Siciliaonpress
Il libero consorzio di Agrigento lancia endorsement per Agrigento 2020
Con il raggiungimento del primo importante traguardo che vede Agrigento tra le dieci città finaliste a diventare Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2020, il Libero Consorzio di Agrigento rilancia il proprio "endorsement" a sostegno della candidatura di Agrigento Capitale della Culturale 2020.
L'ex Provincia aveva già aderito nei mesi scorsi al programma di iniziative legate alla candidatura del capoluogo come Capitale della cultura , attraverso la firma di un protocollo d'intesa con lo scopo di condividere i presupposti e le finalità, proponendo una propria iniziativa per la valorizzazione e fruizione dei propri beni di interesse culturale ed ambientale come l'Ecomuseo, la Galleria della Scala Reale del Palazzo sede dell'Ente, il Giardino Botanico, l'Erbario, la biblioteca Ambrosini e il relativo materiale libraio e documentale di interesse storico-culturale.
Mrfanweb.altervista.org
Al via la ristrutturazione dell' Istituto «Re Capriata» di Licata.
Il Libero consorzio comunale di Agrigento, ex Provincia, ha bandito la gara per affidare la manutenzione straordinaria dei locali che ospitano l'istituto tecnico commerciale ed alberghiero "Filippo Re Capriata" di Licata, che ha sede in via Campobello. Prevista la realizzazione di: impermeabilizzazione copertura laboratori, sostituzione infissi esterni ed impianti.
L'importo complessivo dell'appalto è pari a 182.179,44 euro, di cui 176.572,34 euro per l'importo a base d'asta e 5.607,10 euro per gli oneri di sicurezza. I lavori dovranno essere eseguiti in 120 giorni, quattro mesi, dal giorno dell'apertura del cantiere.
Giornale di Sicilia
Vertice. Il direttore, Giovanni Tomasino, parla di «situazione gravissima» e il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, decide di istituire un'unità di crisi del territorio
Poca acqua al consorzio, a rischio la campagna irrigua
Anche il Consorzio di Bonifica 3 Agrigento con il direttore, Giovanni Tomasino, parla di «situazione gravissima» e il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, istituisce un'unità di crisi del territorio che chiederà subito un incontro all'assessore regionale all'Agricoltura, Edgardo Bandiera, per disporre tutti gli interventi necessari a prevedere una sufficiente campagna irrigua . «Siamo seriamente preoccupati - afferma il sindaco Pace - per gli agrumeti e, più in generale, per le campagne del Riberese e dell'intero comprensorio». E' allarme nel comprensorio riberese per la campagna irrigua 2018 alla luce dell'attuale dotazione idrica degli invasi che non lascia prevedere nulla di buono se non arriveranno nuove piogge. Per fare il punto della situazione ieri mattina il sindaco, Carmelo Pace, ha organizzato un incontro in municipio. Per quanto riguarda gli invasi nella diga Castello la dotazione idrica è scesa, negli ultimi due mesi, a circa 7 milioni di metri cubi, 3 milioni nella Raia di Prizzi, mentre nel Lago Arancio ci sono oltre 19 milioni di metri cubi. «La situazione comincia a essere pericolosa se non dovesse piovere -dice Giovanni Caruana, della Cia - perché con il prelievo dal Castello per uso potabile, visto oltre 3 milioni devono rimanere per la salvaguardia faunistica e che da novembre 2017 ad oggi hanno prelevato circa 3 milioni di metri cubi, rischia di non rimanere nulla per le campagne». Una soluzione per Caruana c'è e riguarda un intervento che potrebbe essere effettuato «a costo zero - dice - e cioè puntare al collegamento Castello-Fiume Verdura, che può essere fatto per caduta, azionando una serie di paratie, dalla traversa Gammauta che potrebbe scaricare sulla diga Castello. Questo potrebbe aumentare le scorte in vista della prossima estate con beneficio sia per gli usi potabili che per l'irrigazione delle campagne». Pienamente concorde, in proposito, il sindaco di Rivera, Carmelo Pace: «Su questa possibilità per aumentare il quantitativo di acqua negli invasi noi puntiamo da tempo -dice Pace -e adesso è arrivato il momento di prevederla in maniera stabile e continua quando si rende necessario». Concorda sulla gravità della situazione e sulla necessità che si trovino al più presto soluzioni adeguate anche il nuovo assessore all'Agricoltura del Comune di Ribera, Domenico Aquè, che oggi interverrà a una riunione della commissione consiliare Agricoltura del Comune di Ribera, convocata dal presidente, Paolo Caternicchia. Ribera ha nell'agricoltura e in particolare nell'agrumicoltura un pilastro dell'economia locale. Difficoltà per l'irrigazione delle campagne potrebbero creare gravi contraccolpi sul piano economico in un momento in cui la Dop Arancia di Ribera e il Consorzio di tutela, che consentono di commercializzare le arance Washington navel, Brasiliano e Navelina con il marchio comunitario Dop ai produttori e confezionatori di 14 comuni, sono impegnate nella ricerca di nuovi segmenti di mercato. (*GP*)