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Rassegna stampa dal 3 al 5 febbraio 2018

scrivolibero.it
Nuove offerte di lavoro sul territorio nazionale, disponibili per la consultazione nelle sedi Urp del Libero Consorzio

Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio nazionale, saranno visionabili da questa mattina, all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento. Si tratta di offerte che riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Il numero più alto di posti disponibili riguarda il Servizio civile nazionale che ha messo on-line il bando per 1830 posti rivolti all'agricoltura sociale. La Provincia di Frosinone assume 11 fra diplomati e laureati, il Miur che cerca 258 funzionari e dirigenti, il Ministero della Difesa con 391 posti nelle varie Accademie militari. L'Agenzia del Farmaco inoltre, cerca 90 fra funzionari, assistenti e dirigenti e la Polizia penitenziaria 50 funzionari. Queste e altre offerte di lavoro con i dettagli sui bandi e le relative domande sono disponibili sul sito www.lavoroeconcorsi.com. Per prendere visione delle offerte di lavoro, si potrà anche andare all'Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele tutti i giorni in orario di ufficio. I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera.
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Ribera: Il Libero Consorzio ripara le strade provinciali del comprensorio riberese
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ex Provincia Regionale, sta sistemato alcune strade provinciali che collegano Ribera alle cittadine di Cianciana, Cattolica Eracalea, Montallegro e alla località balneare di Seccagrande. Già ieri un'impresa specializzata, con la collaborazione dei tecnici e del personale del consorzio, ha provveduto a riparare con nuovo asfalto alcuni tratti della strada provinciale 61 per Cattolica Eraclea, della strada provinciale 32 per Cianciana e dell'arteria 33 per Seccagrande. Si è trattato della posa di buone quantità di bitume nei tratti più sconnessi e pericolosi delle strade che sono state oggetto in questi ultimi anni di frane e di avvallamenti vari che hanno costretto gli automobilisti a zigzagare per evitare pericoli per le persone e danni per le autovetture. Sono stati coperti pezzi di asfalto scuciti e rattoppati movimenti franosi che erano stati segnalati da tempo. Pare che non si tratti di interventi risolutivi, ma di riparazioni-tampone alle quali dovrà seguire prossimamente, in diverse arterie nella parte occidentale del territorio provinciale, il rinnovo per intero del manto stradale. Vi sono già pronti tanti progetti presentati, ma il Libero Consorzio Provinciale aspetta i relativi finanziamenti. Per potere realizzare gli interventi di questi ultimi giorni i dirigenti provinciale hanno dovuto raschiare il fondo del barile nei vari capitoli del bilancio per permettere le riparazioni più urgenti e attese da tempo. Sono in programma altri lavori nel settore orientale della provincia, ma soprattutto c'è attesa per la riparazione della strada provinciale Ribera-SS 115-Piana Grande e per la Calamonaci-Bivio Tamburello-Bivona, chiuse da tempo per frane e pericoli incombenti.

Scrivolibero

Musumeci: "Agrigento merita di essere Capitale della Cultura"

"Essere tra le finaliste è una bellissima notizia che premia le scelte culturali di una città che, già da venti anni, è Patrimonio dell'Umanità, ma non possiamo fermarci alla 'semplice' nomination". "Agrigento ha, infatti, tutte le carte in regola per diventare, nel 2020, 'Capitale italiana della cultura'. Candidarla è stata un'ottima intuizione. I presupposti storici, artistici e culturali ci sono tutti: i suoi palazzi, i suoi monumenti, le sue ville, il suo Parco archeologico, caratterizzato da un eccezionale stato di conservazione. E ancora gli importanti templi dorici del periodo ellenico, così come le recenti scoperte dei resti del teatro greco dell'antica Akragas". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, alla vigilia della decisione, da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, che proclamerà quale tra le dieci città italiane rimaste in corsa prenderà il testimone da Palermo. "Voglio esprimere al sindaco Firetto, e a tutto lo staff di altissimo livello che lo sta supportando in questa meravigliosa competizione - continua - la vicinanza e l'appoggio del governo regionale, con l'auspicio che un'altra città siciliana, dopo Palermo, possa fregiarsi di un riconoscimento prestigioso come questo".

Agrigento, pubblicato l'elenco degli ammessi alle borse di studio 2016/2017
Pubblicato sul sito internet www.provincia.agrigento.it del Libero Consorzio Comunale di Agrigento l'elenco degli aventi diritto alle borse di studio 2016/2017. L'elenco si trova nella sezione "primo piano", nella home page e all'albo pretorio on line dello stesso sito. L'elenco è consultabile anche nell'account twitter del Libero Consorzio "Stampa_LibConsAg". I soggetti beneficiari sono 2.483, ai quali sarà corrisposto un importo massimo di 51,64 euro, quando saranno disponibili i fondi regionali. La verifica della documentazione degli aventi diritto è stata eseguita dai funzionari del settore "Politiche del lavoro e dell'Istruzione". L'apposito elenco è stato inviato alla Regione. Le domande, corredate dalla documentazione richiesta, erano state inviate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di 2° grado della provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese di ottobre 2017. Le istanze dovevano essere presentate dalle famiglie degli studenti alle scuole superiori di appartenenza, secondo quanto previsto nel bando pubblicato dalla Regione Siciliana, entro l'8 settembre 2017. Le borse di studio sono riservate a quelle famiglie in possesso di un indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94, redatto sulla base dei redditi conseguiti nell'anno 2015. Le borse di studio vengono assegnate quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2016/2017.

Giornale di Sicilia

Sicilia, sedici milioni per interventi nella pesca

SANTA FLAVIA
Ammontano a 16 milioni di euro i finanziamenti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) che arriveranno agli operatori siciliani. I contenuti dei bandi sono stati illustrati a Porticello nel corso di un incontro organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Regione. Ad illustrare le misure contenute nei bandi e le opportunità per il settore pesca è stato Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento Regionale per la pesca mediterranea. I fondi Feamp puntano a creare le condizioni per accelerare il pieno dispiegamento dell'economia blu. La misura «Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale» è rivolta ai giovani pescatori under 30 che decidono di svolgere un tirocinio a bordo di una barca al fianco di un pescatore esperto over 50, per la durata di due anni, con un premio per il tirocinio di 40 mila euro. L'obiettivo è «migliorare la capacità progettuale e gestionale delle imprese ». È la misura con il finanziamento più cospicuo: 9 milioni. Con la misura «Limitazione dell'impatto della pesca sull'ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie» viene finanziato «l'investimento in attrezzi selettivi che riducono i rigetti in mare». Il fondo è di 2,513 milioni. C'è poi unamisura che punta alla «protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini», premiando gli operatori che contribuiscono a ridurre l'impatto dei rifiuti in mare. I beneficiari del fondo di 1,8 milioni saranno il Cogepa e i pescatori associati. La misura «Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate» prevede un fondo di 2,466 milioni destinato ai pescatori per migliorare il prodotto. La misura «Valorizzazione e commercializzazione prodotto ittico: fresco o trasformato, pescato o di allevamento » prevede uno stanziamento di 400 mila euro per gli istituti alberghieri, luogo privilegiato della formazione dei futuri esperti di ristorazione e turismo. (*pig*) Pino Grasso

Domenica 4 febbraio

Giornale di Sicilia

Orlando vince il ricorso: resta sindaco metropolitano

Palermo
Il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto il ricorso della Regione contro l'ordinanza emessa dal Tar per la sospensione dei provvedimenti regionali che avevano portato alla decadenza di Leoluca Orlando dalla carica di sindaco metropolitano di Palermo. I giudici del massimo organo regionale di giustizia amministrativa (presidente Carlo Deodato, consigliere Giulio Castriota Scanderberg ed estensore Hadrian Simonetti) hanno condiviso le argomentazionidel Tar, ribadite dagli avvocati Massimiliano Mangano (difensore di Orlando) e Giulio Geraci (Comune di Palermo), confermando quindi che i decreti regionali restano sospesi e pertanto che Leoluca Orlando resta in carica quale sindaco metropolitano. In particolare, i giudici sottolineano come la legge regionale 17/2017 (posta a motivazione dei decreti regionali) sia attualmente al vaglio della Corte Costituzionale a seguito del ricorso presentato dal governo nazionale «su questioni rilevanti e non manifestamente infondate » e che quindi è «prudente e coerente sospendere l'esecuzione degli atti amministrativi adottati in applicazione di quelle norme regionali ». Il decreto del presidente della Regione con cui era stata dichiarata la decadenza di Orlando e la contestuale nomina di un commissario era stato emesso il 18 ottobre 2017 e successivamente sospeso dal Tar il 26 novembre. Dopo l'elezione di Orlando, l'Ars haapprovato una legge che cancella l'automatismo tra sindaco di Palermo e sindaco metropolitano. Così l'ex presidente della RegioneRosario Crocetta aveva firmato un decreto con cui Orlando decadeva.Decreto poi sospeso dal Tar in seguito al ricorso di Orlando. Intanto il nuovo governo regionale ha presentato ricorso al Cga che lo ha respinto. (*SAFAZ*)

Dirigenti pubblici - Premi al merito
C'è il via libera allo sblocco del contratto per i dirigenti pubblici. Come il resto del pubblico impiego anche loro erano a secco di rinnovi da otto anni. In ballo ci sono aumenti a partire da 120 euro, sulla paga base, per 156 mila «capi». Ora nulla così più ostacola l'avvio delle trattative. La ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha infatti firmato il cosiddetto «atto di indirizzo», il fischio d'inizio ufficiale. Una direttiva snella, di poche pagine, che, stando a quanto di apprende, punterebbe su meritocrazia e trasparenza.Ecco che si prevede che al raggiungimento dei target venga condizionata una parte più pesante della retribuzione. L'idea è quella di applicare rialzi «progressivi» del compenso deputato a premiare il merito. E centrare così quanto già previsto dalla legge, ovvero che il trattamento accessorio collegato ai risultati sia almeno il 30% del totale. Quanto agli interpelli (i bandi per la dirigenza), si raccomanda la più ampia pubblicizzazione delle selezioni, in modo ch e non ci siano concorsi nell'ombra, conosciuti solo a pochi ben informati. Chiarezza si chiede anche per quel che riguarda il conferimento degli incarichi. A proposito si suggeriscedi guardare alla valutazione. E per chi l'incarico non ce l'ha dovrebbe arrivare una sorta di 'statu - tò, di regolamentazione, in modo che non si ritrovi senza far nulla e con uno stipendio tagliato. Insomma, compiti ma anche tutele. Il tutto da leggere in combinato disposto con l'esortazione a non ricorrere sempre al di fuori del perimetro pubblico, esternalizzando. Tra le novità c'è anche la semplificazione della mobilità, affinché non ci si fossilizzi in un ruolo. Si riprende cosi un principio cardine della riforma fermata dalla Corte Costituzionale. Ovviamente il contrattonon può cambiare la legge, ma si tenterà di eliminare alcuni ostacoli al passaggio da un'ammini - strazione all'altra. Non solo, nell'ottica dello «svecchiamento», la formazione diventa un dritto-obbligo. Funzionerà quindi un pò come per i professionisti iscritti agli albi e anche i vertici dello Stato si ritroveranno a raccogliere crediti per l'aggiornamento. Il capitolo più caldo è però quello degli aumenti. Dovrebbe funzionare come per il resto del pubblico impiego, secondo quanto stabilito in manovra: a regime l'aumento sarà del 3,48%, sia per le voci permanenti che per quelle variabili. Ma la torta in cui viene ripartita la busta paga cambia, con le parti fisse che vanno a finire nello stipendio tabellare. Uno spostamento che serve a fare chiarezza sulla quota che spetta sic et simpliciter e quella che invece attiene alla performance. La modifica comporterà anche una revisione dei fondi (sarà stornata la parte «fissa » che farà tutt'uno con lo stipendio «tabellare»). Nell'atto c'è anche un passaggio sulle relazioni sindacali, con l'avviso a evitare possibili intrecci, «conflitti di interesse» si potrebbe dire. La direttiva consiglia di riprendere anche alcune delle novità già introdotte per i dipendenti non graduati: dal codice disciplinare al welfare, passando per i permessi ad ore e i congedi matrimoniali per le unioni civili. Tutto il resto dipenderà dagli esiti della trattativa tra i sindacatie l'Aran, l'Agenzia che tratta per il governo. Si aspetta quindi la convocazione del tavolo che per oraè rivolto ai dirigenti dello Stato (6.800). Seguiranno quelli per medici, presidi e dirigenti locali. Di certo le sigle rappresentative sono pronte a sedersi per negoziare il rinnovo. L'Unadis nei giorni scorsi era arrivata addirittura a minacciare una mobilitazione affinché si riaprisse il tavolo e ora con la segretaria Barbara Casagrande non può che esprimere «soddisfazione». Ma la partita è ancora tutta da giocare. rilancio. Le sedi distaccate siciliane navigano in gravi difficoltà economiche e gestionali.

Pietro Busetta ha voluto questa riunione per fare il punto della situazione
Università, al Cua il vertice dei presidenti dei consorzi
Riparte da Agrigento la fronda dei consorzi universitari della Sicilia nei confronti della Regione, ente al quale viene chiesto un maggiore impegno per non far morire i poli didattici distaccati. Presso la sede del Consorzio Universitario di Agrigento, si è tenuta una riunione con tutti i presidenti deiConsorzi siciliani. Assente per impegni pregressi, solo il Consorzio Archimede di Siracusa. Erano presenti: Il presidente del consorzio di Trapani, Mario Serio; quello di Caltanissetta, Giovanni Arnone; il presidente del polo di Ragusa, Carmelo Arezzo; quello di Noto, Antonello Capodicasa; ed ancora il presidente del consorzio di Priolo Gargallo, Sebastiano Caporale. Il presidente del consorzio universitario agrigentino, Pietro Busetta, ha voluto fortemente questa riunione per fare il punto della situazione che riguarda tali organismi. Le argomentazioni affrontate sono state molteplici, dalla riduzione dei corsi di laurea e la conseguente perdita della popolazione studentesca, alla constatazione che i nostri cosorzi, rimanendo invariate le attuali condizioni, altro non sono che delle sedi distaccate dalle tre università di Palermo, di Catania e Messina. Un dato particolare è emerso, tanto scontato quanto allarmante, come quello del problema gravoso economico-finanziario, che non consente ai Consorzi dopo l'abolizione delle Provincie, di far fronte anche alle spese correnti e la necessità di un'apertura a diverse realtà Universitarie per poter quantomeno garantire una offerta formativa che, se non ricca, sia almeno quantitativamente numerosa. Il presidente Busetta, che ha presieduto la riunione si è ritenuto soddisfatto del risultato ottenuto e dalla comunione di interessi che si intendono perseguire ed ha dichiarato: "bisogna ripensare al ruolo che possono svolgere i consorzi rispetto ai territori, ritagliandosi uno spazio, oltre che nella formazione anche nel diventare thinktank delle aree interessate ed a fornire supporto nei progetti di sviluppo economico delle comunità di riferimento". La proposta del presidente Busetta, accolta da tutti i Presidenti dei Consorzi siciliani, è stata la necessità di avere al più presto un incontro formalecol Presidente della Regione Musumeci, il Vicepresidente Prof. Avv. Gaetano Armao e il già Rettore dell'Università di Palermo, oggi Assessore alla formazione Prof. Roberto Lagalla, perdiscutere dei ruoli dei Consorzi e trovare soluzioni adeguate al fabbisogno di tutti, proposta, che è stata accettata di buon grado da tutti i presenti. A tal proposito, è emersa la necessità di nominare un gruppo di tecnici ( uno per ogni Consorzio), che, dati alla mano, possano dimostrare le effettive necessità e lo stato attuale dei Consorzi Universitari siciliani; nonché la formazione di una associazione dei Presidenti, che in un clima di collaborazione, possano essere punto di riferimento da parte della Regione Sicilia per quanto concerne fatti strettamente riguardanti alla ripresa dei Consorzi. Intanto è in cantiere, ed è ormai prossima alla conclusione, la stipula di un protocollo d'intesa tra il Consorzio agrigentino ed una università statale della Romania per l'avvio ad Agrigento di alcuni corsi di laurea. Si tratta, nel dettaglio, della stessa università statale romena che ha avviato con successo la facoltà di Medicina in Sicilia, all'Università Kore di Enna. (*PAPI*)

Lunedì 5 febbraio 2018

Il Papa: «Agrigento, terra di accoglienza»
Dal Pontefice nuovo appello per la pace: «Vi invito alla Giornata speciale di preghiera e digiuno per il 23 febbraio»
Città del Vaticano
«Alla rappresentanza della città  di Agrigento esprimo apprezzamento per l'impegno di accoglienza e integrazione dei migranti. Grazie, grazie per tutto quello che fate». Papa Francesco, ieri mattina, durante l'Angelus in piazza San Pietro, si è rivolto con queste parole alla delegazione di Agrigento che stamani parteciperà all'audizione al ministero dei Beni Culturali per la candidatura della città dei Templi a «Capitale italiana della cultura 2020». Il pontefice è particolarmente legato all'Agrigentino. L'8 luglio del 2013, in quello che fu il suo primo viaggio pastorale, Francesco Bergoglio ha scelto di essere a Lampedusa, da sempre terra di frontiera, primo approdo anche in caso di tragedie. Nel maggio del 2016, durante un'udienza generale a Roma, papa Francesco si è rivolto all'allora sindaco delle Pelagie, Giusi Nicolini dicendo: «Lampedusa ha compiuto un miracolo. Ovunque io vada, vi cito sempre come esempio. Avete fatto un miracolo e siete la prova che questo miracolo dell'accoglienza e dell'integrazione è davvero possibile». E prima ancora, nel marzo del 2015, durante un'intervista alla tv messicana Televisa, il papa ha portato come esempio di accoglienza proprio Lampedusa e Agrigento. Ieri il Pontefice ha anche lanciato un nuovo appello per la pace e ha chiesto una giornata di preghiera e digiuno per il 23 febbraio. L'attenzione è in particolare per il Congo e per il Sud Sudan ma la preoccupazione del pontefice è per tutti i focolai di guerra disseminati del mondo. La pace sarà al centro anche del colloquio tra Papa Francesco ed Erdogan, in programma questa mattina in Vaticano. Focus in particolare sulla questione di Gerusalemme che sta surriscaldando di nuovo il Medio Oriente. Il Papa, come fece a settembre del 2013 per invocare la pace per la Siria, chiama i cristiani ad un'altra giornata di preghiera e di digiuno: «Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. La  offriremo in particolare per le popolazionidella Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan». È stato questo l'appello lanciato dal Papa all'Angelus, che ha invitato «anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa». «Ognuno può dire concretamente "no" alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!», ha aggiunto. Intanto in una Roma blindata oggi il Papa vedrà il presidente della Turchia. Per Recep Tayyip Erdogan sarà la sua prima visita in Vaticano anche se aveva già incontrato di  persona Papa Francesco nel viaggiodel pontefice nel suo Paese, a novembre del 2014. E lo ha sentito per telefono a fine dicembre dello scorso anno. Oggetto del colloquio fu proprio lo status di Gerusalemme dopo la decisione dell'amministrazione Usa di spostare nella città santa l'ambasciata. Ed Erdogan conferma che sarà questo il tema dell'incontro. «Dopo la dichiarazione di Trump, contraria alla legge internazionale, ci siamo parlati. Voglio ringraziarlo per quella nostra telefonata su Gerusalemme, in seguito alla quale - ha detto il presidente turco - Papa Francesco non ha perso tempo e ha diffuso a tutto il mondo cristiano un giusto messaggio. Perché Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani. Entrambi siamo per la difesa dello status quo e abbiamo la volontà di tutelarlo ». (*CR*)

LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Gli aventi diritto alle borse di studio 2016/2017 Pubblicato sul sito internet www.provincia,agrigento,it del Libero Consorzio Comunale di Agrigento l'elenco degli a- venti diritto alle borse di studio 2016/2017. L'elenco s'trova nella sezione "primo piano", nella bome page e all'albo pretorio on line dello stesso sito.- L'elenco è consultabile anche nell'account twitter del Libero Consorzio "Stampa_LibConsAg". I soggetti beneficiari sono 2483. ai quali sarà corrisposto un importo massimo di 51,64 euro, quando saranno disponibili i fondi regionali. La verifica della documentazione degli aventi diritto è stata eseguita dai funzionari del settore "Politiche del lavoro e dell'Istruzione". L'apposito elenco è stato inviato alla Regione. Le domande, corredate dalla documentazione richiesta, era no state inviate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di T grado della provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese di ottobre 2017. Le istanze dovevano essere presentate dalle famiglie degli studenti alle scuole superiori di appartenenza, secondo quanto previsto nel bando pubblicato dalla Regione Siciliana, entro IS settembre 2017 Le borse di studio sono riservate a quelle famiglie in possesso di un indicatore della situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad 10,632,94, redatto sulla base dei redditi conseguiti nell'anno 2015. Le borse di studio vengono assegnate quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2016/2017.

AREE DI ATTRAZIONE
Finanziamenti europei in arrivo per alcuni enti locali Finanziamenti europei in arrivo per alcuni tra gli enti che hanno chiesto sostegno economico per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo e per i Piani di gestione rete natura. Dall'assessorato regionale Territorio e Ambiente - Dipartimento dell'Ambiente, fanno sapere che è stato approvato l'elenco de do mande ricevute (suddivise tra "ammissibili", "irricevibili e quelle considerate "non ammissibili). Per quanto riguarda i Nani di gestione della rete natura, è stata ritenuta ammissibile la richiesta di Legambiente, ente gestore della Riserva naturale orientata Macalube di Aragona, dì 27 euro per "azioni per la tutela e la diffusione di habitat e specie di interesse conservazionistico" e "ammissibile anche la richiesta di Legambiente, ente gestore della Riserva naturale orientata "Isola di Lampedusa" pari a 337mi1a euro per "azioni per la tutela e la diffusione di habitat e specie di interesse conservazionistico zona speciale di conservazione". Ritenuta irricevibile (per l'assenza della marca temporale su tutti i file contenuti nel supporto informatico) la richiesta del Comune di Lampedusa e Linosa di circa 396mila776 euro per interventi a Favore della mitigazione degli impianti conseguenti a rischi naturali e antropici incombenti sulla Spiaggia dei Conigli. Per quanto invece concerne gli "interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione (a ree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo, hanno ottenuto il benestare il comune di Bivona per il progetto di lavori di tutela e valorizzazione (1 milione082 mila euro); Legambiente, ente gestore della riserva naturale Isola di Lampedusa. per il potenziamento del sistema di fruizione sostenibile della Riserva (566mila euro); Legambiente, ente gestore della riserva naturale Grotta di Sant'Angelo Muxaro, per il potenziamento del sistema di fruizione sostenibile (124mila800 euro). Ritenute "irricevibili" le richieste da parte del Dipartimento regionale Sviluppo rurale e territoriale di Agrigento per i progetti che riguardano la foce del fiume Platani a Ribera, il bosco S. Adriano a Bugio, monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, Lampedusa e Linosa e le richieste inoltrate dal Comune di Lampedusa e Linosa per gli interventi per la tutela e la valorizzazione della fascia costiera dell'arcipelago "Isole Pelagie" attraverso il potenziamento dei servizi ecosistemici per la corretta fruizione del territorio. RITA BAIO

AGRIGENTO 2020.
Enti locali, Parco. Musei, ordini professionali, fondazioni e associazioni hanno firmato l'accordo.

RIUNITO IL COMITATO ORGANIZZATORE. E' stato preso l'impegno a "partecipare alle attività per le celebrazioni di Agrigento 2020 ma anche ai 2600 anni dalla nascita della città Agrigento Capitale della Cultura per il 2020,1 comitato organizzatore muove i primi passi. Nella mattinata di ieri. presso la sala giunta del Comune di Agrigento si sono riuniti enti, associazioni, ordini professionali e rappresentanti delle Amministrazioni di Agrigento, Santa Elisabetta, Aragona e Comitini per sottoscrivere — o annunciare la volontà di farlo nel brevissimo termine — che hanno preso l'impegno a "partecipare alle attività per le celebrazioni di Agrigento 2020—2600 anni di storia". Un doppio impegno che nasce da una consapevolezza ad oggi granitica: se la città non centrerà l'obiettivo di essere nominata Capitale della Cultura il territorio sarà comunque mobilitato per ricordare, e festeggiare, la ricorrenza della fondazione di Akagas. Se invece la commissione del Mibact ci riterrà degni del titolo, il comitato servirà a gestire le risorse (e ha l'obbligo comunque di garantire eventuali quote di partecipazione finanziaria, anche sotto forma di strumenti e risorse umane) e sostenere le iniziative. Nomi e impegni non solo formali, insomma, tanto che lunedì, quando il sindaco Lillo Firetto e altri testimonial" saranno dinnanzi alla commissione di selezione, l'elenco degli enti inseriti nel comitato organizzativo sarà trasferito come prova della "solidità" del progetto. In un cantiere aperto di idee, in cui tutti hanno manifestato la loro piena voglia di partecipazione. Chi c'è dentro? L'elenco è lungo, e ancora in fase di redazione: trovano spazio i comuni di Aragona, Santa Elisabetta e Comitini, il Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento, l'Ufficio scolastico di Agrigento, il Parco Archeologico e il Polo museale "Griffo", il Distretto Turistico "Valle dei Templi", Consorzio Turistico, numerose associazioni culturali e la Fondazione "Domenico Sanfilippo", connessa al nostro giornale. Se il comitato si riaggiornerà nel brevissimo termine, nella serata di ieri le associazioni artistiche e culturali che hanno sostenuto il progetto di Agrigento 2020, si sono incontrate per un evento durante il quale alcuni di loro hanno presentato le loro attività attraverso contributi autoprodotti, interventi ed esibizioni. Ospite Danilo Tkanko, docente universitario polacco che condividerà l'esperienza maturata nell'attività di gestione dei rapporti tra Agrigento e Lublino. La serata è stata anche occasione per assistere alla proiezione del video in cui molti hanno voluto manifestare il proprio sostegno alla candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura. Oggi, invece, sarà la giornata della festa: come già spiegato dopo la presentazione del logo di Agrigento 2020, il centro città sarà interessato da iniziative che si concluderanno con un grande concerto in piazza Marconì che avrà come punta di diamante il gruppo rock italiano dei Nomadi. Per consentire l'iniziativa saranno previste pesanti limitazioni del traffico veicolare.

DIRETTIVA MADIA SUI CONTRATTI.
 Previsti scatti da 120 euro. Si punta su meritocrazia e maggiore trasparenza.

DIRIGENTI PA: PAGA LEGATA A RISULTATI Si tratterà di rialzi "progressivi" del compenso deputato a premiare il merito.
C'è il via libera allo sblocco del contratto per i dirigenti pubblici. Come il resto del pubblico impiego anche loro erano a secco di rinnovi da otto anni. In ballo ci sono aumenti a partire da 120 euro. sulla paga base, per 156 mila "capi". Ora nulla casi più ostacola l'avvio delle trattative. La ministra della Pubblicità amministrazione Marianna Madia, ha infatti firmato il cosiddetto atto di indirizza", il fischio d'inizio ufficiale. Una direttiva snella, di poche pagine, che, stando a quanto di apprende, punterebbe su meritocrazia e trasparenza. Ecco che si prevede che al raggiungimento dei target venga condizionata una parte più pesante nella retribuzione. L'idea è quella di applicare rialzi progressivi" del compenso deputato a premiare il merito. E centrare così quanto già previsto dalla legge, ovvero che il trattamento accessorio collegato ai risultati sia almeno il 30% del totale. Quanto agli interpelli (i bandi per la dirigenza), si raccomanda la più ampia pubblicizzazione delle selezioni, in modo che non ci siano con corsi nell'ombra, conosciuti solo a pochi ben informati. Chiarezza si chiede anche per quel che riguarda il conferimento degli incarichi. A proposito si suggerisce di guardare alla valutazione. E per chi l'incarico non ce l'ha dovrebbe arrivare una sorta di statuto", di regolamentazione, in modo che non si ritrovi senza far nulla e con uno stipendio tagliato. Insomma, compiti ma anche tutele. Il tutto da leggere in combinato disposto con l'esortazione a non ricorrere sempre al di fuori del perimetro pubblico, esternalizzando. Tra le novità c'è anche la semplificazione della mobilità, affinché non ci si fossilizzi in un ruolo. Si riprende cosi un principio cardine della riforma fermata dalla Corte Costituzionale. Ovviamente il contratto non può cambiare la legge, ma si tenterà di eliminare alcuni ostacoli al passaggio da un'amministrazione all'altra. Non solo, nell'ottica del lo "svecchiamento", la formazione diventa un dritto-obbligo. Funzionerà quindi un pò come per i professionisti iscritti agli albi e anche i vertici dello Stato si ritroveranno a raccoglière crediti per l'aggiorna mento. capitolo più caldo è però quello degli aumenti. Dovrebbe funzionare come per il resto del pubblico impiego, secondo quanto stabilito in manovra: a regime l'aumento sarà del 3,48% sia per le voci permanenti che per quelle variabili. Ma la torta in cui viene ripartita la busta paga cambia, con le parti fisse che vanno a finire nello stipendio tabellare. Uno spostamento che serve a fare chiarezza sulla quota che spetta "ic et simpliciter" e quella che invece attiene alla performance. La modifica comporterà anche una revisione dei fondi (sarà stornata la parte "fissa" che farà tutt'uno con lo stipendio "tabellare"). Nell'atto c'è anche un passaggio sulle relazioni sindacali. con l'avviso a evitare possibili intrecci, "conflitti di interesse" si potrebbe dire. La direttiva consiglia di riprendere anche alcune delle novità già introdotti per i dipendenti non graduati: dal codice disciplinare al welfare, passando per i permessi ad ore e i congedi matrimoniali per le unioni civili. Tutto il resto dipenderà dagli esiti della trattativa tra i sindacati e l'Aran, l'Agenzia che tratta per il governo. Si aspetta quindi la convocazione del tavolo che perora è rivolto ai dirigenti dello Stato (6.800). Seguiranno quelli per medici, presidi e dirigenti locali. Di certo le sigle rappresentative sono pronte a sedersi per negoziare il rinnovo. L'Unadis nei giorni scorsi era arrivata addirittura a minaccia re una mobilitazione affinché si riaprisse il tavolo e ora con la segretaria Barbara Casagrande non può che esprimere soddisfazione». Ma la partita ancora tutta da giocare.

Agrigentooggi

Agrigento, nuove offerte di lavoro : la consultazione nelle sedi Urp dell'ex provincia

Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio nazionale, saranno visionabili da questa mattina, all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento. Si tratta di offerte che riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Il numero più alto di posti disponibili riguarda il Servizio civile nazionale che ha messo on-line il bando per 1830 posti rivolti all'agricoltura sociale. La Provincia di Frosinone assume 11 fra diplomati e laureati, il Miur che cerca 258 funzionari e dirigenti, il Ministero della Difesa con 391 posti nelle varie Accademie militari. L'Agenzia del Farmaco inoltre, cerca 90 fra funzionari, assistenti e dirigenti e la Polizia penitenziaria 50 funzionari. Queste e altre offerte di lavoro con i dettagli sui bandi e le relative domande sono disponibili sul sito www.lavoroeconcorsi.com. Per prendere visione delle offerte di lavoro, si potrà anche andare all'Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele tutti i giorni in orario di ufficio. I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera.

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