Livesicilia.it
Ex
Province, slittano le elezioni
Se ne riparlerà solo in
autunno
Non
se ne parla ancora. Sembravano imminenti, ma le elezioni nelle ex
Province slittano ancora.
La giunta di governo ha infatti approvato una delibera che modifica
la la legge dell'agosto scorso che reintroduceva, di fatto, nei
Liberi consorzi l'elezione diretta del presidente e dei consigli
provinciali.La
legge approvata in estate, infatti, prevedeva il ritorno alle urne
"alla prima tornata utile per le elezioni amministrative del 2018":
un
periodo compreso tra il 15 aprile e il 30 giugno 2018.
In particolare, il giorno buono sarebbe stato il 10 giugno, data in
cui si voterà, appunto, in molti Comuni siciliani. Quella stessa
legge prorogava automaticamente gli incarichi dei commissari fino al
30 giugno.Ma
evidentemente, per il governo è ancora troppo presto per andare alle
urne.
E così, ecco l'approvazione in giunta dell'ennesima norma
transitoria che ha riguardato l'infinita e tratti surreale riforma
complessiva degli enti, scandita da diverse leggi, tante impugnative,
e tanti ritorni in Aula.
E
così, la nuova norma, che dovrà ovviamente poi essere vagliata e
approvata dall'Assemblea regionale,
spinge più in là la data buona. Non più in occasione delle più
vicine elezioni comunali, ma "in concomitanza del turno
straordinario delle elezioni amministrative". Cioè in una
domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
E intanto, i commissari vecchi e nuovi possono rimettersi comodi:
resteranno in carica, come prevede questa norma del governo, fino
alla fine dell'anno. Quando il commissariamento degli enti, voluto
dal governo Crocetta, si avvicinerà al traguardo-record dei sei
anni.
Giornale di Sicilia
In 137 enti locali. Fra i capoluoghi anche Messina, Catania e Ragusa. Tra i grandi centri Partinico e Licata
Da Trapani a Siracusa: anche in Sicilia si rinnovano sindaci e Consigli
Sono 137 i Comuni che andranno al voto in Sicilia il 10 giugno. È una tornata amministrativa molto delicata perchè sono chiamati alle urne 1.167.465 elettori, poco meno di un terzo della popolazione dell'Isola. Anche se i centri di grandi dimensioni, in cui si vota col sistema proporzionale, sono solo 14. Sarà un test indicativo per verificare soprattutto la tenuta del centrodestra, uscito vincitore dalle Regionali ma poi battuto dai grillini appena quattro mesi dopo alle Politiche. Entrando nel dettaglio, sono 5 i capoluoghi che eleggeranno i sindaci e rinnoveranno i consigli comunali: Catania, Messina, Ragusa, Trapani e Siracusa. A Palermo il centro più grande chiamato al voto è Partinico. In provincia di Palermo sono in tutti 25 i paesi in cui si vota, per lo più col sistema maggioritario. Nell'Agrigentino l'unico grosso centro che va alle urne è Licata.entre a Catania, oltre al capoluogo, urne aperte anche in altri sei grandi centri: Aci Sant'Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Gravina e Mascalucia. Nel Messinese in 3e paesi oltre al capoluogo. Nell'Ennese l'unico grande centro coinvolto è Piazza Armerina. Nel Ragusano si vota in appena quattro Comuni: Acate, Comiso, Modica e lo stesso capoluogo.
