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Rassegna stampa del 28 marzo 2018

 

Grandangoloagrigento.it

Processo d'appello a ex Presidente D'Orsi, la difesa: "Non ha abusato del suo ruolo, assolvetelo"


Udienza del processo di appello che vede imputato l'ex presidente dell'ex provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi e l'ex vicesegretario della stessa, Ignazio Gennaro. A fare la loro arringa difensiva, ieri, presso l'aula dei Tribunale, gli avvocati difensori proprio di Gennaro. Secondo la difesa dell'uomo, condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione per aver dato il via libera al rimborso delle spese dell'ex presidente, lo stesso "ha agito rispettando le regole e va assolto". Dello stesso tenore la difesa di Eugenio D'Orsi per il quale il procuratore generale chiede la condanna a 4 anni e 6 mesi. "Non abusato in alcun modo del suo ruolo pubblico, né ha sottratto risorse lavorative all'enteo affidato incarichi in maniera illegale". Per Ignazio Gennaro, il procuratore generale, al termine della requisitoria ha chiesto il "non luogo a procedere" per estinzione del reato in quanto prescritto. Prossima udienza il 16 maggio.

Giornale di Sicilia

Il voto all'ars
Maggioranza a pezzi, sul Defr il governo cade
Maggioranza a pezzi: ieri il governo Musumeci è caduto all'Ars sul Defr, il documento di economia e finanza che fissa gli obiettivi da raggiungere in tre anni indicando i finanziamenti da cui attingere. Su  65 presenti hanno votato in 64: 32 favorevoli e 32 contrari. Così il Defr  non viene approvato e torna in Commissione Bilancio che si riunirà oggi per la discussione. Il documento dovrebbe così tornare poi in aula oggi. Ieri non è bastato l'accorato intervento in aula del presidente della Regione, Nello Musumeci: «Non possiamo giocare al tanto peggio, tanto meglio. Qui dobbiamo dare risposte ai siciliani. Non abbiamo giurato di mettere il bastone tra le ruote al governo Musumeci». E il presidente ha aggiunto: «Abbiamo giurato di fare gli interessi dei siciliani. Torno ad ammettere che non abbiamo una maggioranza. Ma non voglio essere  ostaggio dell'aula. Non ho alcuna intenzione ogni volta di passare dal capomanipolo di turno prima del voto». Nel Defr sono previsti oltre 1,7 miliardi per il reddito di inclusione e altri interventi per i  disoccupati da avviare entro fineanno. Ma anche zone speciali con agevolazioni fiscali, un piano per impiegare i forestali in altri servizi (anche in spiaggia) e una cabina di regia per sboccare 120 opere pubbliche incompiute. Per il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, «se il  presidente Musumeci crede di non poter governare, si dimetta». Mentre il deputato Cateno De Luca ha detto di aver votato contro perché Musumeci è «inaffidabile su legalità e discontinuità». Per Antonello Cracolici, Pd, si tratta di un «documento vuoto, capolavoro di pressappochismo del governo Musumeci ». La sezione di controllo della Corte dei conti, presieduta da Maurizio Graffeo, aveva sollevato diversi dubbi sul Defr: «Pur contenendo frammentariamente parte degli elementi minimi richiesti dal legislatore manca infatti anche quest'anno di elementi sostanziali per potere espletare pienamente le proprie funzioni nel processo di programmazione di bilancio». (*SAFAZ*)

