Giornale di Sicilia
Scuola, 6 anni di attesa per la borsa di studio
La denuncia della mamma di un ragazzo che si è già diplomato. La Regione: «È stata data priorità ai buoni libro»
Il contributo è riservato agli studenti di nuclei familiari con una attestazione «Isee» non superiore a 10 mila euro. «La scuola mi rimanda alla banca, ma nessuno sa dirmi nulla. Una situazione assurda». È da anni, come a segnalato nel corso di «Ditelo in diretta» che una mamma attende laborsa di studio richiesta per il figlio.
Salvatore Fazio - Palermo
Suo figlio ha fatto richiesta alla segreteria didattica per ottenere la borsa di studio sin dal primo anno della scuola superiore. Adesso si è diplomato ma ancora non ha ottenuto un centesimo di quel contributo. A segnalare il ritardo a «Ditelo in diretta» è stata la mamma stanca di aspettare invano. Le famiglie siciliane attendono da sei anni il contributo. L'ultimo trasferimento dalla Regione ai Comuni è stato effettuato per l'anno scolastico 2011- 2012. Gianni Silvia, direttore del dipartimento regionale dell'Istruzione, afferma che i fondi per il 2012-2013 saranno trasferiti ai Comuni nei prossimi mesi, entro quest'anno, perché è stata datapriorità ai buoni libro. E per questo tipo di contributo l'ultimo trasferimento è stato effettuato dalla Regione per l'anno scolastico 2015-2016. Per quelli successivi bisognerà aspettare che da Palazzo d'Orleans arrivino i fondi. Mentre per gli anni precedenti, chi non avesse ancora ricevuto i contributi, spiega Silvia, «la responsabilità di ritardi è dei Comuni perchè la Regione ha già inviato i fondi». Tra i casi segnalati c'è quello di Palermo, dove nonostante la Regione abbia trasferito i fondi al Comune, si attende ancora il pagamento tra gli altri anche delle borse di studio per l'anno 2011- 12. Dal Comune fanno sapere a loro volta che i ritardi sono addebitabili alla banca «Bnl» che dovrebbe erogare i contributi per conto del Comune e aggiungono di aver sollecitato l'istituto di credito. Dall'ufficio stampa della «Bnl» fanno sapere che la banca preferisce non rilasciare dichiarazioni "per rispetto della policy sul rapporto banca-clienti". L'ultimo bando per le borse di studio è stato pubblicato con una circolare del 26 febbraio dell'assessorato dell'Istruzione. Il contributo è rivolto alle famiglie degli alunni della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, ed è a sostegno delle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2017-2018. Il termine previsto per la presentazione delle richieste è scaduto il 16 aprile. Il contributo è riservato a chi ha una attestazione «Isee» non superiore a 10.632,94 euro, relativa alla dichiarazione dei redditi 2017, relativo al periodo di imposta 2016. Sarà cura degli Enti locali acquisire successivamente, tramite l'Inps, il documento definitivo. Le scuole hanno ricevuto le domande di partecipazione e dovranno trasmetterle entro il 18 maggio prossimo, dopo averne verificato l'ammissibilità e la correttezza della data di presentazione (entro il 16 aprile) delle istanze e la validità del documento di riconoscimento. Ma i tempi per i pagamenti, come si evince dal passato, rischiano di essere molto lunghi. E come anche segnalato a «Ditelo in diretta», la trasmissione che va in onda dal martedì al sabato su Rgs dalle 7 alle 9. «È veramente una situazione assurda» ha segnalato la madre di un alunno che ha sottolineato: «Sono costretta a chiamare continuamente la scuola che mi rimanda alla banca e nessuno sa dirmi nulla su un contributo che tra l'altro è molto esiguo». È possibile inviare segnalazioni sui disservizi delle proprie città e dei propri quartieri con whatsapp al numero 3358783600, alla mail ditelo@gds.it e attraverso le pagine Facebook di «Ditelo in diretta», Tgs e Giornale di Sicilia.
(*SAFAZ*)
Uffici giudiziari. Sei sono stati assegnati all'area giudicante di via Mazzini e due alla procura della Repubblica. I neo componenti sono tutti di origine siciliana
Tribunale, arrivati otto nuovi magistrati
Falcone: «Metteteci il vostro entusiasmo»
La storia della raffadalese Elenia Manno da onorario a pm
Gerlando Cardinale
«Mettetevi al servizio della giustizia con l'entusiasmo che a voi giovani non mancherà mai». Il presidente del tribunale di Agrigento, Pietro Maria Falcone, saluta così i nuovi colleghi che si sono insediati ieri rafforzando gli uffici della Procura, dove sono arrivati due sostituti, e del settore giudicante dove ci sono sei nuovi magistrati. Con gli innesti, «spalmati» fra i vari settori del palazzo di giustizia, gli organici - dopo le emergenze di scopertura degli anni scorsi - tornano su livelli quasi ottimali. Nell'attesa che il plenum del Consiglio superiore della magistratura adotti le decisioni, in parte già definite, il settore giudicante sarà rafforzato, nell'immediato, con l'entrata in servizio di sei magistrati di prima nomina, tutti siciliani. Si tratta di: Manfredi Coffari, 43 anni, di Palermo; Maria Margiotta, 32 anni, di Palermo; Alessandro Quattrocchi, 31 anni, di Termini Imerese; Beatrice Ragusa, 30 anni, di Agrigento; Fulvia Veneziano, 30 anni, di Palermo e Giuseppa Zampino, 33 anni, di Mistretta. In Procura i nomi nuovi sono quelli di Cecilia Baravelli, 33 anni, di Montebelluna (Treviso) ed Elenia Manno, 41 anni, di Raffadali. La storia di quest'ultima è molto particolare perché, per tanti anni, è stata vice procuratore onorario ad Agrigento. Da magistrato «precaria», che sostituisce i pm nelle udienze al monocratico o in maniera esclusiva per i fascicoli del giudice di pace, ha superato il concorso in magistratura (dove non ci sono corsie preferenziali di nessun tipo per gli onorari) ed è diventata pm togata. Un sogno che è stato coronato due anni fa e adesso, con la conclusione del tirocinio e il formale insediamento, è diventato realtà. La cerimonia, con la quale i magistrati hanno formalmente preso possesso delle loro funzioni, si è svolta davanti al collegio di giudici presieduto da Pietro Maria Falcone, composto anche dai magistrati Vincenza Bennici e Alfonso Pinto. Alla breve udienza di insediamento, oltre ad amici, familiari e addetti ai lavori della giustizia, è intervenuto anche il procuratore Luigi Patronaggio che fra alcuni giorni, con la nomina formale, avrà in organico anche il suo vice. Già da settimane, in ogni caso, il pm Salvatore Vella svolge le funzioni di fatto di procuratore aggiunto dopo essere stato nominato dal Csm. Buoni numeri anche per l'organico dei sostituti dove adesso ci sono in servizio nove magistrati su dodici. Nelle prossime settimane sono previste novità anche ai vertici degli uffici. Al momento ci sono tre caselle mancanti su quattro. La presidenza della sezione civile sarà presto scoperta perché il giudice Luciana Elisabetta Razete, dopo sei anni, sarà trasferita al tribunale di Palermo, in un incarico analogo. Quelle delle due sezioni penali sono vuote in seguito al trasferimento del magistrato Giuseppe Melisenda Giambertoni e al raggiunto limite degli otto anni, previstoper gli uffici semidirettivi dalla legge Mastella, che il magistrato Luisa Turco ha sforato da alcune settimane. Uno dei due posti sarà assegnato al giudice Alfonso Malato, attualmente all'ufficio gip e proposto all'unanimità dalla quinta commissione del Csm. Maggiore incertezza per la seconda presidenza di sezione penale: il gruppo dell'organo di autogoverno della magistratura che si occupa di valutare le domande si è spaccato proponendo due nominativi. Si tratta di Giuseppe La Placa (2 voti), giudice del tribunale di Enna e del gip di Palermo, Wilma Angela Mazzara (3 voti). Nei prossimi giorni lascerà il tribunale di Agrigento il giudice Maria Alessandra Tedde che domani sarà al suo ultimo giorno di lavoro, mentre altri due magistrati sono stati già assegnati ma si insedieranno nei prossimi mesi. Si tratta di Rossana Musumeci, 31 anni, di Caltanissetta e Beatrice Ragusa, 30 anni, di Agrigento. Con l'entrata a regime dei trasferimenti, sia in entrata che in uscita, ci saranno ventitrè magistrati in servizio su una pianta organica di ventisei: anche in questo caso i numeri sono quasi ottimali.(*GECA*)
Manifestazione. Torna il 25 e 26 maggio l'iniziativa organizzata dalla Proloco
La via dello zolfo passa da Comitini
Due giorni di incontri sulle miniere
Comitini
Per il decimo anno della giornatedelle miniere, la manifestazione, ancora una volta sceglie come sede il piccolo paese di Comitini, che proprio nel parco minerario vede il futuro del settore turistico della cittadina. Il 25 e il 26 maggio si terranno le due giornate dedicate alle «vie dello zolfo: alla scoperta del patrimonio minerario in Sicilia», che riuniranno a Comitini i maggiori esperti sul tema per una tavola rotonda riguardante la valorizzazione e lo studio di itinerari per le zolfare del paese. L'incontro vedrà la partecipazione, del sindaco Nino Contino e del presidente dell'Ordine regionale Geologi di Sicilia, Giuseppe Collura, con il consigliere regionale Salvatore Rotolo. L'importanza della manifestazione, organizzata dalla Proloco, conterà anche la presenza dell'onorevole Maria Iacono, già componente Commissione politiche europee e Attività produttive della Camera dei deputati e la soprintendente Gabriella Costantino, oltre agli ingegneri Michele Brescia del distretto minerario di Caltanissetta e Pietro Agnello, progettista parco minerario delle zolfare di Comitini. «Il parco minerario di Comitini fa parte della rete nazionale dei parchi e delle miniere, la Remi, che appartiene al ministero nazionale dell'Ambiente - spiega Giovanni Gentiluomo, presidente della Proloco di Comitini -e la cittadina ospiterà una tavola rotonda importantissima con eccellenze del territorio ed esperti sul tema a cui parteciperà anche Agata Patanè, coordinatrice Remi- Ispra. Nostra intenzione è infatti valorizzare il parco minerario che ha sede sul nostro territorio, un bene prezioso molto importante per il nostro paese. Per questo motivo abbiamo
organizzato un incontro che porterà i presenti anche sui luoghi: per il secondo giorno è infatti previsto una visita esclusiva alla miniera di contrada Sale di Comitini, con un gruppo che spiegherà e rappresenterà tutte le fasi del lavoro in miniera, dall'estrazione alla distribuzione dello zolfo». Proprio il secondo giorno della manifestazione vedrà la presenza anche dell'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Sandro Pappalardo e di Antonio Caruso, docente dell'università di Palermo, componente del Dipartimento scientifico della Terra e del Mare. Nello stesso giorno verranno consegnanti due importanti riconoscimenti a Catherine Pierre, ricercatore emerito presso il Cnrs francese Locean e al ricercatore Jean Marie Rouchy, studioso presso il Cnrs francese Mnhn. (*ADS*)
Scrivolibero
Giro d'Italia, oltre 32mila visualizzazioni per la diretta trasmessa dal Libero Consorzio di Agrigento
Ha avuto un grande riscontro il collegamento in diretta con le varie fasi della tappa agrigentina del Giro d'Italia di ciclismo svoltosi ieri in città. Sono state infatti oltre 32mila, le visualizzazioni ottenute dal profilo Facebook del Libero Consorzio di Agrigento, "Urp informa Agrigento", che ha seguito sia le fasi precedenti alla partenza, comprese quelle legate alle iniziative collaterali fra gli stand e gli spettacoli dei gruppi folk. Chi non ha potuto essere presente fisicamente, ha in questo modo potuto vedere cosa accadeva nell'ambito dei momenti più salienti della manifestazione, fino alla partenza dei ciclisti dal centro cittadino in direzione Santa Nifa. Il profilo "Urp Informa Agrigento" è curato dall'Ufficio relazioni con il pubblico del Libero Consorzio ed è raggiungibile anche attraverso un link in alto a destra della home page del sito istituzionale dell'ente.
"Il caso Moro, quarant'anni dopo": successo dell'iniziativa organizzata dal Libero Consorzio di Agrigento
Redazione Scrivo Libero
Quali furono gli intrighi internazionali che determinarono il caso Moro? Quali gli scenari politici? Ci fu il coinvolgimento di poteri forti dello Stato?
Di questo si è parlato nell'Aula Aldo Moro del Giardino nel corso di un incontro del Commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Alberto Di Pisa, con gli studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi" di Agrigento. "Il caso Moro, quarant'anni dopo" è stato, infatti, il titolo dell'iniziativa che ha coinvolto, dicevamo, studenti e docenti del Liceo agrigentino. Un incontro partecipato, interessante e appassionante nel quale il Dott. Di Pisa, carte alla mano, ha raccontato il "suo"Moro, rispondendo, poi, alla numerose domande degli studenti. La manifestazione è stata preceduta dalla proiezione di un docufilm di repertorio che ripercorre le fasi cruciali della vicenda: dal rapimento in via Fani, al ritrovamento, il 9 maggio del 1978, del corpo disteso nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani , a metà strada fra la sede della DC in piazza del Gesù e quella del PCI in via Botteghe Oscure. Nel corso dell' incontro il Commissario Straordinario ha analizzato alcuni punti oscuri del caso Moro che ancora permangono o che non sono stati sufficientemente approfonditi, svelando, anche, alcuni retroscena della vicenda. Recentemente, inoltre, il dott. Di Pisa ha condotto delle ricerche storiche ed ha scritto, inoltre, un saggio dal titolo "Via Fani, 16 marzo del 1978. I segreti inesplorati sul caso Moro". La manifestazione si è conclusa con una simbolica cerimonia: la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi della lapide affissa davanti l'aula "Moro" del Giardino Botanico con su impressa una frase dello statista: "Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e della libertà si rivelerà effimera , se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere".
Alberto Di Pisa, ricordiamo, è un Magistrato in quiescenza, già Procuratore Generale aggiunto presso la Corte d'Appello di Palermo e Procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. Ha fatto parte del Pool antimafia ideato da Rocco Chinnici ed è stato tra i giudici che hanno istruito il maxiprocesso di Palermo. L'incontro si è inserito nel contesto del progetto di Alternanza Scuola - Lavoro denominato "Fuoriclasse", che alcuni studenti del Liceo "Politi" di Agrigento svolgono nel' Settore Urp e Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
www.balarm.it
"Duecento anni dalla nascita di Francesco Crispi": secondo convegno a Marsala
Si terrà venerdì 11 maggio un convegno sulla figura di Francesco Crispi, dell'impresa dei Mille e del suo ruolo centrale nell'organizzazione in occasionde dei duecento anni dalla sua nascita. L'evento al Complesso monumentale San Pietro a Marsala, in occasione della settimana garibaldina sarà introdotto da Giorgio Scichilone dell'università di Palermo. Seguiranno: Roberto Martucci dell'università di Lecce, Corrado Malandrino dell'università del Piemonte orientale, Carlo Fiorentino dell'Archivio centrale dello Stato, Luana Alagna dell'università La Sapienza di Roma. Gli eventi legati al bicentenario dalla nascita di Francesco Crispi continueranno il 18 settembre a Messina al Salone degli Specchi della provincia. La quarta giornata si terrà a Roma alla Camera dei Deputati il 22 settembre. La quinta giornata si terrà a Palermo alla Società di Storia Patria il 25 settembre e con la Manifestazione conclusiva che si terrà a Ribera in provincia di Agrigento il 4 ottobre. L'intera iniziativa è promossa dall'assessore ai Beni Culturali della Regione siciliana Sebastiano Tusa, che ha apprezzato e condiviso il progetto che è stato promosso dal Consorzio universitario di Agrigento e dal Comune di Ribera. Il progetto sarà realizzato grazie alla cura dell'architetto Bernardo Agrò.