repubblica.it
Sicilia,
circolare agli enti locali: 4 mesi per i dati sui conti
In
Sicilia Comuni, Liberi Consorzi e Città metropolitane avranno
quattro mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative con
i dati strutturali, contabili e quelli in materia di personale
relativi al 2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su
fabbisogni e costi standard: chi non rispetterà il termine dei 120
giorni subirà il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo erogati
fino a quando non si metterà in regola; l'elenco degli inadempienti
inoltre sarà pubblicato sul sito del ministero dell'Interno. E'
quanto disposto dall'assessorato regionale alle Autonomie locali,
guidato da Bernardette Grasso, con una circolare appena diramata agli
amministratori locali. La distribuzione dei questionari agli enti
locali comincerà il prossimo 15 marzo, se ne occuperà la società
Sose come stabilito nel protocollo d'intesa che l'assessorato alle
Autonomie locali, in raccordo con quello all'Economia, ha siglato con
l'Anci Sicilia e che prevede il coinvolgimento anche dell'Istituto
per la finanza e l'economia locale (Ifel) in qualità di partner
scientifico anche per fornire assistenza tecnica e formazione agli
enti locali. L'Ifel ha fornito il questionario unico alla Regione
siciliana, lo stesso utilizzato a livello nazionale dalle regioni a
statuto ordinario. Prima dell'avvio dell'iter, l'assessorato, si
legge nella circolare, ha chiesto un approfondimento all'ufficio
legislativo e legale della Presidenza della Regione che, "premessa
la compatibilità del sistema delle funzioni fondamentali individuate
per le regioni a statuto ordinario con quello degli enti locali
siciliani, ha ritenuto che l'adozione di tali parametri appare
coerente o comunque non confliggente con il quadro normativo
vigente".
L'assessore
Grasso
richiama alla collaborazione gli enti locali sottolineando "ancora
una volta l'importanza di avviare il nuovo sistema di ripartizione
delle risorse nei confronti degli enti locali siciliani basato su un
modello finanziario improntato al principio di responsabilità dei
singoli livelli istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e
di spesa, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione
sociale".
livesicilia.it
Le
spese negli enti controllati
La Regione avvia una indagine
Un'indagine
disposta dalla Ragioneria generale della Regione mira a verificare se
gli enti e gli organismi abbiano rispettato in pieno i vincoli di
spesa imposti dalle norme nazionali e regionali. Con
una circolare firmata qualche giorno fa, il ragioniere Giovanni
Bologna, ha chiesto ai dipartimenti, agli enti e ai collegi dei
revisori dei conti di fornire gli elementi richiesti
dall'amministrazione entro e non oltre il 5 aprile. Un monitoraggio
avviato, si legge nella circolare, "indipendentemente dalla
redazione del rendiconto generale della gestione per l'esercizio
2017". La Ragioneria evidenzia che "la Corte dei conti a
sezioni riunite, in sede di parifica del rendiconto generale della
Regione per il 2016, ha raccomandato la 'creazione di un adeguato
sistema che permetta alla Ragioneria generale un monitoraggio
costante della gestione finanziaria dell'amministrazione e degli enti
controllati con puntuale attenzione per le voci di spesa interessate
dalle norme di spending review'". Sotto osservazione il rispetto
dei vincoli riguardo il divieto di assunzione, i fondi di trattamento
accessorio, l'acquisto di beni e servizi, la riduzione dei contratti
di acquisto, le spese per la stampa di relazioni e altre
pubblicazioni e quelle per spostamenti e missioni, retribuzione e
salario accessorio della dirigenza, spese per auto di servizio e
rappresentanza, consumi, buoni pasto, compensi e misure di
contenimenti dei costi agli organi.
Precari
della Regione, Grasso:
"Stabilizzazioni entro fine
anno"
Si
sono riuniti oggi nell'assemblea organizzata dalla Cisl Fp Sicilia
nella sede della Funzione pubblica i lavoratori precari della Regione
siciliana. La
richiesta è chiara: definire concretamente le procedure per la
stabilizzazione, così come previsto anche dalla cosiddetta Legge
Madia che, all'articolo 20, parla di "superamento del precariato
nelle pubbliche amministrazioni" e apre alla possibilità di
assumere a tempo indeterminato per il triennio 2018-2020.
All'assemblea hanno partecipato anche l'assessore al ramo Bernardette
Grasso e il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera.
"Un
processo, quello delle stabilizzazioni - ha detto Montera - che deve
essere portato a termine.
Serve un'accelerazione. Non è più accettabile che ci siano
lavoratori che, dopo anni di sacrificio e di attesa, si ritrovino
ancora in una situazione in cui i loro diritti non sono riconosciuti
dal'Amministrazione. Ma - precisa il sindacalista - non può
trattarsi di un processo a una sola velocità perché, oltre a quello
dei precari della Regione, è necessario mettere mano anche alle
vertenze che riguardano i precari degli Enti locali e il rinnovo del
contratto dei regionali".
L'assessore
Grasso ha ribadito l'impegno del Governo Musumeci in questa
direzione. "Dobbiamo
trovare percorsi sostenibili - ha spiegato Grasso - ma da parte del
Governo regionale c'è la ferma intenzione di procedere alle
stabilizzazioni. Entro la fine dell'anno definiremo le diverse tappe
da seguire, anche perché le risorse saranno disponibili dal 1
gennaio 2019". "Accogliamo
con soddisfazione l'apertura del governo regionale -
ha concluso Montera - e siamo disponibili al confronto che si renderà
necessario per stabilire il programma per la stabilizzazione ma sia
chiaro che vigileremo affinché l'attenzione resti alta fino al
raggiungimento degli obiettivi e, allo stesso tempo, affinché non si
arresti il processo per il rinnovo del contratto e la
riclassificazione di tutto il personale attualmente in servizio alla
Regione.
Quotidiano
di sicilia.it
Costi
standard: da Regione siciliana procedura fabbisogni, blocco fondi
a inadempienti
Comuni,
liberi Consorzi e Città metropolitane avranno quattro mesi di
tempo per trasmettere le informative con i dati strutturali,
contabili e di personale per il 2017, poi scatterà la black-list.
La distribuzione dei questionari agli enti locali comincerà il
prossimo 15 marzo.
In
Sicilia Comuni, liberi Consorzi e Città metropolitane avranno
quattro mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative
con i dati strutturali, contabili e quelli in materia di personale
relativi al 2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su
fabbisogni e costi standard: chi non rispetterà il termine dei
120 giorni subirà il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo
erogati fino a quando non si metterà in regola; l'elenco degli
inadempienti inoltre sarà pubblicato sul sito del ministero
dell'Interno. E' quanto disposto dall'assessorato regionale alle
Autonomie locali, guidato da Bernardette Grasso, con una circolare
appena diramata agli amministratori locali. La distribuzione dei
questionari agli enti locali comincerà il prossimo 15 marzo, se
ne occuperà la società Sose come stabilito nel protocollo
d'intesa che l'assessorato alle Autonomie locali, in raccordo con
quello all'Economia, ha siglato con l'Anci Sicilia e che prevede
il coinvolgimento anche dell'Istituto per la finanza e l'economia
locale (Ifel) in qualità di partner scientifico anche per fornire
assistenza tecnica e formazione agli enti locali. L'Ifel ha
fornito il questionario unico alla Regione siciliana, lo stesso
utilizzato a livello nazionale dalle regioni a statuto ordinario.
Prima dell'avvio dell'iter, l'assessorato, si legge nella
circolare, ha chiesto un approfondimento all'ufficio legislativo e
legale della Presidenza della Regione che, "premessa la
compatibilità del sistema delle funzioni fondamentali individuate
per le regioni a statuto ordinario con quello degli enti locali
siciliani, ha ritenuto che l'adozione di tali parametri appare
coerente o comunque non confliggente con il quadro normativo
vigente". L'assessore Grasso richiama alla collaborazione gli
enti locali sottolineando "ancora una volta l'importanza di
avviare il nuovo sistema di ripartizione delle risorse nei
confronti degli enti locali siciliani basato su un modello
finanziario improntato al principio di responsabilità dei singoli
livelli istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e di
spesa, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione
sociale".
Lasicilia.it
Basta
sprechi, ultimatum della Regione a Comuni ed ex province: «Stop ai
fondi a chi non si adegua»
L'ultimatum
a Comuni, liberi Consorzi e Città metropolitane che avranno quattro
mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative con i dati
strutturali, contabili e quelli in materia di personale relativi al
2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su fabbisogni e
costi standard: chi non rispetterà il termine dei 120 giorni subirà
il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo erogati fino a quando
non si metterà in regola. E l'elenco degli inadempienti inoltre
sarà pubblicato sul sito del ministero dell'Interno.
E'
quanto disposto dall'assessorato regionale alle Autonomie
locali, guidato da Bernardette Grasso, con una circolare appena
diramata agli amministratori locali. La
distribuzione dei questionari agli
enti locali comincerà il prossimo 15 marzo, se ne occuperà la
società Sose come stabilito nel protocollo d'intesa che
l'assessorato alle Autonomie locali, in raccordo con quello
all'Economia, ha siglato con l'Anci Sicilia e che prevede il
coinvolgimento anche dell'Istituto per la finanza e l'economia
locale (Ifel) in qualità di partner scientifico anche per fornire
assistenza tecnica e formazione agli enti locali.
L'Ifel
ha fornito il questionario
unico alla Regione siciliana, lo stesso utilizzato a livello
nazionale dalle regioni a statuto ordinario. Prima dell'avvio
dell'iter, l'assessorato, si legge nella circolare, ha chiesto un
approfondimento all'ufficio legislativo e legale della Presidenza
della Regione che, «premessa la compatibilità del sistema delle
funzioni fondamentali individuate per le regioni a statuto ordinario
con quello degli enti locali siciliani, ha ritenuto che l'adozione
di tali parametri appare coerente o comunque non confliggente con il
quadro normativo vigente».
L'assessore
Grasso richiama alla collaborazione
gli enti locali sottolineando «ancora una volta l'importanza di
avviare il nuovo sistema di ripartizione delle risorse nei confronti
degli enti locali siciliani basato su un modello finanziario
improntato al principio di responsabilità dei singoli livelli
istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e di spesa, nel
rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale».