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Rassegna stampa dal 23 al 25 giugno 2018

Giornale di sicilia

Sabato 23 giugno 2018


Fondi UE, la sicilia si gioca parte del futuro
Lelio Cusimano

Per la Sicilia, alle prese da anni con difficoltà e lentezze nella spesa dei Fondi europei, il prossimo programma UE per gli anni 2021-2027 sarà un passaggio storico; se ne parla a Bruxelles in questi giorni. Peccato, osserva Il Sole 24 Ore, che arriviamo all'appuntamento senza la dovuta attenzione dei partiti di Governo, in tutt'altre faccende affaccendati. Forse quella dei Fondi europei non è considerata materia da battere i pugni sul tavolo, ma la Sicilia - per dimensione territoriale, per numero di abitanti e per le condizioni di sviluppo ritardato - ha un bisogno vitale delle risorse che arrivano dall'Europa. Un recente documento della Camera dei Deputati segnala, per il prossimo ciclo di Fondi europei, un taglio nello stanziamento ma annuncia, fortunatamente, un incremento del fondo  di sviluppo (Fesr) da 199 a 226 miliardi e del fondo per l'occupazione (Fse) da 83 a 101 miliardi; siamo ancora alla fase della trattativa, cui seguirà la ripartizione delle somme tra le regioni, ma forse si allontana lo spettro, paventato da molti, di un ridimensionamento dei Fondi. È una buona notizia per letante necessità della Sicilia; a cominciare dal fatto che, per numero di giovani che non lavorano e non studiano, l'Isola è la terzultima tra le 263 regioni europee. Soltanto la Guyana Francese e la regione bulgara di Severozapaden vanno peggio! Tra i tanti mali della Sicilia, quello dei giovani senza lavoro è forse il peggiore; e tuttavia non è senza rimedio, purché si metta mano a un programma d'investimenti, infrastrutture e promozione dell'istruzione, rinunciando definitivamente a fare della Regione il primo datore di lavoro (pubblico) dell'Isola e agendo  sulla tempistica e la qualità dei fondi europei. A favore di questa prospettiva, ora giocano l'incremento (possibile) dei Fondi europei e la riforma delle procedure regionali. In attesa che si definisca il quadro delle risorse UE disponibili e con l'auspicio che - esauritasi l'ennesima tornata elettorale - il Governo italiano metta in moto il Parlamento e presìdi meglio i tavoli europei, sarebbe utile per la Sicilia completare la vasta riforma, già in fase avanzata, per rendere più funzionale la macchina amministrativa delle procedure. Nel passato ha pesato la tardiva assegnazione delle risorse europee ai vari Dipartimenti regionali; nel ciclo in gestione (2014-20) i ritardi sono tutti del Commissione e del Parlamento europei, che hanno pubblicato i Regolamenti ad appena 9 giorni dalla data di avvio di spesa, per tacere di un altro anno di ritardi, dopo che il Governo Renzi decise di destinare una parte dei fondi europei al finanziamento di programmi complementari. Nel passato ha pesato anche il mancato rinnovo del contratto per garantire alla Regione l'Assistenza tecnica esterna, che ha finito per sottrarre le indispensabili competenze. Nel ciclo in  atto, il 14-20, la disponibilità dell'Assistenza tecnica ha supportato, invece, il tempestivo avvio delle procedure. Nel passato ha pesato, poi, la disomogeneità tra i vari Dipartimenti nelle modalità di redazione dei Bandi e degli Avvisi; ora, per la prima volta, sono stati approntati un manuale di attuazione ad uso degli Uffici, un manuale ad uso dei beneficiari ed uno, infine, per omogeneizzare  anche le procedure di controllo.Nel passato ha pesato la complessità delle procedure di controllo da parte degli Uffici di Ragioneria e della Corte dei Conti che spesso si sovrapponevano. Anche queste criticità sono però superate dalla norma regionale del 2017, che renderà parallele le procedure tra Ragioneria e Corte dei Conti. Nel passato hanno pesato, infine, i reiterati avvicendamenti di Personale nelle posizioni apicali dei Dipartimenti regionali e nelle strutture intermedie anche se dal «valzer» sono rimasti esclusi almeno i Vertici della Programmazione, con effetti visibili nella fase finale del precedente ciclo di spesa. Non siamo ancora alla soluzione di tutti i problemi. Basti pensare, ad esempio, al Decreto legislativo 118 che ha introdotto procedure cervellotiche e sfibranti, i cui effetti si riverberano anche sul ciclo di spesa 14-20. Continuano comunque a incidere negativamente una serie di altri fattori, come l'infelice scelta di prepensionare in massa dirigenti e funzionari, sguarnendo il fronte delle (poche) competenze tecniche dell'Amministrazione regionale. Continuano a pesare le criticità dei Comuni per l'insufficiente bagaglio delle competenze interne. Le lentezze nelle procedure autorizzative, specie quelle ambientali o delle Soprintendenze, continuano ad allungare i tempi. Si avverte infine la mancanza di supporti informatici per lo scambio della documentazione tra i Dipartimenti, le Ragionerie e la Corte dei Conti.... magari qualcuno si preoccupa all'idea di mandare in soffitta la figura del «camminatore» regionale. La Sicilia si gioca una fetta importante del proprio futuro sul tavolo della tempestività e dell'efficienza della spesa dei Fondi europei. Se con queste prossime, importanti risorse si decidesse di giocare soltanto la carta dello sviluppo, la risposta del territorio (imprese ed enti locali) potrebbe soddisfare le attese ma se, viceversa, i fondi per gli investimenti dovessero essere dirottati (per esempio) al pagamento dei debiti, allora dovremmo abituarci presto a farne a meno.

