Giornale di Sicilia
Beni culturali. È scontro con le organizzazioni sulla deroga che garantirebbe le visite durante le vacanze natalizie.
La replica: «Le somme in ritardo solo per pochi uffici»
Musei, la Regione tratta per aprirli nei festivi a dicembre Ma l'accordo salta.
Riccardo Vescovo
Slitta l'accordo Regione-sindacati per garantire l'apertura dei musei a cavallo delle festività natalizie e di fine anno. I sindacati sono però sul piede di guerra e si prospetta un lungo braccio di ferro. «Il dirigente generale - comunicano Giuseppe Salerno e Giuseppe Di Paola del Sadirs - ha abbandonato il tavolo interrompendo di fatto i lavori. Niente progetti quindi per le prossime settimane». Le sigle hanno comunque sollevato il tema dei pagamenti arretrati che ancora tardano. E i Cupas, Cobas- Codir e Usae attaccano: senza il pagamento degli arretrati del 2016, i lavoratori non garantiranno le aperture dei musei. Il problema è legato al fatto che i custodi ogni anno non possono lavorare più di un terzo dei festivi, limite spesso raggiunto proprio a fine anno. Per superare questo inconveniente, è stato firmato un accordo, chiamato «progetto obiettivo», per ottenere una deroga, ma i lavoratori non hanno ricevuto ancora le somme. Secondo Michele D'Amico, responsabile regionale del Cobas-Codir per le politiche dei Beni culturali, e Simone Romano, coordinatore regionale del Cupas-Codir, «il dipartimento della Funzione pubblica continua inopinatamente a ritardare i pagamenti del saldo piano di lavoro 2016 di più della metà delle strutture centrali e periferiche del dipartimento Beni culturali, dei progetti obiettivo di ampliamento dell'offerta culturale 2016, del compenso per la qualità della prestazione professionale individuale 2016, della indennità di turnazione e dell'indennità di tutela e vigilanza del 2017. Se entro la prima settimana di dicembre non si sbloccheranno i pagamenti, non approveremo alcun progetto per le prossime festività natalizie». Dal dipartimento della Funzione pubblica spiegano però che «il ritardo riguarda solo pochi uffici periferici. I progetti obiettivo sono quasi tutti pagati e tre già erogati nel conto corrente. Per quanto riguarda il piano di lavoro, per legge bisogna attendere la variazione di bilancio per potere pagare, ma siamo pronti, è questione di giorni». In attesa del nuovo incontro, i sindacati si dividono. Se gli autonomi sono pronti alla protesta, la Cgil Fp, guidata da Clara Crocè, spiega che «aspettiamo il nuovo assessore per conoscere il programma politico. Abbiamo già avanzato una richiesta di incontro al dirigente generale. Siamo pronti a dare assistenza legale lavoratori per proporre decreti ingiuntivi nei confronti dell'amministrazione». Luca Crimi della Uil Fpl sostiene invece che «non possiamo pensare ad azioni spot nel mese di dicembre senza una vera programmazione della macchina burocratica regionale. Chiediamo al presidente Musumeci un serio confronto per riqualificare e ricollocare i dipendenti». Per Paolo Montera, segretario Cisl Fp, «la Regione va immediatamente riorganizzata. Chiediamo al nuovo governatore Musumeci di intervenire subito, altrimenti non sarà possibile per nessuno, nemmeno per gli assessori più blasonati, gestire un settore delicato e importante come quello dei Beni culturali. Una cosa è certa: i musei durante i festivi devono restare aperti, ma i pagamenti dovuti devono essere garantiti». (*RIVE*)
Emergenza idrica.
Domani sarà interrotto l'acquedotto Fanaco, Siciliacque deve eseguire una riparazione urgente
Concetta Rizzo
Gli impianti di sollevamento di Girgenti Acque sono finiti nel "mirino" dei "cacciatori" di oro rosso. Favara, Castrofilippo, Naro e Santo Stefano Quisquina sono soltanto le ultime location di una raffica di colpi di cavi elettrici che, naturalmente, impediscono agli impianti di essere funzionanti. «È un problema serio, siamo sotto assedio - hanno commentato, ieri, da Girgenti Acque - . E per questo motivo abbiamo avviato il presidio di tutti gli impianti. Ci sono operai che sistematicamente stanno in determinati impianti, altri che fanno la ronda. Abbiamo deciso questa strategia perché riteniamo veramente di essere sotto assedio». Il furto di 100 metri di cavi di rame, all'impianto fra Castrofilippo e Favara, non è che l'ultimo di una lunga serie. «Laddove possiamo tamponiamo con dei gruppi elettrogeni - hanno continuato a spiegare da Girgenti Acque - . Con questi furti interrompendo la fornitura dell'Enel dobbiamo, inevitabilmente, attendere il ripristino e sono necessari i tempi tecnici. Ecco perché abbiamo deciso per il presidio fisico degli impianti». Fermo l'acquedotto Fanaco Dalle 7,30 di domani sarà interrotto l'esercizio dell'acquedotto Fanaco, a valle del partitore Montedoro, il secondo tratto per la precisione. La decisione di Siciliacque è stata presa per eseguire un intervento di riparazione urgente ed eliminare due grosse perdite che si sono verificate lungo la linea principale in contrada Montagna ed in contrada Garziano a Canicattì. Le forniture - secondo quanto rende noto Siciliacque - saranno riattivate alle 2 di venerdì a Canicattì. A darne notizia, ieri, dopo aver ricevuto l'avviso da Siciliacque, è stato anche il Comune di Canicattì e la stessa Girgenti Acque che ha spiegato: «Purtroppo, per il Comune di Canicattì, questo problema si aggiunge al guasto verificatosi di recente all'acquedotto Tre Sorgenti che ha già comportato slittamenti e limitazioni della distribuzione idrica». Torna in funzione l'acquedotto Tre Sorgenti Canicattì, almeno fino a quando l'acquedotto Fanaco non tornerà in funzione, verrà servita solo ed esclusivamente dall'acquedotto Tre Sorgenti. Proprio ieri sera, infatti, l'acquedotto Tre Sorgenti - che alimenta anche altri sette Comuni del circondario Canicattinese - risultava essere in fase di riattivazione. Lunedì scorso - ed è stata la seconda volta nel mese di novembre - Girgenti Acque ha riscontrato una consistente perdita idrica lungo l'acquedotto Tre Sorgenti. Per riparare il guasto è stato, dunque, necessario interrompere la fornitura idrica ai Comuni di Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa e Palma di Montechiaro. I lavori di riparazione sull'acquedotto Tre Sorgenti sono stati realizzati, ancora una volta, in via sostitutiva dalla Girgenti Acque rispetto all'omonimo consorzio acquedottistico. Ieri sera, però, gli interventi di riparazione erano in fase conclusiva. Saranno chiaramente necessari i tempi tecnici per riallineare la distribuzione idrica, ma, ancora una volta, l'emergenza dovuta al Tre Sorgenti appariva come risolta. Gli unici preventivati disagi, purtroppo, restavano fermi per Canicattì visto che la città non viene fornita esclusivamente dal Tre Sorgenti ma, appunto, anche dall'acquedotto Fanaco che è stato bloccato per interventi non rinviabili. Il servizio di autobotti Anche oggi, in attesa che l'erogazione idrica torni ad essere perfettamente efficiente, Girgenti Acque metterà a disposizione un servizio sostitutivo attraverso le autobotti. A Campobello di Licata, l'autobotte sarà in piazza Peppino Impastato, a Canicattì ci sono le fontanelle di piazza Roma, a Castrofilippo l'autobotte sarà in viale Bonfiglio, a Grotte: autobotte in piazza Marconi, a Naro: autobotte in piazza Crispi, a Racalmuto in piazza del Carmelo e a Ravanusa fontanelle in via Tirso e San Vito. (*CR*)
Solidarietà sociale.
