AGRIGENTONOTIZIE
STRADA FRA SAN GIOVANNI GEMINI E LA
STATALE 189 INTERROTTA, FIRMATO IL CONTRATTO D'APPALTO
I tecnici del settore
Infrastrutture Stradali e dell'impresa hanno effettuato un primo
sopralluogo sul tracciato in modo da iniziare le operazioni di
sostituzione dei giunti subito dopo la consegna dei lavori, per i
quali il Libero consorzio aveva stanziato la somma complessiva di
469.380,46 euro.
E' stato firmato il contratto con
l'impresa aggiudicataria dei lavori urgenti per la sostituzione dei
giunti da ponte sulla strada provinciale Nc n. 25 San Giovanni
Gemini-Bivio statale 189-Mussomeli, attualmente interrotta.
E sempre stamani, i tecnici del settore
Infrastrutture Stradali e dell'impresa hanno effettuato un primo
sopralluogo sul tracciato interrotto da tempo in modo da iniziare le
operazioni di sostituzione dei giunti subito dopo la consegna dei
lavori, per i quali il Libero consorzio aveva stanziato la somma
complessiva di 469.380,46 euro.
E' un impegno continuo, quello del
Libero consorzio, su tutti i comparti della viabilità interna sui
quali, finalmente, dopo tanti anni, sono stati messi a disposizione i
finanziamenti di Stato e Regione per i progetti esecutivi redatti dai
tecnici del settore Infrastrutture Stradali. Ieri, infatti, è
iniziata anche la gara d'appalto relativa ai "Lavori di
eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della
regolare transitabilità sulla provinciale NC n. 3 Cottonaro-Lavanche
per frane dal chilometro 1+600 al chilometro 7+900", dell'importo
complessivo di 1.100.000,000 euro, mentre ammonta a ben 3.000.000,00
di euro l'importo della gara per i "Lavori di manutenzione
straordinaria della rete viaria secondaria per una maggiore
accessibilità alle interne e sua messa in sicurezza - comparto
Cammarata - Santo Stefano Quisquina - Bivona - Alessandria della
Rocca - Cianciana - Cattolica Eraclea", gestita dall'Urega.
SCRIVOLIBERO
Regioni ed Enti Locali
STRADE PROVINCIALI: AGGIUDICATO
L'APPALTO PER LA RIAPERTURA DEL TRATTO B DELLA SP 24 "PONTE
GIURI"
Si va verso la riapertura del tratto B
della Strada Provinciale n. 24 Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte
Giuri), chiuso dal 2013 con ordinanza del Settore Infrastrutture
Stradali a causa di diverse frane e dissesti.
L'Ufficio Gare del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento ha infatti aggiudicato l'appalto dell'importo
complessivo di 846.834,43 euro per l'eliminazione di tutte le
condizioni di pericolo che impedivano la riapertura al transito di
questo importante collegamento tra i comuni dell'area montana e la
stazione ferroviaria di Cammarata.
La Commissione di gara presieduta dal
dr. Fabrizio Caruana ha aggiudicato provvisoriamente l'appalto
all'impresa EDILTECNICA COSTRUZIONI SRL con sede a San Cataldo (CL)
che ha effettuato il ribasso non anomalo del 34,3109% sull'importo
soggetto a ribasso di 821.429,40 euro, per un importo netto di
539.589,58 euro, ai quali vanno aggiunti 25.405,00 euro per oneri di
sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale netto di
564.994,61 euro più Iva). Seconda in graduatoria l'impresa ALAK
SRL di Brolo (ME), che ha offerto il ribasso del 34,2888%.
Il progetto elaborato dai tecnici del
Settore Infrastrutture Stradali prevede la sistemazione delle frane
con paratie, drenaggi, gabbionate, realizzazione di cunette per lo
smaltimento delle acque meteoriche e installazione di nuova
segnaletica e barriere di protezione.
Il contratto con l'impresa
aggiudicataria verrà stipulato a conclusione dell'iter
amministrativo. Prosegue dunque l'impegno del Libero Consorzio di
Agrigento per il miglioramento della rete viaria interna. Ricordiamo
che nei giorni scorsi sono state aggiudicate altre due gare, relative
ai lavori per la sistemazione dei tratti dissestati della SP n. 26 B
tratto SS 189-San Giovanni Gemini (appalto dell'importo di
239.359,00 euro) e ai lavori per il ripristino del transito sulla
S.P. n. 20 Stazione Acquaviva-Casteltermini-San Biagio Platani
(importo complessivo di 770.000,00 euro).
LA SICILIA
AGRIGENTO E RAVANUSA
Aree Asi: messi a bando progetti per
due milioni e mezzo di euro.
g.s.)
Riqualificazione della viabilità
all'interno delle aree di sviluppo industriale di Agrigento e
Ravanusa, messi a gara gli appalti. Quasi due milioni e mezzo di
opere finanziate con le risorse del "Patto per il Sud" e
che consentiranno di mettere in piena sicurezza gli assi viari e
completare le opere di urbanizzazione.
Andando nel dettaglio, per l'area del
Salso è previsto il ripristino dello svincolo attualmente inagibile
con la Statale 644, attraverso il consolidamento della scarpata a
monte del muro di contenimento in cemento armato già esistente e la
conseguente apertura dell'accesso lato sud, nonché la
riqualificazione della viabilità interna all'agglomerato
industriale, la collocazione di nuova segnaletica stradale, la
pulizia di cunette e canali di gronda, la riqualificazione delle reti
e degli impianti e la realizzazione di opere a verde. Il tutto per un
totale di un milione e quattrocento mila euro. Meno impegnativi, ma
comunque utili, i lavori che saranno realizzati all'Asi di
Agrigento-Aragona-Favara. Qui serviranno oltre 900mila euro per il
ripristino del manto stradale esistente, la pulizia delle sedi delle
cunette e dei canali di gronda, a collocazione di segnaletica
stradale e la rifunzionalizzazione dei tratti di illuminazione viaria
attualmente non più
utilizzabili.
Resta, tuttavia, ancora pienamente
aperto il fronte del recupero della robusta infrastrutturazione di
cui queste aree industriali vennero fornite all'atto della loro
creazione e che, in larga parte, è rimasta incompleta o
semplicemente si è degradata non il passare del tempo e va
totalmente recuperata. Parliamo di invasi, depuratori, palafiere,
strutture per l'insediamento di aziende. Un'enorme dotazione oggi
rimasta un po' nel limbo di una perenne trasformazione da Asi ad
Irsap e che, ancora oggi, attende provvedimenti da parte della
Politica regionale. Da quanto ci è stato fin qui comunicato, i
progetti vi sarebbero già, quel che manca è molto più
concretamente l'individuazione dei fondi ai quali si potrà attingere
per il recupero completamento delle opere e, soprattutto, cosa farne
successivamente, dato che lo sviluppo industriale che questa aree
hanno portato è certamente inferiore a quello inizialmente
sperato-immaginato.
COLLAUDATORI
Necessaria l'iscrizione ad un albo
professionale
Approvata la richiesta degli
Architetti: ora i collaudatori dovranno possedere il requisito
dell'iscrizione a un Ordine professionale. Il Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici, ha accolto l'introduzione dell'obbligo
dell'iscrizione all'Ordine per la figura del collaudatore delle
amministrazioni pubbliche, incaricato di eseguire il collaudo
tecnico-amministrativo per le opere pubbliche, nello schema di
decreto attuativo del Codice dei contratti sui collaudi.
La notizia incontra il pieno consenso
di Alfonso Cimino, presidente dell'Ordine degli Architetti della
provincia di Agrigento: "E' un obiettivo raggiunto - afferma
Cimino - è molto importante che i collaudatori, anche se dipendenti
della pubblica amministrazione, siano iscritti all'Ordine
professionale e possano essere adeguatamente aggiornati e formati,
come i liberi professionisti. E su questo punto, il Consiglio
nazionale degli Architetti si è dibattuto a lungo, considerato che
in una prima istanza, la proposta formulata dal Consiglio nazionale
degli Architetti non è stata accolta, provocando una ferma posizione
di archi tetti e ingegneri. A questo importante traguardo, si
aggiunge la pubblicazione degli schemi per i bandi dei concorsi di
progettazione, idee e un grado e due gradi, dal Consiglio nazionale e
dal Dipartimento del Lavori pubblici retto da Rino La Mendola".
"Siamo soddisfatti - dichiara Rino
La Mendola - di aver convinto l'Assemblea sulla necessità che la
figura del controllare dei processi di esecuzione di un'opera
pubblica, debba essere qualificata almeno quanto le altre figure
professionali che svolgono attività controllate dallo stesso
collaudatore".
CONTRADA CARRUBBELLA SANTA ZITA
Una discarica a pochi metri dal
mare.
Contrada Carrubbella Santa Zita, a
pochi passi dal mare una discarica a cielo aperto. Materassi
dismessi, vecchi mobili non più utilizzabili e tracce di una recente
combustione degli inerti. Il tutto ad una distanza irrisoria dalla
spiaggia della Rocca, una delle più belle della costa licatese. La
segnalazione - girata al nostro giornale - arriva dalla sezione
locale dell'associazione di volontariato Aisa non nuova a questo
genere di monitoraggio. "Una pattuglia dell'associazione Aisa
associazione Italiana sicurezza ambientale - scrivono dalla sezione
locale - ha rinvenuto alcune discariche, site in Contrada Carrubbella
Santa Zita, su tutto il tratto stradale. Tra i rifiuti, mobili
vecchi, materassi, scarti di edilizia, chiodi, amianto. La pattuglia
era composta da due operatori volontari, del ritrovamento è stata
avvisata la Polizia locale del distaccamento di Licata". La
presenza degli ammassi di spazzatura e rifiuti è stata pertanto
segnalata anche al comando di Polizia Municipale di Piazzale Libia.
Inutile sottolineare che l'estate è ormai alle porte e il tempo
stringe. Servirebbe un celere intervento di bonifica di quest'area
rimuovendo il pattume e gli ingombranti rimasti ammonticchiati ormai
da diverso tempo. Tra pochi giorni (un assaggio a dire il vero lo si
è già avuto domenica scorsa), questo tratto di litorale verrà
preso d'assalto dai bagnanti. Non può ovviamente essere questo il
miglior biglietto da visita da presentare ai turisti stranieri e a
quelli dell'hinterland.
GUIDE E OPERATORI TURISTICI
preoccupati per l'immondizia che regna sovrana in città e nelle
frazioni
MOBILITAZIONE CONTRO IL DEGRADO
Concentramento domani pomeriggio
alle ore 18 alla villetta dinanzi il Ragno d'Oro.
GAETANO RAVANA'
Ha sortito un certo effetto il nostro
articolo sulla la denuncia di alcune guide turistiche e operatori del
settore turismo sulla sporcizia che regna sovrana in città e nelle
frazioni. Un bruttissimo biglietto da visita per chi spera di
risollevarsi grazie alla presenza dei turisti che arrivano ed anche
parecchi nella città dei templi, ma alcuni preferiscono scappare
visto il ricettacolo che impera sovrano.
Domani, alle ore 18, si terrà una
manifestazione di protesta con concentramento alla villetta dinanzi
al Ragno d'Oro, a San Leone. Una giornata di mobilitazione in vista
dell'ormai imminente stagione estiva.
L'operatore turistico Andrea Barbera,
che è l'organizzatore principale, è infuriato: «La situazione è
drammaticamente peggiorata. I rifiuti risiedono da mesi, le pulizie
post week end che prima vedevamo non esistono più. I più danno la
colpa alla differenziata, che invece sposiamo in toto. Lo stato di
abbandono in cui versa la località balneare e tutto l'hinterland è
devastante.
Qui non si parla solo di rifiuti per
strada, ma di mancanza di decoro urbano, pulizia e manutenzione delle
strade, dei marciapiedi, delle aiuole del lungomare, della pista
ciclabile lungo il viale delle dune, la mancanza di parcheggi, di
bagni pubblici, un piano del traffico che snellisca nei giorni di
maggiore afflusso la circolazione stradale. San Leone durante i
giorni festivi si blocca puntualmente, non ci sono parcheggi
sufficienti per il flusso di visitatori e gli automobilisti restano
bloccati nel traffico anche per ore, provocando inquinamento acustico
e ambientale» .
«Non si possono sostituire le leggi
civiche e morali con quelle dell'arte e del bello - aggiunge la guida
turistica Marco Falzone che per primo ha lanciato l'allarme del fuggi
fuggi dei turisti - (per quanto queste ultime possano essere
importanti). La ricerca di piaceri artistici raffinati (nel nostro
caso resi effimeri dal contesto) risulta essere di difficile
attuazione in una società come quella agrigentina dominata
dall'interesse materiale e dal profitto».