Il caso. Dopo il referendum per mettere insieme San Giovanni Gemini e Cammarata ora spunta l'ipotesi fra Grotte e Racalmuto
Comuni in provincia, altre prove di possibili unioni

La prima proposta - allora si parlava di «condivisione intercomunale » - venne lanciata nel 1986. A farlo fu l'allora sindaco di Racalmuto Lillo Sardo. Si ipotizzava, trentadue anni fa, la creazione di un consorzio fra Comuni. E non se ne parlò soltanto a Racalmuto e a Grotte, ma anche a Comitini, Favara e Castrofilippo. Un'idea ben presto sfumata però per mancanza di riferimenti regionali. Tre anni fa, l'ipotesi - mentre la rettifica dei confini diveniva sempre più infuocata - venne rispolverata da «Malgrado Tutto», il giornale nato con la  collaborazione dello scrittore Leonardo Sciascia. Se ne parlò, ci si infuocò anche per taluni aspetti, ma poi - ancora una volta - l'idea tramontò. Negli ultimi giorni, da Racalmuto - la lettera indirizzata al neo sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza è del racalmutese Calogero Bongiorno - è stata nuovamente lanciata l'idea. «L'ipotesi dell'unificazione è affascinante e va valutata sul mediolungo termine - ha detto ieri il neo sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza - . Si tratta del resto di una scelta importante che riguarda il nostro futuro e che, dunque, deve essere condivisa dai cittadini». Provvidenza, durante la campagna elettorale, aveva manifestato interesse sulla verifica della possibilità di consorziare i Comuni per garantire, migliorandoli, alcuni servizi. L'ipotesi, di fatto, torna a dividere, ed anche pesantemente, i favorevoli e i contrari. Da un lato c'è, insomma, chi ne fa una questione esclusivamente di campanilismo e di identità storico-culturale. Dall'altro, invece, chi intravede possibilità  economiche visto che i piccoli Comuni sono tutti in gravi difficoltà economiche. Il dibattito insomma si è riacceso. E al momento è soltanto tale, anche perché non c'è nessun coinvolgimento degli organi istituzionali. Racalmuto e Grotte, come molte altre realtà limitrofe (Agrigento e Favara ndr.), per anni hanno combattuto una vera e propria «guerra» per i confini: per la zona di Fico Fontanelle in particolare. Contrada che è di competenza comunale di Racalmuto ma che si interseca perfettamente nel territorio di Grotte. L'amministrazione  comunale di Grotte - era il 2009 - chiedeva a quella di Racalmuto di indire un referendum consultivo. Una richiesta che, poi, venne anche spostata alla Regione e l'assessorato regionale agli Enti locali, allora, in quello che fu un colpo di scena, nominò un commissario  ad acta. Il consiglio comunale di Racalmuto, sempre nel 2009, riunendosiin fretta e in furia, deliberò un secco «no» alla richiesta di rettifica  dei confini. Proprio la questione dei confini sembra certamente non essere una buona premesse per arrivare a quella che, invece, è una vera e propria fusione. «Prima che di integrazione tra amministrazioni comunali occorrerebbe parlare di integrazione di programmi che abbiano come obiettivo la promozione e la gestione di progettualità locali per dare risposte e venire incontro ai reali bisogni del territorio» - aveva scritto lo scorso anno Lillo Sardo, colui che nel 1986 lanciò la primissima proposta di consorzio - . (*CR*)

Turismo. Sono dislocate in diversi centri: nell'Agrigentino disponibili 18 mila posti letto
Cinque nuove strutture ricettive

Classificate nel mese di giugno, dal settore «Promozione turistica  ed attività economiche e produttive», cinque nuove strutture ricettive che confermano la dinamicità del settore in provincia di Agrigento. Il settore turistico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha concluso l'iter per la classificazione di cinque nuove strutture e una riclassificazione di una struttura esistente, nelle tipologie di B&B e Case per Ferie, per un totale di 52 posti letto. Queste le nuove strutture ricettive: «La casa di Anthea» situata ad Agrigento in via Callicratide n. 64, nella tipologia di B&B, classificazione tre stelle con una disponibilità di due posti letto; «Holiday Home Seccagrande», ubicata a Ribera in via Raffaello Sanzio, nella tipologia di Case per Ferie, classificazione una Stella, con una disponibilità di diciassette camere e ventiquattro posti letto; «Belvedere sulla Valle  » sita ad Agrigento in via Dante Alighieri n. 5 nella tipologia di B&B classificazione tre stelle con  una disponibilità di n. 4 quattro camere e sette posti letto; «Batara » sita ad Agrigento in via Ficanin. 34, nella tipologia di B&B  classificazione tre stelle con una disponibilità di quattro camere e dieci posti letto; «Vistamare» sita in Agrigento via Belvedere n. 96, nella tipologia di B&B, classificazione tre stelle con una disponibilità  di due camere e quattro posti letto. Inoltre è stata riclassificata la struttura ricettiva denominata Villa Sole sita a Siculiana in contrada Torre Salsa, nella tipologia B & B, tre stelle, con una disponibilità di tre camere e otto posti letto.
Attualmente, grazie anche alle nuove classificazioni, la provincia di Agrigento può contare su 18.835 posti letto.


Domenica 24 giugno 2018

Menfi - C'è il «Tarta World», animazione in spiaggia

Oggi, dalle 8,30 in poi, si svolge a Menfi il Tarta World. Animazione sulle spiagge con giochi e laboratori sulle tematiche ambientali e in particolare  sulla biodiversità marina. Gli animatori sono Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta. Domani il
Tarta World sarà a Sciacca. (*ACAS*)

Lampedusa, l'isola sommersa dall'immondizia
Ieri e venerdì i sedici netturbini in servizio hanno incrociato le braccia. Reclamano il pagamento degli stipendi arretrati

Concetta Rizzo Lampedusa
Per due giorni - venerdì e ieri - hanno incrociato le braccia. Reclamando  il pagamento degli stipendi arretrati, i 16 netturbini in servizio a Lampedusa non hanno raccolto - come da sciopero proclamato - i rifiuti. L'isola -a stagione turistica avviata - si è risvegliata, ieri, quasi sommersa dall'immondizia. Lo scorso 12 giugno, nel proclamare lo sciopero, il sindacalista dell'Usb, Aldo Mucci, aveva annunciato inoltre  che i lavoratori fino alla fine del mese non avrebbero più fatto alcuno straordinario. In realtà, oggi, giorno festivo e quindi da considerarsi straordinario, i netturbini garantiranno i servizi essenziali. E lo faranno per due motivi: primo perché gli  operatori ecologici, che pur reclamano quello che è un loro diritto, non vogliono danneggiare l'immagine di un'isola turistica. E secondo perché, a qualcuno di loro, è già arrivata  la seconda preannunciata mensilità arretrata. Intanto, il sindaco di Lampedusa Totò Martello pare che all'inizio della prossima settimana sarà in Regione per cercare di sbloccare i soldi che devono  arrivare al Comune delle Pelagie. «Quando i lavoratori, nelle scorse settimane, hanno dato mandato alla Usb di proclamare una giornata di sciopero, a seguito del mancato  pagamento di quattro mensilità e di quattordicesima, le aziende che operano a Lampedusa hanno immediatamente promesso agli operatori ecologici il pagamento di due stipendi - ha ricostruito, ieri, Aldo  Mucci, i passaggi della vertenza - . Il giorno dopo lo sciopero, i lavoratori, non tutti, hanno ricevuto una mensilità e non due come promesso. Si ha notizia - spiega il sindacalista Aldo Mucci - che sono stati pagati i lavoratori di Iseda e Seap. Nel frattempo, lo scorso 12 giugno sono stati proclamati altri due giorni di sciopero: quello di ieri (venerdì ndr.) e quello di oggi (ieri ndr.) e l'astensione dallo straordinario fino al 30 giugno. Si tratta, in questo caso, di uno sciopero indetto regolarmente con comunicazione alle aziende, al sindaco e per conoscenza alla commissione  di garanzia sciopero di Roma e alla Prefettura di Agrigento. Soltanto oggi (ieri ndr.)-prosegue Aldo Mucci - alcuni lavoratori hanno ricevuto il secondo mandato di pagamento. Si ha notizia che sono stati pagati i lavoratori di Iseda e Seap. Nonostante la domenica sia considerata giornata di straordinario, i lavoratori garantiranno i servizi essenziali. Ci auguriamo che a fine mese - conclude il responsabile della Usb, citando l'articolo 36 della Costituzione - vengano pagate le restanti mensilità, altrimenti i lavoratori  si fermeranno ancora una volta". Soltanto quando tutti gli operatori ecologici incasseranno la seconda mensilità promessa, le imprese dovranno pagare - sempre come arretrati -gli stipendi di aprile e maggio e la quattordicesima. Lampedusa, ieri, intanto, dopo due giorni di sciopero, era sommersa dalla spazzatura. E sull'isola - squisitamente a vocazione turistica - la polemica era infuocata. Di fatto, naturalmente, gli isolani hanno un unico grande terrore: che la stagione turistica appena iniziata venga pregiudicata da una cattiva immagine. La vertenza resta comunque aperta. I netturbini - tutti - aspettano di incassare quanto promesso negli scorsi giorni e tutte le altre spettanze. (*CR*)

