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rassegna stampa del 31 gennaio 2018

Giornale di Sicilia

Sei le nomine. Ad Agrigento va l'ex magistrato Alberto Di Pisa, a Enna l'ex funzionario di polizia Guarino
Ex Province, arrivano i nuovi commissari


Via gli uomini voluti da Crocetta, Musumeci sceglie magistrati e prefetti in pensione per guidare le ex Province verso un percorso che dovrebbe portare alle elezioni entro fine giugno, al massimo entro novembre. Dunque si parte subito con nomi un po' a sorpresa che vanno a guidare i sei  iberi Consorzi di Enna, Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Siracusa e Ragusa. Ad Agrigento arriva Alberto Di Pisa, magistrato in quiescenza, già procuratore generale aggiunto presso la Corte d'Appello di Palermo e procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. A Enna va Ferdinando Guarino, dirigente generale di Pubblica sicurezza in quiescenza, in passato questore di Enna e vicario ad Agrigento e L'Aquila. A Ragusa arriva Salvatore Piazza, già segretario generale dell'ex Provincia e del Comune. A Siracusa torna Elda Floreno, ex prefetto di quella città. Conferma a Trapani per Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, già giudice istruttore al Tribunale di Palermo e Trapani e sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo. L'incarico di Rosalba Panvini, attuale dirigente regionale, è stato prorogato, a Caltanissetta, fino all'imminente rotazione dei dirigenti generali della Regione. Su Messina invece il governo ha avviato una procedura per rimuovere Francesco Calanna, oggi commissario della Città Metropolitana. Crocetta riuscì a nominarlo perchè all'epoca era membro del suo ufficio di gabinetto e quindi equiparato a un dirigente regionale: qualifica essenziale ma venuta meno con la fine della legislatura. Secondo Musumeci dunque Calanna dovrebbe decadere automaticamente e per questo è stato chiesto un parere all'Ufficio Legislativo e Legale. A Palermo e Catania per un contorto iter legislativo restano Orlando e Bianco. Il piano di Musumeci e dell'assessore agli Enti Locali Bernadette Grasso è quello di attendere che la Consulta si pronunci sulla norma che reintroduce l'elezione diretta dei presidenti, ridando vita di fatto alle vecchie Province. Musumeci conta che questa pronuncia, frutto dell'impugnativa della legge regionale da parte del governo nazionale, arrivi entro la primavera. A quel punto potrebbe indire una maxi tornata elettorale a giugno che comprenderebbe sia il voto nei Comuni (in primis a Catania e Messina) sia quello nelle Province. Si aprirebbe così dopo le Politiche del 4 marzo una nuova campagna elettorale in Sicilia. Se la Consulta gelasse le attese del presidente, le elezioni nei Comuni verrebbero anticipate a maggio. Gia. Pi.

I nodi della sicilia
il presidente della regione porterà all'ars una proposta di riforma. e scatta un piano per la manutenzione
Case popolari tra debiti e abusivi
Musumeci annuncia: «Chiuderò gli Iacp»
Le competenze sugli alloggi andranno alle ex Province