Incremento dei visitatori. Si cercherà di attirare nella vecchia Girgenti chi arriverà nella Valle dei Templi
Turismo, accordo tra Fai e Comune
Concetta Rizzo
 «Viaggio nella bellezza dei paesaggi di Girgenti». La giunta comunale, sindaco Lillo Firetto in testa, cercando di tracciare una nuova strada per far incrementare le presenze turistiche, ha ratificato l'accor - do di partenariato turistico-culturale fra il Comune e il Fai-Giardino della Kolymbethra. Un accordo che non avrà alcun onere finanziario per il Municipio ma che mira a creare stabile, autentico, fra il Giardino della Kolymbethra - che si trova nel cuore della Valle dei Templi - e il museo civico, oggi nel palazzo ex collegio dei padri Filippini. Il tutto, appunto, «con lo scopo di incrementare la reciproca affluenza turistica -secondo quanto è stato sancito nel protocollo - contribuendo alla creazione di una sana economia che abbia come perno il patrimonio culturale ed ambientale della città di Agrigento. Oltre a promuoversi vicendevolmente nelle proprie aree di influenza - pro - segue il protocollo - provvederanno ad inserire, all'interno della propria programmazione, iniziative comuni volte alla diffusione di un'immagine positiva e propositiva del territorio di Agrigento, tramite la  riqualificazione ambientale e una valorizzazione dei propri siti di interesse strategico, nonché alla sensibilizzazione dellacollettività circa il rispetto della tutela  dell'arte e dell'ambiente. Iniziative che faranno parta anche delle celebrazioni previste per i 2600 anni della fondazione della città e saranno inserite nel programma denominato 'Agrigento 2020'». Il Fai - Fondo per l'ambiente italiano -è una fondazione senza scopo di lucro che ha come esclusivo obiettivo l'educazione e l'istruzione della collettività alla difesa dell'ambiente e del patrimonio artistico e monumentale. Dal 2000 è presente al Parco della Valle dei Templi di Agrigento dove ha restaurato e aperto al pubblico il sito di rilevante valore archeologico e paesaggistico: Giardino  della Kolymbethra. Al museo dell'excollegio dei padri Filippini ha  temporaneamente sede la galleria civica che dispone della preziosa raccolta di quadri denominata «Collezione Sinatra». Galleria che è regolarmente  aperta al pubblico. La collezione Sinatra  è una raccolta di preziose tele realizzate da importanti pittori paesaggisti del 1800, tra cui spicca la figura e l'opera di Francesco Lo Jacono, aventi per oggetto il paesaggio tradizionale delle campagne siciliane, con ampi tratti riguardanti la Valle dei Templi. Il Giardino della Kolymbethra  è una testimonianza viva, invece, del paesaggio agrario tradizionale e in particolare dei giardini di agrumi, la cui bellezza ha ispirato scrittori e disegnatori del passato. Il tema del paesaggio storico delle antiche campagne lega la Kolymbethra alla collezione Sinatra: quindi la Valle dei Templi al centro storico di Girgenti. Ed è intorno alla bellezza di questo paesaggio che il Fai-Giardino della Kolymbethra e il Comune vogliono costruire una esclusiva esperienza di visita che può far apprezzare,  da un lato, le atmosfere ancora vivedel giardino di agrumi della Kolymbethra e dall'altro la potenza espressiva della pittura paesaggistica dell'Ottocento. Il tutto appunto per richiamare più visitatori che, alla Valle dei Templi così come al Giardinodella Kolymbethra, sono in costante ed esponenziale crescita.  Al Giardino della Kolymbethra è tutto pronto per la tradizionale passeggiata e scampagnata di Pasquetta. E grazie ai ciceroni del Fai si potrà scoprire la bellezza dell'antico agrumeto e si potranno visitare le antiche sorgenti di Akragas, gli acquedotti Feaci e raggiungere il vicino, ed ancora  per la maggior parte sconosciuto, tempio di Vulcano. Si comincerà a partire dalle 9,30, con visite guidate ogni 30 minuti. E fino alle 17 sarà possibile anche fare delle escursioni guidate all'ipogeo Kolymbethra- Porta Quinta. La Kolymbethra, l'antica piscina di Akragas, era costantementealimentata da un ingegnoso sistema idraulico, gli acquedotti Feaci. Uno dei rami degli ipogei si è disseccato ed è quindi possibile esplorarlo in sicurezza grazie alla associazione «Agrigento sotterranea Onlus», che con i suoi esperti speleologi accompagnerà i visitatori in questo straordinario viaggio nelle viscere della terra e della storia. (*CR*)

Libero Consorzio
Studenti disabili, un milione e mezzo di fondi
Il Libero Consorzio ha provveduto ad impegnare le somme per tutto il 2018 per garantire la continuità dell'erogazione dei servizi in favore  degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole dellaprovincia. L'impegno di spesa previsto per tutto il 2018 è di 1.565.895,18 euro. Si tratta di fondi assegnati dalla Regione, da suddividere per 200 studenti per assicurare il servizio relativo all'assistenza specialistica. (*PAPI*)

Casteltermini, Cozzo Disi come polo turistico
Successo delle giornate di Primavera del Fai che, per la prima volta, hanno aperto le porte dell'antica cava di zolfo
Era uno dei siti di estrazione più importanti d'Europa. Centinaia le persone arrivate anche dalle province di Catania e Palermo, si sono recate nel weekenda Casteltermini,per una visita eccezionale.
Alan David Scifo - Casteltermini
Una vecchia miniera dove negli scorsi secoli sono passati migliaia di minatori e  operatori, può dire ancora tanto a Casteltermini, territorio che oggi vuole valorizzare la zona Cozzo Disi, dove ha sede non solo il parco minerario, ma tutto il complesso  abitativo e lavorativo che ruotava attorno alla vita in miniera. Il successo delle giornate di Primavera del Fai, Fondo Ambiente Italiano, che per la prima volta hanno aperto le porte della cava di zolfo, hanno fatto ancora una volta risplendere l'idea che quell'antica zona ormai isolata può diventare un luogo turistico in cui storia e natura si legano insieme e raccontano la vita nelle zolfare. Centinaia di persone arrivate anche dalle province di Catania e Palermo, si sono recate nel weekend a Casteltermini, nonostante la pioggia, per una visita eccezionale ad una delle più grandi miniere d'Europa. «Nonostante il clima - spiega Vittorio Nocera, delegato Fai di Casteltermini, impegnato con i docenti nelle Giornate di primavera  - tantissime persone hanno voluto visitare il parco dove è stata recuperata la grande centrale elettrica e parte dei forni di fusione dove si recuperava lo zolfo, oltre ai luoghi dove si producevano le lampade. Le persone che hanno visitato la zona ci hanno pure ringraziato per aver aperto per la prima volta questo bene. Ammirare questi edifici che sono simbolo di quegli anni vissuti è il modo di raccogliere la  testimonianza di quegli anni di splendore». Nell'auge del lavoro in miniera più di tremila dipendenti lavoravano nel complesso di Cozzo Disi, abitando lì con le proprie famiglie per quello che era un vero e proprio paese, dove confluivano anche cittadini di Acquaviva Platani, Comitini, Aragona, Milena, Sutera e Cammarata, partiti per lavorare nella grande miniera, negli anni in cui il lavoro di estrazione dello zolfo, seppur con sacrifici, era la prima fonte di guadagno insieme con l'agricoltura per le popolazioni della provincia. Dal passato al presente, adesso quel complesso può diventare un luogo turistico di grande attrattiva. A questo scopo mira il progetto di catalogazione e recupero avviato degli studenti dell'Istituto tecnico industriale «Archimede» che si stanno occupando del ritrovamento ed elencazione dei beni della miniera, dagli strumenti usati dai minatori fino agli utensili usati da coloro che svolgevano la propria vita nel villaggio della miniera. «L'idea di poter sfruttare le enormi potenzialità di questi luoghi è un'idea vincente - continua il delegato Fai di Casteltermini, Vittorio Nocera - come dimostrano i tanti turisti accorsi per le giornate del Fai, siamo veramente soddisfatti, sia come volontari, sia come docenti dei ragazzi che si sono cimentati nelle vesti di apprendisti ciceroni, raccontando le proprie origini e la propria terra. È stata una grande festa per tutti». Le giornate di primavera del Fai sono però solo l'antipasto di un più grande progetto avviato dal Comune di Casteltermini, oggi proprietario del complesso, per aprire il luogo comunque posto sotto tutela, a fini turistici. In questo momento si  ta infatti lavorando su due fronti: uno per la costruzione di un museo all'interno dell'ex centrale elettrica, un altro che vuole mettere in funzione gli impianti elettrici esterni al parco per permettere ai turisti accedere anche di sera. La miniera ha anche delle gallerie che sono fruibili dopo il recupero ma che ancora non hanno ricevuto l'ok degli addetti ai lavori per la visita. Oltre a ciò l'intera zona rappresenta anche un paesaggio naturalistico originale, oggi tutelato, dove molte specie di uccelli arrivano per nidificare, come avvenuto nei giorni scorsi per alcuni falchi che hanno trovato riparo nel parco.(*ADS*)

Ambiente. In azione gli operai dell'impresa di Racalmuto che ha vinto l'appalto
Il Libero consorzio corre ai ripari, partono le bonifiche sulle strade
Una gran quantità di rifiuti depositati sulle strade provinciali di competenza del Libero consorzio di Agrigento. Molti rifiuti speciali e pericolosi, come l'amianto. E l'ente conte ai ripari. Prosegue, infatti, a ritmo serrato la bonifica di alcune strade di competenza del Libero consorzio, dopo la ricognizione effettuata dal Gruppo Tutela Ambientale che ha evidenziato diverse criticità, in particolare nelle zone più interne e più difficili da controllare. Attualmente i tecnici del Settore Ambiente e gli operai dell'impresa «Mediterranea Servizi» di Racalmuto, aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti, sono impegnati su diverse strade nei territori di Ravanusa, Licata e Campobello di Licata, con interventi sulla strada consortile 57 ex Molinazzo - Tre Fontane, Provinciale 6 Licata - Ravanusa (tratto non soggetto ad interruzione), provinciale consortile 50, provinciale 12 al km 1,450 e 3,500 dall'incrocio con la Provinciale59. Ed ancora sulla Consortile 55 con intersezione fino alla Statale 626, la Provinciale 14 a partire da Campobello di Licata. «Considerata la rimozione di notevoli quantità di rifiuti, compresi ingombranti come elettrodomestici e pneumatici dismessi, plastiche, materiale proveniente da lavori edilizi, lana di vetro e soprattutto rifiuti pericolosi come amianto (presenti in grossi quantitativi) - fa sapere l'ex Provincia - si consiglia prudenza a
quanti percorrono queste strade in presenza dei mezzi impegnati nella bonifica. Sono già state bonificate invece, con precedenti ordini di servizio, le Provinciali 3; la 54 Ravanusa -Tintoria - Furiana; 10 Campobello - Fiume Salso; 63 da Statale115 a Campobello di Licata e sopratutto le discariche abusive lungo la Provinciale 1 nei tratti Villaseta - Bivio Borsellino e Quadrivio Spinasanta - Villaseta. Ad oggi sono stati rimossi ben 23.900 kg di amianto, 48.880 kg di inerti, 1.420 kg di Rsu, 480 kg di guaine e miscele bituminose e 26.790 kg di vetro, metallo e altri materiali non pericolosi. L'importante attività di bonifica proseguirà sulla Provinciale 80 Agrigento - Baiata - Favara e sulla provinciale 15. Il Gruppo Tutela Ambientale è composto dal coordinatore di cantiere del Settore Ambiente, Carmelo Milioto, dal direttore dei lavori Nando Parello, mentre Giovanni Bellavia e Rosolino Chibbaro sono, rispettivamente, il funzionario responsabile e il Rup. (*PAPI*)

Fondo Europeo Pesca: pubblicato un nuovo bando per la protezione degli ambienti marini

