AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca / Ravanusa
"FINTA ASSUNZIONE PER I RIMBORSI
POLITICI", CHIESTA CONDANNA PER IL RICONFERMATO SINDACO DI RAVANUSA
Il pm Emiliana Busto propone la pena
di un anno e otto mesi per Carmelo D'Angelo, poche ore prima
rieletto primo cittadino
Redazione
Un anno e otto mesi di reclusione per
le accuse di falso e truffa aggravata. Poche ore dopo avere ottenuto
la riconferma alla carica di sindaco di Ravanusa, il pm Emiliana
Busto chiede la condanna di Carmelo D'Angelo nell'ambito di
un'inchiesta che ipotizza la sua assunzione fittizia, alle
dipendenze di una società, per farsi rimborsare i permessi politici
quando era consigliere provinciale.
Contestata anche la dichiarazione,
ritenuta falsa, con cui avrebbe attestato il trasferimento di
residenza per incassare maggiori rimborsi chilometrici".
"L'indagine e i testi sentiti -
ha detto il pm Busto - hanno accertato senza il minimo dubbio che
né l'assunzione né il trasferimento di residenza sono stati
reali. Tutto è stato finalizzato a raggirare l'ente per ottenere i
rimborsi".
I fatti contestati risalgono al periodo
compreso fra l'aprile del 2011 e il giugno del 2013. D'Angelo
avrebbe usufruito della legge che prevede, per chi ricopre alcune
cariche istituzionali, fra cui quella di consigliere provinciale, la
possibilità di assentarsi dal lavoro per svolgere il proprio mandato
elettorale ottenendo che sia l'ente a rimborsare gli stipendi.
Secondo la Procura la presunta truffa
ai danni dell'ex Provincia avrebbe fruttato, in tutto, 123 mila
euro.
Chiesta la condanna anche per i
responsabili della società D & D Service che si occupa di
realizzare impianti fotovoltaici. Si tratta di Graziella Naro, 30
anni, di Campobello, legale rappresentante della società; e Pietro
La Mattina, 47 anni, socio della stessa attività, anch'egli di
Campobello. La pena proposta, nei loro confronti, è di un anno e
quattro mesi.
Il 2 luglio il difensore dei tre
imputati, l'avvocato Giuseppe Scozzari, illustrerà la sua arringa.
Poi il gup Alfonso Malato, davanti al quale si celebra il processo
con rito abbreviato condizionato, emetterà la sentenza.
LA SICILIA
Mercoledì e giovedì astensioni di
due ore, mentre il 21 giugno stop alla raccolta dell'indifferenziato
RIFIUTI, ARRIVANO ASSEMBLEE E
SCIOPERI
Intanto le strade della città sono
letteralmente invase dalla carta e dal cartone non ritirati ieri.
Rifiuti, si passa alle proteste. Mentre
le strade della città sono invase dalla carta e dal cartone non
ritirati ieri mattina a causa dell'assemblea proclamata dai
lavoratori (il Comune aveva avvisato domenica di non esporre i
rifiuti, ma non è stato ascoltato, come sempre, da nessuno),
Agrigento si prepara a giorni particolarmente complessi.
Se da un lato l'Amministrazione sta
cercando di "sterilizzare" i disservizi dovuti al
trasferimento a Lentini della frazione non riciclabile, i dipendenti
del settore di igiene ambientale hanno deciso ieri in assemblea di
avviare una stagione di lotta. Mercoledì e giovedì, giorni
particolarmente critici dato che nel secondo si recupera il secco
residuo e nel primo la plastica, i lavoratori si fermeranno per due
ore a fine turno creando, come evidente, difficoltà nella raccolta.
Questo sarà solo un "antipasto" però, dato che le sigle
sindacali hanno già inviato la proclamazione dello sciopero da
svolgere ancora una volta di giovedì, ovvero il prossimo 21 giugno.
Un'intera giornata di stop che avrà come evidente delle conseguenze
potenzialmente catastrofiche. "I lavoratori sono esasperati e
stanchi - spiega il segretario provinciale della Cgil Funzione
Pubblica, Enzo Iacono - per i turni a cui sono sottoposti e le
pressioni connesse alla necessità di riuscire a coprire le zone
assegnate entro il turno di lavoro. Molti attendono ancora il
pagamento dello straordinario o il riconoscimento delle ferie, e, ma
non abbiamo ancora un dato statistico, crediamo sta crescendo il
numero di operatori che abbiano subito infortuni a causa dell'aumento
dei ritmi di lavoro". I sindacati, si ricorderà, avevano già
fatto presenti queste criticità all'Amministrazione durante una
riunione in prefettura, ma non hanno mai ricevuto risposte, aprendo
così di fatto le porte allo sciopero.
In un contesto di tale difficoltà c'è
spazio, ampiamente, per le polemiche politiche. A chiedere
apertamente le dimissioni dell'assessore all'Ecologia Nello Hamel è
stata il consigliere indipendente Nuccia Palermo, la quale sostiene
che la città sia alle porte di una situazione di rischio igienico
sanitario e che "qualsiasi amministratore non potrebbe far altro
che rispettare la volontà popolare rassegnando le dimissioni da un
assessorato visivamente fallimentare". E se il consigliere di
Forza Italia Calogero Alonge parla di situazione "indegna e poco
decorosa" nelle aree rivierasche, dall'area dell'ospedale civile
"Sali Giovanni di Dio" arriva una segnalazione da parte del
segretario generale della Uil Fpl, Fabrizio Danile, il quale ha
inoltrate alle testate giornalistiche delle immagini preoccupanti di
vere e proprie montagne di rifiuto indiffenenziato prodotto dal
nosocomio. "E' una situazione ingestibile - dice - bisogna
bonificare". Quello che si chiedono in molti oggi è: quando
arriveranno le sanzioni anche per gli enti locali da parte del
Comune? O si è trattato, ancora una volta, di un annuncio?
IL QUADRO REGIONALE
Secondo round in 3 capoluoghi su
cinque Licata riparte.
PALERMO. Unito, il centrodestra, si
afferma nelle comunali in Sicilia trainato da Forza Italia e
centristi. Catania docet.
La Lega rimane in stand by. Rispetto
all'exploit delle Politiche e all'ottimo risultato delle Regionali di
novembre, il M5s segna il passo aggiudicandosi al primo turno solo il
comune dell'isola di Pantelleria con Vincenzo Campo, mentre a Ragusa,
a guida pentastellata negli ultimi cinque anni, Antonio Tringali
(22,67%) è costretto al ballottaggio con Giuseppe Cassi (20,83%).
Arranca il Pd: i dem tengono a Trapani
anche se avevano rinunciato al proprio simbolo avallando la scelta di
Giacomo Tranchida (70;68%). Vanno al ballottaggio tre dei cinque
capoluoghi di provincia: Ragusa, Siraeusae Messina. Nella città
dello Stretto finisce l'era del sindaco "no Ponte" Renato
Accorinti, solo quarto dietro a Dino Bramanti.
Ad Acireale proseguirà nelle prossime
due settimane il derby in famiglia tra i due cugini candidati
alla carica di primo cittadino. Sarà infatti ballottaggio tra
Michele Di Re e Stefano Alì, il primo espressione di una coalizione
di 7 liste, tra cui Forza Italia e Viviàrno'Acireale espressione del
Pd, il secondo sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Di Re è stato
preferito da 11.322 elettori pari al 38,09 %, Alì da 6.406
raggiungendo il 21,55%.
Ad Aci sant'Antonio successo al primo
turno per Orazio Caruso (56,78% dei voti) supportato da liste civiche
di centrosinistra. A seguire Antonio Di Stefano col 31,05% appoggiato
da Forza Italia e da altri pezzi del raggruppamento politico di area
berlusconiana. Il centrodestra diviso non ha subito traumi a ,
Belpasso. Daniele Motta ha staccato il biglietto, sfiorando il 60%
delle preferenze. Vittoria della stessa coalizione, stavolta unita,
anche a Biancavilla dove il voto ha premiato Antonio Bonanno
(54,48%). Sarà terra di ballottaggio invece Adrano dove si
troveranno di fronte Aldo Di Primo (36,8%) appoggiato da FI, Noi con
Salvini e Udc e Angelo D'Agate; candidato del centrosinistra che ha
fatto registrare al primo turno il 33%. Affermazione del centrodestra
anche a Gravina di Catania con Massimiliano Giammusso, Enzo Magra a
Mascalucia varca ampiamente la soglia necessaria arrivando al 50,76%.
Per lui il supporto di cinque liste civiche di cui solo una sotto il
5% (4.42%).
Licata, tornata al voto dopo la
sfiducia , ad Angelo Candiano, ha eletto il forzista Pino Galanti che
aveva il supporto anche di al tre 4 liste civiche. Per lui il 56% dei
voti 9885 consensi, con un ampio margine su Annalisa Tardino (Fdl-Noi
con Salvini) che si è fermata di poco sotto il 20%. Ballottaggio a
Comiso per l'uscente Filippo Spataro Pd e Maria Rita Schembari del
centrodestra divisi soltanto da 234 voti e a Piazza Armerina tra
Mauro Di Carlo (23,3%) e Antonino Cammarata (centrodestra 17,24%). A
Modica confermato il sindaco uscente Ignazio Abbate col 63% dei voti,
sostenuto da liste civiche. Ampio lo scarto con il candidato del
centrosinistra Salvatore Poidomani fermatosi al 22%. Anche a Riesi
gli elettori hanno votato in termini di continuità. Confermato
l'uscente Salvatore Chiantia con il 64,9%). Invece a Partinico, il
centro più grosso del Palermitano dove si andava al voto, sarà un
ballottaggio tra i due candidati più votati al primo turno a sancire
il risultato tra 15 giorni. Si tratta di Maurizio De Luca (24,29%) e
Pietra Rao (20,15%).
Pippo Incatasciato ( 41 %) è il nuovo
sindaco di Rosolini, mentre a Carlentini Giuseppe Stefio, in passato
Segretario generale del centro siracusano è il nuovo primo cittadino
dopo aver battuto con il 50% dei voti Giovanni Condorelli (17,4%)