Agrigentonotizie
Cua a rischio chiusura, Consiglio comunale aperto con Fabrizio Micari
Lo rende noto il capogruppo di "Agrigento Cambia", Pietro Vitellaro
Riflettori puntati sul Consorzio universitario di Agrigento. Venerdì 13 aprile, alle 10,30, è stato convocato un Consiglio comunale aperto dedicato alla vicenda del polo didattico agrigentino. Lo rende noto il capogruppo di "Agrigento Cambia", Pietro Vitellaro. Sarà presente all'appuntamento, tra gli altri, anche il rettore dell'università di Palermo, Frabrizio Micari. "Hanno dato piena disponibilità anche molte associazioni universitarie mostrandosi disponibili ad un confronto - commenta Vitellaro - . Invito tutti gli interessati a partecipare poichè sarà un'occasione importante per affrontare con chiarezza e concretezza ogni singolo aspetto. Non possiamo permetterci di perdere una struttura così importante ed abbiamo il dovere morale e la responsabilità politica di fare tutto ciò che è in nostro potere per uscire da questa fase critica".
Elezione degli organi del Libero consorzio, c'è il disegno di legge
Scatta la proroga del commissariamento almeno fino alla fine dell'anno
Il governo regionale ha approvato un disegno di legge per le elezioni degli organi dei Liberi consorzi comunali e delle città metropolitane. Scatta la proroga del commissariamento. Il disegno di legge è stato proposto dall'assessore regionale Bernadette Grasso. Il testo riguarda le "Norme transitorie in materia di elezioni degli organi dei Liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane e proroga commissariamento" ed è composto da due articoli. Il primo stabilisce che "l'elezione si svolge in concomitanza del turno straordinario delle elezioni amministrative disciplinato, da tenersi in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre, previa dichiarazione di decadenza degli organi insediati in forza della previgente normativa". Inoltre il disegno di legge rimodula il mandato dei commissari straordinari stabilendo che: "all'articolo 51, le parole non oltre il 30 giugno" sono sostituite dalle parole "non oltre il 31 dicembre 2018", con conseguente slittamento della gestione commissariale, quanto meno, fino a fine anno. Il rinvio, si legge nella scheda tecnica che accompagna il disegno di legge governativo, è "diretto a disciplinare il caso della mancata definizione del giudizio di legittimità costituzionale avverso la legge regionale n.17/2017". Ricorso per questione di legittimità costituzionale che è stato depositato nella cancelleria della Corte Costituzionale il 31 ottobre 2017 dal presidente del Consiglio dei ministri. In caso di rigetto del ricorso si voterà con il meccanismo della elezione diretta del presidente del Libero Consorzio. Il disegno di legge dovrà ora essere discusso dalla prima commissione dell'assemblea regionale siciliana e poi passare al vaglio dell'aula per essere approvato prima del 30 giugno.
Archi di Pasqua, i sambiagesi con un manifesto chiedono scusa per la viabilità
L'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi è stato il primo visitatore dell'edizione 2018
"Cari visitatori, benvenuti. Ci dispiace per i disagi che avete incontrato lungo il tragitto per giungere fino a qui. Noi sambiagesi vi chiediamo scusa sebbene non abbiamo colpe per l'attuale condizione in cui versano le nostre strade. Le attuali condizioni sono conseguenza dell'inerzia del Consorzio provinciale, della Regione e dei nostri politici che si sono scordati di noi. Scusateci ancora e buona visita agli Archi di Pasqua". E' questo il messaggio contenuto in un manifesto che è stato collocato agli ingressi di San Biagio Platani e in alcuni punti del centro abitato. Il manifesto, oltre al messaggio di scuse, ingloba il disegno di un automobilista che porta sulle spalle una vecchia utilitaria e giunge davanti al cartello di benvenuto a San Biagio Platani. I cittadini - il manifesto è stato realizzato da anonimi residenti del piccolo Comune Agrigentino - chiedono scusa per il degrado stradale, ma sono comunque fieri delle vere opere d'arte realizzate ed esposte: gli Archi di Pasqua. Capolavori - fatti di pasta di sale, mosaici di cereali e vetro colorato, lampadari di mais e pane, intrecci di canne di fiume e salice - che sono stati visitati all'alba di Pasqua, giorno dell'apertura dell'esposizione, dall'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi. E per Sgarbi - primo visitatore dell'edizione 2018 - è stato un vero e proprio ritorno a San Biagio Platani visto che, già nel 2016, il critico e storico d'arte, opinionista e scrittore aveva già visitato gli Archi di pane. Gli Archi di pane sono, come da tradizione, visitabili dalla mattina di Pasqua e fino alla quarta domenica successiva, quindi fino al prossimo 6 maggio. Così come è accaduto la prima volta, Vittorio Sgarbi si è a lungo soffermato ad ammirare le esposizioni e pare che sia rimasto incantato dalle opere realizzate. Opere che ogni anno cambiano l'estetica del corso principale di San Biagio Platani. Domenica, ma anche per Pasquetta, si è già registrato un vero e proprio boom di visitatori. Come da tradizione, non sono soltanto gli agrigentini, ma anche tanti palermitani e nisseni ad amare l'esposizione.
Giornale di Sicilia
Valle e Girgenti, record di visitatori
Concetta Rizzo
Invasa da visitatori e turisti. Nei due giorni di Pasqua e Pasquetta, Agrigento ha vissuto ore di autentico tripudio. A non lasciare dubbi sul vertiginoso aumento di presenze che -in alcuni casi, come per il Giardino della Kolymbethra -raddoppiato, sono i dati. I freddi numeri che cristallizzano il boom di coloro che hanno scelto Girgenti, la Valle dei Templi e appunto il Giardino della Kolymbethra.
Valle dei Templi
Fra Pasqua - caduta come prima domenica del mese e dunque ad accesso libero, ossia senza pagare il ticket di ingresso, - e Pasquetta, i visitatori dell'area archeologica di Agrigento sono stati ben 9.200. Un dato, di suo, già sorprendente. Un dato che assume però maggior valore specie se paragonato con gli ingressi dello scorso anno
quando la Valle dei Templi aveva fatto registrare - sempre per Pasqua e Pasquetta
-5.900 visitatori. «Siamo veramente molto soddisfatti - ha commentato ieri il direttore del Parco archeologico, Giuseppe Parello, - . L'aumento del numero di ingressi, rispetto all'anno scorso, è veramente vertiginoso ».
Giardino della Kolymbethra
Cinquanta per cento in più di visitatori, durante il week end festivo, per il Giardino della Kolymbethra. «Domenica di Pasqua -ha spiegato il direttore Giuseppe Pilato - abbiamo praticamente raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2017. E l'affluenza è stata importante, contrariamente a quanto è accaduto in passato, anche durante il pomeriggio. Fra sabato, domenica e lunedì siamo arrivati a 1.500 presenze. Siamo felicissimi. Tutto ha funzionato alla perfezione e le escursioni all'ipogeo hanno fatto registrare il tutto esaurito. Per le scampagnate del 25 aprile e del primo maggio -ha spiegato Pilato - abbiamo già pensato di aumentare il personale per le visite all'ipogeo. Visite che comunque hanno delle rigide regole che garantiscono la sicurezza. E' stato un successo - ha concluso il direttore del Giardino della Kolymbethra - anche il tradizionale pic nic. La maggior parte dei visitatori hanno portato il pranzo preparato da casa, mentre molti coloro che hanno prenotato il cestino. I turisti, quest'anno, sono arrivati da tutta l'isola e dal Nord Italia».
«Girgenti»
In aumento anche il numero di visitatori che hanno scelto, nel weekend di Pasqua, di fare tappa nel centro storico di Agrigento. Circa un migliaio i turisti che hanno scelto di visitare il museo diocesano, il Mudia, la chiesa Santa Maria dei Greci, la chiesa San Lorenzo e la torre della Cattedrale facendo registrare -e anche la prima domenica del mese è previsto un ticket di ingresso - numeri importanti. Al primo posto, tra i siti visitati, la cattedrale che, nonostante i lavori in corso, garantisce l'accesso ad alcune parti importanti del monumento: la torre campanaria in cui è conservata «La lettera del diavolo» e da cui è possibile anche godere dello spettacolare panorama sulla città e la Valle. Dati incoraggianti anche per il museo Diocesano. Già dallo scorso anno il trend dei visitatori è aumentato grazie all'opera di promozione portata avanti da Ecclesia Viva con la partecipazione a diverse fiere turistiche di settore e all'informazione puntale che dalla Valle accompagna fino ai siti "Arte&fede". L'anno scorso oltre 100.000 visitatori hanno scelto di arrivare nel centro storico di Agrigento per visitare la città. "Questi numeri ci raccontano una volta di più il potenziale che ha la città -ha spiegato don Giuseppe Pontillo, direttore dei Beni culturali dell'Arcidiocesi di Agrigento - . Il nostro patrimonio culturale, che genera turismo, è una risorsa essenziale per il nostro territorio. La diocesi insieme ad Ecclesia Viva sta investendo molto, nonostante le difficoltà economiche. Gli accessi ai monumenti «Arte&Fede» del centro storico ci confermano che siamo sulla strada giusta con le nostre iniziative promozionali e, al tempo stesso, sono uno sprone ad investire in questa direzione. Anche i dati dei turisti che si sono rivolti allo sportello nella chiesa San Lorenzo sono incoraggianti». (*CR*)
Cua. Era stato fissato per domani. Si terrà, invece, il 13 aprile per permettere al rettore dell'ateneo di Palermo, Micari, e all'assessore regionale Lagalla di partecipare
Università, slitta il Consiglio comunale straordinario
Slitterà di qualche giorno la data del Consiglio comunale straordinario per discutere della situazione del Consorzio universitario agrigentino, alla luce degli ultimi «tagli» di corsi di laurea operati dall'Ateneo di Palermo. La Conferenza dei Capigruppo del Palazzo dei Giganti, aveva infatti stabilito di far convocare alla presidente, Daniela Catalano, un Consiglio comunale aperto dedicato «esclusivamente» alla situazione in cui versa il Consorzio Universitario scegliendo la data del 5 aprile. Una scelta «unilaterale» che avrebbe dato l'input agli ospiti da invitare, cioè il presidente del Consorzio universitario, Pietro Busetta, il Rettore dell'Ateneo di Palermo, Fabrizio Micari, oltre ai componenti del consiglio di amministrazione di UniPa e l'assessore regionale all'Istruzione e formazione, Roberto Lagalla per poter partecipare. Una volta contattati gli invitati è stato deciso di far slittare la data di una settimana, quindi entro venerdì 13 aprile. «Avevamo indicato il 5 aprile - spiega il promotore di questa iniziativa, cioè il consigliere Pietro Vitellaro - sapendo che questa data avrebbe potuto subire delle variazioni a seconda degli impegni personali e professionali degli ospiti. Il 23 gennaio scorso -aggiunge Vitellaro - tramite Pec, ho chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto al presidente del Consorzio Universitario. Visti i recenti sviluppi ho chiesto un'accelerazione della procedura». Gli uffici dell'Università di Palermo hanno tagliato quello che si poteva tagliare:prima Architettura, poi il corso di laurea in Giurisprudenza e adesso sono agli sgoccioli anche gli ultimi corsi ancora aperti. Il Cua ha un contenzioso con l'ateneo da12 milioni di europer mancati versamenti dal 2008 ad oggi. Un debito altissimo che rischia seriamente di interrompere il rapporto tra Palermo e Agrigento, tanto da dover costringere a chiudere dal prossimo settembre il corso in Archeologia. A dicembre del 2017, il Cua ha perso pure il sostegno dei Comuni di Sciacca e Ribera, che avevano legato il proprio nome alla possibilità di sfruttare la vocazione turistica dell'Agrigentino. E così, il consorzio è rimasto solo ad affrontare una crisi che va avanti da anni. "Se l'Università di Palermo ha deciso di disimpegnarsi dal Polo di Agrigento -dice il vice presidente del Cua, Giovanni Di Maida -è solo un scelta di cui prendiamo atto. Sono state chiuse facoltà importanti e si pensa ad accentrare a Palermo altri corsi. Sono state decisioni prese in autonomia dal rettore e dall'Ateneo. Con Palermo c'è un contenzioso che va avanti da tempo e loro hanno fatto le scelte che hanno ritenuto opportuno fare A noi del Polo di Agrigento - aggiunge Di Maida - dispiace assistere a questo depauperamento, ma dall'altra parte non possiamo stare fermi ed assistere alla morte dell'università nella nostra città". (*PAPI*)
Singolare iniziativa. I manifesti: «Le attuali condizioni sono conseguenza dell'inerzia del Consorzio provinciale, della Regione e dei nostri politici che si sono scordati di noi»
San Biagio, i cittadini ai turisti: «Scusateci per la strada dissestata»
San Biagio Platani
«Cari visitatori, benvenuti. Ci dispiace per i disagi che avete incontrato lungo il tragitto per giungere fino a qui. Noi sambiagesi vi chiediamo scusa sebbene non abbiamo colpe per l'attuale condizione in cui versano le nostre strade. Le attuali condizioni sono conseguenza dell'inerzia del Consorzio provinciale, della Regione e dei nostri politici che si sono scordati di noi. Scusateci ancora e buona visita agli Archi di Pasqua». È questo il messaggio contenuto in un manifesto che è stato collocato agli ingressi di San Biagio Platani e in alcuni punti del centro abitato. Il manifesto, oltre al messaggio di scuse, ingloba il disegno di un automobilista che porta sulle spalle una vecchia utilitaria e giunge davanti al cartello di benvenuto a San Biagio. I cittadini -il manifesto è stato realizzato da anonimi residenti - chiedono scusa per il degrado stradale, ma sono comunque fieri delle vere opere d'arte realizzate ed esposte: gli Archi di Pasqua. Capolavori - fatti di pasta di sale, mosaici di cereali e vetro colorato, lampadari di mais e pane, intrecci di canne di fiume e salice -che sono stati visitati all'alba di Pasqua, giorno dell'apertura dell'esposizione, dall'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi. E per Sgarbi - primo visitatore dell'edizione 2018 - è stato un vero e proprio ritorno a San Biagio Platani visto che, già nel 2016, il critico e storico d'arte, opinionista e scrittore aveva già visitato gli Archi di pane. Gli Archi di pane sono, come da tradizione, visitabili dalla mattina di Pasqua e fino alla quarta domenica successiva, quindi fino al prossimo 6 maggio. Dopo sarà soltanto possibile visitare i pezzi della stagione attuale e di quelle precedenti al museo degli Archi. Così come è accaduto la prima volta, Vittorio Sgarbi si è a lungo soffermato ad ammirare le esposizioni e pare che sia rimasto incantato dalle opere realizzate. Opere che ogni anno cambiano l'estetica del corso principale di San Biagio Platani. Domenica, ma anche per Pasquetta, si è già registrato un vero e proprio boom di visitatori. Come da tradizione, non sono soltanto gli agrigentini, ma anche tanti palermitani e nisseni ad amare l'esposizione. Per molte settimane, prima di Pasqua, le confraternite dei «Madunnara » (devoti alla Madonna) e dei «Signurara » (devoti a Gesù) sono impegnate nella costruzione di imponenti composizioni di canne e ferle: la base dei magnifici addobbi artistici di agrumi, alloro e soprattutto di pane, nelle più svariate forme e dimensioni. Le grandiose costruzioni artistiche di archi, cupole, e campanili vengono poi disposte lungo tutto il corso Umberto I, la via principale del paese. La straordinaria ricercatezza delle decorazioni, unita all'illuminazione serale trasformano San Biagio Platani nel più sontuoso e accogliente salotto. Il culmine della manifestazione si ha il giorno di Pasqua, quando il Cristo e la Madonna si incontrano davanti la chiesa Madre. (*CR*)
AGRIGENTOOGG
ICONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULL'UNIVERSITÀ: SI TERRÀ VENERDÌ 13 APRILE
Si terrà il 13 aprile alle 10,30 il Consiglio comunale straordinario per discutere della situazione del Consorzio universitario agrigentino, alla luce degli ultimi "tagli" di corsi di laurea operati dall'Ateneo di Palermo. La Conferenza dei Capigruppo del Palazzo dei Giganti, aveva infatti stabilito di far convocare alla presidente, Daniela Catalano, un Consiglio comunale aperto dedicato "esclusivamente" alla situazione in cui versa il Consorzio Universitario scegliendo la data del 5 aprile.Una scelta "unilaterale" che avrebbe dato l'input agli ospiti da invitare, cioè il presidente del Consorzio universitario, Pietro Busetta, il Rettore dell'Ateneo di Palermo, Fabrizio Micari, oltre ai componenti del consiglio di amministrazione di UniPa e l'assessore regionale all'Istruzione e formazione, Roberto Lagalla per poter partecipare. Una volta contattati gli invitati è stato deciso di far slittare la data di una settimana, quindi per venerdì 13 aprile alle 10,30. "Il 23 gennaio scorso - dice il consigliere Pietro Vitellaro - tramite Pec, ho chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto al presidente del Consorzio Universitario. Visti i recenti sviluppi ho chiesto un'accelerazione della procedura". Molto presto potrebbe chiudere i battenti l'unico corso di laurea in Beni culturali e archeologia. Gli uffici dell'Università di Palermo hanno tagliato quello che si poteva tagliare: prima Architettura, poi il corso di laurea in Giurisprudenza e adesso sono agli sgoccioli anche gli ultimi corsi ancora aperti. Il Cua ha un contenzioso con l'ateneo da 12 milioni di euro per mancati versamenti dal 2008 ad oggi. Un debito altissimo che rischia seriamente di interrompere il rapporto tra Palermo e Agrigento, tanto da dover costringere a chiudere dal prossimo settembre il corso in Archeologia. A dicembre del 2017, il Cua ha perso pure il sostegno dei Comuni di Sciacca e Ribera, che avevano legato il proprio nome alla possibilità di sfruttare la vocazione turistica dell'Agrigentino. E così, il consorzio è rimasto solo ad affrontare una crisi che va avanti da anni. "Se l'Università di Palermo ha deciso di disimpegnarsi dal Polo di Agrigento - dice il vice presidente del Cua, Giovanni Di Maida - è solo un scelta di cui prendiamo atto. Sono state chiuse facoltà importanti e si pensa ad accentrare a Palermo altri corsi. Sono state decisioni prese in autonomia dal rettore e dall'Ateneo. Con Palermo c'è un contenzioso che va avanti da tempo e loro hanno fatto le scelte che hanno ritenuto opportuno fare A noi del Polo di Agrigento - aggiunge Di Maida - dispiace assistere a questo depauperamento, ma dall'altra parte non possiamo stare fermi ed assistere alla morte dell'università nella nostra città".
AGRIGENTONOTIZI
ELE TELECAMERE DI "LINEA VERDE" ALLA SCOPERTA DELLE ECCELLENZE AGRIGENTINE
Una puntata speciale del programma condotto da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, sarà dedicata al territorio.Le telecamere della Rai tornano nell'Agrigentino. La troupe di "Linea Verde", il programma condotto da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, farà tappa per una puntata speciale dedicata al territorio che andrà in onda domenica 29 aprile su Rai Uno.Oltre al gusto ed alla buona tavola - si legge sul quotidiano La Sicilia - il programma spazierà sul patrimonio artistico e archeologico, con uno sguardo attento al paesaggio per promuovere le bellezze agrigentine.Le riprese si faranno da domani al 6 aprile. Riflettori puntati sul carciofo spinoso di Menfi, sui pistacchi della Valle del Platani, sui formaggi agrigentini e sull'immancabile Valle dei Templi.AGRIGENTOWEBCUA, VENERDÌ CONSIGLIO COMUNALE: SARÀ PRESENTE IL RETTORE MICARI .Venerdì 13 Aprile alle 10.30 è stato convocato il Consiglio Comunale aperto e dedicato esclusivamente al Consorzio Universitario di Agrigento.Grazie all'azione della Presidente Daniela Catalano, il Rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari, insieme al presidente del CUA Prof. Busetta, hanno dato conferma della loro partecipazione a questo importante appuntamento.Lo annuncia il consigliere comunale Pietro Vitellaro."Hanno dato piena disponibilità anche molte associazioni universitarie mostrandosi disponibili ad un confronto - dice Vitellaro -. Invito tutti gli interessati a partecipare poichè sarà un'occasione importante per affrontare con chiarezza e concretezza ogni singolo aspetto.Non possiamo permetterci di perdere una struttura così importante ed abbiamo il dovere morale e la responsabilità politica di fare tutto ciò che è in nostro potere per uscire da questa fase critica.Sono fiducioso" conclude Vitellaro.
GRANDANGOLO
EX PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO, SI VA VERSO PROROGA COMMISSARIAMENTO
La Giunta Regionale ha approvato un nuovo disegno di legge proposto dall'Assessore Regionale Bernadette Grasso sui Liberi Consorzi Comunali e sulle Città metropolitane. Il testo riguarda le " Norme transitorie in materia di elezioni degli organi dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane e proroga commissariamento" ed è composto da due articoli. Il primo stabilisce che"l'elezione si svolge in concomitanza del turno straordinario delle elezioni amministrative disciplinato dall'articolo 143 del decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267, da tenersi in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre, previa dichiarazione di decadenza degli organi insediati in forza della previgente normativa". Inoltre il disegno di legge al punto b) dell'art.1 rimodula il mandato dei Commissari Straordinari stabilendo che: "all'articolo 51, le parole" non oltre il 30 giugno" sono sostituite dalle parole"non oltre il 31 dicembre 2018″, con conseguente slittamento della gestione commissariale, quanto meno, fino a fine anno.Il rinvio, si legge nella scheda tecnica che accompagna il disegno di legge governativo, è "diretto a disciplinare il caso della mancata definizione del giudizio di legittimità costituzionale avverso la L.r. n.17/2017". Ricorso per questione di legittimità costituzionale che è stato depositato nella cancelleria della Corte Costituzionale il 31 ottobre 2017 dal Presidente del Consiglio dei ministri. In caso di rigetto del ricorso si voterà con il meccanismo della elezione diretta del Presidente del Libero Consorzio. Il disegno di legge dovrà ora essere discusso dalla prima commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana e poi passare al vaglio dell'Aula per essere approvato prima del 30 giugno.
SCRIVOLIBERO
CONCLUSO AL GIARDINO BOTANICO DEL LIBERO CONSORZIO, IL CICLO DI "RIPARTI DA TE. COME RITROVARTI E SVILUPPARE IL TUO POTENZIALE".
Si è tenuto nei giorni scorsi, l'ultimo dei 4 incontri del percorso "Riparti da Te" finalizzato al benessere mentale, svoltosi presso l'aula Aldo Moro del Giardino Botanico del Libero consorzio di Agrigento.L'ultimo happening, è stato tenuto come sempre dall'allenatrice mentale Luana Landolina, che, attraverso veri e propri esercizi di coaching, inediti ad Agrigento, ha guidato i partecipanti ad imparare dal passato per migliorare il futuro. Ad aprire l'incontro, è stata invitata Vivian Miliziano, insegnante di Odaka Yoga che, approfittando del clima favorevole, ha dato un assaggio delle pratiche con cui si può calmare e potenziare la mente attraverso il corpo.Chiunque voglia saperne di più sui prossimo incontri di crescita personale, può scrivere a info@disciplinamentale.it o chiamare al 328.8433133.
LA SICILIA
Agrigento torna alla ribalta nazionale con Raiuno.
Agrigento e le sue eccellenze enogastronomiche tornano in un programma televisivo Rai. Questa volta si tratta dello storico "LineaVerde" che in questi giorni sarà nell'agrigentino con la sua troupe per girare una puntata speciale dedicata al territorio che andrà in onda su Rai 1 Domenica 29 Aprile. Oltre al gusto e alla buona tavola, il programma intende spaziare sul patrimonio artistico e archeologico con uno sguardo attento al paesaggio alfine di promuoverne la bellezza. Condotto da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla "Linea Verde" si occupa di tracciare su tutto il territorio nazionale le eccellenze dell'agricoltura, i luoghi di interesse e promuovere la biodiversità oltre che il rispetto della natura. Questo rinnovato interesse dei programmi Rai per Agrigento e il suo l'hinterland sarà certamente una nuova, grande occasione per porre sotto i riflettori nazionali l'importanza della provincia con le sue prelibatezze enogastronomiche.Le riprese avverranno tra domani ed il 6 Aprile, in un percorso che si snoda tra la straordinaria varietà autoctona di carciofo spinoso, tipico di Menfi, ai pistacchi della Valle del Platani dove si seguirà la procedura di sgusciatura e confezionamento dell'oro verde. Oltre alla tappa obbligata alla Valle dei Templi, le riprese proseguiranno a Ribera dove l'attenzione verrà rivolta alla mungitura delle capre e alla produzione dei formaggi tipici e infine verrà presentata una selezione dei pregiati vini doc agrigentini.
PRESENZE TURISTICHE....ALLE STELLE
In due giorni sono state registrate presenze quasi doppie rispetto al 2017.Pasqua e Pasquetta, musei e siti archeologici aperti (o quasi) e numeri alle stelle. Come noto, l'uno e il 2 aprile quest'anno sono stati giorni al centro di una congiuntura particolarmente favorevole dal punto di vista' della fruizione del patrimonio pubblico. Il giorno di Pasqua, infatti, è stata anche la prima domenica del mese, quindi con accesso gratuito a tutte le strutture pubbliche. Questo ha portato migliaia di persone a visitare il nostro patrimonio. A farla da padrone, come è ormai consuetudine, è stata la Valle dei Templi, dove in due giorni si sono registrati 9.200 accessi, Un dato rilevantissimo non tanto rispetto agli altri siti agrigentini (diversi per visibilità, finalità e tipologia di pubblico fruitore) ma rispetto a quanto fatto dalla stessa Valle solo lo scorso anno. Infatti, nel 2017 a Pasqua e Pasquetta (ma all'epoca gli accessi non erano gratuiti) si registrarono "solo" 5900 ticket staccati. Alla Kolimbetra in tre giorni 1.500 presenze, il 50 per cento in più del 2017.Numeri notevolmente inferiori dicevamo, per il resto del patrimonio a disposizione: parlando ad esempio del Polo Museale che unisce il museo "Griffo", la Casa Natale "Pirandello" e l'area archeologica di Eraclea Minoa. Giorno uno 329 sono stati gli ingressi al "Griffo", mentre 156 sono stati alla casa natale di Pirandello e 75 al teatro di Eraclea. Per la giornata di lunedì, invece; 118 sono stati gli accessi alla struttura di contrada Caos e 138 a Minoa.E' rimasto chiuso invece il "Griffo", il quale in realtà. rischia di non poter aprire anche nel prossimi giorni festivi. Questo perché il personale non ha dato il proprio assenso al lavoro straordinario, lamentando il ritardo con il quale queste somme vengono pagate dalla Regione Siciliana. Un problema non solo agrigentino, e che anzi ritorna con periodicità in varie strutture dell'Isola e che rischia di divenire un limite serissimo alla fruibilità turistica in vista della bella stagione.In aumento è invece il numero di visitatori che hanno scelto di fare tappa nel centro storico di Agrigento e che hanno fatto accesso nei giorni di Pasqua e Pasquetta il Museo Diocesano "Mudia", la chiesa Santa Maria dei greci, la Chiesa San Lorenzo e, sopratutto, la Torre campanaria della Cattedrale, dove è conservata "la Lettera del Diavolo" e da cui è possibile godere dello spettacolo sulla città e la Valle, In totale sono oltre 320 gli accessi registrati, di cui oltre un centinaio di accesso con ticket. Può sembrare poco, ma in realtà è già un traguardo, dato che i turisti devono affrontare lunghe escursioni a piedi per arrivare nella parte alta della città, spesso senza ricevere nemmeno le dovute indicazioni. L'anno scorso oltre 100.000 visitatori hanno scelto di arrivare nel centro storico di Agrigento per visitare la città, anche grazie all'opera di promozione realizzata da "Ecclesia viva",GI. SCH.