Giornale di Sicilia
Nomina
Girolamo Di Pisa Commissario dell'ex Provincia
È stato trasmesso al Libero Consorzio Comunale di Agrigento il decreto di nomina di Girolamo Di Pisa quale commissario straordinario dell'ente in sostituzione di Giuseppe Marino. Il decreto porta la firma del presidente della Regione, Nello Musumeci e dell'assessore alle Autonomie Locali Bernadette Grasso e prevede una durata dell'incarico che non potrà superare il 30 giugno. (*PAPI*)
Infrastrutture. Il direttore in commissione Ambiente: «Gravi ritardi che non è stato possibile recuperare». Disagi per la fornitura a Caltabellotta e San Giovanni Gemini
Girgenti Acque, i dirigenti all'Ars: «La rete idrica è fatiscente»
«Girgenti acque sta scontando un ritardo infrastrutturale grave che purtroppo non siamo riusciti a risolvere in questi anni». È quanto ha detto il direttore di Girgenti acque, Giandomenico Ponzo, in sede di audizione parlamentare davanti alla quarta commissione «Ambiente e territorio» dell'Ars, presieduta da Giusy Savarino. La commissione aveva convocato i funzionari della società che ha in gestione il servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento, tirata in ballo in numerose segnalazioni fatte dai sindaci e dalle associazioni dei consumatori. «Dobbiamo prendere atto - ha aggiunto Ponzo - del disastro delle infrastrutture della provincia, perché tutti i mali, purtroppo, veri e reali, visto che parliamo di un servizio che non si può definire ottimale, vengono da questo deficit infrastrutturale che è serissimo, gravissimo e non è stato possibile recuperare in questi anni. Semplicemente perché, in questi anni non ci sono stati i finanziamenti tali che hanno consentito di fare gli investimenti. Cioè quello che avrebbe potuto trasformare il volto di questa provincia. Faccio un esempio, si è parlato della rete idrica di Agrigento, che ha avuto un iter infinito. Il gestore si è assunto l'onere della progettazione esecutiva, ha superato tutte le forche caudine dell'iter burocratico che è lunghissimo, già all'inizio del 2014. Tutti gli enti e le commissioni hanno dato i pareri. Ci siamo rivolti alla Regione che doveva procedere all'emissione di un decreto di finanziamento -ha aggiunto il direttore di Girgenti acque -per l'autorizzazione all'esecuzione delle opere. E ci è stato detto che non c'erano più le risorse disponibili. Noi abbiamo dichiarato di voler iniziare i lavori con la quota a carico del gestore (visto che il finanziamento è misto, pubblico - priva - to) per poi ottenere il finanziamento. Inizialmente ci avevano detto di procedere ma ci hanno subito bloccato. I fondi sono scomparsi. Nel 2016 con il Patto per il sud era ed è previsto il finanziamento della rete idrica di Agrigento, che vale 31 milioni e mezzo di euro ma per un errore degli uffici viene inserito il progetto per 30 milioni, con un milione e mezzo in meno. Nonostante questo, Girgenti acque, pur di iniziare i lavori della rete idrica perché quella attuale è fatiscente e fa perdere più del 60 per cento di acqua, ha detto va bene, ci faremo carico della parte non finanziata. Dopo diversi pareri, ad oggi ci è stato detto di aggiornare il progetto, di certificare la progettazione. Noi siamo pronti per realizzare questa opera con i tubi in mano e gli escavatori - ha concluso Ponzo - ma la burocrazia ci sta bloccando». Intanto si registrano delle interruzioni nella fornitura idrica a Caltabellotta e San Giovanni Gemini. «Siciliacque » ha interrotto la fornitura idrica al serbatoio comunale della frazione Sant'Anna di Caltabellotta a causa della mancanza di corrente elettrica nei pozzi del Favara di Burgio. Tale inconveniente potrebbe non consentire il regolare svolgimento delle turnazioni idriche programmate peroggi. A San Giovanni Gemini invece, una riparazione urgente lungo il tratto di acquedotto, gestito dalla società di Sovrambito, ubicato in contrada Piana Amata a Cammarata ha causato la sospensione del servizio. Buone notizie invece per il comune di Calamonaci dove è ripresa l'erogazione idrica dopo il guasto alla condotta in contrada Scirinda, territorio di Ribera. (*PAPI*)
Agrigentonotizie.it
Libero Consorzio, l'ex commissario Marino saluta i
dipendenti
L'ormai ex commissario straordinario del Libero
Consorzio, Giuseppe Marino saluta la città ed invia una
lettera a tutti i dipendenti dell'ex Provincia. Al suo è stato
nominato Alberto Di Pisa.
