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Rassegna stampa del 21 giugno 2018

GDS.it

Rifiuti in Sicilia, la guerra dei sindaci contro l'ordinanza di Musumeci
di Giacinto Pipitone

I sindaci siciliani provano a bloccare le nuove norme in materia di smaltimento dei rifiuti e raccolta differenziata. Ma il presidente non cambia idea e rilancia approvando in serata in giunta anche la riforma degli Ato. Come riportato nelle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola. Sotto accusa finisce l'ordinanza del 7 giugno scorso con la quale Musumeci ha rivoluzionato il sistema di raccolta e smaltimento introducendo obblighi stringenti a carico dei sindaci. Una ordinanza che assegna al governatore il potere di commissariare e dichiarare decaduti i sindaci che non rispetteranno la norma. Per questo l'Anci, l'associazione dei sindaci guidata da Leoluca Orlando, evidenzia «che non c'è stato invece alcun intervento della Regione sull'impiantistica mentre i Comuni sono costretti a conferire i rifiuti a distanze eccessive e a costi esosi». I sindaci contestano anche la mancata chiusura degli Ato: «I costi di tutto ciò non possono essere riversati semplicisticamente sulle amministrazioni locali».

Giornale di Sicilia

I nodi della regione
Dal m5s al pd: da sette mesi tutto fermo
La Finanziaria-bis torna in aula
Nella maggioranza è tregua armata

All'Ars i capigruppo decidono di riesaminare già martedì il testo bocciato. Miccichè, dopo la minaccia di dimissioni di Musumeci: tra noi tutto chiarito. Ma la tensione resta
Giacinto Pipitone - Palermo
Una tregua armata fra Musumeci e Forza Italia. Dopo la minaccia di dimissioni per far sciogliere il Parlamento, seguita al Ko sulla Finanziaria bis, il presidente della Regione  ha ottenuto che il disegno di legge torni in aula già martedì prossimo. È il testo che prevede la creazione del grande polo finanziario frutto della fusione fra Crias e Ircac e la chiusura dell'Ente sviluppo agricole: due misure ritenute indispensabili da Musumeci. Il testo prevede anche la tutela dei lavoratori storici della formazione, invocata ieri anche dalla Cgil che con Graziamaria Pistorino ha chiesto di approvare in fretta il provvedimento. E ci sono anche norme per i beni culturali e le partecipate. Ieri la conferenza dei capigruppo all'Ars ha deciso di riportare il testo in aula già martedì malgrado appena mercoledì fosse stato votato il ritorno in commissione che normalmente implica il rinvio di qualche mese. Invece Miccichè ha voluto tendere una mano al presidente della Regione, provando anche a stemperare la tensione: «Fra noi è tutto apposto, solo malintesi». Con la decisione di ieri Miccichè ha anche tagliato la strada ai grillini che hanno già pronto un testo di riforma dei rifiuti: Giampiero Trizzino aveva proposto di metterlo subito ai voti, anticipando quindi il testo del governo. Ma l'accelerazione non è passata. Tuttavia i rapporti fra Musumeci e Forza Italia restano tesissimi. Palazzo d'Orleans continua a vedere nell'ostruzionismo del principale alleato la vera causa della paralisi all'Ars. Secondo indiscrezioni già mercoledì notte ci sarebbe stata una telefonata di Miccichè a Musumeci. Ma lo stato maggiore forzista smentisce. Nel suo discorso post voto il presidente ha detto che si dimetterebbe, provocando lo scioglimento dell'Ars e nuove elezioni, se la fusione Ircac- Crias e la chiusura dell'Esa non venissero approvate. E ciò apre tante incognite sul voto di martedì. Perchè nessuno può prevedere se la debole maggioranza  farà quadrato su queste norme, che vedono già la influente contrarietà di Pd e grillini. Se Forza Italia, Udc e Popolari non voteranno compattamente con Fratelli d'Italia, Lega e Diventerà Bellissima ci sarà un nuovo Ko. Per di più oggi Musumeci riunirà tutti i direttori degli assessorati. Mercoledì notte, a caldo, era trapelata l'intenzione del presidente di rimuovere qualche big della dirigenza, vicino a Forza Italia, per dare una scossa almeno dal punto di vista amministrativo al governo. E bisognerà verificare se in attesa di martedì Musumeci eviterà ulteriori strappi. Per il resto non sono venuti meno neppure i dubbi dei forzisti verso il presidente. Il contestato feeling con grillini e Lega è stato quasi confermato da una frase di Musumeci che nel comunicato post voto all'Ars ha definito il suo «un governo del cambiamento ». Definizione analoga a quella che i grillini danno a Roma dell'esecutivo nazionale. I forzisti continuano a temere che il presidente voglia monopolizzare anche le nomine nel sottogoverno, a cominciare da quelle nella sanità. E poi Miccichè contesta a Musumeci «il mancato invio all'Ars delle riforme annunciate in campagna elettorale ». Da questo, secondo Miccichè, nascerebbe la paralisi dell'Ars. E proprio ieri Musumeci ha risposto facendo approvare in giunta la riforma dei rifiuti e quelle del diritto allo studio e della pesca. Basterà? L'opposizione attacca Musumeci. Per i grillini «non ci voleva la sfera di cristallo per prevedere che con una maggioranza così raccogliticcia sarebbe stato impossibile governare. Da sette mesi la Regione è ferma. Musumeci dia risposte ai siciliani o vada davvero a casa». Per Giuseppe Lupo del Pd «Musumeci non tenti di scaricare sul Parlamento e sulle opposizioni le carenze della sua maggioranza ma chiarisca piuttosto come intende andare avanti». Claudio Fava ricorda che «da mesi non si vota più una legge, da settimane l'Ars è bloccata sulla Finanziaria
bis che non riesce neppure ad essere discussa. E questo non per colpa della partitocrazia ma per una evidente collasso della maggioranza».

Rilancio dei piccoli centri. Maria Carcasio, coordinatrice regionale Aipa Sicilia: «La giornata di domenica è stata un grande successo e ha messo in relazione due diversi itinerari»
Sviluppo turistico ad Aragona e Comitini
I sindaci puntano sulla via Franchigena
Si spera anche sull'attrazione del Parco delle Zolfare

Alan David Scifo - Aragona
Aragona e Comitini a stretto contatto per lavorare su due diversi fronti: il parco minerario delle zolfare e la Magna via Francigena. Dopo l'enorme successo della camminata esplorativa che ha infatti ripercorso le vie delle zolfare, all'interno del parco minerario di Comitini, fino ai luoghi della Magna via Francigena di Aragona, entrambi i paesi puntano ancora una volta sui due percorsi per rilanciare il turismo. Tra i circa sessanta partecipanti alla camminata, considerata l'importanza dell'evento, era presente anche Maria Carcasio, coordinatrice regionale Aipa Sicilia, esperta dei siti minerari, che illustra il possibile futuro dei parchi minerari: «È stato un incontro positivo, che mette in risalto quanto stiamo sperimentando e messo in atto nella giornata dei parchi minerari che si è tenuta a Comitini - spiega - questa ampia partecipazione ci gratifica e ci fa comprendere che sul tema delle miniere si può realizzare un itinerario interessante seguendo la legge regionale 17/91. La giornata di domenica è stato un grande successo e ha messo in relazione due diversi itinerari, quello di Aragona e Comitini, che hanno permesso di conoscere aspetti più vari del territorio ». L'intenzione è quella di trasformare i parchi minerari in veri e propri centri turistici, capaci di attrarre numerose persone come dimostra l'iniziativa di domenica: «I parchi possono essere trasformati in attrazioni turistico culturali - spiega Maria Carcasio - che permettono di far sopravvivere testimonianze dell'estrazione dello zolfo, oltre a mettere in evidenza aspetti della storia e della letteratura che questi posti possono raccontare. Inoltre - continua la coordinatrice regionale Aipa Sicilia - questi tour ci permettono di osservare gli aspetti più eterogenei dei paesaggi che ci sono in Sicilia». Per rendere reale questo progetto serve la collaborazione, come hanno dimostrato gli enti comunali di Comitini e Aragona in questa occasione, con l'ausilio delle Pro Loco locali. «Questi percorsi si possono realizzare con lo spirito di collaborazione - conclude Carcasio - adesso bisogna lavorare sulla presentazione museografica che deve essere presente in ogni sito, così come il personale addetto. La nostra idea è un parco aperto con persone che possono dare informazioni e con accesso tramite biglietto. Dobbiamo impegnarci per rendere migliore la fruizione dei turisti, promuovendo iniziative del genere per il pubblico, permettendo ai comuni di agganciarsi ai centri turistici già presenti come la Valle dei Templi di Agrigento». La passeggiata ha interessato anche un altro punto di sviluppo del turismo del territorio, la Magna via Francigena che porta sempre più visitatori tra le strade dei paesi agrigentini. «E' stata una grande esperienza - dichiara Calogero Cacciatore, presidente del comitato Magna via Francigena Aragona - abbiamo dimostrato che il turismo sui percorsi religiosi è molto apprezzato, come insegnano i numeri dei visitatori che hanno affrontato la Magna via Francigena. Siamo contenti della collaborazione del Comune per questo progetto e auspichiamo che eventi del genere possano ripetersi. Dal nostro  punto di vista bisogna sfruttare le potenzialità di questo percorso per rilanciare il turismo nel nostro paese». Alla passeggiata era presente anche il sindaco di Aragona, Peppe Pendolino, che sta lavorando per aumentare il numero di alloggi presenti sul territorio al  fine di aumentare l'offerta per i pellegrini della Magna via Francigena. (*ADS*)

Comune. Si tratta di un immobile di 1000 mq, interamente riqualificato dal locale Archeoclub. Verrà inaugurato il 26 e 27 giugno prossimi. Sarà presente anche Tusa
Campobello, nasce il primo ostello della gioventù
Una scuola materna in disuso e vandalizzata diventerà un albergo low-cost e un centro internazionale per ragazzi

Paolo Picone - Campobello
Una scuola materna in disuso e vandalizzata diventerà ostello della gioventù. Alla presenza dell'Assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Sebastiano Tusa e di dirigenti di organismi eautoritàlocali,regionali, nazionali ed europei,oltre a docenti universitari ed esperti, verrà inaugurato, infatti, il 26 e 27 giugno prossimi, a Campobello di Licata, ilnuovo Centro giovanile internazionale Kalat, denominato «KISS - Kalat International Summer School». Si tratta di un immobile comunale di 1000 mq, interamente riqualificato dal locale Archeoclub, presieduto da Emilia Bella, attraverso i finanziamenti di Fondazione "Con il Sud" nel 2014 e del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2017. Il Centro Kalat, realizzato restituendo alla collettività una scuola dismessa, verrà utilizzato come ostello della gioventù e dopo essere stato recuperato strutturalmente negli anni scorsi, in questi ultimi mesi è stato dotato: di una foresteria per oltre 25 unità, una sala didattica, una sala conferenza, delle aree espositive, una cucina ed un bar, con lo scopo di contrastare la povertà educativa, favorire l'aggregazione giovanile internazionale e contribuire ad una gestione innovativa dei Beni Culturali in Sicilia. Partner del Progetto Kalat sono pure il Comune di Campobello di Licata e la Cooperativa Astra di Agrigento. In occasione della due giorni saranno proposte delle attività promosse dall'Archeoclub. Il 27 giugno è in programma un incontro tra l'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, e gli amministratori del territorio oltre a tavole rotonde sui beni culturali e le tecniche di studio; mentre il 26 a cura dalla cooperativa Astra, con relatori di Confcooperative Sicilia e di Mestieri Sicilia, si darà spazio ai temi della creazione di nuove imprese e delle diverse forme di tirocini formativi attivabili in Sicilia. Sempre a cura dell'Archeoclub, nei due giorni saranno previsti: l'apertura di una mostra fotografica sul territorio e un laboratorio internazionale con momenti ludici e ricreativi, come proiezioni di cinema d'animazione, giochi in ludoteca e degustazioni di ricette internazionali. L'evento è aperto a tutti e già dalle prossime settimane, nel Centro verranno tenuti corsi brevi e utili sulle soft-skills per i giovani e saranno accolte scolaresche, missioni universitarie e associazioni nazionali e straniere, oltre a gruppi e singoli  esperti interessati ad attività di valorizzazione, studio e ricerca nel territorio. L'Archeoclub di Campobello di Licata, presieduto da Emilia Bella, ha organizzato, tramite il Centro Kalat, dei campi di ricerca archeologica nel territorio agrigentino a cui, nel corso degli ultimi 10 anni, hanno partecipato più di 600 giovani italiani e stranieri. Negli anni scorsi, su iniziativa del centro Kalat sono stati approfonditi i temi del «Time Management» con il progetto Quantum Leap Trend, che ha avuto come scopo il perseguimento di tre obiettivi per incrementare: la capacità dei giovani di incidere (servizio Project); valorizzare l'attrattiva del territorio (Identity); incentivare l'occupazione e la cultura imprenditoriale tra giovani e studenti (Mentore). La prima azione strategica del servizio Project mira ad avviare due «infrastrutture culturali» di sostegno ai giovani ed allo sviluppo, si tratta di: una Rete locale, che vuole riuscire a collegare, per la prima volta nell'area, almeno cinquanta soggetti ed enti, tra i più aperti e propensi ad una collettiva messa in discussione di metodi e modi di fare e di pensare. Inoltre, la nascita di un Centro di documentazione con oltre 150 strumenti (software, banche dati, Dvd, pubblicazioni...) per la pianificazione, programmazione, progettazione territoriale ed il miglioramento individuale dei giovani. Una seconda azione di comunicazione, trasversale agli interventi ha riguardato le indagini conoscitive, su giovani, turismo e legalità ed alla produzione di tutti gli strumenti di analisi e comunicazione: sito internet, newsletter, pubblicazioni, sempre incentrati sulla condizione giovanile, percezione del turismo e della legalità. Una terza azione del servizio ha sviluppato azioni di informazione rivolte a qualificare giovani locali con seminari tecnici sulle tecniche di programmazione e progettazione. (*PAPI*)


Agrigentonotizie

Auto danneggiata a causa di una buca, il Libero consorzio cita il Comune

L'ex Provincia regionale chiede, al giudice di pace, di essere esonerata dal pagamento del risarcimento danni avanzato dal conducente della vettura.
Auto danneggiata a causa di una buca, il Libero consorzio cita il Comune. Il Libero consorzio chiama in causa, davanti al giudice di pace, il Comune di Agrigento. E lo ha fatto per essere esonarato dalla responsabilità di un incidente che, lungo la strada provinciale 15 C, ha provocato danni all'autovettura di un agrigentino. Un uomo che ha chiesto il risarcimento del danno di poco meno di 500 euro. La sua autovettura è finita, infatti, con una ruota all'interno di una grossa buca ed ha riportato danni. Il Municipio però non ci sta e il sindaco Lillo Firetto ha autorizzato la costituzione dell'ente, davanti al giudice di pace, ed ha conferito l'incarico di difesa e rappresentanza di palazzo dei Giganti all'avvocato Agata Vecchio.

LA SICILIA
QUESTURA Colmati i vuoti arrivati due nuovi funzionari.
Presentati, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta in Questura. I due nuovi funzionari della polizia di Stato, che andranno a dirigere due uffici fondamentali. Per l'occasione è stato lo stesso questore Maurizio Auriemma, e accanto lui, il vicario Felice Peritore, e il capo di gabinetto Carlo Mossuto, a presentare i due nuovi arrivati. Si tratta del commissario capo Francesco Sammartino, 38 anni, originario di Palermo, ma agrigentino di adozione, laureato in giurisprudenza, proveniente dalla Questura di Varese, daalcuni giorni, nuovo dirigente dell'Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico (sezione Volanti) della Questura di Agrigento. Sammartino, prima di transitare nel ruolo dei funzionari dopo avere superato il concorso, ha svolto servizio nel ruolo di agente della polizia di Stato, presso svariate sedi di servizio, ultima in ordine di tempo alla Squadra Mobile di Agrigento. Appena insediato, la scorsa settimana, ha coordinato l'arresto di due favaresi, bloccati a San Leone, mentre stavano mettendo a segno il furto di uno scooter. L'altro arrivato è il vice questore Luca Pipitone, 44 anni, di Roma ma di origine siciliane (il padre e la madre sono della provincia di Trapani), che dall'Ispettorato Polizia di stato "Senato della Repubblica" di Roma, andrà a dirigere il Commissariato di Sciacca. Pipitone,laureato in giurisprudenza, subentra Giuseppe Ruggiero, promosso Primo Dirigente e destinato ad altra sede di servizio. Entrato in polizia nel 1993 ha svolto vari incarichi, tra i quali al Reparto Mobile di Bologna e alla "Questura di Roma (Ufficio Immigrazione). Il Questore, inoltre, ha anticipato alcuni movimenti interni, a partire dal primo luglio, uno dei quali riguarderà l'arrivo di un nuovo dirigente al Commissariato di Canicattì.

PARCO MONTI SICANI
Si ricerca personale r.b) Parte del Parco dei Monti Sicani l'atto di interpello per il personale dirigente e del comparto, indirizzato ai comuni di Bivona, Burgio, Cammarata, S. Giovanni Gemini, S Stefano di Quisquina, Sambuca e al Libero Consorzio. "Questo Ente - si legge sulla nota - si trova privo di dotazione organica e figure professionali necessarie per l'istruttoria delle richieste di concessioni, patrocini, rilascio di nulla osta per l'esecuzione di opere ricadenti all'interno del Parco". La richiesta riguarda dirigenti e funzionari operanti nelle aree amministrative, tecnica, della pianificazione, programmazione e valorizzazione in considerazione "dell'imminente attivazione della sede del Parco a Bivona".


EMERGENZA SPAZZATURA Spunta bando ponte per continuare a garantire il servizio. Nella proposta previsto un maggior costo di quasi 2 milioni di euro e 35 operatori in più, l'ira di Firetto e Hamel.
RIFIUTI, SE OGGI VA MALE, DOMANI.... Comune e Srr non concordano sulle strategie da seguire per il nuovo bando definitivo ma anche su quello cosiddetto "Ponte", che dovrebbe servire per evitare il blocco del servizio di raccolta. Rifiuti, nonsi sono ancora risolti i problemi dell'appalto attualmente vigente che all'orizzonte si palesano nubi molto nere rispetto ad un inatteso "bando ponte" che potrebbe costare agli agrigentini molto caro. Come noto, il prossimo 21 luglio scadrà infatti il servizio attualmente in esercizio per l'igiene ambientale del nostro comune. Una data ampiamente nota, dato che la proroga fu fatta appunto per un anno esattamente nel luglio 2017, e rispetto alla quale si sta consumando adesso uno scontro istituzionale ad altissimo livello tra Comune e Srr. I fatti li desumiamo da una nota, che l'Ente ha inoltrato alla Società di regolamentazione rifiuti proprio ieri dopo essersi vista recapitare una proposta ritenuta "irricevibile" per la realizzazione di una gara d'appalto della durata di un anno dal valore di quasi 2 milioni di euro che dovrebbe essere bandita per coprire il periodo di vacatio tra l'attuale servizio e quello in corso di aggiudicazione per diversi comuni, tra cui Agrigento. Una scelta che contravviene, però, quanto finora sostenuto proprio dalla Società di raccolta rifiuti. Il Municipio è chiaro fin nella premessa: "nella nota acquisita ... a meno di refusi sfuggiti alla Srr Ato Ag4 ... si rinvengono contraddizioni e pericolose esposizioni su cui lo scrivente traccia come da seguito, rimarcando con fermezza ogni distanza". Ma cosa è successo? Il Comune, negli ultimi mesi, ha più volte ricordato alla Srr che il 21 sarebbe scaduto il contratto vigente. La società regionale, dal canto suo, ha sempre risposto che era sua la competenza a garantire la continuità del servizio e che sarebbe stato inutile fare una "gara ponte" per coprire l'eventuale vuoto derivante dalla non aggiudicazione del nuovo contratto sarebbe stato "poco efficiente e sicuramente antieconomico". Due giorni fa, secondo il Comune, la capriola all'indietro: "dietro ennesima sollecitazione dell'Ente .. la Srr ha indicato essere in fase di attivazione per la predisposizione della gara ponte" della durata di un anno e, dice il Municipio, "dal valore economico superiore da uno a quasi due milioni di euro rispetto all'attuale servizio e con contenuti progettuali non prima conosciuti e poco leggibili, diversi anche da quelli elaborati per la città di Agrigento dalla stessa Srr". Un aumento di costo che è connesso ad una crescita del personale impegnato, superiore di 35 unità a quelle attualmente in esercizio. Ma non solo: ma Palazzo dei Giganti nella nota firmata dal sindaco Lillo Firetto e dall'assessore Nello Hamel contesta come la Srr abbia avuto una atteggiamento contraddittorio, prima chiedendo al Comune indicazioni su come agire e poi avocando a sé tutte le competenze in merito ed escludendo "ogni possibilità di scelta del Comune in ordine al da farsi". Per questo, dice il Comune, "le condizioni sopra segnate destano perplessità di merito, di metodo e di tempistica" e, quindi "quale che sia la procedura che codesta Srr intenda seguire per garantire la continuità del servizio, questi deve essere assicurato ... a un costo non superiore a quello che l'ente ha previsto nel proprio piano finanziario 2018" che, ovviamente, è quello redatto su segnalazione della stessa Srr". Quale sarà la controrisposta lo sapremo nei prossimi giorni. GIOACCHINO SCHICCHI


INVITALIA: C'E TEMPO FINO AL 10 SETTEMBRE
Turismo enogastronomico, bando per start up. ROMA. "Food&Wine Tourism" è il tema della nuova sfida di FactorYmpresa Turismo, il programma promosso dal MiBACf e gestito da Invitalia che offre servizi di tutoraggio e contributi economici alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica, per far crescere qualitativamente l'offerta e rendere l'Italia più competitiva sui mercati. C'è tempo fino alle ore 12 del 10 settembre 2018 per rispondere alla call e presentare il proprio progetto di business sul turismo enogastronomico. Il MiBACT ha dichiarato il 2018 "Anno del Cibo italiano". Ciò la sfida un'opportunità per chi vuole misurarsi col tema in chiave di valorizzazione turistica Esperienza Turistica, Marketing & Export e Territorio, i temi sui quali viene chiesto agli startupper di elaborare proposte in grado di creare valore per innovare ed ampliare il portafoglio di prodotti turistici delle destinazioni italiane, offrendo esperienze turistiche enogastromiche competitive e di qualità; attivare azioni di ingaggio della domanda e di marketing in modo integrato sui mercati del turismo e della enogastronomia, ampliando le opportunità per destinazioni e imprese; valorizzare turisticamente i territori dotati di risorse enogastronomiche salvaguardando la sostenibilità ambientale, la garanzia di qualità sia dei prodotti che dei servizi, l'au-tenticità dello stile di vita e delle tradizioni. I 20 migliori progetti parteciperanno, a settebre, all'Accelerathon di Torino sul tema "Food&Wine Tourism". In una full immersion di 36 ore, startupper lavoreranno insieme a tutor e mentor di Invitalia per "accelerare" lo sviluppo dei loro progetti in grado di elevare la qualità e il tasso di innovazione del turismo enogastronomico e per migliorare le capacità del team di presentare il progetto a potenziali investitori/partner/clienti. Le 10 migliori startup riceveranno un sostegno finanziario di 10.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del progetto imprenditoriale.


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