Lunedì 25 giugno 2018

Il ministro Bongiorno
«Furbetti del cartellino, stretta in arrivo»

Ispezioni a sorpresa e impronte digitali contro i furbetti del cartellino, valutazioni degli utenti contro i raccomandati, leggi «più chiare e liberali » contro i corrotti, cambio di rotta per la riforma del Corpo forestale  e lavoro più agile per le donne: la titolare del ministero della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, annuncia un «cambio di passo». Il primo atto saranno «sopralluoghi a sorpresa, ma nulla di punitivo».  

Bagnini, manca anche il bando
Lo scorso anno il servizio di monitoraggio, vigilanza e salvataggio dei bagnanti in difficoltà partì - sugli arenili che vanno dalla zona del Caos a contrada Zingarello, passando naturalmente da San Leone, - all'inizio del mese di agosto. Nel 2016, invece, addirittura il 12 agosto. Il «copione» - anche quest'anno - sembra essere rimasto sempre lo stesso. Ancora non c'è neanche il bando pronto per avviare l'aggiu -  dicazione del servizio. L'amministrazionecomunale si sta, però,  mobilitato per fare in modo di rispettare la legge, garantendo il salvataggio e la vigilanza delle spiagge libere. E lo sta facendo nonostante i problemi economici. Difficoltà che, in merito a questo servizio, sono causate anche dall'assenza di fondi da parte della Regione e dell'ormai ex Provincia regionale. Nel frattempo, però, su San Leone - secondo quanto è stato deciso in sede di comitato  per l'ordine e sicurezza  pubblica - sono stati potenziati, esattamente per come era statorichiesto alla fine dello scorso maggio dal sindaco Lillo Firetto, gli accurati controlli per prevenire quello che è sempre stato un fenomeno dilagante: l'abusivismo commerciale.
Il Comune e i baywatch
La legge regionale, istitutiva del servizio, prevede normalmente un tempo minimo di 60 giorni. Ad Agrigento, il servizio durerà, invece, verosimilmente come accadde anche lo scorso anno, un mese. E questo proprio per la mancanza dei soldi necessari. La spesa per il servizio, in linea teorica, dovrebbe essere così ripartita: un terzo a carico della Regione,  un terzo a carico dell'ex Provincia regionale ed un terzo a carico di palazzo dei Giganti. Anche quest'anno, però, ci sono state, ed ancora vi sono, gravi difficoltà economiche e il Comune sembra proprio che - ancora una volta - se ne farà carico da solo. E lo farà facendo sacrifici e cercando di trovare, raschiando il fondo del barile, le risorse necessarie. Sembra  verosimile, inoltre, mancandoancora il bando di gara che dovrà poi chiaramente essere aggiudicato ad una coop, che il servizio monitoraggio, vigilanza e salvataggio dei bagnanti in difficoltà  non potrà che prendere il via nel mese di agosto. Una scelta forse anche inevitabile visto che si tratta del mese più caldo. E non  soltanto climaticamente parlando, ma perché è quello che coincide con le ferie della maggior parte di persone.
Un trend immutabile
Anche nel 2015 del servizio di vigilanza e salvataggio si iniziò a parlare dopo la metà di giugno. Nel 2014, invece, il servizio venne aggiudicato a fine luglio. In ritardo,  dunque, rispetto all'effettiva frequentazione degli arenili da parte dei bagnanti. A palazzo dei Giganti, ancora una volta, si sta cercando di fare in fretta per far collimare le esigenze burocratiche  ed economiche con l'estate balneare.
Guerra all'abusivismo
Vigilanza pomeridiana e notturna interforze. A metterla in atto, a partire dalle ore 16 di sabato  e per tutta la notte, sono stati i carabinieri, la polizia municipale e la Guardia di finanza. Squadre che hanno letteralmente presidiato San Leone con decine e decine di posti di blocco. Questo, naturalmente, per garantire l'ordine pubblico ed evitare liti, scazzottate o addirittura risse. Letteralmente rastrellato poi il lungomare Falcone-Borsellino per evitare il «classico« montaggio di bancarelle da parte degli ambulanti abusivi. Iniziative queste che erano state esplicitamente richieste, lo scorso fine maggio, dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto e che erano state oggetto di un  comitato per l'ordine e la sicurezza pubblico svoltosi in Prefettura.  Il problema era stato sollevato anche all'inizio dello scorso aprile dalla Confcommercio di Agrigento che aveva chiesto - per  fronteggiare il degradante quadro di illegalità - un vertice al questore Maurizio Auriemma. (*CR*)