Nella lettera, pubblicata nel sito dell'ente, Marino, al termine
del suo incarico assunto l'11 aprile del 2017, ha voluto
ringraziare, "chi gli ha dato l'opportunità di ricoprire
l'incarico prestigioso e di grande responsabilità". Marino
ha voluto ringraziare il direttore, i dirigenti e i dipendenti tutti,
che lo hanno collaborato, "condividendo percorsi amministrativi
difficili e scelte non sempre esaustive per il territorio in un
contesto di crescente crisi socio economica".
"Sin dal primo giorno del mio insediamento - scrive
Marino - ho cercato di individuare le necessità che
richiedevano interventi indispensabili e indifferibili, ho quindi
ritenuto opportuno dare priorità alla rete viaria e molti sono stati
i progetti presentati finanziati, molti dei quali già appaltati. Per
i diversamente abili, è stata modificata la modalità gestionale del
servizio rendendolo più agevole e rispondente alle esigenze di chi
ne usufruisce".
"Il mio auspicio - conclude Marino - è che questo
periodo di transizione possa da qui a poco concludersi, per
consentire un'amministrazione consolidata e radicata nel
territorio, capace di esprimersi al meglio e di riappropriarsi di
quel giusto ruolo politico e sociale che ingiustamente in questi anni
è stato sottratto all'ente".
La maxi inchiesta su Girgenti Acque, Campione chiede dissequestro documentiLa maxi inchiesta su Girgenti Acque, Campione chiede dissequestro documenti"
La maxi inchiesta su Girgenti Acque, Campione chiede dissequestro documentiL'imprenditore Marco Campione, presidente del colosso Girgenti Acque, che gestisce il servizio idrico in gran parte della provincia di Agrigento, chiede il dissequestro della documentazione che è stata prelevate dai finanzieri tre settimane fa nell'ambito della maxi inchiesta che ipotizza l'esistenza di una rete affaristica che pilotava le assunzioni nella società e coinvolgeva - sostiene l'accusa - esponenti della politica, dell'imprenditoria, delle professioni oltre che forze dell'ordine e stampa.Ieri mattina il suo difensore, l'avvocato Lillo Fiorello, ha chiesto ai giudici del tribunale del riesame di restituire la documentazione che è stata prelevata l'11 e il 12 gennaio nella sede di Girgenti Acque e Hydortecne, società che per conto della prima si occupa di forniture idriche. Il pubblico ministero Salvatore Vella, che ha condotto l'inchiesta - coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio - insieme alle colleghe Alessandra Russo e Paola Vetro, si è opposto alla revoca del sequestro preventivo e i giudici della seconda sezione penale si sono riservati di decidere e lo faranno nei prossimi giorni.Nell'inchiesta, che ipotizza a carico di settantadue persone i reati di associazione a delinquere, corruzione, truffa, riciclaggio e false comunicazioni sociali, è coinvolto persino il prefetto Nicola Diomede, di fatto rimosso dal consiglio dei ministri all'indomani della notizia della notifica della richiesta di proroga delle indagini, con l'accusa di avere bloccato un'interdittiva antimafia al gruppo Campione.