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Rassegna stampa dal 25 al 26 aprile 2018

 

25 aprile 2018

Scrivolibero

Libero Consorzio Agrigento, nucleo di valutazione: le domande dovranno pervenire entro il 27 aprile
Le candidature per la nomina dei componenti esterni del nucleo di valutazione del Libero Consorzio dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 27 aprile 2018  nella sede del Libero Consorzio Comunale nel Piazzale Aldo Moro n. l. Coloro che hanno interesse a  svolgere l'incarico devono fare pervenire la dichiarazione  di disponibilità ad accettare l'eventuale nomina accompagnata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato nel sito internet dell'Ente. La manifestazione di  interesse potrà giungere a mezzo posta, brevi  manu o all'indirizzo p.e.c. dell'Ente  protocollo@pec.provincia.agrigento.it La scelta avverrà a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa  valutazione dei curriculum pervenuti. E' facoltà del Commissario di fare precedere la  nomina dei componenti da un colloquio per verificare il possesso dei requisiti e le  capacità professionali dei partecipanti su una rosa di candidati non inferiore a cinque. La durata prevista dell'incarico è fissata fino al 30 giugno 2018 e comunque, fino alla  data di cessazione del mandato commissariale. Il compenso annuo da retribuire è pari  a € 8.000,00 oltre i.v.a, e c.p., se dovute, e al rimborso delle spese documentate. I componenti del nucleo di valutazione devono avere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e  della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che  rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o  che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione  con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente. La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle  domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile  giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso  in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. Per ulteriori  informazioni gli interessati possono consultare la sezione primo piano della homepage del sito dell'Ente ww.provincia.agrigento.it dove si trova il modello di domanda per  partecipare alla selezione.

vittoriadaily.net

Venerdì all'Emaia un seminario formativo organizzato dalla Direzione Urbanistica
Si svolgerà venerdì 27 Aprile, a partire dalle ore 9, nella sala convegni della Fiera  Emaia, il seminario formativo "Il geoportale del Comune di Vittoria- Una piattaforma di  servizi per l'Ente, i professionisti, le imprese e i cittadini". L'evento, organizzato dalla Direzione Urbanistica del Comune, è patrocinato dagli Ordini professionali degli  ingegneri, degli architetti, degli agronomi, dei geometri e dei forestali, è gratuito e  attribuisce crediti formativi ai partecipanti.  Il programma prevede il saluto di benvenuto del sindaco, Giovanni Moscato, e del  presidente del Consiglio dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali di Ragusa,  Francesco Celestre; l'introduzione ai lavori dell'assessore Paolo Nicastro; gli interventi  di Giancarlo Eterno, del Comune di Vittoria, e di Sergio Colletti, di Intea Srl, su "Il geoportale del Comune di Vittoria; di Marco Deligios, di Globo Srl, su "Smart City,  ovvero l'informatizzazione al servizio del cittadino"; di Ernesto Sferlazza, del Libero  Consorzio Comunale di Agrigento, su "L'Ufficio tecnico e le buone pratiche con l'uso  dei Gis"; di Francesco Galante, di Intea Srl, su "La tecnologia e i sistemi informativi  territoriali". A metà mattinata è previsto un coffee break organizzato dall'Istituto  superiore "Marconi" di Vittoria.

Giornale di Sicilia

Manovra, tagli a sorpresa per far quadrare i conti
Cancellati 32 articoli e 270 milioni di spesa. Stop ai negozi chiusi nei festivi, ai contributi a pioggia e agli aiuti sulla prima casa
Giacinto Pipitone - Palermo
Prima la pioggia di emendamenti  che ha gonfiato la spesa, poi i tagli e «l'ingegneria contabile» - per dirla con le parole di un assessore -per farquadrare i conti. La Finanziaria è stata  sul punto di saltare ieri. E solo un deposito al fotofinish delle tabelle ha permesso di non incassare una seconda giornata di paralisi dopo quella di lunedì. Ma per far quadrare i conti sono state cancellate alcune norme simbolo presentate prima dal governo e poi dai deputati durante i lavori  in commissione. È stata la presidenza dell'Ars a cancellare 32 norme delle 120 che componevano la manovra fino a ieri. Troppo elevata la spesa o del tutto estranea alla materia della Finanziaria.  Fra gli articoli cancellati ce ne sono alcuni che valevano 273 milioni di uscite: sono saltati perchè governo e  deputati avevano cercato di spendere fondi europei senza passare da una riscrittura dei programmi comunitari e dunque da un accordo con Bruxelles. Via alcuni dei contributi a pioggia introdotti in commissione per accontentare le richieste dei deputati e costruire una maggioranza trasversale  (strizzando l'occhio sopratutto al Pd) che sopperisca alle difficoltà del centrodestra: via, per esempio, i 100 mila euro destinati al Club nautico di Gela e all'associazione Caltanissetta corse. Via dalla Finanziaria i 10 milioni che Nello Di Pasquale del Pd aveva previsto di dare ad alcune città (non a Palermo) sede di monumenti tutelati dall'Unesco. Spariscono i 50 milioni per gli edifici di culto e i 10 milioni per censire gli alloggi popolari da assegnare. Cancellati dalla Finanziaria 40 milioni per l'Agenzia per il risanamento urbano di Messina e altri 20 per combattere la crisi idrica, sempre a Messina. Spariscono 9,5 milioni di contributi ai Comuni per i piani regolatori  e 24 per misure di tutela del territorio. Scompaiono i 25 milioni per impianti sportivi che aveva ottenuto il ribelle dell'Udc Cateno De Luca. Scompaiono anche due norme care al governo: quella - voluta dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - che avrebbe stanziato 10 milioni per assegnare alle giovani coppie contributi per la prima casa e quella, cara all'assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano, che avrebbe assegnato al governo la possibilità di decidere per decreto la chiusura obbligatoria di negozi e centri commerciali per 5 giorni all'anno (i superfestivi) consentendo il riposo dei commessi. Salta anche una parte della norma,  voluta dal ribelle dell'Udc Vincenzo Figuccia, che permette la stabilizzazione dei Pip di Palermo: cancellato il comma che avrebbe permesso a chi è fuoriuscito negli anni scorsi dal bacino di rientrare per sfruttare la possibilità di ottenere il posto fisso. Solo così si è sbloccata l'impasse che da sabato tiene la manovra nelle secche dell'Ars. Per di più al mattino le prime tabelle riscritte dall'assessorato all'Economia per ridisegnare la spesa alla luce della pioggia di contributi voluta in commissione contenevano un errore e sono state rispedite al mittente dall'Ars. Il governo aveva «dimenticato» di inserire la spesa per aumentare il budget a favore di teatri e mondo della cultura in genere: un buco che valeva fra i 6 e i 7 milioni. E così per tutto il giorno il Parlamento, che da programma avrebbe già dovuto iniziare a votare, è rimasto fermo in attesa che il governo riscrivesse tutta la parte delle spese della Finanziaria. Domani la prima giornata di votazioni: il traguardo è obbligatoriamente fissato fra domenica e lunedì. La riscrittura delle tabelle di spesa e lo stralcio di 32 articoli si sono resi necessari dopo la valanga di emendamenti approvati nella notte fra venerdì e sabato in commissione: 85 norme aggiuntive che avevano fatto sforare i conti di almeno 33 milioni. Al resto ha pensato l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, che ha spalmato un po' di tagli per riportare le spese al livello delle entrate. Con alcune zone franche: i forestali, forti di 254 milioni che garantiscono anche gli aumenti contrattuali, restano la categoria vincente di questa finanziaria. E sono salvi anche i 192 milioni assegnati ai disabili (anche se sono stati cancellati 10 milioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche). Salvi pure i fondi ai precari e le misure che avviano le stabilizzazioni. Per tutto il resto è previsto un ridimensionamento delle pretese maturate in commissione. E si tratta di tagli attutiti da un artificio contabile: poichè la Finanziaria produrrà i suoi effetti  di spesa solo parzialmente nel 2018, ecco che i budget vengono limati tagliando solo la parte che si prevede non si arriverà a spendere entro fine dicembre e rinviando al 2019 gli aggiustamenti.

S. Stefano Quisquina, è pronta la «Cittadella delle associazioni»
Da venerdì sarà realtà sarà ospitata nell'ex «Preventorio Peruzzo». Lo stabile, abbandonato da oltre un ventennio, lo scorso settembre è stato consegnato dal Libero consorzio al Comune
Il sindaco Cacciatore: importante traguardo per la comunità
SANTO STEFANO QUISQUINA.
È tutto pronto. La «Cittadella delle associazioni», a partire da venerdì, sarà realtà. A ospitarla sarà l'ex «Preventorio Peruzzo», ossia quello stabile abbandonato da oltre un ventennio che, soltanto lo scorso settembre, è stato ufficialmente consegnato dal Libero consorzio comunale di Agrigento al Comune di Santo Stefano Quisquina. L'immobile era stato già assegnato al Municipio, dopo l'approvazione dello schema di contratto  per la concessione in comodato d'uso gratuito, dal commissario BenitoInfurna nell'ottobre del 2014. A settembre, però, c'è stato il passaggio formale. E soltanto allora sono partiti i lavori di riqualificazione per trasformare quello stabile in punto di riferimento delle associazioni di volontariato. «Dopo un lungo e travagliato iter amministrativo e burocratico, caratterizzato da complesse  procedure amministrative, l'immobile di proprietà dell'ex Provincia regionale è stato consegnato al Comune di Santo Stefano Quisquina - hanno spiegato, soddisfatti, il sindaco Francesco Cacciatore e l'assessore Giovanna Ferraro - . E il traguardo, ossia la realizzazione della «Cittadella delle associazioni», è stato raggiunto. Considerevole è infatti il ruolo che queste associazioni - hanno aggiunto gli amministratori di Santo Stefano Quisquina  - hanno svolto negli ultimi anni nella vita sociale della comunità Stefanese. Associazioni che sono in grado di dare un contributo di qualità alla vita dei concittadini attraverso attività che mirano all'integrazione dei giovani e alla formazione sociale e culturale». L'inaugurazione, patrocinata  dal Cesvop è prevista per venerdì,alle 10, alla presenza delle autorità civili, religiose, dei  rappresentanti  del volontariato e di altre realtà del terzo settore. Ma quella di venerdì, per Santo Stefano Quisquina, sarà un'autentica giornata di festa: la «Festadelle associazioni». Alle 21 è infatti previsto un momento  musicale a cura di Sal Cacciatore. Gli altri spazi della struttura, quelli che resteranno liberi, saranno, invece, assegnati per finalità istituzionali e culturali. A Santo Stefano Quisquina, intanto, è stato approvato - dopo che l'Assise è stata convocata dal presidente Enzo Greco Lucchina - il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 2018-2020. Il presidente del Consiglio ha manifesto apprezzamento nei riguardi dell'amministrazione e di tutti i consiglieri, che, a circa due mesi della scadenza del mandato elettorale, si sono ritrovatinell'aula per approvare il bilancio di previsione. «Questo consentirà all'amministrazione che si insedierà dopo il voto di giugno di operare in regime finanziario ordinario, - ha spiegato Greco Lucchina - scongiurando il ricorso all'esercizio provvisorio, e di garantire la continuità nell'erogazione dei servizi per i cittadini ». Nelle previsioni di bilancio è stata garantita la copertura finanziaria a tutti i servizi erogati dal Comune. Tra gli investimenti è stata inserita, in entrata, nel bilancio la somma di 40.000 euro derivante dal contributo elargito dalla Sanpellegrino. Contributo che è finalizzato alla riduzione delle perdite di rete e al completamento degli interventi di rifacimento dei tratti obsoleti della rete idrica del centro storico. La diminuzione delle  perdite idriche consentirà di ridurre la portata di emungimento dal pozzo "Prisa", che ha già subìto un considerevole abbattimento grazie agli interventi già realizzati. Sono stati inoltre inseriti in bilancio 12.000 euro per l'acquisto di un bagno chimico, da utilizzare nei giorni in cui ha luogo il mercato settimanale ed in occasione delle manifestazioni. Somma che deriva  dalla rinuncia, fino alla conclusione del mandato, dell'indennità di carica del sindaco, degli assessori e del presidente Consiglio e del gettone di presenza di tutti i consiglieri. Approvata anche la proposta di riscatto, per quasi 45 mila euro, di parte dell'impianto di illuminazione pubblica. (*CR*)

Presentata la richiesta al sindaco. Raimondo Collura e Giuseppe Alongi, si sono fatti carico delle tante preoccupazioni dei cittadini: si faccia subito una verifica
Emissioni elettromagnetiche a Aragona, sollecitati controlli
Aragona
I cittadini di Aragona sono preoccupati per l'alto tasso di tumori che negli ultimi anni hanno colpito diverse persone della cittadina facendo scattar un allarme  che oggi però non trova una precisa motivazione. Per questo motivo, al fine di vederci chiaro, due cittadini aragonesi, Raimondo Collura e Giuseppe Alongi, si sono fatti carico delle tante preoccupazioni e hanno presentato al sindaco di Aragona, Peppe Pendolino e agli appositi uffici comunali, una lettera, protocollata lunedì, nella quale si chiede un primo controllo riguardante le emissioni elettromagnetiche dei ripetitori installati nel comune. «Chiediamo - si legge nella nota - a chi di competenza, di volere attivare una procedura al fine di verificare l'emissione di onde elettromagnetiche e conseguentemente  realizzare una relazione che mette in evidenza i parametri consentiti con i parametri frutto della verifica da noi richiesta ». La lettera chiede inoltre che vengano indicate, dopo un controllo dei tecnici comunali, una lista di tutte le apparecchiature presenti nel territorio di Aragona e che vengano pubblicati i dati ufficiali delle analisi e misurazioni delle onde, sul sito ufficiale del Comune, in modo da essere visionabili da tutti. Non è la prima volta che nel paese si diffonde il timore legato all'alto numero di casi di tumore nella cittadina: già nel 2010 le proteste di alcuni cittadini portarono il comune, attraverso un'apposita commissione, a verificare la situazione, cercando risposte questa volta nelle contrade Mintini e Salto D'Angiò per effettuare, con l'ausilio dell'Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) dei prelievi di campioni di terra. I risultati dei campioni prelevati dettero esito negativo, e non venne riscontrata la presenza di radionuclidi artificiali, ma non rincuorarono affatto i cittadini che da tempo sono preoccupati per lo stato di salute della popolazione. Anche due anni fa, in una conferenza tenuta dall'Asp nella città di Racalmuto, venne trattato l'argomento dei tumori in provincia, analizzando caso per caso le situazioni di una cittadina, in attesa di un registro tumori che tarda ad arrivare. In quel caso, ancora una volta, furono tante le rassicurazioni degli esperti al riguardo, ma queste non servirono affatto a tranquillizzare la popolazione, che ancora si chiede a cosa sono dovuti i frequenti casi di tumore in provincia. (*ADS*)

26 aprile 2016

I nodi della regione
Chi perde e chi guadagna nella Finanziaria approvata in Commissione Bilancio: ora il voto definitivo in aula
Più fondi al Ciapi, tagli ai trasporti per le isole
La manovra all'Ars: meno soldi a consorzi universitari e disabili psichici. Aumenti per l'incremento ippico e Istituto vite e vino
Salvatore Fazio - PALERMO
Tagli ai fondi per consorzi universitari ed Ersu, ma anche a quelli per disabili psichici, per i collegamenti con le isole minori e per i corsi di formazione che sostituiscono l'obbligo formativo. Più soldi invece per Ciapi, Istituto per la Vite e il vino e a quello per l'incremento ippico. Confermati i finanziamenti per l'Esa e quelli per l'assistenza agli studenti disabili e per gli aeroporti di Comiso e Birgi. Ecco chi perde e chi guadagna nella Finanziaria approvata in Commissione Bilancio all'Ars rispetto al testo varato dalla giunta regionale. Il testo ora approda in aula per il voto definitivo. Stanziamenti per gli enti regionali I fondi per gli enti Azasi, Espi ed Ems scendono da 3,3 milioni a 2,8. Per il personale dell'ex Fiera del  Mediterraneo che passa alla Resaisi soldi previsti variano da 1,2 a 1 milione. I contributi all'Irsap passano da 9,5 a 8 milioni. Aumentati invece i fondi per il Ciapi che da 1,6 arrivano a 2,2 milioni. Va bene anche per l'Istituto regionale per la Vite e il vino: da 3,9 a 5,3 milioni. Per l'istituto incremento ippico si va da 1,5 a 1,8 milioni. Per l'istituto sperimentale zootecnico ci sono 2,2 milioni. Confermati i 10,8 milioni per l'Esa. Per la gestione delle riserve naturali si passa da 2,8 a 2,3 milioni. I fondi per il personale di vigilanza dei parchi e delle riserve scendono  da 10,3 a 8,7 milioni. Confermati i 44,5 milioni per i servizi in convenzione della società Servizi ausiliari Sicilia a cui si aggiungono 2,2 milioni per il contratto di servizio aggiuntivo. Fondi per teatri e cultura Confermati 1,6 milioni per il teatro stabile di Catania e 13,4 milioni per il Bellini di Catania; 50  mila euro vengono destinati al Pirandellodi Agrigento; i contributi per il teatro di Messina e la stabilizzazione dell'orchestra passano da 3,9 a 4,5 milioni; confermati i 2,5 milioni per il Biondo di Palermo; ci sono poi 600 mila euro per l'istituto del dramma antico; 8,1  milioni per la fondazione Orchestra sinfonica siciliana; 6,7 milioni per il teatro Massimo di Palermo; 1,3 milioni per Taormina Arte; 250 mila euro per il "The Brass group"; 270 mila per le Orestiadi di Gibellina, passano da 350 mila a 297 i fondi per accademie di belle arti e conservatori; previsti anche 424 mila euro per la Scuola nazionale di cinema di Palermo; mentre passa da 5 a 3,8 milioni il fondo per lo spettacolo per gli enti di musica, danza e teatro in attività da almeno tre anni e per l'istituto del dramma antico di Siracusa: per questi enti confermati pure altri 2,5 milioni. Interventi per le emergenze I soldi destinati alle spese di prima assistenza per le calamità da 812 scendono a 689 mila euro; gli investimenti per pronto intervento per le calamità da 868 a 737 mila euro; mentre viene previsto un milione per il primo intervento in casi di emergenze per il maltempo. Per gli interventi di  mergenza per le infrastrutture per acquae rifiuti i fondi calano da 807 mila a 685 mila euro; mentre quelli per gli interventi nelle zone colpite da calamità da 2 a 1,7 milioni. Il fondo per lo sviluppo dei prodotti siciliani passa da 3 a 4 milioni. Finanziamenti per l'istruzione Il contributo all'Unione italiana ciechi passa da 1,5 a 1,3 milioni a cui si aggiungono 1,3 milioni per la stamperia Braille. I fondi per  l'ente sordomuti scendono da 350 a 297 mila euro. Per l'istituto ciechiFlorio e Salamone previsti 1,1 milioni; per l'istituto ciechi Gioeni di Catania 119 mila euro. I contributi per i consorzi universitari calano da 3,8 a 3,2 milioni mentre quelli per gli Ersu da 12,2 a 10,4 milioni. Lo stanziamento previsto per i corsi di formazione professionale  che sostituiscono l'obbligo scolastico scendono da 24,5 a 20 milioni. Ci sono pure 1,1 milioni per il consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero casearia e 2,1  milioni per le associazioni degli allevatori e 6,1 milioni di incentivi per il turismo. Stanziati anche 339 mila euro per l'autodromo di Pergusa. Confermati 6 milioni per gli aeroporti di Comiso e Birgi mentre per i collegamenti con le isole minori stanziati si passa da 66,5 milioni a 63,5 milioni. Assistenza a malati e poveri Confermati 19 milioni per l'assistenza  degli alunni disabili; per le indennità vitalizie ai talassemici gravi i fondi previsti da 9,2 milioni a 7,9. Ci sono 12 milioni (da 14 milioni) per il ricovero dei minori nei Comuni e 9,7 milioni (da 11,5) per le comunità alloggio di disabili psichici. Per le istituzioni di beneficenza  si passa da 2 a 1,7 milioni. I contributi per gli indigenti passano da 8,4 a 7,1 milioni. (*SAFAZ*)