Elezioni, in 800 Comuni si vota il 10 giugno
Sette milioni gli italiani che andranno alle urne, ventuno i capoluoghi di provincia. Il ballottaggio previsto per il 24
ROMA
Dopo le politiche del 4 marzo, sette milioni di italiani sono nuovamente chiamati al voto in primavera, questa volta per eleggere i sindaci in 797 comuni. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha firmato il decreto che fissa per domenica 10 giugno la data delle consultazioni nelleRegioni a statuto ordinario, con eventuali ballottaggi da tenersi il 24 dello stesso mese. Calendario a parte per le regioni a statuto speciale. E si rinnovano anche i vertici di due Regioni: Friuli Venezia Giulia (dove si voterà il 29 aprile) e Molise (22 aprile). Subito attesi alla controprova delle amministrative, dunque, i risultati usciti fuori dalle politiche. Di certo per il voto nelle due Regioni, potranno influire le trattative in corso per la formazione del governo e i vari accordi fra i partiti che saranno maturati in queste settimane. E soprattutto quale sarà la nuova maggioranza. Sono 21 i capoluoghi di provincia chiamati al voto: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Udine, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Teramo, Terni, Viterbo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. Sul totale dei comuni se ne contano 114 con più di 15.000 abitanti e 683 con meno. In Sicilia si andrà a votare nella stessa data del 10 giugno, mentre in Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige gli elettori interessati andranno in cabina rispettivamenteil 29 aprile, il 20 Maggio e il 27 maggio 2018. Oltre che nei Comuni, il 10 giugnosi voterà anche in due Municipi di Roma commissariati dopo la crisi delle giunte M5s che li guidavano: il III (Montesacro, Talenti e Bufalotta) e l'VIII (Garbatella, Ostiense, Ardeatina). A contendersi il posto di governatore in Friuli Venezia Giulia il 29 aprile, dopo la dem Deborah Serracchiani, saranno il leghista Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra, Sergio Bolzonella per il centrosinistra, Alessandro Fraleoni Morgera per il Movimento 5 Stelle e Sergio Cecotti del Patto per l'autonomia. Alle ultime politiche la Lega è risultato il primo partito in Friuli, precedendo M5S, in forte ascesa e Pd. In Molise si contenderanno la poltrona di presidente della Regioneil 22 aprile Carlo Veneziale (centrosinistra), Donato Toma (centrodestra) e Andrea Greco (M5S). Proprio i Cinquestelle hanno ottenuto il miglior risultato lo scorso 4 marzo (44,8%), seguito dal centrodestra (poco meno del 30%) e dal Pd che per le regionali ha ricucito i rapporti con Leu.
Libero Consorzio
Nominato il nuovo revisore dei conti
Mario Fontanazza è stato scelto quale nuovo componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La scelta è avvenuta nella sede del Libero Consorzio Provinciale di Agrigento mediante estrazione attraverso procedura informatica effettuata pubblicamente. Erano presenti il Commissario Straordinario Girolamo Albero Di Pisa con i poteri del Consiglio Provinciale e il Segretario Generale Giuseppe Vella. Alla selezione a componente del collegio erano stati ammessi 140 candidati. Al nuovo componente verrà corrisposto un compenso annuo pari a 12.000 euro più il rimborso delle spese di viaggio. La nomina del nuovo componente si è resa necessaria a seguito delle dimissioni del componente dell'organo direvisione Francesco Marcone. Attualmente fanno parte del Collegio dei Revisori il presidente, Alfredo Batticani e Francesco Di Giacomo.(*PAPI*)
L'elenco. Ecco quali sono i 137 comuni chiamati al voto il prossimo 10 giugno. C'è anche Palazzo Adriano, dove l'amministrazione municipale è stata commissariata
PROVINCIA DI AGRIGENTO
Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambucia di Sicilia, San Giovanni Gemini,Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina.
PROVINCIA DI CALTANISSETTA
Bompensiere, Delia, Milena, Montedoro, Riesi, Sutera.
PROVINCIA DI CATANIA
Aci Sant'Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Catania, Gravinia di Catania, Maletto, Mascalucia, Mineo, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant'Alfio, Santa Venerina,
Trecastagni, Valverde, Viagrande.
PROVINCIA DI ENNA
Assoro, Catenanuova, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Piazza Armerina, Troina.
PROVINCIA DI MESSINA
Alì, Alì Terme, Capizzi, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castell'Umberto, Floresta, Fondachelli Fantina, Frazzanò, Furci Siculo, Gualtieri Sicaminò, Messina, Militello Rosmarino, Moio Alcantara, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta Camastra, Pace del Mela, Reitano, Roccafiorita, Roccalumera, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Sant'Agata di Militello, Santa Lucia del Mela, Scaletta Zanclea, Taormina, Terme Vigliatore, Tripi, Tusa, Ucria, Valdina.
PROVINCIA DI PALERMO
Alimena, Baucina, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Capaci, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cerda, Collesano, Contessa Entellina, Geraci Siculo, Giuliana, Grattei, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Partinico, Roccapalumba, Sciara,
Sclafani Bagni, Torretta, Ustica, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati.
PROVINCIA DI RAGUSA
Acate, Comiso, Modica, Ragusa.
PROVINCIA DI SIRACUSA
Buccheri, Buscemi, Carlentini, Francofonte, Palazzo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa.
PROVINCIA DI TRAPANI
Buseto Palazzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, San Vito lo Capo, Santa Ninfa, Trapani, Valderice, Vita.
COMUNI COMMISSARIATI
Palazzo Adriano (Palermo)
Il tratto interdetto. Tanti visitatori hanno oltrepassato i cartelli per raggiungere la scogliera. Il sindaco Zicari: «È stato transennato per garantire la sicurezza»
La Scala dei Turchi, per ammirarla ignorati i divieti a Realmonte
Realmonte
Lo steccato fisso, fatto in legno di castagno per ben armonizzarsi con lo scenario, è stato collocato a metà dello scorso dicembre. È da allora che l'area di ingresso che conduce alla suggestiva scogliera di marna bianca - la Scala dei Turchi - è interdetta. Decisione presa perché, allora, dal terrazzo marino - che è posto nella parte alta del costone vicino alla Scala dei Turchi - si sono staccati e sono precipitati dei massi di calcarenite. Il banco di prova, complice i giorni di bel tempo e di festa, sono stati quelli di Pasqua e di Pasquetta. Fino ad ieri mattina, i turisti e i visitatori hanno oltrepassato la recinzione e i cartelli di divieto e sono stati in spiaggia o hanno raggiunto la suggestiva scogliera. Di fatto, chi ha voluto regalarsi qualche ora di mare, inun incantevole scenario, ha ignorato i divieti. Se ne è accorto anche il sindaco di Realmonte Calogero Zicari che, proprio ieri, a metàmattinata, ha fatto collocare le transenne anche sulla parte alta della collinetta. Steccato fisso e divieti a valle, dunque, a pochi metri dall'arenile e transenne anche a monte. «Ci siamo accorti che era stato realizzato, a causa del passaggio delle persone, una sorta di viottolo lungo la collinetta - ha spiegato, ieri sera, il sindaco Zicari - . Abbiamo dunque subito fatto installare anche le transenne nella parte alta. Oggi (ieri per chi legge), fra l'altro, c'è statoanche il presidio della Capitaneria di porto». Il comune di Realmonte ha appena tre agenti della polizia municipale. Impensabile, dunque, ipotizzare di creare un vero e proprio presidio perché verrebbero interrotti tutti gli altri servizi. «Va capito - ha spiegato, ieri, il sindaco di Realmonte - che il divieto, adesso appunto potenziato, va rispettato perché è per la pubblica incolumità. È per garantire la sicurezza di turisti e visitatori che abbiamo deciso, con tanto di ordinanza, di disporre il divieto». Dopo aver collocato, anche a monte, le nuove transenne, ieri pomeriggio, sulla scogliera e sulla spiaggia, non è stato notato più alcun poco prudente visitatore. I divieti per la Scala dei Turchi rischiano però di protrarsi anche per la prossima, ormai anche imminente, stagione estiva. «Il progetto per la messa in sicurezza, realizzato dalla Protezione civile regionale, è pronto - ha spiegato Zicari - . Il 16 aprile abbiamo il primo tavolo tecnico con la Sovrintendenza e il Genio civile per l'approvazione. Si tratta di un progetto da 330 mila euro. Non credo che riusciremo a rendere fruibile l'area entro l'estate. Ci sono i passaggi formali da rispettare e c'è anche da trovare i fondi per realizzare i lavori. Ripeto però che la sicurezza - ha concluso il sindaco di Realmonte - viene primadi ogni cosa. E se non dovessimo riuscire a garantirla, per quest'estate non potremo far altro che fare in modo che la Scala dei Turchi venga ammirata da lontano ». L'area - secondo un'ordinanza firmata dal capitano di fregata Filippo Maria Parisi della Capitaneria di porto di Porto Empedocle - è inaccessibile anche via mare. In quel tratto di costa, dunque, non si può arrivare più né via mare e né via terra. Subito dopo il cedimento, il comune di Realmonte, che non ha un geologo, né ingegnere, ha chiesto aiuto - per fare il progetto di messa in sicurezza del terrazzo marino - alla Protezione civile regionale. Adesso il progetto c'è.
Naturalmente servono i passaggi tecnici per l'approvazione, ma intanto c'è. Quello che sembra essere indispensabile trovare adesso sono, invece, proprio i soldi: i necessari 330 mila euro. Il sindaco di Realmonte aveva già annunciato che si sarebbe adoperato per cercare un finanziamento dall'assessorato regionale all'Ambiente. Ma anche in questo caso sarà necessario rispettare gli inevitabili tempi tecnici. Ecco perché sembra proprio che questa sarà una estate senza tintarella o tuffi dalla scoglieradi marna bianca della Scala dei Turchi. (*CR*) Concetta Rizzo
Ordinanza. Nel tratto di costa a destra e a sinistra della foce del fiume Salso, nell'area portuale per una lunghezza di 1.800 metri e di 322 metri all'interno di Marina Cala del Sole
Licata, in estate tre zone saranno vietate alla balneazione
Licata
Sono tre le zone dove sarà vietata a balneazione a Licata per la prossima estate. Il Commissario Straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara,su proposta dell'Ufficio di Protezione Civile, con propria ordinanza in sostituzione del sindaco, ha disposto, infatti i divieti di balneazione su alcuni tratti della costa licatese, per la stagione balneare 2018:divieto di balneazione, per inquinamento, nel tratto di costa 200 metri a destra e 300 metri a sinistra della foce del fiume Salso; divieto di balneazione all'interno dell'area portuale di Licata, per una lunghezza di 1800 metri, e di 322 metri all'interno di porto Maria Cala del Sole, per altri motivi; divieto di balneazione, per immissioni, lungo il fiume Salso per un tratto di 500 metri. Sarà obbligo del Dipartimento di PoliziaMunicipale collocare idonei cartelli metallici, in almeno due lingue, di divieto della balneazione.Si attendono le rilevazioni di Goletta verde che lo scorso anno ha "bocciato" la qualità del mare della costa agrigentina. I prelievi e le analisi di laboratorio, avevano evidenziato come su 4 punti toccati dal veliero di Legambiente in due punti l'acqua del mare era fortemente inquinata. Sono stati giudicati fortemente inquinati la foce del torrente Canzalamone a Sciacca e la spiaggia di fronte lo scarico depuratore a Licata. Promosse invece le zone balneari della spiaggia di Marinella, di fronte al torrente Re ed il Lido Rossello di Realmonte, classificate «entro i limiti». A Licata e Sciacca, nelle zone inquinate indicate da Goletta verde, sono vigenti i divieti di balneazione e di pesca, nonché l'utilizzo delle acque di mare, a qualsiasi scopo, in alcuni tratti della costa ricadente nella perimetrazione del territorio comunale, in coincidenza con la stagione balneare fino al 30 settembre prossimo. Non si può certo dire che i bagnanti vengano poi informati a dovere. Anzi, tutt'altro. La cartellonistica in spiaggia e praticamente inesistente qui in Sicilia, anche se obbligatoria da tre anni per i Comuni costieri. «Rispetto ai 25 punti campionati, i tecnici di Goletta Verde - si legge nel report - non hanno avvistato nessuno dei cartelli informativi previsti dalla normativa, che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi 4 anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa. Anchequelli di divieto di balneazione sono merce rara:solo in cinque punti rispetto ai ventidove non vengono eseguiti campionamenti da parte delle autorità competenti, o è stato disposto il divieto temporaneo alla balneazione, sono presenti cartelli per informare i bagnanti. Si tratta di un problema che non va minimamente sottovalutato, perché mette a rischio la stessa salutedei bagnanti». (*PAPI*)
Opportunità. C'è anche il sostegno di «Agrigento 2020». L'obiettivo è quello di realizzare un portale che attragga visitatori. I candidati dovranno essere residenti nell'Isola
Accoglienza turistica e lavoro
Un bando per 40 giovani talenti