Sciacca
Al lido Marangani il Tarta-World

Domani mattina, dalle 8,30 in poi, si svolge a Sciacca il Tarta World. Animazione al lido Maragani con giochi e laboratori sulle tematiche ambientali e in particolare sulla biodiversità marina. Gli animatori sono Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa
Maietta. Partecipazione libera. (*ACAS*)

Ambiente.
La richiesta del permesso di ricerca per sali potassici e alcalini sul territorio dei Comuni di Ribera e Cattolica presentato dalla General Mining Research Italy srl
Trivelle alla foce del Platani, si mobilita il Wwf

Giuseppe Mazzotta: «Compatti per dire no, sottolineo che siamo a ridosso della riserva naturale». Esperti a confronto
Calogero Giuffrida - Cattolica Eraclea
Si mobilità il movimento che dice «no» alle trrivelle in uno dei punti più belli dell'Agrigentino. «Compatti per dire no alle trivelle a ridosso della riserva naturale della foce del Platani». Lo  ha detto il presidente del Wwf Sicilia Area Mediterranea Giuseppe Mazzotta a margine di un incontro ad Eraclea Minoa che ha visto riuniti attorno a un tavolo ambientalisti, rappresentanti di diverse associazioni, tecnici e amministratori.  «Un tavolo tecnico - vie - ne spiegato in una nota - per scambiarsi le informazioni sulle azioni da porre in essere per contrastare la richiesta del permesso di ricerca per sali potassici e alcalini Eraclea in territorio dei comuni di Ribera e Cattolica Eraclea presentato dalla General Mining Research Italy srl. Le trivellazioni sono  propedeutiche all'insediamento di un'industria mineraria proprio a confine con i siti di Natura 2000, protetti dalla Comunità Europea, e a ridosso della riserva naturale orientata Foce del Fiume Platani».  Hanno partecipato all'incontro, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale di Ribera, Giuseppe Tortorici, il sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino, il presidente del consiglio  comunale cattolicese Giusy Alagna, il dirigente dell'ufficio tecnico comunale Giovanni Campisi, il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Giuffrida.  Tra gli ambientalisti, oltre al presidente del Wwf Sicilia Area Mediterranea che ha coordinato i lavori, Emanuele Siragusa e Domenico Macaluso, responsabili scientifici della stessa associazione, Giacomo Burreci per la Confederazione Italiana Agricoltori,  Giuseppe Pasciuta per il Consorzio  Arancia di Ribera Dop, Daniele Gucciardo e Raffaella Giambra per Legambiente, Calogero Segreto e Umberto Marsala per Italia Nostra. «È stato preso atto - si legge nella  nota - dei contributi scritti dell'ingegnere Mario Di Giovanna, esperto indipendente, e dell'ingegnere Gianluigi Pirrera, vice presidente dell'Associazione Italiana per l'Ingegneria Naturalistica. Per la politica sono stati acquisite le posizioni del M5s, per il tramite degli onorevoli Matteo Mangiacavallo, Giovanni Di Caro e Rino Marinello, del Pd, il cui parlamentare regionale Michele Catanzaro si è fatto promotore di un'interpellanza parlamentare, e poi ancora l'onorevole Carmelo Pullara (Popolari e Autonomisti) che ha dato la propria disponibilità a promuovere azioni proficue ad ostacolare il progetto, infine l'ex depuitato Angelo Capodicasa, che si è impegnato a coinvolgere l'onorevole Claudio Fava in questa battaglia. Tutte le forze politiche, quindi, da destra a sinistra, concordi nel ritenere il tentativo di trivellazioni assolutamente inopportuno per ilo territorio di Dedalo e Minosse». È stato annunciato per martedì un apposito consiglio comunale a Ribera, mentre a Cattolica Eraclea sarà convocato nei prossimi giorni. «Medesimo appello - viene spiegato nella nota del Wwf - sarà fatto all'amministrazione e al consiglio comunale di Montallegro,  interessato per l'aderenza del progetto al laghetto Gorgo e a suoi più preziosi territori. Le motivazioni di contrarietà hanno toccato vari aspetti, quali ad esempio la zona turistica appena individuata dal Prg di Cattolica Eraclea  appena adottato, e poi zone archeologica,  paesaggistiche, di fragilità idrogeologica e un'infinità di altri motivi che preoccupano le comunità locali non soltanto in termini ambientali, ma soprattutto agricoli ed economici ». (*CAGI)

23 Giugno - sabato
LA SICILIA
FINE SETTIMANA INTENSO PER ALLIEVI E DOCENTI
   Il Toscanini in campo con 2 concerti. RIBERA. Proseguono gli eventi dell'istituto superiore di studi musicali "Arturo Toscanini" in questo fine settimana con programmi diversificati e con il coinvolgimento del dipartimento degli strumenti a tastiera e dell'orchestra da camera e dei solisti del conservatorio. Due concerti saranno tenuti a Ribera e a Sciacca. Oggi alle 18, presso l'auditorium dell'istituto, il concerto "Piano Time" vedrà protagonisti alcuni dei giovani interpreti delle classi di pianoforte dei docenti Maestri Mario Arcidiacono e Mariangela Longo e cioè Sa brina Ciliberto, Giulio Lodato, Elyana Mongiovì,Ginevra Lauria, Andrea Lodato Mario Filiberto, Eliana Borsellino, è Calogero Lupo, Alessio Francolino, Giuseppe Francolino, Giuliana Arcidiacono. I giovani eseguiranno musiche di diversi autori. Aprirà il concerto il coro dell'istituto curato e diretto dalla Prof.ssa Grazia Maria Russo che eseguirà alcuni brani della messa jazz "A little jazz Mass" di Chilcott. Domani domenica, alle ore 21,15 presso l'atrio del multisala Badia Grande, in collaborazione con il comune di Sciacca e Skenè Academy, lo spettacolo "Sospiri e Inganni" vedrà sul palco l'orchestra da camera "Toscanini" diretta dal Maestro Roberta Faja coadiuvata dal Maestro Giuseppe Montagne (controtenore solista) e dal pianista accompagnatore Maestro Giusy Ines Tuttolomondo, entrambi collaboratori del relativo Laboratorio/Masterclass. EMANUELA MINIO
IL VICE PRESIDENTE DEL FAI MARCO MAGNIFICO ieri ad Agrigento ha incontrato il sindaco Firetto. IL FAI VUOLE ANCHE ENTRARE IN CITTÀ. E' interessato al Palazzo dei Filippini per realizzare un museo della città. Il Fai nazionale è interessato alla gestione dell'ex Collegio dei Filippini per realizzare un "museo della città". Della possibilità hanno discusso ieri mattina il sindaco Lillo Firetto e il vicepresidente esecutivo del Fondo per l'Ambiente italiano, Marco Magnifico, ad Agrigento per un incontro istituzionale con l'Amministrazione. Se Magnifico, incalzato dai cronisti, non ha voluto spiegare i dettagli della vicenda, più generoso è stato il primo cittadino, che, durante un evento sul centro storico svoltosi appunto dentro l'ex Collegio dei padri filippini ha spiegato che vi era l'interesse concreto del Fai per la struttura, stante che le collezioni Sinatra, conservate al secondo piano dell'edificio (e perennemente minacciate nella loro integrità dalle alte temperature che vi si registrano in estate) saranno poi spostate al Museo civico, una volta completato. L'idea di promuovere un affidamento a privati di Filippini e Santo Spirito. del resto, non è un segreto: è stata la stessa Giunta comunale a dare indirizzo ai dirigenti alcune settimane fa di realizzare specifici bandi per individuare enti, associazioni o cooperative che avrebbero potuto gestire e far fruttare questi piccoli gioielli, negli anni sostanzialmente sottoutilizzati. L'impegno del Fai potrebbe però andare anche oltre, stante che dentro l'edificio di via Atenea si punta a realizzare un "museo della città", progetto inserito nel dossier di candidatura di Agrigento a Capitale della Cultura e che puntava 'a rea­lizzare uno spazio espositivo in cui poter raccontare l'evoluzione del territorio. Magnifico, che ha visitato i cantieri del museo civico, l'ipogeo dell'Acqua amara, i nuovi scavi nel quartiere Ellenistico Romano e, ovviamente, la Kolymbetra (parlando anche della tanto attesa campagna di scavi che dovrebbe indagare sulla storia dell'antica vasca-giardino) ha speso per Agrigento parole di grande apprezzamento, rimarcando un concetto a lui caro: "Agrigento non è solo Valle dei Templi - ha detto -. Questa è una città che pulsa, che è attraversata da un'energia nuova, da un entusiasmo che non può non derivarle dalla sua storia pazzesca e quindi dopo il nostro impegno nella Kolymbethra stiamo pensando di investire qui in centro storico perché pensiamo che sia fondamentale raccontare a chi viene qui ad Agrigento i 2600 anni di storia di una delle città più importanti del Mediterraneo. Oggi il visitatore disattento pensa che Agrigento sia solo la Valle dei Templi, ma non è così. Agrigento è una cosa unica, e la sua storia va raccontata perché non si pensi che sia solo templi", Colle e Valle, insomma, vanno ricollegati, e, dice Magnifico, in tal senso si sta lavorando ad esempio con gli interventi di contrada San Nicola . G.S.

24 giugno - domenica
AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca / Aragona SPROFONDA UNA STRADA PROVINCIALE, L'APPELLO: "STATI TUTTI MOLTO ATTENTI" E' stata richiamata anche l'attenzione dei pellegrini della Magna via Francigena che passano proprio da quella via. Sprofonda la strada di contrada Carbonaro: quella che dal cimitero di Aragona porta verso Joppolo Giancaxio. Una grossa voragine si è già aperta, ma dissesti e avvallamenti sono ben visibili ovunque. La polizia municipale ha già transennato la gigantesca e profonda buca ed ha collocato i cartelli di pericolo. Il tutto, naturalmente, per mettere la zona in sicurezza ed evitare rischi. Si tratta di una strada provinciale - ha detto, in un video appositamente realizzato, Raimondo Collura - e quindi dovrà essere questo ente ad occuparsene. Nel frattempo, stati tutti molto attenti. Compreso i pellegrini della Magna via Francigena che passano proprio da questa strada". A determinare il cedimento del manto stradale è stato il maltempo degli ultimi giorni che s'è abbattuto anche ad Aragona come nel resto della provincia.

LA SICILIA
DAL GIUDICE DEL LAVORO IMPIEGATI DEL LIBERO CONSORZIO
Buoni pasto, contro sospensione. Il "buono pasto" è sacro per chi lavora, specie negli enti pubblici. Talmente sacro che quando il datore di lavoro lo toglie, tra i dipendenti saltano i nervi. E tra gli impiegati del Libero Consorzio di Agrigento i nervi sono talmente saltati da avere dato mandato all'avvocato Grazia Marchese di portare i vertici dell'ente dinanzi al giudice del lavoro. Chiedono al giudice di dichiarare come illegittima la sospensione dell'erogazione dei buoni e conseguentemente condannare il Libero Consorzio a erogare e corrispondere i buoni stessi dal giugno 2015 a oggi, condannando l'ente al risarcimento del danno che i dipendenti hanno subito. Il tutto da liquidare in via e­quitativa e nella misura che il giudice riterrà congrua. Del resto, senza buono pasto i dipendenti dell'ex Provincia regionale hanno ovviamente dovuto arrangiarsi con le proprie risorse finanziarie, come del resto fanno tutti coloro i quali non lavorano in enti pubblici. Ovviamente il Libero Consorzio che decise di tagliare i buoni pasto (verosimilmente) per limitare al massimo le spese, è stato costretto a doversi difendere dinanzi al giudice del lavoro, affidandosi a un legale per gli adempimenti del caso. Facile immaginare il danno che potrebbe arrecare un eventuale soccombenza dell'ente dinanzi alle richieste di rimborso dei buoni pasto non erogati dal 2015 a oggi, quindi oltre tre anni, con annesso risarcimento dei soldi che i dipendenti avranno certamente contabilizzato per farseli rimborsare al momento debito. La parola adesso passa al giudice del lavoro, per accertare se i dipendenti siano legittimati a mangiare a spese (anche parziali) dell'ente che li fa lavorare o se dovranno continuare a portarsi il cibo da casa o recarsi al bar/ristorante gradito. F.D.M.

LIBERO CONSORZIO
   Un bando per attestato idoneità trasportatore. Approvato dal Settore "Turismo Attività Produttive, Trasporti, Programmazione e Politiche Comunitarie di Agrigento il bando della seconda sessione degli esami per il conseguimento dell'attestato d'idoneità professionale per l'esercizio dell'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada. Il bando attualmente è visionabile nel sito internet del Libero Consorzio nella sezione "Albo pretorio". Possono partecipare agli esami della seconda sessione 2018 tutti coloro che sono in possesso, alla data del 15 luglio 2018, dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado. La domanda corredata della documentazione richiesta dovrà pervenire, a mezzo servizio postale o brevi manu, entro le ore 12 del 15 luglio 2018 al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

OLTRE AI PROBLEMI CON IL MARE, C'E ANCHE QUELLO DEGLI ARENILI Spiagge, nuovo appello del Sib per la bonifica. Oltre alla qualità dell'acqua, è necessario avviare il servizio di pulizia delle spiagge libere ungo i ventiquattro chilometri del litorale. Una bonifica dopo la stagione invernale non è stata fatta e l'impressione è che, anche quest'anno, sarà il Comune a sostituirsi al Libero Consorzio di Agrigento come già accaduto negli anni passati. Solleciti di intervento sono arrivati da diversi gestori di stabilimenti balneari. A prendere nuovamente posizione - come successo sul finire del mese di maggio - è la segreteria agrigentina del Sindacato Italiano dei Balneari rappresentato dal licatese Angelo Biondi, che lancia un nuovo appello. "La situazione di alcune spiagge (Poliscia, Pisciotta) è drammatica - le sue parole - molti arenili sono invasi da rifiuti e canneti dopo l'esondazione dei canaloni. Ci sono tutti i presupposti: pubblica incolumità, danno ambientale, igiene pubblica per emettere un provvedimento contigibile e urgente per dare l'affidamento diretto per la pulizia spiagge con spesa a carico della Provincia". Biondi ha avuto anche un confronto con il neo primo cittadino. "II Sindaco Galanti - conclude - ci ha dato assicurazione che già lunedì inizieranno gli interventi di bonifica e pulizia straordinaria". Interventi che non possono essere procrastinati oltre. Ad aggravare la situazione (a Torre di Gaffe, Poliscia e Pisciotta in modo particolare) anche il maltempo di metà settimana. Le spiagge dopo la perturbazione sono state invase dai canneti e servirà l'intervento di un mezzo pesante per rimuoverli. L'apertura - anticipata dal Sib è come detto quella del sindaco Pino Galanti. A sentire il neo primo cittadino, un iniziale intervento di bonifica degli arenili sabbiosi non sottoposti a concessione demaniale dovrebbe avvenire a stretto giro. Per quanto concerne invece i tratti lottizzati, sono gli stessi concessionari ad occuparsi di pulire il segmento di arenile affidato alla loro cura. GI.CE.

25 giugno - lunedì
AGRIGENTONOTIZIE

CRONACA/ San Leone VIGILANZA E SALVATAGGIO SULLE SPIAGGE, ANCORA NIENTE BANDO PER AFFIDARE IL SERVIZIO Sembra proprio che - ancora una volta - se ne farà carico da solo il Comune. E lo farà facendo sacrifici e cercando di trovare, raschiando il fondo del barile, le risorse necessarie Redazione Lo scorso anno il servizio di monitoraggio, vigilanza e salvataggio dei bagnanti in difficoltà partì - sugli arenili che vanno dalla zona del Caos a contrada Zingarello, passando naturalmente da San Leone, - all'inizio del mese di agosto. Nel 2016, invece, addirittura il 12 agosto. Il "copione" - anche quest'anno - sembra essere rimasto sempre lo stesso. Ancora non c'è neanche il bando pronto per avviare l'aggiudicazione del servizio. L'amministrazione comunale si sta, però, mobilitato per fare in modo di rispettare la legge, garantendo il salvataggio e la vigilanza delle spiagge libere. E lo sta facendo nonostante i problemi economici. Difficoltà che, in merito a questo servizio, sono causate anche dall'assenza di fondi da parte della Regione e dell'ormai ex Provincia regionale. La legge regionale, istitutiva del servizio, prevede normalmente un tempo minimo di 60 giorni. Ad Agrigento, il servizio durerà, invece, verosimilmente come accadde anche lo scorso anno, un mese. E questo proprio per la mancanza dei soldi necessari. La spesa per il servizio, in linea teorica, dovrebbe essere così ripartita: un terzo a carico della Regione, un terzo a carico dell'ex Provincia regionale ed un terzo a carico di palazzo dei Giganti. Anche quest'anno, però, ci sono state, ed ancora vi sono, gravi difficoltà economiche e il Comune sembra proprio che - ancora una volta - se ne farà carico da solo. E lo farà facendo sacrifici e cercando di trovare, raschiando il fondo del barile, le risorse necessarie. Sembra verosimile, inoltre, mancando ancora il bando di gara che dovrà poi chiaramente essere aggiudicato ad una coop, che il servizio monitoraggio, vigilanza e salvataggio dei bagnanti in difficoltà non potrà che prendere il via nel mese di agosto. Una scelta forse anche inevitabile visto che si tratta del mese più caldo. E non soltanto climaticamente parlando, ma perché è quello che coincide con le ferie della maggior parte di persone.

LA SICILIA
DI PROPRIETA' DEL LIBERO CONSORZIO
L'Ecomuseo candidato all'iniziativa del Fai: «I luoghi del cuore». Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ha candidato il proprio Ecomuseo tra i Luoghi del Cuore 2018, il concorso del Fondo per l'ambiente italiano, giunto alla sua nona edizione e che dà la possibilità di votare, fino al 30 novembre prossimo, i luoghi più suggestivi del territorio nazionale. L'Ecomuseo istituito dal Libero Consorzio di Agrigento, è il primo in Sicilia costituito esclusivamente da un Ente pubblico ed è nato dall'esigenza di riunire tutti i beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il periodo storico a cavallo tra il XVI ed il XIX secolo, inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. A comporre l'Ecomuseo, è il Giardino Botanico esteso circa 8 ettari, con un patrimonio arboreo di circa 20mila piante, espressioni di oltre trecento essenze tipiche della macchia mediterranea, il cui sottosuolo è percorso da una rete di ipogei risalenti al V sec. a.c., nonché da grotte calcarenitiche. Oltre al Giardino Botanico, c'è l'Erbario con una collezione di oltre 2000 essenze erbacee, la Biblioteca e l'archivio storico dell'Ente in cui sono custodite anche pubblicazioni d'epoca e documenti, tra cui una pregevole copia, recentemente restaurata, della "Encyclopédie" di Diderot e D'alembert, risalente al "Secolo dei Lumi" oltre a documenti d'epoca originali risalenti al Risorgimento e all'Unità d'Italia.

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