e sono
8) sono eletti nel listino con Musumeci, qualora Musumeci si confermi
in testa. E si tratta di Roberto Di Mauro per Idea Sicilia -
Autonomisti e Popolari, e Giusi Savarino con Diventerà Bellissima.
Infatti, secondo i dati relativi a 385
sezioni su 510, nella lista del Partito Democratico Catanzaro ha
5.239 voti, poi Panepinto 4.368, poi Mariella Lo Bello 1159. A
Sicilia Futura non sarebbe scattato il seggio nel collegio di
Agrigento, e, comunque, Salvatore Cascio ha 3834 voti, e Michele
Cimino 3047 voti. Nel Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo,
deputato uscente, è il più votato nel collegio di Agrigento con
12993 voti.
Poi Giovanni Di Caro a Favara con 4200.
Poi Rosalba Cimino a Grotte 1954. Poi Salvatore Cinà a Bivona 1558.
E poi Fabrizio La Gaipa 1243 ad Agrigento. Poi Forza Italia, Riccardo
Gallo primo con 4417 voti. Poi Vincenzo Giambrone 3094. Poi Popolari
e Autonomisti Carmelo Pullara 8641 voti. E Roberto Di Mauro, eletto
nel listino di Musumeci, 4839. Poi Roberto Lagalla 1319. Infine,
Margherita La Rocca Ruvolo 4052 voti nell'Udc. Poi Gaetano Cani
3604. E poi Salvatore Iacolino 3061.
STRADE PROVINCIALI: LA REGIONE
EMETTE IL DECRETO DI FINANZIAMENTO DELLA S.P. N. 20 STAZIONE DI
ACQUAVIVA - CASTELTERMINI - SAN BIAGIO PLATANI
Nuovo decreto di finanziamento da parte
della Regione Siciliana per interventi sulle strade di competenza del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Questa volta il provvedimento
riguarda i "Lavori d'intervento urgente per il ripristino della
transitabilità veicolare sulla S.P. n. 20 Stazione di Acquaviva -
Casteltermini - San Biagio Platani" .
L'importo del progetto, redatto
interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del
Libero Consorzio, è di 980.000 euro. Si tratta di un progetto
esecutivo approvato con la determinazione dirigenziale n. 819 del 5
maggio 2017, dal Dirigente del Settore "Ambiente e Territorio,
Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Commissario Straordinario Giuseppe
Marino, avuta notizia del finanziamento, ha dato disposizione agli
uffici competenti di attivare l'iter amministrativo per effettuare
la relativa gara d'appalto nel più breve tempo possibile, in modo
da ripristinare la transitabilità lungo questa strada che collega
territori dotati di una viabilità che da tempo necessita di
interventi di ammodernamento. Per lo stesso tratto di strada, il
Libero Consorzio, aveva approvato anche uno specifico progetto di
"Lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento della rete
viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e
sua messa in sicurezza della Dorsale S. Biagio Platani -
Casteltermini - Stazione Acquaviva (S.S. 189 AG-PA)", per un
importo complessivo di oltre cinque milioni di euro. Per questi
lavori, lo scorso 3 novembre, la Regione Siciliana ha provveduto ad
approvare il progetto cantierabile con il decreto n. 2552, in attesa
di emettere il relativo finanziamento.
Il Libero Consorzio rimane in attesa di
altri decreti di finanziamento dei numerosi progetti esecutivi
presentati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture.
Agrigentoweb
STRADE PROVINCIALI: LA REGIONE
EMETTE IL DECRETO DI FINANZIAMENTO DELLA S.P. 20
Nuovo decreto di finanziamento da parte
della Regione Siciliana per interventi sulle strade di competenza del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Questa volta il provvedimento
riguarda i "Lavori d'intervento urgente per il ripristino della
transitabilità veicolare sulla S.P. n. 20 Stazione di Acquaviva
- Casteltermini - San Biagio Platani" .
