Agrigentoweb
Libero Consorzio: nessuna gara è stata annullata
In relazione all'articolo pubblicato oggi su AgrigentoWeb il Libero Consorzio Comunale di Agrigento informa che è stato, al momento, sospeso l'iter amministrativo per lo svolgimento delle gare relative ai lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria secondaria e messa in sicurezza della viabilità orientale SP n.12 Palma di Montechiaro-Campobello di Licata e per i lavori per la maggiore accessibilità delle aree interne e messa in sicurezza della dorsale San Biagio Platani - Casteltermini - Acquaviva Platani. Nessun annullamento è avvenuto per questi lavori le cui gare, per altro, devono essere ancora bandite. La sospensione dell'iter delle gare è stata compiuta, poiché gli importi per i due progetti, finanziati con fondi provenienti dalla Regione, devono essere inseriti nel bilancio di previsione 2018 e nel bilancio pluriennale 2018/2020, che attualmente sono in attesa di essere approvati per la mancata quantificazione dei trasferimenti da parte della Regione. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, infatti, non ha ancora ricevuto l'entità dell'importo dei finanziamenti che la Regione assegnerà all'Ente di Area Vasta. L'importo complessivo dei trasferimenti previsti nella legge di stabilità della Regione per le ex province, in ogni caso, non risulta essere sufficiente per potere approvare i bilanci in pareggio.
Giornale di Sicilia
Centri per l'impiego. Comunicazione ufficiale da Palermo. Protestano i sindaci che chiedono un incontro urgente con l'assessore regionale
Decise le chiusure a Cianciana, Alessandria e Santo Stefano
Già nell'estate del 2015, assieme ad altre sedi, ne era stata paventata la chiusura. Ieri, lo spettro è tornato a farsi tangibile. Dall'assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro è arrivata una comunicazione ufficiale: «Considerate la carenza di postazioni informatiche attrezzate e di adeguate reti cablate, si comunica la chiusura degli uffici recapito di Cianciana, Alessandria della Rocca e Santo Stefano Quisquina con l'immediato rientro del personale di indirizzopresso il centro per l'impiego di appartenenza di Bivona quale unica sede unità operativa- Cpi del servizio X del dipartimento Lavoro». A darne notizia, proprio ieri, è stato il sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore che subito s'è messo in contatto con i colleghi deglialtri Comuni interessati. «Il centro per l'impiego (ex ufficio di collocamento), attualmente, utilizza gratuitamente i locali di proprietà comunale e sono a carico del Municipio - ha spiegato, sempre ieri, il sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore - anche le spese relative alle utenze telefoniche e di energia elettrica. Pertanto, considerato che la sede di Santo Stefano Quisquina non risulta onerosa per la Regione Sicilia chiediamo all'assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro di rivedere tale decisione ». I sindaci Francesco Cacciatore, del Comune di Santo Stefano Quisquina, Santo Alfano di Cianciana e Alfonso Frisco di Alessandria della Rocca, ieri, si sono subito attivati per incontrare l'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro Maria Ippolito e il dirigente generale Francesca Garoffolo. «Vogliamo scongiurare la chiusura degli uffici periferici perché sono importantissimi presidi e punti di riferimento dei centri abitati interessati. Ribadisco - ha concluso Cacciatore - che nel caso di Santo Stefano Quisquina il Municipio sostiene le spese per le utenze ed i locali sono comunali. Pertanto non ci sono oneri per la Regione". L'incontro verosimilmente dovrebbe tenersi nei prossimi giorni». (*CR*)
Cua. I primi sopralluoghi tecnici a giugno. Ma i consiglieri comunali Iacolino e Falzone attaccano: «Serve un intervento legislativo»
Nuovi corsi all'università? Si spera nel prossimo autunno
Il prossimo autunno potrebbero essere già operativi dei nuovi corsi di laurea al Consorzio universitario di Agrigento. Tutto frutto della convenzione stipulata tra il Cua e l'università romena «Dunarea» di Galati nei mesi scorsi. I primi sopralluoghi tecnici per rendere operative le aule e i laboratori dovrebbero iniziare a fine giugno. La sede: quella attuale di viaQuartararo, a Calcarelle. Obiettivo sarebbe l'avvio di un corso in Ingegneria Agroalimentare triennale, con tre specializzazioni biennali dedicate a singoli settori. Ma il progetto dell'università l'università romena è ancor più radicato nel territorio. L'obiettivo è quello di creare una partnership con le aziende locali, provinciali: imprese che si occupano diolio, vino, ma anche della raccolta e trasformazione degli agrumi ed anche con imprese ittico-conserviere. Con tutte loro si lavorerà per inserire e proiettare gli studenti nel mondo del lavoro. all'interno delle aziende sono previsti, nel progetto dell'università romena,attività di tirocinio e stage. Si lavorerà sulle risorse e materie locali, inun ottica diversa dal solito: riutilizzando ad esempio gli scarti di lavorazione per produrre prodotti per la cosmetica o l'agricoltura. Previsto per il prossimo anno accademico anche un master realizzato tramite il conservatorio di Messina. L'università di Palermo conferma invece il suo interesse a garantire su Agrigento solo il corso in Servizio sociale e null'altro. Intanto i consiglieri comunali Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone lanciano un allarme, perché a loro dire le prospettive future per il Consorzio Universitario di Agrigento sono incerte. «Serve un intervento legislativo - dicono». La questione era stata trattata durante il Consiglio comunale straordinario che si era svolto nel mese di aprile. «Non sono serviti - dicono Iacolino e Falzone - gli accorati interventi del Consiglio comunale di Agrigento per rilanciare un nuovocorso del Consorzio Universitario di Agrigento che continua a perdere pezzi ed aree di formazione che hanno fatto la sua storia ventennale. E non confortano nemmeno le ipotesi di nuovi corsi di formazione con poco conosciute università della Romania. Manca un indirizzo politico chiaro ed una legislazione che assicuri la dovuta copertura finanziaria a percorsi universitari che garantiscano il diritto allo studio agli studenti specialmente della nostra provincia. Serve un intervento legislativo del Parlamento siciliano-concludono Iacolino e Falzone - che salvaguardi il presidio di cultura e formazione che nel passato ha rappresentato il Consorzio, altrimenti ridotto ad un ruolo marginale, che penalizza le famiglie e gli studenti specialmente quelli meno abbienti». Il presidente del Consorzio, Pietro Busetta risponde a chi sostiene che il consorzio è agonizzante: «Stiamo lavorando al rilancio dell'università agrigentina. Posso assicurare - continua l'economista palermitano - che, anche se l'anno 2018-2019 sarà quello della massima crisi, stiamo lavorando per un rilancio sostanziale del consorzio di Agrigento, insieme peraltro all'importante struttura del Polo universitario, diretto egregiamente da Ettore Castorina e con il quale si lavora in sinergia, che occupa oltre 30 addetti dell'università e che si colloca a villa Genuardi ». (*PAPI*)
Ambiente. Il commissario straordinario intanto ha varato il regolamento in materia di prevenzione degli incendi boschivi in vista dell'imminente stagione estiva
Licata, volontari e giovani al lavoro
Si ripuliscono le spiagge dai rifiuti
Licata
Prevenire e contrastare il rischio di «Incendi boschivi e d'interfaccia», relative alla stagione estiva a Licata. Uno dei primi atti del neo commissario straordinario Maria Elena Volpes, è stato quello di varare un regolamento che disciplina la materia. Dieci gli articoli sulle modalità di esecuzione ed osservanza dell'ordinanza. In particolare, è fatto obbligo ai proprietari, affittuari, conduttori o gestori o a coloro che a qualsiasi titolo godono nel territorio comunale di aree di terreni incolti o in stato di abbandono, o di aree in precario stato manutentivo, ovvero di aree costituenti pertinenze di fabbricati, o anche sede di cantieri edili attivi e in corso di attivazione, di procedere a propria cura e spese, entro il termine perentorio del 15 giugno alla ripulitura di tali aree da stoppie, frasche, cespugli, arbusti e residui di coltivazione, allo sgombero da detriti, immondizie, materiali putrescibili e quant'altro possa essere veicolo d'incendio. Inoltre di assicurare in queste aree, fino al 15 ottobre, il mantenimento delle condizioni atte ad evitare sia il proliferare di erbacce, sterpaglie e altre forme di vegetazione spontanea, sia l'immissione di rifiuti di qualsiasi tipo. L'articolo procede elencando tutta una serie di altri obblighi, divieti ed adempimenti vari. Oltre alle modalità esecutive degli interventi ed agli ammonimenti, l'ordinanza prevede anche l'estensione degli obblighi, diffida, sanzioni, le possibilità di collaborazione dei cittadini con indicazione dei numeri telefonici a cui rivolgersi in caso di avvistamenti di incendi, le modalità di collaborazione con gli uffici comunali. Tutto questo per rendere più accogliente la città. Ed a proposito di iniziative per far sì che Licata sia più bella ed accogliente ieri, i ragazzi dell'associazione «La rosa dei venti» hanno organizzato il primo evento di pulizia spiagge in collaborazione con la comunità «Arcobaleno» e la Pro Loco Licata. L'obiettivo è stato quello di sensibilizzare i ragazzi al senso civico e all'amore per la città in cui vivono; inoltre, i volontari dell'associazione Pro Loco hanno raccontato ai ragazzi quello che hanno vissuto le coste licatesi nei vari secoli. Un mese fa, circa, a Licata si è svolta l'iniziativa Clean Up Licata Day, in collaborazione con un nutrito numero di licatesi che hanno raccolto l'appello di chi abita sulle barche ormeggiate a «Marina di Cala del Sole» ed hanno ripulito il molo di levante. L'iniziativa condivisa da tutti gli stranieri e gli italiani che passano l'inverno sulle barche ormeggiate nel porto turistico, è stata portata avanti da Guy Eilbeck, diportista australiano che per la terza stagione invernale consecutiva vive sulla barca a Licata, con la moglie ed ai figli. Di rifiuti abbandonati sui moli che delimitano il porto turistico, di certo non ne mancavano ed i diportisti hanno provveduto a portarli via in occasione della giornata internazionale con lo slogan "Ripuliamo Licata" in collaborazione con il Wwf guidato da Gino Galia.(*PAPI*)