Giacinto Pipitone  

Almeno 4 mila alloggi popolari occupati abusivamente e in mano al racket «dei ras di quartiere». Chiese occupate da senzatetto e una richiesta di nuove case tanto ampia che ne servirebbero almeno altre 50 mila. Ed enti che dovrebbero far fronte a questaemergenza e che invece sono sommersi dai debiti «e vittime di una gestione politica assai spregiudicata». Su queste premesse Nello Musumeci e l'assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, hanno presentato ieri il loro piano casa. Un progetto a step che può contare subito su 19 milioni e nel medio periodo su altri 42 in arrivo da Bruxelles. Intanto però è il fallimento degli Iacp a essere finito nel mirino del presidente, che dopo acqua e rifiuti mette sul tappeto un'altra emergenza latente: «A Catania c'è una navata del duomo occupato da senzatetto. È la fotografia di quanto sia grave l'emergenza. Che riguarda l'intera Sicilia. C'è una drammatica carenza di alloggi, quantificabile solo per stime. Possiamo immaginare che ne servano almeno altri 40/50 mila ma visto che sono in aumento gli sfratti è un target che va costantemente aggiornato». La gestione di quest'altra emergenza è però più che zoppicante. Musumeci parla anche da ex presidente della commissione Antimafia, che sugli Iacp indagò nella scorsa legislatura: «Sappiamo che ci sono casi incredibili. Il fenomeno dell'occupazione abusiva è così diffuso che non riusciamo ad averne contezza precisa. Diciamo che ci sono almeno 4 mila alloggi in mano a chi non ne ha diritto. E la maggior parte sono a Palermo». Musumeci e Falcone, accompagnati dal dirigente generale delle Infrastrutture,  Fulvio Bellomo, hanno rivelato che «molti di questi abusivi accettano di pagare una sorta di canone, che può valere circa 60 euro, e che incredibilmente gli Iacp incassano senza alcun titolo». Il motivo di questo spontaneo pagamento da parte degli abusivi è legato alla speranza, sempre all'orizzonte, di una sanatoria che potrebbe essere proposta in Parlamento: il pagamento spontaneo del canone darebbe agli abusivi un titolo da spendere per diventare proprietari scavalcando le graduatorie. Gli Iacp, hanno ricordato Falcone e Musumeci, sono sommersi dai debiti: «Almeno 27 milioni quelli certi in tutte le dieci strutture siciliane. Il solo Istituto autonomo case popolari di Palermo ha un debito di 15 milioni con l'Amap per acqua non pagata proprio dagli abusivi: e in questo caso il costo deve sopportarlo proprio lo Iacp». Per tutti questi motivi il governo ha annunciato la presentazione all'Ars di una riforma che assegnerà alle 9 ex Province le competenze chiudendo la stagione degli Iacp. Ma questo è un progetto di medio periodo. È invece già stato firmato il decreto che stanzia 19 milioni (trovati tra le pieghe dei capitoli inutilizzati dal governo Crocetta) per interventi immediati in tutta la Sicilia. Si parte subito a Enna, Messina, Palermo e Catania. Previste ristrutturazioni e nuove costruzioni. Nell'Ennese scatta la manutenzione di un immobile ad Agira e di altri due a Piazza Armerina. A Messina lavori nelle palazzine di contrada Cavalieri, di fondo Lauritano. E poi ancora lavori a Villafranca Tirrena, Oliveri, San Salvatore di Fitalia. A Palermo manutenzione e messa in sicurezza di alcune palazzine allo Zen 2 (in via Agesia di Siracusa e in via Rocky Marciano). E poi ancora ristrutturazioni in largo Balistreri e via Li Puma allo Sperone, a Borgo Nuovo (via Mozia), a Passo di Rigano (via Mozambico). E infine ristrutturazioni a Villabate, Isola delle Femmine, Lercara Friddi, Prizzi e Montemaggiore Belsito. Entro la fine del 2018 scatteranno altri progetti in tutta la Sicilia per un valore di almeno 10 milioni.

Risparmi e tutela, seminario al consorzio


Un seminario sul tema: «La tutela del risparmio» si terrà questa mattina, con inizio alle 10, presso l'Aula Magna di Villa Genuardi del Polo territoriale universitario di Agrigento, con la partecipazione di docenti e  professionisti del settore. Nelcorso dell'evento sarà presentato  un Vademecum destinato al pubblico e patrocinato dalla Regione Siciliana, redatto da un gruppo di docenti delle Università  di Palermo, Messina ed Enna,nell'ambito di un progetto di tutela del consumatore. L'iniziativa si propone di promuovere l'educazione finanziaria con l'intento di rendere comprensibili alcuni elementi e principi di fondo in materia di investimenti finanziari. Verranno illustrati, temi quali la struttura ed il funzionamento del mercato finanziario, le diverse possibilità di investimento mobiliare. (*PAPI*)


Ribera, saranno comunali i nuovi locali per il «Toscanini»

Il Comune di Ribera ha individuato nuovi locali per l'Istituto musicale Toscanini. Sono stati effettuati alcuni sopralluoghi e alla fine la scelta è caduta su locali comunali nei quali sono in corso lavori di sistemazione.  Per l'annuncio ufficiale e l'assegnazione sono attese settimane. La disponibilità di locali comunali è prevista anche dalla statalizzazione recentemente ottenuta dal Toscanini. Intanto, il direttore dell'Istituto, Mariangela Longo, rientrando da Roma dove si è recata insieme al presidente

Joppolo Giancaxio, accertamenti sul centro di compostaggio


Sono durati oltre 12 ore gli accertamenti tecnici, avviati all'alba di ieri, dalla Digos della questura di Agrigento, dall'Arpa, dall'Asp e da un consulente nominato dalla Procura, al centro di compostaggio - tra le contrade Realturco e Manicalunga -di Joppolo Giancaxio. Ma ispezioni e campionamenti di materiale non sembrerebbero essere stati conclusi. Non è escluso -anzi, ieri sera, appariva probabile -che anche oggi possano continuare i campionamenti di acqua, compost e rifiuti. Un fascicolo è stato  aperto dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Dopo i numerosi esposti, firmati ed anonimi, ieri fino a tarda sera i poliziotti della Digos -coordinati dal vice questore aggiunto Patrizia Pagano - e i tecnici dell'Arpa erano ancora al lavoro. E oltre ai campionamenti, per tutta la giornata, i poliziotti hanno assistito al pieno e regolare funzionamento dell'impianto. I campionamenti hanno riguardato non soltanto i rifiuti e il compost, ma anche porzioni di terreno - in piena campagna - attigue al centro di compostaggio. Poliziotti e tecnici dell'Arpa hanno lavorato anche su quei terreni dove, normalmente, pascolano le pecore e perfino ad un fiumiciattolo poco distante. È scontato che tutto il materiale acquisito in fase di campionamento dovrà essere analizzato. E soltanto quando arriveranno gli esiti delle analisi - non dovrebbero volerci molti giorni -si potrà avere contezza dell'eventuale, ipotetico, inquinamento. Un accertamento mirato, dunque, quello di ieri, alla verifica del rispetto di quanto stabilito dalla normativa sui rifiuti e sul corretto funzionamento del sito stesso, nonché per la salvaguardia della salute pubblica e della salubrità ambientale. Sul centro di compostaggio di Joppolo Giancaxio, oltre agli esposti, i riflettori erano stati accesi, qualche mese fa, dalla responsabile di Legambiente Claudia Casa. «La sua messa in funzione ha comportato da subito, e in maniera continuativa, notevoli disturbi di natura olfattiva per tutti coloro che risiedono nei dintorni - scriveva proprio Claudia Casa -. Tali disturbi olfattivi sono aumentati di pari passo con l'incremento dell'attività dell'impianto. A tale inconveniente, già di per sé di non poco conto - continuava, nei mesi scorsi, la responsabile di Legambiente - si è aggiunta la forte preoccupazione di coloro che in zona sono dediti all'agricoltura o alla pastorizia in quanto su diversi appezzamenti di terreno, e a più riprese, sono stati depositati cumuli di materiale che già a prima vista si presentava non correttamente compostato ». Il titolare dell'impianto, allora, aveva replicato che tutti i controlli, da parte degli organi di polizia, erano risultati essere negativi e che la sua azienda, in piena zona agricola, era munita di tutte le autorizzazioni e, ancora, che lavora in rispetto di tutte le normative. Per qualche tempo, quest'estate,  l'impianto, per libera scelta dello stesso titolare  che si diceva stanco dei continui attacchi, rimase chiuso. Poi, però, appunto è tornato ad essere perfettamente funzionante. (*CR*)

Grandangoloagrigento.it

Sicilia, nuovi commissari in liberi consorzi: ad Agrigento arriva Alberto Di Pisa

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, d'intesa con l'assessore alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, ha nominato i nuovi commissari straordinari dei sei Liberi consorzi di Comuni. Ad Agrigento arriva Alberto Di Pisa, magistrato in quiescenza, già Procuratore generale aggiunto presso la Corte di appello di Palermo e procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. A Enna la nomina è per Ferdinando Guarino, dirigente generale di Pubblica sicurezza in quiescenza, già questore di Enna e vicario ad Agrigento e L'Aquila. Nuovo vertice anche a Ragusa, dove arriva Salvatore Piazza, già segretario generale dell'ex Provincia regionale e del Comune di Ragusa. A Siracusa torna Elda Floreno, già prefetto di quella città e di Enna, oltre che commissario straordinario della Provincia di Ragusa. Conferma a Trapani per Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, già giudice istruttore al tribunale di Palermo e Trapani e sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo. Rosalba Panvini, attuale dirigente regionale, viene prorogata nell'incarico a Caltanissetta, fino all'imminente rotazione dei dirigenti generali della Regione. Per quanto riguarda le città metropolitane di Palermo e Catania, a seguito di provvedimenti del Tar sono stati confermati nelle funzioni gli attuali sindaci dei capoluoghi, Leoluca Orlando ed Enzo Bianco. A Messina, invece, l'assessorato regionale per le Autonomie locali ha già avviato la procedura di revoca dell'incarico per l'attuale commissario straordinario, che dovrebbe concludersi verso la metà di febbraio. Sicilia, nuovi commissari in liberi consorzi: ad Agrigento arriva Alberto Di Pisa

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, d'intesa con l'assessore alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, ha nominato i nuovi commissari straordinari dei sei Liberi consorzi di Comuni.