Sono quasi cento gli studenti in provincia di Agrigento affetti da gravi handicap che necessitano di assistenza per raggiungere le proprie classi
Trasporto disabili a scuola, il servizio non sarà sospeso
Sono quasi cento gli studenti in provincia di Agrigento affetti da gravi handicap che necessitano di assistenza per raggiungere le scuole superiori e medie. Per loro il Libero Consorzio Comunale di Agrigento assicurerà l'assistenza nel trasporto senza interruzioni anche per i primi mesi dell'anno scolastico 2018. Il servizio di trasporto, in molti casi impossibile con le normali automobili, è uno dei servizi essenziali per le famiglie degli studenti disabili gravi e negli anni passati è stato più volte oggetto di polemica da parte dei genitori per via dei giorni e degli orari poco flessibili. Dopo l'attivazione, adesso il settore Politiche Sociali dell'ente ha provveduto ad impegnare la somma di 15 mila per assicurare il servizio fino al 31 dicembre 2017 e 35 mila euro per garantire il trasporto anche nei primi mesi del 2018. Questo impegno permetterà a tutti coloro che vivono nei comuni della provincia agrigentina di poter frequentare con assiduità i corsi di studio, senza alcuna eccezione. L'obiettivo è quello di soddisfare le esigenze dei ragazzi e di venire incontro alle famiglie dei disabili. Le modalità create per i ragazzi sono diverse: può essere utilizzato il trasporto organizzato dal Comune di residenza dell'alunno, con l'impiego di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, dopo aver formulato una sottoscrizione con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, altrimenti le famiglie possono chiedere il rimborso delle spese sostenute per i soggetti interessati al trasporto, a condizione che si forniscano per il servizio di accompagnamento del lavoro di associazioni possesso sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo. Per i casi eccezionali le famiglie potranno anche provvedere autonomamente al servizio, al fine di venire incontro alle esigenza dell'alunno. Nel 2015, una riduzione delle ore per il servizio di trasporto ai disabili, aveva fatto scatenare la polemica, portata avanti soprattutto da una mamma di Aragona, costretta a lasciare a casa il proprio figlio o ad accompagnarla autonomamente non senza problemi. In seguito però la battaglia fu vinta dai genitori che, anche grazie ad una raccolta firme, riuscirono a far puntare l'attenzione su un caso emblematico per tutti gli studenti della provincia. Per molte famiglie il servizio di trasporto costituisce l'unico contatto con la realtà ed i figli possono frequentare gli istituti scolastici. Un rimedio concreto ed importante dell'integrazione. (*ADS*)
Agrigentoweb
Assicurato il servizio del trasporto degli alunni portatori di handicap per i primi mesi del 2018Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento continuerà ad assicurare senza interruzioni, anche per i primi mesi dell'anno scolastico 2018, il servizio di trasporto gratuito in favore dei soggetti scolarizzati portatori di handicap grave, che frequentano gli Istituti Superiori di competenza del Libero Consorzio. Il settore Politiche Sociali dell'Ente ha, infatti, provveduto con un apposito provvedimento ad impegnare la somma di 15 mila per assicurare il servizio fino al 31 dicembre 2017 e 35 mula euro per garantire il trasporto nei primi mesi del 2018. Questo impegno consentirà ai quasi 100 studenti delle scuole medie superiori della provincia, fruitori del servizio di trasporto gratuito, di potere frequentare regolarmente i corsi di studio per l'anno scolastico in corso.Come si ricorderà, da quest'anno, le famiglie dei soggetti scolarizzati portatori di handicap grave si avvalgono di differenti modalità del servizio per assicurare la migliore assistenza possibile. Può essere utilizzato il trasporto da parte del Comune di residenza dell'alunno, con l'impiego di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previa sottoscrizione di apposito accordo con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Oppure le famiglie possono chiedere il rimborso delle spese sostenute per i soggetti interessati al trasporto, a condizione che si avvalgono di Associazioni regolarmente costituite, in possesso sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo. In particolari casi specifici e adeguatamente documentati, potrà essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno/a disabile la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto con mezzi propri, allorquando risulti l'impossibilità di svolgimento del servizio da parte di terzi sia per le caratteristiche psico-fisiche e/o comportamentali dell'utente disabile od anche per l'irreperibilità di Associazioni ed Enti disponibili al servizio di trasporto
La Sicilia
PUBBLICATO IL BANDO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL LICEO DI VIA PRESIDE SALVATORE MALFITANO
Al via l'appalto per il «Linares»