AGRIGENTO. Pubblicato sul sito istituzionale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali l'avviso per la concessione di contributi a valere sulle risorse della Misura 1.40 del Programma Operativo FEAMP 2014-2020 "Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell'ambito di attività di pesca sostenibili". Si tratta di una importante misura afferente alla Priorità n. 1 - "Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze" dello stesso FEAMP. La misura concede benefici finanziari ad attività specifiche del progetto UE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale"- LIFE12 NAT/IT/000937, come l'adozione di ami circolari, sistemi di esclusione delle tartarughe, sostegno alla pesca a basso impatto in generale, mappatura dell'attività di pesca, monitoraggio dell'intensità e registrazione delle relative interazioni con specie protette (foche, tartarughe marine, delfini e uccelli pelagici). Presentazione delle domande entro 45 giorni dalla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, avvenuta lo scorso 12 marzo, all'indirizzo: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, via XX Settembre, 20 - 00187 Roma - segreteria della Direzione. E' ormai prossimo alla scadenza (30 marzo)  il bando relativo alla Misura 2.48 - Sottomisure 1-2-3 "Investimenti produttivi destinati all'acquacoltura - anno 2017" (Art. 48 -Regolamento UE n. 508/2014 del 15 maggio 2014). . Tutti gli interessati potranno ricevere informazioni e consulenze nei desk informativi attivati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento nell'ambito dell'azione E.2 del progetto Tartalife e gestiti  dagli esperti della Bio&Tec soc. coop. di Trapani, che saranno aperti al pubblico ad Agrigento, Licata, Porto Empedocle e Sciacca nel mese di aprile 2018 secondo il seguente calendario: - a Sciacca (c/o Soc. Coop. L'Ancora, Vicolo Mazzola, n.8) sabato 7 e sabato 21 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00; - a Sciacca nella sede di Lungomare Cristoforo Colombo n. 11, mercoledì 4, sabato 14 e sabato 28 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00; - a Porto Empedocle (Via Giotto n. 7) martedì 10 e martedì 24 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00;- a Licata (c/o Studio di Assistenza e Consulenza per i pescatori in Via Principe di Napoli n. 53) martedì 10 e martedì 24 dalle ore 15.00 alle ore 19.

SCRIVOLIBERO

Agrigento, assicurata l'assistenza scolastica agli studenti affetti da grave disabilità per tutto il 2018
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha provveduto ad impegnare le somme per tutto il 2018 per garantire la continuità dell'erogazione dei servizi in favore degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole medie superiori della provincia.
L'impegno di spesa previsto per tutto il 2018 è di € 1.565.895,18 euro. Si tratta di fondi assegnati dalla Regione Siciliana, da suddividere per 200 studenti circa per assicurare il servizio relativo all'assistenza cosiddetta specialistica, comunemente chiamata di autonomia e comunicazione e quella igienico sanitario nelle scuole di competenza dell'Ente. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento, inoltre, garantisce anche il trasporto ad oltre 85 alunni affetti da grave disabilità. Queste somme sono adeguate in base al numero di studenti che ne hanno già fatto richiesta, numero che potrebbe variare all'inizio del prossimo anno scolastico. Il Libero Consorzio assicura, di conseguenza, in maniera compatibile con i fondi disponibili e con le esigenze primarie dell'Ente, i servizi in favore degli alunni affetti da grave disabilità. Nel caso in cui si dovessero avere ulteriori risorse a disposizione si potrà estendere la tipologia dei soggetti affetti da disabilità oltre ad assicurare un incremento dei servizi da erogare.
Liceo "Linares", aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria. Continua l'impegno del Libero consorzio comunale di Agrigento per il miglioramento delle condizioni degli istituti scolastici di sua competenza. Stamani infatti l'Ufficio Gare ha aggiudicato l'appalto per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria del liceo "Linares" di Licata, dell'importo complessivo di 676.926,13 euro. La commissione di gara ha aggiudicato provvisoriamente l'appalto all'impresa Vassallo Calogero (avvalente) di Favara - Co.Min. Srl di Selargius (CA, ausiliaria), che ha offerto il ribasso non anomalo del 35,5980% sull'importo soggetto a ribasso di 667.990,95 euro. L'importo contrattuale complessivo, compresi oneri di sicurezza per 8.935,18 euro non soggetti a ribasso, è di 439.134,71 euro più Iva.Seconda in graduatoria è risultata la Ati V&V Costruzioni srl (capofila) - Cim srl di Alcamo (TP), che ha offerto il ribasso del 35,4785%. E' stato invece aggiornato al prossimo 17 aprile, in prosecuzione di gara, l'esame delle offerte relative ai Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura della SP n. 2 Piano Gatta-Montaperto-Giardina Gallotti, dell'importo complessivo di 200.558,00 euro.