 Ad Agrigento arriva Alberto Di Pisa, magistrato in quiescenza, già Procuratore generale aggiunto presso la Corte di appello di Palermo e procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. A Enna la nomina è per Ferdinando Guarino, dirigente generale di Pubblica sicurezza in quiescenza, già questore di Enna e vicario ad Agrigento e L'Aquila. Nuovo vertice anche a Ragusa, dove arriva Salvatore Piazza, già segretario generale dell'ex Provincia regionale e del Comune di Ragusa. A Siracusa torna Elda Floreno, già prefetto di quella città e di Enna, oltre che commissario straordinario della Provincia di Ragusa. Conferma a Trapani per Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, già giudice istruttore al tribunale di Palermo e Trapani e sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo.Rosalba Panvini, attuale dirigente regionale, viene prorogata nell'incarico a Caltanissetta, fino all'imminente rotazione dei dirigenti generali della Regione. Per quanto riguarda le città metropolitane di Palermo e Catania, a seguito di provvedimenti del Tar sono stati confermati nelle funzioni gli attuali sindaci dei capoluoghi, Leoluca Orlando ed Enzo Bianco. A Messina, invece, l'assessorato regionale per le Autonomie locali ha già avviato la procedura di revoca dell'incarico per l'attuale commissario straordinario, che dovrebbe concludersi verso la metà di febbraio

Libero consorzio, arriva il nuovo commissario: è il magistrato Alberto Di Pisa

„ Libero consorzio, arriva il nuovo commissario: è il magistrato Alberto Di Pisa Il piano di Musumeci è quello di attendere che la Consulta si pronunci sulla norma che reintroduce l'elezione diretta dei presidenti, ridando vita alle vecchie Province. Libero consorzio, arriva il nuovo commissario: è il magistrato Alberto Di Pisa
„ Il "passaggio" era inevitabile: via gli uomini dell'ormai ex presidente Rosario Crocetta, avanti quelli scelti dal nuovo governatore Musumeci. E ad Agrigento - al Libero consorzio comunale - come nuovo commissario arriva Alberto Di Pisa, magistrato in quiescenza, già procuratore generale aggiunto presso la Corte d'Appello di Palermo e procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. Il piano di Musumeci è quello di attendere che la Consulta si pronunci sulla norma che reintroduce l'elezione diretta dei presidenti, ridando vita alle vecchie Province. 

Centro di compostaggio, ispezioni e campionamenti durati per oltre 12 ore

Sono durati oltre 12 ore gli accertamenti tecnici, avviati all'alba di ieri, dalla Digos della Questura di Agrigento, dall'Arpa, dall'Asp e da un consulente nominato dalla Procura, al centro di compostaggio - tra le contrade Realturco e Manicalunga - di Joppolo Giancaxio. Ma ispezioni e campionamenti di materiale - nell'ambito dell'inchiesta per la quale è stato aperto un fascicolo - non sembrerebbero essere stati conclusi. Oltre ai campionamenti, per tutta la giornata di ieri, i poliziotti della Digos - coordinati dal vice questore aggiunto Patrizia Pagano - hanno assistito al pieno e regolare funzionamento dell'impianto. I campionamenti hanno riguardato non soltanto i rifiuti e il compost, ma anche porzioni di terreno - in piena campagna - attigue al centro di compostaggio. Poliziotti e tecnici dell'Arpa hanno lavorato anche su quei terreni dove, normalmente, pascolano le pecore e perfino ad un fiumiciattolo poco distante. E' scontato che tutto il materiale acquisito in fase di campionamento dovrà essere analizzato. E soltanto quando arriveranno gli esiti delle analisi - non dovrebbero volerci molti giorni - si potrà avere contezza dell'eventuale, ipotetico, inquinamento. Un accertamento mirato, dunque, quello di ieri, alla verifica del rispetto di quanto stabilito dalla normativa sui rifiuti e sul corretto funzionamento del sito stesso, nonché per la salvaguardia della salute pubblica e della salubrità ambientale.

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