L'importo del progetto, redatto
interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del
Libero Consorzio, è di 980.000 euro. Si tratta di un progetto
esecutivo approvato con la determinazione dirigenziale n. 819 del 5
maggio 2017, dal Dirigente del Settore "Ambiente e Territorio,
Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Commissario Straordinario Giuseppe
Marino, avuta notizia del finanziamento, ha dato disposizione agli
uffici competenti di attivare l'iter amministrativo per effettuare
la relativa gara d'appalto nel più breve tempo possibile, in modo
da ripristinare la transitabilità lungo questa strada che collega
territori dotati di una viabilità che da tempo necessita di
interventi di ammodernamento. Per lo stesso tratto di strada, il
Libero Consorzio, aveva approvato anche uno specifico progetto di
"Lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento della rete
viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e
sua messa in sicurezza della Dorsale S. Biagio Platani -
Casteltermini - Stazione Acquaviva (S.S. 189 AG-PA)", per un
importo complessivo di oltre cinque milioni di euro. Per questi
lavori, lo scorso 3 novembre, la Regione Siciliana ha provveduto ad
approvare il progetto cantierabile con il decreto n. 2552, in attesa
di emettere il relativo finanziamento.
Il Libero Consorzio rimane in attesa di
altri decreti di finanziamento dei numerosi progetti esecutivi
presentati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture.
Agrigentonotizie
"D'Orsi abusò del sub ruolo per
non pagare lavori in casa", in aula teste accusato di combine.
I giudici della Corte d appello
di Palermo ammettono la testimonianza dell'imprenditore Vincenzo
Vecchio, al centro di "scintille"
al processo di primo grado.
L'imprenditore Vincenzo Vecchio -
l'uomo che, quando era già indagato per corruzione in atti
giudiziari, ammise in aula di avere testimoniato il falso per
mantenere un accordo col presidente della Provincia Eugenio Dorsi -
sarà ascoltato anche al processo di appello
Pure l'agronomo dell'ente Giovanni
Alletto, immortalato mentre coordinava la messa a dimora di quaranta
palme, acquistate con i soldi della Provincia, nel giardino della
villa di Montaperto di Domi sarà chiamato a dare la sua versione dei
fatti. Lo hanno deciso i giudici della Corte di appello accogliendo
la richiesta del pm Emanuele Ravaglioli. D'Orsi, difeso dagli
avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari, in primo grado, è
stato assolto da quasi tutte le accuse (una trentina di ipotesi fra
abuso di ufficio, concussione, peculato e truffa) e condannato a un
annodi reclusione per un'accusa di abuso di ufficio collegata al
rimborso di una quindicina di pranzi senza che risultasse "adeg
motivato il fine istituzionale"; la condanna a 8 mesi al vice
segretario generale dell'ente,
Ignazio Gennaro, anch'egli imputato
in appello, scaturisce dall'avere dato il via libera
all'approvazione dei rimborsi. Dal caso delle palme (che ha portato
a un altro processo concluso con la condanna di D'orsi a 4 mesi per
corruzione) scaturisce pure un'ipotesi di peculato perché
l'agronomo sarebbe stato sottratto al suo lavoro negli orari di
servizio. Alletto ha riferito di essere stato convocato da Dorsi
all'esterno dell'ufficio "ma solo per discutere di lavoro", I
giudici di appello, adesso, vogliono vederci più chiaro. Ma è
destinata a fare scintille soprattutto l'audizione di Vincenzo
Vecchio, indicato come vittima di concussione perché avrebbe svolto
dei lavori nella villa di Montaperto con la sua impresa edile che
D'Orsi non avrebbe pagato abusando de! suo potere che gli derivava
dall'essere, in quel periodo, nel 2011, presidente della Provincia.
D'orsi, in seguito, denunciò di avere subito un tentativo di
estorsione, da parte di Vecchio, che fra la prima e la seconda
deposizione al processo di primo grado gli avrebbe chiesto un posto
di lavoro per il figlio prospettando che, in caso contrario, avrebbe
ritrattato la precedente versione favorevole. Il pm Carlo Cinque che
ha appellato le assoluzioni, non gli credette e li indagò entrambi
per corruzione in atti giudiziari, ritenendo in sostanza che fossero
d'accordo fin dall'inizio per realizzare la combine.
Scenario che, in parte, Vecchio ha
confermato in aula. Dell'inchiesta non si ha più notizia ma il 29
novembre, quando dovrà testimoniare insieme allo stesso Alletto, si
dovrà accertare come stanno le cose perché se l'indagine non è
stata archiviata dovrà essere assistito da un difensore.
LA SICILIA
EDILIZIA SCOLASTICA
Lavori di manutenzione al liceo
Politi e al "Federico II".
Lavori in vista negli edifici che
ospitano il liceo scientifico Puliti, in via Acrone ad Agrigento, e
l'istituto scolastico Federico 11, sito tra via Dante, via Bandino
e via Teatro Vecchio a Naro.
Per!] liceo scientifico Politi, il
Libero Consorzio comunale di Agrigento, ente appaltante dei lavori.
ha previsto quasi 249mila euro per l'esecuzione di interventi di
manutenzione straordinaria all'edificio messa In sicurezza dei
solai, rimozione e ricollocazione parziale dei corpi illuminanti,
messa in sicurezza dei controsoffìtti, impermeabilizzazione della
copertura a terrazzo dell'aula magna e la sistemazione del locale
centrale termica e del locale pompe impianto idrico.
Interventi da realizzarsi entro 270
giorni consecutivi a decorrere dal giorno di verbale di consegna dei
lavori per un importo di quasi 249mila euro.
E' di circa SO5mila euro, l'importo
destinato alla manutenzione straordinaria dei locali sede
dell'istituto Federico li a Naro. P in
questo caso, la ditta che si
aggiudicherà i lavori, avrà 270 giorni di tempo per terminare le
opere e ri consegnare locali.
Gli interventi che saranno eseguiti al
Federico II riguardano la messa in sicurezza dei solai e dei
controsoffitti, la sostituzione di in fissi esterni, l'impianto di
riscaldamento e la messa in sicurezza della pavimentazione interna
dell'edificio scolastico e della palestra.
L'edificio che ospita l'istituto,
risale al XXVIII secolo edera il Collegio delle Benedettine: ha una
struttura portante in muratura e copertura con tetti in legno e coppi
siciliani.
Negli anni 50 sono state eseguite
modifiche strutturali per far posto alla scuola e alla pretura al
primo piano dell'edificio e al piano terra l'allora Ufficio di
collocamento.
RITA BAIO
CASTELTERMINI:
SP20 E SP 22
Finanziati i lavori per ripristinare
due strade d'accesso.
Sembra essere vicina una possibile
sistemazione delle due strade provinciali che da Casteltermini
portano una alla stazione di Campofranco (e quindi da lì ad
Agrigento) e l'altra invece alla stazione di Acquaviva. Dalla
Regione infatti sono arrivati due finanziamenti perla sistemazione di
queste strade. Entrambe le strade sono ,ufficialmente chiuse alla
circolazione da tempo ma in realtà sono le due vie che permettono ai
castelterminesi di raggiungere altre località. La SP 22
Campofranco-Cozzo Disi è chiusa dallo scorso febbraio a causa della
caduta di un enorme masso che ha ostruito la strada. Da quel giorno
questo tratta è stato chiuso anche per il fatto che i controlli
hanno accertato la possibilità di altri cedimenti. Per questo
l'unica via per raggiungere Agrigento, da febbraio in poi, è stata
per i cittadini di Casteltermini la provinciale Casteltermini -
Passofonduto. L'altra via la Sp 20, stazione di Acquaviva
Casteltermini San Biagio Platani, è da tempo in condizioni
disastrose. Infatti soprattutto nel periodo invernale è soggetta a
cedimenti della montagna e a vere e proprie frane tant'è che
alcuni tratti di strada dopo abbondanti piogge, diventano davvero
impraticabili. Per Questo necessita di lavori urgenti. Come detto nei
giorni scorsi, la regione ha emesso il decreto che guarda proprio i
Lavori d'intervento urgente per il ripristino della transitabilità
veicolare sulla SP. n. 20 stazione di Acquaviva -. Casteltermini
San Biagio Platani, Il progetto, redatto dai tecnici del Settore
infrastrutture Stradali del Libero Consorzio è di 980.000 euro.
L'altra progetto, redatto da Commissario di Governo contro il
dissesto idrogeologicO nella Regione siciliana, riguarda le 'Opere
di sistemazione della Sp 22 Campofranco-Cozzo Disi- Casteltermini nel
tratto interessato da caduta massi". Si spera che al più presto si
dia realmente avvio ai lavori.
IL CALENDARIO
Insediamento dell'Ars soltanto fra
un mese.
PALERMO. Ultimato lo spoglio, digeriti
e analizzati i numeri, ci sarà ancora tempo perché "nasca
ufficialmente la XVIII legislatura.
Dalla data delle elezioni al giorno
della prima seduta della nuova Assemblea Regionale che apre
legislatura, trascorre solitamente
circa un mese: gli uffici elettorali circoscrizionali dovranno
procedere alla verifica dei voti e quindi alla proclamazione degli
eletti che dovrà essere comunicata all'Ufficio elettorale centrale
presso la Corte d'appello di Palermo. Il Presidente della Regione
ha poi l'obbligo di indire la prima seduta entro venti giorni dalla
proclamazione. Più celere la proclamazione del presidente della
Regione - nel 2012 s'insediò a Palazzo d'Orléans il 10 novembre
- che nel frattempo potrà prendere le redini dell'amministrazione
regionale e nominare la nuova Giunta (che ha già quattro assessori
in pectore: Gaetano Armao, Roberto Lagalla, Toto Cordaro il potere di
nominare e revocare gli assessori è del presidente della Regione,
sarà difficile evitare fibrillazioni tra i partiti della maggioranza
Nel conteggio sull'attribuzione degli assessorati va computata
anche la Presidenza dell'Ars alla qua aspira, e non è un mistero,
il commissario
regionale di Forza Italia, Gianfranco
Miccichè.
Età pensionabile a 67 anni il
governo porta a 15 i lavori gravosi esentati dal nuovo scalino del
2019.
ROMA. Stop dell'aumento a 67 anni
dell'età di pensione dal 2019 per 15 categorie di lavori gravosi:
le 11 già fissate dall'Ape social (tra cui maestre, infermieri
turnisti, macchinisti e edili) e altre 4 (agricoli, siderurgici,
marittimi e pescatori). Il governo porta al tavolo con i sindacati a
Palazzo Chigi la proposta per dare una prima risposta alla questione
dell'adegua mento automatico dell'età di uscita all'aspettativa
di vita. Si tratta di una platea di 15-20 mila persone, pari a circa
il 10% dei pensionamenti stimati per il 20l9. I sindacati si dicono
critici, considerando ancora «insufficiente» la proposta. Il
confronto comunque va avanti, con appuntamenti già fissati per
domani e lunedì prossimo.
E prende, intanto, forma l'idea di
una commissione scientifica ad hoc (formata da più ministeri ed
istituti come l'Inps e l'Inail) per calcolare in maniera puntuale
la diversa speranza di vita in base ai diversi lavori. La commissione
potrebbe operare fino a giugno-settembre. Un'operazione che l'lnps
appoggia e che sarebbe pronto ad avviare per fornire dati «entro
giugno», dice il presidente Tito Boeri.
Mentre l'istituto di previdenza
ribadisce il no allo stop dell'adegua mento per tutti. E arriva il
monito di Bankitalia e Corte dei Conti, sulla necessità di fare
attenzione a intervenire sul sistema previdenziale e quindi a non
mettere a rischio la sostenibilità finanziaria. È «importante non
fare passi indietro», avverte la Banca d'italia, perché nel lungo
periodo la soste mobilità delle finanze pubbliche «poggia, in larga
misura, sulle riforme pensionistiche introdotte in passato». Dunque,
mantenere «l'equilibrio» pensionistico «è una priorità
assoluta»: questo però «non vuoi dire che non ci possano essere
aggiustamenti su singoli casi», ma «l'importante- ribadisce
Palazzo Koch - è preservare la stabilità complessiva». Sulla
stessa linea la Corte dei Conti: fatta la premessa sugli equilibri da
tutelare, gli interventi devono essere «disegnati in maniera tale da
limitare la platea dei destinatari alle situazioni di effettivo
disagio". Inoltre, suggeriscono magistrati contabili, le misure
come l'Ape social vanno articolate «nel modo più chiaro possibile
per favorirne la celere implementazione Per i sindacati, invece, i
divari sono ancora da colmare. «Siamo ancora su posizioni distanti:
se queste restano le condizioni non ci consentiranno neppure di
rilanciare» al tavolo della trattativa, afferma il segretario
confederale della Cgil, Roberto Ghiselli. Proposta del governo per
bloccare l'età di pensionamento non è sufficiente, afferma anche
il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. La proposta
non è sufficiente per un'in tesa, ma ci sono passi in avanti: fino
a quando la trattativa, che è difficile, è aperta c'è speranza»,
è il giudizio più possibilista del segretario confedera le della
Cisl, Gigi Petteni.
BARBARA MARCHEGIANI
MARIANNA BERTI