L'ex Provincia sarà la stazione appaltante di un bando dell'importo di quasi 677mila euro.Si appalta la ristrutturazione del Liceo Vincenzo Linares di via Preside Salvatore Malfitano. E il Libero Consorzio comunale di Agrigento (ente cui spetta la competenza sul plesso scolastico d'istruzione superiore) a rendere nota la pubblicazione del bando di gara per i lavori di manutenzione straordinaria dell'istituto. L'ex Provincia sarà la stazione appaltante di un bando dell'importo complessivo di quasi 677mila euro I lavori in questione riguarderanno la fornitura e la posa in o pera degli infissi e opere di edili zia non meglio specificate. La durata dell'appalto è fissata in sette mesi lavorativi (210 giorni) a de correre dal verbale di consegna dei lavori. C'è anche la data entro cui andranno presentate le domande di partecipazione: il termine ultimo è fissato alle 12 del prossimo 14 febbraio. L'apertura delle buste è prevista invece per il 19 febbraio. Il disciplinare chiarisce inoltre che "i lavori sono finanziati con fondi dell'Ente e la spesa complessiva è stata impegnata per mezzo di una determina dirigenziale del settore Edilizia e Gestione patrimoniale". Il criterio di aggiudicazione sarà quello del minor prezzo proposto e per tanto del ribasso più alto. Restyling in vista pertanto per l'istituto scolastico diretto da qualche anno dalla preside Rosetta Greco. Il Linares è uno dei plessi storici della città e pertanto la manutenzione straordinaria seppur l'edificio si è sempre mantenuto in ottime condizioni migliorerà l'intero immobile.A gestire tutto sarà come detto l'ex Provincia poiché il Comune non ha alcuna competenza sui plessi scolastici di istruzione superiore. A giudicare dalle tempistiche scandite dal bando, c'è da pensare che la ristrutturazione del Linares prenderà il via intorno ad aprile del prossimo anno e durerà poi anche durante i mesi e- stivi quando (una volta conclusi gli esami di maturità) il plesso non sarà frequentato da studenti.Il restyling riguarderà solo il p so pilota di via Preside Malfitano, Come noto, una quindicina di classi del Linares sono dislocate anche negli immobili di piazza Gondar (le classi del Pedagogico dall'inizio di questo anno scolastico) e nell'edificio di contrada Piano Bugiades. L'istituto principale non è infatti in grado da solo di soddisfare il fabbisogno di lo cali per ospitare i tre corsi di studio inseriti nell'offerta formativa proposta al Liceo,
LIBERO CONSORZIO
Servizio trasporto alunni disabili anche per i primi mesi del 2018.Anche per i primi mesi dell'anno scolastico 2018, il servizio di trasporto gratuito in favore deisoggetti scolarizzati portatori di handicap grave, che frequentano gli istituti superiori dellaprovincia sarà garantito dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il settore Politiche Sociali ha infatti, impegnato 5mila per assicurare il servizio fino al 31 dicembre 2017 e 35mila euro per i primi mesi del 2018. Questo impegno consentirà ai quasi 100 studenti delle scuole medie superiori della provincia, fruitori del servizio di trasporto gratuito di potere frequentare regolarmente corsi di studio. Da quest'anno, le famiglie dei soggetti secolarizzati portatori di handicap grave si avvalgono di differenti modalità per assicurare la migliore assistenza possibile. Può essere utilizzato il trasporto da parte del Comune di residenza, con l'impiego di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previa sottoscrizione di apposito accordo con il Libero Consorzio. Oppure le famiglie possono chiedere il rimborso delle spese sostenute a condizione che si avvalga di Associazioni in possesso sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo. In particolari casi, potrà essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno disabile la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto con mezzi propri, allorquando risulti l'impossibilità di svolgimento del servizio da parte di terzi sia per le caratteristiche psico-fisiche e/o comportamentali del disabile che per l'irreperibilità di Associazioni ed Enti disponibili al servizio di trasporto.
SOS AL GOVERNATORE
I disabili siciliani«Fondi a rischio urge un decreto».
PALERMO. Con una lettera appello su Facebook i disabili siciliani chiedono un incontro al neo presidente Nello Musumeci.
«Come da lei promesso, il rispetto della dignità delle persone con disabilità e dei loro familiari - si legge in un post pubblicato dal comitato #SiamoHandicappatiNoCretini - dovrà essere una priorità del suo governo (lo ha promesso sottoscrivendo il programma in diretta Radiofonica ndr). E' arrivato il momento di incontrarci con la massima urgenza, con o senza assessore designato e le spieghiamo il perché i decreti di stanziamento economico per l'assegno di cura per i già censiti dovrebbero avere un limite al 31dicembre, pertanto se non si provvede ad un nuovo decreto per il prossimo anno, dal 31 dicembre tutti i disabili gravissimi già censiti rischiano di vedersi bloccati i fondi».Ed ancora: «Il bando per i nuovi censiti è a una situazione di stallo.Le Asp stanno completando a fatica il censimento dei richiedenti. Lei non ci crederà mai, ma il numero dei censiti positivamente vi farà paura».
LEGGE FORNERO.
Le ultime proposte del governo non convincono la Cgil, mentre è positivo il giudizio di Cisl e Uil
PENSIONI A 67 ANNI, PRONTO IL PIANOCAMUSSO IN PIAZZA. Il 2 dicembre manifestazioni in cinque città, fra cui Palermo.
Non sono bastati gli aggiusta menti dell'ultimo minuto sul pacchetto di misure sulla previdenza del governo a convincere la Cgil: Susanna Camusso ha definito insufficiente l'insieme delle proposte presentate dal premier, Paolo Gentiloni, ai sindacati e ha annunciato avvio di una mobilitazione che partirà sabato 2 dicembre con 5 manifestazioni territoriali, di cui una a Roma e le altre a Torino, Bari, Cagliari e Palermo. Cisl e Uil hanno invece dato un giudizio arti colato ma di fatto positivo sul pacchetto e sull'impegno a proseguire il confronto su giovani e donne.Oltre allo stop a quota 67 anni nel 2019 per 15 categorie di lavori gravosi e la revisione del meccanismo per il calcolo dell'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita dal 2021, ieri sono arrivati aggiustamenti sulle platee (con l'inserimento dei siderurgici di prima fusione) e nuove aperture sull'Ape sociale. Questo ammortizzatore sarà accessibile nel 2018 ai lavoratori impegnati nelle 15 attività gravose(dalle 11 attuali) e saranno previsti requisiti ridotti per le donne che hanno avuto figli. Sarà prevista una riduzione del requisito contributivo di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni. Il governo ha ricordato le risorse stanziate sulla previdenza dall'anno scorso con 7 mld in 3 anni e gli ulteriori 300 mln previsti ora. Le misure saranno inserite in un emendamento alla legge di Bilancio. Sul testo non è stato espresso un giudizio scritto per non formalizzare la spaccatura tra sindacati.«Siamo convinti - ha detto - che nell'ambito di una legge di Bilancio che già, pur con risorse limitate, viene incontro a numerose esigenze sociali ed espresse dal mondo del lavoro. abbiamo messo insieme in queste tre settimane un pacchetto di misure molto rilevante e sostenibile. Più sostegno avrà dalle forze sindacali, più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella legge di Bilancio, come si dice in gergo, sarà più blindato».«Confermiamo il giudizio di grande insufficienza rispetto all'impegno che aveva preso il governo - ha detto Camusso - le distanze sono evidenti. Per noi la vertenza resta aperta. Il 2 dicembre ci sarà la mobilitazione». «Parliamo di risorse già stanziate - ha detto - non aggiuntive, per noi in questo pacchetto ci sono 63 milioni, non 300». La Cisl ritiene che il percorso prospettato dal governo e la sintesi fatta - ha detto Annamaria Furlan, che parla di legge Fornero scardinata -siano assolutamente positivi». Le valutazioni, ha aggiunto, si fanno .sull'esistente, non sui desiderata. Babbo Natale non esiste. Aver messo in sicurezza tanti lavoratori per cui lo scatto c'era è un buon lavoro che va tutelato. Bisogna stare con i piedi per terra». «Se partiamo dalla valutazione che le risorse sono scarse - per il leader Uil Carmelo Barbagallo - abbiamo fatto il massimo possibile con le condizioni economiche date. Abbiamo aperto una breccia sulla rigidità della legge Foriero ottenendo il riconoscimento che i lavori sono diversi. Il giudizio della Uil è «articolato». Ora si apra la «terza fase».Dodici, in tutto, i punti del pacchetto previdenza presentato dal governo ai sindacati, Oltre all'esenzione di 15 categorie di lavori gravosi da quota 67 anni, dal 2019,anche lo stop per l'innalzamento dei requisiti di anzianità. Si punta ad allargare l'Ape social alla stessa platea, con un fondo ad hoc per prorogano e renderlo strutturale. lnserito4un impegno a proseguire il confronto sulle pensioni future dei giovani e sulle donne. Novità anche su meccanismo di calcolo della speranza di vita a cui si lega l'età di uscita dal 2021.Alle 11 categorie di lavori gravosi già individuate dall'Ape social, se ne aggiungono altre 4: operaie braccianti agricoli; marittimi; addetti alla pesca: siderurgici di prima (e questa è la novità) e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti (già esentati). Le 11 sono: ad detti alla concia di pelli; addetti ai servizi di pulizia; magazzinieri e facchini; camionisti; macchinisti e persona le viaggiante; gruisti; infermieri e ostetriche che fanno i turni; maestre d'asilo; operai edili; operatori ecologici. Per l'esenzione è necessario aver svolto attività gravose da almeno 7 anni nei 10 precedenti ed avere almeno 30 anni di contributi.Si propone di bloccare l'aumento di 5 mesi anche alle pensioni di anzianità perle 15 categorie di lavori gravosi. I requisiti per l'uscita anticipata resterebbero fermi a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne.