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Rassegna stampa del 22 maggio 2018

Giornale di Sicilia

Oltre un milione gli interessati. Tra giugno e luglio in busta paga dovrebbero esserci gli scatti mensili di 85 euro medi e gli arretrati
Enti locali e sanità, chiusa la maratona: firmati i nuovi contratti
Marianna Berti
ROMA
Si è chiusa la maratona contrattuale che ha portato ai rinnovi per tutti i dipendenti pubblici, tra statali in senso stretto, insegnanti e lavoratori della sanità e degli enti locali. Sono, infatti, stati sottoscritti gli ultimi due accordi, quelli per gli impiegati di Asl e ospedali e di Regioni e Comuni. In un solo giorno quindi sono arrivate le firme per 1,2 milioni di persone, stimano i sindacati che insieme all'Aran hanno siglato i testi. Tra giugno e luglio in busta paga dovrebbero così comparire gli scatti mensili di 85 euro medi e gli arretrati, che vanno da poco più di 500 euro a quasi 900. D'altra parte il rinnovo copre un triennio, 2016-2018, che volge alla scadenza. E, non a caso, ora gli occhi dei sindacati sono rivolti alla prossima manovra. Se si dovesse replicare quel che è accaduto con questa tornata allora il versamento, magari spalmato su più anni, corrisponderebbe a circa 6 miliardi di euro (5,6 miliardi per la precisione). Ma probabilmente, nonostante lo sblocco del turnover, dalla P.a usciranno per pensionamento molti dipendenti. La spesa finale quindi potrebbe essere più leggera. «Stiamo lavorando» alla scrittura delle piattaforme per il prossimo triennio, fa sapere Serena Sorrentino della Fp Cgil. E, aggiunge, «ci aspettiamo dal nuovo governo coerenza nello stanziamento delle risorse». Sulla stessa linea la Cisl con Ignazio Ganga: «la prossima manovra dovrà stanziare delle risorse», senza dimenticate che si sono ancora da chiudere i contratti per la dirigenza. Intanto Antonio Foccillo della Uil invita a non perdere l'attenzione su quanto già maturato, «si apre ora - dice - la strada al riconoscimento degli incrementi e degli arretrati». Non tutte le sigle hanno però sottoscritto i contratti, se la Confsal ha firmato la sanità la Flp, della federazione Cgs, si è astenuta, presentando anzi ricorso in Ue e davanti ai tribunali italiani. Sergio Gasparrini, il presidente dell'Aran, l'Agenzia che ha condotto le trattative, è pronto a ricevere le proposte dei sindacati sulla nuova stagione contrattuale e anche, «prima dell'estate», a convocare la «commissione paritetica per la definizione di un nuovo modello di classificazione del personale, nuovi livelli e profili professionali». Non si tratta di cosa da poco: se cambiano le qualifiche cambiano anche le retribuzioni.

Casse professionali diritto al Cumulo
Cumulo gratuito dei periodi assicurativi

I lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria possono già da qualche anno cumulare gratuitamente i periodi di iscrizione non coincidenti, al fine di ottenere un'unica pensione. Il cumulo gratuito dei periodi assicurativi - introdotto dalla legge di stabilità 2013 in favore di dipendenti, autonomi, iscritti alla gestione separata e alle forme sostitutive (EX ENPALS,  Fondo telefonici, elettrici etc.) ed esclusive (EX INPDAP etc.), dell'assicurazione generale obbligatoria -è stato esteso con la legge di bilancio 2017, anche agli iscritti alle Casse professionali. Il cumulo gratuito è esercitabile, infine, anche dai lavoratori in possesso dei requisiti previsti per acquisire, in modo autonomo (e, dunque, anche senza il computo di contributi versati in altre casse), il diritto al trattamento pensionistico, a meno che non siano già titolari di una pensione diretta.
I vantaggi
Il cumulo dei periodi contributivi presenta dei vantaggi evidenti rispetto alla totalizzazione e alla ricongiunzione: con il primo la pensione può essere calcolata tutta con il sistema retributivo mentre quella totalizzata sarebbe solo contributiva e, quindi, in genere, più bassa come importo finale; rispetto alla ricongiunzione, invece, che è a titolo oneroso, l'accesso al cumulo è totalmente gratuito. I trattamenti  pensionistici Grazie a questa innovazione, i lavoratori iscritti alle predette forme di assicurazione possono, a partire dal 1° gennaio 2017, utilizzare i contributi versati, in periodi non coincidenti, nelle diverse gestioni, per acquisire il diritto alla pensione di vecchiaia, di pensione anticipata (prima esclusa) ed inabilità, nonché il diritto alla pensione ai superstiti, nel caso in cui l' assicurato sia deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione.
Le convenzioni
Per quanto concerne, in particolare, il cumulo dei contributi da parte dei professionisti iscritti alle rispettive Casse, in data 15 maggio 2018 l'INPS ha comunicato di aver già sottoscritto dieci delle diciassette convenzioni previste con gli Enti previdenziali dei professionisti stesso. Questo consente già oggi di coprire oltre l'80% della platea potenzialmente interessata al cumulo gratuito dei contributi previdenziali con l'INPS. Sono, infatti, già operativi gli accordi con Enpam, Inarcassa, Enpapi, Enpaf, Enpav, Enpap, Eppi, Inpgi, Cassa Forense e Cnpr. I requisiti La pensione si ottiene in presenza dei requisiti anagrafici e contributivi, previsti dalla riforma "Fornero", più
elevati tra quelli previsti nelle diverse gestioni presso le quali sono stati versati i contributi. La decorrenza della pensione segue le regole previste dalla normativa ordinaria.
La domanda
La domanda di pensione in cumulo va presentata all'Ente previdenziale ove risulta accreditata, a favore del lavoratore, l'ultima contribuzione. Nel caso di pensione di vecchiaia, qualora risultino perfezionati i requisiti della legge di riforma e non anche quelli previsti dall'ordinamento della Cassa di previdenza, l'interessato potrà presentare la domanda di pensione all'INPS, che avrà cura di inoltrarla all'Ente di ultima iscrizione per la relativa istruttoria. Come si arriva alla pensione La procedura di cumulo obbliga l'ente che riceve la domanda a verificare la sussistenza del diritto alla pensione richiesta e ad acquisire le quote di pensione di competenza delle varie gestioni ove il richiedente risulta iscritto. Ciascuna gestione provvederà a liquidare la quota di competenza tenendo conto delle proprie regole di calcolo.

Dopo le dimissioni della Brandara. L'assessorato alle Autonomie locali ha atteso fino a ieri per ratificare le scelta di Musumeci che è caduta sulla ex dirigente della Regione
Licata, oggi si insedia al municipio il neo commissario straordinario Volpes
Incarico a tempo perché il 10 giugno si vota per il sindaco
Paolo Picone - Licata
Si insedierà questa mattina al Comune di Licata il neo commissario straordinario, Maria Elena Volpes, nominata dal presidente della Regione Nello Musumeci dopo le dimissioni dell'ex funzionaria Maria Grazia Brandara coinvolta nello scandalo «Double face» che ha portato agli arresti domiciliari l'ex numero uno di Confindustria Sicilia, il nisseno Antonello Montante. L'onorevole Brandara, che è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Caltanissetta - assieme all'ex governatore siciliano Rosario Crocetta, al suo braccio operativo, l'ex assessore allo Sviluppo economico Mariella Lo Bello ed al presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro -, dopo la notifica dell'atto giudiziario ha preso carta e penna ed ha scritto al governatore Musumeci la lettera di dimissioni da commissario del Comune di Licata. Unico incarico che aveva mantenuto dopo quello di commissario straordinario dell'Irsap ottenuto durante la legislatura di Crocetta. La lettera di dimissioni dall'incarico è partita venerdì della scorsa settimana, due giorni dopo la notizia della notifica dell'avviso di garanzia ed essendo fine settimana, l'assessorato regionale alle Autonomie locali ha atteso fino ad ieri per ratificare le scelta del presidente Musumeci che è caduta sull'ex dirigente della Regione, la dottoressa Volpes. Un incarico «a tempo», con un timer ridotto visto che tra 19 giorni la città andrà al voto per eleggere il nuovo sindaco fra 4 aspiranti ed il collegato consiglio comunale, in tutto 24 consiglieri su 210 candidati. Ieri mattina al Comune di Licata la notizia della nomina dell'ex funzionaria regionale Volpes riecheggiava tra i corridoi del Palazzo dell'Aquila nera. Ma fino alle 14, orario di chiusura degli uffici, non è giunta nessuna comunicazione ufficiale alla segreteria dell'ente, come confermato dalla segretaria, la dottoressa Giovanna Italiano. È probabile, quindi, che oggi, essendo martedì ed essendo anche giorno di rientro pomeridiano, la dottoressa Volpes possa arrivare in municipio e consegnare direttamente al direttore generale dell'ente la nomina del presidente della Regione. Come primo atto farà una ricognizione del personale ed incontrerà il segretario, l'unico dirigente rimasto in servizio, cioè l'ingegnere Vincenzo Ortega, visto che dal primo maggio scorso è andato in pensione il responsabile degli Affari generali, Pietro Carmina. Era stato l'ex commissario Brandara ad affidare ad Ortega anche i settori che erano di Carmina, quindi gli Affari Generali, i Servizi Sociali ed i Servizi Demografici. Mentre Giovanna Italiano, segretario generale del Comune, ha avuto il compito di occuparsi anche del dipartimento di Polizia municipale. La dottoressa Volpes incontrerà, infine i funzionari, che sono i titolari di posizione organizzativa, per mettere mano alle carte, soprattutto quelle contabili. Attualmente il Comune sta cercando di affidare il servizio di tesoreria, già scaduto da tempo, ma alle varie gare non si è presentato nessuno  e le aste sono andate deserte. Rispetto al suo predecessore, che ha dovuto occuparsi di diverse emergenze, il nuovo commissario, anche per il poco tempo a sua disposizione, non dovrebbe avere «grattacapi» in attesa che si svolgano le elezioni e che possa passare il testimone al nuovo sindaco ed alla nuova giunta. A Licata è vigente il sistema elettorale proporzionale, essendo un Comune siciliano con più di 15.000 abitanti e quindi, in caso di mancato raggiungimento al primo turno (domenica 10 giugno) del quorum stabilito dalla nuova legge elettorale al 40 per cento, da uno dei 4 aspiranti sindaco, è previsto il ballottaggio, fissato al 24 giugno. Quindi, ben che vada, il commissario Volpes resterà fino alla proclamazione degli eletti,  che potrebbe essere, in caso di vittoria di uno dei 4 candidati al primo turno, attorno al 13 giugno o nel peggiore dei casi, se sarà necessario il ballottaggio, fino al 27 giugno. Quindi un mese appena. (*PAPI*)

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