Agrigentonotizie.it
Viabilità, Azzurra Cancelleri: "Riaprire la
Mussomeli-San Giovanni Gemini"„
"Quanto tempo ancora dobbiamo aspettare prima che la
provinciale Mussomeli - San Giovanni Gemini possa essere riaperta?
Quattro anni non sono già tanti perché il collegamento con la
statale 189 Palermo - Agrigento venga riaperto al traffico?". Se lo
chiede Azzurra Cancelleri, già deputata del Movimento Cinque Stelle
che più volte, nel corso del mandato da portavoce alla Camera, ha
interrogato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti per
chiedere maggiore attenzione alla viabilità siciliana ed in
particolare dei collegamenti che ricadono nel territorio provinciale
di Caltanissetta."Il Governo, a parole, ha sempre assicurato
interventi, ma nei fatti tutto è rimasto lettera morta - continua la
Cancelleri -. Per quel che riguarda la Mussomeli - San Giovanni
Gemini, nessun intervento strutturale è stato mai programmato ed il
tratto, chiuso dopo appena due anni dalla sua apertura, è ormai
simbolo dell'ennesimo spreco di soldi in opere pubbliche prima
inaugurate, poi interdette ed infine abbandonate al degrado e
all'incuria. A farne le spese sono sempre i cittadini che, in
questo caso specifico, hanno potuto beneficiare solamente per pochi
mesi di una strada di fondamentale importanza per raggiungere la
statale Palermo - Agrigento con tutti i disservizi che ne
conseguono"."La viabilità in Sicilia è al collasso -
prosegue la Cancelleri -. Lo abbiamo denunciato più volte assieme ai
colleghi del Movimento Cinque Stelle ma le nostre richieste di
interventi immediati sono puntualmente cadute nel dimenticatoio. Non
ci sono soldi per le strade della nostra Isola, nessun intervento è
previsto ed i collegamenti sono resi difficili e lunghi. Siamo un'
isola nell'isola. E nessuno ancora continua, nonostante le nostre
continue denunce alla Camera, a considerare la gravità di questa
condizione nostra condizione. Il Governo non ha stanziato soldi per
la nostra viabilità. Siamo condannati all'isolamento e costretti ad
percorrere strade alternative per raggiungere le destinazioni. Ci
muoviamo, il più delle volte, su mulattiere, in condizioni di poca
sicurezza e notevoli disagi con cantieri aperti e mai conclusi,
restringimenti di carreggiata, galleria lasciate al buio. In questi
cinque anni in aula - conclude - il ripristino della viabilità e
la messa in sicurezza delle strade sono state tra le priorità del
Movimento Cinque Stelle che ha fatto sentire la propria voce dai
banchi dell'opposizione. Ma il Governo pensava a finte inaugurazioni
in pompa magna che hanno il sapore della presa in giro per tanti
siciliani che quotidianamente percorrono centinaia di chilometri in
questa Sicilia di strade e ponti che si sbriciolano come biscotti al
burro, mentre chi dovrebbe intervenire sta solo a guardare".
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Associazione a delinquere e corruzione",
indagati e perquisiti i vertici di Girgenti Acque
Blitz di carabinieri e Guardia di Finanza anche negli uffici di
Hydortecne, controllate anche le abitazioni
"Associazione a delinquere e corruzione", indagati e
perquisiti i vertici di Girgenti Acque
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Perquisizioni congiunte negli uffici di Girgenti Acque e
Hydortecne, società del gruppo Campione, da parte di
carabinieri e Guardia di Finanza dei rispettivi comandi provinciali,
su delega della Procura della Repubblica di Agrigento. Le indagini
sono a carico di almeno 4 indagati tra i quali il presidente Marco
Campione e il dipendente dell'impresa Pietro Arnone. Fra i numerosi i
capi d'imputazione contestati l'associazione a delinquere, la
corruzione, il falso in bilancio e l'inquinamento ambientale.
Sono state sottoposte a perquisizioni anche le abitazioni degli
indagati. Gli investigatori hanno portato via computer e diversi
documenti. I provvedimenti sono a firma del procuratore della
Repubblica Luigi Patronaggio e del pool composto dai pm Salvatore
Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro.
Si rifiutò di fornire atti su assunzioni",
parte processo a dirigente dell'allora Cupa
La difesa della parte civile chiede di citare l'ente in giudizio
in qualità di responsabile civile
"
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A processo con l'accusa di essersi rifiutata di fornire la
documentazione relativa ad alcune assunzioni. Dopo il rinvio a
giudizio, disposto dal gup del tribunale di Agrigento, Alfonso
Malato, è iniziato il processo a carico di Olga Matraxia, 65 anni,
dirigente del polo universitario, accusata di omissione di atti di
ufficio.
La vicenda, che risale al 2012, scaturisce dalla denuncia di un
imprenditore che in passato aveva avuto un rapporto di lavoro con
l'ente e chiedeva di essere stabilizzato. Un esperto informatico,
dopo avere lavorato con un contratto a progetto stipulato con una sua
ditta, si era visto respingere la richiesta e chiese dei documenti al
Cupa che giustificassero, invece, le assunzioni decise a vantaggio di
altri precari che, a suo dire, avevano i suoi stessi requisiti.
L'ente non rilasciò la documentazione con la motivazione della
"carenza di interesse" da parte del richiedente che,
invece, presentò una querela. L'avvocato Salvatore Pennica, che
assiste l'imprenditore autore della denuncia in qualità di parte
civile, ieri ha chiesto la citazione in qualità di responsabile
civile del consorzio universitarioIl difensore dell'imputata,
l'avvocato Daniela Posante, si è invece opposta sottolineando
"l'irrirualità della richiesta nei tempi e nelle forme".
Il collegio di giudici presieduto da Luisa Turco scioglierà la
riserva all'udienza successiva del primo marzo.
Live sicilia.it
AUTONOMIE LOCALI
"Ex Province, collasso
finanziario
Nuovo accordo con lo Stato"
"Le tre Città
metropolitane e i sei Liberi consorzi sono tutti coinvolti in una
gravissima crisi finanziaria che ha compromesso l'erogazione
dei servizi all'utenza in particolare sulla gestione della rete
stradale di competenza, dei servizi per i disabili e il supporto alle
scuole di secondo grado e dell'edilizia scolastica e che ha messo in
discussione perfino la continuità del rapporto di lavoro dei
dipendenti". Lo afferma l'assessore regionale delle Autonomie
locali, Bernadette Grasso, "che non usa mezzi
termini - si legge in una nota dell'assessorato - per descrivere la
drammatica situazione, ereditata dal governo Crocetta, in cui versano
le ex Province".
"Le principali cause di questa
crisi - prosegue Grasso - sono da ricercare nella drastica riduzione
e/o azzeramento dei trasferimenti statali e dal prelievo
forzoso operato dallo Stato attraverso il contributo di finanza
pubblica. Con il monitoraggio eseguito dal dipartimento Autonomie
locali sulla base dei dati forniti dai responsabili finanziari delle
ex province regionali, si è stimato il disavanzo strutturale
(differenza tra entrate e spesa corrente) in 118 milioni di euro per
il 2015, 147 per il 2016 fino ai 192 dello scorso anno". Secondo
l'assessore "non c'è altra strada se non quella di rivedere
l'accordo tra lo Stato e la Regione siciliana in materia di finanza
pubblica sottoscritto dal governo Crocetta il 20 giugno 2016,
rideterminando il prelievo forzoso che se non corretto determinerà
nel breve periodo il fallimento delle ex Province che fino ad oggi
sono riuscite a sopravvivere solo perché avevano spazi finanziari
derivanti dagli avanzi di gestione che oramai si sono esauriti".
"Col governo nazionale che uscirà dalle urne il
prossimo 4 marzo, dovremo con immediatezza riaprire la trattativa e
rivedere l'accordo - conclude - e, in virtù del livello di
autonomia speciale, ricollocare la disciplina dei rapporti finanziari
tra Stato e Regione all'interno della Commissione paritetica prevista
dall'art.43 dello Statuto siciliano" .
Liste, incroci tra Roma e Palermo
Chi sale e
chi scende nei partiti
Tra Roma e la Sicilia continua
il lavoro dei partiti sulle liste per le Politiche del 4 marzo.
Saranno le segreterie nazionali a intervenire per sciogliere i
principali nodi. Il 16 è stata convocata una direzione nazionale del
Pd proprio per affrontare il tema delle candidature, toccato
da Matteo Renzi mercoledì in un incontro a cui
ha preso parte il segretario regionale Fausto Raciti.
Oggi anche Silvio Berlusconi metterà presto mano al
dossier per quanto riguarda Forza Italia. Mentre i leghisti siciliani
hanno chiesto espressamente che il tema della spartizione dei collegi
uninominali sia affrontato direttamente a livello nazionale.
Il
centrodestra
Tra Roma e Palermo si sta definendo il
mosaico delle candidature di Forza Italia. Per la Camera Stefania
Prestigiacomo sarà capolista a Siracusa, Gabriella
Giammanco in uno dei collegi di Palermo. Capolista
al Senato in Sicilia occidentale dovrebbe essere l'ex presidente del
Senato Renato Schifani. Francesco Scoma
potrebbe guidare la lista per Montecitorio nell'altro collegio di
Palermo. Ci sarà Francesco Cascio, tornato a casa dopo l'addio agli
alfaniani, dovrebbe correre nell'uninominale. E poi ci sono i
"parenti di", dal cognato di Francantonio Genovese,
l'ex deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, a
Elisabetta Formica che potrebbe essere lanciata dal
padre Santi, già vicepresidente dell'Ars. A Messina si parla anche
di Nino Germanà, che ha mancato il ritorno all'Ars.
Posti "sicuri" per Mauro e Minardo.
A Catania dovrebbe rientrare Salvo Torrisi. A
Palermo si lavora su un paio di nomi femminili new entry di peso. Lo
schema di massima dovrebbe arrivare sul tavolo di Berlusconi tra oggi
e domani.
Con Salvini si ricandideranno i due big
uscenti, Angelo Attaguile nella Sicilia occidentale e Alessandro
Pagano in quella occidentale. Si lavora al resto delle liste
per il proporzionale, mentre per i collegi uninominali - qualcuno
toccherà anche ai leghisti - lo stesso Pagano ha chiesto che la
trattativa nella coalizione sia gestita a livello nazionale.
Per
Fratelli d'Italia i nomi che circolano restano
quelli di Ignazio La Russa, Giampiero
Cannella per Palermo e Manlio Messina per
Catania, e anche quelli di Carolina Varchi e Mimmo
Russo.
La quarta gamba centrista ieri ha
battezzato il suo simbolo, dove fa bella mostra di sé il
centenario scudo crociato portato in dote da Lorenzo Cesa.
L'Udc e Noi con l'Italia unendo le forze contano di superare lo
sbarramento del 3 per cento. Un risultato da costruire anche in
Sicilia, dove le forze politiche che sosterranno la lista (Udc,
Cantiere Popolare, autonomisti, Idea Sicilia) messi insieme hanno
fatto il 14 per cento alle Regionali. In lista in Sicilia ci sarà
certamente Saverio Romano e tornerà anche Antonello
Antinoro, in quota Udc. Tra gli altri papabili Ester
Bonafede e Giovanni Pistorio per l'Udc. I
centristi dovrebbero avere anche qualche collegio uninominale. In
quota Mpa il nome in pole position è il nipote dell'ex governatore,
Giuseppe Lombardo. Cerca spazio anche Simona
Vicari, che ha lasciato gli alfaniani e guarda con interesse
al progetto.
Diventerà Bellissima non ha ancora
sciolto il nodo su quale sarà lista in cui si candideranno
i suoi esponenti. Il movimento di Musumeci ha attivato interlocuzioni
con tutte le forze di centrodestra ma non ha ancora sciolto le
riserve. Tra i possibili candidati il coordinatore Raffaele
Stancanelli. I musumeciani potrebbero avere un paio di
collegi.
Il centrosinistra
Il
Pd farà il punto sulle candidature in direzione nazionale il 16
settembre. Ci sono diversi nodi da sciogliere, a partire da
quanti hanno già raggiunto il limite di mandati
parlamentari previsti dallo statuto. In questa situazione si trovano
tra gli altri il catanese Giovanni Burtone e Beppe
Lumia. E a proposito di quest'ultimo, resta l'incertezza
sulla collocazione in lista di Rosario Crocetta, che
su questo aveva avuto rassicurazioni dal Nazareno dopo il passo
indietro alle Regionali. A Palermo Davide Faraone correrà
quasi certamente sia nell'uninominale sia come capolista nel
proporzionale. A Caltanissetta si litiga sulla possibile
ricandidatura di Daniela Cardinale, contestata da un
grosso pezzo di partito. A Palermo cercano conferma con buoni posti
in lista gli uscenti Ribaudo, Culotta
e Piccione. Il dialogo tra i dem e Leoluca
Orlando è ancora in corso: il sindaco proverà a spingere
il nome del presidente della Gesap Fabio Giambrone.
Folla a Catania dove i nomi in ballo sono quelli di Valeria
Sudano, Michela Giuffrida e Giuseppe
Beretta. A Messina si parla di una possibile
candidatura del rettore Pietro Navarra, ma se ci sarà per
lui un posto da capolista nel proporzionale. Potrebbero correre anche
il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci
e l'ex sindaco di Gangi, recordman di preferenze alle Regionali ma
non eletto, Giuseppe Ferrarello, che potrebbe essere
schierato in un collegio uninominale.
La
lista centrista Civica popolare guidata da Beatrice Lorenzin
schiererà quasi certamente Dore Misuraca a Palermo, Gianpiero D'Alia
a Messina, Giuseppe Marinello ad Agrigento. Sarà della
partita anche Giuseppe Castiglione. A Catania
potrebbe correre Marco Forzese, che ha ottenuto una
buona affermazione personale alle Regionali. A Catania si impegnerà,
ma non da candidato, anche l'ex capogruppo Nino D'Asero.
Italia dei Valori potrebbe schierare Paolo Caracausi.
La
lista +Europa di Emma Bonino ha avuto il
sostegno tecnico di Centro democratico di Bruno Tabacci.
Potrebbero essere in lista due militanti radicali di lungo corso come
Gaetano D'Amico e Antonella Sgrillo
(che fanno parte del comitato Esistono i diritti, transpartitico, che
non prende posizione nella sfida elettorale). Si stanno valutando
candidature dall'area laica, riformista e liberalsocialista. Il 15 è
in programma un'assemblea nazionale a Roma.
Ieri a
Roma è stata inoltre presentata la lista 'Insieme', che raggruppa il
Partito socialista italiano, Verdi e gli uomini vicini a Romano
Prodi. L'ex premier ha mediato per tentare anche in extremis
l'accordo con +Europa e fino a ieri, dal podio dell'hotel Quirinale,
è arrivato l'appello all'ex ministro degli Esteri per un
"centrosinistra unito contro i populismi" al voto di marzo.
'Insieme' schiererà come capolista alla Camera in Sicilia
occidentale l'ex deputato regionale socialista Nino Oddo,
mentre a Catania il primo nominativo sarà quello del direttore
generale della Fondazione Giglio dell'ospedale di Cefalù,
Vittorio Virgilio. Al Senato in Sicilia occidentale la lista
verrà guidata dal medico Gaspare Gulotta,
responsabile della Chirurgia generale d'urgenza del Policlinico di
Palermo, mentre nella parte orientale dell'Isola la scelta è
ricaduta sull'ex deputata Cinzia Dato. I
Verdi, che hanno chiesto loro esponenti nei collegi delle aree a
rischio ambientale,
dovrebbero mettere in pista Giuseppe
Patti a Siracusa,
Nicolò Di Stefano
a Gela. In quota Sole che ride potrebbero correre anche Carmelo
Sardegna e Paolo
Pantano.
Il
Movimento 5 Stelle
In casa Movimento cinque
stelle l'ultima novità, anticipata
lunedì da Livesicilia,
è la candidatura alle Parlamentarie di Valerio D'Antoni, ex
legale di Addiopizzo, che si confronterà con altri volti in vista
del movimento di Palermo come quelli delle deputate Loredana
Lupo e Chiara Di Benedetto. Folta
la pattuglia degli uscenti che dovranno superare lo scoglio del voto
su Rousseau: da Azzurra
Cancelleri, sorella
del neo vicepresidente dell'Ars Giancarlo, ai messinesi Francesco
D'Uva e Alessio
Villarosa. Sul
fronte orientale, sempre alla Camera, ci sono le riconferme di Giulia
Grillo e Maria
Marzana, così come
di Gianluca Rizzo.
Al Senato il trapanese Vincenzo
Santangelo e il
catanese Mario
Michele Giarrusso.
Da Catania anche Nunzia
Catalfo, che fa
parte del collegio dei probiviri del movimento, e
Ornella Bertorotta.
A Palermo confermata anche la corsa di Alì
Listì Maman, il
giovane laureato in Giurisprudenza e originario del Niger che sfidò
Cancelleri al secondo turno delle Regionarie. Alla Camera correrà
anche la psicologa Laura
Cutrera. I piani
alti del movimento sono inoltre alla ricerca di nominativi che
possano risultare vincenti sul tavolo verde dei collegi
uninominali. In
occasione dell'assemblea degli eletti tenutasi a Caltanissetta il
coordinatore nazionale della campagna elettorale M5s Ignazio
Corrao e Cancelleri
hanno invitato portavoce a suggerire dei nominativi provenienti dai
territori. Uno screening che riguarda anche Palermo, dove si è alla
ricerca di alcune figure "carismatiche" capaci di
interpretare al meglio l'apertura alla società civile voluta dal
candidato premier Luigi
Di Maio. Se la
ricerca non dovesse andare a buon fine, nel capoluogo si potrebbe
decidere di riproporre sui tre collegi uninominali i candidati più
votati su Rousseau per il collegio plurinominale.
Liberi
e uguali
Dall'assemblea regionale di Liberi e Uguali
Sicilia sono arrivate ieri le prime disponibilità alla candidatura.
La rosa di nomi comprende parlamentari uscenti come Erasmo
Palazzotto, Pippo Zappulla, Francesco
Bocchino, Maria Greco e Francesco
Campanella, amministratori locali, esponenti del mondo delle
associazioni e delle professioni e dirigenti politici delle forze che
hanno dato vita alla lista guidata dal presidente del Senato Piero
Grasso, tra questi Mariella Maggio,
Gianni Battaglia, Pino Apprendi, Luca
Casarini e Bianca Guzzetta.
Potrebbero esserci anche Valeria Grasso, già vicina a Crocetta, e il
medico di Lampedusa Pietro Bartolo.
grandangoloagrigento.it
Edilizia
scolastica, pioggia di soldi per le scuole agrigentine, i
sindacati:
"Non
ci si faccia trovare impreparati"
Maurizio Saia - Segretario
Cisl, Salvatore Fanara, Segretario Cisl Scuola e Franco
Iudic, Segretario Filca Cisl, in una nota stampa fanno sapaere che
sono stati stanziati 150 milioni euro per il 2018 per interventi di
messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole.
Beneficiari di
questi contributi saranno gli Enti esclusi dal Programma
straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la
sicurezza delle periferie dei Comuni capoluogo di Provincia. I
Comuni dovranno presentare le loro richieste entro il
20 febbraio 2018 e la richiesta di finanziamento non potrà
superare € 5.225.000, entro il
31 marzo si conoscerà l'assegnazione delle risorse ed i
Comuni avranno l'obbligo di appaltare i lavori entro otto mesi
dall'approvazione del finanziamento. Sono già previsti nella legge
di bilancio 2018 anche gli interventi per gli anni successivi e
precisamente: 300 milioni per il
2019 e 400 milioni per il
2020.
Quindi si presenta una duplice e importante opportunità
per le nostre amministrazioni pubbliche per garantire in primo
luogo la sicurezza dei cittadini, docenti, lavoratori e studenti e
per tutti coloro che hanno accesso agli edifici pubblici; in secondo
luogo un rinnovato impulso all'edilizia e la creazione di
opportunità di lavoro.
Per questo chiediamo agli Enti Locali di
mobilitarsi per riuscire ad intercettare economie per la
realizzazione di servizi e infrastrutture necessarie per lo sviluppo
del territorio e sopperire ai pesanti tagli dei trasferimenti statali
e superare le rigide regole imposte dal Patto di Stabilità.
La
provincia di Agrigento non si faccia trovare impreparata.