Dopo Favara, Ribera, Licata e Racalmuto le celebrazioni sono arrivate nella zona montana della provincia
La Liberazione festeggiata a Santo Stefano
0Protagonisti sono stati i ragazzi delle scuole. Il picchetto interforze passato in rassegna dal prefetto Dario Caputo
Concetta Rizzo
Il picchetto interforze, passato in rassegna dal prefetto di Agrigento Dario Caputo. L'alzabandiera e l'esecuzione dell'Inno di Mameli. La deposizione della corona al monumentodei caduti e poi la consegna di copie della Costituzione italiana ad una rappresentanza dei ragazzi di Santo Stefano Quisquina. Questi, come da tradizione, i momenti più emozionanti della celebrazione del settantatreesimo anniversario della Liberazione d'Italia. Celebrazione che ha fatto letteralmente invadere da centinaia e centinaia di stefanesi piazza Vittoria, nel piccolo Comune montano dell'Agrigentino. Fra i più emozionati, naturalmente, gli studenti degli istituti «Madre Teresa di Calcutta» e «Maestro Lorenzo Panepinto  ».Dopo Favara, Ribera, Licata e Racalmuto le celebrazioni per il settantatreesimo anniversario della Liberazione d'Italia, quest'anno, sono  arrivate a Santo Stefano Quisquina. A proseguire nel solco, già tracciato dall'ormai ex prefetto: Nicola Diomede, è stato il prefetto di Agrigento Dario Caputo che ha, naturalmente, concordato con le forze di polizia ed in primo luogo con il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri la location. Fino a diversi anni fa, tradizionalmente, la cerimonia per l'anniversario della Liberazione d'Italia veniva sistematicamente organizzata nella città capoluogo di provincia. Poi, invece, la scelta - fatta dall'allora prefetto Diomede - di portare le istituzioni e le celebrazioni in tutti gli angoli, piccoli Comuni compresi, della provincia. La giornata di ieri si è aperta, in chiesa Madre, con una messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre e di quelle di liberazione. Poi, il corteo - a cura delle segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Anpi - che ha raggiunto piazza Vittoria e dunque la cerimonia ufficiale voluta dall'ufficio territoriale del Governo. È stata data lettura al messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sono state eseguite musiche e canti da parte della fanfara dell'associazione nazionale bersaglieri di Palermo e delle scolaresche di Santo Stefano Quisquina. Poi, appunto, l'emozionante momento della consegna - da parte del prefetto di Agrigento Dario Caputo -di copia della Costituzione italiana ad una rappresentanza del consiglio comunale dei ragazzi di Sano Stefano. Entusiasta di ospitare le celebrazioni a Santo Stefano Quisquina il sindaco Francesco Cacciatore: «L'Italia può contare sui nostri militari e su tutti i cittadini per quella  mobilitazione consapevole che oggi si impone per superare i momenti di crisi e perché la nostra società divenga sempre più dinamica, più aperta e più giusta». Ma ieri, anche al Seminario arcivescovile di Agrigento, è stata festa: è stato il momento  del convegno diocesano dei ministranti che è giunto alla sessantaquattresima. I ministranti dell'Arcidiocesi, che hanno seguito il percorso  formativo «Gesti di cuore», si sono ritrovati tutti per festeggiare e per aiutare, come è tradizione, chi è meno fortunato. Quest'anno l'aiuto dei ministranti sosterrà la «Locanda di Maria» gestita dalla fondazione Mondoaltro e la «Mensa della  olidarietà » gestita dalla comunità missionaria «Porta aperta». (*CR*)

AGRIGENTONOTIZIE

Applausi per festa della "Liberazione", consegnata anche una copia della Costituzione
All'evento anche gli studenti degli istituti scolastici di Santo Stefano Quisquina.
Applausi per festa della "Liberazione", consegnata anche una copia della Costituzione
Si è celebrato a Santo Stefano Quisquina il 73esimo anniversario della Liberazione d'Italia. L'evento, si è svolto a piazza Vittoria. Alla cerimonia hanno preso parte le Forze Armate e di Polizia, hanno partecipato anche studenti degli istituti scolastici di Santo Stefano Quisquina. In particolare, il coro dell'Istituto comprensivo "Maestro Lorenzo Panepinto" - accompagnato dalle note scandite dalla Fanfara dell'associazione Nazionale Bersaglieri di Palermo - ha intonato l'Inno di Mameli. Inoltre, alcuni alunni del predetto Istituto Comprensivo "Maestro Lorenzo Panepinto" e dell'istituto d'Istruzione secondaria Superiore "Madre Teresa di Calcutta" hanno declamato brani e poesie a tema. Al termine della cerimonia, il prefetto di Agrigento ha consegnato una copia della Costituzione Italiana ad alcuni studenti del citato Istituto "Madre Teresa di Calcutta" che - nati nel 2000 - hanno raggiunto la maggiore età, nonché ad una rappresentanza di studenti dell'Istituto comprensivo "Maestro Lorenzo Panepinto", che compongono il Consiglio Comunale dei ragazzi del centro montano.

AGRIGENTOOGGI

Ex Provincia: entro domani le domande per la selezione del nucleo di valutazione
Di Paolo Picone      
AGRIGENTO. C'è tempo fino a mezzogiorno di domani per presentare, al Libero consorzio provinciale di Agrigento l'istanza per la partecipazione alla selezione pubblica per la nomina dei componenti esterni del nucleo di valutazione dell'ente. Gli interessati possono far pervenire alla sede del Libero Consorzio Comunale di Piazzale Aldo Moro n. l, la dichiarazione di disponibilità ad accettare l'eventuale nomina, corredata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La manifestazione di interesse, potrà pervenire a mezzo posta, brevi manu e all'indirizzo pec dell'Ente. La scelta avverrà, a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa una valutazione dei curriculum presentati. Resta ferma la facoltà del Commissario di fare precedere la nomina da un colloquio per verificare il possesso dei requisiti e le capacità professionali dei partecipanti su una rosa di candidati non inferiore a cinque. La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. La durata dell'incarico è prevista fino al 30 giugno e comunque, fino alla data di cessazione del mandato commissariale che potrebbe essere prorogato al massimo fino al 31 dicembre. Il compenso annuo è pari a  8.000 euro oltre Iva e Cassa previdenziale, se dovute, e al rimborso delle spese documentate.   Nel bando è previsto che i componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente.

LA SICILIA

SCADE LUNEDI' IL TERMINE PER LE DOMANDE
Startup per l'innovazione turistica scatta la corsa agli aiuti di Invitalia
PALERMO. C'è tempo fino alle ore 12 di lunedì 7 maggio-per rispondere alla nuova call di FactorYmpresa Turismo, il programma promosso dal ministero dei Beni culturali e gestito da Invitalia, che offre servizi di tutoraggio e contributi economici alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica, con l'obiettivo di far crescere qualitativamente l'offerta e rendere l'Italia più competitiva sui mercati internazionali. In dettaglio, obiettivo del programma è l'obiettivo è incoraggiare la produzione di idee di business innovative nella filiera turistica; sostenere  le imprese ad alto tasso di innovazione; incentivare l'aggregazione degli operatori turistici per l'integrazione dei servizi. La call permetterà di selezionare i 20 migliori progetti che parteciperanno all'Accelerethon a Napoli il 17 e 18 maggio prossimi e che si sfideranno sul tema della qualità e del tasso di innovazione del turismo nelle top destination italiane. In una full immersion di 36 ore, i 20 startupper lavoreranno insieme a tutor e mentor di Invitalia per accelerare lo sviluppo dei loro progetti, in grado di innovare la gestione del turismo elle grandi città, migliorando le capacità del team di presentarlo a potenziali investitori/partner/clienti. All'Accelerathon si lavora insieme per verificare i punti di forza e di debolezza del modello di business: definire come rafforzare il progetto individuando il fabbisogno di servizi specialistici; preparare un pitch di massimo 3 minuti per presentarsi alla giuria. Smart City, Mobilità e Accoglienza sono i temi sui quali verrà chiesto agli innovatori di lavorare per elaborare proposte in grado di creare valore in una prospettiva di business. AI termine dell'Accelerathon, una giuria nominata dal ministero dei Beni culturali e da Invitalia premierà le 10 migliori startup con un sostegno finanziario: ciascuna di esse riceverà una somma di 10.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del progetto imprenditoriale. Lo scorso anno hanno partecipato 60 startup e 17 aggregazioni per la sezione mare, 34 startup e 9 aggregazioni per la sezione terme, 60 startup per la sezione montagna e 20 startup e 8 aggregazioni per la sezione borghi e cammini. Si spera che questo bando nell'Isola abbia maggiore successo, rispetto a quello da 100 milioni di euro ("Cultura Crea"), rivolto sia a nuove imprese che ad aziende esistenti del settore industria culturale e creativa oltre che al terzo settore, per il quale finora sono stati impegnati in tutto soltanto 20 milioni di euro. La Sicilia ha presentato appena 165 progetti, e di questi Invitalia ne ha approvati 33 per un investimento complessivo di 4,7 milioni.  M.G.

SANTO STEFANO QUISQUINA. Migliaia di persone hanno preso parte alla festa provinciale del 25 Aprile
LIBERAZIONE: UN BAGNO DI FOLLA
Il prefetto ha consegnato ad alcuni neo maggiorenni copie della Costituzione.
SANTO STEFANO QUISQUINA. Per tutta la mattinata di ieri Santo Stefano Quisquina si è fermata per celebrare il 73° anniversario della festa della liberazione, promossa dalla Prefettura in collaborazione con l'amministrazione comunale del centro montano. Nella giornata festiva tutta la popolazione è scesa in piazza per ricordare gli eventi che portarono alla liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. La festa si è aperta alle 9.30 con la celebrazione nella chiesa madre nella messa officiata dal vescovo stefanese Ignazio Zambito, durante la quale ci sono stati momenti di commozione. Un'ora dopo la manifestazione si è spostata in piazza Vittoria, gremita di autorità civili, militari e religiose di tutta la provincia, con in primo piano gli alunni delle scuole dell'obbligo di Santo Stefano Quisquina e dell'istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini. I bambini, dalla maglietta bianca, portavano sul petto la coccarda tricolore e hanno recitato delle poesie sulla tema della resistenza.  Tra i vari interventi vanno registrati quelli del professor Eugenio Giannone di Cianciana, che in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, ha ricordato in particolare i partigiani-eroi dei paesi nell'area montana che hanno partecipato alla liberazione d'Italia ha preso la parola il sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore che ha portato il saluto della città alle autorità e agli ex combattenti ed ex partigiani in rappresentanza delle diverse associazioni.  Il prefetto Dario Caputo, dopo avere ricordato come L'Italia superò le barbarie, grazie al decisivo intervento di quanti, civili e militari, furono artefici di tale momento della storia italiana e dopo aver sottolineato come oggi sia necessario continuare a fare tesoro degli insegnamenti di chi diede il proprio contributo alla nascita della democrazia e delle istituzioni repubblicane, è voluto scendere tra i tanti giovani in piazza che gli chiedevano delle foto a testimonianza della presenza delle istituzioni di governo presenti ieri nel piccolo centro agricolo stefanese. Il prefetto Caputo ha consegnato a diversi giovani appena maggiorenni e alcuni alunni delle scuole dell'obbligo delle copie della Costituzione italiana unitamente a degli attestati. Alla manifestazione della liberazione, che era stata voluta negli anni scorsi nei paesi della provincia dal prefetto Nicola Diomede, hanno preso parte il questore Maurizio Auriemma, il provveditore agli studi di Agrigento Raffaele Zarbo. Il commissario del Libero consorzio Alberto Di Pisa, i responsabili provinciali delle forze armate, dai carabinieri alla Polizia di Stato, dalla Guardia di finanza alla Marina Militare, i sindaci di diversi Comuni agrigentini, i responsabili provinciali e regionali dell'Anpi. La fanfara dell'Associazione, Nazionale dei Bersaglieri di Palermo ha eseguito diversi brani musicali. EMANUELA MINIO

BENI CULTURALI La Finziade  ha incontrato l'assessore Tusa.
g.c..) Una delegazione del Gruppo Archeologico Finziade ha incontrato il neo assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa. Durante il summit sono state esposte al nuovo rappresentante della Giunta regionale una serie di questioni relative alla valorizzazione del territorio licatese. "Nell'incontro con l'Assessore Regionale ai Beni culturali - scrive Fabio Amato presidente della Finziade - abbiamo esposto tutte le criticità legate al nostro territorio, primo fra tutti l'abbandono delle aree archeologiche e la mancanza di promozione, la volontà di riportare a Licata le 500 monete d'oro medievali custodite al Museo di Agrigento e l'esposizione nel Museo del mare dei reperti subacquei custoditi nei magazzini della Badia". Tusa ha preso nota delle segnalazioni provenienti dal Gruppo Archeologico Finziade. "Sono sicuro - conclude Fabio Amato - che almeno uno di questi punti riusciremo a realizzarlo nel breve termine sempre e comunque con la collaborazione della prossima amministrazione comunale che andrà a governare la città". Sulla necessità di riportare al Museo archeologico di Licata le 500 monete d'oro medievali è intervenuto anche lo storico Calogero Carità che ha ringraziato il Gruppo Archeologico Finziade "per aver recepito tra i punti da portare all'attenzione del neo assessore la mia richiesta di far ritornare a Licata, nel nostro museo, i 500 aurei arabo-normanni custoditi nel caveau del museo archeologico di Agrigento, scoperti casualmente nel 1960 in contrada Manca e sequestrati dai Carabinieri". Carità ha varie volte sottolineato la necessità di riportare i reperti a Licata.  

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CHANCE CONCRETA
GIANNI BOCCHIERI*
L'ultima rapporto Excelsior dimostra che qualifica e diploma professionale danno più chance di inserimento lavorativo rispetto alla laurea (30% dell'Istruzione e formazione professionale, a fronte dell'll% della laurea) e si differenziano di poco rispetto al diploma (34%). Questo dato dimostra l'esigenza di continuare nella costruzione di una filiera formativa che raccolga i giovani studenti dalla fine della scuola secondaria di primo grado (la ex scuola media), per portarli al conseguimento della qualifica dopo 3 anni, al diploma professionale, alla specializzazione dopo 5 anni e al diploma tecnico superiore, titolo alternativo alla laurea, che si consegue dopo 2 anni rispetto ai 3 della laurea breve. Si tratta di percorsi che si svolgono anche presso le imprese, con molte ore di alternanza scuola lavoro (circa il 30% del monte ore) e che si possono svolgere anche in apprendistato. È quel modello duale tedesco che sostiene la forza della più grande industria manifatturiera d'Europa e che in Italia sta ancora muovendo i primi timidi passi soprattutto in termini di contratti attivati, con le due sole eccezioni di Bolzano e della Lombardia. La costruzione di questo segmento formativo dell'Istruzione e della formazione professionale è di competenza esclusiva delle Regioni, che possono disciplinare l'articolazione dei singoli percorsi relativi a specifiche.figure professionali con l'acquisizione di qualifiche che hanno però validità su tutto il territorio nazionale. Le proiezioni Excelsior confermano che il mercato del lavoro richiede e fa fatica a trovare professioni legate ai mestieri tradizionali, sebbene rinnovati, e all'artigianato italiano. In questo senso assume ancora maggior valore l'iniziativa della Regione siciliana di far ripartire l'istruzione e formazione professionale (le Fp) e la Formazione professionale per formare le figure richieste dal mercato. In più, la Regione ha avuto il merito di aver anticipato la rilevazione delle imprese coinvolgendole prima; nel processo decisionale di definizione del repertorio dei profili professionali. Le figure richieste dalle imprese sono già formate secondo le esigenze del tessuto produttivo e imprenditoriale del territorio. E le rilevazioni Excelsior confermano che questa è la strada per ridurre il mismatch tra i profili che vengono formati e quelli richiesti dalle aziende. *Direttore generale Istruzione, Formazione e Lavoro - Regione Lombardia docente a contratto di Politiche attive del lavoro all'Università di Bergamo. Consulente a titolo gratuito dell'assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla.


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