/ Rassegna stampa » 2018 » Gennaio » 12 » rassegna stampa del 12 gennaio 2018

rassegna stampa del 12 gennaio 2018

Agrigentonotizie.it

Viabilità, Azzurra Cancelleri: "Riaprire la Mussomeli-San Giovanni Gemini"„ "Quanto tempo ancora dobbiamo aspettare prima che la provinciale Mussomeli - San Giovanni Gemini possa essere riaperta? Quattro anni non sono già tanti perché il collegamento con la statale 189 Palermo - Agrigento venga riaperto al traffico?". Se lo chiede Azzurra Cancelleri, già deputata del Movimento Cinque Stelle che più volte, nel corso del mandato da portavoce alla Camera, ha interrogato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti per chiedere maggiore attenzione alla viabilità siciliana ed in particolare dei collegamenti che ricadono nel territorio provinciale di Caltanissetta."Il Governo, a parole, ha sempre assicurato interventi, ma nei fatti tutto è rimasto lettera morta - continua la Cancelleri -. Per quel che riguarda la Mussomeli - San Giovanni Gemini, nessun intervento strutturale è stato mai programmato ed il tratto, chiuso dopo appena due anni dalla sua apertura, è ormai simbolo dell'ennesimo spreco di soldi in opere pubbliche prima inaugurate, poi interdette ed infine abbandonate al degrado e all'incuria. A farne le spese sono sempre i cittadini che, in questo caso specifico, hanno potuto beneficiare solamente per pochi mesi di una strada di fondamentale importanza per raggiungere la statale Palermo - Agrigento con tutti i disservizi che ne conseguono"."La viabilità in Sicilia è al collasso - prosegue la Cancelleri -. Lo abbiamo denunciato più volte assieme ai colleghi del Movimento Cinque Stelle ma le nostre richieste di interventi immediati sono puntualmente cadute nel dimenticatoio. Non ci sono soldi per le strade della nostra Isola, nessun intervento è previsto ed i collegamenti sono resi difficili e lunghi. Siamo un' isola nell'isola. E nessuno ancora continua, nonostante le nostre continue denunce alla Camera, a considerare la gravità di questa condizione nostra condizione. Il Governo non ha stanziato soldi per la nostra viabilità. Siamo condannati all'isolamento e costretti ad percorrere strade alternative per raggiungere le destinazioni. Ci muoviamo, il più delle volte, su mulattiere, in condizioni di poca sicurezza e notevoli disagi con cantieri aperti e mai conclusi, restringimenti di carreggiata, galleria lasciate al buio. In questi cinque anni in aula - conclude - il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza delle strade sono state tra le priorità del Movimento Cinque Stelle che ha fatto sentire la propria voce dai banchi dell'opposizione. Ma il Governo pensava a finte inaugurazioni in pompa magna che hanno il sapore della presa in giro per tanti siciliani che quotidianamente percorrono centinaia di chilometri in questa Sicilia di strade e ponti che si sbriciolano come biscotti al burro, mentre chi dovrebbe intervenire sta solo a guardare". 


„ Associazione a delinquere e corruzione", indagati e perquisiti i vertici di Girgenti Acque Blitz di carabinieri e Guardia di Finanza anche negli uffici di Hydortecne, controllate anche le abitazioni "Associazione a delinquere e corruzione", indagati e perquisiti i vertici di Girgenti Acque

„ Perquisizioni congiunte negli uffici di Girgenti Acque e Hydortecne, società del gruppo Campione, da parte di carabinieri e Guardia di Finanza dei rispettivi comandi provinciali, su delega della Procura della Repubblica di Agrigento. Le indagini sono a carico di almeno 4 indagati tra i quali il presidente Marco Campione e il dipendente dell'impresa Pietro Arnone. Fra i numerosi i capi d'imputazione contestati l'associazione a delinquere, la corruzione, il falso in bilancio e l'inquinamento ambientale. Sono state sottoposte a perquisizioni anche le abitazioni degli indagati. Gli investigatori hanno portato via computer e diversi documenti. I provvedimenti sono a firma del procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio e del pool composto dai pm Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro.



Si rifiutò di fornire atti su assunzioni", parte processo a dirigente dell'allora Cupa
La difesa della parte civile chiede di citare l'ente in giudizio in qualità di responsabile civile "

„ A processo con l'accusa di essersi rifiutata di fornire la documentazione relativa ad alcune assunzioni. Dopo il rinvio a giudizio, disposto dal gup del tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, è iniziato il processo a carico di Olga Matraxia, 65 anni, dirigente del polo universitario, accusata di omissione di atti di ufficio. La vicenda, che risale al 2012, scaturisce dalla denuncia di un imprenditore che in passato aveva avuto un rapporto di lavoro con l'ente e chiedeva di essere stabilizzato. Un esperto informatico, dopo avere lavorato con un contratto a progetto stipulato con una sua ditta, si era visto respingere la richiesta e chiese dei documenti al Cupa che giustificassero, invece, le assunzioni decise a vantaggio di altri precari che, a suo dire, avevano i suoi stessi requisiti. L'ente non rilasciò la documentazione con la motivazione della "carenza di interesse" da parte del richiedente che, invece, presentò una querela. L'avvocato Salvatore Pennica, che assiste l'imprenditore autore della denuncia in qualità di parte civile, ieri ha chiesto la citazione in qualità di responsabile civile del consorzio universitarioIl difensore dell'imputata, l'avvocato Daniela Posante, si è invece opposta sottolineando "l'irrirualità della richiesta nei tempi e nelle forme". Il collegio di giudici presieduto da Luisa Turco scioglierà la riserva all'udienza successiva del primo marzo. 

Live sicilia.it
AUTONOMIE LOCALI "Ex Province, collasso finanziario
Nuovo accordo con lo Stato"

"Le tre Città metropolitane e i sei Liberi consorzi sono tutti coinvolti in una gravissima crisi finanziaria che ha compromesso l'erogazione dei servizi all'utenza in particolare sulla gestione della rete stradale di competenza, dei servizi per i disabili e il supporto alle scuole di secondo grado e dell'edilizia scolastica e che ha messo in discussione perfino la continuità del rapporto di lavoro dei dipendenti". Lo afferma l'assessore regionale delle Autonomie locali, Bernadette Grasso, "che non usa mezzi termini - si legge in una nota dell'assessorato - per descrivere la drammatica situazione, ereditata dal governo Crocetta, in cui versano le ex Province".
"Le principali cause di questa crisi - prosegue Grasso - sono da ricercare nella drastica riduzione e/o azzeramento dei trasferimenti statali e dal prelievo forzoso operato dallo Stato attraverso il contributo di finanza pubblica. Con il monitoraggio eseguito dal dipartimento Autonomie locali sulla base dei dati forniti dai responsabili finanziari delle ex province regionali, si è stimato il disavanzo strutturale (differenza tra entrate e spesa corrente) in 118 milioni di euro per il 2015, 147 per il 2016 fino ai 192 dello scorso anno". Secondo l'assessore "non c'è altra strada se non quella di rivedere l'accordo tra lo Stato e la Regione siciliana in materia di finanza pubblica sottoscritto dal governo Crocetta il 20 giugno 2016, rideterminando il prelievo forzoso che se non corretto determinerà nel breve periodo il fallimento delle ex Province che fino ad oggi sono riuscite a sopravvivere solo perché avevano spazi finanziari derivanti dagli avanzi di gestione che oramai si sono esauriti". "Col governo nazionale che uscirà dalle urne il prossimo 4 marzo, dovremo con immediatezza riaprire la trattativa e rivedere l'accordo - conclude - e, in virtù del livello di autonomia speciale, ricollocare la disciplina dei rapporti finanziari tra Stato e Regione all'interno della Commissione paritetica prevista dall'art.43 dello Statuto siciliano" .
Liste, incroci tra Roma e Palermo
Chi sale e chi scende nei partiti

Tra Roma e la Sicilia continua il lavoro dei partiti sulle liste per le Politiche del 4 marzo. Saranno le segreterie nazionali a intervenire per sciogliere i principali nodi. Il 16 è stata convocata una direzione nazionale del Pd proprio per affrontare il tema delle candidature, toccato da Matteo Renzi mercoledì in un incontro a cui ha preso parte il segretario regionale Fausto Raciti. Oggi anche Silvio Berlusconi metterà presto mano al dossier per quanto riguarda Forza Italia. Mentre i leghisti siciliani hanno chiesto espressamente che il tema della spartizione dei collegi uninominali sia affrontato direttamente a livello nazionale.

Il centrodestra

Tra Roma e Palermo si sta definendo il mosaico delle candidature di Forza Italia. Per la Camera Stefania Prestigiacomo sarà capolista a Siracusa, Gabriella Giammanco in uno dei collegi di Palermo. Capolista al Senato in Sicilia occidentale dovrebbe essere l'ex presidente del Senato Renato Schifani. Francesco Scoma potrebbe guidare la lista per Montecitorio nell'altro collegio di Palermo. Ci sarà Francesco Cascio, tornato a casa dopo l'addio agli alfaniani, dovrebbe correre nell'uninominale. E poi ci sono i "parenti di", dal cognato di Francantonio Genovese, l'ex deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, a Elisabetta Formica che potrebbe essere lanciata dal padre Santi, già vicepresidente dell'Ars. A Messina si parla anche di Nino Germanà, che ha mancato il ritorno all'Ars. Posti "sicuri" per Mauro e Minardo. A Catania dovrebbe rientrare Salvo Torrisi. A Palermo si lavora su un paio di nomi femminili new entry di peso. Lo schema di massima dovrebbe arrivare sul tavolo di Berlusconi tra oggi e domani.

Con Salvini si ricandideranno i due big uscenti, Angelo Attaguile nella Sicilia occidentale e Alessandro Pagano in quella occidentale. Si lavora al resto delle liste per il proporzionale, mentre per i collegi uninominali - qualcuno toccherà anche ai leghisti - lo stesso Pagano ha chiesto che la trattativa nella coalizione sia gestita a livello nazionale.

Per Fratelli d'Italia i nomi che circolano restano quelli di Ignazio La Russa, Giampiero Cannella per Palermo e Manlio Messina per Catania, e anche quelli di Carolina Varchi e Mimmo Russo.

La quarta gamba centrista ieri ha battezzato il suo simbolo, dove fa bella mostra di sé il centenario scudo crociato portato in dote da Lorenzo Cesa. L'Udc e Noi con l'Italia unendo le forze contano di superare lo sbarramento del 3 per cento. Un risultato da costruire anche in Sicilia, dove le forze politiche che sosterranno la lista (Udc, Cantiere Popolare, autonomisti, Idea Sicilia) messi insieme hanno fatto il 14 per cento alle Regionali. In lista in Sicilia ci sarà certamente Saverio Romano e tornerà anche Antonello Antinoro, in quota Udc. Tra gli altri papabili Ester Bonafede e Giovanni Pistorio per l'Udc. I centristi dovrebbero avere anche qualche collegio uninominale. In quota Mpa il nome in pole position è il nipote dell'ex governatore, Giuseppe Lombardo. Cerca spazio anche Simona Vicari, che ha lasciato gli alfaniani e guarda con interesse al progetto.

Diventerà Bellissima non ha ancora sciolto il nodo su quale sarà lista in cui si candideranno i suoi esponenti. Il movimento di Musumeci ha attivato interlocuzioni con tutte le forze di centrodestra ma non ha ancora sciolto le riserve. Tra i possibili candidati il coordinatore Raffaele Stancanelli. I musumeciani potrebbero avere un paio di collegi.

Il centrosinistra

Il Pd farà il punto sulle candidature in direzione nazionale il 16 settembre. Ci sono diversi nodi da sciogliere, a partire da quanti hanno già raggiunto il limite di mandati parlamentari previsti dallo statuto. In questa situazione si trovano tra gli altri il catanese Giovanni Burtone e Beppe Lumia. E a proposito di quest'ultimo, resta l'incertezza sulla collocazione in lista di Rosario Crocetta, che su questo aveva avuto rassicurazioni dal Nazareno dopo il passo indietro alle Regionali. A Palermo Davide Faraone correrà quasi certamente sia nell'uninominale sia come capolista nel proporzionale. A Caltanissetta si litiga sulla possibile ricandidatura di Daniela Cardinale, contestata da un grosso pezzo di partito. A Palermo cercano conferma con buoni posti in lista gli uscenti Ribaudo, Culotta e Piccione. Il dialogo tra i dem e Leoluca Orlando è ancora in corso: il sindaco proverà a spingere il nome del presidente della Gesap Fabio Giambrone. Folla a Catania dove i nomi in ballo sono quelli di Valeria Sudano, Michela Giuffrida e Giuseppe Beretta. A Messina si parla di una possibile candidatura del rettore Pietro Navarra, ma se ci sarà per lui un posto da capolista nel proporzionale. Potrebbero correre anche il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci e l'ex sindaco di Gangi, recordman di preferenze alle Regionali ma non eletto, Giuseppe Ferrarello, che potrebbe essere schierato in un collegio uninominale.

La lista centrista Civica popolare guidata da Beatrice Lorenzin schiererà quasi certamente Dore Misuraca a Palermo, Gianpiero D'Alia a Messina, Giuseppe Marinello ad Agrigento. Sarà della partita anche Giuseppe Castiglione. A Catania potrebbe correre Marco Forzese, che ha ottenuto una buona affermazione personale alle Regionali. A Catania si impegnerà, ma non da candidato, anche l'ex capogruppo Nino D'Asero. Italia dei Valori potrebbe schierare Paolo Caracausi.

La lista +Europa di Emma Bonino ha avuto il sostegno tecnico di Centro democratico di Bruno Tabacci. Potrebbero essere in lista due militanti radicali di lungo corso come Gaetano D'Amico e Antonella Sgrillo (che fanno parte del comitato Esistono i diritti, transpartitico, che non prende posizione nella sfida elettorale). Si stanno valutando candidature dall'area laica, riformista e liberalsocialista. Il 15 è in programma un'assemblea nazionale a Roma.

Ieri a Roma è stata inoltre presentata la lista 'Insieme', che raggruppa il Partito socialista italiano, Verdi e gli uomini vicini a Romano Prodi. L'ex premier ha mediato per tentare anche in extremis l'accordo con +Europa e fino a ieri, dal podio dell'hotel Quirinale, è arrivato l'appello all'ex ministro degli Esteri per un "centrosinistra unito contro i populismi" al voto di marzo. 'Insieme' schiererà come capolista alla Camera in Sicilia occidentale l'ex deputato regionale socialista Nino Oddo, mentre a Catania il primo nominativo sarà quello del direttore generale della Fondazione Giglio dell'ospedale di Cefalù, Vittorio Virgilio. Al Senato in Sicilia occidentale la lista verrà guidata dal medico Gaspare Gulotta, responsabile della Chirurgia generale d'urgenza del Policlinico di Palermo, mentre nella parte orientale dell'Isola la scelta è ricaduta sull'ex deputata Cinzia DatoI Verdi, che hanno chiesto loro esponenti nei collegi delle aree a rischio ambientale, dovrebbero mettere in pista Giuseppe Patti a Siracusa, Nicolò Di Stefano a Gela. In quota Sole che ride potrebbero correre anche Carmelo Sardegna e Paolo Pantano.

Il Movimento 5 Stelle

In casa Movimento cinque stelle l'ultima novità, anticipata lunedì da Livesicilia, è la candidatura alle Parlamentarie di Valerio D'Antoni, ex legale di Addiopizzo, che si confronterà con altri volti in vista del movimento di Palermo come quelli delle deputate Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto. Folta la pattuglia degli uscenti che dovranno superare lo scoglio del voto su Rousseau: da Azzurra Cancelleri, sorella del neo vicepresidente dell'Ars Giancarlo, ai messinesi Francesco D'Uva e Alessio Villarosa. Sul fronte orientale, sempre alla Camera, ci sono le riconferme di Giulia Grillo e Maria Marzana, così come di Gianluca Rizzo. Al Senato il trapanese Vincenzo Santangelo e il catanese Mario Michele Giarrusso. Da Catania anche Nunzia Catalfo, che fa parte del collegio dei probiviri del movimento, e Ornella Bertorotta. A Palermo confermata anche la corsa di Alì Listì Maman, il giovane laureato in Giurisprudenza e originario del Niger che sfidò Cancelleri al secondo turno delle Regionarie. Alla Camera correrà anche la psicologa Laura Cutrera. I piani alti del movimento sono inoltre alla ricerca di nominativi che possano risultare vincenti sul tavolo verde dei collegi uninominali. In occasione dell'assemblea degli eletti tenutasi a Caltanissetta il coordinatore nazionale della campagna elettorale M5s Ignazio Corrao e Cancelleri hanno invitato portavoce a suggerire dei nominativi provenienti dai territori. Uno screening che riguarda anche Palermo, dove si è alla ricerca di alcune figure "carismatiche" capaci di interpretare al meglio l'apertura alla società civile voluta dal candidato premier Luigi Di Maio. Se la ricerca non dovesse andare a buon fine, nel capoluogo si potrebbe decidere di riproporre sui tre collegi uninominali i candidati più votati su Rousseau per il collegio plurinominale.

Liberi e uguali

Dall'assemblea regionale di Liberi e Uguali Sicilia sono arrivate ieri le prime disponibilità alla candidatura. La rosa di nomi comprende parlamentari uscenti come Erasmo Palazzotto, Pippo Zappulla, Francesco Bocchino, Maria Greco e Francesco Campanella, amministratori locali, esponenti del mondo delle associazioni e delle professioni e dirigenti politici delle forze che hanno dato vita alla lista guidata dal presidente del Senato Piero Grasso, tra questi Mariella Maggio, Gianni Battaglia, Pino Apprendi, Luca Casarini e Bianca Guzzetta. Potrebbero esserci anche Valeria Grasso, già vicina a Crocetta, e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo.

grandangoloagrigento.it
Edilizia scolastica, pioggia di soldi per le scuole agrigentine, i sindacati: "Non ci si faccia trovare impreparati"

Maurizio Saia - Segretario Cisl, Salvatore Fanara, Segretario Cisl Scuola e Franco Iudic, Segretario Filca Cisl, in una nota stampa fanno sapaere che sono stati stanziati 150 milioni euro per il 2018 per interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole.
Beneficiari di questi contributi saranno gli Enti esclusi dal Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie dei Comuni capoluogo di Provincia. I Comuni dovranno presentare le loro richieste entro ‪il 20 febbraio 2018‬ e la richiesta di finanziamento non potrà superare € 5.225.000, entro ‪il 31 marzo‬ si conoscerà l'assegnazione delle risorse ed i Comuni avranno l'obbligo di appaltare i lavori entro otto mesi dall'approvazione del finanziamento. Sono già previsti nella legge di bilancio 2018 anche gli interventi per gli anni successivi e precisamente: 300 milioni per il 2019 e 400 milioni per il 2020.
Quindi si presenta una duplice e importante opportunità per le nostre amministrazioni pubbliche per garantire in primo luogo la sicurezza dei cittadini, docenti, lavoratori e studenti e per tutti coloro che hanno accesso agli edifici pubblici; in secondo luogo un rinnovato impulso all'edilizia e la creazione di opportunità di lavoro.
Per questo chiediamo agli Enti Locali di mobilitarsi per riuscire ad intercettare economie per la realizzazione di servizi e infrastrutture necessarie per lo sviluppo del territorio e sopperire ai pesanti tagli dei trasferimenti statali e superare le rigide regole imposte dal Patto di Stabilità.
La provincia di Agrigento non si faccia trovare impreparata.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO