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Rassegna stampa del 12 giugno 2018

AGRIGENTONOTIZIE

Cronaca / Ravanusa "FINTA ASSUNZIONE PER I RIMBORSI POLITICI", CHIESTA CONDANNA PER IL RICONFERMATO SINDACO DI RAVANUSA

Il pm Emiliana Busto propone la pena di un anno e otto mesi per Carmelo D'Angelo, poche ore prima rieletto primo cittadino Redazione Un anno e otto mesi di reclusione per le accuse di falso e truffa aggravata. Poche ore dopo avere ottenuto la riconferma alla carica di sindaco di Ravanusa, il pm Emiliana Busto chiede la condanna di Carmelo D'Angelo nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza la sua assunzione fittizia, alle dipendenze di una società, per farsi rimborsare i permessi politici quando era consigliere provinciale. Contestata anche la dichiarazione, ritenuta falsa, con cui avrebbe attestato il trasferimento di residenza per incassare maggiori rimborsi chilometrici". "L'indagine e i testi sentiti - ha detto il pm Busto - hanno accertato senza il minimo dubbio che né l'assunzione né il trasferimento di residenza sono stati reali. Tutto è stato finalizzato a raggirare l'ente per ottenere i rimborsi". I fatti contestati risalgono al periodo compreso fra l'aprile del 2011 e il giugno del 2013. D'Angelo avrebbe usufruito della legge che prevede, per chi ricopre alcune cariche istituzionali, fra cui quella di consigliere provinciale, la possibilità di assentarsi dal lavoro per svolgere il proprio mandato elettorale ottenendo che sia l'ente a rimborsare gli stipendi. Secondo la Procura la presunta truffa ai danni dell'ex Provincia avrebbe fruttato, in tutto, 123 mila euro. Chiesta la condanna anche per i responsabili della società D & D Service che si occupa di realizzare impianti fotovoltaici. Si tratta di Graziella Naro, 30 anni, di Campobello, legale rappresentante della società; e Pietro La Mattina, 47 anni, socio della stessa attività, anch'egli di Campobello. La pena proposta, nei loro confronti, è di un anno e quattro mesi. Il 2 luglio il difensore dei tre imputati, l'avvocato Giuseppe Scozzari, illustrerà la sua arringa. Poi il gup Alfonso Malato, davanti al quale si celebra il processo con rito abbreviato condizionato, emetterà la sentenza.

LA SICILIA
Mercoledì e giovedì astensioni di due ore, mentre il 21 giugno stop alla raccolta dell'indifferenziato
RIFIUTI, ARRIVANO ASSEMBLEE E SCIOPERI Intanto le strade della città sono letteralmente invase dalla carta e dal cartone non ritirati ieri.

Rifiuti, si passa alle proteste. Mentre le strade della città sono invase dalla carta e dal cartone non ritirati ieri mattina a causa dell'assemblea proclamata dai lavoratori (il Comune aveva avvisato domenica di non esporre i rifiuti, ma non è stato ascoltato, come sempre, da nessuno), Agrigento si prepara a giorni particolarmente complessi. Se da un lato l'Amministrazione sta cercando di "sterilizzare" i disservizi dovuti al trasferimento a Lentini della frazione non riciclabile, i dipendenti del settore di igiene ambientale hanno deciso ieri in assemblea di avviare una stagione di lotta. Mercoledì e giovedì, giorni particolarmente critici dato che nel secondo si recupera il secco residuo e nel primo la plastica, i lavoratori si fermeranno per due ore a fine turno creando, come evidente, difficoltà nella raccolta. Questo sarà solo un "antipasto" però, dato che le sigle sindacali hanno già inviato la proclamazione dello sciopero da svolgere ancora una volta di giovedì, ovvero il prossimo 21 giugno. Un'intera giornata di stop che avrà come evidente delle conseguenze potenzialmente catastrofiche. "I lavoratori sono esasperati e stanchi - spiega il segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica, Enzo Iacono - per i turni a cui sono sottoposti e le pressioni connesse alla necessità di riuscire a coprire le zone assegnate entro il turno di lavoro. Molti attendono ancora il pagamento dello straordinario o il riconoscimento delle ferie, e, ma non abbiamo ancora un dato statistico, crediamo sta crescendo il numero di operatori che abbiano subito infortuni a causa dell'aumento dei ritmi di lavoro". I sindacati, si ricorderà, avevano già fatto presenti queste criticità all'Amministrazione durante una riunione in prefettura, ma non hanno mai ricevuto risposte, aprendo così di fatto le porte allo sciopero. In un contesto di tale difficoltà c'è spazio, ampiamente, per le polemiche politiche. A chiedere apertamente le dimissioni dell'assessore all'Ecologia Nello Hamel è stata il consigliere indipendente Nuccia Palermo, la quale sostiene che la città sia alle porte di una situazione di rischio igienico sanitario e che "qualsiasi amministratore non potrebbe far altro che rispettare la volontà popolare rassegnando le dimissioni da un assessorato visivamente fallimentare". E se il consigliere di Forza Italia Calogero Alonge parla di situazione "indegna e poco decorosa" nelle aree rivierasche, dall'area dell'ospedale civile "Sali Giovanni di Dio" arriva una segnalazione da parte del segretario generale della Uil Fpl, Fabrizio Danile, il quale ha inoltrate alle testate giornalistiche delle immagini preoccupanti di vere e proprie montagne di rifiuto indiffenenziato prodotto dal nosocomio. "E' una situazione ingestibile - dice - bisogna bonificare". Quello che si chiedono in molti oggi è: quando arriveranno le sanzioni anche per gli enti locali da parte del Comune? O si è trattato, ancora una volta, di un annuncio?

IL QUADRO REGIONALE Secondo round in 3 capoluoghi su cinque Licata riparte.
PALERMO. Unito, il centrodestra, si afferma nelle comunali in Sicilia trainato da Forza Italia e centristi. Catania docet.
La Lega rimane in stand by. Rispetto all'exploit delle Politiche e all'ottimo risultato delle Regionali di novembre, il M5s segna il passo aggiudicandosi al primo turno solo il comune dell'isola di Pantelleria con Vincenzo Campo, mentre a Ragusa, a guida pentastellata negli ultimi cinque anni, Antonio Tringali (22,67%) è costretto al ballottaggio con Giuseppe Cassi (20,83%). Arranca il Pd: i dem tengono a Trapani anche se avevano rinunciato al proprio simbolo avallando la scelta di Giacomo Tranchida (70;68%). Vanno al ballottaggio tre dei cinque capoluoghi di provincia: Ragusa, Siraeusae Messina. Nella città dello Stretto finisce l'era del sindaco "no Ponte" Renato Accorinti, solo quarto dietro a Dino Bramanti. Ad Acireale proseguirà nelle prossime due setti­mane il derby in famiglia tra i due cugini candidati alla carica di primo cittadino. Sarà infatti ballottaggio tra Michele Di Re e Stefano Alì, il primo espressione di una coalizione di 7 liste, tra cui Forza Italia e Viviàrno'Acireale espressione del Pd, il secondo sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Di Re è stato preferito da 11.322 elettori pari al 38,09 %, Alì da 6.406 raggiungendo il 21,55%. Ad Aci sant'Antonio successo al primo turno per Orazio Caruso (56,78% dei voti) supportato da liste civiche di centrosinistra. A seguire Antonio Di Stefano col 31,05% appoggiato da Forza Italia e da altri pezzi del raggruppamento politico di area berlusconiana. Il centrodestra diviso non ha subito traumi a , Belpasso. Daniele Motta ha staccato il biglietto, sfiorando il 60% delle preferenze. Vittoria della stessa coalizione, stavolta unita, anche a Biancavilla dove il voto ha premiato Antonio Bonanno (54,48%). Sarà terra di ballottaggio invece Adrano dove si troveranno di fronte Aldo Di Primo (36,8%) appoggiato da FI, Noi con Salvini e Udc e Angelo D'Agate; candidato del centrosinistra che ha fatto registrare al primo turno il 33%. Affermazione del centrodestra anche a Gravina di Catania con Massimiliano Giammusso, Enzo Magra a Mascalucia varca ampiamente la soglia necessaria arrivando al 50,76%. Per lui il supporto di cinque liste civiche di cui solo una sotto il 5% (4.42%). Licata, tornata al voto dopo la sfiducia , ad Angelo Candiano, ha eletto il forzista Pino Galanti che aveva il supporto anche di al tre 4 liste civiche. Per lui il 56% dei voti 9885 consensi, con un ampio margine su Annalisa Tardino (Fdl-Noi con Salvini) che si è fermata di poco sotto il 20%. Ballottaggio a Comiso per l'uscente Filippo Spataro Pd e Maria Rita Schembari del centrodestra divisi soltanto da 234 voti e a Piazza Armerina tra Mauro Di Carlo (23,3%) e Antonino Cammarata (centrodestra 17,24%). A Modica confermato il sindaco uscente Ignazio Abbate col 63% dei voti, sostenuto da liste civiche. Ampio lo scarto con il candidato del centrosinistra Salvatore Poidomani fermatosi al 22%. Anche a Riesi gli elettori hanno votato in termini di continuità. Confermato l'uscente Salvatore Chiantia con il 64,9%). Invece a Partinico, il centro più grosso del Palermitano dove si andava al voto, sarà un ballottaggio tra i due candidati più votati al primo turno a sancire il risultato tra 15 giorni. Si tratta di Maurizio De Luca (24,29%) e Pietra Rao (20,15%). Pippo Incatasciato ( 41 %) è il nuovo sindaco di Rosolini, mentre a Carlentini Giuseppe Stefio, in passato Segretario generale del centro siracusano è il nuovo primo cittadino dopo aver battuto con il 50% dei voti Giovanni Condorelli (17,4%)



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