AGRIGENTONOTIZIE
EDILIZIA SCOLASTICA E VIABILITÀ,
ECCO I LAVORI PREVISTI DAL LIBERO CONSORZIO
Approvato il piano triennale che
prevede interventi per un ammontare di 4.214.500 euro per il 2018, di
42.814.891 di euro per il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020
per un totale complessivo nel triennio di 95.420.345
Edilizia scolastica e viabilità
provinciale. Cinque gli interventi - nel 2018 - previsti nel piano
triennale delle opere pubbliche 2018/2020 adottato dal commissario
straordinario del Libero consorzio comunale Girolamo Alberto Di Pisa
su proposta del direttore dell'area tecnica.
Il piano triennale prevede interventi
per un ammontare di 4.214.500 euro per il 2018, di 42.814.891 di euro
per il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020 per un totale
complessivo nel triennio di 95.420.345 euro. I nuovi interventi
previsti per il 2018 riguardano i lavori di manutenzione
straordinaria e di eliminazione delle frane insistenti su 3 strade
provinciali che convergono nel Comune di Favara, precisamente la
provinciale n. 3B Favara-Crocca, Agrigento-Baiata Favara e strada
provinciale n.c. n. 07 Esa - Chimento. Seguono i lavori per
l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria
secondaria e messa in sicurezza della viabilità orientale
provinciale n. 12 Palma di Montechiaro - Campobello di Licata, i
lavori per la maggiore accessibilità delle aree interne e messa in
sicurezza del comparto Cammarata - S. Stetano di Quisqina - Bivona
- Alessandria della Rocca - Cianciana - Cattolica Eraclea, quelli
per la dorsale San Biagio Platani - Casteltermini - Acquaviva Platani
ed infine quelli sulla strada provinciale 80 Agrigento Baita Favara e
strada provinciale n. 3° Bivio Caldara - Favara. Di questi
interventi, quattro sono stati finanziati dalla Regione Siciliana ed
uno dal Ministero per le Infrastrutture. Le gare saranno esperite nei
prossimi mesi.
Alcune delle opere, inserite nel piano
e già progettate, diventeranno cantierabili con l'arrivo dei
finanziamenti regionali e statali, peraltro già richiesti o da
richiedere in base a nuovi bandi di finanziamento fatti dallo Stato o
dalla Regione. Queste somme sono essenziali per la realizzazione
delle opere del piano triennale a causa della perdurante
insufficienza di trasferimenti di risorse economiche in favore del
Libero Consorzio. Il bilancio dell'Ente, senza questi
finanziamenti, non consentirebbe di realizzare quasi tutte le opere
individuate come prioritarie per il territorio e la collettività
provinciale. Il piano triennale delle opere pubbliche dovrà essere
pubblicato per almeno 60 giorni e poi approvato, prima dell'adozione
del bilancio di previsione 2018. Il Piano, inoltre, fa parte
integrante del bilancio di previsione 2018 e del bilancio pluriennale
2018/2020, insieme al piano delle alienazioni.
CASTELTERMINI, 770 MILA EURO PER
RIPRISTINARE LA STRADA PROVINCIALE PER ACQUAVIVA
Il Libero consorzio dei Comuni
aggiudica i lavori, l'assessore Scozzari: "E' un'opera
essenziale per i sicani".
Aggiudicati i lavori per il ripristino
della viabilità nella strada provinciale 20 Acquaviva-Casteltermini.
"Si tratta di un'opera
strategica - commenta l'assessore comunale di Casteltermini Totò
Scozzari - con 770 mila euro di finanziamento essenziale per il
transito veicolare dei comuni montani interessati ai lavori e a oggi
isolati". A occuparsi dei lavori sarà un'impresa di Perugia".
AGRIGENTOOGGI
EX PROVINCIA: ADOTTATO IL PIANO
TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE.
AGRIGENTO.
Adottato dal Commissario
Straordinario Girolamo Alberto Di Pisa il progetto del programma
delle Opere Pubbliche per il triennio 2018/2020, su proposta del
Direttore dell'Area Tecnica del Libero Consorzio Comunale di
Agrigento.
Il Programma delle Opere Pubbliche è
composto da un elenco di opere e di interventi sull'intero
territorio provinciale, di cui i primi cinque si riferiscono al 2018.
Questi interventi riguardano sia l'edilizia scolastica che la
viabilità provinciale.
Il Piano triennale prevede interventi
per un ammontare di € 4.214.500 per il 2018, di 42.814.891 di euro
per il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020 per un totale
complessivo nel triennio di € 95.420.345.
I nuovi interventi previsti per il 2018
riguardano i lavori di manutenzione straordinaria e di eliminazione
delle frane insistenti su 3 strade provinciali che convergono nel
Comune di Favara, precisamente la S P n. 3B Favara-Crocca,
Agrigento-Baiata Favara e S.P. n.c. n. 07 Esa - Chimento. Seguono i
lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete
viaria secondaria e messa in sicurezza della viabilità orientale SP.
n. 12 Palma di Montechiaro - Campobello di Licata, i lavori per la
maggiore accessibilità delle aree interne e messa in sicurezza del
comparto Cammarata - S. SteFano di Quisqina - Bivona -
Alessandria della Rocca - Cianciana - Cattolica Eraclea, quelli
per la dorsale San Biagio Platani - Casteltermini - Acquaviva
Platani ed infine quelli sulla S.P. 80 Agrigento Baita Favara e S.P.
n. 3° Bivio Caldara - Favara. Di questi interventi, quattro sono
stati finanziati dalla Regione Siciliana ed uno dal Ministero per le
Infrastrutture. Le gare saranno esperite nei prossimi mesi.
Alcune delle opere, inserite nel Piano
e già progettate, diventeranno cantierabili con l'arrivo dei
finanziamenti regionali e statali, peraltro già richiesti o da
richiedere in base a nuovi bandi di finanziamento fatti dallo Stato o
dalla Regione. Queste somme sono essenziali per la realizzazione
delle opere del piano triennale a causa della perdurante
insufficienza di trasferimenti di risorse economiche in favore del
Libero Consorzio. Il bilancio dell'Ente, senza questi
finanziamenti, non consentirebbe di realizzare quasi tutte le opere
individuate come prioritarie per il territorio e la collettività
provinciale.
Il Piano triennale delle Opere
Pubbliche dovrà essere pubblicato per almeno 60 giorni e poi
approvato, prima dell'adozione del bilancio di previsione 2018. Il
Piano, inoltre, fa parte integrante del bilancio di previsione 2018 e
del bilancio pluriennale 2018/2020, insieme al piano delle
Alienazioni.
LA SICILIA
IL PIANO ADOTTATO DAL COMMISSARIO
ALBERTO DI PISA
Opere pubbliche, arriva il via
libera ai progetti per il triennio 2018/2020.
Il commissario straordinario del Libero
Consorzio Comunale, Alberto Di Pisa, ha adottato il progetto del
programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2018/2020, su
proposta del direttore dell'Area Tecnica dello stesso Consorzio.
Il Programma delle Opere Pubbliche è
composto da un elenco di opere e di interventi sull'intero territorio
provinciale, di cui i primi cinque si riferiscono a12018. Questi
interventi riguardano sia l'edilizia scolastica che la viabilità
provinciale.
Il Piano triennale prevede interventi
per un ammontare di 4.214.500 per il 2018, di 42.814.891 di euro per
il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020 per un totale complessivo
nel triennio di 95.420.345.
Il Piano triennale delle Opere
Pubbliche dovrà essere pubblicato per almeno 60 giorni e poi
approvato, prima dell'adozione del bilancio di previsione 2018. Il
Piano, inoltre, fa parte integrante del bilancio di previsione 2018 e
del bilancio pluriennale 2018/2020, insieme al piano delle
Alienazioni.
I nuovi interventi previsti per il 2018
riguardano i lavori di manutenzione straordinaria e di eliminazione
delle frane insistenti su 3 strade provinciali che convergono nel
Comune di Favara, precisamente la S P n. 3B Favara-Crocea,
Agrigento-Baiata Favara e S.P. n.c. n. 07 Esa - Chimento. Seguono i
lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete
viaria secondaria e messa in sicurezza della viabilità orientale SP.
n.12 Palma di Montechiaro - Campobello di Licata, i lavori per la
maggiore accessibilità delle aree interne e messa in sicurezza del
comparto Cammarata - S. Stefano di Quisqina - Bivona - Alessandria
della Rocca - Cianciana - Cattolica Eraclea, quelli per la dorsale
San Biagio Platani - Casteltermini - Acquaviva Platani ed infine
quelli sulla S.P. 80 Agrigento Baita Favara e S.P. n. 30 Bivio
Caldara - Favara. Di questi interventi, quattro sono stati finanziati
dalla Regione Siciliana ed uno dal Ministero per le Infrastrutture.
Le gare saranno esperite nei prossimi mesi.
Alcune delle opere, inserite nel Piano
e già progettate, diventeranno cantierabili con l'arrivo dei
finanziamenti regionali e statali, peraltro già richiesti o da
richiedere in base a nuovi bandi di finanziamento fatti dallo Stato o
dalla Regione. Queste somme sono essenziali per la realizzazione
delle opere del piano triennale a causa della perdurante
insufficienza di trasferimenti di risorse economiche in favore del
Libero Consorzio. Il bilancio dell'Ente, senza questi finanziamenti,
non consentirebbe di realizzare quasi tutte le opere individuate come
prioritarie per il territorio e la collettività provinciale.
Un lungo e colorato corteo ha
attraversato il centro cittadino da piazza Pirandello fino alla
Prefettura.
IN PIAZZA PER DIRE "NO ALLA
MAFIA"
Manifestazione nel nome di Giovanni
Falcone. Folta la partecipazione degli studenti.
Un fiume festante di giovani e
giovanissimi ha attraversato il centro città di Agrigento per
gridare ad alta voce il proprio «no» alla mafia. Nella giornata di
ieri, 26esimo anniversario dalla morte di Giovanni Falcone, Francesca
Morvillo e gli uomini della loro scorta, trucidati nell'attentato di
Capaci. Sono in tanti quelli che hanno scelto di scendere per strada
a manifestare il proprio ricordo delle tante vittime della mafia.
L'iniziativa, promossa dal Comune di Agrigento e dall'Ufficio
scolastico provinciale ha visto una folta partecipazione di
istituzioni e studenti sia delle scuole inferiori che secondarie
superiori. La partenza, in piazza Pirandello, è stata fermata solo
da una breve pausa in piazza Gallo, dinnanzi all'ex tribunale in cui
lavorò Rosario Livatino. Qui sono state lette alcune frasi dei,
purtroppo, numerosi martiri civili siciliani che nei decenni hanno
perso la vita nella lotta, non ancora vinta, con il fenomeno mafioso.
Il corteo è proseguito fino in piazza
Aldo Moro per un breve saluto da parte di autorità e partecipanti
(hanno parlato i rappresentanti della Consulta studentesca, il
dirigente dell'Usp Raffaele Zarbo, il prefetto Dario Caputo, il
vicario generale monsignor Melchiorre Vutera e il sindaco di
Agrigento). Un momento di sintesi della mattinata che ha bandito però
la retorica, ribadendo la necessità di iniziative, anche se
simboliche, nell 'ottica di Una sensibilizzazione sul tema che parta
alla scuole e dai giovanissimi. Di necessità di testimoniare la lega
con l'esempio hanno parlato sia il prefetto che il primo cittadino,
il quale non ha rinunciato a lanciare una stoccata anche
all'antimafia di facciata.
RINVIATO A MARTEDI' PROSSIMO
Ars, ecco 67 emendamenti anche il
"collegato" si gonfia.
PALERMO.
Sono in tutto 67 gli
emendamenti presentati dai gruppi parlamentari ai 9 articoli del
cosiddetto "collegato" alla Finanziaria 2018. La
discussione all' Ars, è stata rinviata a martedì prossimo vista
l'assenza per motivi di salute del presidente della commissione
Bilancio, Riccardo Savona. Nel primo articolo è previsto
l'accorpamento di Crias e Ircac nell'ifis (Istituto finanziario per
le imprese siciliane), "rinviando a un successivo regolamento la
definizione delle relative modalità di attuazione». Presenti
disposizioni in materia di controllo sulle società partecipate,
Corpo forestale, Consorzi universitari. Formazione e obbligò
scolastico, apertura dei sitl culturali regionale. Infine. modifiche
alle leggi in materia di sostegno alle associazioni antiracket e in
materia di amianto.
LE STRAGI 26 ANNI DOPO
Ieri commemorata la morte di
Falcone.
Dall'arrivo della nave della
legalità all'aula-bunker con gli interventi delle istituzioni.
Giovani in corteo fino all'"Albero". E alle 17, 58 tutti in
silenzio.
MATTARELLA AI GIOVANI: "LA MAFIA
SARA' SCONFITTA"
Minniti e Orlando incalzano il
futuro governo. Fico: mai più insabbiamenti. Legnini e Grasso:verità
mancanti.
PALERMO. Lo scandire dei nomi delle
vittime alle 17,58, ora in cui la mafia scatenò l'inferno il 23
maggio del 1992 sull'autostrada "Palermo-Trapani" in
prossimità dello svincolo per Capaci. Le note del silenzio risuonate
sotto l'albero "Falcone". E centinaia di palloncini rossi,
bianchi e verdi rilasciati dai mille ragazzi che hanno vissuto una
giornata in dimenticabile a Palermo. Questi i momenti salienti di una
giornata piena zeppa di manifestazioni dedicate al ricordo delle
vittime della strage di Capaci.
L'anniversario, il 26esimo, è stato
dedicato agli uomini e alle donne delle scorte, gli "angeli"
di Falcone e Borsellino. Le celebrazioni erano iniziate ufficialmente
nella giornata di martedì, con la partenza della Nave della
Legalità, con mille ragazzi a bordo, da Civitavecchia, alla presenza
del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
«La mafia verrà sconfitta», è la
convinzione che il presidente della Repubblica, che ricorda come «con
mezzi disumani la mafia ha perseguito e ancora persegue finalità
eversive. Falcone ci ha dimostrato che la civiltà, la legalità, la
Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole
destabilizzarle».
All'aula bunker dell'Ucciardone si sono
susseguiti gli interventi ufficiali: «L'abitudine all'insabbiamento
- ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico - è qualcosa che
dobbiamo definitivamente interrompere. Deve esserci una verità
definitiva. Lo stato italiano deve dare tutta la sua collaborazione
per la ricerca della verità. Un Paese che non ricerca la verità è
un Paese che si ripiega su se stesso».
Sulle stragi «un altro pezzo di strada
va fatto e va fatto fino in fondo», ha sottolineato il vice
presidente del Csm, Giovanni Legnini, un procuratore nazionale
antimafia, Federico Cafiero De Raho, ha sferzato la politica «che
fino ad oggi, anche nelle campagne elettorali, non ha tenuto in alcun
conto la priorità della mafia. E' un tema che non deve essere
richiamato solo quando c'è una commemorazione come questa».
Così l'ex procuratore nazionale
antimafia Pietro Grasso: «ci sono ancora tante cose che dobbiamo
accertare, tanti misteri intorno alle stragi. La storia dei nemici
della mafia uccisi solo dalla mafia ha bisogno di altre importanti
acquisizioni". Nel suo intervento il capo della polizia Franco
Gabrielli ha ricordato il valore prezioso e silenzioso degli uomini
delle scorte.
Il giudice Ayala ha ricordato la figura
delicata e intelligente di Francesca Morvillo, moglie di Falcone, di
cui era grande amico. Il ministro Valeria Fedeli ha ricordato come le
mafie "distruggono la vita, la libertà e la dignità".
Il ministro dell'Interno, Marco
Minniti, ed il capo della polizia Franco Gabriello, hanno ricordato i
poliziotti uccisi sia alla caserma "Lungaro" che sul luogo
dell'eccidio. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha
sottolineato come sia fondamentale, se si vuole creare una Procura
antimafia e antiterrorismo europea, rimanere in Europa, «altrimenti
non abbiamo una frontiera adeguata per combattere la criminalità
organizzata: e questo e un altro elemento di inquietudine».
Nel pomeriggio si sono mossi i due
cortei di studenti di #Palermo-chiamaitalia che sono partiti, uno da
via D'Amelio, l'altro dall'Aula Bunker per ricongiungersi sotto
l'albero Falcone dove il procuratore generale Roberto Scarpinato ha
detto: «Non ci fermeremo mar fino a quando non avremo scoperto tutta
la verità sulle stragi». In chiusura un momento musicale con
Giovanni Caccamo.