AGRIGENTONOTIZIE
Previsti oltre 1,5 milioni di euro per l'assistenza agli studenti disabili
Il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha provveduto ad impegnare le somme per tutto l'anno in corso. Assicurata l'assistenza scolastica agli studenti affetti da grave disabilità per tutto il 2018. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha provveduto ad impegnare le somme per tutto l'anno in corso, per garantire la continuità dell'erogazione dei servizi in favore degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole medie superiori della provincia. L'impegno di spesa previsto è di 1.565.895 euro. Si tratta di fondi assegnati dalla Regione Siciliana, da suddividere per 200 studenti circa per assicurare il servizio relativo all'assistenza cosiddetta specialistica, comunemente chiamata di autonomia e comunicazione e quella igienico sanitario nelle scuole di competenza dell'Ente. Il Libero Consorzio comunale di Agrigento, inoltre, garantisce anche il trasporto ad oltre 85 alunni affetti da grave disabilità.

AGRIGENTOWEB

Prosegue la bonifica di alcune strade provinciali nel comparto Est .
Prosegue a ritmo serrato la bonifica di alcune strade di competenza del Libero Consorzio Comunale, dopo la ricognizione effettuata dal Gruppo Tutela Ambientale che ha evidenziato diverse criticità, in particolare nelle zone più interne e più difficili da controllare. Purtroppo l'abbandono di ogni tipo di rifiuti sembra diventata prassi abituale per cittadini poco rispettosi delle più elementari regole di vita, e anche le strade consortili del comparto est non sfuggono a questa pessima abitudine. Attualmente i tecnici del Settore Ambiente e gli operai dell'impresa Mediterranea Servizi di Racalmuto, aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti, sono impegnati su diverse strade nei territori di Ravanusa, Licata e Campobello di Licata, con interventi su: SPC n. 57 ex Molinazzo-Tre Fontane, SP n. 6 Licata-Ravanusa (tratto non soggetto ad interruzione), SPC n. 50 ai km 1+700 e 3+400 dall'incrocio con la SP n. 59, SP n. 12 al km 1+450 e 3+500 dall'incrocio con la SP n. 59, SPC n. 55 ai km 0+000, 2+150, 2+900 e km 3+300 a partire dalla SS n. 626, SP NC n. 14 al km 1+000 a partire dalla SS n. 122, ed SPR n. 64 al km 1+800 a partire da Campobello di Licata.
Considerata la rimozione di notevoli quantità di rifiuti, compresi ingombranti come elettrodomestici e pneumatici dismessi, plastiche, materiale proveniente da lavori edilizi, lana di vetro e soprattutto rifiuti pericolosi come amianto (presenti in grossi quantitativi), si consiglia prudenza a quanti percorrono queste strade in presenza dei mezzi impegnati nella bonifica.
Sono già state bonificate invece, con precedenti ordini di servizio, le SP n. 3, SPC n. 54 Ravanusa-Tintoria-Furiana, SP n. 10 Campobello-Fiume Salso, SP n. 63 da SS 115 a Campobello di Licata, e sopratutto le discariche abusive lungo la SP n.1 nei tratti Villaseta-Bivio Borsellino e Quadrivio Spinasanta - Villaseta.