«Agrigento 2020» sostiene il bando «Giovani talenti per il turismo incoming in Sicilia», promosso dall'asso - ciazione Travel Talent. Il bando, online da lunedì 26 marzo 2018, è rivolto a 40 ragazzi, nati e residenti in Sicilia, di età compresa tra 18 e 24 anni, con spiccate attitudini e competenze in precisi ambiti legati alla promozione turistica locale: «Cultura», «Natura», «Enogastronomia », «Arti e Mestieri». I 40 ragazzi selezionati per titolo e colloquio, secondo le modalità indicate, andranno a realizzare un portale turistico regionale bilingue (italiano e inglese) che metterà in mostra il loro talento. L'iniziativa è supportata dall'Assessorato Regionale della Famiglia - Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali della Regione Sicilia. La valorizzazione turistica del patrimonio culturale, al pari del patrimonio naturalistico e ambientale, identifica l'opzione strategica prioritaria di «Agrigento 2020 - 2600 anni di storia». Il programma, infatti, ritiene che le celebrazioni siano un'opportunità di sviluppo anche in termini di attrazione turistica e investe sulle persone, in particolar modo sui giovani. Agrigento 2020 si relaziona costantemente con enti, associazioni, imprese e scuole per condividere gli obiettivi dei vari soggetti che sovrintendono alla valorizzazione a fini turistici del patrimonio culturale e le azioni tese a stimolare le idee per investimenti in auto impresa. Per poter partecipare gli interessati potranno inviare la propria candidatura online, all'indirizzo di posta ordinaria:associazionetraveltalent@ gmail.como tramite pec all'indirizzo:associaizone - traveltalent@pec.it,utilizzando il modello A allegato al bando, entro il 26 aprile 2018. Il bando è pubblicato sul ito dell'Associazione Travel Talentwww. associazionetraveltalent.it. Per ulteriori informazioni è possibile anche chiamare il numero331 8286616nei giorni di: lunedì (dalle 10 alle 12), mercoledì (dalle 16 alle 18), venerdì (dalle 10 alle 12). Il Portale avrà all'interno vetrine multimediali che metteranno in risalto l'operato, le produzioni, le idee e i progetti dei ragazzi coinvolti. Per ogni area tematica sarà costituita una Community formata da 10 ragazzi, che si occuperanno di raccontare sul web la Sicilia, e quindi anche Agrigento, ai potenziali turisti con scambio di informazioni e opinioni. Per ognuna sarà individuato un Community Leader con spiccate caratteristiche di leadership. Gli ammessi entreranno a far parte di un team e riceveranno specifica formazione gratuita per poter svolgere l'attività di Social Media Manager nell'ambito web, social e turistico, ricevendo a fine progetto, un attestato di partecipazione che certifichi l'acquisizione delle competenze. Coloro i quali si saranno distintinelle diverse attività proposte, in più, riceveranno ulteriore formazione specifica per poter svolgere l'attività di Community Manager, spendibile sul mercato del lavoro. Ai talenti più meritevoli, inoltre, l'Associazione darà un premio consistente in strumentazionetecnologica e l'opportunità di sviluppare forme di collaborazione professionale per la sostenibilità e la continuità del portale nel tempo. Il bando «Giovani talenti per il turismo incoming in Sicilia» è perfettamente in linea con gli obiettivi di «Agrigento 2020 - 2600 anni di storia» tesi a esaltare la forte capacità attrattiva del turismo relazionale, come un «unicum» di esperienze: cultura, natura, storia, enogaRequisitianche la conoscenza dell'inglese e dei linguaggi informatici stronomia. (*PAPI*)
La Sicilia
31 marzo 2018
LIBERO CONSORZIO
Fontanazza componente dei Revisori dei conti
Il Dott. Mario Fontanazza è stato scelto quale nuovo componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La scelta è avvenuta ieri nella sede del Libero Consorzio Provinciale di Agrigento.mediante estrazione attraverso procedura informatica effettuata pubblicamente. Erano presenti il Commissario Straordinario Girolamo Albero Di Pisa con i poteri del Consiglio Provinciale e il Segretario Generale Giuseppe VelIa. Alla selezione a componente del collegio erano stati ammessi 140 candidati. Al nuovo componente verrà corrisposto un compenso annuo pari a 12.000,00 più il rimborso delle spese di viaggio. La nomina del nuovo componente si è resa necessaria a seguito delle dimissioni del componente dell'organo di revisione Francesco Marcone. Attualmente fanno parte del Collegio dei Revisori il Presidente dott. Alfredo Batticani e il dott. Francesco Di Giacomo. La scelta mediante sorteggio è stata eseguita 'in base all'art. 6 della legge regionale n. 17 del1'11 agosto 2016 che regola una parte della legislazione sugli organi di revisione economico-finanziaria negli enti locali. La norma prevede che i revisori dei conti degli enti locali sono scelti medianteestrazione a sorte tra i . professionisti residenti in Sicilia, iscritti nel registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano richiesto di partecipare alla procedura di scelta dell'organo di revisione dell'ente.
1 aprile 2018
Il commissario Di Pisa ha firmato il Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa
Libero Consorzio, nuovi tagli
La riduzione dei costi prevista ammonta complessivamente a 175.000 euro
La mannaia "colpirà": missioni del personale, acquisto di materiali informatici, utenze telefoniche, affitti per istituti scolastici
Il Libero Consorzio di Agrigento stringe la cinghia, ma, come si suoi dire, sono finiti persino i buchi. Nei giorni scorsi il commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa ha firmato un piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa per gli anni 2018/2020. Un documento che ottiene una riduzione dei costi in prospettiva di soli 175mila euro, spiccioli su un bilancio milionario, e che hanno colpito le ultime sacche di potenziale risparmio sopravvissute ad anni di tagli. O quasi. Tutto è scritto nero su bianco nel documento. "L'Ente, ormai da diversi anni - si legge - ha intrapreso una rigorosa spending review, razionalizzando e riducendo tutte le spese, azzerando le partecipazioni in enti e società, tranne quelli la cui partecipazione è stabilita dalla legge, rispettando, tra l'altro, gli obiettivi di contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, per cui gli ambiti di intervento per ulteriori riduzioni e razionalizzazioni sono ormai notevolmente ridotti. L'ente, inoltre - continua il documento - ha già provveduto al riordino della struttura amministrativa e alla semplificazione e digitalizzazione delle procedure". Insomma, si fa quel che si può, ma pensare che questo possa bastare a rimettere sulla linea di galleggiamento la barca è difficile. Questo anche perché. gran parte dei centri di costo oggetto del "dimagrimento" erano stati già pesantemente colpiti. Andiamo con ordine. Primo centro di costo interessato dalle procedure sarà quello della commissione per i Trasporti pubblici: l'Ente provvederà a "ridurre ed accorpare le riunioni"; si prosegue con Segreteria generale ed Uifficio Economato ( in entrambi i casi si punterà a potenziare dell'uso della pec) e i Servizi informatici (misure previste, razionalizzazione dell'uso delle fotocopiatrici, con "conseguente riduzione di acquisto di materiale informatico" ma anche riduzione delle utenze telefoniche).
I centri di costo Viabilità, Patrimonio ed Edilizia scolastica, invece, subiranno bene o male la stessa sorte, dato che l'Ente spingerà sulla razionalizzazione dell'uso dell'autoparco e del consumo di benzina, che però era già al lumicino. "Già da tempo le missioni del personale - si legge - sono state limitate ai casi strettamente necessari che rivestono carattere di eccezionalità e urgenza". Importante, economicamente, sarà la riduzione prevista per il settore Istruzione, tramite il taglio dei fitti attivi, che si contrarranno, nelle previsioni, di 253.600 euro in tre anni.
GIOACCHINO SCHICCHI
Siciliainformazioni
I siciliani non voteranno per le ex province, ma c'è chi non si arrende
(essepì) "L'Assemblea Regionale Siciliana aveva approvato la Legge 17/2017 con la quale veniva fissata per una domenica compresa tra il 15 aprile e il 30 giugno del 2018 la data per l'elezione del Presidente del Libero Consorzio Comunale. La legge prevedeva e continua a prevedere che il Presidente venga eletto a suffragio universale e diretto dai cittadini, contestualmente all'elezione del Consiglio del Libero Consorzio Comunale." Vincenzo Vinciullo sta combattendo una sua battaglia "personale" per far ritornare alle urne i siciliani. Crede che sia stata scippata agli elettori iun pezzo di democrazia e, naturalmente, che gli amministratori provinciali eletti dal popolo costituiscano un valore aggiunto. Anche Nello Musumeci la pensa allo steso modo. E' stato Presidente della Provincia di Catania ed è rimasto affezionato a questa esperienza politica, tanto da rappresentare A Palazzo dei Normanni il più tenace e determinato sostenitore delle vecchie province. Eppure Vincullo oggi appare dall'altra parte della barricata rispeto al governatore, il quale non ha cambiato idea sulla questione, ma ha un'ottica diversa rispetto al passato. Deve tenero conto delle norme nazionali che non permettono alla Sicilia di fare ciò che vuole, anche se fosse unanime la scelta dell'Ars.
E' vero, infatti, che a Sala D'Ercole hanno modificato la Legge del Rio, ma la legge regionale siciliana è stata impugnata e non c'è alcuna possibilità che essa venga applicata in Sicilia per come stanno le cose. Bisognerebbe ricominciare tutto da capo. Per questa ragione si dà ormai per certo il rinvio delle elezioni per le amministrazioni provinciali da parte della Regione, previste per la primavera del corrente anno.