LA SICILIA

Il LIBERO CONSORZIO Bonifica strade provinciali. f.m.)
 Prosegue la bonifica di alcune strade di competenza del Libero Consorzio Comunale, dopo la ricognizione effettuata dal Gruppo Tutela Ambientale che ha evidenziato diverse criticità, in particolare nelle zone più interne. Purtroppo l'abbandono di ogni tipo di rifiuti sembra diventata prassi abituale per cittadini poco rispettosi delle più elementari regole di vita, e anche le strade consortili del comparto est non sfuggono a questa pessima abitudine. Attualmente i tecnici del Settore Ambiente e gli operai dell'impresa Mediterranea Servizi di Racalmuto, aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti, sono impegnati su diverse strade nei territori di Ravanusa, Licata e Campobello di Licata, con interventi su: Spc n. 57 ex Molinazzo- Tre Fontane, Sp n. 6 Licata-Ravanusa (tratto non soggetto ad interruzione), Spc n. 50 dall'incrocio con la Sp n. 59, Sp n. 12 dall'incrocio con la Sp n. 59, Spc n. 55 a partire dalla Ss n. 626, Sp Nc n. 14 a partire dalla Ss n. 122, ed Spr n. 64 a partire da Campobello di Licata. Considerata la rimozione di notevoli quantità di rifiuti, compresi ingombranti come elettrodomestici e pneumatici dismessi, plastiche, materiale proveniente da lavori edilizi, lana di vetro e soprattutto rifiuti pericolosi come amianto (presenti in grossi quantitativi), i tecnici consigliano prudenza a quanti percorrono queste strade in presenza dei mezzi impegnati nella bonifica. Sono già state bonificate, con precedenti ordini di servizio, le Sp n. 3, Spc n. 54 Ravanusa - Tintoria-Furiana, Sp n. 10 Campobello-Fiume Salso, Sp n. 63 da Ss 115 a Campobello di Licata, e sopratutto le discariche abusive lungo la Sp n.I nei tratti Villaseta-Bivio Borsellino e Quadrivio Spinasanta - Villaseta.

LIBERO CONSORZIO Linares", aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria g.c.) Aggiudicato l'appalto per la manutenzione straordinaria del Liceo "Linares" di Licata. Renderlo noto è il Libero Consorzio di Agrigento. L'Ufficio Gare ha aggiudicato l'appalto per l'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria del Liceo "Linares" di Licata, dell'importo complessivo di 676.926,13 euro. La Commissione di gara ha aggiudicato provvisoriamente l'appalto all'impresa Vassallo Calogero (avvalente) di Favara­ - Co.Min. Srl di Selargius (Ca, ausiliaria), che ha offerto il ribasso non anomalo del 35,5980% sull'importo soggetto a ribasso di 667.990,95 euro. L'importo contrattuale complessivo, compresi oneri di sicurezza per 8.935,18 euro non soggetti a ribasso - conclude il documento del Libero Consorzio - è di 439.134,71 euro più lva. Seconda in graduatoria è risultata la Ati V&V Costruzioni Srl (capofila) - Cim Srl di Alcamo (Trapani), che ha offerto il ribasso del 35,4785 per cento".

PROCESSO ALL'EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA D'ORSI
Per gli avvocati vanno assolti "Nessun abuso nei rispettivi ruoli. Vanno assolti entrambi». Le difese all'attacco al processo d'appello, che vede quali imputati l'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi (accusato di concussione, peculato e abuso di ufficio), e il vice segretario generale dell'ex Provincia regionale (oggi Libero consorzio fra Comuni) Ignazio Gennaro. Ieri in aula l'intervento conclusivo degli avvocati difensori di Gennaro, condannato in primo grado a otto mesi di reclusione, per avere dato - secondo l'accusa - il via libera amministrativo al rimborso delle spese di D'Orsi. «Ha agito sempre rispettando le regole», hanno ripetuto i difenso­ri. Il sostituto procuratore gene­rale Emanuele Ravaglioli, al termine della sua requisitoria, a carico di D'Orsi ha chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, per Gennaro il "non luogo a procedere", per estinzione del reato, in quanto prescritto. Il Procuratore generale per D'Orsi ha ritenuto prescritti i casi d'abuso d'ufficio, tranne che per 4 pranzi. E ha ritenuto censurabili tutti i motivi addotti dalla difesa, che ha sottolineato come l'abuso d'ufficio - legato ai pranzi e alle cene - sia da ritenersi quale ipotesi attenuata visto che i pranzi sarebbero stati consumati in auto­grill o paninerie Sempre il Pg ha chiesto, per l'ultimo presidente dell'ex Provincia regionale di Agrigento, un aumento della condanna rispetto alla sentenzadi primo grado perché le accuse legate agli abusi per la costruzione della villa di Montaperto sarebbero state ritenute sussistenti. D'Orsi avrebbe abusato del suo ruolo istituzionale per non pagare lavori, oppure pretendere sconti eccessivi per prestazioni di imprese e professionisti. «Non ha abusato in alcun modo del suo ruolo pubblico, nè ha sottratto risorse lavorative all'ente o affidato incarichi in maniera illegittima», ha replicato il difensore di D'Orsi, l'avvocato Daniela Posante. Si torna in aula il 16 maggio per l'arringa dell'altro difensore, l'avvocato Giuseppe Scozzari. Poi i giudici della Corte di Appello di Palermo, dopo le conclu­sione, decideranno se entrare in Camera di Consiglio per emettere la sentenza, o fissare un'altra data. A.R.

IN CASO DI EMERGENZA IDRICA si è individuato il "salvagente" ma ci saranno anche dei limiti ben precisi Si può attingere dai comuni ribelli. L'atto è stato richiesto all'Ars dal Dipartimento Acque e Rifiuti che da tempo lavora per fare il punto sulle disponibilità in provincia. In caso di emergenza idrica potre­mo attingere alle risorse dei comuni "ribelli", ma mettendo mano solo a quanto loro riterranno essere in eccesso rispetto ai propri bisogni. Il passaggio per quanto parziale e ancora pieno di risvolti da chiarire, è però epocale, ed è contenuto nella bozza di un protocollo d'intesa sull'utilizzo delle fonti idriche potabili della provincia. Inviata dall'Assemblea territoriale idrica ai Comuni che non hanno consegnato le reti idriche (Aragona, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Palma di Montechiaro, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro e San Biagio Platani) e al consorzio "Tre Sorgenti", oltre che al Genio Civile e alla Regione in quanto enti competenti. Un atto che è stato sostanzialmente richiesto dal Dipartimento Acque e Rifiuti, che da alcuni mesi sta lavorando su ambito isolano per fare il punto della reale dotazione idrica del territorio in vista di un'estate di potenziale crisi idrica. Il documento, inviato ai sindaci per modifiche ed integrazioni a metà della scorsa settimana. La bozza che è stata inviata ai comuni e di cui siamo entrati in possesso ha infatti ampi spazi vuoti ancora da riempire. Lo spirito è comunque chiarissimo: "i presenti rappresentanti, in come e per conto degli enti e/o società aderenti - dice l'atto - al fine di superare ogni eventuale emergenza idrica e far fronte alla riduzione delle disponibilità delle fonti idriche degli invasi nella provincia di Agrigento si impegnano a partecipare alla realizzazione della 'messa a disposizione di tutte le fonti e di tutti i pozzi ricadenti nei territori' e che rientrano nella di­sponibilità dell'Ati"'. Disponibilità è comunque solo formale. ovvia­mente, dato che le infrastrutture sono e rimarranno in mano ai sin­daci e ai consorzi, così come il con­trollo sull'acqua. La bozza della convenzione, infatti, stabilisce che in rete potranno finire però solo "i quantitativi idrici che risultano in esubero rispetto al soddisfaci­mento dei bisogni di approvvigio­namento". Un calcolo del fabbiso­gno che però non capiamo esatta­mente come sarà calcolato. Quasi tutti gli oneri della bozza , comunque, sono a carico del gestore (che ovviamente balletterà l'acqua ai cittadini, ma a che prezzo?), il quale si impegnerà a manutenere le sorgenti del Tre Sorgenti (dove secondo la Regione si attinge una quantità di risorsa eccessivamente esigua), e dovrà anche corrispondere "i costi relativi ai canoni di concessione", cui si aggiungeranno quelli di attingimento, manutenzione, e spese per il personale. GIOACCHINO SCHICCHI



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